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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
95465 messaggi, letto 4154408 volte
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Da: Dilemma201406/10/2014 22:41:03
Meglio Auriemma,  Mariani o Simone?

Da: Perdente06/10/2014 23:40:17
@ Dilemma2014

Personalmente preferisco il Mariani (lo sto studiando in questo momento), ma l'ideale sarebbe operare una sorta di compendio tra i vari manuali e il materiale reperibile nel web.

Da: altri riferimenti07/10/2014 08:53:26
Non costa nulla ed è importantissimo: passare sempre in rassegna,per gli approfondimenti, tutti i siti internet sindacali del comparto scuola, le associazioni di categoria dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli ata.
Non fidarsi di siti generalisti che si occupano di scuola.
Se inoltre si vuole spendere qualcosa, fondamentali ma a pagamento gli abbonamenti a ITALIASCUOLA e SOLE24ORESCUOLA. Ripeto,fondamentali.
La differenza? Qualsiasi manuale è una scatola chiusa. I siti internet sono scatole aperte: certo bisogna essere capaci di trovare quello che si cerca.

Da: Cerankio07/10/2014 10:53:16
Ho ripreso in mano tutti i volumi acquistati, gli appunti, le tracce svolte e gli studi di caso... ma temo che la preselettiva nella SSPA sarà tarata diversamente... forse serve un buon manuale di diritto amministrativo... qualche suggerimento

Da: Interessante07/10/2014 17:29:19
Concorso dirigenti: nuove modalità in arrivo
Silvana La Porta Mercoledì, 01 Ottobre 2014

Ci sono tempi ben definiti per il nuovo concorso dirigenti. E il Miur dovrà rispettarli. Entro quest'anno, infatti, come previsto dalla scadenza stabilita dalla legge n. 87/2014, verrà pubblicato il decreto con le regole sul nuovo reclutamento dei Dirigenti scolastici e le modalità del corso-concorso, come previsto dall'art. 17, co. 1, della legge n. 128/2013.

Vediamo dunque quali saranno le modalità del nuovo concorso. Secondo Italia Oggi il concorso, come è noto, tornerà ad avere carattere nazionale e sarà affidato alla costituenda Scuola Nazionale dell'Amministrazione. Il Regolamento (con le linee generali ed i requisiti di accesso), sul quale si è avviata la consultazione con i rappresentanti sindacali e le organizzazioni professionali, prevede poi un successivo bando che dettaglierà invece questioni particolari (sottocommissioni, tabella dei titoli, eventuali riserve).

Non si scoprono, in effetti, rilevanti novità. La bozza di Regolamento ha la stessa struttura dell'ultimo concorso con il seguente iter:
* prova pre-selettiva;
* ammissione alle due prove scritte (con le stesse tipologie già utilizzate) di un numero di candidati cinque volte il numero dei posti messi a bando;
* una prova orale;
* una valutazione dei titoli;
* una graduatoria di merito;
* l'ammissione al corso-concorso selettivo di formazione;
* un esame intermedio;
* una graduatoria di merito dell'esame intermedio;
* una attività di tirocinio con esame finale;
* una graduatoria di merito conclusiva.

Riguardo alla specificità delle prove e ai criteri di selezione dei membri delle commissioni vige ancora fitto mistero. Sull'altro pucntum dolens dell'ultimo concorso, la famigerata prova preselettiva, si auspicano temi più attinenti più alla cultura scolastica e professionale, per evitare il ripetersi delle follie del concorso 2011, con il famoso librone su tutto lo scibile umano, da sfogliare e leggere con immediatezza in un'ora, col risultato che molti candidati non riuscirono nemmeno a finire la lettura dei quesiti.

Il nuovo dirigente dovrà essere un manager dell'educazione. " esperto in progettazione formativa, valutato quindi su competenze, ad esempio, legate a come si costruisce uno staff, come si motiva un gruppo di lavoro, come si distribuiscono le deleghe o come si conduce un ambito collegiale".
Un'ultima novità: il concorso dirigenti d'ora in poi (!?) dovrà avere cadenza annuale per mandare in pensione l'istituto delle reggenze. Stabilità alla vita della scuola, concorsi a cattedra ricorrenti, concorsi dirigenti secondo il fabbisogno. Sarà davvero questo lo scenario dell'immediato futuro?

Da: @Interessante07/10/2014 19:16:43
Andate tutti a fare inculo!

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Da: Mai!07/10/2014 19:19:09
Non ce la farete mai, siete troppo ignoranti e troppo sfaticati voi docenti (donne soprattutto, che avete annientato la scuola e lavorate per il lusso. Infatti siete tutte sposate bene! Donne Ignobili!).

NON CE LA FARETE MAI!

Da: E tu07/10/2014 19:31:58
ce la farai?


Mah!

Da: @Mai!07/10/2014 19:52:57
Il lusso con 1500 euro? Ahahhaahhahahah

Da: anca mi07/10/2014 20:17:07
conoscevo una maestra, moglie di un industriale, che insegnava per comperarsi le pellicce con gli stipendi accumulati
che non servivano certamente al bilancio familiare.
Ma questo non significa nulla. E' un po' come dire che se una coppia sforna 7 figli, tutte le famiglie italiane hanno 7 figli.
Una bufala.

Da: @ anca mi07/10/2014 20:22:57
Complimenti per la logica!
Se sei un insegnante, bisogna immnediatamente mandarti davanti ad una Commissione Medica!

Da: @@Mai!07/10/2014 20:26:58
Certo! Proprio il lusso! Quando i 1500 euro sono per queste donnacce il superfluo, mentre ci sono famiglie che ci vivono per il necessario!

Cerca di caprile queste ingiustizie sociali, ignorante!

Da: @@Mai!07/10/2014 20:27:34


caprile = capirle

Da: @Mai!07/10/2014 20:35:14
A me più che altro mi sembra invidia della vagina...

Da: anca mi07/10/2014 20:38:51
Secondo me voi siete completamente pazzi: se la sottoscritta insegna e sa insegnare meritandosi lo stipendio, quei quattro soldi che guadagno li posso spendere come mi pare. O no? O qualche vetero -comunista me lo impedisce?

Da: @ Commissione medica07/10/2014 20:43:52
Calmino/a: io ragiono come mi pare e piace e ho postato un esempio volutamente esagerato per dimostrare che la provocazione di Mai! è del tutto insulsa e fuori luogo. Dove sta scritto che una docente benestante sia "ignobile"? Ma stiamo scherzando? Ma di che cosa stiamo parlando? Docenti che lavorano per il lusso? Ma quando mai?

Da: @ Mai!07/10/2014 20:48:19
Sicuro/a di stare bene?

Da: Guerini Gabriele07/10/2014 21:09:00
Ho smesso di studiare, credo che non ne valga la pena.

Da: In tempo di ...07/10/2014 21:22:04
in tempo di crisi... donne a casa!
(Intanto il posto di lavoro lo perdete comunque).
-- A me più che altro mi sembra invidia della vagina... --

... Ma come si può invidiare un luogo putrido, fetido, immondo... La "cosa" più orribile ed oscena che Dio creò... Che schifo! Vero voltastomaco...

Da: In tempo di ...07/10/2014 21:25:13
@ anca mi

Se tu sei sola, benissimo: DEVI lavorare.
Ma se tu sei sposata e tuo marito porta a casa già uno stipendio (magari ottimo!), tu hai il DOVERE SOCIALE di stare a casa: il tuo posto andrà ad un'altra persona che ha bisogno di lavorare per vivere... Hai compreso cosa sono i VALORI SOCIALI?

Da: In tempo di ...07/10/2014 22:09:14


Il nichilismo è che i valori supremi perdono ogni valore

(Nietzsche)

Da: @in tempo di07/10/2014 23:18:35
Ma tu non sei nato da lì? E poi chi ti garantisce che se una docente benestante lasciasse il lavoro il suo posto non sarebbe preso da un'altra ugualmente benestante? Le tue sono idiozie. Cmq potremmo fare una legge contro la benestanza. ..

Da: chiara2828 08/10/2014 01:24:50
Problemi grossi qua dentro! C'e' gente che non sa neanche stare al mondo, ma cosa venite a fare in questo forum? Ma avete letto l'argomento?
Credo che il rispetto e la civilta' vengano prima di qualsiasi altra cosa, il lavoro e' onorevole se fatto da persone civili, chi non e' civile non fa neanche il minimo per guadagnarsi un lavoro che e' sempre al servizio degli altri non solo di se stesso.

Da: @ chiara08/10/2014 10:18:54
Problemi grossi? Ma no, c'è il solito burlone che si diverte a provocare....Basta ignorarlo.

Da: ProtoneSr 08/10/2014 14:48:12
Dire che sono molto contrariato per la deriva che ha preso questo forum è un eufemismo. Si parlava di confronto, di scambio di informazioni, materiali, di dibattito anche critico e dialettico sui contenuti del nuovo concorso dirigenti scolastici. Mi sto accorgendo che molti hanno preso questo forum per lo studio di uno psicanalista o di un sessuologo, dove tirare fuori i proprio casini esistenziali o perfino le proprie patologie psico-sessuali. Senza offesa, per certe tematiche rivolgetevi ad esperti del settore: se avete un cattivo rapporto con la vagina o se non accettate le differenze economico-sociali, rivolgetevi a psicanalisti, sociologi e sessuologi.

Da: ProtoneSr 08/10/2014 15:48:19
Autovalutazione di scuola e valutazione del Ds
Analisi della direttiva Miur sulle priorità strategiche del SNV

-

[CERIPNEWS//07-10-2014//06:00//NOTIZIE]   - Riportiamo un articolo di Antonia Carlini pubblica su DirigentiNews Cisl Scuola n. 31 del 06-10-2014. Si ringrazia l'Autore e  la Testata in line per la gentile concessione.
-
«La direttiva MIUR sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 individua i criteri generali per la valorizzazione delle istituzioni scolastiche nel processo di autovalutazione. L'attività di autovalutazione, ricordiamo, costituisce la prima fase del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche e, come indicato nel Regolamento n.80-2013 (art.6 co. 1 lettera a), consiste nelle seguenti attività:
A. analisi e verifica del servizio sulla base dei dati risultanti dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi e di ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola e riferibili, ad esempio, alle esperienze di autovalutazione svolte negli anni precedenti
B. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento.
La fase di autovalutazione è dunque propedeutica e orientativa rispetto alle fasi successive (valutazione esterna delle scuole- azioni di miglioramento -rendicontazione sociale) e, aspetto importante, offre elementi utili alla predisposizione del modello di valutazione della dirigenza scolastica. Tra i criteri per la valutazione della dirigenza indicati dalla direttiva, infatti, vi è l'indicazione che il modello di valutazione della dirigenza "dovrà prestare attenzione agli obiettivi di miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili all'operato del dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale".
L'attività di autovalutazione realizzata dal nucleo interno coordinato dal dirigente e aperta al confronto e alla discussione collegiale tra i principali attori scolastici, perciò, relativamente alla dirigenza scolastica, richiede necessariamente una riflessione condivisa con le principali figure di collaborazione e di coordinamento affinché possa contribuire a restituire un'analisi attenta e circostanziata di elementi essenziali dell'azione dirigenziale riferibili ad esempio:   •alle criticità nella gestione e nell'organizzazione messe in luce dai dati resi forniti dal MIUR ma anche da quelli rilevati dalle esperienze di autoanalisi realizzate dalla scuola; 
•ai fattori che hanno inciso maggiormente sui risultati emersi e che hanno condizionato, positivamente e negativamente, processi e azioni organizzative; 
•ai punti di forza rilevati da cui muovere per pianificare il miglioramento organizzativo; 
•alle risorse (umane-professionali interne ed esterne, strumentali e finanziarie) da valorizzare per sostenere azioni di miglioramento delle criticità;  
•alle possibilità di miglioramento della qualità dell'organizzazione scolastica, ai traguardi di sviluppo e agli obiettivi di incremento attesi ed espressi possibilmente in termini di standard. 

A questo riguardo è utile richiamare il modello di valutazione di scuola sperimentato di recente nell'ambito dei progetti Valutazione e Sviluppo (ValeS) e Valutazione e Miglioramento (VM) poiché consente di focalizzare le principali aree del funzionamento scolastico esplorate durante le fasi valutative, riconducibili all'attività di gestione e organizzazione da analizzare. Dette aree infatti riguardano in particolare:   
•l'identità strategica e la capacità di direzione della scuola (leadership, stili, modalità di gestione e condivisione);   
• la gestione strategica delle risorse umane, strumentali e finanziarie;  sviluppo professionale e la formazione; 
•la capacità di governo delle relazioni con il territorio e dei rapporti con l'utenza; 
•la promozione e il coordinamento di reti nel territorio; 
•la promozione di attività di autoanalisi e di autovalutazione di istituto. 
Si tratta di ambiti riferiti specificatamente all'attività di gestione e organizzazione dirigenziale rispetto ai quali il procedimento di valutazione mette in luce punti di forza e criticità ed individua gli obiettivi di miglioramento da considerare nella redazione dei piani di miglioramento e nella valutazione di sistema (scuola e dirigente)».


Autovalutazione di scuola e valutazione del Ds
Analisi della direttiva Miur sulle priorità strategiche del SNV

-

[CERIPNEWS//07-10-2014//06:00//NOTIZIE]   - Riportiamo un articolo di Antonia Carlini pubblica su DirigentiNews Cisl Scuola n. 31 del 06-10-2014. Si ringrazia l'Autore e  la Testata in line per la gentile concessione.
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«La direttiva MIUR sulle priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 individua i criteri generali per la valorizzazione delle istituzioni scolastiche nel processo di autovalutazione. L'attività di autovalutazione, ricordiamo, costituisce la prima fase del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche e, come indicato nel Regolamento n.80-2013 (art.6 co. 1 lettera a), consiste nelle seguenti attività:
A. analisi e verifica del servizio sulla base dei dati risultanti dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi e di ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola e riferibili, ad esempio, alle esperienze di autovalutazione svolte negli anni precedenti
B. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento.
La fase di autovalutazione è dunque propedeutica e orientativa rispetto alle fasi successive (valutazione esterna delle scuole- azioni di miglioramento -rendicontazione sociale) e, aspetto importante, offre elementi utili alla predisposizione del modello di valutazione della dirigenza scolastica. Tra i criteri per la valutazione della dirigenza indicati dalla direttiva, infatti, vi è l'indicazione che il modello di valutazione della dirigenza "dovrà prestare attenzione agli obiettivi di miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili all'operato del dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei risultati della sua azione dirigenziale".
L'attività di autovalutazione realizzata dal nucleo interno coordinato dal dirigente e aperta al confronto e alla discussione collegiale tra i principali attori scolastici, perciò, relativamente alla dirigenza scolastica, richiede necessariamente una riflessione condivisa con le principali figure di collaborazione e di coordinamento affinché possa contribuire a restituire un'analisi attenta e circostanziata di elementi essenziali dell'azione dirigenziale riferibili ad esempio:   •alle criticità nella gestione e nell'organizzazione messe in luce dai dati resi forniti dal MIUR ma anche da quelli rilevati dalle esperienze di autoanalisi realizzate dalla scuola; 
•ai fattori che hanno inciso maggiormente sui risultati emersi e che hanno condizionato, positivamente e negativamente, processi e azioni organizzative; 
•ai punti di forza rilevati da cui muovere per pianificare il miglioramento organizzativo; 
•alle risorse (umane-professionali interne ed esterne, strumentali e finanziarie) da valorizzare per sostenere azioni di miglioramento delle criticità;  
•alle possibilità di miglioramento della qualità dell'organizzazione scolastica, ai traguardi di sviluppo e agli obiettivi di incremento attesi ed espressi possibilmente in termini di standard. 

A questo riguardo è utile richiamare il modello di valutazione di scuola sperimentato di recente nell'ambito dei progetti Valutazione e Sviluppo (ValeS) e Valutazione e Miglioramento (VM) poiché consente di focalizzare le principali aree del funzionamento scolastico esplorate durante le fasi valutative, riconducibili all'attività di gestione e organizzazione da analizzare. Dette aree infatti riguardano in particolare:   
•l'identità strategica e la capacità di direzione della scuola (leadership, stili, modalità di gestione e condivisione);   
• la gestione strategica delle risorse umane, strumentali e finanziarie;  sviluppo professionale e la formazione; 
•la capacità di governo delle relazioni con il territorio e dei rapporti con l'utenza; 
•la promozione e il coordinamento di reti nel territorio; 
•la promozione di attività di autoanalisi e di autovalutazione di istituto. 
Si tratta di ambiti riferiti specificatamente all'attività di gestione e organizzazione dirigenziale rispetto ai quali il procedimento di valutazione mette in luce punti di forza e criticità ed individua gli obiettivi di miglioramento da considerare nella redazione dei piani di miglioramento e nella valutazione di sistema (scuola e dirigente)».


Da: @ Protone08/10/2014 16:03:45
Ti appoggio in pieno. L'accortezza sta nel NON rispondere a determinati post, lasciarli perdere...

Da: Condivido!08/10/2014 16:48:25
Condivido tutta la linea. Non si deve rispondere a chi dice la verità. Davanti alla verità vige il silenzio...

Da: @Condivido08/10/2014 17:11:50
1. Lui si crede Casanova, ma "dura" poco Il tuo compagno è da sempre un "velocista" o ha sviluppato questa tendenza
di recente? «Se il "problema" è antico, significa che costituzionalmente è
un amante "short action". Se invece è insorto da poco, occorre indagare
sul fronte prostata che, se ingrossata e infiammata (le prostatiti
croniche sono spesso silenti), accelera il riflesso eiaculatorio», spiega
la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di
Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di
Milano. «Inoltre, devi sapere che clinicamente viene definita eiaculazione
precoce solo quella che si verifica entro 2 minuti dall'inizio della
penetrazione, preliminari e giochi erotici esclusi. Se lui dura 5-6 minuti
non è "precox"». Il consiglio Però, se la cosa non ti soddisfa e desideri prolungare i
tempi dell'amore, sappi che l'urologo o l'andrologo potrà proporre al tuo
"lui" due soluzioni farmacologiche. La prima consiste nell'assumere tutti
i giorni basse dosi di paroxetina, un antidepressivo serotoninergico che,
inibendo il riassorbimento della serotonina (il neurotrasmettitore
cerebrale che modula il riflesso eiaculatorio), consente di moltiplicare
la durata del rapporto di 5-6 volte. Da 2 minuti, il tuo fidanzato può
sperare di arrivare a 12. Se però, come molti uomini, non ama l'idea di
assumere giornalmente una medicina, può farsi prescrivere la dapoxetina,
farmaco specifico per l'eiaculazione precoce, da prendere all'occorrenza,
un'ora prima del rapporto, e che consente di triplicare la "prestazione"».
La paroxetina è mutuabile, mentre la dapoxetina no: 3 compresse da 30 mg
costano 38 euro. Cronometro a parte, quello che conta è il tuo grado di soddisfazione
personale. Se per te la penetrazione dura troppo poco, convinci il tuo
"lui" a rivolgersi a uno specialista.

2. Ho 49 anni: mi eccito ma non mi "bagno" «Non c'è da preoccuparsi: una riduzione della lubrificazione vaginale è
normale verso i 50 anni, quando
si è entrate o si sta per entrare in menopausa», risponde Graziottin. «Però
è bene non accettare la secchezza vaginale come una condizione definitiva.
Per combatterla ti consiglio di fare dei dosaggi ormonali (FSH, LH,
17-betaestradiolo) per capire se sei in menopausa conclamata o in
climaterio, la fase che la precede. Inoltre, chiedi al tuo ginecologo di
misurare il pH vaginale: è un esame semplice, rapido e indolore che dice
molto sul tuo ecosistema vaginale e sulle cause della secchezza».
Il consiglio Per fortuna, a tutto c'è rimedio. Basta assumere degli
estrogeni per via vaginale, pronti a "nutrire" e reidratare le mucose
interne. «Ci sono diverse soluzioni», puntualizza la Graziottin. «In una
fase iniziale, può bastare un gel a base di estriolo da applicare due
volte alla settimana. In caso di forte secchezza accompagnata da bruciori,
cistiti e dolori ai rapporti, sono preferibili le compresse di estradiolo
(sempre 2 volte alla settimana). Mentre chi ha avuto un tumore al seno
potrà fidarsi del promestrene, un estrogeno in crema od ovuli che agisce
localmente
e ha un assorbimento sistemico basso (ideale anche per chi soffre di
candida vaginale)». Infine, per coloro che non vogliono usare ormoni, il
laser può rigenerare i tessuti intimi, risolvendo
il problema. In ogni caso non vergognarti di parlare al tuo ginecologo. E
cerca di mantenere alto il desiderio: l'eccitazione vale metà dell'opera.

3. Rapporti orali: rischio la candida? Sì, se hai rapporti con un partner affetto da questo fungo. È una delle
infezioni più diffuse (il 46 per cento vengono contratte con rapporti
oro-genitali): in questi casi il pene si presenta con dei puntini rossi
«La candida provoca il "mughetto", piccole e brucianti placchette bianche
all'interno del cavo orale, che regrediscono solo con antimicotici
per bocca (come il Fluconazolo)», spiega Alessandra Graziottin.
Se, invece, sul pene ci sono delle vescicole, queste potranno comparire,
nel giro di poco tempo, anche sulle
tue labbra. A volte sono accompagnate da ulcerette nella mucosa interna
della bocca che provocano un forte bruciore. «Si tratta dell'HSV2 (Herpes
Simplex Virus di tipo 2). La terapia? L'Aciclovir ha ceduto il passo a un
farmaco antivirale più efficace a base
di valaciclovir cloridrato: 1000 mg, due volte al giorno per sette giorni,
nella fase acuta; 500 mg al giorno
per tre o più mesi (controllando i valori del fegato e dei reni con un
esame
del sangue), per chi soffre di 6-7 episodi di herpes all'anno e vuole
prevenire le recidive», dice l'esperta. Altre infezioni frequenti sono
quelle da HPV (Human Papilloma Virus). «L'HPV si manifesta con delle
verruche ruvide sulla lingua e sulla mucosa interna delle guance (nei
rapporti orali profondi possono comparire persino sulle tonsille, la
laringe e le corde vocali). Non fanno male ma vanno rimosse per tempo con
il laser, perché possono degenerare in tumore, specie nelle fumatrici.
Infine, va ricordato
che anche l'epatite B e C o la sifilide, possono essere trasmesse tramite
i rapporti orali non protetti»,
spiega la dottoressa Graziottin. Il consiglio Proteggiti sempre con un preservativo, se hai dei flirt
occasionali. Se puoi scommettere a occhi chiusi sulla fedeltà del tuo
"lui", controlla comunque il pene prima di un rapporto. Molte donne fanno
l'amore al buio: non sanno cosa si perdono ma, soprattutto,
non sanno cosa si prendono!

4. Niente orgasmo: forse sono stufo di lei? «La risposta sessuale, anche nell'uomo, non è solo una questione fisica, ma
anche (e soprattutto) di testa. È quindi probabile che le tue débâcle
siano legate a un problema di relazione: se la vita di coppia ti "va
stretta" e i rapporti con la tua partner sono tesi, la sessualità
ovviamente scricchiola», spiega Roberta Rossi, sessuologa dell'Istituto di
Sessuologia Clinica di Roma. Attenzione anche allo stress: se sul lavoro
macini tensioni, e magari ti consoli con qualche drink di troppo, i flop
sotto le lenzuola possono esserne le insospettabili conseguenze. «Orgasmo
a rischio anche se fai uso di alfa bloccanti (farmaci prescritti per
l'adenoma della prostata) o antidepressivi. Non sottovalutare, infine, che
la tua mancata risposta sessuale può essere legata a un problema organico:
una riduzione della produzione di testosterone, la tiroide che lavora
poco, infiammazioni della prostata o delle vescicole seminali», conclude
la sessuologa. Il consiglio Se hai il sospetto che la causa del tuo mancato orgasmo sia una disfunzione organica, chiedi consiglio a uno specialista. In commercio
esistono molte cure farmacologiche: terapia ormonale sostitutiva se sei a
corto di testosterone o se la tua tiroide lavora a scartamento ridotto;
antibiotici o antinfiammatori nel caso in cui tu soffra di disturbi prostatici. Prendi
già dei farmaci? Chiedi al tuo medico se possono interferire con la tua
vita sessuale e, in questo caso, come sostituirli. Se invece alla base di
tutto ci sono dei problemi di relazione, è meglio che tu ti rivolga a un
terapeuta di coppia: pochi incontri, da soli o insieme, a volte bastano
per trovare la soluzione.

5. Come faccio a capire se lei finge l'orgasmo?
Secondo un'indagine americana su 3000 donne il 50% finge. Per sapere se
succede dovresti, appena raggiunge l'orgasmo, appoggiarle una mano sul
cuore; dovrebbe palpitare come dopo una corsa. «Per lei il piacere non è
solo genitale», spiega Rossi, «ma il risultato di un mix di intimità e
tenerezza. Può sentirsi appagata semplicemente per il fatto di avere avuto
un rapporto, indipendentemente da come si è concluso. Le dà la sensazione
di essere amata e di amare». Il consiglio Non concentrarti sui suoi segnali di eccitazione. Rischi di trasformare il rapporto in un generatore di ansia. Abbandonati invece
all'intimità, gioca sui preliminari e crea quell'intesa che fa bene
all'amore. Proponile momenti "alternativi" di intimità
a due, come fare la doccia o l'idromassaggio insieme.

Da: Fate orrore!08/10/2014 17:21:31
---

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