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Le contraddizioni di chi la sa lunga
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Da: uno dei tanti | 31/01/2014 17:37:43 |
Nella mia triste situazione di avvocato (titolo che non potrei nemmeno nominare non essendo iscritto, ma qui francamente non mi importa) disoccupato e ben disposto a lavorare, anche non necessariamente nell'ambito della professione forense ho notato le seguenti contraddizioni rispetto a certo sentire comune. Ti dicono che se vuoi emergere (o semplicemente portare a casa ogni mese soldi che raggiungano almeno le quattro cifre...) devi specializzarti. L'avvocato generico non ha più mercato! Che si fa? beh, giusto, pensi: vorrai mica fare recupero crediti/sfratti/reati bagatellari/ecc. a vita? E magari ti fai un master. O un dottorato. Anche all'estero. Impari bene (bene!) l'inglese, o anche qualche altra lingua. Sacrosanto: vuoi uscire dalla mentalità provinciale. Poi mandi CV e non ti considera nessuno. Non nel senso che ti dicono di no. Quello al limite lo fanno fuori dall'Italia (mi è successo più volte). No, qui da noi non esisti proprio. Invii la tua candidatura e... che Dio ti dia. Forse. Provi gli studi grandi (cavolo, lì fanno banking/m&a/finance/competition/cazzi e mazzi, devi sapere l'inglese a livello Shakespeare ma te la giochi). Nulla. Vabbè, forse ho esagerato con le ambizioni. Andiamo su quelli medi, meno fashion ma forse più abbordabili. Niente. Poi torni ai piccoli. Cioè il 90% degli studi in Italia. Due, tre, talvolta cinque professionisti. O uno soltanto. Dell'inglese che te ne fai? Beh, magari una volta all'anno c'è da fare una lettera. La tua specializzazione, quella che ti avevanodettodevifareassolutamentesenononcombiniucazzo... oddio, qui facciamo sinistri e divorzi, che mi frega se hai scritto una tesi sui servizi finanziari in Europa? Anzi, sei pure due anni che non scrivi un atto, sarai mica fuori allenamento? Poi pensi "vabbè, forse in altre città la situazione è più decente". E trovi quella bellissima chiosa finale sugli annunci "preferibilmente residente in zona", "domiciliato nel comune", "no trasferimenti". Chiaro: per anni hai sentito a destra e manca che sei un bamboccione, che vivi coi tuoi perchè ti fa comodo, mentre devi cambiare città, vita, metterti in gioco. Però, sai, non mi va di chiamarti qui a 300 km di distanza per un colloquio, non è che ti conviene guardare vicino casa tua? Piccola storia reale. Non faccio e non voglio fare la vittima perchè non rinnego nulla di ciò che ho fatto. Però certi discorsi hanno veramente rotto. | |
Da: Lucas777 | 31/01/2014 18:28:32 |
La risposta la trovi in questa mia discussione........ mah tutti zitti..... silenzio di tomba... ........ Quanta disperazione in Italia! Qui si parla ancora di ordini, caste, corporazioni, famiglie! E la cosa più grave é che sono i giovani i maggiori colpevoli! L'altro giorno un'avvocatessa di Napoli, che guadagna circa 800 euro mensili, si lamentava del fatto che non c'é più rispetto per gli avvocati, mi diceva che a volte pure i plebei funzionari pubblici non le danno del lei! É una vergogna! Ma come si può mancare di rispetto ad un uomo superiore facente parte del supremo ordine degli avvocati!!!!! Mi chiedo io: ma come é possibile che nel 2014 ci siano persone che non si rendano conto che gli ordini sono un cancro nel sistema! E ancora: che non si sappia che l'economia funziona grazie alle imprese ed agli imprenditori! E che gli avvocati sono semplici prestatori di servizio! L'Italia é morta e sepolta, le imprese chiudono e si trasferiscono in altri paesi, i giovani vanno all'estero, gli imprenditori si suicidano, in tutto il mondo ci prendono per i fondelli... E noi cosa facciamo? Scendiamo in piazza? Noooooo!!!! .....indossiamo le nostre camice e le nostre borse firmate e DIFENDIAMO le caste medievali!!!!!!!! Vergogna | |
Da: Ra84 | 31/01/2014 20:41:00 |
@Lucas77 abbiam capito che sta donna e le corporazioni non ti piacciono. La netiquette impone di non ripostare 100 volte lo stesso post!! @unodeitanti.. cambiare strada..aprirsi uno studio proprio..son gli ultimi due consigli che ho ricevuto..Forse erano i migliori.. ;-) (opterò per il cambio strada...) | |
Da: The Witch King | 31/01/2014 22:32:37 |
@Uno dei tanti: trovati un'alternativa, questa professione si è scavata la fossa da sola. | |
Da: marcolex | 01/02/2014 09:59:43 |
Ra84 nello studio dove hai fatto pratica e in generale nel foro di appartenenza non ti stanno facendo patire la mancata iscrizione? | |
Da: Ra84 | 01/02/2014 15:28:51 |
nello studio dove lavoravo mi han detto "congratulazioni per il titolo, da ieri abbiamo un nuovo dott., cerca pure un lavoro che ti dia da vivere. Se vuoi ti scriviamo tutti e 4 (gli associati) delle buone lettere di raccomandazione" da allora ho mandato 450 c.v. circa a studi legali. 6han risposto che non han bisogno. gli altri neppure una riga. (son a quota 90 aziende..) | |
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Da: marcolex | 01/02/2014 15:34:35 |
Mi spiace... a me hanno detto: reputati libero di fare quello che vuoi. Rimani qui o cerca altro. Se vuoi puoi fare l'amministratore di tizio dato che non vi è incompatibilità con la professione legale oppure cercare di entrare in società di disbrigo pratiche. Se rimani da me, magari per il primo anno ti pago le spese. | |
Da: Lucas777 | 04/02/2014 23:13:47 |
@Ra84 tu sei sicuramente molto intelligente, l'unica alternativa è andare all'estero. Dopo due anni di grandi sacrifici troverai la tua strada ed avrai una vita di successo e soddisfazione. Per estero intendo un paese emergente come Brasile, Cina, India ecc.. Buona fortuna | |
Da: Ra84 | 05/02/2014 01:24:30 |
..per motivi familiari non posso migrare(nè marito né figli!!solo una madre emiplegica cui pensare)..speravo davvero di poter vivere onestamente di questo, nel "ricco nordest"..andrè anche ad ovest..ma non han bisogno.. devo inventarmi qualche cosa qui.. per ora prendo lezioni di cucito e cucina..diventerò una brava massaia.. ossia tutto ciò che non ho mai voluto essere e fare.. ma in Italia oggi essere donne rende la ricerca del lavoro ancora più difficile che agli altri.. va beh.. | |
Da: uno dei tanti | 05/02/2014 16:59:41 |
@Lucas777 La questione "andare all'estero", pur riconoscendo che lo dici in assoluta buona fede, è una di quelle belle frasi che da sole non significano niente. È vero che può essere una soluzione, ma solo quando c'è un piano ben preciso dietro. Non nascondiamoci dietro un dito, un laureato in Giur, anche abilitato, di suo non fa nulla fuori dall'Italia. Nè in America, nè in Australia e tantomeno in Europa. O si ha qualcosa su cui puntare (esempio: azienda italiana che ha sedi in giro per il mondo, per semplificare all'eccesso) oppure si tenta la carta rischiosa della formazione. Rischiosa perchè sì ti dà tanto, anche solo come lezione di vita, ma non dà garanzie. Parlo per esperienza diretta. Ti compri una "speranza", che altrimenti nemmeno avresti. Poi c'è la questione lingue. Leggevo che il 90 % degli avvocati italiani non sa l'inglese. Se anche fosse esagerato e fosse invece il 50 % sarebbe drammatico. Occhio: sapere una lingua significa saperla BENE, non bofonchiare tre cose di numero gesticolando! Il fatto è che la situazione qui è drammatica. Ma andare all'estero è una soluzione solo se c'è una reale possibilità dovunque tu scelga di andare. Fare il cameriere a Londra o Sydney non era certo la mia ambizione. Comunque in bocca al lupo a tutti e quanti! | |
Da: Il_Grinta | 05/02/2014 18:00:24 |
Sì, ma non dimentichiamo lo studio internazionale. Ci sono studi legali che hanno sedi in tutto il mondo, dove si richiedono professionisti da tutto il mondo. Io ho amici che fanno gli avvocati all'estero e stanno benissimo. Quasi superfluo precisare che, per ovvi motivi, non si occupano di contenzioso. Sapere l'inglese nel 2014 è imprescindibile. Il vantaggio che abbiamo è che il legal English è molto più semplice dell'inglese colloquiale. Non vi limitate, provate! Esagerate! | |
Da: Lucas777 | 08/02/2014 15:18:46 |
''andare all'estero'' vuol dire molto, non significa solo fare l'avvocato o il cameriere. Sono migliaia gli italiani che negli ultimi anni si sono trasferiti all'estero ed hanno aperto centinaia di imprese che stanno fatturando alla grande. Basti pensare che tutte le grandi imprese italiane stanno chiudendo stabilimenti qui per aprire fuori. Ad esempio il gruppo FIAT, IVECO, FERRERO, BARILLA stanno dominando il sudamerica... | |
Da: gibson | 11/02/2014 12:15:51 |
Sapete quale è l'unica cosa da fare per rompere questo sistema ultracorporativo degli Ordini professionali? E' fare casino!! Un casino costruttivo ovviamente. Bisognerebbe, ad esempio, andare fuori dai principali COA italiani, fare volantinaggio fuori dai Tribunali, per spiegare alle persone comuni che questi Principi del Foro, rappresentanti della Avvocatura italiana sono, in grandissima parte, delle persone ben attaccate alla loro poltrona!! Queste persone non fanno assolutamente gli interessi dei cittadini, ma fanno solamente gli interessi loro e di qualche loro iscritto. Queste persone fanno e faranno sempre, solo ed esclusivamente, i loro interessi e quelli della loro corporazione, alla faccia del libero mercato e di tutti i buoni principi della Comunità Europea!!! | |
Da: pasajero -banned!- | 11/02/2014 14:10:31 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: gibson | 12/02/2014 08:56:29 |
Caro pasajero, i nostri COA e il CNF se ne fregano delle procedure di infrazione della CE! Gli fanno un baffo!! Ma non l'hai ancora capito?? Sai però quale è il problema? Per fare ciò che propongo io, bisogna esporsi caro pasajero, metterci la faccia! Tu, a quanto pare, non sei disposto a mettercela. Ricordati, però, che così facendo, non fai altro che tener in vita questo vetero-sistema ordinistico ultra-corporativo, che garantisce privilegi solamente ai soliti noti e se ne infischia di tutto e di tutti. buona giornata | |
Da: pasajero -banned!- | 12/02/2014 09:36:34 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: gibson | 12/02/2014 11:56:45 |
Caro pasajero, tu vivi nel mondo dei sogni. Lo sai quante volte il CNF e i vari COA sono stati sanzionati dall'Antitrust italiana?? Se non lo sai, te lo dico io. Tante volte.... E sai quale è il risultato?? Niente di niente. Perchè, come tu dovresti sapere, le sanzioni comminate poi andrebbero applicate.... E invece succede che si censurino e si sanzionino determinati comportamenti, senza che le relative sanzioni vengano mai applicate in concreto!! Quindi, caro pasajero, bisogna volantinare, bisogna esporsi.... L'immobilismo non paga. | |
Da: Il_Grinta | 12/02/2014 17:25:30 |
Io sinceramente non capisco quali siano i "privilegi dei soliti noti" e come si possa migliorare la situazione della professione forense agendo sugli ordini rappresentativi. | |
Da: gibson | 13/02/2014 10:41:36 |
Caro Il Grinta, è molto strano che tu non sappia in che condizioni sia l'Avvocatura italiana e che tu non conosca i privilegi di cui godono le Corporazioni, tra le quali c'è la Corporazione forense o, meglio, l'Ordine forense che dir si voglia. Sai, il primo e forse più grosso privilegio è quello di tutelare solo ed esclusivamente gli iscritti, anzi soltanto una piccola parte di questi. Il secondo privilegio, anch'esso enorme, è quello di impedire sistematicamente l'accesso alla professione forense, con un esame di stato che è una farsa, una autentica presa per il culo!! Secondo te, Il Grinta, perchè l'Ordine forense ha così tanta paura della concorrenza?? Prova a pensarci.... Poi quando ti sarai dato una risposta, avrai capito qualcosa in più su come funziona il sistema dei privilegi..... L'Ordine forense va abolito, non ha nessuna ragione di esistere nell'attuale sistema. Nel nostro attuale sistema l'Ordine forense serve solamente ad ostacolare sistematicamente il libero mercato, la concorrenza.... Spero di essermi spiegato. buona giornata | |
Da: Il_Grinta | 13/02/2014 12:59:40 |
Sulla "tutela" dei soli iscritti o di pochi tra gli iscritti ancora non ti seguo. Non capisco in cosa consista la tutela di cui parli. Per l'accesso alla professione sono d'accordo che l'esame è una farsa. Solo che non credo che l'abolizione dell'esame sia la cura per il mercato. Quello degli avvocati è, appunto, un mercato. In questo mercato si compete e si vince e si perde. Per me non c'è nulla di strano. Se nella professione non si ingrana non si può sempre dar la colpa agli altri. Voglio dire, se ti apri un bar e dopo un anno chiudi perchè non hai clienti, non dai la colpa agli altri bar perché sapevi fin dall'inizio chi e quanti fossero i tuoi concorrenti. Ti rammarichi e pensi semplicemente di aver fatto un investimento sbagliato. Per me la professione è così. Fai un investimento su di te e, purtroppo, ti può andare bene o ti può andare male. | |
Da: gibson | 13/02/2014 13:36:36 |
Caro Il Grinta, vedo che insisti nel non capire o nel far finta di non capire... Nel nostro caso i Principi del foro dei principali COA italiani e del CNF, il Bar non te lo fanno neanche aprire... Capito??? Il sistema Corporativo dell'Ordine forense, così è sicuro di vincere, non accetta neanche di confrontarsi con la concorrenza. Capito?? | |
Da: Il_Grinta | 13/02/2014 15:43:51 |
Mah... te l'ho detto come la penso. All'indomani dell'abilitazione siamo tutti uguali. Nel mio studio ci sono partner che sono diventati tali prima di compiere 35 anni. Fai tu | |
Da: Lucas777 | 14/02/2014 00:29:16 |
Gilson Concordo con te, l'unica soluzione é la piazza!!!!! | |
Da: gibson | 14/02/2014 08:55:54 |
Grazie Lucas777. Caro Il Grinta, conosco tantissimi giovani e bravi laureati in giurisprudenza, che per colpa delle barriere all'accesso della professione forense poste dall'Ordine corporativo forense, che tu strenuamente difendi, non possono iniziare una loro strada, un loro percorso. Questi giovani e capaci laureati ogni anno devono, per abilitarsi, tentare questo vergognoso Esame di Stato!! Ma come fai a dire che tutto questo è giusto??? Ma ti sembra giusto che dopo la laurea, un ragazzo bravo e capace debba trascorrere tanti preziosi anni a tentare e ritentare questa buffonata dell'Esame di stato!! Bisogna liberalizzare la professione!!! In questo modo la selezione la farà il mercato, non il C.N.F o la corporazione dell'Ordine degli Avvocati!! Così facendo, ci saranno i bravi avvocati che lavoreranno e gli altri no. buona giornata | |
Da: pasajero -banned!- | 14/02/2014 10:29:58 |
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Da: gibson | 14/02/2014 10:48:19 |
Signori dobbiamo sputtanare questa corporazione forense!! I Consigli dell'Ordine delle principali città italiane, il Consiglio nazionale forense, sono in mano a un manipolo di vecchietti che fanno solo i loro interessi!!! Questi signori hanno una paura fottuta della concorrenza e del libero mercato!!! Impariamo dai tassisti, mettiamoci la faccia, andiamo in piazza e fuori dai tribunali e sputtaniamoli!!!! | |
Da: Walter Bishop | 14/02/2014 11:24:41 |
Il problema è che se si liberalizzasse il mercato ci sarebbero ancora più avvocati incapaci, con danni enormi per i clienti. I danni che ti ha fatto il tuo avvocato li scopri quando è troppo tardi. L'esame è comunque concepito male, è uno schifo almeno per quanto riguarda lo scritto, ma la soluzione non è liberalizzare. Tu ti faresti operare al cuore da un chirurgo solo perché si è laureato in medicina? | |
Da: pasajero -banned!- | 14/02/2014 12:03:47 |
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Da: pasajero -banned!- | 14/02/2014 12:09:33 |
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Da: Ra84 | 14/02/2014 13:48:45 |
..riuscite sempre a mandare alle ortiche ogni discorso per quanto serio sia.. il mondo ormai è fatto da amanti di Mistero e Voyager..complotti ovunque.. potreste almeno moderare il lessico. Se siamo qui a scrivere si spera che almeno laureati siamo. Leggere ORRORI di grammatica, insulti gratuiti e brutte parole è svilente delle persone, non solo della professione. In questo Paese manca la cultura. La più basilare e semplice del vivere civile. | |
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