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150 educatori di asilo nido: preparazione alla prova orale
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Da: Simona P | 12/02/2009 08:32:19 |
Buongiorno ragazze e in bocca al lupo a chi farà l'esame oggi! A me toccherà tra una settimana... da oggi comincia il GRANDE RIPASSO!! :-) | |
Da: Valeria | 12/02/2009 08:38:30 |
Buondì a tutte! Un grande in bocca a lupo alle ragazze che faranno l'esame oggi! Giuliana, domani c'è sciopero, sicuram. non chiameranno x le supplenze; ne approfitterò x andare in banca, ancora devo riscuotere l'assegno di dicembre! | |
Da: Valeria | 12/02/2009 09:46:02 |
Giuliana, io vado sempre a gradenigo. Poi vai nel pomeriggio a fare osservazione al malaguzzi? Bacioni | |
Da: x irene | 12/02/2009 10:04:55 |
ma dewey si ricollega al nido solamente per l'aspetto del gioco? | |
Da: che belo | 12/02/2009 10:11:47 |
che fate anche osservazione? Come mai? Mi faccio un pò di fatti vostri...però del Malaguzzi ne parlano molto bene peccato che da casa mia sia un pò lontanuccio | |
Da: bello | 12/02/2009 10:12:23 |
natualmente | |
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Da: GIULIANA | 12/02/2009 13:44:02 |
Ciao Valeria oggi studio inizierò ad andare dal prox giovedì. X Angela la biblioteca dove vedo io era chiusa questa mattina ma riapre alle 15,00 fiono alle 19,00 se decidi di venire mi trovi lì Pensavo che fossero tutte chiuse il giovedì mattina ; se l'avessi saputo prima avrei approfittato anche della mattinata di oggi. L'esperienza dell'osservazione al Malaguzzi la farò la prossima settimana(mi ha invitato la coordinatrice) e poi vi faccio sapere .. per il momento posso dirvi che è molto bello e affascinante (diverso dagli altri) ma purtroppo ho fatto solo una supplenza in quel nido. Ciao un grande in bocca al lupo per oggi a chi sosterrà l'esame Ci aggiorniamo questa sera Giuly | |
Da: michela | 12/02/2009 14:17:06 |
sono disperata... il 19 e' vicino e io ancora sto indietrissimo con tutto... E'difficilissimo conciliae 2 lavori,una casa e un piccolino di tre anni... Qualcuno ha schemi sullo Statuto? grazie a tutte coloro che risponderanno nichytools@hotmail.com | |
Da: irene | 12/02/2009 14:33:20 |
io non sono molto brava su dewey se vuoi metto il mio riassunto ma noterai che non è molto utile diciamo che era uno dei tanti miei talloni di achille. Dewey 1859 â€" 1952 (USA) Learning by doing (impari facendo) La pedagogia di Dewey, che ebbe grandissima fortuna non solo negli USA, ma anche in Europa. L'attività scolastica del bambino è infatti intesa da Dewey come partecipazione attiva e spontanea alla vita della comunità scolastica, una corretta educazione infantile può quindi, predisporre gli individui alle regole della vita democratica e rivelarsi in futuro l'unico potente mezzo per rafforzare e diffondere la democrazia. Al centro di essa vi è la nozione di scuola attiva , il cui principio fondamentale,"imparare facendo( learning by doing ) è che l'insegnamento non deve essere subito passivamente attraverso la ricezione di nozioni mnemoniche, ma deve essere il risultato dell'attività volontaria del bambino, impegnato in lavori che rispondano ai suoi interessi e alle sue scelte. L'opera dell'educatore deve quindi limitarsi a suscitare in lui i giusti interessi, a fornirgli i materiali e a guidarlo nella realizzazione dei suoi lavori. Nella "scuola laboratorio" che Dewey fece aprire presso il dipartimento di Pedagogia dell'università di Chicago i bambini cucinavano, coltivavano l'orto e preparavano manufatti. Le stesse materie tradizionali (leggere,scrivere,far di conto, la storia, la geografia,ecc.) venivano insegnate partendo da interessi concreti legati appunto all'attività lavorativa dei bambini. Non è difficile scorgere sullo sfondo di queste dottrine pedagogiche i temi fondamentali della riflessione filosofica di Dewey: il principio dell'interazione tra individuo e ambiente, la situazione problematica come condizione dell'interesse e del processo cognitivo, il carattere strumentale del pensiero, la teoria del rapporto mezzi-fini. In definitiva, per Dewey ' l'educazione è ricostruzione e riorganizzazione dell'esperienza che accresce il significato dell'esperienza stessa e aumenta l'abilità di dirigere il corso dell'esperienza stessa. Puerocentrismo. Un primo significativo punto di riferimento è costituito da quel variegato movimento di idee e di esperienze che va sotto il nome di ‘Attivismo’. L’Attivismo si sviluppa tra la fine del secolo XIX° e gli inizi del XX°, in aree geografiche e culturali molto diverse e lontane, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa, e non può certamente venir ricondotto a qualcosa di unitario, come può esserlo una teoria o un metodo didattico L’espressione ‘puerocentrismo’ sottolinea la centralità dell’alunno: il centro intorno a cui tutto deve ruotare non è la materia scolastica, non sono i contenuti da impartire, non è nemmeno la figura dell’insegnante, la sua ‘autorità ’, ma è l’alunno. Le idee dell’Attivismo pedagogico hanno trovato un terreno molto favorevole nel nostro Paese e sono state in larga parte recepite negli stessi programmi ministeriali della scuola elementare del 1945, ma sono ancora fortemente radicate nei successivi programmi del 1955. Il movimento della scuola attiva, conduceva un discorso innovativo sulla ricerca nei metodi, nella didattica, avvalendosi della sperimentazione scientifica e rivolgendosi a ceti sociali più vasti. Da queste idee vengono create, sparse per tutta l’Europa, istituzioni private chiamate scuole nuove. I loro intenti erano riformistici rispetto alle scuole tradizionali, ma erano rivolte prevalentemente ad una ristretta élite di privilegiati. Il principio della scuola attiva è la legge del bisogno o dell'interesse. L'attività umana è sempre suscitata da un bisogno. Nel fanciullo uno dei suoi principali bisogni è il gioco, è proprio questo lo strumento di mediazione tra la vita dello scolaro ed il programma scolastico, l'elemento che potrà conciliare la scuola con la vita. L'obiettivo era di realizzare una scuola di vita nella quale si formavano attitudini sociali e comportamenti positivi di reciprocità . La scuola doveva assomigliare ad un laboratorio, dove ognuno è impegnato a produrre la sua ricerca secondo un interesse collettivo ed uno spirito di cooperazione. Il sapere al servizio dell'azione. Le tappe fondamentali del processo educativo della Scuola Attiva sono: 1) Risvegliarsi di un bisogno, di un interesse, di un desiderio: mettendo lo scolaro nella situazione adatta a suscitare questo bisogno. 2) Sviluppo dell'azione: con attività atte a soddisfare il bisogno del fanciullo. 3) Apprendimento di conoscenze: attraverso il controllo dell'azione stessa, per condurla al fine che l'insegnante si era proposto. spero di essere stata un pò utile ciao irene | |
Da: x irene | 12/02/2009 14:46:06 |
non so cm ringraziarti...ogni volta che chiedo qualcosa a te riesco poi a capire tutto in un attimo...sei comprensibilissima in tutto quel che fai e molto disponibile e generosa,ti ringrazio veramente di cuore...sei un angelo. | |
Da: e da ciò che ha | 12/02/2009 16:27:47 |
scritto Irene si può ben coglierre il legame con la Montessori ma anche con Piaget giusto? | |
Da: irene | 12/02/2009 17:08:07 |
ogni volta che citano dewey al nido ci sono sempre la montessori e piaget se fate una ricerca su internet e mettete dewey al nido o simile li trovate che vanno in coppia. ciao irene | |
Da: simona | 12/02/2009 18:03:09 |
scusa come fai a sapere che tu lo fai il 1 aprile e io che sono co sai quando grazie | |
Da: maria | 12/02/2009 18:03:54 |
grazie a tutte per le info e speriamo bene | |
Da: Angela C. | 12/02/2009 19:17:33 |
Ciao ragazze , ma nessuno ha fatto gli orali oggi? | |
Da: Barbara | 12/02/2009 20:28:10 |
Forse oggi non hanno interrogato | |
Da: FP | 12/02/2009 20:36:15 |
SI OGGI COLLOQUIO SOSTENUTO DA 23 PERSONE TRA CUI IO 1 A CHE ETA IL BAM E' capace di versarsi l'acqua da solo 2 i genitori partecipano al pegetto educativo 3 dal regol asili nido quali compiti spettano al dipartimento e quali al comune io non le ho trovate semplici da discorrere pero' vi assicuro ke ce ne erano di piu' semplici | |
Da: ma si che | 12/02/2009 20:36:43 |
interrogavano oggi...però questo silenzio mi spaventa speriamo stiano solo a festeggiare | |
Da: x FP | 12/02/2009 20:38:46 |
facci sapere qualcos'altro per favore. Tu come sei andata? Grazie se vuoi rispondere. | |
Da: Tutte promosse oppure nooo? | 12/02/2009 20:44:22 |
Da: x fp | 12/02/2009 20:44:25 |
e a che età il bambino si versa l'acqua da solo? cmq sui genitori che partecipano al progetto educativo forse avrei parlato dell'assemblea dei genitori... sulla 3 avrei avuto qualche difficoltà ...nel senso che sul comune e sul dipartimento c'è poco sul regolamento,avrei fatto riferimento allo statuto..VOI CHE DITE A RIGUARDO? | |
Da: FP | 12/02/2009 20:47:57 |
tutte promosse e scusate l'errore e' tra dipartimento e municipio | |
Da: x fp | 12/02/2009 20:49:20 |
SCUSA MA ALLORA LA DOMANDA ERA RIFERITA ALLO STATUTO,NON AL REGOLAMENTO? PER CURIOSITÃ MI DICI COME HAI RISPOSTO ALLA DOMANDA SUL BAMBINO E LA CAPACITÃ DI VERSARSI L'ACQUA DA SOLO? | |
Da: FP | 12/02/2009 20:52:23 |
si. ripeto diceva proprio dal regolamento....per la prima invece non c'e un eta' prestabilita sono le educatrici che stimolano in lui tale capacita' | |
Da: non | 12/02/2009 20:56:08 |
ci sono i voti. oggi non è andato nessuno a prenderli e tu FP come sei andata? sei stata soddisfatta di come è andato l'esame? quali sono state le tue impressioni ? grazie | |
Da: x fp | 12/02/2009 20:56:42 |
MA QUESTA RISPOSTA L'HAI DATA TE SPONTANEAMENTE O TI CI HANNO PORTATO LORO? CMQ SUL REGOLAMENTO RELATIVAMENTE ALLE CIRCOSCRIZIONI SI PUO' PARLARE DELLA CONSULTA CIRCOSCRIZIONALE...MA PER QUANTO RIGUARDA I MUNICIPI? DEVO RIFERIRMI ALL'ARTICOLO IN CUI PARLA DEL COORDINAMENTO CENTRALE? | |
Da: ..... | 12/02/2009 21:00:50 |
municipi e circoscrizioni sono la stessa cosa | |
Da: x fp | 12/02/2009 21:02:05 |
si intendevo tra dipartimento e municipio | |
Da: unanessunacentomila | 12/02/2009 21:03:08 |
Da Internet: A che età il bambino si versa l'acqua da solo? Verso i 14 mesi il bimbo dovrebbe già manifestare il desiderio di mangiare autonomamente sperimentando le consistenze dei vari alimenti e maneggiando con disinvoltura il cucchiaio, le tazze, ecc. È molto importante incentivare questi nuovi atteggiamenti tollerando i piccoli "guai" che si possono verificare non solo per la necessità di una maggiore confidenza con cucchiaio, tazza, ecc., ma anche perché il manipolare gli alimenti ha una vera profonda motivazione di carattere psicologico. Ponendo come obiettivo centrale l'analisi dell'autonomia del bambino e delle sue capacità di apprendere attraverso il proprio corpo, il pasto può divenire un momento di sua grande partecipazione. Come si può realizzare concretamente? La risposta del self-service può apparire azzardata, ma se questo è utilizzato in modo adeguato e ben organizzato può condurre ad ottimi risultati. Abitudinariamente il momento del pranzo è organizzato dalle educatrici che servono i bambini con l'aiuto di un bimbo "cameriere". Spero di aver portato un piccolo contributo. Ciao a tutte. Spero tutte promosse oggi. | |
Da: io avrei | 12/02/2009 21:04:55 |
parlato del Dipartimento xi come sede del centro di documentazione (e naturalmente a cosa serve), poi della sua funzione come organizzatore sia dei programmi di aggiornamento e formazione delle educatrice, come centro coordinatore dei nidi delle varie circoscrizioni.... Sulla partecipazione dei genitori al progetto educativo avrei iniziato con il dire che è una delle principali differenze tra l'onmi e il nuovo nido, che la famiglia viene riconosciuta come agenzia educante al fianco del nido per questo le due agenzie devono lavorare e collaborare insieme e questo avviene sia attraverso i vari colloqui individuali di sezione ma soprattutto nella partecipazione al comitato di gestione per l'acqua avrei aggiunto dell'importanza della coordinazione dei movimenti, dell'imparare a dosare la forza...e che cosa più importante è che l'educatrice deve mostrare al bambino come si fà senza sostituirsi a lui | |
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