>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785508 volte
 Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 797, 798, 799, 800, 801, 802, 803, 804, 805, 806, 807, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>

Da: la coscienza di colmar 01/12/2016 22:06:24
Colmar, a parlarti è la tua coscienza, non posso che essere sincera con te visto che sono parte di te, e ti dico che purtroppo non ti spetta niente. Era il 1999 e la tua vita poteva cambiare, stabilità economica, potere decisionale, influenza.
Invece no, hai fatto cilecca, sei riuscito ad arrivare 1200^ in un concorso per 1000 posti al quale hanno partecipato al massimo 1500 interni. Caro Colmar, è la tua coscienza a dirti che devi accettarlo, hai il diritto di ristabilire serenità alla tua esistenza, ormai hai una certa età e devi pensare a ricreare una condizione di pace interiore. Fai pace con te stesso, non ti preoccupare perché a tutti può succedere di fallire in qualcosa. Buonanotte
la tua adorata coscienza

Da: ORPO _UNICUM01/12/2016 22:45:34
Il 2017 sarà un anno di fuoco per l'Agenzia delle entrate. Molti gli obiettivi ai quali dovranno dedicarsi gli uffici dell'amministrazione finanziaria, alcuni dei quali inediti: dall'implementazione della cooperative compliance alle risposte alle istanze di ruling sul patent box, dal lancio della fatturazione elettronica tra privati all'avvio dei nuovi indici di affidabilità fiscale (che manderanno in soffitta gli studi di settore), senza dimenticare le sfide in termini di invito all'adempimento spontaneo, l'accelerazione nei rimborsi fiscali e la diffusione del 730 precompilato. Tematiche che si aggiungono all'attività ordinaria fatta di controlli e servizi ai contribuenti, con in più la gestione della voluntary disclosure 2.0. È quanto prevede l'atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2017-2019, firmato dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan nei giorni scorsi. Il documento sintetizza le linee guida volte a «razionalizzare le risorse, fornire servizi di alta qualità e assicurare una maggiore compliance volontaria da parte dei contribuenti». La strategia è anche mirata ad attuare almeno in parte le raccomandazioni pervenute nei mesi scorsi dall'Ocse e dal Fmi. Una di queste riguardava la necessità di una migliore gestione della macchina fiscale, evitando sovrapposizioni di ruoli (per esempio nell'effettuazione delle verifiche) e cercando di garantire il più possibile l'autonomia agli organi di carattere tecnico-operativo. L'atto di indirizzo del Mef ribadisce le funzioni attribuite alle singole amministrazioni, fermo restando un «approccio olistico» orientato alla compliance. Nel triennio 2017-2019 il dipartimento delle finanze dovrà continuare a elaborare e monitorare le convenzioni con le agenzie fiscali, a predisporre studi e analisi, nonché perseguire le attività necessarie per il progetto Beps.

fiscali  studi  atto  compliance  obiettivi  fiscale
1 Commento Inviato il: 01/12/2016 13:20    *NEW*
Da: KNUT
alarmSegnala un abuso KNUT
vogliono solo rompere il sedere ai dipendenti pubblici senza pagarli adeguatamente e tutelarli con dignità e rispetto....... politici maiali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: sterminetor 01/12/2016 22:46:33
E' di oggi um interpello a cui puo' partecipare solo il personale  della Lombardia  per 80 posti nelle DP di Roma e 19 per Catania.Ma vi sembra possibile questo? PRIMA I PUPARI GLI FANNO VINCERE I CONCORSI E POI LI TRASFERISCO A CASA ALLA FACCIA DI CHI DA OLTRE 30 ANNI E IN LOMBARDIA. .....AGGHIACCIANTE, SCONCERTANTE, MOSTRUOSO..


Da: ORPO _UNICUM01/12/2016 23:15:48
Il caso....suvvia, la trasparenza, gli interpelli...tutti i colleghi oggi ne hanno parlato. Opinione unanime: che schifo.

Da: Colmar 02/12/2016 08:24:25
Tutto dipende dalla piega che prenderà il 175 e dalle decisioni dei giudici investiti delle cause promosse dagli idonei ex incaricati ,con buona pace della mia coscienza a cui auguro un buon lavoro ai piani alti del suo ufficio.

Da: alba dorata 02/12/2016 09:07:48
Colmar ma se gli idonei ex incaricati vincono queste cause, i giudizi favorevoli valgono solo per loro e non potranno dar luogo a scorrimenti di sorta.E' cosi' oppure mi sbaglio?

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: ORPO _UNICUM02/12/2016 09:54:05
Stop a miniaccertamenti fiscali
Di Valerio Stroppa e Cristina Bartelli
Stop a miniaccertamenti fiscali


Accertamenti selettivi su pmi e professionisti. I controlli sostanziali che portano a rettifiche di imposta stimata o attesa inferiore ai mille euro dovranno essere di regola abbandonati sul nascere, salvo situazioni particolari. Così come le attività relative a soggetti presumibilmente non solvibili. In tutti gli altri casi, i contribuenti da sottoporre a controllo dovranno essere individuati previa attenta analisi di rischio, considerando tutti gli elementi presenti in anagrafe tributaria e a conoscenza degli uffici, dando priorità alle verifiche secondo un ordine decrescente degli importi oggetto di rilievo. Queste le indicazioni operative fornite nelle scorse settimane da una Direzione provinciale del Nordest dell'Agenzia delle entrate al personale dedicato ai controlli, in un documento di cui ItaliaOggi è in possesso. Linee guida analoghe finalizzate a incrementare il livello di efficacia, efficienza e proficuità dei controlli sono state fornite anche in altre realtà territoriali dell'amministrazione.
Più qualità e meno quantità, quindi, in linea con la strategia anti-evasione già varata a livello centrale dall'Agenzia da alcuni anni. Un accertamento che diventa definitivo per inerzia del contribuente, aggiunge la nota, non è infatti un risultato positivo per il fisco. Aumentare la maggiore imposta accertata (Mia) non serve se poi le somme pretese non vengono incassate, perché magari il debitore è nullatenente o la rettifica fa capo a una società fallita. Il vero obiettivo è incrementare il tasso di acquiescenza e adesione, ossia la maggiore imposta definita (Mid). A tale scopo, gli uffici devono tenere conto di tre elementi prima di procedere agli accertamenti: entità dei rilievi, fondatezza delle contestazioni e solvibilità del contribuente, da intendersi come possibilità concreta di recupero del credito erariale. Tecnicamente si chiama «proficuità comparata», nei fatti consiste nell'ottimizzare le risorse dell'amministrazione nel perseguire prioritariamente i casi più significativi.

Da: Massenzio02/12/2016 09:54:28
Gli incaricati avevano contratti a tempo DETERMINATO... Se vincono la causa al massimo possono avere le spettanze non percepite fino al termine dei contratti che erano in essere il giorno della sentenza della corte costituzionale.

Da: ORPO _UNICUM02/12/2016 09:55:47
Si è dimenticato di avvisare il ns. lider maximo

Ultimi appelli. Da parte di tanti, Come il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, secondo il quale i sondaggi sul referendum costituzionale sbagliano e vincerà il sì. In una intervista con Avvenire ribadisce che un prevalere dei 'no' non creerebbe una catastrofe dai mercati in quanto gli investitori lo hanno già messo in conto. "Non c'è nessun rischio di un terremoto finanziario. Mercati e spread non sono il problema principale. Ci potranno essere quarantott'ore di turbolenza ma poi, come dopo la Brexit, la nebbia si diraderà e tornerà la normalità", aggiunge il ministro dell'Economia, "il problema vero, se vincesse il no, sarebbero i costi che si scaricherebbero addosso alle nuove generazioni". Dice poi: "L'economia cresce e la crescita progressivamente accelera, ce lo conferma l'Istat indicando una crescita tendenziale che finalmente raggiunge l'1 per cento". Riguardo alle banche, Padoan ripete che "non c'è un problema sistemico delle banche. Ci sono i famosi 8 casi singoli, quelli citati dal Financial Times, molto diversi tra loro. Per ciascuno dei quali sono stati già messi in atto piani di aggiustamento legati al mercato. Per me sono tutti "piani A" e quelli funzioneranno".

Da: ORPO _UNICUM02/12/2016 09:56:34
Perché invece adesso alle nuove generazioni gli va di culo...

Da: poveraitaglia02/12/2016 10:21:27




SEZIONIMENU ILFATTOQUOTIDIANO.ITFQ PREMIUMINSIDERFATTO SOCIAL CLUB
LOG IN
HOMEPAGE
REFERENDUM COSTITUZIONALE
POLITICA
PALAZZI & POTERE
GIUSTIZIA & IMPUNITÀ
MEDIA & REGIME
ECONOMIA & LOBBY
ZONA EURO
CRONACA
CRONACA NERA
MAFIE
MONDO
SCUOLA
LAVORO & PRECARI
AMBIENTE & VELENI
DIRITTI
FQ MAGAZINE
ATTUALITÀ
MUSICA
CINEMA
RITRATTI
CULTURA
STILE
TELEVISIONE
CUCINA
VIAGGI
SESSO & VOLENTIERI
SPORT & MILIARDI
CALCIO
FATTO FOOTBALL CLUB
IO GIOCO PULITO
FORMULA 1
MOTO GP
TENNIS
CERVELLI IN FUGA
SOCIETÀ
TECNO
SCIENZA
MOTORI
RUBRICHE
LA STRISCIA DI DISEGNI
AUTOGRAFI
ECONOMIA OCCULTA
TRASH-CHIC
SCI' BUSINESS
FOODSCOVERY
IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Paolo Farinella
REFERENDUM COSTITUZIONALE
Referendum: dopo Benigni anche Prodi ha fatto l'uovo
Referendum: dopo Benigni anche Prodi ha fatto l'uovo
di Paolo Farinella | 1 dicembre 2016
190   
2,9 mila
Più informazioni su: Governo Renzi, PD, Referendum Costituzionale 2016, Romano Prodi
Profilo blogger
Paolo Farinella
Sacerdote

Post | Articoli
Facebook
In questi giorni Genova si prepara a celebrare il 270° anniversario (9-10 dicembre 1746-2016) della cacciata degli Austriaci occupanti abusivi, da parte del popolo insorto, animato dal francescano conventuale P. Candido Giusso. Il quartiere di Oregina si sollevò e con esso tutta la città. Anche oggi ci apprestiamo a resistere ai nuovi «austroungarici» nostrani, capitanati da un avventuriero di sventura, imposto da un tradimento e da un colpo di mano di un ex presidente, Giorgio Napolitano, il peggiore in assoluto della storia della nostra Repubblica, qualunque cosa contraria dica il corifeo Scalfari che invecchiando, invece di migliorare come il vino, peggiora a vista d'occhio.

Alla compagna del Sì si aggiunge all'ultima ora anche Romano Prodi. Ho votato alle primarie che lo portò alla presidenza del Consiglio e fui uno dei 3 milioni e 800 mila in fila per esercitare il diritto democratico per eccellenza che è il voto. Fu l'unica volta che partecipai alle primarie del Pd, che, dopo Prodi, iniziò a cambiare pelle come i serpenti non per rinnovarsi, ma per inseguire la destra, fare affari con la destra, fornicare con la destra fino a diventare più destra della destra, perdendo l'anima e la mente della sinistra. Sì, il Pd è il becchino della sinistra e la prova vivente ne è Renzi e i suoi compagnucci.

Il lanzichenecco fiorentino Renzi, come un cavallo di Troia, si è intrufolato nel Pd che gli offrì l'argenteria di casa perché la svendesse e la sperperasse, come ha fatto, abolendo il partito e copiando Craxi che celebrò se stesso come faraone senza piramidi. Nelle Idi di Prodi, Renzi e i suoi 101 gatti pugnalarono il professore, preferendo alla suprema Magistratura dello Stato, la presidenza della Repubblica, l'algido, muto e Amorfo Mattarella Sergio che infatti splende per la sua assenza.

Ora Prodi dichiara di votare Sì, nonostante non gli piaccia la riformetta e chiedendo modifiche sostanziali all'Italicum. Nel comunicato si toglie due grossi sassi dalle scarpe che scaglia contro Renzi e contro D'Alema, così la par condicio è assicurata. Il suo linguaggio è allusivo, non chiaro, ma dice a suocera perché nuora intenda - scusate se è poco- ma questo sistema di parlare e non dire, alludere e non nominare, cincischiare all'ultimo momento utile alla causa di Renzi, mi fa rivoltare lo stomaco e mi fa perdere ogni stima vero Prodi e la sua storia personale.

Lo ritengo responsabile di scelte dannose per l'Italia, ma gli ascrivo meriti incontrastati nello scenario internazionale, e tra tutti, essere stato l'unico a sfidare e sconfiggere due volte Berlusconi, impedendo così che lo scellerato potesse arrivare al Quirinale che avrebbe trasformato in una pubblica latrina. Il professore poteva risparmiarsi questa uscita e restare, come ha fatto in questi anni, «padre nobile» e dignitoso della Repubblica, lontano dalle beghe e specialmente dal renzismo che finirà per rovinargli la reputazione come è successo con Roberto Benigni che è passato dall'elogio della Costituzione «più bella del mondo», spiegandola in modo impareggiabile, come solo i giullari sanno fare, alla «servitù volontaria» a Renzi, forse per poter partecipare all'ultima cena con un presidente Usa, ormai sull'uscio di casa. Forse gl'interessava la foto di gruppo per riempire un buco nel salotto di casa.

Prodi voti come vuole, non mi convincerà mai che votare questa controriforma dannosa, pericolosa, fatta con metodi illegittimi, usando istituzioni imparziali (governo e ambasciatori) a fini di parte, occupando la tv pubblica, sperperando denaro pubblico e facendo ampio uso di abuso di potere, sia un male minore. Di male minore in male minore siamo arrivati a questa bassezza indegna che si chiama Renzi, estraneo alla sinistra e alla decenza: un presidente del Consiglio che sale sul trono pugnalando il suo predecessore, non eletto da alcuno e rappresentando una minoranza famelica di posti, di potere e di denaro da distribuire a amici e amici degli amici è un pericolo pubblico.

Prof. Prodi si tenga il suo Renzi, la sua Boschi e il suo Verdini, voti per abolire il suo voto al Senato e, di fatto, alla Camera; noi ci teniamo i nostri ideali, la nostra dignità e la nostra coscienza. Il tempo è sempre galantuomo e le auguro di vivere tanto da vedere lo sfascio della Repubblica cui lei ha contribuito deliberatamente o per interesse. Io voterò No, ancora più convinto dalla sua scelta, che giudico politicamente miserevole. Stia bene.

Da: Colmar 02/12/2016 10:36:31
Ritengo che gli idonei verranno tutti stabilizzati per naturale scorrimento  ; ci penserà il Mef ad imporlo .

Da: alba dorata 02/12/2016 10:55:09
Colmar sei grande.Sarebbe cosa buona e giusta.

Da: ORPO _UNICUM02/12/2016 11:16:00
Ai bei tempi il prof. prodi fece buoni affari col cavaliere....È un po' più ingessato di Renzi, ma quella è la pasta. PD con i soldi degli altri

Da: Colmar 02/12/2016 12:47:48
Sarebbe cosa buona e giusta che gli interessi reali de AE venissero anteposti a tutti gli altri. C'è il rischio se no che si materializzi il Leviatano.

Da: la coscienza di colmar 02/12/2016 12:52:31
Colmar a parlarti è la tua coscienza, ebbene al tuo grillo parlante non puoi raccontare le fregnacce che scrivi nel forum, devi accettare l'idea di non esser diventato un dirigente e mai lo diventerai. Se continui così rischi di prenderti un'altra cocente delusione. Ricorda, si può mentire a stessi ma non alla propria coscienza

Da: alba dorata per la coscienza di colmar 02/12/2016 13:01:30
....e tu chi sei per sapere tutto.Dirigente sono diventati meretrici e pupi.
A conferma vedi la preparazione du quei quattro servi presi per il bavero....

Da: poveraitaglia02/12/2016 13:48:19

29
NOV 16
Italiani, fate come britannici e americani: votate NO
 
renzi referendumPerchè votare no il 4 dicembre? Ormai le argomentazioni le conoscete ed è superfluo ripetersi. Ve ne propongo un'altra, da una diversa prospettiva: bisogna votare NO perché questo referendum è nato vecchio, è diventato improvvisamente antistorico, se si considera quel che sta succedendo in Europa e in Occidente dal giugno scorso.

Io lo definisco un miracolo. Improvvisamente i popoli si stanno risvegliando e iniziano a opporsi a un processo di continua sottrazione della sovranità nazionale, che viene condotto dal crollo dell'Unione sovietica con molta abilità e sempre dissimulando le intenzioni finali.

In economia ha preso le forme di una globalizzazione che, avviata in ossequio ai principi virtuosi di un'economia di mercato e di libero scambio, ha incentivato la creazione di oligopoli di grandi multinazionali, i cui effetti sono negativi oltre che pericolosi.

In politica si manifesta nella continua delega di poteri alle istituzioni sovranazionali, attraverso meccanismo opachi, ma presentati dalla stampa mainstream e dalla maggior parte dei politici come ineluttabili e, naturalmente. fonte di progresso.

Quelle istituzioni si chiamano Ocse, Fmi, Banca mondiale e naturalmente Unione europea, Banca centrale europea, Corte Costituzionale europea, che hanno di fatto eroso continuamente le competenze e i diritti dei singoli Stati e dunque dei singoli cittadini. L'introduzione dell'euro ha avuto tra gli effetti più evidenti quello di sottrarre la gestione del debito pubblico nazionale ai singoli Paesi, trasformandola in una straordinaria forma di condizionamento politico, economico e sociale. Perché quandi non controlli più la moneta, non controlli più nemmeno il debito pubblico: sono i creditori a dettare le condizioni ed è la Banca centrale europea a determinare la tua "salvezza", come la chiamano con sottile perfidia. Guardate cos'è successo alla Grecia, che è stata strapazzata, umiliata, ridotta a pelle ed ossa e privata di ogni ragionevole speranza in futuro migliore. Osservate il declino dell'Italia, che - come ogni Paese dell'area euro - non può più decidere la politica fiscale, né quella economica, imprigionato, com'è, dai vincoli europei.

DeclinoI risultati li conoscete: la piccola industria muore, la disoccupazione aumenta, il commercio langue, l'età della pensione aumenta sempre di più, le tasse salgono a livelli insostenibili, lo stato sociale diminuisce; però aumentano le norme sovranazionali, le regole, i divieti, le imposizioni.E naturalmente un'immigrazione incontrollata che, in quanto tale, è fonte di tensioni e di ingiustizie.

L' élite transnazionale, che di fatto ha governato i nostri destini,  lega le mani , i piedi ai governi, li zavorra. E, con perfida arroganza, poi viene a dar lezione, anche quando i Paesi - è il caso dell'Italia - sono  in avanzo primario da molti anni ovvero spendono meno di quanto incassano. Un'élite incapace di concepire altra politica del rigore e che continua a predicare e a giudicare italiani, spagnoli, greci, portoghesi ma anche gli un tempo virtuosi finlandesi.

Non correte abbastanza!

Non vi impegnate abbastanza!

Tu popolo, sei esangue, ma ti viene chiesto di donare altro sangue; in un ciclo che sembra non aver mai fine.Perché  aumentano la povertà e la criminalità, mentre i giovani non trovano lavoro e sono costretti a emigrare; mentre il debito pubblico, per quanti sforzi si faccia, non cala mai.

Lo scopo finale è chiaro: far implodere gli Stati nazionali e delegare ogni potere a quegli stessi organismi internazionali, magari attraverso la creazione degli Stati Uniti d'Europa dove i singoli popoli non conterebbero più nulla.

I premier che si sono succeduti in Italia negli ultimi anni sono funzionali a questo disegno: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi.

Confesso: ero pessimista sul futuro dell'Europa. Ma poi, lo scorso giugno, qualcosa è cambiato.

I britannici hanno detto basta, sebbene avessero in teoria molto da perdere perché la loro economia era tra le migliori al mondo e perché all'interno dell'Unione europea - oltre a tenere la sterlina - avevano il diritto di sottrarsi a diversi vincoli.  Quando c'è stato il referendum le élite hanno cercato di terrorizzarli in ogni modo. Non è servito. I britannici hanno voluto riprendersi la libertà e preservare i valori fondanti della loro democrazia, della loro identità nazionale e hanno votato per la Brexit.

Anche gli americani si sono ribellati a un processo economico che ha provocato un continuo impoverimento della classe media e alla rottura del patto sociale con le élite, incapace di autocritica e di discernimento. Anche loro sono stati sottoposti a una campagna martellante da parte dei media e alla minaccia di uno tsunami finanziario, ma non si sono lasciati spaventare e hanno eletto Trump, che era il candidato più temuto dall'establishment transanazionale.

referndum no Un'onda si è alzata, portentosa e inaspettata. Un'onda che potrebbe diventare travolgente il 4 dicembre se  gli italiani voteranno no e se gli austriaci eleggeranno presidente il candidato della destra Hofer, inviando un altro segnale di netta rottura all'establishment di Bruxelles.

Ma come, dirà qualcuno, questa è una riforma che consente all'Italia di cambiare, di  diventare più efficienteâ Sicuri? quali riforme? E con quali scopi? Renzi vuole pieni poteri per poter realizzare ancor più rapidamente l'agenda delle élite globaliste e, dunque, per spogliare ancor di più l'Italia. E non lasciatevi ingannare dall'Economist che improvvisamente lo abbandona e invita a votare No. L'Economist forse ha capito che il premier è bruciato o forse mette semplicemente le mani avanti, avendo già pronta la soluzione alternativa: un altro governo tecnico. Grazie. Ma abbiamo già dato.

E non lasciatevi ingannare dai titoli terroristici sullo spread che torna a salire e da quelli del Financial Times secondo cui se il referendum venisse bocciato, otto banche fallirebbero; come se ci fosse un nesso casuale tra il dissesto degli istituti e il voto popolare. Se le banche devono fallire, falliranno comunque, statene certi. Questa è propaganda, come quella per il sì che occupa ogni spazio pubblico, soprattutto, martellando senza tregua gli italiani, con logiche da regime autoritario.

Cercano di condizionarvi. Cercano di intimidirvi. Non permettetelo.

Fate come gli americani e i britannici.  E votate NO.

Da: alba dorata 02/12/2016 15:28:41
voto noooooo

Da: poveraitaglia02/12/2016 17:46:54
ATTUALITA' dicembre 2, 2016 posted by Alessandra Barletta
BASTA UN NO - ultima chiamata. MANIFESTO DELLE FALSE RAGIONI DEL SI
referendum-no-300x217

1. IL BICAMERALISMO VIENE SUPERATO E LE COMPETENZE STATO-REGIONI SONO PIÙ CHIARE?

NO! Il bicameralismo paritario non viene affatto superato, rimane per le leggi di revisione costituzionale e per un elenco non breve di leggi ordinarie (vedasi art.55 Cost). Per le leggi che invece avranno una sola lettura alla camera sarà sempre possibile attivare tre passaggi successivi anziché i due attuali.Uno spunto tanto interessante quanto tecnico, sul nuovo procedimento legislativo lo si può trovare qui

Le competenze Stato-Regioni vengono redistribuite in un altro modo; la suddivisone rimane e quindi le possibili ragioni di conflitto, e rimangono le materie residuali, quelle fino ad ora oggetto dei ricorsi. Cambiando l' ordine degli addendi il risultato non cambia.

La necessità di superare il bicameralismo non è minimamente connessa alla governabilità. Questi dati dimostrano che la maggior parte delle leggi dello stato sono approvate con solo due letture. Il ping-pong riguarda solo 3 leggi su 361.

2. DIMINUIRANNO I COSTI DELLA POLITICA?

NO! Il costo totale degli organismi costituzionali oscilla intorno a l.1790.000.000 l´anno. Il risparmio previsto dalla riforma è di 50 ml di euro. Rimangono i costi della diaria, le spese di viaggio e permanenza a Roma, le pensioni d´oro degli ex-senatori (queste si, eliminabili con modifica costituzionale ma non sono state toccate), ed ex dipendenti , gli immobili, il personale dipendente, i servizi connessi. Tutto questo rimane. Perché non si sono ridotti in percentuale deputati e senatori anziché eliminare una camera in toto e lasciarne un' altra con 630 componenti? Per concludere, il numero di parlamentari italiani è perfettamente nella media europea in quanto a proporzione per numero di abitanti, i dati sono qui.

3. I SENATORI SARANNO DIRETTAMENTE ELETTI DAI CITTADINI?

NO! I senatori non saranno scelti direttamente. "In conformità" non vuol dire scelti direttamente , vuol dire che saranno scelti in seno ad una consultazione proporzionale all´interno dei consiglio regionale, quindi interno ai partiti. Quindi dire da un lato che saranno scelti dagli organi territoriali e dall´altro in conformità con le scelte dei cittadini significa di fatto non prendere alcuna decisione in merito. Dire SI vuol dire rinunciare al diritto di voto certo sui senatori della Repubblica in cambio di un incerto futuro sistema che non è chiaro se ci farà scegliere o meno poiché viene delegato ad una legge elettorale.

4. IL REFERENDUM E' FRUTTO DELLA VOLONTÁ DEL PARLAMENTO?

NO! Dicono che in Parlamento siano state fatte più di 120 modifiche al ddl iniziale del Governo. In realtá una riforma costituzionale parte da un´iniziativa parlamentare, non governativa, al di là delle successive modifiche. Si ricordi la rimozione di autorità dalla commissione affari costituzionali di 14 senatori che avevano invocato la libertà di coscienza in merito alle modifiche. I lavori in commissione sono stati ridotti al minimo e non c'è stata alcuna dialettica di confronto parlamentare, ma solo di conta dei voti, a maggioranza. Non vi sono margini per spacciare questa come la volontà del Parlamento.

Il voto è stato politicizzato, associando al NO il ricatto della caduta del governo. Una riforma costituzionale non si fa cosí, sotto ricatto, senza un´ampia discussione parlamentare, con un'opinione pubblica spaccata e terrorizzata dai vari spread e governi tecnici

la-repubblica-it-news-in-tempo-reale-le-notizie-e-i-video-di-politica-cronaca-economia-sport

5. É UNA RIFORMA LEGITTIMA?

NO! Dicono che La Corte Costituzionale, quando ha dichiarato incostituzionale il Porcellum, ha detto che la sentenza non aveva "nessuna incidenza" sui poteri del Parlamento che in quel momento stava già discutendo una riforma costituzionale. Se avesse voluto vietarlo, la Corte lo avrebbe detto esplicitamente.

Peccato che lo storia è diversa. La Corte ha salvato gli atti fino a quel momento compiuti dal Parlamento per non travolgere la intera impalcatura istituzionale in un sol colpo. Ha avuto buonsenso in virtù del principio di continuità dello Stato e degli organi costituzionali, implicito nell' iíntera architettura del nostro ordinamento. Questo non significa che le camere potessero continuare come se la pronuncia di incostituzionalità non ci fosse stata, come di fatto è avvenuto. Si trattava di una proroga concessa alla scopo di approvare una nuova legge elettorale e tornare alle urne. La sentenza non doveva dire altro esplicitamente.

6. É UNA RIFORMA CHIARA E COMPRENSIBILE?

NO! Vi rinvio qui ad un esempio paradigmatico di chiarezza sull´art 70 Cost.

7. AMPLIA LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI?

NO! Dicono che la riforma realizzi questo obiettivo in quanto garantisce che le leggi popolari siano votate entro tempi certi. Non si sa in che modo, in quali tempi e in che misura certi. Una formulazione generica e incerta. Il dato certo è che la riforma alza il numero di firme necessario per leggi di iniziativa popolare, questo passa da 50 mila a 150 mila. Ripeto, ci vogliono 100 mila firme in piº â' dato certo. Ma garantite nei tempi â' formulazione generica e incerta perché non sappiamo in che modo.

8. SIAMO L'UNICO PARLAMENTO AD AVERE DUE CAMERE?

FORSE sul pianeta Urano dal quale proviene chi va blaterando questa perla. Sul pianeta terra ecco solo alcuni dei paesi che hanno inspiegabilmente un Parlamento con due camere ad impostazione paritaria : Francia, Stati Uniti d´America, Australia, Canada, Brasile, Messico, India, anche se non é uno stato, la stessa UE (con Parlamento Europeo+Consiglio dell´UE) , laddove la procedura legislativa ordinaria prevede addirittura tre letture.

9. E' UNA RIFORMA DEL CAMBIAMENTO?

NO! è una riforma conservatrice.

Il tema di fondo di questa riforma è la voglia di un Padrone, di un´individualitá che decida per tutti, con un forte potere in grado di risolvere qualsiasi problema, velocemente e senza ostacoli. É un´inclinazione che purtroppo conosciamo bene noi italiani, che abbiamo visto nascere dalle nostre viscere non pochi despoti. Ogni tot, come i pantaloni a zampa, tornano di moda.

Il più grande NO va infatti allo stravolgimento delle fonti del diritto per il ruolo conferito all' UE allì interno della carta fondamentale e all'inserimento del rispetto delle politiche dell' UE (non sono gli obblighi derivanti dai trattati) come obbligo Costituzionale. Tema già affrontato qui.

Ma quindi se la riforma non serve a realizzare nessuno degli obiettivi dichiarati quale sarebbe l´obiettivo di questa riforma? Serve ad attuare le "needed economic reforms"(cit.), che altrimenti sarebbero inattuabili viste le garanzie costituzionali vigenti. Complotto? NO, Diritto.

Si badi bene che le Economic Reforms non hanno nulla a che fare con i tagli alla spesapubblicaimproduttiva (si, tutto attaccato).

Opporsi ad un cambiamento in peggio significa voltare pagina, per questo dire NO è il vero cambiamento.

Alessandra Barletta

(La CiVetta Autoctona)

Da: poveraitaglia02/12/2016 17:50:05
Le sfide di Donald J. Trump in economia. L'Italia deve supportare il progetto seguendo l' esempio USA
Mi dichiaro, sono di parte. Ritengo infatti che Donald J. Trump possa davvero salvare il mondo dagli eccessi della finanza. Ed attenzione, non sono eccessi da poco: tra interessi negativi e lotta al contante è stata annichilita la classe media del mondo occidentale e capitalistico, se vi pare cosa da nullaâ

In ogni caso nessun altro capo di stato sarebbe in grado di farlo, solo una persona contemporaneamente legata a doppio filo all'economia reale oltre che immune dalla corruzione implicita della finanza (Trump non ha bisogno di soldi) può pensare di poter correggere il sistema globale che, per i suoi eccessi, stava andando diretto verso il deragliamento. Ritengo infatti che senza l'ascesa di Trump avremmo rivisto una guerra mondiale: Hillary Clinton ed il suo clan (a cui Matteo Renzi appartiene in forza del suo dichiarato supporto, anche l'economia italiana è messa molto peggio di come il pifferaio fiorentino vi abbia detto) avrebbero fatto di tutto per nascondere il disastro che sta dietro ad un'economia USA molto più fragile di quanto sia stato pubblicizzato (da Obama) dal 2014 in avanti. Per non parlare della prossima recessione, attesa nel 2017 in forza di un dollaro decisamente sopravvalutato (oltre ai dati macro che contano, tutti al collasso, aspettate 9 mesi e vedrete il disastro economico che Obama ha nascosto al mondo!).

img_1303

A parte la correzione di aberrazioni interne come l'Obamacare o i capitali delle corporations depositati fuori dagli USA per evitare le tasse, con l'obiettivo di far tornare grande l'America - e spero anche i suoi alleati - Donald J. Trump ha due grandi sfide innanzi, sfide difficili da conciliare:

1. la prima, adeguare la politica estera USA - fallimentare con il duo Obama-Clan Clinton - alle ambizioni e soprattutto agli interessi americani nel mondo, anche in tema di fiducia degli alleati traditi (come l'Italia). Questo potrebbe comportare una modifica e fin anche una riduzione delle proprie sfere di equilibrio.

img_1484
2. La seconda, concomitante, concordare una svalutazione del dollaro pur in presenza di tassi in salita, un secondo accordo del Plaza se volete. Il problema è che con il dollaro debole ci sarebbero certamente delle vittime e la prima sarebbe l'Europa tedesca, che si disintegrerebbe. Ovvero la Germania si metterà certamente di traverso, ben conscia che la sua ricchezza attuale dipende dal fatto di avere in seno all'euro paesi che giustificano la debolezza della valuta europea, non a caso Berlino è stata inserita da Washington tra i paesi che manipolano la propria moneta per interessi commerciali.

In relazione ai futuri accordi per far svalutare il dollaro (cfr. Plaza II), a favore troveremo certamente:

- Russia, Cina e paesi produttori di materie prime e petrolio (Arabia, Australia, Canada), visto che inevitabilmente - anche e soprattutto in forza di una spinta inflazionista su impulso trumpiano, con il fine di svalutare il proprio debito contratto a tassi simil zero - i prezzi delle commodities salirebbero.
- Parimenti i paesi emergenti con gran parte del loro debito contratto in dollari ne trarrebbero enorme beneficio.
- Il Giappone avrà invece svantaggi relativi dovuti ad una iniziale riduzione dell'export, compensabili però con una svalutazione dello yen indotta dall'aumento del debito e da una stampa a regimi da iperinflazione della propria moneta, con il debito statale acquistato - assieme alle azioni delle aziende quotate - dalla banca centrale che di fatto sterilizzerà gli effetti dei bond emessi dallo stato per sostenere l'economia (il Giappone sarà il primo paese ad addentrarsi in una vera e propria nazionalizzazione/socializzazione dell'economia per via finanziaria, già oggi più del 50% delle azioni delle aziende quotate sono detenute dalla banca centrale giapponese).

img_1485

Chi si schianterà letteralmente sarà l'EU tedesca che vedrà le economie dei periferici saltare come birilli non più in grado di esportare a fronte di un dollaro debole. Mentre la Germania con i suoi prodotti a grande valore aggiunto vedrà sì un peggioramento della bilancia commerciale ma sopravviverà, i periferici imploderanno. La risposta EU (tedesca) sarà evitabilmente quella di rendere ancora più deboli i paesi periferici che oggi contribuiscono ad una moneta unica artificiosamente svalutata ad esclusivo vantaggio di Berlino. Questo si tradurrà in deflazione salariale, crollo dei consumi, tasse elevate, stretti nel giogo dell'austerità euroimposta funzionale a rendere la compagine eurica vis a vis con i mercati mediamente la più debole possibile con il fine di abbassare quanto più possibile il cambio dell'euro ossia la moneta che la Germania USA per esportare i propri prodotti a prezzi competitivi.

Ossia il fine tedesco non sarà costruttivo ma solo quello di mantenere l'euro integro il più a lungo possibile, a proprio vantaggio anche a costo di danneggiare l'economia globale.

img_1333

Come capite questo giochetto non potrà durare all'infinito, prima o poi l'euro verrà smantellato a fronte di una mortale instabilità nei periferici, instabilità tanto più evidente quanto maggiore sarà l'interesse esterno a fare in modo che l'egemonia francotedesca in Europa abbia termine (qualcuno è veramente convinto che l'EU arriverà ad avere un esercito indipendente? Me lo vedo il commilitone italiano dell'ipotetico contingente transnazionale EU accoltellare qurlo tedesco che gli da dello sfaticatoâ, tutto già visto 70 anni fa quando i militi italiani furono abbandonati dai "leali" tedeschi sul Don, ndr)..
Chi scrive ritiene che saranno i forconi a decidere: temo che tutto finirà quando, su impulso esterno all'Europa (â), un governo periferico venduto alla Germania verrà fatto cadere in modo violento. Alla fine per l'Italia sarà una liberazione, come quella del '45. Corsi e ricorsi storiciâ

Mitt Dolcino

Da: ho perso il filo...02/12/2016 19:06:17
x sterminetor

su intranet c'era solo un interpello per le direzioni centrali, quello per le DP di Roma non l'ho visto, dove è pubblicato?

Da: Colmar 02/12/2016 19:20:45
Cara impareggiabile unica coscienza mia ,,mi piacerebbe molto vedere il tuo bel visino quando ,il prossimo anno ,apprenderai il pacchetto di novità  che riguarderanno il settore Agenzie . Ed io da persona corretta qual sono ,eviterò accuratamente di prenderti per i. fondelli perché ,come hai detto tu,sei parte di me ...................ma sarà vero poi ? Buon  week end .

Da: ×× sterminetor 02/12/2016 20:13:55
Guarda bene.

Da: ho deciso!!!02/12/2016 20:39:57
IO VOTO SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI
troppo facile dire No e non essere stati capaci di migliorare nulla in 70 anni di governi magnamagna!!!!

Da: yes yes yes02/12/2016 20:50:16
I love yes
I tromb yes
I like yes
I incool8 yes
yes yes yes
pot pot pot
minch minch minch
fancul fancul fancul

Da: mi chiedo02/12/2016 21:53:53
Cosa aspettano a chiudere questo inutile e ridicolo forum? Oltre tutto la sentenza 37 è stata inutile ed è divemtata ormai storia passata! Basta! Andate a lavorare!!!

Da: Moderatore103/12/2016 08:25:35
Se il forum non piace basta non venirci

Da: Revenge1 03/12/2016 09:39:11
Ti piacerebbe "mi chiedo"  che non se parlasse più dell'argomento. E invece no!  Siamo tutti qui sulla riva del fiume ad aspettare.


VOTA NO!

Da: funzionario 103/12/2016 09:45:20
Non capisco una cosa.
L'incremento di stipendio (gli 85 euro medi del contratto) questa volta andranno a decrescere al salire dei livelli. Cioè sarà più corposo per gli stipendi più bassi e tenderà a decrescere a mano a mano che si sale di livello (aggiungo: di responsabilità).
Il giuslavorista Martone, già ministro del Governo Monti con la Fornero, ha dichiarato:"la cosa veramente importante è il fatto che sia stato sancito un principio: gli aumenti retributivi non possono essere indiscriminati, ma devono essere collegati al risultato e al merito". Traduco per tutti gli aspiranti dirigenti: aver conseguito una laurea, magari un master, aver vinto un concorso per funzionari o per vicedirettori e poi dopo moltissimi anni aver magari raggiunto faticosamente le fasce alte della terza area è un grande demerito???!!!
Forse mi sfugge qualcosa, magari che gli stipendi della terza area sono molto ma molto più alti degli altri.
Mi va bene tutto meno che essere preso per il culo.
Questi sono i sindacati che ci troviamo.

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 797, 798, 799, 800, 801, 802, 803, 804, 805, 806, 807, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>


Torna al forum