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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Federico Caffè* 02/09/2018 17:13:06
Per gli ignorantelli del forum:

il debito pubblico in Italia ammonta a circa 2.700 mld di euro.

oltre il 70% del debito pubblico italiano è nelle tasche degli stessi italiani.

il risparmio accumulato dagli italiani (il popolo con la maggiore propensione al risparmio nel mondo) supera i 4.300 mld di euro.

Conclusioni: non rompere più i coglioni con questa farsa del debbbbito pubblico...

Please..

Da: anti-antares x caffe'' 02/09/2018 17:22:09
Oltre.
Dovresti spiegare ( ben lo sa...) al tuo allievo degenere Draghi che il debbbito pubblico ( esploso a causa del divorzio/separazione bi-tesoro ) se denominato in una valuta di cui si ha il controllo e' assimilabile ad un debito "virtuale" ( verso se' stessi ).Il debito pubblico e',in realta', moneta non direttamente emessa.Tutto qui.
E bisogna capire, anche, cosa sia l'attuale moneta fiat a corso forzoso ( ma, in realta',fiduciario...)...E comprendere il concetto di moneta scritturale ( papers bce e boe...).

Da: Federico Caffè* 02/09/2018 17:39:00
Nel mio ormai celebre "la strategia dell'allarmismo economico" teorizzato addirittura la chiusura della Borsa..

Veda un po' Lei...

Da: anti-antares x caffe 02/09/2018 17:42:33
La borsa e' solo un'arma di distruzione/distrazione di massa...( come il debbbito pubblico )...E Caffe' ha scritto tanto altro...Non a caso ha fatto la fine che ha fatto...Troppo scomodo ...

Da: Le penta cazzate 02/09/2018 18:33:56
Lo spread è

Da: Luieeee.. 02/09/2018 18:36:36
Allora tuttoapposto  facciamo andare lo spread a 500 sforismo al4%. Spendiamo cifre folli per le promesse farlocche. Tuttoapposto

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Da: legittimo02/09/2018 18:36:47
ANSA) - PESARO, 31 AGO - La Guardia di finanza di Pesaro ha ha denunciato un uomo che, dopo essersi qualificato come colonnello del Corpo, stava cercando di ottenere una migliore valutazione della propria autovettura presso un rivenditore a Fano. E' stato scoperto da due veri militari della Gdf fanese, sul posto per un controllo di routine. L'uomo si è presentato come colonnello della polizia tributaria della Guardia di finanza di Cuneo, ma le Fiamme gialle, insospettite dall' abbigliamento 'fuori ordinanza' (una polo grigia con stemma e la dicitura 'Guardia di Finanza'), hanno accertato la vera identità dell'uomo: un dipendente dell'Agenzia delle entrate di Torino. Il finto militare era in possesso di portafoglio con placca metallica riportante la dicitura 'Polizia tributaria' che aveva esibito pochi minuti prima al rivenditore. E' stato denunciato a piede libero.

qualcuno cononosce il nome di questo "signore" di torino?


Da: legittimo02/09/2018 18:39:47
visto che ci sono fior di economisti su questo forum, cosa mi dite di Rothschild ? e poi ne parliamo

Da: anti-antares x legittimo 02/09/2018 19:11:52
Il discorso e' lungo...molto...e ci darebbero dei complottisti...Leggi, se ti va, i libri di Pizzuti e quello di Ratti ( e diversi altri...).

Da: anti-antares x luieeeee 02/09/2018 19:13:45
Si...crediamo alle vostre solite cretinate...fate prestooooooooo
E poi e' arrivato Monti che ha scassato tutto...
Dai, spread, sprod, maastricht ecc...manica di scienziati...

Da: Luieeeee.02/09/2018 19:30:09
Eallorailpiddi? Chi ti paga ? E' un complotto. Rosichi? Lasciamoli lavorare. Ricorda che e' contratto non e' un'alleanza. Va rispettato il voto del popolo e valuteremo puntoper punto. Sempre meglio di un governo tecnico.
Ho dimenticatoqualcosa?

Da: anti-antares x luieeeee 02/09/2018 19:34:55
Non sono espressioni utilizzate da me...Ho fatto precise asserzioni nel merito...Sei in grado di rispondere?Direi di no...

Da: Luieeeee.02/09/2018 19:46:23
Questo i giornali non lo di ono.
Nel merito penso che questi un po' ci sono e un po' ci fanno e ci porteranno a sbattere contro un muro. Flax tax e reddito di cittadinanza sono un ossimoro.

Da: anti-antares x luieeeee 02/09/2018 20:27:40
I giornali a me non interessano...
Ribadisco il concetto: Ok se flat tax e rdc si fanno sfondando il 3 per cento....l'effetto moltiplicativo sarebbe notevole...E non vedo contraddizioni fra le due cose...ma sinergie...
P.s: Se 5s e lega non faranno come spero, anche loro saranno oggetto dei miei strali ( a me interessano i fatti...non le chiacchiere e/o le sigle ).

Da: Luieeeee.02/09/2018 20:44:59
Sinergia a non fare nulla al sud e non pagare nulla al nrd. Se questa non è sinergia

Da: x anti02/09/2018 20:57:51
5S e lega non faranno un emerito cazzo, soprattutto in Ae!!!

Da: La Serva della Gleba 02/09/2018 21:08:16
Ho resistito finora ma non ce la faccio più a trattenermi, la vescica non mi regge a leggere i vostri post.

Quello che sta facendo questo governo supera per indecenza e irresponsabilità tutti i governi che lo hanno preceduto, un premier e un ministro dell'economia in mano a due invasati che stanno portando il Paese nel precipizio.
L'argomento caro ai sovranisti, secondo il quale se c'è una banca centrale che acquista come prestatore di ultima istanza i titoli del debito e il controllo della moneta e della spesa pubblica senza vincoli di bilancio in alcuni Paesi funziona in altri no. FUNZIONA in Giappone dove la banca centrale acquista il debito emesso dallo stato ma dove la popolazione vive per lavorare e produrre rinunciando a qualunque forma di vita privata, esistono cioè quelle condizioni per far crescere la produttività e la ricchezza del paese che assieme alla sovranità monetaria consentono di non cadere in precipizi dove sono finiti ALTRI PAESI dotati anch'essi di sovranità monetaria ma esposti con l'estero, che fanno spesa clientelare ma che non fa crescere il pil. ESEMPIO VENEZUELA ARGENTINA accomunate dalla crescita esponenziale del debito, alta/altissima inflazione, industria monoprodotto o quasi, spesa fuori controllo, disoccupazione. Anche questi Paesi hanno la moneta sovrana ma NON BASTA ci vuole per far campare la popolazione cioè l'economia reale e cioè l'insieme delle condizioni che permettono di avviare attività, assumere dipendenti e distribuire salari. SE la spesa è improduttiva il PIL NON CRESCE, escono i soldi e non ci sono le entrate.
L'Italia in questo senso è uno splendido esempio di spesa pubblica faraonica negli anni d'oro alla quale però non ha corrisposto una crescita del 3-4% ma sempre una crescita asfittica del 1%.
Ah dimenticavo.. la solita litania che il debito è in mano agli italiani al 70%, è vero? NO, è in mano alle banche che lo hanno acquistato in cambio degli stimoli della bce e che adesso lo stanno vendendo per i rischi ad esso collegati e perché soggetti privati. E se Ficht ci avesse declassato adesso i titoli sarebbero spazzatura e le banche li avrebbero dovuti vendere scatenando l'innalzamento dello spread già domani. C'era Giorgetti a a ferragosto già lo diceva che a fine mese ci sarebbe stato un attacco stile 2011.
E allora ci fanno o ci sono? Vogliono l'uscita dall'euro e gli annunci quotidiani servono a questo a far saltare il banco per liberare il Paese e fare tutta la spesa che si vuole, peccato che nessuno abbia un'idea precisa di quello che può succedere, per questo loro hanno già messo i soldi al sicuro all'estero, caso mai la liberazione finisce male..
Quindi che si fa? State tranquilli, è già tutto scritto, lo spread si alza ancora per i soliti complottisti (chissà quali sono..), il qe finisce a fine anno e dopo andiamo tutti in pace.
Serenità

Da: Luieeee.. 02/09/2018 21:21:50
Io credo che a Salvini se salta il banco non dispiaccia affatto. Piu  che al sovranismo punterà alla secessione.

Da: Le penta cazzate 02/09/2018 21:33:00
Analisi lucida della serva.
Anch'io penso che salvini in realtà miri alla secessione e che il sovranismo in realtà sia solo un vestitino all'ultima  moda.
Chi invece vedo navigare pericolosamente a vista è di maio

Da: anti-antares x serva 02/09/2018 21:59:57
1) il debito pubblico italiano esplose per l'incremento, post divorzio/separazione, dell'onere per interessi...;
2) Il Venezuela e' uno Stato rentiers oggetto di sanzioni internazionali...ovvio che il bolivar sia iperinflazionato...;
3) l'Argentina sta patendo qualcosa di simile a quanto occorso a fine anni 90...;
4)i deficit italici sono stati, dal 1992 in poi, sostenuti per pagare gli interessi sul debbbitto.Senza considerare gli stessi, siamo in avanzo primario da circa 25 anni...ovvio che nada effetto moltiplicativo...
5) se hai capacita' produttiva inutilizzata ( il 30 per cento ora in Italia...) puoi far crescere il  pil stimolando la domanda aggregata...Siamo, ancora, il secondo manifatturiero d'Europa...
A Di Maio e Salvini rimprovero eccessiva improvvisazione e timidezza ( per ora ).Anni luce meglio di Renzi e soci...

Da: anti-antares xluieeeee 02/09/2018 22:01:46
Cazzate.Salvini punta a fare un partito nazionale alla Putin.

Da: anti-antares xluieeeee 02/09/2018 22:07:12
Se non fare un cazzo vuol dire dare un reddito alla gente senza farla schiavizzare, arrivando il moltiplicatore keynesiano, ben venga...
Se non pagare nulla al nord vuol dire non foraggiare piu' i tuoi compari ue/bce ( ecc ) ben venga...
Perche' la gente dovrebbe essere schiavizzata per 4 lire e gli imprenditori del nord dovrebbero pagare un sacco di imposte e tasse?Forse per la bella faccia tua, di Martina, Renzi, Draghi, Prodi, Macron ecc???!Sarebbe masochistico...

Da: Luieeee.. 02/09/2018 22:20:13
Eallorailpiddi sempre li. Andremo a sbattere con questo governo di incompetenti e ci faremo male. Ha straragione serva

Da: Federico Caffè* 02/09/2018 22:38:24
La signorina serva non superebbe nemmeno l'esame di merceologia con me.
Si dedichi alle faccende di casa.

Da: anti-antares xluieeeee 02/09/2018 22:40:29
Occorre pagare un prezzo, iniziale e limitato, per liberarsi dal giogo della schiavitu'...Nulla e' gratis...
Con i governi degli ultimi 25 anni ci siamo gia' terzomondizzati ( soprattutto grazie al pd servo di Francesi e Tedeschi...).

Da: x Luieeeee. 3  - 03/09/2018 07:47:57
piccola checca isterica raccomandata che vive di invidia


sei il niente, anzi sei la tipica cancrena italiana che ha distrutto le istituzioni a colpi di depravazione.



Orge gay con i soldi di Palazzo Chigi, bufera sull'Unar: si dimette il direttore Spano https://www.iltempo.it/politica/2017/02/20/news/orge-gay-con-i-soldi-di-palazzo-chigi-bufera-sull-unar-e-la-boschi-convoca-il-direttore-1025876/

Da: x Luie 3  - 03/09/2018 07:52:35
x luie

sappiamo chi sei, sei uno di quelli della lista insieme a parenti, e amici dei parenti... tenti di sminuire i discorsi del forum.. dimostrando quanto cazzo sei messo male...sei una persona che vive in modo mediocre e gli unici risultati li hai conquistati in modo illegittimo e contro la legge, puoi solo continuare a mentire a te stesso e agli altri come un vero PSICOPATICO; NARCISISTA SOCIOPATICO come si descrive benissimo in questa analisi:

Le peggiori tattiche manipolatorie che i narcisisti ed i sociopatici usano per svilirti e controllarti https://www.psicoterapista.it/articoli-di-psicologia/le-peggiori-tattiche-manipolatorie-che-i-narcisisti-ed-i-sociopatici-usano-per-svilirti-e-controllarti/

DIMENTICATE DI GIOCARE CON DEI BARI, queste persone sono demoniache e oscure che vivono nell'ombra INGANNANO MENTONO E COSPIRANO.

Non scherziamo sono persone malefichr

Da: Luieeeee03/09/2018 08:19:21
per un finto intellettuale come me egocentrico ed esibizionista che ha passato la vita tentando di costruire un personaggio intorno alla sua assenza totale di carisma e personalità è duro dover ammettere di non aver mai capito niente nè di politica nè di tutto il resto.

quindi devo continuare a mentire a me stesso e agli altri per restare in armonia con l'allucinazione narcisista che mi tiene in piedi. (per ora).

Da: Le penta cazzate  3  - 03/09/2018 08:20:29
La perdita di credibilità del governo italiano rispetto ai possibili investitori nei suoi titoli di debito, che è certificata dalla preoccupata diagnosi resa pubblica venerdì sera dall'agenzia di rating Fitch, ha ormai portato il nostro spread intorno ai 300 punti base nei confronti del riferimento tedesco. I reiterati annunci di leader della maggioranza, secondo cui i vincoli europei e i rialzi dello spread non impediranno la realizzazione delle avventurose promesse fiscali della coalizione gialloverde, fanno temere che i 300 punti di oggi non siano un tetto massimo, ma la soglia minima per ulteriori e incontrollati incrementi. Il rischio è rafforzato dall'imminente dimezzamento negli acquisti mensili di titoli pubblici dell'area euro da parte del sistema europeo delle banche centrali e dalla chiusura di nuovi acquisti a fine anno.

Tutto ciò può avere conseguenze drammatiche non tanto per l'impatto negativo su deficit e debito pubblico italiano, quanto per l'andamento dell'economia "reale" e per la vita quotidiana di noi cittadini.

Data la scadenza media dei titoli pubblici italiani (più di 7 anni), ogni incremento di 100 punti base negli interessi sul debito comporta una spesa pubblica aggiuntiva pari a poco meno di 2 miliardi di euro nel primo anno e di 4,3 miliardi di euro nel secondo. Ciò equivale a dire che, nei sei mesi di incertezza politica seguita alle elezioni del marzo scorso, l'Italia ha ipotecato in maggiori interessi da pagare per il 2018 e il 2019 quanto avrebbe dovuto "tagliare" per adeguarsi alle richieste europee.

Il problema immediato non è, però, questo. L'incremento dello spread da 100 (valore di inizio marzo 2018) a 300 punti base pone seri problemi alle banche italiane che detengono un ammontare abnorme di titoli del debito pubblico nazionale. Dopo averne ridotto l'incidenza rispetto al totale dei loro attivi dall'inizio del 2015, nel corso del 2018 le nostre banche hanno di nuovo aumentato le loro quote di tali titoli per compensare la caduta nella domanda degli altri investitori e - forse - per ottenere rendimenti positivi e stabili di breve periodo. L'aumento dei tassi di interesse sui titoli pubblici corrisponde, però, a una diminuzione del loro valore; e le regole contabili internazionali implicano che questa diminuzione si traduca in larga misura in un'immediata perdita di bilancio, che riduce il grado di capitalizzazione bancaria già minata dai consistenti ribassi azionari.

Per giunta, l'aumento dei tassi di interesse sui titoli pubblici si ribalta sui tassi dei titoli finanziari privati; pertanto, le banche italiane devono fronteggiare aggravi di costo nella raccolta di risorse dai risparmiatori e investitori. Date le regole internazionali, le banche italiane rischiano così di trovarsi di fronte a carenze di capitale proprio quando hanno difficoltà di raccolta. Con spread pari o superiori a 300 punti base, la scelta stringente per una parte consistente del settore bancario italiano diventa: ricapitalizzarsi sul mercato, cosa non facile a causa del negativo andamento azionario e della modesta profittabilità media del settore, o ridurre l'attività di prestito alle imprese e alle famiglie.

È inevitabile che la seconda scelta prevalga e pesi, negativamente, sugli andamenti dell'economia italiana e sulla nostra vita quotidiana.

Pur se a tassi insoddisfacenti, negli ultimi anni l'Italia ha ripreso a crescere. Rispetto alle concorrenti europee, le nostre imprese nell'industria e nei servizi sono, però, fortemente dipendenti dai finanziamenti bancari. Peggioramenti nell'offerta di credito rischiano di bloccare le prospettive di crescita e di segnalare alle imprese che l'incertezza politico-istituzionale sta ormai invadendo il mondo degli affari e consiglia ridimensionamenti nei progetti di investimento e di espansione occupazionale.

Le famiglie italiane hanno, così, un'alta probabilità di diventare le vittime ultime dello spread. Esse rischiano di soffrire per una caduta dell'occupazione e dei redditi; se hanno debiti verso il settore bancario a tassi variabili o - soprattutto - se hanno la necessità di contrarne di nuovi (per esempio, mutui), devono prepararsi a progressivi peggioramenti delle condizioni contrattuali; se hanno investito i risparmi accumulati in portafogli obbligazionari con basso profilo di rischio gestiti da fondi di investimento (per lo più, sotto il controllo bancario), sono indiretti proprietari anche di titoli del debito pubblico italiano che peseranno negativamente sul valore delle loro quote.

Il negativo quadro descritto è evitabile. Per riportare il nostro spread ai livelli di sei mesi fa, è sufficiente che la legge di Bilancio per il 2019 rispetti un rapporto deficit pubblico/Pil molto inferiore al 2%. Non si tratta di un'imposizione europea, ma di un impegno per il benessere di tutti noi.

Da: Le penta cazzate  3  - 03/09/2018 08:35:11
Dal marzo 2015, quando Mario Draghi ha armato il "bazooka" del quantitative easing, la Banca centrale europea ha riversato sul mercato 2.500 miliardi di euro. Dei circa 2mila spesi per l'acquisto di titoli di tutti i Paesi europei, oltre 350 sono serviti per comprare Bot e Btp, i bond del Tesoro italiano. Non è ancora finita: da ottobre la Bce ridurrà gli acquisti da 30 a 15 miliardi al mese (il piano era partito tre anni e mezzo fa con 60 miliardi al mese, poi era salito fino a 80 prima di cominciare, a metà 2017, la discesa graduale). Da gennaio 2019, cioè tra quattro mesi, stop agli acquisti netti e fine del Qe. "Quando cesserà subiremo un contraccolpo come gli altri, con la differenza che da noi la crescita è meno forte", ha detto il ministro Giovanni Tria. La paura è che la chiusura (non definitiva, come vedremo) dell'ombrello Bce, aggiunta ai segnali di sfiducia dei mercati - lo spread, i rendimenti dei titoli di Stato e gli allarmi delle agenzie di rating - rischi di scatenare una nuova tempesta finanziaria sull'Italia.

Sul fatto che in questi tre anni e mezzo, gli anni dell'uscita dalla crisi economica, il piano di Draghi abbia aiutato - qualcuno dice salvato - l'Europa non ci sono dubbi. Del Qe hanno beneficiato tutti, tanto i Paesi virtuosi quanto quelli più fragili. La Bce ha acquistato titoli tedeschi per quasi 500 miliardi, spagnoli per 250, francesi per 400, italiani, come detto, per 352,8 miliardi. La Banca centrale di Francoforte per tutto questo tempo è stata il grande protagonista alle aste dei titoli pubblici: un compratore solido, certo, affidabile.

Le decine di miliardi riversati ogni mese hanno tenuto bassi i rendimenti delle obbligazioni e limitato la spesa per interessi dei singoli Stati. Ossigeno puro per chi, come l'Italia, ha la necessità di vendere ogni anno circa 400 miliardi di Bot, Ctz e Btp per sostituire le vecchie obbligazioni in scadenza. La progressiva diminuzione dell'intervento della Bce, fino allo stop di gennaio, fa venir meno un grande compratore e di conseguenza accresce la necessità che a farsi carico dei Btp in vendita siano i privati.

Già quest'anno e anche il prossimo - secondo i calcoli dell'Ufficio parlamentare di bilancio - i collocamenti di titoli italiani diminuiranno da oltre 400 a circa 380 miliardi. E ciò grazie all'allungamento della vita media del debito. "La chiusura del Qe - ha scritto l'Upb nel suo rapporto - prospetta un necessario assorbimento delle nuove emissioni da parte degli investitori privati. Al netto del Qe il rifinanziamento dei titoli a medio lungo termine presso i privati passerà dai 165 miliardi del 2017 ai 201 del 2019". La pressione sui mercati salirà inevitabilmente e non solo - come dice Tria - perché l'Italia ha una crescita debole, ma soprattutto perché a causa del suo enorme debito ha il bisogno imprescindibile di collocare nuove obbligazioni. Immaginare che la tendenza al rialzo dei tassi già vista ad agosto si accentuerà nei prossimi mesi è tutt'altro che azzardato. Se poi si scatenerà una tempesta finanziaria dipenderà dal governo, che sta per mettere mano alla manovra. Ciò che tutti, dalle agenzie di rating agli investitori , aspettano con apprensione per capire se vale ancora la pena scommettere sull'Italia, e con quali rischi.

Attenzione però. Il piano di Qe si ferma ma l'ombrello della Bce non si chiude completamente. A giugno Draghi ha annunciato che i titoli pubblici - quelli già in pancia alla Bce - che arriveranno a scadenza saranno sostituiti con altre obbligazioni di pari importo. La Bce dunque continuerà a reinvestire "per tutto il tempo necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli" Perlomeno fino alla fine del mandato di Draghi, nell'autunno 2019, l'occhio della Bce resterà ben vigile sui mercati. Una polizza vita per l'Italia e per gli altri Paesi più cagionevoli dell'Ue.

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