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sondaggio: manuali
19 messaggi, letto 16735 volte

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Da: fania8 30/01/2015 18:53:07
Salve,
sono nuova del forum, volevo chiedere a qualcuno con più esperienza di me, quali manuali adottare per lo studio di diritto civile, diritto penale e per le due procedure.
Quali sono i manuali più chiari e completi?
all'università ho usato il torrente, il fiandaca, mandrioli e Tonini.
cosa ne pensate del gazzoni come manuale di civile?
che alternative consigliate al fiandaca?
grazie
Rispondi

Da: Arrigo87 04/02/2015 11:57:47
sinceramente non sono un gran fai dei manualoni: ne ho studiati troppi all'universita' e considerando che all'esame di avvocato si portano innumerevoli materie e umanamente non si ha il tempo di studiarle accuratamente come si faceva all'uni con un esame per volta, nel caso in cui dovessi sostenere l'esame orale, ripiegherei sul codice e sui tanti vituperati compendi della simone..
Il mio ragionamento è questo: meglio sapere i concetti base di tutto piuttosto che una preparazione a macchia d'olio nel vano tentativo di seguire le seghe mentali e le perifrasi contorte degli illustri autori dei manuali che tanto rispetto incutono agli studiosi di diritto.
Rispondi

Da: fania8  04/02/2015 16:34:18
Grazie per la risposta, il mio problema è che sosterrò l'esame senza codici commentati e mi hanno detto che sarà indispensabile conoscere bene gli istituti e le ricostruzioni giurisprudenziali... Così cercavo pareri sui manuali
Rispondi

Da: Arrigo87 04/02/2015 16:44:53
ah pensavo la tua domanda fosse finalizzata all'orale...
come ho scritto in un altro topic, voglio sperare che il tipo di traccia richiesta cambi ora che non ci saranno più i codici commentati: conoscere gli istituti è ok (e per quello basta un compendio e la possibilità di rinfrescarsi le cose consultando il codice), ma è impossibile imparare e ricordare la giurisprudenza. Secondo me le prossime tracce non saranno più modellate su sentenze e creazioni giurisprudenziali ma unicamente sul codice. in caso contrario, diventerebbe impossibile sostenere anche lo scritto.
Rispondi

Da: Metallica2 04/02/2015 17:25:22
Per la preparazione allo scritto, secondo il nuovo tipo di esame, ritengo indispensabile la conoscenza dei manuali. Ciò perché, oramai, sarà il ragionamento argomentativo (e non la sentenza risolutiva) ad assumere carattere preponderante. Ed una buona argomentazione non può che derivare dalla conoscenza - almeno - di un buon manuale.

Ormai dopo la laurea e la pratica forense ognuno avrà acquisito uno spirito critico sui vari testi osannati dagli accademici.

Così Gazzoni aveva sballato fin dall'inizio sul danno non patrimoniale e Fiandaca-Musco, con le loro arcaiche citazioni giurisprudenziali, rimane un testo compilatorio delle varie tesi dottrinarie esistenti, quindi sostanzialmente sostituibile con il buon vecchio Simone. Senza contare che Fiandaca-Musco, per molti versi, esprime dottrina minoritaria.

Satta-Punzi, per procedura civile, rimane la Bibbia dei processualisti, ma ancora devo riuscire a decifrare alcune parti che non hanno riscontro nella realtà (v. ad es. il pignoramento presso terzi: tante parole per una semplice udienza). Giurisprudenza citata estremamente datata: se viene la curiosità di leggere una sentenza integrale occorre rintracciare vecchie raccolte che in biblioteca neppure possono essere fotocopiate, essendo testi ormai storici.

Mandrioli, il mio preferito, aggiornatissimo nelle citazioni, chiaro nell'esposizione, ma troppo, troppo lungo.

Personalmente ritengo non necessario spendersi troppo nelle procedure atteso che all'esame di abilitazione una buona pratica e una buona rispolverata - concreta e non teorica - delle conoscenze di base è più che sufficiente (all'esame orale io ho citato Mandrioli sul sequestro conservativo e giudiziario, ma il commissario, che evidentemente non aveva compreso il significato dottrinario, mi ha detto, a fronte della mia puntualizzazione, "qui Mandrioli non entra").

Per civile sostanziale io ho optato per il Manuale di Vincenzo Roppo. Un autore che ho imparato ad apprezzare per il linguaggio pulito e poco dispersivo, nonché per essere uno dei maggior conoscitori della materia contrattuale, sapendola spiegare anche con una semplicità disarmante.
All'università avevo studiato il suo Manuale su Il Contratto e ne ero rimasto positivamente colpito. Poi essendo anche l'avvocato che ha sconfitto il Collegio difensivo della Fininvest (tra cui Vaccarella), per me è un mito.

In ogni caso, anche i Simone vanno benissimo. Non mi sono trovato bene con i Manuali brevi della Giuffré, atteso che per civile e procedura civile non solo altro che i codici trasposti in un testo più grande, con pochi chiarimenti (per non parlare di Internazionale privato: un testo che muove da molti presupposti non sufficientemente chiari). Infatti, ho dovuto ripiegare sui manuali per avere una buona preparazione.
Rispondi

Da: fania8  04/02/2015 20:23:52
Grazie Arrigo87, non avevo specificato in effetti. Anche portare all'orale tutti e quattro i mattoni non sarà una passeggiata di salute! Vedremo come si evolverà la situazione...
Metallica2 anche io credo che una buona argomentazione possa essere possibile solo con lo studio di un buon manuale, e proprio a tal fine chiedevo pareri.
Non ho amato il Fiandaca-Musco, per questo sono in cerca di alternative.
Per il civile quindi consigli Roppo? Anche io ho studiato il manuale "il contratto" ma considerata la mole del diritto civile non sarà troppo? Oppure è necessaria questa preparazione?
Grazie per le risposte!
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Da: Metallica2 04/02/2015 22:39:08
@fania8

Premetto che, a mia opinione, è meglio sapere troppo, che troppo poco. Anche perché le basi del diritto, al livello cui tutti siamo arrivati, oramai si danno per scontate. In questo senso tutto ciò che studi in vista dell'esame ti tornerà utile nella vita professionale; fondamentalmente per distinguerti dagli altri, atteso che chi ha più cultura giuridica si nota.

Personalmente io la procedura civile l'ho studiata nei miei riassunti che sintetizzano il Satta-Punzi, Mandrioli e, soprattutto, gli appunti presi a lezione durante l'Università. La cattedra era quella di Girolamo Bongiorno, un vero maestro di chiarezza e di completezza.

Se dovessi suggerire un manuale direi il Mandrioli, nell'edizione minor ovvero, se miri ad una preparazione veramente approfondita, l'edizione maior è un passo obbligato.

Ovviamente, invece, in vista dell'orale la preparazione deve essere finalizzata a risposte nette e non teoriche: per questo il codice di rito ed un buon Simone sono la combinazione adatta. Ad es. a me hanno chiesto, tra le altre cose, la differenza tra domanda riconvenzionale e l'eccezione riconvenzionale. Sono subito partito con l'inquadramento degli articoli di riferimento, ma appena ho iniziato a parlare di simultaneus processus, ho notato gli occhi del commissario - un avvocato, quindi con una mentalità concreta - già distolti e distratti. Quindi ho risvegliato l'attenzione evidenziando come solo nella domanda riconvenzionale si paga il contributo unificato. Ciò per dire che all'esame orale la preparazione non può essere manualistica: non hai tempo per spiegare, ad es., che le Sezioni Unite affermano che anche il convenuto deve chiedere l'autorizzazione per la chiamata di terzo e non limitarsi ad una dichiarazione e che tale tesi è contrastata da Proto Pisani in un bel articolo pubblicato sul Foro Italiano. Fondamentalmente alla Commissione poco interessa e forse lo ignora.

Per il civile, invece, il manualone è fondamentale, perché, come dici anche tu, il diritto civile è immenso. Quindi ogni compendio o manuale breve tende a risolversi nella mera riproposizione degli articoli del codice. In tal senso ho confrontato il Manuale breve di Giuffré, il Simone e il compendio di diritto civile diretto da Garofoli (Nel Diritto editore).
Quest'ultimo è, per quanto mi riguarda, sicuramente il migliore sia per l'ampio spazio lasciato al dibattito dottrinario, che ai focus giurisprudenziali.

Io ho preparato civile studiando il Manuale di Vincenzo Roppo ed integrandolo (per giurisprudenza e dottrina) con il compendio di Nel diritto.

Per la materia penalistica, invece, il discorso è un po' più complicato. Infatti ogni manuale di diritto penale tende a risolversi in analisi esclusivamente teoriche, laddove in realtà il penale si impara solo in udienza.

A nessuno interessa se conosci la prima formula di Frank sul dolo eventuale o se hai studiato la teoria del "non c'è dolo senza colpa" di Marinucci o se conosci il contraddittorio per la prova e sulla prova di Siracusano. Inoltre, se in sede di esame scritto dovessi parlare della sentenza Franzese sulla causalità, saresti costretto a fare una monografia.

Personalmente il penale io l'ho sempre studiato dai miei appunti, perché alla fine i concetti fondamentali sono sempre gli stessi (più o meno dieci concetti base).

Se dovessi consigliare Manuali, direi nessuno, atteso che, ripeto, non ti interessa conoscere tutte le teorie che ti vengono riproposte in ogni tomo. In tal senso, un buon compendio può essere più che sufficiente, con l'accortezza di tentare di comprendere gli istituti direttamente dalle sentenze della Cassazione.

Se tuttavia miri ad una preparazione veramente approfondita il Manuale è imprescindibile ed il buon vecchio Fiandaca-Musco può essere una opzione, ma solo per un motivo: probabilmente chi ti esaminerà avrà studiato su quel testo.

Per la procedura penale, direi di escludere testi dal linguaggio troppo personale, come il Cordero, o manuali idealmente troppo radicati nella personalità dell'autore, come il Dalia-Ferraioli (per i quali parlare di pubblico ministero e non di magistrato del pubblico ministero è motivo di profonda ignoranza). Neanche il Tonini mi ha soddisfatto più di tanto. Invece ho trovato molto chiaro il manuale di Gilberto Lozzi nell'edizione maior.




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Da: fania8  06/02/2015 23:23:05
Metallica2 grazie infinite per i tuoi preziosissimi consigli!
Ho avuto modo di leggere il manuale di V. Roppo e mi è sembrato veramente ottimo! Chiarissimo, niente di meno del Torrente.. Anzi! Il Cordero lo conosco non mi piace... Vedrò di leggere il Lozzi.
Per procedura civile vada per il Mandrioli..!
Anche se l'emendamento di ieri mi fa sperare in questa proroga!
Rispondi

Da: Metallica2 07/02/2015 14:01:36
fania8, aiutarci a vicenda è necessario, ora più che mai!

Scrivi pure, se hai bisogno di altri consigli. Buono studio e buon lavoro.
Rispondi

Da: Nina14 11/02/2015 17:41:22
Scusate a mi sento proprio di dirvi due parole sui manuali, sperando possano essere utili:
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Da: Nina14 11/02/2015 17:46:38
(mi sono abilitata a dicembre)
Personalmente ho fatto una approfondita ricerca sui testi adeguati per preparare l'orale (diffidando di colleghi e conoscenti malefici). Vi lascio due opzioni, nel caso vi interessino le materie da me portate: 1) se vi metterete a studiare SERIAMENTE fin d'ora, procedura civile: mille volte il memento dell'ipsoa, fantastico (persino alcune domanda molto pratiche -tipo, cos'è la "velina"?- erano riscontrabili sul testo);
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Da: Nina14 11/02/2015 17:51:46
+ codice commentato della Simone cpc;
sotanziale io portavo amministrativo e qui vi sconsiglio davvero Caringella e compendio Garofoli e tutti i manualoni dispersivi (originariamente ho studiato sul Chieppa Giovagnoli gigante rendendomi presto conto che per questo esame è un taglio sbagliato). Quello che farei oggi è manuale Simone o Corradino o Casetta e , soprattutto, cpa commentato, va bene un qualsiasi codice, io ne avevo uno Tribuna 2012 obsoleto, ma credo uscirà il nuovo a breve
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Da: fania8  11/02/2015 17:54:07
Ciao Nina14! Intanto complimenti! E grazie per essere intervenuta. Per la preparazione dello scritto cosa consigli?
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Da: Nina14 11/02/2015 18:02:05
Civile a quanto sentito: bene Torrente, pur semplice (credetemi, anche in questo caso i manualoni moltiplicati per 6 rischiano solo di essere dispersivi e lontano dal concetto pratico dell'esame); Procedura penale: mie colleghe molto brave sono andate di soli codici commentati. Sebbene non sia una fan della Simone, devo dire che il mio cod commentato cpc era fantastico e sarebbe bastato da solo a preparare  la procedura.
Deontologia: danovi + l 247 e cod deontologico quasi a memoria (più facile di quanto non sembri)
Comunitario: Giuffrè manuale breve se avete moolto tempo; diversamente buono il compendio Simone (accettato da me con riluttanza per questioni di tempo, è un manuale borioso ma devo ammettere adeguato allo scopo); idem Dir. int. privato ma preparate molto molto bene gli artt. della legge.
Canonico: per me "no" quello Giuffrè (sebbene scritto da un mio bravissimo Prof.), "si" compendio Simone
Per tutte le materie "piccole" vi consiglio di ripetere dalle domanda proposte nei fine capitolo, vi abitua al genere di questioni proposte, effettivamente realistiche. Int. Priv e deontologia tendono ad interrogare muovendo dagli articoli.

Quanto alle sostanziali, tendono

Rispondi

Da: Nina14 11/02/2015 18:17:19
a chiedere l'istituto in generale e d eventuali eccezioni. Non tralasciate concetti basilari (es. Civile, ho sentito domande tipo "qual è la differenza tra nullità ed annullabilità?", "qual è la differenza tra prescrizione e decadenza?"), più importanti di giurisprudenza di sorta che in fase di nervosismo è difficile da ricordare (ho perso un sacco di tempo a cercare sentenze, il giorno dell'esame non ne ricordavo mezza).
Procedure: codice, codice, codice...è questo quello che interrogano. Ovviamente vogliono la conoscenza della fase di procedimento coinvolta dall'articolo (es. classico "le memorie 183"; "filtro in appello"), ma quanto agli argomenti da studiare, non perdete mai di vista il cpc.
2) Per quelli che avranno pochi mesi di studio mi sento di dire a cuore a aperto che, quanto allo studio delle procedure davvero i codici commentati sono la migliore arma. In procedura civile, come detto, mi sono preparata sull'ipsoa ma mi sento di dire che i miei codici commentati di cpc e cpa sono stati un ausilio grandioso e da soli mi avrebbero consentito di preparare le procedure
Ultima dritta: le procedure a menadito, se riuscite studiatele fin d'ora (seriamente) insieme alla sostanziale più grossa (civ, amm, penale). Portando amministrativo pensavo di essere a posto e...il presidente della mia commissione era un amministrativista: mi ha distrutto.
Spero di esservi stata utile, andate a vedere gli orali della vostra commissione all'inizio e vicino alla vostra data. Io ero andata solo due volte all'inizio (vista l'emotività) ma devo dire sarebbe stato utile andare anche alla fine...infatti mi hanno chiesto principalmente le esecuzioni che inizialmente nemmeno sfioravano privilegiando artt. 163 a 187 (cpc)
PS non sfiduciatevi: mi hanno detto di tutto di questo esame, voi studiate e fidatevi di voi stessi. Io sono passata al primo tentativo e non perchè sia un genio (come a molti piace fare credere). Scusate l'italiano ma sono di super fretta e non ho tempo di rileggere ma, quando è stato il mio turno, avrei molto gradito qualche chiarificazione per tempo.
Rispondi

Da: Nina14 11/02/2015 18:29:41
Per Fania8
Come detto io seguo poco le "voci di corridoio". Personalmente ti consiglio vivamente un buon corso di preparazione, sono soldi ben investiti. Per me è stato fondamentale in quanto ho fatto una pratica amministrativistica e dovevo colmare le lacune di scrsa pratica in civile e nulla in penale Risultato? Ho fatto i compiti di penale e civile (pareri+attoci civile). Le scuole ti danno il metodo, è importantissimo. Personalmente, il primo anno di pratica ne ho fatta una meno costosa ma non mi sono trovata bene (e infatti molti colleghi bocciati); poi ho fatto una ricerca tra forum e conoscenti ed ho scelto una scuola più costosa ma validissima. Anche in questo caso criticata da molti (leggerai tanti "non serono a niente"), in realtà se ci si esercita finendo i compiti nelle ore di esercitazioni e facendo quelle a casa almeno uno il sabato, si può fare e ti fornisce un ottima base. Credo da sola non sarei riuscita a migliorare tanto. Non ti scoraggiare ai primi voti bassi a e vai avanti (ho imparato che molta gente è solo fumo, se uno è bravo non ha bisogno di ricordarlo al mondo ogni 5 minuti). Ti verrà naturale costituire un piccolo gruppo (anche in questo caso molto opportunismo), anche in questo caso apriti poco (non ti devono inquadrare ne tra i bravi ne tra i non bravi, è più utile)...giova per i confronti di idee all'esame. Se hai tempo studia fin d'ora gli istituti di base (Torrente Civile, Penale io ho mixato Fiandaca e Simone).
E soprattutto ricorda: se passi l'esame puoi rifinire la pratica anche dopo... ma ora l'obiettivo principe è prepararsi.
In bocca a lupo a tutti
Rispondi

Da: fania8  12/02/2015 18:39:41
Crepi il lupo, Grazie mille!
Un'altra domanda (che potrà apparire sciocca,me ne scuso) nel programma di civile PER LO SCRITTO si intende compreso il diritto commerciale/diritto del lavoro?
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Da: Metallica2 12/02/2015 20:12:46
Allo scritto può capitare di tutto (v. ad es. l'anatocismo nel conto corrente bancario). Almeno un po' di commerciale fallo, in particolare i contratti più importanti.
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Da: Nina14 13/02/2015 08:15:05
Diritto del lavoro non capiterà di certo. Quanto a commerciale, concordo con il collega (il mio parere comprendeva la citazione dell'art 10 l fallimentare)
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