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SELEZIONI INTERNE INPS
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Da: zingaro 16/08/2011 13:07:07
e poi vuoi mettere la dotazione di cattiveria di r. b.?
bossi l'avra' duro ma si limita ad odiare i terroni.
il senatur è una mammoletta al cospetto del mancato premio nobel per l'economia, il boia di venezia.
Rispondi

Da: tra guasti 16/08/2011 16:23:15
s'intendono, l'importante è che non si tocchi il loro
Rispondi

Da: sendero luminoso 16/08/2011 20:43:13
Certo che sentire Bossi dare del nano a brunetta è simpatico.Il problema è che invece la sinistra?ma c'è ancora?con i vari treu e ichino è d'accordo con l'attacco alle pensioni di anzianità esattamente come la marcegaglia.In ogni caso rivendico il diritto dopo 40 anni di lavoro e servizio di godermi gli ultimi anni che mi restano disponendo della mia vita,
Rispondi

Da: il nano da abbassare 16/08/2011 22:09:59
e per chi soffre di qualche malattia invalidante, il TFR acquista un significato diverso, è la differenza tra curarsi agevolmente o meno..
Rispondi

Da: Per Profeta 16/08/2011 22:36:16

Caro Profeta non mi riferivo certo a te, la pensiamo allo stesso modo. E se a uno piace lavorare, si realizza come Servitore Pubblico (che è ben diverso dall'essere servo) sono ben fatti suoi di cui non deve certo rendere conto a chi trascorre la vita nell'ombra. Onore al Funzionario oggetto di vilipendio. Comprendo che ancora oggi in molti contesti culturali della penisola il lavoro come missione sia un sacrilegio che può mettere a repentaglio la vita, laddove è considerato mansione obotorto collo per ottenere due soldi.
Rispondi

Da: ... 16/08/2011 22:40:20
In effetti della diatriba tra i dirigenti di prima e seconda fascia chiss...
Rispondi

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Da: zingaro 16/08/2011 23:29:57
quoto sendero luminoso in toto.
almeno lasciate la soglia dei QUARANTA anni di servizio come ultima spiaggia verso il meritato riposo con due soldi che diano la possibilita' di vivere decentemente.
Rispondi

Da: ugolino 17/08/2011 10:03:34
che??????????????
mi vogliono ritassare i tre milioni di euro che avevo in svizzera?
sto governo e' inaffidabile.
Rispondi

Da: ugolino 17/08/2011 10:18:47
e a marchionn ch cazz je fann?
na pipp
Rispondi

Da: ugolino 17/08/2011 10:18:50
e a marchionn ch cazz je fann?
na pipp
Rispondi

Da: a. c. da rc 17/08/2011 10:20:00
oggi sono 28 anni e nove mesi.
TEMPUS FUGIT.
Rispondi

Da: x tutti 17/08/2011 16:31:02
mettete dietro le scrivanie due foto, una di mastropasqua, l'altra del vostro capo ed esercitatevi nello sputo in faccia
Rispondi

Da: abc 17/08/2011 18:06:36
Rispondi

Da: abc 17/08/2011 18:08:24
Torniamo alle cose importanti....
Per Vacanze Romane, a quando gli scorrimenti 01/01/2010 da C2 a C3? Grazie e saluti a tutti i colleghi.
Rispondi

Da: x vacanze romane 17/08/2011 21:06:01
hanno rivisto la distribuzione dei posti da B3 a C1?
Rispondi

Da: da B3 a C1 18/08/2011 10:33:14
non c'è niente di piu' definitivo del provvisorio.
La ripartizione dei posti a livello regionale discussa il 26 luglio è definitiva in quanto ha ottenuto l' OK di CISL e UIL, cosi' come recita il messaggio n. 22 del 27 luglio della stessa CISL.
Rispondi

Da: vacanze romane 18/08/2011 13:16:29
a breve i movimenti previsti, ridimensionati ed isolati nel tempo.
dopo, nel medio periodo, non mi sbilancio poiche' neanche in d.g. sanno nulla di certo.
ricordo il doppio nodo inps-casta politica.
teniatene conto.
comunque le cifre son quelle conosciute.
previsto qualche ricorso che vedremo subito di risolvere e poi via con il futuro, europa permettendo.
sta diventando facile licenziare anche noi, non crediate!
piu' in alto sei, se cadi, peggio ti senti.
saluti e tuffi felici ancora per due settimane.
Rispondi

Da: Sarebbe anche ora... 18/08/2011 16:12:35
...Di licenziare qualcuno ai piani alti dell'Istituto!...
Rispondi

Da: C3 01.01/2010 18/08/2011 17:21:36
x vacanze romane:
in che senso "ridimensionati"?
Ti riferisci ai passaggi economici 01.01.2010 oppure ai passaggi tra le aree?
Forse perché i Ministeri vigilanti hanno approvati i passaggi solo giuridicamente ??
Rispondi

Da: x tutti 18/08/2011 21:15:31
La manovra del governo, di confindustria, delle banche e dei
poteri forti dell'Europa è macelleria sociale: noi non ci stiamo
Serve una piattaforma alternativa a quella di padroni e banche, lo sciopero
generale e generalizzato e soprattutto una forte e prolungata mobilitazione
La "manovra anticrisi" del Governo Berlusconi sarà discussa in Senato in ambito di Commissione in questi giorni e
dovrebbe approdare in aula il 5 o 6 settembre. Nonostante la conversione in legge del decreto possa essere
effettuata entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e cioè entro metà ottobre, i tempi di
discussione nei due rami del Parlamento dovrebbero essere rapidi, anche se la "promessa" è di non ricorrere al
voto di fiducia. Naturalmente potrebbero esserci delle modifiche richieste da maggioranza ed opposizione ma il
peso ed il senso di questo vero e proprio massacro sociale non cambierà. Tra l'altro proprio una delle ipotesi di
modifica si sta tramutando, se possibile, in un peggioramento: si parla di cancellazione del cosiddetto Contributo
per i redditi oltre i 90.000 ed i 150.000 euro (rispettivamente del 5 e del 10% ) per introdurre aumenti dell'IVA
che colpirebbero tutti ed in proporzione maggiore rispetto al potere d'acquisto dei salari, coloro che guadagnano
meno,
Senza entrare nel merito di tutti i punti previsti dalla manovra, riteniamo necessario approfondirne alcuni ed
esprimere un giudizio generale su altri.
- Il primo aspetto è quello relativo al lavoro. Sul Pubblico Impiego si accentua la scure salariale e
normativa, già approntata con le misure di questi ultimi anni e ulteriormente definita con la manovra del luglio
scorso. Si prevede inoltre l'abolizione dei regali di Natale e del cenone di Capodanno, vista la possibilità di
congelare la 13a con restituzione l'anno successivo in tre rate. Il TFR, che è salario differito, cioè soldi dei
lavoratori di cui altri non possono disporre a piacimento e che rappresenta il risparmio di una vita di lavoro, viene
"concesso" dopo 24 mesi dal pensionamento, come se non fosse noto che proprio nel momento nel quale si va in
pensione con una busta paga molto inferiore allo stipendio, è più necessario un sostegno economico.
L'abolizione di un certo numero di province e l'accorpamento dei comuni sotto i 1.000 abitanti, misura pensata e
fatta con i piedi in ogni suo aspetto, colpirà ulteriormente l'occupazione e la "liberalizzazione" dei trasferimenti
renderà tutti un po' più precari.
Nel Privato, oltre alla misura che alza anticipatamente l'età pensionabile delle donne, portando tutti a 67 anni nel
2016 ed a 70 qualche anno dopo, si è scatenato l'appetito di Sacconi, di Marcegaglia e di Marchionne.
Utilizzando la manovra si sono inserite misure e provvedimenti che nulla hanno a che vedere con la crisi e con i
risparmi sui conti dello stato. I Contratti aziendali potranno prevedere deroghe ai Contratti nazionali ed alle
leggi vigenti su quasi tutte le materie contrattuali, dall'orario di lavoro, alle mansioni, ai licenziamenti, ecc.
Con un solo colpo si cancella quindi quasi tutto il peso del Contratto nazionale e si prevede la supremazia della
contrattazione aziendale sulle leggi dello stato e la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori. Sacconi premia così
la Fiat e la Confindustria e i sindacati che "collaborano", pronti ad ascoltare ed esaudire le richieste delle aziende.
Visto poi che ciò non era giuridicamente sufficiente a far felice Marchionne, il Governo ha regalato anche la
retroattività, santificando così i contratti di Mirafiori e Pomigliano.
La contrattazione nazionale muore e quella aziendale si parcellizza, diventando sempre più "separata" e sempre
meno "collettiva".
- Le privatizzazioni, le liberalizzazioni e la cessione delle partecipazioni pubbliche in aziende a capitale
misto, diventano oggetto di ricatto agli Enti Locali. Questi ultimi devono rispettare bilanci, manovre di stabilità,
tagliando servizi e aumentando le tasse, sapendo che se si vendono i "gioielli di famiglia", saranno
considerate "amministrazioni virtuose", limitando di qualche decimale i tagli imposti. Pochi si soffermano però
sull'aspetto più importante: tagliare una quota così importante di fondi a Regioni, Province e Comuni, vuol dire
colpire alla radice il ruolo sociale degli enti locali e si traduce in nuove tasse per i cittadini e minori servizi.
Entrambe queste conseguenze ricadono pesantemente soprattutto sulla popolazione che in modo più concreto sta
già pagando la crisi, sui precari, sui pensionati, sui disoccupati e su quelle famiglie che pur utilizzando il salario di
uno o più componenti, non riesce comunque ad arrivare a fine mese.
Liberalizzare e privatizzare vuol dire anche aumentare ritmi di lavoro e ridurre i salari dei lavoratori e fornire
servizi scadenti ai cittadini. Vuol dire ridurre all'osso quei servizi di pubblica utilità che sino ad oggi hanno
rappresentato un welfare locale e di prossimità. Vuol dire fregarsene del risultato plebiscitario del Referendum
sull'acqua pubblica che invece ha rappresentato un NO secco all'intera filosofia delle liberalizzazioni dei servizi
pubblici e non solo dell'acqua.
- Evitiamo volutamente di parlare di costi della politica, misura questa parziale, limitata e tardiva. Come non
entriamo nel merito del furto del 1�° Maggio, del 25 Aprile e del 2 Giugno. L'ultimo aspetto che invece vogliamo
approfondire è l'estrema l'inadeguatezza della lotta all'evasione e la mancanza di una super
patrimoniale. Da questi due provvedimenti sarebbero potuti emergere centinaia di miliardi di euro e si sarebbe
in parte riassorbito quell'enorme squilibrio sociale che permette al 10% della popolazione di possedere il 50%
della ricchezza del paese.
La demagogia non ha limiti e così si cerca di far passare il contributo del 5% e 10% dei soli "dipendenti ricchi"
quale elemento di giustizia sociale. Senza cioè colpire l'evasione fiscale che è evidente nell'ambito del lavoro
autonomo (che in media dichiara circa 30.000 euro l'anno) ed i grandi patrimoni frutto di un sistema iniquo che
permette a pochi di fare soldi e profitti e a tanti di fare la fame.
Della manovra è certamente contenta la maggioranza di governo, anche se con qualche paradossale mal di
pancia per non aver colpito di più le pensioni e meno gli stipendi più alti dei dipendenti..
Altrettanto felice è la Confindustria, anche se anch'essa avrebbe volto subito qualche anno di lavoro in più e
qualche anno di pensione in meno.
Abbastanza soddisfatti Cisl, Uil e Ugl che dicono di essere in presenza di luci ed ombre, ma che di fatto vedono
premiato il loro "collaborare" con aziende e governo.
Sconcertante la posizione di gran parte dell'opposizione parlamentare che balbetta e che da una parte si
presenta come "responsabile" per non deludere Napolitano e Draghi e dall'altra denuncia la manovra come
antipopolare ma non fa nulla per sollecitare una vera risposta "popolare" alla manovra.
La Cgil, che da mesi ha avviato una trasformazione genetica per portarsi allo stesso "livello" della Cisl, non riesce
proprio ad azzeccarne una e dopo la firma dell'Accordo con Cisl, Uil, Ugl e Confindustria e dell'insano Appello
insieme agli stessi attori più le Banche, si trova oggi a dichiarare di voler scioperare come se nulla fosse accaduto
negli ultimi mesi, come se non si comprendesse che il collegamento a filo doppio con il PD impone di non eccedere
e al tempo stesso di sostenere "l'ambiguità" e la inadeguatezza dell'opposizione di questo partito. Il 23 agosto
probabilmente indirà lo sciopero, ma su quale piattaforma, per sostenere cosa, per dire no a quali punti â��. non è
dato sapere.
USB ritiene che si sia ad un punto cruciale della storia politica e sociale del paese e che la crisi stia facendo
emergere con inaudita violenza le contraddizioni che da anni sono tenute debitamente sotto traccia per non far
esplodere il dissenso e l'opposizione.
Se la crisi è sistemica non può certo essere affrontata con piccoli accorgimenti che non modificano la struttura
del sistema che è la vera causa della crisi. Al contrario si deve agire sul sistema stesso, su una idea di
società e di sviluppo completamente diversa, su misure di reale giustizia sociale che affrontino e
modifichino la struttura della società e dei rapporti che in essa sono ormai sfibrati ed iniqui.
NON ACCETTEREMO ALCUN SACRIFICIO PER SALVARE BANCHE E PADRONI
COME CHIEDE L'EUROPA: PRIME PROPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI
�· lotta senza quartiere all'evasione/elusione fiscale e contributiva
�· blocco delle spese militari e rientro di tutte le missioni militari all'estero
�· cancellazione del debito
�· patrimoniale e forte tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie; modifica della
normativa fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi
�· nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche
�· ricostruzione di uno strumento statale capace di rilanciare e finanziare la produzione e i servizi
�· nessuna costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato
�· riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
�· sblocco di tutti i contratti e istituzione del reddito sociale per precari e disoccupati
�· legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro
USB ha lanciato un appello a tutte le forze sindacali conflittuali per costruire una fortissima
mobilitazione in tempi brevissimi. Due scioperi nazionali sono già stati lanciati da due categorie: i lavoratori
del pubblico impiego sciopereranno per due ore il 9 settembre ed il 19 settembre saranno i lavoratori
del trasporto pubblico locale a bloccare le città italiane per 4 ore.
E' però indispensabile indire in tempi brevi lo SCIOPERO GENERALE e GENERALIZZATO a tutte
le realtà sociali del paese e soprattutto è indispensabile dare il via ad una MOBILITAZIONE
FORTE E CONTINUATA NEL TEMPO che faccia finalmente comprendere che IL LAVORO NON
E' SCHIAVITU' e che I CITTADINI NON SONO SUDDITI.
USB
Agosto 2011
Confederazione Unione Sindacale di Base
Sede Nazionale: Viale Castro Pretorio,116 - 00185 Roma
Tel 06 59640004 - Fax 06 54070448 - e-mail: usb@usb.it
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Da: gagost 18/08/2011 22:50:03
Avanti popolo che la Grecia ci sia di esempio.
Rispondi

Da: ??? 18/08/2011 22:57:33
Voi che siete interni potete dirmi se il decreto emanato dal governo incide anche sulle assunzioni che dovevano essere imminenti (decreto già autorizzato dalla CdC e pubblicato in GU).Ho bisogno di saperlo...non so se sperare o disperarmi. Grazie a chi risponderà.
Rispondi

Da: x ??? 19/08/2011 06:49:29
vuoi un consiglio? cercati lavoro
Rispondi

Da: il profeta 19/08/2011 07:15:25
Che palle questi papielli udb! Rimbalzeranno i loeo anatemi!
Rispondi

Da: x il profeta 19/08/2011 12:35:01
trovi più interessanti i comunicati CISL e UIL?, fatti curare
Rispondi

Da: il profeta 19/08/2011 19:20:17
Cettamente non mi farei curare da un dr. udb! Sai che sfiga!
Rispondi

Da: x il profeta 19/08/2011 21:03:30
se a te porta piacere il comportamento di cisl e uil...sei messo maluccio!!
In ogni caso, dei passaggi da B3 a C1 e della loro ripartizione, nessuno ha più parlato, come nessuno dice della chiusura di 710 agenzie
Rispondi

Da: ??? 20/08/2011 00:45:27
Per chi mi ha consigliato di trovarmi lavoro: la tua risposta è stata semplice, scontata, banale, irritante anche un pò ironica...ti ringrazio lo stesso del consiglio...pensavo che qualcuno di voi poteva sapere qualcosa in merito ma non è così.
Rispondi

Da: x Udb 20/08/2011 00:48:19

Dovresti star contento, se tu passassi ad area C potresti farti corrompere dai malefici effluvi del potere, ci mancherebbero proprio comunicati neocislini in prosa barocca stile AO! Inoltre, in area B i tuoi comuncati saranno più ispirati. Una domanda: come mai hai scelto la mobilità in Inps?
Rispondi

Da: ????? 20/08/2011 11:31:25
Sono stato in ferie senza pc ... novità per i 324 passaggi da b a c? Sono stai ripartiti i posti per regioni? ... grazie.
Rispondi

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Da: zingaro	16/08/2011 13:07:07
e poi vuoi mettere la dotazione di cattiveria di r. b.? bossi l'avra' duro ma si limita ad odiare i terroni. il senatur è una mammoletta al cospetto del mancato premio nobel per l'economia, il boia di venezia.
Rispondi

Da: tra guasti	16/08/2011 16:23:15
s'intendono, l'importante è che non si tocchi il loro
Rispondi

Da: sendero luminoso	16/08/2011 20:43:13
Certo che sentire Bossi dare del nano a brunetta è simpatico.Il problema è che invece la sinistra?ma c'è ancora?con i vari treu e ichino è d'accordo con l'attacco alle pensioni di anzianità esattamente come la marcegaglia.In ogni caso rivendico il diritto dopo 40 anni di lavoro e servizio di godermi gli ultimi anni che mi restano disponendo della mia vita,
Rispondi

Da: il nano da abbassare	16/08/2011 22:09:59
e per chi soffre di qualche malattia invalidante, il TFR acquista un significato diverso, è la differenza tra curarsi agevolmente o meno..
Rispondi

Da: Per Profeta	16/08/2011 22:36:16
Caro Profeta non mi riferivo certo a te, la pensiamo allo stesso modo. E se a uno piace lavorare, si realizza come Servitore Pubblico (che è ben diverso dall'essere servo) sono ben fatti suoi di cui non deve certo rendere conto a chi trascorre la vita nell'ombra. Onore al Funzionario oggetto di vilipendio. Comprendo che ancora oggi in molti contesti culturali della penisola il lavoro come missione sia un sacrilegio che può mettere a repentaglio la vita, laddove è considerato mansione obotorto collo per ottenere due soldi.
Rispondi

Da: ...	16/08/2011 22:40:20
In effetti della diatriba tra i dirigenti di prima e seconda fascia chiss...
Rispondi

Da: zingaro	16/08/2011 23:29:57
quoto sendero luminoso in toto. almeno lasciate la soglia dei QUARANTA anni di servizio come ultima spiaggia verso il meritato riposo con due soldi che diano la possibilita' di vivere decentemente.
Rispondi

Da: ugolino	17/08/2011 10:03:34
che?????????????? mi vogliono ritassare i tre milioni di euro che avevo in svizzera? sto governo e' inaffidabile.
Rispondi

Da: ugolino	17/08/2011 10:18:47
e a marchionn ch cazz je fann? na pipp
Rispondi

Da: ugolino	17/08/2011 10:18:50
e a marchionn ch cazz je fann? na pipp
Rispondi

Da: a. c. da rc	17/08/2011 10:20:00
oggi sono 28 anni e nove mesi. TEMPUS FUGIT.
Rispondi

Da: x tutti	17/08/2011 16:31:02
mettete dietro le scrivanie due foto, una di mastropasqua, l'altra del vostro capo ed esercitatevi nello sputo in faccia
Rispondi

Da: abc	17/08/2011 18:08:24
Torniamo alle cose importanti.... Per Vacanze Romane, a quando gli scorrimenti 01/01/2010 da C2 a C3? Grazie e saluti a tutti i colleghi.
Rispondi

Da: x vacanze romane	17/08/2011 21:06:01
hanno rivisto la distribuzione dei posti da B3 a C1?
Rispondi

Da: da B3 a C1	18/08/2011 10:33:14
non c'è niente di piu' definitivo del provvisorio. La ripartizione dei posti a livello regionale discussa il 26 luglio è definitiva in quanto ha ottenuto l' OK di CISL e UIL, cosi' come recita il messaggio n. 22 del 27 luglio della stessa CISL.
Rispondi

Da: vacanze romane	18/08/2011 13:16:29
a breve i movimenti previsti, ridimensionati ed isolati nel tempo. dopo, nel medio periodo, non mi sbilancio poiche' neanche in d.g. sanno nulla di certo. ricordo il doppio nodo inps-casta politica. teniatene conto. comunque le cifre son quelle conosciute. previsto qualche ricorso che vedremo subito di risolvere e poi via con il futuro, europa permettendo. sta diventando facile licenziare anche noi, non crediate! piu' in alto sei, se cadi, peggio ti senti. saluti e tuffi felici ancora per due settimane.
Rispondi

Da: Sarebbe anche ora...	18/08/2011 16:12:35
...Di licenziare qualcuno ai piani alti dell'Istituto!...
Rispondi

Da: C3 01.01/2010	18/08/2011 17:21:36
x vacanze romane: in che senso "ridimensionati"? Ti riferisci ai passaggi economici 01.01.2010 oppure ai passaggi tra le aree? Forse perché i Ministeri vigilanti hanno approvati i passaggi solo giuridicamente ??
Rispondi

Da: x tutti	18/08/2011 21:15:31
La manovra del governo, di confindustria, delle banche e dei poteri forti dell'Europa è macelleria sociale: noi non ci stiamo Serve una piattaforma alternativa a quella di padroni e banche, lo sciopero generale e generalizzato e soprattutto una forte e prolungata mobilitazione La "manovra anticrisi" del Governo Berlusconi sarà discussa in Senato in ambito di Commissione in questi giorni e dovrebbe approdare in aula il 5 o 6 settembre. Nonostante la conversione in legge del decreto possa essere effettuata entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e cioè entro metà ottobre, i tempi di discussione nei due rami del Parlamento dovrebbero essere rapidi, anche se la "promessa" è di non ricorrere al voto di fiducia. Naturalmente potrebbero esserci delle modifiche richieste da maggioranza ed opposizione ma il peso ed il senso di questo vero e proprio massacro sociale non cambierà. Tra l'altro proprio una delle ipotesi di modifica si sta tramutando, se possibile, in un peggioramento: si parla di cancellazione del cosiddetto Contributo per i redditi oltre i 90.000 ed i 150.000 euro (rispettivamente del 5 e del 10% ) per introdurre aumenti dell'IVA che colpirebbero tutti ed in proporzione maggiore rispetto al potere d'acquisto dei salari, coloro che guadagnano meno, Senza entrare nel merito di tutti i punti previsti dalla manovra, riteniamo necessario approfondirne alcuni ed esprimere un giudizio generale su altri. - Il primo aspetto è quello relativo al lavoro. Sul Pubblico Impiego si accentua la scure salariale e normativa, già approntata con le misure di questi ultimi anni e ulteriormente definita con la manovra del luglio scorso. Si prevede inoltre l'abolizione dei regali di Natale e del cenone di Capodanno, vista la possibilità di congelare la 13a con restituzione l'anno successivo in tre rate. Il TFR, che è salario differito, cioè soldi dei lavoratori di cui altri non possono disporre a piacimento e che rappresenta il risparmio di una vita di lavoro, viene "concesso" dopo 24 mesi dal pensionamento, come se non fosse noto che proprio nel momento nel quale si va in pensione con una busta paga molto inferiore allo stipendio, è più necessario un sostegno economico. L'abolizione di un certo numero di province e l'accorpamento dei comuni sotto i 1.000 abitanti, misura pensata e fatta con i piedi in ogni suo aspetto, colpirà ulteriormente l'occupazione e la "liberalizzazione" dei trasferimenti renderà tutti un po' più precari. Nel Privato, oltre alla misura che alza anticipatamente l'età pensionabile delle donne, portando tutti a 67 anni nel 2016 ed a 70 qualche anno dopo, si è scatenato l'appetito di Sacconi, di Marcegaglia e di Marchionne. Utilizzando la manovra si sono inserite misure e provvedimenti che nulla hanno a che vedere con la crisi e con i risparmi sui conti dello stato. I Contratti aziendali potranno prevedere deroghe ai Contratti nazionali ed alle leggi vigenti su quasi tutte le materie contrattuali, dall'orario di lavoro, alle mansioni, ai licenziamenti, ecc. Con un solo colpo si cancella quindi quasi tutto il peso del Contratto nazionale e si prevede la supremazia della contrattazione aziendale sulle leggi dello stato e la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori. Sacconi premia così la Fiat e la Confindustria e i sindacati che "collaborano", pronti ad ascoltare ed esaudire le richieste delle aziende. Visto poi che ciò non era giuridicamente sufficiente a far felice Marchionne, il Governo ha regalato anche la retroattività, santificando così i contratti di Mirafiori e Pomigliano. La contrattazione nazionale muore e quella aziendale si parcellizza, diventando sempre più "separata" e sempre meno "collettiva". - Le privatizzazioni, le liberalizzazioni e la cessione delle partecipazioni pubbliche in aziende a capitale misto, diventano oggetto di ricatto agli Enti Locali. Questi ultimi devono rispettare bilanci, manovre di stabilità, tagliando servizi e aumentando le tasse, sapendo che se si vendono i "gioielli di famiglia", saranno considerate "amministrazioni virtuose", limitando di qualche decimale i tagli imposti. Pochi si soffermano però sull'aspetto più importante: tagliare una quota così importante di fondi a Regioni, Province e Comuni, vuol dire colpire alla radice il ruolo sociale degli enti locali e si traduce in nuove tasse per i cittadini e minori servizi. Entrambe queste conseguenze ricadono pesantemente soprattutto sulla popolazione che in modo più concreto sta già pagando la crisi, sui precari, sui pensionati, sui disoccupati e su quelle famiglie che pur utilizzando il salario di uno o più componenti, non riesce comunque ad arrivare a fine mese. Liberalizzare e privatizzare vuol dire anche aumentare ritmi di lavoro e ridurre i salari dei lavoratori e fornire servizi scadenti ai cittadini. Vuol dire ridurre all'osso quei servizi di pubblica utilità che sino ad oggi hanno rappresentato un welfare locale e di prossimità. Vuol dire fregarsene del risultato plebiscitario del Referendum sull'acqua pubblica che invece ha rappresentato un NO secco all'intera filosofia delle liberalizzazioni dei servizi pubblici e non solo dell'acqua. - Evitiamo volutamente di parlare di costi della politica, misura questa parziale, limitata e tardiva. Come non entriamo nel merito del furto del 1�° Maggio, del 25 Aprile e del 2 Giugno. L'ultimo aspetto che invece vogliamo approfondire è l'estrema l'inadeguatezza della lotta all'evasione e la mancanza di una super patrimoniale. Da questi due provvedimenti sarebbero potuti emergere centinaia di miliardi di euro e si sarebbe in parte riassorbito quell'enorme squilibrio sociale che permette al 10% della popolazione di possedere il 50% della ricchezza del paese. La demagogia non ha limiti e così si cerca di far passare il contributo del 5% e 10% dei soli "dipendenti ricchi" quale elemento di giustizia sociale. Senza cioè colpire l'evasione fiscale che è evidente nell'ambito del lavoro autonomo (che in media dichiara circa 30.000 euro l'anno) ed i grandi patrimoni frutto di un sistema iniquo che permette a pochi di fare soldi e profitti e a tanti di fare la fame. Della manovra è certamente contenta la maggioranza di governo, anche se con qualche paradossale mal di pancia per non aver colpito di più le pensioni e meno gli stipendi più alti dei dipendenti.. Altrettanto felice è la Confindustria, anche se anch'essa avrebbe volto subito qualche anno di lavoro in più e qualche anno di pensione in meno. Abbastanza soddisfatti Cisl, Uil e Ugl che dicono di essere in presenza di luci ed ombre, ma che di fatto vedono premiato il loro "collaborare" con aziende e governo. Sconcertante la posizione di gran parte dell'opposizione parlamentare che balbetta e che da una parte si presenta come "responsabile" per non deludere Napolitano e Draghi e dall'altra denuncia la manovra come antipopolare ma non fa nulla per sollecitare una vera risposta "popolare" alla manovra. La Cgil, che da mesi ha avviato una trasformazione genetica per portarsi allo stesso "livello" della Cisl, non riesce proprio ad azzeccarne una e dopo la firma dell'Accordo con Cisl, Uil, Ugl e Confindustria e dell'insano Appello insieme agli stessi attori più le Banche, si trova oggi a dichiarare di voler scioperare come se nulla fosse accaduto negli ultimi mesi, come se non si comprendesse che il collegamento a filo doppio con il PD impone di non eccedere e al tempo stesso di sostenere "l'ambiguità" e la inadeguatezza dell'opposizione di questo partito. Il 23 agosto probabilmente indirà lo sciopero, ma su quale piattaforma, per sostenere cosa, per dire no a quali punti â��. non è dato sapere. USB ritiene che si sia ad un punto cruciale della storia politica e sociale del paese e che la crisi stia facendo emergere con inaudita violenza le contraddizioni che da anni sono tenute debitamente sotto traccia per non far esplodere il dissenso e l'opposizione. Se la crisi è sistemica non può certo essere affrontata con piccoli accorgimenti che non modificano la struttura del sistema che è la vera causa della crisi. Al contrario si deve agire sul sistema stesso, su una idea di società e di sviluppo completamente diversa, su misure di reale giustizia sociale che affrontino e modifichino la struttura della società e dei rapporti che in essa sono ormai sfibrati ed iniqui. NON ACCETTEREMO ALCUN SACRIFICIO PER SALVARE BANCHE E PADRONI COME CHIEDE L'EUROPA: PRIME PROPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI �· lotta senza quartiere all'evasione/elusione fiscale e contributiva �· blocco delle spese militari e rientro di tutte le missioni militari all'estero �· cancellazione del debito �· patrimoniale e forte tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie; modifica della normativa fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi �· nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche �· ricostruzione di uno strumento statale capace di rilanciare e finanziare la produzione e i servizi �· nessuna costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato �· riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario �· sblocco di tutti i contratti e istituzione del reddito sociale per precari e disoccupati �· legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro USB ha lanciato un appello a tutte le forze sindacali conflittuali per costruire una fortissima mobilitazione in tempi brevissimi. Due scioperi nazionali sono già stati lanciati da due categorie: i lavoratori del pubblico impiego sciopereranno per due ore il 9 settembre ed il 19 settembre saranno i lavoratori del trasporto pubblico locale a bloccare le città italiane per 4 ore. E' però indispensabile indire in tempi brevi lo SCIOPERO GENERALE e GENERALIZZATO a tutte le realtà sociali del paese e soprattutto è indispensabile dare il via ad una MOBILITAZIONE FORTE E CONTINUATA NEL TEMPO che faccia finalmente comprendere che IL LAVORO NON E' SCHIAVITU' e che I CITTADINI NON SONO SUDDITI. USB Agosto 2011 Confederazione Unione Sindacale di Base Sede Nazionale: Viale Castro Pretorio,116 - 00185 Roma Tel 06 59640004 - Fax 06 54070448 - e-mail: usb@usb.it
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Da: gagost	18/08/2011 22:50:03
Avanti popolo che la Grecia ci sia di esempio.
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Da: ???	18/08/2011 22:57:33
Voi che siete interni potete dirmi se il decreto emanato dal governo incide anche sulle assunzioni che dovevano essere imminenti (decreto già autorizzato dalla CdC e pubblicato in GU).Ho bisogno di saperlo...non so se sperare o disperarmi. Grazie a chi risponderà.
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Da: x ???	19/08/2011 06:49:29
vuoi un consiglio? cercati lavoro
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Da: il profeta	19/08/2011 07:15:25
Che palle questi papielli udb! Rimbalzeranno i loeo anatemi!
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Da: x il profeta	19/08/2011 12:35:01
trovi più interessanti i comunicati CISL e UIL?, fatti curare
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Da: il profeta	19/08/2011 19:20:17
Cettamente non mi farei curare da un dr. udb! Sai che sfiga!
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Da: x il profeta	19/08/2011 21:03:30
se a te porta piacere il comportamento di cisl e uil...sei messo maluccio!! In ogni caso, dei passaggi da B3 a C1 e della loro ripartizione, nessuno ha più parlato, come nessuno dice della chiusura di 710 agenzie
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Da: ???	20/08/2011 00:45:27
Per chi mi ha consigliato di trovarmi lavoro: la tua risposta è stata semplice, scontata, banale, irritante anche un pò ironica...ti ringrazio lo stesso del consiglio...pensavo che qualcuno di voi poteva sapere qualcosa in merito ma non è così.
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Da: x Udb	20/08/2011 00:48:19
Dovresti star contento, se tu passassi ad area C potresti farti corrompere dai malefici effluvi del potere, ci mancherebbero proprio comunicati neocislini in prosa barocca stile AO! Inoltre, in area B i tuoi comuncati saranno più ispirati. Una domanda: come mai hai scelto la mobilità in Inps?
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Da: ?????	20/08/2011 11:31:25
Sono stato in ferie senza pc ... novità per i 324 passaggi da b a c? Sono stai ripartiti i posti per regioni? ... grazie.
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