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Polizia di Stato, 1400 VICE ISPETTORI (concorso interno)
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Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:33:57
Deragliatore anche ciò che scrivi tu è inesatto, non è un fatto umano non giuridico, bensì un comportamento umano che si connota per esseee anti giuridico. Il fatto giuridico c'entra come il cavolo a merenda. Era troppo difficile scrivere che è reato ogni comportamento umano, attivo od omissivo, che andando a ledere un interesse garantito, comporta il ricollegarsi di una sanzione, sia essa pena o misura di sicurezza??? Era difficile?

Da: concorsista215/01/2017 18:34:38
mettiamola cosi. io al concorso non disponevo di connessione internet come ce l'hai tu ora. Quindi puoi sfruttarle questo vantaggio

Da: concorsista215/01/2017 18:35:23
collega e meglio che non commenti che ti risparmi una brutta figura

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:36:20
Concorsista2 vuoi che ti dica perché non è possibile parlare di fatto giuridico trattando di reati? Poi però, nel caso, ammetterai che non tutti gli idonei sono così ignoranti come credi tu e qualche altro?

Da: concorsista215/01/2017 18:36:39
Il bello che hai il coraggio di accusare in pubblico gli altri di gravi errori e poi pretendi che la discussione avvenga in privato.

Da: concorsista215/01/2017 18:37:09
siamo proprio ai rudimenti

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Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:37:39
Concorsista2 io sono pronto a confrontarmi senza connessione, hai le mie generalità. Quando e dove vuoi. Parleremo di qualsivoglia materia d'esame

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:38:36
Se non te ne fossi accorto, la brutta figura la stai facendo tu...

Da: concorsista215/01/2017 18:40:54
peccato hai sprecato un vantaggio.....

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:41:17
Il mio personale augurio a chi, non idoneo, realmente merita di essere riammesso.
Spero si possa trovare il modo per sanare questo vulnus
A chi non merita, auguro di poter essere più efficace negli studi alla prossima occasione

Da: concorsista215/01/2017 18:43:02
www.simone.it/cgi-local/Codici/newart.cgi?1,7,45,7,,,
Il reato, da un punto di vista formale o giuridico, è quel fatto giuridico volontario illecito, al quale l'ordinamento ricollega, come conseguenza, una sanzione ...

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:43:12
Concorsista2 dammi la tua mail e ti comunico in privato il
Mio numero di telefono.
Così il confronto avverrà senza alcun trucco, che personalmente non ho mai utilizzato
Non so però quanto convenga al tuo ego

Da: concorsista215/01/2017 18:43:44
auguri anche a te.

Da: concorsista215/01/2017 18:44:36
le chiacchiere stanno a zero

Da: Vero concorsista15/01/2017 18:44:58
Non credo che il tuo compito fosse da scartare soprattutto per il concorso a cui è riferito....ma la brutta figura la fai tu se chiedi di rilevare gli errori e poi non accetti o comunque non ti fidi di chi tu stesso hai interpellato a rilevarli

Detto questo anche io il mio compito l'ho fatto leggere e mi hanno detto che valeva almeno 45 invece ho preso 36
Si sa i concorsi sono così

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:45:19
Vedi io non uso link. Vado a memoria.
Che il reato non sia un fatto umano dubito che la Simone lo scriva, tanto che da quel che citi si parla di volontarietà.

Da: concorsista215/01/2017 18:47:03
vero concorsista io i giudizi altrui li accetto  ma se si dicono cazzate non puoi pretendere che me ne  stia a guardare.

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:47:10
Io ho preso 35...

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:48:35
Ma quali castronerie e castronerie?
Io ho riportato la mia definizione di reato, che nulla c'entra col fatto giuridico.
Vorrei sapere se la mia definizione è errata

Da: concorsista215/01/2017 18:48:53
auguri e speriamo che non annullino!

Da: Ron 15/01/2017 18:50:46
Concorso interno 1400 V. Ispettori: lettere al Vice Capo
Sabato 26 Novembre 2016
Pubblichiamo il testo della lettera inviata dalla Segreteria Nazionale Siulp al Vice Capo della Polizia, Direttore Coordinamento e Pianificazione Forze Polizia, Prefetto Matteo Piantedosi
"Preg.mo Signor Vice Capo, Abbiamo preso atto con incredulità della recente iniziativa di costituire una commissione di verifica per la ricognizione delle procedure relative al concorso interno, per titoli di servizio ed esame, a 1400 posti per l'accesso al corso di formazione per la nomina alla qualifica di vice Ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, indetto con decreto 24 settembre 2013, pubblicato nel bollettino ufficiale del personale del Ministero dell'interno - supplemento straordinario n. 1/24 bis del 26 settembre 2013. L'iniziativa è motivata in decreto con "la necessità di disporre un intervento ricognitivo mirato a prevenire il rischio di una generalizzata soccombenza, con conseguente rilevante danno erariale", alla luce del rilevante numero di ricorsi (557 candidati ricorrenti), ritenuto "di gran lunga superiore alla fisiologica attività contenziosa", e con l'esigenza di "dover porre in essere ogni utile attività finalizzata ad assicurare l'autotutela dell'Amministrazione, nonché di ausilio all'attività difensiva della medesima".

Per quanto ci riguarda, non è la prima volta che il Dipartimento della P.S. ci sorprende con trovate che sembrano ispirate a logiche pre giuridiche, denegando diritti socialmente acquisiti e consolidati in giurisprudenza (vedasi il caso dell'articolo 42 bis del D.lgs. 26 marzo 2001, nr. 151) o semplicemente prestando il fianco, con timorosa accondiscendenza, a rivendicazioni discutibili, come quella concernente il mutamento, in corso di procedura, della opzione relativa alle aliquote riservate dal concorso in oggetto. Tuttavia, oggi non possiamo fare a meno di restare basiti rispetto ad una iniziativa che ha dell'incredibile, poiché affermare di avere la necessità, come si legge fra le righe del provvedimento del 27 ottobre decorso, di disporre un intervento ricognitivo sull'attività di un concorso, significa delegittimare la commissione giudicatrice del concorso stesso e porre una seria ipoteca sulla credibilità di una Amministrazione pubblica e su quanti, all'interno di essa coltivano ancora il senso dello Stato.

Ci sembra, in sostanza, che questa commissione, con tutto il massimo rispetto per il valore, la professionalità e lo spessore istituzionale dei singoli componenti, sia un'azione surrettizia con la quale l'Amministrazione vuole far passare una commissione di saggi che in realtà cela una sorta di commissario ad acta. Il tutto incurante del fatto che una pubblica amministrazione che vuole sostituirsi con una "prognosi ex ante" al giudice amministrativo, di fatto, mina il principio della divisione dei poteri che in un Paese civile e democratico è garanzia del diritto.

Se poi si fa tutto questo paventando il rischio di una generalizzata soccombenza in sede di contenzioso, allora si profila sempre più nettamente il sospetto che dietro questa ipocrita pavidità si nasconda la malcelata intenzione di compiacere qualcuno. Invero, occorre considerare come, rispetto a molti dei contenziosi attivati in relazione al concorso che ci occupa, gli stessi Tribunali amministrativi nella circostanza aditi si siano già pronunciati in sede cautelare rigettando le istanze perché carenti nel fumus boni iuris e del periculum in mora, elementi sintomatici, soprattutto il primo, della stessa fondatezza della domanda principale.

Nel massimo rispetto del diritto a ricorrere per tutti coloro che, per un motivo o per un altro possano nutrire dubbi sulla regolarità dell'operato della commissione concorsuale, la presenza di 557 ricorrenti su 7032 partecipanti alla prova scritta, non ci sembra un buon motivo per assumere una iniziativa che avrà un effetto dirompente anche sui concorsi che l'Amministrazione bandirà in futuro, poiché tale procedura, per auto ammissione del

Dipartimento, mina l'autorevolezza dell'azione amministrativa della Polizia di Sato.

Si, perché d'ora innanzi, alla luce di questo pericoloso precedente, tutti si sentiranno autorizzati ad invocare il commissariamento di una commissione concorsuale, legittimamente nominata, dopo aver incardinato contenziosi rispetto ai quali non possiamo fare a meno di ricordare che i precedenti giurisprudenziali sono, nella quasi totalità, decisamente sfavorevoli ai ricorrenti. Ciò anche in relazione al fatto che la giurisprudenza consolidata è basata sul vaglio degli errori procedurali o materiali e non sul merito. È naturale che in ogni concorso, oltre ai vincitori, vi sia una consistente platea di concorrenti che non riescono a raggiungere l'obiettivo di conseguire un piazzamento utile.

Tra questi la comprensibile insoddisfazione può dar luogo a delusione e recriminazioni assolutamente legittime se riguardate nella sfera delle passioni, dei sentimenti e dei moti d'animo umano. Sentimenti ancora più legittimi per la gravissima colpa dell'Amministrazione nel bandire i concorsi con ritardi atavici e ingiustificabili. Le procedure concorsuali, invece, in quanto manifestazioni del mondo giuridico, come tutti i procedimenti amministrativi, sono subordinate ad un sistema di regole, espressione dell'autorevolezza della Pubblica Amministrazione, a garanzia dell'imparzialità e della correttezza dell'azione dello Stato che non può essere esposta ai tentennamenti ed all'estemporaneità degli stati d'animo di gruppi o peggio di singoli, pena la perdita di credibilità e la delegittimazione dello stato di diritto.

Questo vale, a maggior ragione, quando per contestare i criteri con cui si è proceduto alla correzione degli elaborati della prova scritta di una procedura concorsuale, sia già stato adito il giudice amministrativo. Nel caso che ci occupa, infatti, proprio perché vi è litispendenza, appare decisamente fuori luogo la nomina di una commissione, nelle more di decisioni su questioni già devolute ai Tribunali Amministrativi.

Appare più giusto che sia il giudice, a questo punto, a stabilire, in relazione al contenuto delle domande ad esso rivolte, quali attività istruttorie ammettere, compresa l'istituzione di una commissione di verifica sull'operato della commissione d'esame, per pervenire alla determinazione delle sorti di un contenzioso già devoluto alla sua cognizione. Semplicemente sconcertante è, infine, il contenuto della nota a firma del direttore dell'Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S., il quale, interloquito in merito agli scopi dell'iniziativa, afferma candidamente che l'attività della commissione interna di verifica non pregiudicherà la posizione dei candidati che hanno già superato le prove concorsuali, ma servirà ad evitare discriminazioni nei confronti di coloro che ritengono di essere stati ingiustamente esclusi.

Al riguardo è lecito chiedersi quale sia, allora, l'utilità e la funzione della commissione di verifica, ma soprattutto in quale modo essa saprà e potrà evitare discriminazioni nei confronti di chi si ritenga ingiustamente escluso dal concorso senza pregiudicare la posizione dei vincitori del concorso stesso.

Parimenti, cosa ne sarà della graduatoria finale stilata dalla Commissione d'esame appositamente costituita con decreto originario all'atto in cui il concorso è stato bandito? Ecco perché, senza voler dimenticare l'assurda lungaggine della procedura concorsuale, che ad oggi ha superato già i 3 anni dalla pubblicazione del bando, e che è determinata da una schizofrenia di procedure amministrative che ha rallentato, gioco forza, l'attività della commissione d'esame del concorso in parola, oggi alla luce di questa ennesima scelta incomprensibile dell'amministrazione, se vogliamo escludere una palese volontà di autodenuncia di non terzietà e trasparenza dell'Amministrazione stessa, sorgono spontanee due domande.

La prima attiene ad una ormai sempre più evidente volontà dell'Amministrazione di non portare a compimento questo concorso facendo, altresì, balenare l'idea che nella Polizia di Stato i concorsi interni non sono graditi al vertice. La seconda, ancora più cogente, attiene alla aleatorietà dei criteri sui quali la Commissione dovrà riscontrare le discriminazioni di coloro che si "sentono" e non che dimostrano di essere stati ingiustamente esclusi.

In merito, ribadendo quanto sopra affermato, si chiede di voler conoscere quali sono i criteri di riferimento rispetto ai quali riscontrare le discriminazioni atteso che al Siulp è stato richiesto se tali discriminazioni si riferiscono alla razza, al sesso o alla religione professata.

Certi che la Sua sensibilità saprà evadere i quesiti posti che, in caso contrario saranno forieri di ulteriori contenzioni per assenza di trasparenza, certezza, equidistanza e attendibilità dell'azione amministrativa, siamo fiduciosi, altresì, che la Commissione da Lei presieduta possa invece valutare la possibilità di attribuire la decorrenza della nomina a vice ispettore dalla data del bando del concorso, attesa la colpa dell'Amministrazione sul grave ritardo della procedura. In attesa di un cortese urgente riscontro, cordiali saluti e sensi di rinnovata ed elevata stima. "

Da: Roberto.Bonina 15/01/2017 18:51:18
Concorsista2 siccome credo che anche tu non sia del tutto sprovveduto, ragioniamo insieme.
Il fatto commesso da una persona giuridica, giuridicamente rilevante, può essere definito reato?

Da: Ron 15/01/2017 18:52:02
Concorso 559 Allievi Agenti: Avviso Pubblicazione Data Ripetizione Prova Scritta.


Sul sito poliziadistato.it è stato pubblicata una nota in cui si che, con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - 4a serie speciale "Concorsi ed esami" - del giorno 13 gennaio 2017, sono stati revocati tutti gli atti relativi allo svolgimento della prova scritta d'esame ed i relativi esiti ed è stata fissata la data di pubblicazione del diario della ripetizione della prova scritta.

Il SIULP sta provvedendo all'acquisizione del decreto di annullamento citato nell'avviso e farà valutare, dai propri studi legali, le eventuali azioni che si potranno intraprendere a tutela dei familiari dei propri iscritti che hanno partecipato al concorso.

Da: allora.......15/01/2017 18:52:42
che ne dite di aprire qualche libro .....magari universitario...!!!!invece del simone..!!!???  es Fiandaca... e vado a memoria...reato: fatto umano antigiuridico a cui il nostro ordinamento ricollega una sanzione penale"    definizione formale....la sostanziale ci voglio 20 pagine almeno........il risultato....28......!!!!!!!!

Da: Ron 15/01/2017 18:53:22
Dalla Segreteria Nazionale
AL VIA I COMITATI SIAP PER LA TUTELA DEI PARTECIPANTI
AL CONCORSO PER 1400
VICE ISPETTORI

A seguito delle numerose vicende che stanno ormai accompagnando da
tempo il concorso interno per titoli di servizio ed esame a 1400 posti per l'accesso al
corso di formazione per Vice Ispettori, questa Segreteria Nazionale ha deciso di istitui-
re i Comitati, presso le strutture provinciali, a tutela del personale iscritto al SIAP, che
ha sostenuto le relative prove.
Quanto sopra lo riteniamo necessario al fine di salvaguardare la preparazione
professionale profusa nella prova concorsuale dai partecipanti e, qualora si rendesse
necessario, essere pronti sul piano organizzativo ad intraprendere eventuali iniziative a
difesa dei diritti e della meritocrazia del personale.
Nel contempo la Segreteria Nazionale, come noto, si sta muovendo unita-
mente alle OO.SS. che aderiscono al cartello sindacale, nelle opportune sedi per trova-
re le giuste soluzioni che scongiurino decisioni che acutizzerebbero l'ormai annoso
blocco dei concorsi interni, che ha causato evidenti criticità ai dipendenti dei ruoli inte-
ressati e alla funzionalità di tutto il sistema della Polizia di Stato.

Da: Ron 15/01/2017 18:55:09
Concorso interno per vice ispettore: Consap, da sempre schierati a tutela della legalità e trasparenza.
12 GENNAIO 2017

In questi giorni di gelo polare, non solo dal punto di vista meteorologico, coprirsi dietro un paravento non può essere la soluzione utile per attendere che torni il sereno e il caldo. Tra i problemi che più stanno coinvolgendo le organizzazioni sindacali, c'è sicuramente il concorso per 1400 vice ispettori, bandito nel 2013. Dal 18 dicembre 2015 la Consap si è interessata al problema senza mai cambiare linea. Non è certo la richiesta di un incontro col Capo, congiunta con le altre sigle sindacali che può farci cambiare idea, o atteggiamento, davanti ad un problema serio e grave come la procedura concorsuale in questione. Nessuno potrà mai additare la Consap di non essere stata coerente nella sua condotta, neanche sterili comunicati di altre OO.SS. Sin dal primo momento, la Consap si è proposta di tutelare la trasparenza e la legalità in ogni attività della Polizia di Stato, alla luce del sole, senza bisogno di sotterfugi, né di attribuire ad altri responsabilità non proprie.  Non ci siamo mai schierati in favore dei non idonei, con pretese di allargamenti o soluzioni irragionevoli ai "papocchi ministeriali", ma abbiamo sempre detto che chi è stato escluso ingiustamente doveva essere rimesso in corsa. Altresì, non abbiamo mai messo in discussione che la maggior parte dei colleghi idonei abbiano meritato lo status con  cui stanno attendendo l'emanazione della graduatoria di merito e l'inizio dell'ambito corso di perfezionamento. Non abbiamo mai avuto timore di denunciare che le procedure concorsuali in argomento sin dall'inizio sono apparse alquanto anomale. Questi fatti sono sempre stati da noi segnalati all'Amministrazione, che inizialmente ha fatto finta di niente, comportandosi anche con una certa arroganza. Basti pensare alla risposta data ai colleghi che avevano richiesto la ricorrezione dei propri elaborati in autotutela. Ebbene sì, in quel caso la Commissione nominata per la procedura concorsuale, ritenne opportuno procedere ad una "sommaria rivisitazione", respingendo ai mittenti le istanze, confermando i giudizi precedentemente espressi. Fu in quel momento che la Consap prese una posizione netta, espressa con il comunicato del 16/04/2016 . Non avendo avuto risposte chiarificatrici dal Dipartimento, che continuava a tenere la testa sotto la sabbia, abbiamo continuato a difendere i principi costituzionali su cui tutti noi abbiamo giurato. Il buon andamento della P.A. l'uguaglianza e la trasparenza, non sono principi che possono essere dimenticati o disapplicati all'occorrenza. Non abbiamo mai nascosto di aver segnalato all'ANAC le molteplici anomalie riscontrate, ma di certo, non abbiamo mai chiesto l'annullamento del concorso, proprio per non danneggiare tutti quei colleghi che meritatamente hanno superato tutte le prove concorsuali. Sia ben chiaro, anche tra i quadri della Consap  ci sono colleghi che hanno superato la lunga selezione, ma le battaglie giuste si combattono o non si combattono, gli ideali non hanno tessere sindacali, né possono essere sbandierati solo al momento del bisogno.

Da: Il vero moralizzatore 15/01/2017 18:55:47
Avete finito di far la gara a chi fa la pipi ' piu'  lontano?
Me li immagino gli ispettori nei vari uffici che al posto di dedicarsi al lavoro che devon svolgere,  perdon tempo a disquisire di " vulnus" , di accademia della crusca , della dottrina , della simone edizioni.....eppure la Polizia negli ultimi anni e' andata avanti uguale....o sbaglio?😈😈

Da: Ron 15/01/2017 18:57:25
Concorso interno a 1400 posti per Vice Ispettori della Polizia di Stato
Il 27 ottobre 2016 LEI ha istituito una Commissione di verifica per la ricognizione delle procedure inerenti il concorso interno de quo. Successivamente il 3 novembre 2016 veniva data comunicazione ai Sindacati: "che l'attività della Commissione interna di verifica non pregiudicherà la posizione dei candidati che hanno già superato le prove concorsuali, ma servirà ad evitare discriminazioni nei confronti di coloro che ad oggi si ritengono ingiustamente esclusi".
Le problematiche sollevate riguardano soprattutto l'esito della prova scritta effettuata il 29 gennaio 2015, nelle varie Scuole della Polizia di Stato.
Allo stato attuale dei fatti risulta diffusa una SUA intervista che si riporta testualmente:
"Noi adesso come voi sapete abbiamo annullato il concorso da 559 (agenti)…lo abbiamo annullato perché noi i truffatori li dobbiamo arrestare non arruolare (…) per quello da Ispettore entro febbraio decideremo, la situazione è abbastanza complicata, però anche lì io deciderò nell'interesse dell'amministrazione, non deciderò nell'interesse di qualcuno o nell'interesse di tenere la barca para…" per concludere :" Guardate che ci sono dei temi, dei temi in quel concorso nei quali ragionevolmente dovremmo porci il problema non di annullare il concorso, ma di togliere la qualifica anche di agente a chi lo ha scritto…e qui mi fermo".
A tale proposito la Federazione di cui l'ANIP-ITALIA SICURA è componente, chiedeva un incontro urgente con LEI Capo della Polizia.
Questo concorso non può essere annullato, devono essere riconosciuti i meriti di coloro che sono risultati idonei, (naturalmente considerati i risultati delle verifiche in corso) e rivalutati tutti i temi dei concorrenti ingiustamente esclusi.
Non possono essere disconosciute le innumerevoli "fatiche" affrontate da tutti i colleghi che hanno partecipato.
L'ANIP-ITALIA SICURA ricorda a LEI che trattasi di donne ed uomini della Polizia di Stato i quali tutti i giorni rischiano la vita a difesa delle istituzioni, compreso quel collega che ha fatto il tema "Nemmeno degno del ruolo Agenti".
Dunque…Signor Capo della Polizia se effettivamente siano stati commessi degli errori, questa Amministrazione IN AUTOTUTELA ha il dovere di trovare una soluzione equa, essendo questo concorso in atto dal 2013 e ad oggi 2017 in fase conclusiva, permettendo a coloro che hanno onestamente partecipato di concluderlo con il relativo invio al corso e dare nello stesso tempo quella certezza giuridica ai non idonei, invalidando i compiti dei non meritevoli erroneamente ritenuti idonei, facendo così scorrere la graduatoria.
Un annullamento sarebbe una sconfitta per tutta la Polizia, che opera con disciplina e onore.

Da: Vero concorsista15/01/2017 18:57:35
Roberto non ha detto nessuna cazzata la sua definizione di reato è da manuale!!
Detto questo Roberto ammetterai che questa piccola sfumatura non credo sia motivo sufficiente per sbarrare il suo compito....anche in considerazione degli stralci di elaborati che abbiamo visto passare ma ovviamente non siamo noi a decidere.
possiamo augurarci però  in una rivalutazione totale dei temi che premi il merito piuttosto che uno sterile annullamento che non tutelerebbe nessuno idonei e non

Da: Ron 15/01/2017 18:58:43
Concorso interno a 1400 posti per Vice Ispettori della Polizia di Stato
Il 27 ottobre 2016 LEI ha istituito una Commissione di verifica per la ricognizione delle procedure inerenti il concorso interno de quo. Successivamente il 3 novembre 2016 veniva data comunicazione ai Sindacati: "che l'attività della Commissione interna di verifica non pregiudicherà la posizione dei candidati che hanno già superato le prove concorsuali, ma servirà ad evitare discriminazioni nei confronti di coloro che ad oggi si ritengono ingiustamente esclusi".
Le problematiche sollevate riguardano soprattutto l'esito della prova scritta effettuata il 29 gennaio 2015, nelle varie Scuole della Polizia di Stato.
Allo stato attuale dei fatti risulta diffusa una SUA intervista che si riporta testualmente:
"Noi adesso come voi sapete abbiamo annullato il concorso da 559 (agenti)…lo abbiamo annullato perché noi i truffatori li dobbiamo arrestare non arruolare (…) per quello da Ispettore entro febbraio decideremo, la situazione è abbastanza complicata, però anche lì io deciderò nell'interesse dell'amministrazione, non deciderò nell'interesse di qualcuno o nell'interesse di tenere la barca para…" per concludere :" Guardate che ci sono dei temi, dei temi in quel concorso nei quali ragionevolmente dovremmo porci il problema non di annullare il concorso, ma di togliere la qualifica anche di agente a chi lo ha scritto…e qui mi fermo".
A tale proposito la Federazione di cui l'ANIP-ITALIA SICURA è componente, chiedeva un incontro urgente con LEI Capo della Polizia.
Questo concorso non può essere annullato, devono essere riconosciuti i meriti di coloro che sono risultati idonei, (naturalmente considerati i risultati delle verifiche in corso) e rivalutati tutti i temi dei concorrenti ingiustamente esclusi.
Non possono essere disconosciute le innumerevoli "fatiche" affrontate da tutti i colleghi che hanno partecipato.
L'ANIP-ITALIA SICURA ricorda a LEI che trattasi di donne ed uomini della Polizia di Stato i quali tutti i giorni rischiano la vita a difesa delle istituzioni, compreso quel collega che ha fatto il tema "Nemmeno degno del ruolo Agenti".
Dunque…Signor Capo della Polizia se effettivamente siano stati commessi degli errori, questa Amministrazione IN AUTOTUTELA ha il dovere di trovare una soluzione equa, essendo questo concorso in atto dal 2013 e ad oggi 2017 in fase conclusiva, permettendo a coloro che hanno onestamente partecipato di concluderlo con il relativo invio al corso e dare nello stesso tempo quella certezza giuridica ai non idonei, invalidando i compiti dei non meritevoli erroneamente ritenuti idonei, facendo così scorrere la graduatoria.
Un annullamento sarebbe una sconfitta per tutta la Polizia, che opera con disciplina e onore.

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