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Polizia di Stato, 1400 VICE ISPETTORI (concorso interno)
53139 messaggi, letto 1864551 volte
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Da: Natnev28/01/2017 13:16:26
Giusto per ritornare su riflessioni fatte nei giorni scorsi con colleghi ragionevoli, riporto,dal flash di uno dei sindacati maggioritari,uno dei punti del documento finale del direttivo nazionale:

"...ritiene...che le medesime considerazioni vadano svolte con riferimento al concorso per i 1400 Allievi Vice Ispettori, ai quali, in assenza di concrete argomentazioni a sostegno di dichiarazioni che allo stato appaiono avventate e frutto di un censurabile metodo che alimenta sospetti e gratuite illazioni, va espressa la vicinanza e la solidarietà del Direttivo Nazionale del SIULP, soprattutto in relazione alle non meno incomprensibili e gravissime generalizzazioni derivanti da estemporanee esternazioni da parte di soggetti dai quali sarebbe legittimo attendersi atteggiamenti caratterizzati da prudenza, e non da vane pruderie"

Non ho memoria di momenti di tensione cosi forti tra il vertice e il maggioritario.


Da: Natnev28/01/2017 13:21:07
Ricordo a me stesso e agli altri che tutto ciò è frutto dell'immobilismo folle sul fronte dei nostri concorsi interni....su questo si dovevano scrivere frasi così dure...ma venti anni fa!!!

Da: LA CANTAVA BONO VOX?28/01/2017 13:25:12
(adattamento alla situazione)
See the stone set in your mind
Feel the cucumber near your ass

It waits just you

Sleight of hand and twist of fate
On a bed of nails you wait the ranking

and we leave without you...



With or without you

With or without you

Da: Deraglitore 28/01/2017 13:35:44
Hanno portato avanti per tanti anni solo ed esclusivamente interessi personali,  hanno fatto della p.s. un affare personale ed ora  che il capo vuole ripristinare la legalità, le nostre ooss si stanno sentendo mancare il terreno sotto i piedi.
Non hanno argomenti,  da troppi anni hanno abdicato al loro ruolo istituzionale.  Tutto prima o poi finisce, ora é finito il tempo dei cammelli e delle torte.
Si facciamo da parte, non servono a nulla.
Sanno fare solo  comunicati senza senso, ormai sono troppo lontani dalla realtà lavorativa reale dei poliziotti.
Andate a lavorare...

Da: ... 28/01/2017 13:43:29
Natnev, non m'ntendo di cose sindacali ma la nota Siulp che significa? Che il Capo parla a vanvera? Senza basi ma sulla scorta del sentito dire? Dico questo perché ho la medesima sensazione. L'intervento del Capo ospite del Sap mi è sembrato particolarmente inopportuno, poco confacente al suo ruolo e, soprattutto, senza fondamento. Dilettantesco insomma.

Da: Natnev28/01/2017 13:45:38
Bisogna solo sperare che il Capo resti in carica ancora per diversi anni, perché sarà un lavoro lungo e complesso quello di scardinare il corporativismo fino ad adesso dominante

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Da: Natnev28/01/2017 13:45:38
Bisogna solo sperare che il Capo resti in carica ancora per diversi anni, perché sarà un lavoro lungo e complesso quello di scardinare il corporativismo fino ad adesso dominante

Da: ... 28/01/2017 13:48:25
Vedremo.

Da: Natnev28/01/2017 13:50:23
L'intervento del Capo è stato"dirompente", per qualcuno inopportuno,,,ma ci sono cose che a noi umili mortali sfuggono. Forse, col tempo, avremo più elementi per comprenderne appieno il significato. La sua storia professionale gli dà ragione a prescindere!!

Da: deragliatore 28/01/2017 13:52:45
Se il capo ha detto quelle cose é perché ha ritenuto vi siano gli elementi.
Chi sei tu a dire che é stato inopportuno?
O forse per inopportuno intendi argomenti scomodi perché contro i tuoi interessi personali

Da: Natnev28/01/2017 14:04:14
Ho scritto che secondo me è stato dirompente e per qualcuno inopportuno, non "secondo me è stato inopportuno". Ho anche  confessato la mia inadeguatezza nel qualificarlo per un duplice ordine di motivi: il valore assoluto della persona e l'ignoranza degli elementi che lo hanno determinato ad esprimersi in quei termini, in quella sede.

Da: idoneo che ha studiato28/01/2017 14:05:55
x deragliatore

Se il CONSIGLIO DI STATO ( Organo di rilievo costituzionale della Repubblica Italianaha, massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell'amministrazione pubblica) ha detto quelle cose é perché ha ritenuto vi siano gli elementi.
Chi sei tu a dire che é stato inopportuno?
O forse per inopportuno intendi argomenti scomodi perché contro i tuoi interessi personali?

Da: puma7928/01/2017 14:10:01
diversi mesi fa il Capo disse che la Commissione aveva letto riletto e riletto ancora tutti gli elaborati prima di amanare un verdetto al fine di evitare brutte figure e ingiustizie nella POLIZIA DI STATO. Il giorno dopo uscirono i primi papocchi ed il Capo non fece piu' alcun intervento. Oggi un altro CAPO ha espresso un leggittimo pensiero dall'alto della sua autorita' esprimendo perplessita' su tanri temi che la vecchia commissione, dopo avere riletto piu' volte, ha ritenuto idonei. Oggi i sindacati fanno casino ma de che?. speriamo che il Capo non lasci la strada intrapresa e mandi a quel paese quei quattro zoticoni che si fanno chiamare sindacalisti

Da: puma7928/01/2017 14:10:02
diversi mesi fa il Capo disse che la Commissione aveva letto riletto e riletto ancora tutti gli elaborati prima di amanare un verdetto al fine di evitare brutte figure e ingiustizie nella POLIZIA DI STATO. Il giorno dopo uscirono i primi papocchi ed il Capo non fece piu' alcun intervento. Oggi un altro CAPO ha espresso un leggittimo pensiero dall'alto della sua autorita' esprimendo perplessita' su tanri temi che la vecchia commissione, dopo avere riletto piu' volte, ha ritenuto idonei. Oggi i sindacati fanno casino ma de che?. speriamo che il Capo non lasci la strada intrapresa e mandi a quel paese quei quattro zoticoni che si fanno chiamare sindacalisti

Da: Luigi xvi 28/01/2017 14:11:44
Cari colleghi idonei e non..
a mio avviso dopo aver letto gli ultimi duri comunicati dei nostri sindacatini contro il nostro dipartimento della P.S. (quindi contro il Capo), traggo una piccola riflessione.
Il Capo era partito per bissare ciò che aveva appena firmato per il concorso da agt, poi a causa del tanto freddo abbattutosi sulla penisola, sono state congelate le "comunicazioni" preannunciate.
Al momento queste "comunicazioni" sono in fase di disgelo, ma la soluzione prospettata dietro i riflettori ancora non va giù ai nostri sindacatini..chissà perché?
Le trattative proseguono....
Datemi retta tutti, idonei e non, speriamo in una soluzione politica a questo papocchio, con la speranza che per il futuro non accada più ciò che è successo.
Buon riordino a tutti.

Da: Natnev28/01/2017 14:16:26
Condivido quanto espresso da sua Maestà, c'è un dietro le quinte che ci sfugge e la partita va ben oltre il nostro bel concorsino

Da: Ro198128/01/2017 14:27:06
Dobbiamo solo sperare che il Nostro Capo faccia pulizia di tutta quella gente che ha portato a questa situazione paludosa e incerta. Cmq io ho avuto modo di sentire un collega, cmq preparato, all'uscita dell'elaborato, che erano ormai le 18.30, riferire testuali parele: ho fatto un casino in quanto ho scritto troppo e non sono riuscito a copiare tutto, tanto da dover mettere il numero alle pagine con l' indicazione di quelle da trascrivere. Risultato superamento della prova. W l'Italia

Da: Ragioniamo28/01/2017 14:37:29
Concordo, speriamo che tutto si risolva presto e dando giustizia a tutti (idonei e non idonei).
Questo silenzio sta alimentando una disputa tra idonei/non idonei che non meritiamo.
Siamo gli stessi che ogni giorno indossano la divisa e rischiano la vita per quel che crediamo.
Restiamo uniti, non possiamo permetterci di dividerci.

Da: Ragioniamo28/01/2017 14:39:30
P.S.: "Concordo" era riferito al post di Natnev delle 14.16

Da: Ron 28/01/2017 14:47:54
Direttivo Nazionale SIULP - Documento finale
Il Direttivo Nazionale SIULP, riunito a Roma il 23 e 24 gennaio
2017
APPROVA
La relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario
Generale;
PRENDE ATTO
della inusitata serie di atti unilaterali e in stridente contrasto
con i principi dell'ordinamento, oltre che in assoluto spregio del
rispetto delle relazioni sindacali, adottati dall'Amministrazione
in materie che involgono riflessi determinanti sull'attività
lavorativa e sui diritti dei poliziotti;
IN PARTICOLARE
esprime la più ferma condanna per l'adozione del decreto sulla
"Sorveglianza sanitaria e promozione della salute",
denominazione altisonante che ha il solo scopo di mal celare un
oscuro piano di controllo dei dati personali e sensibili del
personale della Polizia di Stato, e che si potrebbe prestare, in
realtà, ad essere utilizzato per finalità assai meno nobili, il tutto
con disposizioni in evidente contrasto con principi fondamentali
dell'ordinamento, ragioni per le quali si dà mandato alla
Segreteria Nazionale di dare corso ad ogni iniziativa, anche in
sede giurisdizionale, per respingere questo strisciante tentativo
di portare le lancette dell'orologio ad un periodo buio della
storia della Polizia di Stato;
SEGNALA
in proposito il preoccupante ripetersi di esternazioni pubbliche
del vertice del Dipartimento della P.S. talvolta mirate a
disconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, altre a
cercare di imbrigliarne la libera esplicazione delle proprie
funzioni di tutela del personale, financo con comportamenti che
forse meritano di essere sottoposti al vaglio di altre istanze di
garanzia;
CONSIDERA
fondamentale che il rispetto del principio di legalità debba
essere riaffermato in ogni esplicazione dell'azione
amministrativa, anche laddove questo, a fronte di una adeguata e motivata comparazione degli interessi in gioco, dovesse comportare il sacrificio di
interessi legittimi;
RITIENE
pertanto che eventuali provvedimenti di annullamento di concorsi pubblici in avanzato
stato di compimento debbano fondarsi su adeguate basi motivazionali, e soprattutto che
debbano essere adottati prima di essere annunciati, ed in ogni caso resi pubblici nella
loro integrità così da soddisfare l'esigenza di trasparenza ed il diritto degli interessati di
conoscere le ragioni in base alle quali il loro interesse viene ad essere sacrificato;
CONSTATA
che il recente decreto di revoca della graduatoria della prova scritta del concorso per 559
Allievi Agenti della Polizia di Stato non corrisponde ad alcuno degli insopprimibili
presupposti di legalità dianzi richiamati, essendo stato pubblicato con procedura inedita
ed inquietante solamente la parte dispositiva, dalla quale non è possibile inferire né le
ragioni di fatto, né quelle di diritto, ed in particolare quelle relative alla valutazione del
bilanciamento degli interessi pubblici e privati in gioco; per questo condivide l'iniziativa
della Segreteria Nazionale di sostenere il ricorso innanzi alla giurisdizione amministrativa
per contrastare un metodo assolutamente inaccettabile dell'Amministrazione e per
tutelare gli sforzi di centinaia di meritevoli ragazzi, nei cui confronti sono state usate, con
colpevole qualunquismo, definizioni offensive e spregevoli anche da parte di soggetti dai
quali sarebbe legittimo attendersi toni e modi decisamente più consoni ai ruoli
istituzionali ricoperti;
RITIENE
che le medesime considerazioni vadano svolte con riferimento al concorso per i 1400
Allievi Vice Ispettori, ai quali, in assenza di concrete argomentazioni a sostegno di
dichiarazioni che allo stato appaiono avventate e frutto di un censurabile metodo che
alimenta sospetti e gratuite illazioni, va espressa la vicinanza e la solidarietà del Direttivo
Nazionale del SIULP, soprattutto in relazione alle non meno incomprensibili e gravissime
generalizzazioni derivanti da estemporanee esternazioni da parte di soggetti dai quali
sarebbe legittimo attendersi atteggiamenti caratterizzati da prudenza, e non da vane
pruderie;
ESPRIME
ampia soddisfazione per l'entità delle risorse che, grazie all'incessante opera di
sollecitazione svolta dalla Segreteria Nazionale, sono state individuate nella legge di
bilancio per il riordino delle carriere e per la riparametrazione, nonché per lo
straordinario risultato che ha portato ad ottenere anche le somme necessarie alla
stabilizzazione degli 80 euro;
CONSIDERA
a questo punto necessario giungere quanto prima a conclusione del percorso di
elaborazione della piattaforma per il riordino delle carriere, e condivide la proposta della
Segreteria Nazionale di far rinnovare, nelle more della definitiva adozione del
corrispondente decreto legislativo, e per il solo anno in corso, l'attribuzione
dell'emolumento relativo agli 80 euro sin da subito, e con effetto retroattivo alla
mensilità di gennaio 2017, con le modalità straordinarie già utilizzate per l'anno 2016,
salvo poi prevederne la definitiva stabilizzazione con decorrenza dal gennaio del 2018,
secondo modalità tali da rendere i corrispondenti aumenti compatibili con il rinnovo del
contratto di lavoro; RITIENE
che in ogni caso la bozza di riordino proposta dall'Amministrazione debba essere
migliorata e che debbano di conseguenza essere apportate alcune irrinunciabili
modifiche; è in particolare inaccettabile il mantenimento del limite dei 40 anni di età per
la partecipazione ai concorsi interni, così come la possibilità che particolari attribuzioni e
competenze professionali, quali quelle relative alle funzioni di ufficiale di P.G. agli
Assistenti Capo, possano dipendere da scelte dei responsabili degli uffici svincolate da
qualsiasi possibilità di controllo di legittimità e senza criteri oggettivi di riferimento, e per
giunta con carattere di temporaneità; a tal proposito, senza infingimenti, il Direttivo
Nazionale incarica la Segreteria Nazionale, qualora dovesse esistere l'esigenza
dell'Amministrazione di avere un numero maggiore di Ufficiali di P.G. al punto da
ricorrere allo stratagemma anzidetto, di richiedere un ampliamento dell'organico del
ruolo sovrintendenti in modo da soddisfare sia le esigenze dell'Amministrazione che le
legittime aspettative dei Colleghi;
FERMO RESTANDO
che la formazione del personale rappresenta un ineludibile principio al quale da sempre il
SIULP attribuisce primaria importanza, occorre però prendere in considerazione
l'opportunità di agevolare, quantomeno nella fase transitoria, il personale che sarà
chiamato a frequentare i corsi per l'accesso alle qualifiche superiori, individuando
modalità che tengano conto dell'anzianità di servizio e anagrafica e, di conseguenza,
della maturata esperienza professionale soprattutto in funzione del colpevole e
gravissimo ritardo maturato dall'Amministrazione nel bandire puntualmente i concorsi;
SOTTOLINEA
che la dirigenzializzazione degli attuali direttivi riguardi tutte le qualifiche, e che quindi
sia incluso anche il personale che riveste la qualifica di Commissario Capo, diversamente
realizzandosi sperequazioni dalle quali scaturirebbero nuovi attriti e conseguenti
contenziosi che potrebbero minare la reale portata del processo di riordino e riassetto
delle funzioni e delle competenze che si sta cercando di realizzare;
EVIDENZIA
che proprio in ragione della prevista rimodulazione del ruolo dirigenziale debba essere
valutato un adeguamento degli assetti statutari, per consentire al SIULP di continuare ad
essere, pur nella salvaguardia dell'unicità dell'Organizzazione, il punto di riferimento di
tutto il personale, così evitando pericolose derive corporative e potenziali frammentazioni
che altro non farebbero se non favorire criteri clientelari di selezione della classe
dirigente;
CONSIDERA
indifferibile che in materia di immigrazione in generale, soprattutto con riguardo al
progetto di riattivazione e/o di neo istituzione dei CIE in ciascun ambito regionale, sia
finalmente previsto un quadro normativo che garantisca la tutela giuridica e sanitaria del
personale della Polizia di Stato che sarà chiamato ad operare per la vigilanza e la
sicurezza degli istituendi centri così come direttive univoche atte a chiarire che l'area di
competenza dei singoli CIE, ovvero quali sono i territori che possono indirizzare gli
immigrati in tali centri, significando che la stessa non deve superare l'ambito della
regione nel quale viene istituito; in particolare occorre altresì che si eviti la riproposizione
di ambiguità normative che non definendo lo stato giuridico dei soggetti trattenuti nei
centri di identificazione non consentono di definire con certezza protocolli operativi aiquali fare riferimento. Occorre poi, al fine di garantire il rispetto della dignità delle
persone che entreranno nei CIE, che le modalità di trattamento di chi si trova in questi
centri sia uniformato a livello nazionale, evitando che la gestione dei centri di
permanenza dipenda dalle scelte dei responsabili territoriali incaricati della direzione e
non invece da un accordo quadro che ne garantisca l'uniformità su tutto il territorio;
incarica pertanto la Segreteria Nazionale di sensibilizzare il Governo e le forze politiche
sui rischi e sulle criticità, non solo giuridiche, che come hanno dimostrato le pregresse
esperienze renderebbero di fatto inefficace l'azione di contrasto e prevenzione che
dovrebbero soddisfare i CIE, ma anche organizzative che in passato, per effetto del
"nomadismo dei poliziotti" ha rischiato la paralisi di intere questure;
DA' MANDATO
alla Segreteria Nazionale di dare avvio alla fase congressuale costituendo le commissioni
statutariamente previste, calendarizzando gli assetti prodromici alla celebrazione del
congresso;
ESPRIME
la più sentita solidarietà ai Colleghi di Milano coinvolti nel conflitto a fuoco con il
terrorista dell'ISIS e al collega artificiere di Firenze per le gravissime ferite riportate in
servizio, una vicenda che oltre alle dolorose conseguenze per l'incolumità in sé evidenzia
i limiti derivanti della sostanziale mancanza di un adeguato quadro normativo per la
tutela sanitaria che dovranno essere al centro dell'attenzione dei negoziati della prossima
tornata contrattuale;
ESPRIME
sentimenti di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, e
costrette a condizioni di sopravvivenza estreme a causa di una drammatica situazione
meteorologica che le affligge, nonché plauso ai Colleghi e a tutti coloro che sono
impegnati nei soccorsi per la professionalità e lo spirito di abnegazione con cui si stanno
adoperando nelle operazioni di salvataggio;
CONDANNA INFINE
la scellerata e incomprensibile decisione dell'Amministrazione, ancora una volta in modo
unilaterale e in violazione all'impegno assunto che prevedeva un confronto sul tavolo del
coordinamento in modo da contemperare le esigenze dei cittadini e di tutte le Forze di
Polizia in campo, finalizzata a chiudere oltre 250 uffici delle Specialità della Polizia di
Stato che insistono sul territorio a difesa e al servizio dei cittadini come gli eventi sismici
e i disastri climatici hanno dimostrato anche negli ultimi accadimenti.
Roma 24 gennaio 2017
APPROVATO ALL'UNANIMITA'

Da: Ron 28/01/2017 14:56:32
Direttivo Nazionale SIULP - Documento finale
Il Direttivo Nazionale SIULP, riunito a Roma il 23 e 24 gennaio
2017
APPROVA
La relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario
Generale;
PRENDE ATTO
della inusitata serie di atti unilaterali e in stridente contrasto
con i principi dell'ordinamento, oltre che in assoluto spregio del
rispetto delle relazioni sindacali, adottati dall'Amministrazione
in materie che involgono riflessi determinanti sull'attività
lavorativa e sui diritti dei poliziotti;
IN PARTICOLARE
esprime la più ferma condanna per l'adozione del decreto sulla
"Sorveglianza sanitaria e promozione della salute",
denominazione altisonante che ha il solo scopo di mal celare un
oscuro piano di controllo dei dati personali e sensibili del
personale della Polizia di Stato, e che si potrebbe prestare, in
realtà, ad essere utilizzato per finalità assai meno nobili, il tutto
con disposizioni in evidente contrasto con principi fondamentali
dell'ordinamento, ragioni per le quali si dà mandato alla
Segreteria Nazionale di dare corso ad ogni iniziativa, anche in
sede giurisdizionale, per respingere questo strisciante tentativo
di portare le lancette dell'orologio ad un periodo buio della
storia della Polizia di Stato;
SEGNALA
in proposito il preoccupante ripetersi di esternazioni pubbliche
del vertice del Dipartimento della P.S. talvolta mirate a
disconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, altre a
cercare di imbrigliarne la libera esplicazione delle proprie
funzioni di tutela del personale, financo con comportamenti che
forse meritano di essere sottoposti al vaglio di altre istanze di
garanzia;
CONSIDERA
fondamentale che il rispetto del principio di legalità debba
essere riaffermato in ogni esplicazione dell'azione
amministrativa, anche laddove questo, a fronte di una adeguata e motivata comparazione degli interessi in gioco, dovesse comportare il sacrificio di
interessi legittimi;
RITIENE
pertanto che eventuali provvedimenti di annullamento di concorsi pubblici in avanzato
stato di compimento debbano fondarsi su adeguate basi motivazionali, e soprattutto che
debbano essere adottati prima di essere annunciati, ed in ogni caso resi pubblici nella
loro integrità così da soddisfare l'esigenza di trasparenza ed il diritto degli interessati di
conoscere le ragioni in base alle quali il loro interesse viene ad essere sacrificato;
CONSTATA
che il recente decreto di revoca della graduatoria della prova scritta del concorso per 559
Allievi Agenti della Polizia di Stato non corrisponde ad alcuno degli insopprimibili
presupposti di legalità dianzi richiamati, essendo stato pubblicato con procedura inedita
ed inquietante solamente la parte dispositiva, dalla quale non è possibile inferire né le
ragioni di fatto, né quelle di diritto, ed in particolare quelle relative alla valutazione del
bilanciamento degli interessi pubblici e privati in gioco; per questo condivide l'iniziativa
della Segreteria Nazionale di sostenere il ricorso innanzi alla giurisdizione amministrativa
per contrastare un metodo assolutamente inaccettabile dell'Amministrazione e per
tutelare gli sforzi di centinaia di meritevoli ragazzi, nei cui confronti sono state usate, con
colpevole qualunquismo, definizioni offensive e spregevoli anche da parte di soggetti dai
quali sarebbe legittimo attendersi toni e modi decisamente più consoni ai ruoli
istituzionali ricoperti;
RITIENE
che le medesime considerazioni vadano svolte con riferimento al concorso per i 1400
Allievi Vice Ispettori, ai quali, in assenza di concrete argomentazioni a sostegno di
dichiarazioni che allo stato appaiono avventate e frutto di un censurabile metodo che
alimenta sospetti e gratuite illazioni, va espressa la vicinanza e la solidarietà del Direttivo
Nazionale del SIULP, soprattutto in relazione alle non meno incomprensibili e gravissime
generalizzazioni derivanti da estemporanee esternazioni da parte di soggetti dai quali
sarebbe legittimo attendersi atteggiamenti caratterizzati da prudenza, e non da vane
pruderie;
ESPRIME
ampia soddisfazione per l'entità delle risorse che, grazie all'incessante opera di
sollecitazione svolta dalla Segreteria Nazionale, sono state individuate nella legge di
bilancio per il riordino delle carriere e per la riparametrazione, nonché per lo
straordinario risultato che ha portato ad ottenere anche le somme necessarie alla
stabilizzazione degli 80 euro;
CONSIDERA
a questo punto necessario giungere quanto prima a conclusione del percorso di
elaborazione della piattaforma per il riordino delle carriere, e condivide la proposta della
Segreteria Nazionale di far rinnovare, nelle more della definitiva adozione del
corrispondente decreto legislativo, e per il solo anno in corso, l'attribuzione
dell'emolumento relativo agli 80 euro sin da subito, e con effetto retroattivo alla
mensilità di gennaio 2017, con le modalità straordinarie già utilizzate per l'anno 2016,
salvo poi prevederne la definitiva stabilizzazione con decorrenza dal gennaio del 2018,
secondo modalità tali da rendere i corrispondenti aumenti compatibili con il rinnovo del
contratto di lavoro; RITIENE
che in ogni caso la bozza di riordino proposta dall'Amministrazione debba essere
migliorata e che debbano di conseguenza essere apportate alcune irrinunciabili
modifiche; è in particolare inaccettabile il mantenimento del limite dei 40 anni di età per
la partecipazione ai concorsi interni, così come la possibilità che particolari attribuzioni e
competenze professionali, quali quelle relative alle funzioni di ufficiale di P.G. agli
Assistenti Capo, possano dipendere da scelte dei responsabili degli uffici svincolate da
qualsiasi possibilità di controllo di legittimità e senza criteri oggettivi di riferimento, e per
giunta con carattere di temporaneità; a tal proposito, senza infingimenti, il Direttivo
Nazionale incarica la Segreteria Nazionale, qualora dovesse esistere l'esigenza
dell'Amministrazione di avere un numero maggiore di Ufficiali di P.G. al punto da
ricorrere allo stratagemma anzidetto, di richiedere un ampliamento dell'organico del
ruolo sovrintendenti in modo da soddisfare sia le esigenze dell'Amministrazione che le
legittime aspettative dei Colleghi;
FERMO RESTANDO
che la formazione del personale rappresenta un ineludibile principio al quale da sempre il
SIULP attribuisce primaria importanza, occorre però prendere in considerazione
l'opportunità di agevolare, quantomeno nella fase transitoria, il personale che sarà
chiamato a frequentare i corsi per l'accesso alle qualifiche superiori, individuando
modalità che tengano conto dell'anzianità di servizio e anagrafica e, di conseguenza,
della maturata esperienza professionale soprattutto in funzione del colpevole e
gravissimo ritardo maturato dall'Amministrazione nel bandire puntualmente i concorsi;
SOTTOLINEA
che la dirigenzializzazione degli attuali direttivi riguardi tutte le qualifiche, e che quindi
sia incluso anche il personale che riveste la qualifica di Commissario Capo, diversamente
realizzandosi sperequazioni dalle quali scaturirebbero nuovi attriti e conseguenti
contenziosi che potrebbero minare la reale portata del processo di riordino e riassetto
delle funzioni e delle competenze che si sta cercando di realizzare;
EVIDENZIA
che proprio in ragione della prevista rimodulazione del ruolo dirigenziale debba essere
valutato un adeguamento degli assetti statutari, per consentire al SIULP di continuare ad
essere, pur nella salvaguardia dell'unicità dell'Organizzazione, il punto di riferimento di
tutto il personale, così evitando pericolose derive corporative e potenziali frammentazioni
che altro non farebbero se non favorire criteri clientelari di selezione della classe
dirigente;
CONSIDERA
indifferibile che in materia di immigrazione in generale, soprattutto con riguardo al
progetto di riattivazione e/o di neo istituzione dei CIE in ciascun ambito regionale, sia
finalmente previsto un quadro normativo che garantisca la tutela giuridica e sanitaria del
personale della Polizia di Stato che sarà chiamato ad operare per la vigilanza e la
sicurezza degli istituendi centri così come direttive univoche atte a chiarire che l'area di
competenza dei singoli CIE, ovvero quali sono i territori che possono indirizzare gli
immigrati in tali centri, significando che la stessa non deve superare l'ambito della
regione nel quale viene istituito; in particolare occorre altresì che si eviti la riproposizione
di ambiguità normative che non definendo lo stato giuridico dei soggetti trattenuti nei
centri di identificazione non consentono di definire con certezza protocolli operativi aiquali fare riferimento. Occorre poi, al fine di garantire il rispetto della dignità delle
persone che entreranno nei CIE, che le modalità di trattamento di chi si trova in questi
centri sia uniformato a livello nazionale, evitando che la gestione dei centri di
permanenza dipenda dalle scelte dei responsabili territoriali incaricati della direzione e
non invece da un accordo quadro che ne garantisca l'uniformità su tutto il territorio;
incarica pertanto la Segreteria Nazionale di sensibilizzare il Governo e le forze politiche
sui rischi e sulle criticità, non solo giuridiche, che come hanno dimostrato le pregresse
esperienze renderebbero di fatto inefficace l'azione di contrasto e prevenzione che
dovrebbero soddisfare i CIE, ma anche organizzative che in passato, per effetto del
"nomadismo dei poliziotti" ha rischiato la paralisi di intere questure;
DA' MANDATO
alla Segreteria Nazionale di dare avvio alla fase congressuale costituendo le commissioni
statutariamente previste, calendarizzando gli assetti prodromici alla celebrazione del
congresso;
ESPRIME
la più sentita solidarietà ai Colleghi di Milano coinvolti nel conflitto a fuoco con il
terrorista dell'ISIS e al collega artificiere di Firenze per le gravissime ferite riportate in
servizio, una vicenda che oltre alle dolorose conseguenze per l'incolumità in sé evidenzia
i limiti derivanti della sostanziale mancanza di un adeguato quadro normativo per la
tutela sanitaria che dovranno essere al centro dell'attenzione dei negoziati della prossima
tornata contrattuale;
ESPRIME
sentimenti di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, e
costrette a condizioni di sopravvivenza estreme a causa di una drammatica situazione
meteorologica che le affligge, nonché plauso ai Colleghi e a tutti coloro che sono
impegnati nei soccorsi per la professionalità e lo spirito di abnegazione con cui si stanno
adoperando nelle operazioni di salvataggio;
CONDANNA INFINE
la scellerata e incomprensibile decisione dell'Amministrazione, ancora una volta in modo
unilaterale e in violazione all'impegno assunto che prevedeva un confronto sul tavolo del
coordinamento in modo da contemperare le esigenze dei cittadini e di tutte le Forze di
Polizia in campo, finalizzata a chiudere oltre 250 uffici delle Specialità della Polizia di
Stato che insistono sul territorio a difesa e al servizio dei cittadini come gli eventi sismici
e i disastri climatici hanno dimostrato anche negli ultimi accadimenti.
Roma 24 gennaio 2017
APPROVATO ALL'UNANIMITA'

Da: W il presidente della repubblica28/01/2017 15:03:00
Grazie presidente della repubblica


Grazie consiglio di stato


Da: X ma .....28/01/2017 15:05:10
"...e chi ha passato il tema solo con tanta fortuna dovrà dimostrare di aver studiato e rimediare agli esami durante il corso, che temo non saranno una passeggiata"
Dovrà dimostrare... Chi ha passato il tema "con tanta fortuna" dopo si è passato anche orali e psicoattitudinali, direi che ha già dimostrato di aver studiato, chissà perchè tutti con gli occhi puntati sul tema e gli orali come non fossero esistiti, ma si sa, quando il dito punta la Luna guardano tutti il dito.
Poi mi metti in mezzo il riordino, se fanno altri ispettori con i punti del detersivo quelli vanno bene cosí? Non devono dimostrare niente? Per loro niente esami, niente studio, niente da dimostrare?

Da: X Puma7928/01/2017 15:07:46
Quando il capo ha parlato di temi scandalosi e di colleghi a cui andrebbe tolta la qualifica non ha mai detto di riferirsi ai temi degli idonei, anche perchè, tolte le solite 3-4 frasi che continuano a girare, di temi dei non idonei non se ne sono visti, magari parlava di quelli.

Da: Ron 28/01/2017 15:13:27
Direttivo Nazionale SIULP - Documento finale
Il Direttivo Nazionale SIULP, riunito a Roma il 23 e 24 gennaio
2017
APPROVA
La relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario
Generale;
PRENDE ATTO
della inusitata serie di atti unilaterali e in stridente contrasto
con i principi dell'ordinamento, oltre che in assoluto spregio del
rispetto delle relazioni sindacali, adottati dall'Amministrazione
in materie che involgono riflessi determinanti sull'attività
lavorativa e sui diritti dei poliziotti;
IN PARTICOLARE
esprime la più ferma condanna per l'adozione del decreto sulla
"Sorveglianza sanitaria e promozione della salute",
denominazione altisonante che ha il solo scopo di mal celare un
oscuro piano di controllo dei dati personali e sensibili del
personale della Polizia di Stato, e che si potrebbe prestare, in
realtà, ad essere utilizzato per finalità assai meno nobili, il tutto
con disposizioni in evidente contrasto con principi fondamentali
dell'ordinamento, ragioni per le quali si dà mandato alla
Segreteria Nazionale di dare corso ad ogni iniziativa, anche in
sede giurisdizionale, per respingere questo strisciante tentativo
di portare le lancette dell'orologio ad un periodo buio della
storia della Polizia di Stato;
SEGNALA
in proposito il preoccupante ripetersi di esternazioni pubbliche
del vertice del Dipartimento della P.S. talvolta mirate a
disconoscere il ruolo delle organizzazioni sindacali, altre a
cercare di imbrigliarne la libera esplicazione delle proprie
funzioni di tutela del personale, financo con comportamenti che
forse meritano di essere sottoposti al vaglio di altre istanze di
garanzia;
CONSIDERA
fondamentale che il rispetto del principio di legalità debba
essere riaffermato in ogni esplicazione dell'azione
amministrativa, anche laddove questo, a fronte di una adeguata e motivata comparazione degli interessi in gioco, dovesse comportare il sacrificio di
interessi legittimi;
RITIENE
pertanto che eventuali provvedimenti di annullamento di concorsi pubblici in avanzato
stato di compimento debbano fondarsi su adeguate basi motivazionali, e soprattutto che
debbano essere adottati prima di essere annunciati, ed in ogni caso resi pubblici nella
loro integrità così da soddisfare l'esigenza di trasparenza ed il diritto degli interessati di
conoscere le ragioni in base alle quali il loro interesse viene ad essere sacrificato;
CONSTATA
che il recente decreto di revoca della graduatoria della prova scritta del concorso per 559
Allievi Agenti della Polizia di Stato non corrisponde ad alcuno degli insopprimibili
presupposti di legalità dianzi richiamati, essendo stato pubblicato con procedura inedita
ed inquietante solamente la parte dispositiva, dalla quale non è possibile inferire né le
ragioni di fatto, né quelle di diritto, ed in particolare quelle relative alla valutazione del
bilanciamento degli interessi pubblici e privati in gioco; per questo condivide l'iniziativa
della Segreteria Nazionale di sostenere il ricorso innanzi alla giurisdizione amministrativa
per contrastare un metodo assolutamente inaccettabile dell'Amministrazione e per
tutelare gli sforzi di centinaia di meritevoli ragazzi, nei cui confronti sono state usate, con
colpevole qualunquismo, definizioni offensive e spregevoli anche da parte di soggetti dai
quali sarebbe legittimo attendersi toni e modi decisamente più consoni ai ruoli
istituzionali ricoperti;
RITIENE
che le medesime considerazioni vadano svolte con riferimento al concorso per i 1400
Allievi Vice Ispettori, ai quali, in assenza di concrete argomentazioni a sostegno di
dichiarazioni che allo stato appaiono avventate e frutto di un censurabile metodo che
alimenta sospetti e gratuite illazioni, va espressa la vicinanza e la solidarietà del Direttivo
Nazionale del SIULP, soprattutto in relazione alle non meno incomprensibili e gravissime
generalizzazioni derivanti da estemporanee esternazioni da parte di soggetti dai quali
sarebbe legittimo attendersi atteggiamenti caratterizzati da prudenza, e non da vane
pruderie;
ESPRIME
ampia soddisfazione per l'entità delle risorse che, grazie all'incessante opera di
sollecitazione svolta dalla Segreteria Nazionale, sono state individuate nella legge di
bilancio per il riordino delle carriere e per la riparametrazione, nonché per lo
straordinario risultato che ha portato ad ottenere anche le somme necessarie alla
stabilizzazione degli 80 euro;
CONSIDERA
a questo punto necessario giungere quanto prima a conclusione del percorso di
elaborazione della piattaforma per il riordino delle carriere, e condivide la proposta della
Segreteria Nazionale di far rinnovare, nelle more della definitiva adozione del
corrispondente decreto legislativo, e per il solo anno in corso, l'attribuzione
dell'emolumento relativo agli 80 euro sin da subito, e con effetto retroattivo alla
mensilità di gennaio 2017, con le modalità straordinarie già utilizzate per l'anno 2016,
salvo poi prevederne la definitiva stabilizzazione con decorrenza dal gennaio del 2018,
secondo modalità tali da rendere i corrispondenti aumenti compatibili con il rinnovo del
contratto di lavoro; RITIENE
che in ogni caso la bozza di riordino proposta dall'Amministrazione debba essere
migliorata e che debbano di conseguenza essere apportate alcune irrinunciabili
modifiche; è in particolare inaccettabile il mantenimento del limite dei 40 anni di età per
la partecipazione ai concorsi interni, così come la possibilità che particolari attribuzioni e
competenze professionali, quali quelle relative alle funzioni di ufficiale di P.G. agli
Assistenti Capo, possano dipendere da scelte dei responsabili degli uffici svincolate da
qualsiasi possibilità di controllo di legittimità e senza criteri oggettivi di riferimento, e per
giunta con carattere di temporaneità; a tal proposito, senza infingimenti, il Direttivo
Nazionale incarica la Segreteria Nazionale, qualora dovesse esistere l'esigenza
dell'Amministrazione di avere un numero maggiore di Ufficiali di P.G. al punto da
ricorrere allo stratagemma anzidetto, di richiedere un ampliamento dell'organico del
ruolo sovrintendenti in modo da soddisfare sia le esigenze dell'Amministrazione che le
legittime aspettative dei Colleghi;
FERMO RESTANDO
che la formazione del personale rappresenta un ineludibile principio al quale da sempre il
SIULP attribuisce primaria importanza, occorre però prendere in considerazione
l'opportunità di agevolare, quantomeno nella fase transitoria, il personale che sarà
chiamato a frequentare i corsi per l'accesso alle qualifiche superiori, individuando
modalità che tengano conto dell'anzianità di servizio e anagrafica e, di conseguenza,
della maturata esperienza professionale soprattutto in funzione del colpevole e
gravissimo ritardo maturato dall'Amministrazione nel bandire puntualmente i concorsi;
SOTTOLINEA
che la dirigenzializzazione degli attuali direttivi riguardi tutte le qualifiche, e che quindi
sia incluso anche il personale che riveste la qualifica di Commissario Capo, diversamente
realizzandosi sperequazioni dalle quali scaturirebbero nuovi attriti e conseguenti
contenziosi che potrebbero minare la reale portata del processo di riordino e riassetto
delle funzioni e delle competenze che si sta cercando di realizzare;
EVIDENZIA
che proprio in ragione della prevista rimodulazione del ruolo dirigenziale debba essere
valutato un adeguamento degli assetti statutari, per consentire al SIULP di continuare ad
essere, pur nella salvaguardia dell'unicità dell'Organizzazione, il punto di riferimento di
tutto il personale, così evitando pericolose derive corporative e potenziali frammentazioni
che altro non farebbero se non favorire criteri clientelari di selezione della classe
dirigente;
CONSIDERA
indifferibile che in materia di immigrazione in generale, soprattutto con riguardo al
progetto di riattivazione e/o di neo istituzione dei CIE in ciascun ambito regionale, sia
finalmente previsto un quadro normativo che garantisca la tutela giuridica e sanitaria del
personale della Polizia di Stato che sarà chiamato ad operare per la vigilanza e la
sicurezza degli istituendi centri così come direttive univoche atte a chiarire che l'area di
competenza dei singoli CIE, ovvero quali sono i territori che possono indirizzare gli
immigrati in tali centri, significando che la stessa non deve superare l'ambito della
regione nel quale viene istituito; in particolare occorre altresì che si eviti la riproposizione
di ambiguità normative che non definendo lo stato giuridico dei soggetti trattenuti nei
centri di identificazione non consentono di definire con certezza protocolli operativi aiquali fare riferimento. Occorre poi, al fine di garantire il rispetto della dignità delle
persone che entreranno nei CIE, che le modalità di trattamento di chi si trova in questi
centri sia uniformato a livello nazionale, evitando che la gestione dei centri di
permanenza dipenda dalle scelte dei responsabili territoriali incaricati della direzione e
non invece da un accordo quadro che ne garantisca l'uniformità su tutto il territorio;
incarica pertanto la Segreteria Nazionale di sensibilizzare il Governo e le forze politiche
sui rischi e sulle criticità, non solo giuridiche, che come hanno dimostrato le pregresse
esperienze renderebbero di fatto inefficace l'azione di contrasto e prevenzione che
dovrebbero soddisfare i CIE, ma anche organizzative che in passato, per effetto del
"nomadismo dei poliziotti" ha rischiato la paralisi di intere questure;
DA' MANDATO
alla Segreteria Nazionale di dare avvio alla fase congressuale costituendo le commissioni
statutariamente previste, calendarizzando gli assetti prodromici alla celebrazione del
congresso;
ESPRIME
la più sentita solidarietà ai Colleghi di Milano coinvolti nel conflitto a fuoco con il
terrorista dell'ISIS e al collega artificiere di Firenze per le gravissime ferite riportate in
servizio, una vicenda che oltre alle dolorose conseguenze per l'incolumità in sé evidenzia
i limiti derivanti della sostanziale mancanza di un adeguato quadro normativo per la
tutela sanitaria che dovranno essere al centro dell'attenzione dei negoziati della prossima
tornata contrattuale;
ESPRIME
sentimenti di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal disastroso terremoto, e
costrette a condizioni di sopravvivenza estreme a causa di una drammatica situazione
meteorologica che le affligge, nonché plauso ai Colleghi e a tutti coloro che sono
impegnati nei soccorsi per la professionalità e lo spirito di abnegazione con cui si stanno
adoperando nelle operazioni di salvataggio;
CONDANNA INFINE
la scellerata e incomprensibile decisione dell'Amministrazione, ancora una volta in modo
unilaterale e in violazione all'impegno assunto che prevedeva un confronto sul tavolo del
coordinamento in modo da contemperare le esigenze dei cittadini e di tutte le Forze di
Polizia in campo, finalizzata a chiudere oltre 250 uffici delle Specialità della Polizia di
Stato che insistono sul territorio a difesa e al servizio dei cittadini come gli eventi sismici
e i disastri climatici hanno dimostrato anche negli ultimi accadimenti.
Roma 24 gennaio 2017
APPROVATO ALL'UNANIMITA'

Da: Piuttosto 28/01/2017 15:19:35
W il diritto amministrativo....e chi lo conosce!!!
Lol

Da: Capitan arloc 28/01/2017 15:30:55
Le chiacchiere stanno a zero.  Si può essere d'accordo o in disaccordo con le frasi di autorevoli personaggi..... Ma la verità,  questo bel nome che piace tanto ai puristi,  sarà soltanto una: quella processuale. Tutto il resto è congettura e mistificazione.

Da: Ron 28/01/2017 15:36:37
Concorso 1400 vice ispettori: respinto il ricorso proposto da alcuni concorrenti
Riportiamo la sentenza del Consiglio di Stato del 21 dicembre 2016 nr. 707
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza sospensiva, proposto dai
signori … omissis … , contro la mancata ammissione alla prova orale del concorso interno
a 1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice
ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato.
LA SEZIONE
Vista la relazione con la quale il Ministero dell'interno ha chiesto il parere del Consiglio di
Stato sul ricorso; esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Giancarlo Luttazi.
Premesso:
con ricorso straordinario depositato direttamente presso questo Consiglio di Stato il 14
aprile 2016 e notificato al Ministero riferente, come da quest'ultimo riferito, in data 19
aprile 2016 e alla signora xxx , domiciliata presso l'ufficio xxx della questura di Napoli,
in data 11 aprile 2016 il signor xxx e altri 19 colleghi hanno impugnato una serie di atti,
indicati nell'epigrafe del ricorso in numero di 25 e concernenti l'esclusione -per mancato
superamento della prova scritta - dal concorso interno, per titoli di servizio ed esami, a
1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di
viceispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, indetto con decreto
ministeriale 24 settembre 2013.
I motivi di ricorso sono i seguenti:
1. Violazione dell'articolo 9, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9
maggio 1994 n. 487 e dei princìpi dell'ordinamento giuridico in tema di collegio perfetto
delle commissioni giudicatrici nei concorsi pubblici;
2. violazione del d.P.R. 9 maggio 1994 n. 487, del giusto provvedimento di legge, del
bando, della regola dell'anonimato nei pubblici concorsi, dei principi di trasparenza e
parità di condizioni tra i concorrenti di buon andamento ed imparzialità
dell'Amministrazione; eccesso di potere per arbitrarietà, illogicità, carenza di
contestualità, trasparenza e parità di condizioni, violazione e falsa applicazione degli
articoli 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
3. eccesso di potere per illogicità o perplessità valutative talmente evidenti e gravi da
far dubitare, in ultima analisi, dell'obiettività e competenza stessa della commissione
giudicatrice; eccesso di potere per illogicità manifesta, arbitrarietà, irragionevolezza,
irrazionalità, travisamento dei fatti e palese disparità di trattamento; eccesso di potere
per disparità di trattamento accompagnata da prova documentale a dimostrazione che la
commissione aveva valutato negativamente gli elaborati dei ricorrenti e positivamente gli
elaborati di identico contenuto di altro candidato; vizio di eccesso di potere per errore di
fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea
valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità manifesta;
4. violazione dell'articolo 3, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e degli
articoli 3, 24, 111 e 113 della Costituzione; vizio di eccesso di potere per errore di fatto e
di presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea valutazione dei fatti,
disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità manifesta;
5. eccesso di potere per mancata predeterminazione puntuale e rigorosa dei criteri di
giudizio, mancata attivazione di sistemi atti a garantire l'uniformità del giudizio nella
valutazione delle prove scritte, irragionevolezza e violazione dell'imparzialità; eccesso di
potere per errore di fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento
ed erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità
manifesta;
6. eccesso di potere per irragionevolezza della correzione degli elaborati in tempi molto ristretti; violazione della Costituzione, articolo 97; del trattato istitutivo dell'Unione
Europea, articoli 230-253 e 255; della Costituzione europea: articolo II-101; della legge
7 agosto 1990, n. 241, articolo 1, comma 1, e articolo 3; vizio di eccesso di potere per
errore di fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea
valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità;
7. violazione degli articoli 1 7-bis e 30 del regio decreto 22 gennaio 19 34, n. 3 7.
Con nota del 24 maggio 2016 l'Amministrazione riferente, in esito a richiesta della
Sezione, ha riferito sull'istanza cautelare, rilevando la assorbente inammissibilità del
ricorso e la sua infondatezza nel merito.
Nell'adunanza del 6 luglio 2016 la Sezione ha espresso il parere che l'istanza cautelare
dovesse essere respinta.
Il Ministero riferente, nella finale relazione istruttoria, ha espresso l'avviso che il ricorso,
in via preliminare, debba essere dichiarato inammissibile e che, ferma restando la
pregiudiziale d'inammissibilità, debba comunque essere rigettato nel merito.
Considerato:
Si prescinde dall'esame dell'eccezione d'inammissibilità dell'intero ricorso poiché esso -
ferma restando l'inammissibilità di alcune delle sue censure (v. infra) - è infondato.
1. La circostanza che il solo presidente avrebbe dato lettura degli elaborati senza che
i componenti della commissione ne dessero una lettura personale mostra la collegialità e
uniformità della valutazione e non un vizio di legittimità. E la sola presenza di membri
supplenti alle operazioni di correzione non vizia di per sé le operazioni di valutazione
delle prove scritte, ma anzi dimostra il perseguimento- grazie alla consapevolezza da
parte dei supplenti del metro di giudizio nelle valutazioni alle quali hanno assistito - di
una maggiore uniformità.
2. I segni di riconoscimento indicati nel ricorso e che mostrerebbero nella correzione
degli elaborati la violazione del principio dell'anonimato (il ricorso riferisce: cancellature e
scarabocchi in un elaborato; scritti a colonna in due elaborati; elaborati in brutta copia
con richiamo in bella copia; dicitura in un elaborato: "N.B. NON COMPLETATA
COPIATURA IN BELLA. CONTINUA E RIPRENDE DA PAGINA 6 DELLA BRUTTA COPIA. MI
SCUSO. BUON LAVORO"; dicitura in altro elaborato: "SI RINGRAZIA PER
L'ATTENZIONE"; l'assenza in un elaborato di uno dei tre fogli protocollo vidimati e
consegnati al candidato) non mostrano invece - sia per le loro caratteristiche intrinseche,
sia in rapporto all'alto numero dei candidati nella prova scritta - caratteristiche tali da
dimostrare vizio dell'intera procedura di concorso.
Parimenti un simile vizio inficiante l'intera procedura non risulta nella circostanza, pure
riferita nel ricorso, che la chiusura della busta grande, contenente la busta piccola con i
dati anagrafici del candidato già chiusa da costui, sia stata effettuata dal personale
incaricato dalla commissione alla presa in consegna di quella busta: tale modalità non è
tale da inficiare la garanzia di anonimato degli elaborati. Né un simile vizio, in assenza di
adeguata prova in proposito, risulta dal poco ordine lamentato nel ricorso relativamente
alle operazioni di consegna degli elaborati; anche perché eventuali irregolarità in questa
fase avrebbero ben potuto essere stigmatizzate dagli stessi candidati in bonis, ancor più
qualificati a farlo dalla circostanza che nel concorso interno in esame tutti i candidati
appartenevano, con diverse qualifiche, alla Polizia di Stato e dunque erano ufficiali o
agenti di polizia giudiziaria.
Circa la mancata chiusura della busta grande, contenente la busta piccola con i dati
anagrafici, e la sua conservazione in cartoni prima di essere chiusa e firmata sui lembi,
trattasi di asserzione che contrasta con quanto verbalizzato e quindi con attestazione che
fa fede fino a querela di falso.
3. - Il terzo motivo di ricorso è inammissibile perché - nel contestare, per disparità di trattamento nei confronti dei ricorrenti, il giudizio positivo su elaborati che hanno
superato la prova e che invece i ricorrenti ritengono non meritevoli di sufficienza -
chiedono una comparazione che, già ammessa solo in specifiche ipotesi nei confronti di
un unico ricorrente (come da giurisprudenza citata nel ricorso), è impossibile in un
ricorso collettivo quale quello in esame.
4. - Lo stesso ricorso mostra consapevolezza che l'apposizione del voto numerico
effettuata dalla commissione è ritenuta legittima da un importante orientamento
giurisprudenziale, condiviso da questa Sezione, laddove, come nella fattispecie, siano
stati preventivamente predisposti adeguati criteri di valutazione.
5. - Quanto alla critica dei suddetti criteri di valutazione espressa nel successivo quinto
motivo di ricorso essa - nel limitarsi a citare giurisprudenza e a rilevare testualmente:
"tali criteri non risultano assolutamente formulati in maniera puntuale e rigorosa"; e:
"nel caso in esame, oltre a non essere apposti segni di correzione e glosse, sono
predeterminati criteri sovrapponibili, generici e per nulla rigorosi e puntuali. Infatti pur
essendo predeterminati generici criteri di massima, non risultano affatto predeterminati
PRECISI PARAMETRI DI RIFERIMENTO CUI RACCORDARE IL PUNTEGGIO ASSEGNATO [ i
caratteri maiuscoli sono nel testo del ricorso], con assiomatica illegittimità della
valutazione in forma numerica" - è in parte inammissibile per genericità e in parte
infondata, poiché la commissione esaminatrice ha evidenziato con adeguata precisione
quei parametri di riferimento di cui la presente censura lamenta la carenza, e che sono i
seguenti: l. rispondenza del contenuto dell'elaborato alla traccia proposta, con adeguato
sviluppo dei temi in essa indicate; 2. Concretezza della trattazione ed esattezza di
eventuali riferimenti normativi, dottrinali e giurisprudenziali; 3. Correttezza
grammaticale e sintattica nonché chiarezza espositiva; 4. Coerenza logica nella
descrizione degli aspetti operativi connessi alla traccia.
6. - La correzione "di molti elaborati in poco più di due minuti" non concreta di per sé
vizio di legittimità; sia perché quella tempistica non riguarda tutti gli elaborati corretti (lo
stesso ricorso riferisce che nella seduta del 22 luglio 2015 la commissione esaminatrice
ha dedicato a ciascun compito il tempo complessivo di circa sette minuti); sia perché si
tratta di una media temporale di due minuti che di per sé non è palesemente illogica:
diverso sarebbe stato, ad esempio, se l'esito di questo calcolo medio avesse portato ad
entità temporali talmente insignificanti da risultare palesemente illogiche.
Lo stesso ricorso, del resto, mostra consapevolezza che gran parte della giurisprudenza,
condivisa da questa Sezione, attribuisce scarso rilievo al calcolo temporale medio della
correzione delle prove scritte.
7. - L'ultima censura, che lamenta la violazione degli articoli 17 -bis e 30 del regio
decreto 22 gennaio 1934 n. 3 7, è inammissibile poiché invoca la normativa concernente
gli esami per la professione di avvocato, inapplicabile al caso di specie.
P.Q.M.
esprime il parere che il ricorso debba essere respinto.

Da: Ron 28/01/2017 15:37:47
Concorso 1400 vice ispettori: respinto il ricorso proposto da alcuni concorrenti
Riportiamo la sentenza del Consiglio di Stato del 21 dicembre 2016 nr. 707
Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, con istanza sospensiva, proposto dai
signori � omissis � , contro la mancata ammissione alla prova orale del concorso interno
a 1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice
ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato.
LA SEZIONE
Vista la relazione con la quale il Ministero dell'interno ha chiesto il parere del Consiglio di
Stato sul ricorso; esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Giancarlo Luttazi.
Premesso:
con ricorso straordinario depositato direttamente presso questo Consiglio di Stato il 14
aprile 2016 e notificato al Ministero riferente, come da quest'ultimo riferito, in data 19
aprile 2016 e alla signora xxx , domiciliata presso l'ufficio xxx della questura di Napoli,
in data 11 aprile 2016 il signor xxx e altri 19 colleghi hanno impugnato una serie di atti,
indicati nell'epigrafe del ricorso in numero di 25 e concernenti l'esclusione -per mancato
superamento della prova scritta - dal concorso interno, per titoli di servizio ed esami, a
1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di
viceispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, indetto con decreto
ministeriale 24 settembre 2013.
I motivi di ricorso sono i seguenti:
1. Violazione dell'articolo 9, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9
maggio 1994 n. 487 e dei princìpi dell'ordinamento giuridico in tema di collegio perfetto
delle commissioni giudicatrici nei concorsi pubblici;
2. violazione del d.P.R. 9 maggio 1994 n. 487, del giusto provvedimento di legge, del
bando, della regola dell'anonimato nei pubblici concorsi, dei principi di trasparenza e
parità di condizioni tra i concorrenti di buon andamento ed imparzialità
dell'Amministrazione; eccesso di potere per arbitrarietà, illogicità, carenza di
contestualità, trasparenza e parità di condizioni, violazione e falsa applicazione degli
articoli 3, 33, 34 e 97 della Costituzione;
3. eccesso di potere per illogicità o perplessità valutative talmente evidenti e gravi da
far dubitare, in ultima analisi, dell'obiettività e competenza stessa della commissione
giudicatrice; eccesso di potere per illogicità manifesta, arbitrarietà, irragionevolezza,
irrazionalità, travisamento dei fatti e palese disparità di trattamento; eccesso di potere
per disparità di trattamento accompagnata da prova documentale a dimostrazione che la
commissione aveva valutato negativamente gli elaborati dei ricorrenti e positivamente gli
elaborati di identico contenuto di altro candidato; vizio di eccesso di potere per errore di
fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea
valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità manifesta;
4. violazione dell'articolo 3, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e degli
articoli 3, 24, 111 e 113 della Costituzione; vizio di eccesso di potere per errore di fatto e
di presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea valutazione dei fatti,
disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità manifesta;
5. eccesso di potere per mancata predeterminazione puntuale e rigorosa dei criteri di
giudizio, mancata attivazione di sistemi atti a garantire l'uniformità del giudizio nella
valutazione delle prove scritte, irragionevolezza e violazione dell'imparzialità; eccesso di
potere per errore di fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento
ed erronea valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità
manifesta;
6. eccesso di potere per irragionevolezza della correzione degli elaborati in tempi molto ristretti; violazione della Costituzione, articolo 97; del trattato istitutivo dell'Unione
Europea, articoli 230-253 e 255; della Costituzione europea: articolo II-101; della legge
7 agosto 1990, n. 241, articolo 1, comma 1, e articolo 3; vizio di eccesso di potere per
errore di fatto, difetto dei presupposti, arbitrarietà, irrazionalità, travisamento ed erronea
valutazione dei fatti, disparità di trattamento, ingiustizia manifesta, illogicità;
7. violazione degli articoli 1 7-bis e 30 del regio decreto 22 gennaio 19 34, n. 3 7.
Con nota del 24 maggio 2016 l'Amministrazione riferente, in esito a richiesta della
Sezione, ha riferito sull'istanza cautelare, rilevando la assorbente inammissibilità del
ricorso e la sua infondatezza nel merito.
Nell'adunanza del 6 luglio 2016 la Sezione ha espresso il parere che l'istanza cautelare
dovesse essere respinta.
Il Ministero riferente, nella finale relazione istruttoria, ha espresso l'avviso che il ricorso,
in via preliminare, debba essere dichiarato inammissibile e che, ferma restando la
pregiudiziale d'inammissibilità, debba comunque essere rigettato nel merito.
Considerato:
Si prescinde dall'esame dell'eccezione d'inammissibilità dell'intero ricorso poiché esso -
ferma restando l'inammissibilità di alcune delle sue censure (v. infra) - è infondato.
1. La circostanza che il solo presidente avrebbe dato lettura degli elaborati senza che
i componenti della commissione ne dessero una lettura personale mostra la collegialità e
uniformità della valutazione e non un vizio di legittimità. E la sola presenza di membri
supplenti alle operazioni di correzione non vizia di per sé le operazioni di valutazione
delle prove scritte, ma anzi dimostra il perseguimento- grazie alla consapevolezza da
parte dei supplenti del metro di giudizio nelle valutazioni alle quali hanno assistito - di
una maggiore uniformità.
2. I segni di riconoscimento indicati nel ricorso e che mostrerebbero nella correzione
degli elaborati la violazione del principio dell'anonimato (il ricorso riferisce: cancellature e
scarabocchi in un elaborato; scritti a colonna in due elaborati; elaborati in brutta copia
con richiamo in bella copia; dicitura in un elaborato: "N.B. NON COMPLETATA
COPIATURA IN BELLA. CONTINUA E RIPRENDE DA PAGINA 6 DELLA BRUTTA COPIA. MI
SCUSO. BUON LAVORO"; dicitura in altro elaborato: "SI RINGRAZIA PER
L'ATTENZIONE"; l'assenza in un elaborato di uno dei tre fogli protocollo vidimati e
consegnati al candidato) non mostrano invece - sia per le loro caratteristiche intrinseche,
sia in rapporto all'alto numero dei candidati nella prova scritta - caratteristiche tali da
dimostrare vizio dell'intera procedura di concorso.
Parimenti un simile vizio inficiante l'intera procedura non risulta nella circostanza, pure
riferita nel ricorso, che la chiusura della busta grande, contenente la busta piccola con i
dati anagrafici del candidato già chiusa da costui, sia stata effettuata dal personale
incaricato dalla commissione alla presa in consegna di quella busta: tale modalità non è
tale da inficiare la garanzia di anonimato degli elaborati. Né un simile vizio, in assenza di
adeguata prova in proposito, risulta dal poco ordine lamentato nel ricorso relativamente
alle operazioni di consegna degli elaborati; anche perché eventuali irregolarità in questa
fase avrebbero ben potuto essere stigmatizzate dagli stessi candidati in bonis, ancor più
qualificati a farlo dalla circostanza che nel concorso interno in esame tutti i candidati
appartenevano, con diverse qualifiche, alla Polizia di Stato e dunque erano ufficiali o
agenti di polizia giudiziaria.
Circa la mancata chiusura della busta grande, contenente la busta piccola con i dati
anagrafici, e la sua conservazione in cartoni prima di essere chiusa e firmata sui lembi,
trattasi di asserzione che contrasta con quanto verbalizzato e quindi con attestazione che
fa fede fino a querela di falso.
3. - Il terzo motivo di ricorso è inammissibile perché - nel contestare, per disparità di trattamento nei confronti dei ricorrenti, il giudizio positivo su elaborati che hanno
superato la prova e che invece i ricorrenti ritengono non meritevoli di sufficienza -
chiedono una comparazione che, già ammessa solo in specifiche ipotesi nei confronti di
un unico ricorrente (come da giurisprudenza citata nel ricorso), è impossibile in un
ricorso collettivo quale quello in esame.
4. - Lo stesso ricorso mostra consapevolezza che l'apposizione del voto numerico
effettuata dalla commissione è ritenuta legittima da un importante orientamento
giurisprudenziale, condiviso da questa Sezione, laddove, come nella fattispecie, siano
stati preventivamente predisposti adeguati criteri di valutazione.
5. - Quanto alla critica dei suddetti criteri di valutazione espressa nel successivo quinto
motivo di ricorso essa - nel limitarsi a citare giurisprudenza e a rilevare testualmente:
"tali criteri non risultano assolutamente formulati in maniera puntuale e rigorosa"; e:
"nel caso in esame, oltre a non essere apposti segni di correzione e glosse, sono
predeterminati criteri sovrapponibili, generici e per nulla rigorosi e puntuali. Infatti pur
essendo predeterminati generici criteri di massima, non risultano affatto predeterminati
PRECISI PARAMETRI DI RIFERIMENTO CUI RACCORDARE IL PUNTEGGIO ASSEGNATO [ i
caratteri maiuscoli sono nel testo del ricorso], con assiomatica illegittimità della
valutazione in forma numerica" - è in parte inammissibile per genericità e in parte
infondata, poiché la commissione esaminatrice ha evidenziato con adeguata precisione
quei parametri di riferimento di cui la presente censura lamenta la carenza, e che sono i
seguenti: l. rispondenza del contenuto dell'elaborato alla traccia proposta, con adeguato
sviluppo dei temi in essa indicate; 2. Concretezza della trattazione ed esattezza di
eventuali riferimenti normativi, dottrinali e giurisprudenziali; 3. Correttezza
grammaticale e sintattica nonché chiarezza espositiva; 4. Coerenza logica nella
descrizione degli aspetti operativi connessi alla traccia.
6. - La correzione "di molti elaborati in poco più di due minuti" non concreta di per sé
vizio di legittimità; sia perché quella tempistica non riguarda tutti gli elaborati corretti (lo
stesso ricorso riferisce che nella seduta del 22 luglio 2015 la commissione esaminatrice
ha dedicato a ciascun compito il tempo complessivo di circa sette minuti); sia perché si
tratta di una media temporale di due minuti che di per sé non è palesemente illogica:
diverso sarebbe stato, ad esempio, se l'esito di questo calcolo medio avesse portato ad
entità temporali talmente insignificanti da risultare palesemente illogiche.
Lo stesso ricorso, del resto, mostra consapevolezza che gran parte della giurisprudenza,
condivisa da questa Sezione, attribuisce scarso rilievo al calcolo temporale medio della
correzione delle prove scritte.
7. - L'ultima censura, che lamenta la violazione degli articoli 17 -bis e 30 del regio
decreto 22 gennaio 1934 n. 3 7, è inammissibile poiché invoca la normativa concernente
gli esami per la professione di avvocato, inapplicabile al caso di specie.
P.Q.M.
esprime il parere che il ricorso debba essere respinto.

Da: Luigi xvi 28/01/2017 15:41:47
I nostri sindacatini si ricordano solo quando vogliono, delle loro funzioni e prerogative;
Vedo che nell'ultimo comunicato SIULP appena letto e approvato all'unanimità dal suo direttivo, c'e un lungo elenco di cose nobili che vogliono difendere, quindi cazzo, allora sanno benissimo quando interessa a loro, a cosa servono e gli interessi di chi dovrebbero difendere e tutelare.
Peccato che si ricordano di chi li fa esistere e gli da vita, solo quando dall'altra parte trovano un Capo, che a loro dire prende decisioni "unilaterali".
Non saranno mica abituati a fare con la controparte le solite "pastette" i "pastrocchi" i "papocchi" le "raccomandazioni" per raggiungere i loro obiettivi personali o di schieramento?
Voglio essere positivo e non pensare male, nonostante tutto e crederci sempre, sebbene quelli conosciuti di persona mi hanno sempre fatto pensare, che sono una massa di paraculi.

W la giustizia uguale per tutti

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