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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Nessuno800 31/03/2015 14:18:08
Volete sapere una cosa? Da noi si sta lavorando meglio ora che prima. Si lavorerebbe ancora meglio se gli
Illegittimi accettasero di buon grado che non contano niente, autoestromettendosi per il buon andamento della PA. Quanti incarichi dirigenziali superflui, quante nomine inutili. Quanto sperpero di denaro pubblico attribuendo incarichi clientelari ... Ora si che si riesce a profurre

Da: via gli impostori31/03/2015 14:21:58
Class action per la restituzione degli stipendi illegittimi...facciamo partire la raccolta firme!!!

Da: anti-antares x tutti 31/03/2015 14:31:47
Occorre andare tutti a Roma e cingere d'assedio Orlandi e Pastorello.e fracassare di mazzate tutti I Loro lecchini/e!

Da: x verdy31/03/2015 16:04:18
nn ce paragone? Cultura?

Da: about Maurizio leo31/03/2015 16:41:36
Venesiete accorti adesso che razza di personaggio e' Leo?
Non per nulla e'  amico di quel mafioso di Giovanni Gentile, direttore regionale della Sicilia

Da: Neo pos 31/03/2015 16:50:55
Avete rovinato l'agenzia con sti ricorsi. Avete fatto piangere il direttore: vergognate vi!!!!

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Da: CAMBIARE TUTTO PER CAMBIARE NULLA31/03/2015 17:03:35
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Da: Riepilogando31/03/2015 17:49:19
SOLOFISCO
Atti ex dirigenti impugnabili
Di Gloria Grigolon

E' assolutamente ragionevole che un contribuente abbia il diritto di ritenere che un atto compiuto da un dirigente sprovvisto dei requisiti di merito sia viziato e quindi impugnabile sul piano di legittimità. È questo in sintesi il punto di vista contenuto in un'interrogazione a risposta immediata al governo (il quale sarà tenuto a rispondere entro mercoledì), di Daniele Capezzone, presidente della commissione finanze della camera.

Il presidente ha posto l'attenzione sulla questione che ha visto coinvolte le nomine dirigenziali dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia delle dogane, svoltesi in assenza di concorso pubblico. Capezzone ha contrastato la tesi della direzione centrale affari legali e contenzioso dell'Agenzia delle entrate, la quale ha sostenuto che «la pronuncia di illegittimità della Consulta non produce effetti sugli atti firmati dal personale incaricato di funzioni dirigenziali»; la stessa ha definito altresì «prive di fondamento» le iniziative dei contribuenti che intendono far valere in giudizio d'illegittimità degli atti firmati. Per Capezzone in virtù di quanto sancito dalla sentenza della Corte di cassazione n. 14942/2013, l'atto sottoscritto da funzionario meramente incaricato di funzioni dirigenziali può invece essere considerato affetto da nullità insanabile, con evidenti ripercussioni anche sulla validità degli atti impositivi sottoscritti da funzionari meramente incaricati di funzioni dirigenziali.

Da: Riepilogando31/03/2015 17:56:34

Con sentenza n. 966 del 20 gennaio 2015 il Tar del Lazio, Sez. III, ha riconosciuto la legittimità del bando del concorso pubblico per 403 dirigenti di seconda fascia indetto dall'Agenzia delle entrate. Non essendo tuttavia risolto il contenzioso, le comunicazioni relative al diario e alle sedi di esame per lo svolgimento della prova scritta o dell'eventuale prova preselettiva del concorso stesso sono rinviate al giorno 5 giugno 2015.
Tali comunicazioni saranno pubblicate nel sito Internet dell'Agenzia delle entrate, www.agenziaentrate.gov.it, con valore di notifica a tutti gli effetti.
Roma, 31 marzo 2015

Da: MIIII31/03/2015 18:07:55
di che stiamo parlando???

Da: Nessuno800 31/03/2015 18:27:17
Oggi c'era un incontro tra Padoan e vertici agenzia che peroravano causa incaricati, qualcuno ha delle news?

Da: anti Salfi31/03/2015 19:15:48
si tratta della sentenza relativa al ricorso proposto dal dottor Vito Elio Manduca. il TAR ha considerato legittima la procedura nonostante l'omessa previa attivazione della procedura di mobilità. La decisione si fonda sul contenuto dell'art. 8, comma 24 del D.L. 16/2012, che sembrerebbe introdurre una disciplina speciale e derogatoria delle norme che prevedono la preventiva mobilità.
Ma se l'art. 8, comma 24 è stato dichiarata illegittimo, dovrebbero venir meno anche gli elementi di specificità e quindi il CdS dovrebbe ribaltare l'esito del TAR.
Ho letto rapidamente la sentenza e non sono un giurista, ma dovrebbe essere così
   

Da: anti Salfi31/03/2015 19:16:16
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=2FB47B2AD365FETJKZAGOF4AJ4&q=

Da: Storia Norme salva incarichi31/03/2015 21:14:39
Fisco, spunta la norma salva-funzionari
31 gennaio 2014 di Stefano Sansonetti Economia Senza categoria
di Stefano Sansonetti

C'è chi la chiama norma "salva-funzionari del Fisco". E c'è chi si spinge fino a ribattezzarla norma "salva-Befera". Di sicuro all'interno dell'Agenzia delle entrate c'è un problema di non poco conto. Così delicato che si è tentato di metterci una pezza, per ora senza successo, all'interno del decreto legge sul rientro dei capitali detenuti all'estero, predisposto dal ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni e pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Il punto è che all'interno della nostra macchina fiscale ci sono centinaia di funzionari che, sebbene non siano mai divenuti dirigenti a seguito di concorso, firmano atti di accertamento come se lo fossero. Atti che, proprio in virtù di tale vizio, sono da qualche anno entrati nel mirino delle commissioni tributarie, che spesso li annullano. Il tutto creando non pochi problemi alla tenuta delle entrate erariali. Ebbene, in una delle prime versioni del decreto sul rientro dei capitali era spuntata una norma, per la precisione l'ex art.3, intitolata "funzionari di fatto". In essa si stabiliva che, proprio "ai fini del consolidamento e della salvaguardia delle entrate erariali, è fatta salva in ogni caso l'efficacia della sottoscrizione degli atti di accertamento emessi dagli uffici dell'amministrazione finanziaria", purché "sottoscritti dai dipendenti che, per volontà comunque dell'amministrazione, esercitino l'attività di direzione dell'ufficio".

Cosa c'è dietro
Era poi la relazione tecnica a svelare nel dettaglio la ratio nella norma. L'assunto è "che vadano comunque mantenuti fermi gli effetti degli atti compiuti da funzionari la cui nomina, successivamente all'adozione degli atti stessi, possa essere risultata viziata sotto il profilo procedurale". Ovvero esattamente quello che è accaduto ai funzionari di fatto delle Entrate. Di più, perché la stessa relazione tecnica della prima versione del provvedimento ribadiva "la necessità di salvaguardare le entrate erariali a fronte di eventuali controversie di legittimità formale della preposizione agli uffici dell'amministrazione finanziaria dei relativi dipendenti". Alla fine, però, nella versione definitiva del decreto legge 4 del 2014, pubblicato ieri in Gazzetta, questa norma è scomparsa. E quindi è venuta meno la sanatoria per gli atti di accertamento fiscale firmati da funzionari non direttori. Ma vista la posta in gioco, fanno notare gli osservatori più attenti, la questione verrà riproposta appena possibile. Del resto la vicenda affonda le radici almeno al 2011. In quell'anno il Tar del Lazio ha dato ragione a un ricorso della Dirpubblica (Federazione del pubblico impiego), che ha portato a individuare ben 767 dirigenti nominati senza concorso su 1.143 attivi alle Entrate. Una decisione che ha aperto una voragine all'interno della quale si sono infilate le commissioni tributarie. Anche il governo Monti, con il decreto legge 44 del 2012, ha cercato di sanare la situazione, salvaguardando in un passaggio la qualifica dirigenziale dei funzionari che di fatto non ne avevano il titolo. Norma che, dopo tutta una serie di ricorsi e controricorsi, adesso è addirittura finita all'esame della Corte costituzionale. Insomma, un autentico ginepraio. Che risale almeno al 2000, anno di partenza delle Agenzie, quando molti "funzionari di fatto" venivano usati come dirigenti senza concorso.

I timori
Il problema, quindi, risale anche ad epoche in cui i vertici dell'Agenzia delle entrate erano diversi, ma poi si è sviluppato e adesso la patata bollente è in mano ad Attilio Befera. Con un rischio che mette paura ai vertici del Fisco, ossia quello del danno erariale. Perché un atto di accertamento illegittimo non solo mette a rischio le entrate, ma è illegittimo proprio per una disfunzione del vertice amministrativo che ha nominato dirigenti dei funzionari senza concorso. "Il tentativo di sanare la situazione", ha detto ieri a La Notizia Giancarlo Barra, segretario generale di Dirpubblica, "è una chiara ammissione di colpevolezza. Certo, ora come ora la soluzione che era stata proposta dal decreto sarebbe la cosa più logica da fare. Ma l'amministrazione dovrebbe cambiare registro una volta per tutte".

Twitter: @SSansonetti

Befera danno erariale fisco funzionari di fatto saccomanni

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Da: Un giudice a Berlino 31/03/2015 21:44:13
Su concorso di 403 dirigenti sono pendenti due ricorsi.
Uno appunto di Manduca, dirigente credo della regione Calabria che ha impugnato il ricorso perché non si è preceduto prima del concorso ad una mobilità volontaria fra comparti della PA. Questo è stato respinto dal TAR.
Un altro promosso da Dirpubblica, vertente invece sulla violazione fatta dalle norme del bando in quanto si sono definiti titoli da valutare in assenza del previsto DPCM. Mancando un apposito decreto della PdC si poteva bandire esclusivamente un concorso ad esami e non a titoli ed esami. Inoltre, fra questi titoli, si è data prevalenza agli incarichi, sui quali era pendente all'epoca un giudizio della Corte Costituzionale (ora definito come ben sappiamo). Con ordinanza in un primo tempo il TAR aveva negato la sospensiva ed inoltre aveva dichiarato carente di interesse Dirpubblica al ricorso, successivamente il Consiglio di Stato ha ribaltato l'ordinanza, riconoscendo legittimazione ad agire a Dirpublica ed ordinando la fissazione di udienza di merito al TAR. L'udienza di merito però deve essere ancora fissata.

Da: cambiare tutto per cambiare nulla31/03/2015 21:44:14
http://ge.tt/2VC37RD2/v/0?c

cosa significa referente?

ma ci stanno prendendo in giro?

Da: Neo pos 31/03/2015 21:48:46
Ci avete dopo fatto perdere tempo. Tutti tornerà cone prima, più di prima

Da: Omega Massif31/03/2015 21:57:42
Anche da me (ufficio delle dogane in lombardia) dirigente ad interim e nomina fresca fresca del vecchio incaricato a "referente per l'ordinaria amministrazione": in pratica smista la posta in ingresso, ma non mette firme e si limita a riferire delle questioni importanti al direttore ad interim nei giorni in cui questo sta nell'altro ufficio. Se devo dire la mia, credo che non l'abbia presa bene, il neo-referente: mi pare la viva come un'umiliazione. Unicuique suum tribuere.

Da: Pirla 231/03/2015 22:00:46
Referente vuol dire che fa quello che faceva prima , anzi solo atti ordinaria mmministrazione, ma udite udite......lo fa gratis!........perché?  Ricordate per certa gente comandare è meglio che f...... Come dicono a Napoli

Da: 31/03/2015 22:06:14
ragazzi  rassegnamoci!
Comunque non sarà più come prima!!

Da: Riepilogando31/03/2015 22:10:20
Cmq l'emendamento sulla vicedirigenza è proposto da on.li M5S. Mammamia

Da: old katasto31/03/2015 22:18:47
No so se avete letto l'avviso, uscito oggi, del 4° rinvio (al 5 giugno) della pubblicazione della data di inizio del famigerato concorsone per 403 dirigenti.... faccio notare due cose:
1) a differenza dei 3 precedenti, non è stato pubblicato nella home, ma bisogna andarselo a scovare dentro "amministrazione trasparente" (si, molto...) e poi al 3°-4° link sottostante
2) si fa riferimento a una sentenza del TAR Lazio di gennaio che dichiarerebbe la regolarità del bando (sentenza che, comunque, è ovviamente antecedente la ben più importante sentenza della Corte Costituzionale).
Ergo: bisogna VIGILARE ATTENTAMENTE affinché in tutto questo marasma creatosi da poco più di una settimana non si tenti di far svolgere comunque questo aborto di concorso, confidando magari sul fatto che essendo passato un anno dalla sua indizione molti potenziali concorrenti, soprattutto esterni, possano essersi dimenticati anche di aver fatto la domanda, di aver seguito i successivi sviluppi e soprattutto abbiano rinunciato a prepararsi... questa merda di bando deve essere annullato e basta e deve essere indetto ex novo un concorso REGOLARE, in cui non si possano millantare pregressi titoli farlocchi.....

Da: interim31/03/2015 22:59:56
Attenzione in molti uffici non si sta delegando nulla agli ex reggenti....anzi si aspetta che ritornino quanto prima a casa

Da: Gorgiu31/03/2015 23:22:56
io spero invece che deleghino, così faranno i reggenti a gratis

Da: Reggente 01/04/2015 00:10:10
Manduca non è dott è un avvocato

Da: Mattanzacena01/04/2015 06:57:24
Vacche magre, vacche smunte e a quel punto comunque sarete tagliati. Il decadimento economico e' già un'evidenza.

Da: ufhsdkh01/04/2015 08:49:32
ma quanto interesse per questa discussione.

ma siete tutti dirigenti o aspiranti tali?

perchè vi tocca tanto questo argomento?

non capisco.

Da: concordo con antisalfi01/04/2015 09:10:17
mi sembra indiscutibile che il mancato previo esperimento della mobilità, in quanto basato su una norma dichiarata costituzionalmente illegittima, rende nulla l'intera procedura concorsuale

Da: tutto sistemato!!!01/04/2015 09:34:56
Fisco, spunta la norma "salva-incaricati"

C'è chi la chiama norma "salva-funzionari del Fisco". E c'è chi si spinge fino a ribattezzarla norma "salva-Orlandi". Di sicuro all'interno dell'Agenzia delle entrate c'è un problema di non poco conto. Così delicato che si è tentato di metterci una pezza anche all'interno del decreto legge sul rientro dei capitali detenuti all'estero, predisposto dal ministro dell'economia Padoan. Il punto è che all'interno della nostra macchina fiscale, come evidenziato dalla Consulta con la sentenza 37/2015, ci sono centinaia di funzionari che, sebbene non siano mai divenuti dirigenti a seguito di concorso, firmano atti di accertamento come se lo fossero. Atti che, proprio in virtù di tale vizio, sono da qualche anno erano già entrati nel mirino delle commissioni tributarie, che spesso li annullano. Il tutto creando non pochi problemi alla tenuta delle entrate erariali. Ebbene, ieri è spuntata una norma, per la precisione l'ex art.3 bis, intitolata "funzionari di fatto". In essa si stabilisce che, proprio "ai fini del consolidamento e della salvaguardia delle entrate erariali, è fatta salva in ogni caso l'efficacia della sottoscrizione degli atti di accertamento emessi dagli uffici dell'amministrazione finanziaria", purché "sottoscritti dai dipendenti che, per volontà comunque dell'amministrazione, esercitino l'attività di direzione dell'ufficio".  Nell'ipotesi si tace circa la natura organizzativa o dirigenziale dei futuri "funzionari di fatto".

E' la relazione tecnica a svelare nel dettaglio la ratio nella norma. L'assunto è "che vadano comunque mantenuti fermi gli effetti degli atti compiuti da funzionari la cui nomina, successivamente all'adozione degli atti stessi, possa essere risultata viziata sotto il profilo procedurale". Ovvero esattamente quello che è accaduto ai funzionari di fatto delle Entrate. Già l'anno scorso, all'interno del decreto legge sul rientro dei capitali detenuti all'estero,  la relazione tecnica della prima versione del provvedimento ribadiva "la necessità di salvaguardare le entrate erariali a fronte di eventuali controversie di legittimità formale della preposizione agli uffici dell'amministrazione finanziaria dei relativi dipendenti". Alla fine, però, nella versione definitiva del decreto legge questa norma è scomparsa. E quindi è venuta meno la sanatoria per gli atti di accertamento fiscale firmati da funzionari non direttori. Ma vista la posta in gioco, fanno notare gli osservatori più attenti, la questione verrà riproposta appena possibile. Del resto la vicenda affonda le radici almeno al 2011. In quell'anno il Tar del Lazio ha dato ragione a un ricorso della Dirpubblica (Federazione del pubblico impiego), che ha portato a individuare ben 767 dirigenti nominati senza concorso su 1.143 attivi alle Entrate. Una decisione che ha aperto una voragine all'interno della quale si sono infilate le commissioni tributarie. Anche il governo Monti, con il decreto legge 44 del 2012, ha cercato di sanare la situazione, salvaguardando in un passaggio la qualifica dirigenziale dei funzionari che di fatto non ne avevano il titolo. Norma che, dopo tutta una serie di ricorsi e controricorsi, adesso è addirittura finita all'esame della Corte costituzionale che si è pronunciata con l'ormai nota sentenza 37 facendo decadere tutti gli "incaricati".

Il problema, quindi, risale anche ad epoche in cui i vertici dell'Agenzia delle entrate erano diversi, ma poi si è sviluppato e adesso è esploso in mano a Rossella Orlandi. Con un ulteriore rischio che mette paura ai vertici del Fisco, ossia quello del danno erariale. Perché un atto di accertamento illegittimo non solo mette a rischio le entrate, ma è illegittimo proprio per una disfunzione del vertice amministrativo che ha nominato dirigenti dei funzionari senza concorso. "Il tentativo di sanare la situazione", ha detto ieri a La Notizia Giancarlo Barra, segretario generale di Dirpubblica, "è una chiara ammissione di colpevolezza. Certo, ora come ora la soluzione che era stata proposta dal decreto sarebbe la cosa più logica da fare. Ma l'amministrazione dovrebbe cambiare registro una volta per tutte".

Roma 01 aprile 2015

Da: bah !01/04/2015 09:38:04
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-de1e6cfa-f9f7-4f3e-99a7-b1f7e8d9e078.html

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