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MA A VOI I CLIENTI PAGANO?
16 messaggi, letto 4398 volte

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Da: GIOR74 05/03/2015 14:10:44
Stimati amici principi del foro italico... ma i Vostri clienti pagano le Vostre profumate consulenze e parcelle?

Giorgio.
Rispondi

Da: Ph_D 08/03/2015 17:05:13
ma che razza di domanda è?

I contratti in forma scritta (prima dell'incarico professionale) e i decreti ingiuntivi (dopo il diniego di pagamento) funzionano molto bene...
Rispondi

Da: Antequera 08/03/2015 17:35:43
caro Ph_D,
purtroppo se non sei uno studio super avviato, ma al contrario uno che si fa strada da solo e senza spinte varie di tipo politicha, devo dire che la parcella è un qualcosa di molto raro. Io personalmente negli ultimi periodi ho avuto anche l'eco della stampa e qualcosina inzia a cambiare, ma in effetti Gior74 dice una cosa vera. Non paga più nessuno. Poi se hai i calci e tratti con la PA, beato te. ........
Rispondi

Da: Ph_D 08/03/2015 19:45:49
La mia esperienza è questa. Non lavoriamo per la P.A., purtroppo!

Quando un cliente si rivolge al nostro studio associato (impresa o privato) facciamo firmare PRIMA di ogni altra cosa un contratto, in cui stabiliamo la parcella, spesso condizionato al risultato.

In caso di accoglimenti paghi X in caso di rigetto paghi Y...

Se il cliente, in genere dopo il deposito della sentenza di primo grado, si rifiuta di pagare... Noi, dopo una telefonata amichevole e una diffida scritta, procediamo con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e poi, dopo il precetto, pignoriamo tutto il pignorabile (presso terzi, mobiliare o immobiliare). Alla fine il cliente paga...
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Da: Ph_D 08/03/2015 19:59:38
Penso che il problema di molti avvocati sia:
-il fatto spesso che non stabiliscono prima i compensi e non si fanno firmare contratto scritto con il compenso, il che rende più macchinosa la procedura di recupero del credito (cosa che a breve non sarà più possibile fare stante l'obbligo di preventivo scritto);
- il fatto spesso che temono di perdere il cliente notificandogli il d.i.;

E' poi evidente che, se uno decide di mettersi contro il cliente, deve essere sicuro del fatto suo ed agire nel pieno rispetto delle regole. Mi hanno raccontato di un cliente che, dopo aver ricevuto un d.i. dal suo avvocato, lo pagò con assegno e qualche settimana dopo lo denunciò alla Gdf e al suo Coa per mancata fatturazione...

�°�°�°
Rispondi

Da: Ph_D 08/03/2015 20:03:06
In generale, l'avvocato dovrebbe essere in grado di studiare sistemi per non farsi fregare dal proprio cliente... E' brutto da dire, ma il cliente a volte è il peggior nemico dell'avvocato...
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Da: kalle 08/03/2015 20:04:51
Cero, se il cliente ha beni o crediti da pignorare, altrimenti...
Rispondi

Da: Ph_D 08/03/2015 20:38:06
Da qualche parte vivrà... e io gli pignoro i mobili...
Rispondi

Da: kalle 09/03/2015 08:44:40
Notificato il precetto, il debitore si aspetta il pignoramento. Pensi, che ti faccia trovare in casa mobili di valore? gioielli? Se poi consideri i beni che non si possono pignorare (tavolo, sedie, lavatrice, letto,anello nuziale, etc), è poco probabile che il creditore riesca a soddisfare l'intero credito. Dimenticavo, l'esecuzione ha un costo, che anticipa il creditore. Certo, uno studio legale avviato, può permettersi di selezionare la clientela, onde evitare brutte sorprese, ma chi inizia la professione è costretto a prendere tutto quel che capita, con la speranza di essere pagato.
Rispondi

Da: Ph_D 09/03/2015 16:09:55
Perché fare polemiche per partito preso?
Solo per il gusto di fare vedere agli altri quanto siamo bravi?
Lasciamo perdere le polemiche...
Ho seguito parecchie procedure esecutive e so bene come funzionano.

Ti posso assicurare che un debitore - salvo che viva alla CARITAS - non accetta di vivere per anni con l'incubo dell'ufficiale giudiziario che gli porta via i beni. Senza aver intestati conti correnti, libretti di risparmio, vetture, immobili... Senza avere mobili in casa... Tra l'altro in casa c'è sempre qualcosa da pignorare, sia anche il televisore... :-)

Gli pignoro la credenza, gli pignoro il tavolo del salone, gli pignoro il quadro che ha sul caminetto... gli pignoro la macchina... gli pignoro i beni del coniuge se vive in comunione legale... E, se nessuno li vuole, ne chiedo l'assegnazione...

Questo tizio in pratica dovrà vivere con la consapevolezza che tutto quello che possiede potrà essere portato via...
Rispondi

Da: Ph_D 09/03/2015 16:12:41
Se il cliente non ha una lira, c'è il patrocinio a spese dello Stato. Se supera il reddito, vuol dire che un minimo di risorse economiche.

Fai firmare il contratto alla fratello e alla madre, come garanti del tuo cliente, e vediamo se tutti saranno senza risorse...
Rispondi

Da: kalle 09/03/2015 17:55:14
Se è per questo potresti anche chiedere al fratello o alla madre di iscrivere ipoteca sulla loro casa.
Comunque, a parte le battute, il mio intervento non voleva essere assolutamente polemico, voleva solo esprimere una modesta opinione su un argomento che, purtroppo, a mio avviso esiste.
Rispondi

Da: Ph_D 09/03/2015 19:31:20
Io ti posso dire che, molto spesso, quando il cliente è disoccupato/nullatenente, facciamo firmare il contratto al padre/madre pensionato. Non sto scherzando.
Rispondi

Da: kalle 09/03/2015 19:43:04
ok, ti credo.
Rispondi

Da: Ziopollon 24/04/2015 16:28:13
@Ph_D:
Leggo più sopra dei contratti con parcella condizionata al risultato...
Sorrido un pò, pensando che da quando sono entrato all'università mi è stato spiegatoc he, quella dell'Avvocato è una obbligazione di mezzi, e non di risultato.
Di contro penso quanto sono cambiate le cose, se, per farsi pagare, si è dovuto arrivare a stipulare contratti ove il corrispettivo della prestazione non viene stabilito in base al lavoro svolto, che può essere tanto, e difficile, anche nel caso in cui il risultato sia diverso da quello sperato...
Rispondi

Da: Bastaurc 25/04/2015 00:36:05
Esistono ancora i clienti?
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Da: GIOR74	05/03/2015 14:10:44
Stimati amici principi del foro italico... ma i Vostri clienti pagano le Vostre profumate consulenze e parcelle? Giorgio.
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Da: Ph_D	08/03/2015 17:05:13
ma che razza di domanda è? I contratti in forma scritta (prima dell'incarico professionale) e i decreti ingiuntivi (dopo il diniego di pagamento) funzionano molto bene...
Rispondi

Da: Antequera	08/03/2015 17:35:43
caro Ph_D, purtroppo se non sei uno studio super avviato, ma al contrario uno che si fa strada da solo e senza spinte varie di tipo politicha, devo dire che la parcella è un qualcosa di molto raro. Io personalmente negli ultimi periodi ho avuto anche l'eco della stampa e qualcosina inzia a cambiare, ma in effetti Gior74 dice una cosa vera. Non paga più nessuno. Poi se hai i calci e tratti con la PA, beato te. ........
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Da: Ph_D	08/03/2015 19:45:49
La mia esperienza è questa. Non lavoriamo per la P.A., purtroppo! Quando un cliente si rivolge al nostro studio associato (impresa o privato) facciamo firmare PRIMA di ogni altra cosa un contratto, in cui stabiliamo la parcella, spesso condizionato al risultato. In caso di accoglimenti paghi X in caso di rigetto paghi Y... Se il cliente, in genere dopo il deposito della sentenza di primo grado, si rifiuta di pagare... Noi, dopo una telefonata amichevole e una diffida scritta, procediamo con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e poi, dopo il precetto, pignoriamo tutto il pignorabile (presso terzi, mobiliare o immobiliare). Alla fine il cliente paga...
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Da: Ph_D	08/03/2015 19:59:38
Penso che il problema di molti avvocati sia: -il fatto spesso che non stabiliscono prima i compensi e non si fanno firmare contratto scritto con il compenso, il che rende più macchinosa la procedura di recupero del credito (cosa che a breve non sarà più possibile fare stante l'obbligo di preventivo scritto); - il fatto spesso che temono di perdere il cliente notificandogli il d.i.; E' poi evidente che, se uno decide di mettersi contro il cliente, deve essere sicuro del fatto suo ed agire nel pieno rispetto delle regole. Mi hanno raccontato di un cliente che, dopo aver ricevuto un d.i. dal suo avvocato, lo pagò con assegno e qualche settimana dopo lo denunciò alla Gdf e al suo Coa per mancata fatturazione... �°�°�°
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Da: Ph_D	08/03/2015 20:03:06
In generale, l'avvocato dovrebbe essere in grado di studiare sistemi per non farsi fregare dal proprio cliente... E' brutto da dire, ma il cliente a volte è il peggior nemico dell'avvocato...
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Da: kalle	08/03/2015 20:04:51
Cero, se il cliente ha beni o crediti da pignorare, altrimenti...
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Da: Ph_D	08/03/2015 20:38:06
Da qualche parte vivrà... e io gli pignoro i mobili...
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Da: kalle	09/03/2015 08:44:40
Notificato il precetto, il debitore si aspetta il pignoramento. Pensi, che ti faccia trovare in casa mobili di valore? gioielli? Se poi consideri i beni che non si possono pignorare (tavolo, sedie, lavatrice, letto,anello nuziale, etc), è poco probabile che il creditore riesca a soddisfare l'intero credito. Dimenticavo, l'esecuzione ha un costo, che anticipa il creditore. Certo, uno studio legale avviato, può permettersi di selezionare la clientela, onde evitare brutte sorprese, ma chi inizia la professione è costretto a prendere tutto quel che capita, con la speranza di essere pagato.
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Da: Ph_D	09/03/2015 16:09:55
Perché fare polemiche per partito preso? Solo per il gusto di fare vedere agli altri quanto siamo bravi? Lasciamo perdere le polemiche... Ho seguito parecchie procedure esecutive e so bene come funzionano. Ti posso assicurare che un debitore - salvo che viva alla CARITAS - non accetta di vivere per anni con l'incubo dell'ufficiale giudiziario che gli porta via i beni. Senza aver intestati conti correnti, libretti di risparmio, vetture, immobili... Senza avere mobili in casa... Tra l'altro in casa c'è sempre qualcosa da pignorare, sia anche il televisore... :-) Gli pignoro la credenza, gli pignoro il tavolo del salone, gli pignoro il quadro che ha sul caminetto... gli pignoro la macchina... gli pignoro i beni del coniuge se vive in comunione legale... E, se nessuno li vuole, ne chiedo l'assegnazione... Questo tizio in pratica dovrà vivere con la consapevolezza che tutto quello che possiede potrà essere portato via...
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Da: Ph_D	09/03/2015 16:12:41
Se il cliente non ha una lira, c'è il patrocinio a spese dello Stato. Se supera il reddito, vuol dire che un minimo di risorse economiche. Fai firmare il contratto alla fratello e alla madre, come garanti del tuo cliente, e vediamo se tutti saranno senza risorse...
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Da: kalle	09/03/2015 17:55:14
Se è per questo potresti anche chiedere al fratello o alla madre di iscrivere ipoteca sulla loro casa. Comunque, a parte le battute, il mio intervento non voleva essere assolutamente polemico, voleva solo esprimere una modesta opinione su un argomento che, purtroppo, a mio avviso esiste.
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Da: Ph_D	09/03/2015 19:31:20
Io ti posso dire che, molto spesso, quando il cliente è disoccupato/nullatenente, facciamo firmare il contratto al padre/madre pensionato. Non sto scherzando.
Rispondi

Da: Ziopollon	24/04/2015 16:28:13
@Ph_D: Leggo più sopra dei contratti con parcella condizionata al risultato... Sorrido un pò, pensando che da quando sono entrato all'università mi è stato spiegatoc he, quella dell'Avvocato è una obbligazione di mezzi, e non di risultato. Di contro penso quanto sono cambiate le cose, se, per farsi pagare, si è dovuto arrivare a stipulare contratti ove il corrispettivo della prestazione non viene stabilito in base al lavoro svolto, che può essere tanto, e difficile, anche nel caso in cui il risultato sia diverso da quello sperato...
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Da: Bastaurc	25/04/2015 00:36:05
Esistono ancora i clienti?
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