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quale speranza?
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Da: uno dei tanti | 27/02/2014 19:15:01 |
Se si vuole avere un'immagine chiara dell'enorme difficoltà di trovare lavoro per un giovane laureato in giurisprudenza, abilitato o meno, basta usare un noto social network utilizzato per la ricerca di occupazione (che non nominerò perchè non mi interessa fare pubblicità, tanto lo conoscete). Una caratteristica molto interessante è che mostra il numero di candidati che hanno inviato il proprio CV. Prendete le posizioni "Legal" in Italia delle ultime settimane: ognuna di esse, anche se molto esigenti o estremamente dettagliate (vedi: esperienza pregressa, voto di laurea, conoscenze specifiche, lingue straniere...) ha di solito 100, 200, 300 candidati. Come si fa a farsi notare? Emergere dalla massa? Puoi avere un cv perfetto ma ti mancherà sempre qualcosa, fosse anche che vivi troppo lontano. Sembra che a ogni annuncio segua una valanga di domande, e vale tanto per gli studi quanto per le aziende. È come tentare di vincere al lotto. Rispondetemi: c'è un'alternativa a lavorare a p.iva per pochi soldi? C'è un modo per uscire da questa spirale perversa? Ho amici che non hanno fatto l'università e lavorano. La mia prospettiva è quella di implorare qualche avvocato di provincia a darmi quattro spiccioli. Demoralizzante. | |
Da: pasajero -banned!- | 27/02/2014 21:55:35 |
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