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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: dal messaggero di oggi15/08/2016 22:06:04
finalmente qualcuno comincia a capire che i maggiori inciuci arrivano dal sindacato

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/atac_concorsi_truccati_sindacalisti-1912500.html

sarebbe stato interessante una intercettazione di e-mail ai tempi del preselettivo

ci voleva una sindaca M5S

Da: ROMA LADRONA16/08/2016 18:05:57
«Sappiamo tutti che il costo di un rinnovo triennale dei contratti si attesta, a regime, intorno ai 7 miliardi ed è quindi questa la cifra che il Governo deve mettere sul piatto della bilancia, diversamente sarebbe ragionare sul nulla. Che le risorse, a legislazione vigente, ci siano non è un mistero, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: agire sulla politica dei bonus, sulle consulenze esterne nella P.A., sulla reinternalizzazione dei servizi, sul sistema degli appalti e degli acquisti e restituire anche ai lavoratori il frutto del lavoro compiuto con la lotta all'evasione fiscale». Così in una nota il segretario generale della Uilpa Nicola Turco.

«Con tali azioni - aggiunge - raggiungere la cifra di 7 miliardi a regime sarebbe un gioco da ragazzi, consentendo anche la destinazione di ulteriori risorse ad interventi mirati a rendere più funzionale la Pubblica Amministrazione (reclutamento di nuovo personale, formazione e aggiornamento professionale dei dipendenti, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, potenziamento delle tecnologie, etc.)».

Le notizie sulla frenata del Pil - conclude - no «possano fare da apripista a nuove fumate nere sulla disponibilità delle risorse necessarie alla ripresa della contrattazione, perché ciò, è del tutto evidente, genererebbe una frattura insanabile, rendendo inevitabile l'apertura di un grave conflitto, che nessuno vuole in quanto dannoso per tutti, ad iniziare dalla funzionalità del servizio pubblico e dalle esigenze della collettività. È giunto il momento di cambiare la prospettiva in cui inquadrare il rinnovo contrattuale e, soprattutto, di riqualificare il lavoro pubblico, conferendogli il valore che gli spetta in quanto volano per lo sviluppo e la competitività del Paese».

La somma di 10.400 euro a lavoratore: a tanto ammonterebbe, secondo il Codacons, l'equo indennizzo a compensazione del mancato adeguamento del trattamento economico-stipendiale, per il periodo compreso tra il primo gennaio 2010 e il 30 luglio 2015. L'associazione dei consumatori annuncia infatti di aver presentato una class action davanti al Tar del Lazio, contro il blocco degli stipendi nel pubblico impiego, ricordando una sentenza (la n. 178 del 24 giugno 2015) della Corte Costituzionale sull'illegittimità del regime di blocco del rinnovo della contrattazione collettiva per il personale pubblico dipendente attuato con il DL n. 78/2010, conv. in Legge n. 122/2010.

Una class action da «oltre 33 miliardi da restituire a 3,2 milioni di lavoratori» dice il Codacons. «A distanza di oltre un anno dall'esecutività della sentenza della Corte, nulla è stato fatto e milioni di pubblici dipendenti attendono ancora il rinnovo del contratto», sottolinea l'associazione spiegando che il ricorso collettivo è «finalizzato a ottenere la condanna al risarcimento del danno subito da ciascun ricorrente per il periodo compreso tra il 30 luglio 2015 e tutt'oggi, e alla corresponsione di un equo indennizzo, a compensazione del sacrificio imposto ai ricorrenti per effetto del mancato adeguamento del trattamento economico-stipendiale, per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2010 e il 30 luglio 2015, anche a titolo di arricchimento senza causa dell'amministrazione, per un totale complessivo di 10.400 euro a lavoratore».

Da: Tutti inattendibili 17/08/2016 17:29:12
Ma è vero che c'è stato un altro incarico ex art. 19 comma 6 in Agenzia?

Da: Ma...17/08/2016 18:54:10
Mazzei dal 1 agosto (vedi sito)

Da: ROMA LADRONA17/08/2016 19:12:03
Evvaiiiii

Da: ROMA LADRONA17/08/2016 19:21:56
E se lo scrive lui....

1. JOSEPH STIGLITZ SUL FINANCIAL TIMES: "PER SALVARE L'EUROPA MEGLIO DIVIDERE L'EURO IN DUE"
Da www.huffingtonpost.it

JOSEPH STIGLITZ
JOSEPH STIGLITZ
L'Europa ha un solo modo per salvarsi: dividere in due la moneta unica. Un euro forte per i Paesi del Nord, e uno più debole a Sud. A scriverlo è il premio Nobel Joseph Stiglitz sul Financial Times, che definsce la valuta europea "difettosa fin dalla sua nascita". Secondo Stiglitz, l'unione monetaria "avrebbe dovuto portare ricchezza e rafforzare la solidarietà europea. Invece ha prodotto il risultato opposto, con Paesi che affrontano depressioni persino maggiori della Grande Depressione"

Il premio Nobel sottolinea come molti hanno abbiano puntato il dito contro una serie di politiche messe in atto dai governi europei, indicandoli come possibili responsabili del fallimento dell'Unione monetaria - come l'eccessiva austerity o la scarsa qualità delle riforme strutturali - ma, spiega - "ci sono problemi fondamentali sulla struttura dell'Eurozona, le regole e le istituzioni che la guidano. Problemi che potrebbero essere insormontabili, aprendo la strada alla possibilità di un più complessivo ripensamento della moneta unica, compreso lo scenario di una divisione".

STIGLITZ LAGARDE
STIGLITZ LAGARDE
Secondo l'economista "la fine della moneta unica non rappresenterebbe la fine del progetto europeo, visto che le altre istituzioni resterebbero, così come la libera circolazione delle merci e delle persone".

"È importante che ci sia una transizione morbida fuori dall'euro, con un divorzio amichevole, verso un sistema euro-flessibile, con un Euro forte del Nord e uno più debole del Sud. Certo non sarebbe semplice. Il problema più rilevante riguarderebbe l'eredità del debito. Il modo più semplice sarebbe ridenominare tutti i debiti europei in debiti dell'euro del Sud".

VAROUFAKIS STIGLITZ
VAROUFAKIS STIGLITZ
Secondo Stglitz "la moneta unica doveva essere un mezzo per un fine, e invece è diventato un fine in sé stesso, in grado di mettere a repentaglio alcuni aspetti più importanti del progetto europeo, dal momento che alimenta divisioni anziché creare solidarietà. Un divorzio amichevole - prosegue Stiglitz - potrebbe riportare prosperità in Europa e consentire al continente di concentrarsi, con rinnovata solidarietà, sulle sfide più importanti che ha davanti. L'Europa - conclude l'economista - potrebbe dovere abbandonare l'euro per salvare l'Europa e il progetto europeo".


2. STIGLITZ: GERMANIA E GRECIA FUORI DALL'EURO
Da www.nextquotidiano.it

Anche Joseph Stiglitz si butta nel filone letterario anti-euro con un libro dal titolo immaginifico: «The euro and its Threat to the Future of Europe». L'economista già consigliere di Bill Clinton e ed ex capo economista della Banca Mondiale si inserisce in un filone di sicuro successo anche se, come racconta oggi Stefano Lepri nella sua recensione, si infila anche in qualche contraddizione evidente: come quando il suo ragionamento poggia su un assunto condiviso dagli avversari contro cui di continuo polemizza e inveisce, i neoliberisti.
renzi merkel hollande
RENZI MERKEL HOLLANDE

Ovvero, nella sua interpretazione se ogni Paese europeo avesse conservato la propria valuta, grazie alla magia del mercato si sarebbe meglio adattato ai rapidi mutamenti imposti dalla globalizzazione.

L'ideona di Stiglitz su Germania e Grecia fuori dall'euro
Ma la parte più interessante del libro non è tanto la ricostruzione storica, quanto le proposte per uscire dall'impasse. Sul punto, Stiglitz offre tre alternative. E c'è da segnalare che quella che ritiene migliore prevede una riforma dell'euro con il mantenimento della moneta comune.

La prima, salvare l'euro «seppur non a qualsiasi costo» comporta una lista di innovazioni tutte una volta o l'altra invocate dai governi italiani, e tutte respinte dalla Germania più altre che a Berlino sarebbero accolte ancora peggio, come sanzioni contro i Paesi che esportano molto. Ovvio che non ci speri. Anche perché a somiglianza di molti altri americani gli riesce difficile capire come mai gli europei - britannici a parte - vogliano stare insieme.

merkel tsipras
MERKEL TSIPRAS
A che scopo sognare una via di mezzo tra efficienza tedesca e sregolatezza latina? Se «diversi Paesi nutrono differenti credenze economiche»,scrive, lasciamoli cercare ciascuno la propria strada. Pur preferendo questa via dunque l'ex consigliere del presidente Clinton, ex capo economista della Banca mondiale, ne indica altre due: «divorzio amichevole» o regressione verso una limitata flessibilità dei tassi di cambio.

Nel divorzio, non sarebbe necessario tornare a 19 monete nazionali; meglio se la Germania uscisse da sola o con altri Paesi nordici, in una scissione dell'euro in due. La Grecia starebbe in ogni caso meglio fuori. Qui Stiglitz, molto popolare a sinistra, non riesce a spiegarsi la scelta dell'unico governante europeo di estrema sinistra, il premier Alexis Tsipras. Al suo posto, il salto fuori dall'euro l'avrebbe fatto, più o meno secondo il «piano X» preparato in segreto dal ministro Yanis Varoufakis poi licenziato.
MERKEL TSIPRAS
MERKEL TSIPRAS

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Da: Azz17/08/2016 19:46:22
Un premio per la gestione del caso Striscia la Notizia
E io che pensavo che fosse stata una gestione assurdamente fallimentare
Non ho mai capito un cazzo

Da: miiiiii17/08/2016 20:40:58
E i deficienti si ammazzano per una Pos o una Pot.........

Da: a settembre17/08/2016 21:07:17
Pronti altri 5 art. 19 !!!!!!!! Evvaiiiiii

Da: mi chiedo17/08/2016 21:16:51
Dirpubblica non impugna anche gli incarichi art.19? Allora sono regolari? C'è un limite di incarichi?

Da: hulk217/08/2016 21:41:35
l'incarico appena conferito conferma la linea dell'Agenzia degli ultimi anni.

Da: nespola17/08/2016 21:54:21
Guardate che la sentenza 37 non ha detto che è vietato conferire incarichi dir.li provvisori. Esistono dappertutto. Aveva solo evidenziato un abuso legato al numero e alla durata. Incarichi superiori a 36 mesi sono in contrasto con la ratio dell'urgenza ecc. ecc.

Da: ROMA LADRONA17/08/2016 23:11:19
Tipo la decretazione d'urgenza....

Da: Tutti inattendibili 18/08/2016 08:06:52
Grazie "ma.....".
Mi pare giusto...l'addetto stampa dell'Agenzia deve avere una retribuzione adeguata alla delicatezza dell'incarico.
Proprio come tutti i funzionari impegnati in attività difficoltose e spesso pericolose. Uguale uguale.

Da: ROMA LADRONA18/08/2016 08:16:25
Ah ah ah

Da: Azz18/08/2016 09:16:57
E io che pensavo che lo sostituissero...

Da: URSUS218/08/2016 09:55:08
bahhh!!!!

continuano a premiare sempre le stesse persone, non sanno più cosa inventarsi.

Vedo che l'attuale Direttore Generale ha surclassato alla grande Befera.

Che delusione!!!!!

Da: Buon senso18/08/2016 10:10:27
....senza nemmeno uno straccio di bando farlocco, tanto per salvare la faccia.....

Da: paladino della legalità 18/08/2016 10:37:43
Ma scusate, non avevate trovato Zanetti che era il paladino della legalità? Magari, adesso che sta con Verdini, riesce ad aiutare ancora di più l causa....

Da: ROMA LADRONA18/08/2016 11:00:46
Di Ghedini...

Da: Tutti inattendibili 18/08/2016 14:06:10
È da un po' che rimpiangiamo Befera....

Da: entratead 18/08/2016 15:20:54
N e O sono stati convocati. 

Da: ASPIRANTE18/08/2016 17:11:50
bene

Da: x entrated18/08/2016 17:42:17
puoi dire per quali giorni sono stati convocati ed il punteggio assegnato?

Da: x entrated18/08/2016 17:42:34
puoi dire per quali giorni sono stati convocati ed il punteggio assegnato?

Da: entratead18/08/2016 17:52:16
dal 26 settembre. Punteggio intorno a 1/100. Il motivo sarà da chiedere alla DC visto che solo laurea e master dovevano essere valutati di più, per non parlare di altri incarichi non dirigenziali

Da: x entratead18/08/2016 17:58:14
Puoi dire quelli con la O per quale giorno o a partire da quale giorno  sono stati convocati?
sono con la R

Da: entratead18/08/2016 18:08:48
mi spiace, il giorno non me l'hanno detto, ma tutti nella settimana del 26.

Da: X entratead 18/08/2016 18:14:11
Chi ha avuto 1/100 che titoli aveva? Laurea conseguita con 66/110 in agraria?

Da: entratead18/08/2016 18:23:03
attendi la tua raccomandata e poi ne parliamo :-)

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