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dilemma per il futuro
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Da: alice | 15/07/2008 22:30:43 |
che cosa sia meglio per te lo devi decidere tu. la PA è una scommessa, non sai mai dove verrai mandato, e se lavorerai bene e per una persona competente, con la possibilità anche di svolgere un lavoro interessante, e poter fare dei corsi interessanti, o per un asino che sfrutterà il tuo lavoro, e si ricorderà di te con chi sta più in alto solo quando ci sarà qualcosa che non va, per addossarti ogni responsabilità. è vero che quando avrai un figlio starai a casa, e non potranno negarti il part time, se lo chiederai, al tuo ritorno. questi aspetti fannno parte dei vantaggi, che in un buon privato hai cmq. chi ha la forrtuna di lavorare in una buona società fa carriera molto velocemente, se vale. nella PA è molto più facile fossilizzarsi nella posizione, a meno che non ci si metta a studiare molto seriamente per cercare di andare avanti, sebbene sia molto difficile andare avanti perchè vali. un istruttore direttivo ( D1) guadagna 1200 euro, un funzionario (D3) 150 euro in più.nel privato qualunque responsabile amministrativo guadagna minimo 2000 euro, per 36 ore la settimana, e la possibilità di fare straordinari (che nella PA ti scordi perchè soldi per te non ce ne sono, sennò il fiorire delle PO come va avanti? puoi lavorare per il privato (in modo pulito) se col pubblico hai un part time al 50%, oppure con un full time chiedendo di poter svolgere un incarico extraisitituzionale, l'importante è che non abbia incompatibilità con il lavoro che svolgi per la PA. | |
Da: Dipiazza | 16/07/2008 11:52:56 |
Cara Erina, il pubblico è meglio per la maternità, che è tutelata in modo non solo formale. Ho preteso che mia moglie studiasse la notte per vincere un concorso da diplomata (1200/mese). Prima era come te, guadagnava (quasi) come te, e non aveva una vita. Lo stipendio è alto, se raffrontato alle ore effettivamente lavorate. Quando fui assunto come funzionario, provenendo da un incarico di amministratore delegato di una spa in disfacimento, mi stupii del fatto che ci volessero 5/6 persome per svolgere il lavoro di un part-time a 25 ore nel privato. Mi sono adeguato. Anche perché lo stipendio, se considerato alle ore effettivamente lavorate (che non sono mai 36), è molto più alto di prima. Gli enti pubblici autorizzano facilmente autorizzazioni ad attività esterne, probabilmente nella consapevolezza di elargire stipendi da fame.Esse spesso autorizzano il c.d. "conto terzi", ossia l'uso del logo, del tempo ordinario di lavoro, della carta intestata per prestare servizi a terzi: in cambio i sindacalisti pretendono una percentuale (10 o 20%) da spalmarsi su quelli che non vogliono o non possono lavorare all'esterno (cioè lavorare davvero). Alice cita infine correttamente la possibilità di trasformare il rapporto in part-time al 50%, con possibilità di esercitare qualsivoglia attività professionale o commerciale a latere, e con possibilità di reversione allo stato di tempo pieno (periodi di magra, estati, etc.); ma omette di precisare che il tempo parziale, fino a ieri un diritto soggettivo per lo statale, è trasformato dal 112 in interesse legittimo o - melius - in aspettativa legittima, così come è già per il privato. Sento dire che alla funzione pubblica si sarebbero accorti dello svarione: infatti la Finanziaria 1997, che introdusse il diritto ad attività esterne, aveva come finalità il contenimento della spesa pubblica; finalità che non sarebbe punto colta da un massiccio rientro di stataloni impenitenti a regime di tempo pieno. Un'ultima considerazione: il bello del pubblico sta non in norme o contratti, ma nel fatto che a ogni funzionario, impiegato o bidello manca il dirigente o che - se questo c'è - non è degno di tale nome. Brunetta avrebbe fatto meglio a rimuovere l'assurdo requisito dell'anzianità di servizio (5 anni) per l'accesso alla carriera dirigenziale, ma non l'ha fatto. Ma quale fidanzato pretenderebbe dalla futura moglie il requisito di avere esercitato (per 5 anni poi!) il mestiere più antico del mondo? Auguri | |
Da: serpente antico | 16/07/2008 12:03:20 |
erina tra 10 anni nn ce la farai 'cchiù, molla e vieni con noi fannulloni, siamo già 4 milioni... | |
Da: una dei tanti......... | 16/07/2008 12:31:23 |
x Erina è vero che nella PA 2500 al mese te li scordi e che con un figlio i soldi non sono mai troppi. Ma è anche vero che si vive una volta sola, e che se ci tieni a mettere al mondo un bimbo devi trovarti una sistemazione che ti permetta di VIVERLO, dopo averlo fatto. Voglio dire, se fai un figlio e poi lo affidi ad asili e baby sitter, peggio ancora a nonne varie, e magari sei impegnata anche il sabato o la domenica, pensaci e non farlo proprio che è meglio. Decidere di avere un figlio è un atto di grande responsabilità che richiede sforzi e PRESENZA, e se non si è orientati a dedicargli il TEMPO, è meglio non avviarsi proprio. E' una decisione che richiede di fare delle SCELTE DI VITA, non sempre entusiasmanti. Sta solo a te scegliere. Sono una dei tanti, e ho detto la mia come tanti. Buona fortuna. | |
Da: erina | 17/07/2008 16:01:07 |
considerazioni: passare i concorsi non è facile!!!si rischia effettivamente di passare anni a studiare senza raggiungere nulla????e nel frattempo come fate con l'ansia di continuare a studiare... | |
Da: x erina | 17/07/2008 20:02:29 |
si studia e lavora... | |
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Da: x erina | 17/07/2008 20:08:46 |
Per esempio io ho vinto un concorso da diplomato e x cercare di migliorare continuerò a studiare...Sono anche avvocato...ma lavorare fino alla sera tutti i giorni x me è un massacro quindi ho preferito prendere il posto pubblico e quando posso e se mi andra' di migliorare potro' continuare a studiare....Se poi vedo che nella P.A. divento un automa ... magari impazzisco e mi ributto nei tribunali... | |
Da: erina | 18/07/2008 09:26:14 |
scusa----è lo stipendio quant'è....giusto per farmi un'idea | |
Da: erina | 22/07/2008 16:13:03 |
ma possibile che chiunque lavora...si deve lamentare di quello che fa!!!!!ho conosciuto un magistrato che si lamenta che la paga è poca e il alvoro è tanto, un dirigente idem come sopra....un operaio indem come sopra....ma possibile che siamo diventati il paese dei mille lamenti? | |
Da: Funzionario (quasi) soddisfatto | 22/07/2008 19:25:32 |
La mia personale esperienza è la seguente. Ho vinto svariati concorsi senza alcuna raccomandazione (non credere assolutamente a chi dice che è indispensabile) e lavoro come funzionario di una p.a. da quasi 6 anni. Il lavoro è interessante (trovandomi in un ufficio normativa) e ho rapporti ottimi sia con il capo, peraltro molto preparato, sia con i colleghi, con alcuni dei quali ho stretto buoni rapporti di amicizia. Lo stipendio è discreto: sino ad ora, tra incentivi e straordinari, si aggira sulle 2.000 Euro (anche se con il decreto Brunetta probabilmente le cose cambieranno in peggio). Inoltre ci sono alcuni benefit interessanti (alti buoni pasto, polizza sanitaria, asilo nido in sede ecc). La carriera che mi aspetta non sembra eccezionale: sto tentando vari concorsi da dirigente, ma ovviamente non c'è certezza alcuna di riuscita. In ogni caso, in futuro mi aspetta una posizione organizzativa che quantomeno alzerà lo stipendio in maniera non irrilevante. | |
Da: Funzionario quasi soddisfatto | 22/07/2008 19:29:04 |
Indubbiamente però possono occorrere svariati anni per vincere un concorso ed essere assunti. Inoltre per avere buone speranze bisogna farsi una solidissima preparazione, necessaria per superare le migliaia (e a volte decine di migliaia) di candidati con cui ti troverai a concorrere... | |
Da: Concorsista allo sbaraglio | 23/07/2008 07:50:37 |
Questa discussione mi coinvolge fin troppo. Ho 29 anni, sposata da poco, Laurea, abilitazione avvocato, dottorato, insomma un mucchio di titoli, che nei pubblici concorsi, vuoi per la formulazione dei bandi, vuoi per le valutazioni dei commissari di turno, non sono MAI stati valutati più di qualche punto (molto meno di contrattini vari). Tutti mi osservano sbigottiti, nel mentre preparo raccomandate su raccomandate per fare, che ne so, l'impiegato comunale. E tutti con la domanda inespressa: ma col tuo curriculum non puoi fare altro? Certo che forse potrei fare altro. Per esempio inviare curricula ai grandi studi legali, o presenziare 24 ore su 24 all'Università dietro un professore che si commuova per un assegnino... Potrei puntare alto, fare i mitici concorsi in magistratura, notaio, ecc., mollando tutto per studiare. Potrei come te lavorare nel privato 12 ore al giorno. Ma non sono una carrierista, vorrei un lavoro che mi piacesse, tutto qua, senza mangiarmi la vita. Ebbene, data la attuale precarietà, ho pensato che tutto sommato vincere un concorso all'Agenzia entrate (e io odio il diritto tributario) non sarebbe male, considerato che fai le tue 36 ore e te ne vai, magari anche a studiare quello che ti piace veramente. Vogliamo poi sottovalutare la questione figli??? Non è solo il fatto che una donna non può lavorare 12 ore e il resto... pensare al lavoro, quando ha famiglia. Sono dell'idea che una donna possa conciliare (facendosi un mazzo tanto e con qualche aiuto) l'amore per i figli (e la presenza!) con le proprie ambizioni professionali. Ma come la mettiamo con la precarietà? Chi può permettersi di rimanere incinta senza la tranquillità di un posto stabile e soprattutto, senza la certezza che, in sua assenza, qualcun altro penserà a mandare avanti il lavoro??? Guardate, avrei tanto e poi tanto da sfogarmi, che sto diventando logorroica!!! Mi scuso veramente con chi ha avuto la pazienza di leggere, e spero che, tra tanti, a qualcuno abbia fatto bene sapere che c'è chi condivide le sue preoccupazioni. | |
Da: d2 | 23/07/2008 08:28:03 |
Guarda io sono una dipendente statale categoria D posizione economica D2 e ti dico che 2500 euro me li sogno di notte!! Se arrivo a 1500 è tanto e tieni presente che è una posizione elevata in quanto sotto di me ci sono le altre categorie.Fai i tuoi calcoli!! | |
Da: gino | 23/07/2008 08:45:58 |
Ma in che paese vive Funzionario(quasi)soddisfatto?? in Italia no di certo. Io lavoro nella P.A. come funzionario e sinceramente lo stipendio è da fame.Certo sto a Milano forse se lavorassi in qualche paesetto più piccolo le cose potrebbero cambiare. Cmq Erina se vuoi fare i soldi fai la carriere diplomatica le indennità sono davvero alte si parte da 5000 in su. | |
Da: erina | 23/07/2008 09:36:37 |
RINGRAZIO TUTTI.......E IN PARTICOALRE CONCRORSISTA ALLO SBARAGLIO PER QUELLO CHE HA SCRITTO...ANCHE IO SONO IN UNA SITUAZIONE SIMILE CON DOVERSI TITOLI E MI RITROVO APPIENO IN QUELLO CHE DICI, MI PIACEREBBE CONFRONTARMI CON TE.... QUELLO CHE NON CAPISCO SE è COSI "BRUTTO" LAVORARE NELLA PA PERCHè TANTA GENTE PASSA DEGLI ANNI A STUDIARE PER CERCARE DI VINCERE UN CONCORSO SE POI LO STIPENDIO è DA FAME? E POI COME CONCILIATE VITA PRIVATA(FAMIGLIA, HOBBIES....) CON IL ALVORO? E POI è MEGLIO UN LAVORO CHE PIACE MA CHE IMPEGNA PER 12 ORE O UNO CHE NON è GRAN CHE MA CHE IMPEGNA SOLO 8 ORE? | |
Da: storia | 23/07/2008 09:46:50 |
ciao, vorrei raccontarvi anche la mia esperienza di donna da poco moglie e con una scelta forzata. Mi sono laureata con il massimo dei voti a 24 anni ed immediatamente dopo ho deciso di preparare il concorso in magistratura così ho cominciato a ruotare intorno al "favoloso mondo" dei corsi preparazione di concorsi.. Tante belle teorie, tante ore passate ad ascoltare dottrina e giurisprudenza, passate a studiare, mentre ogni tanto mi "affacciavo" nello studio legale di amici che mi consentivano di fare pratica e conseguire chissà in futuro il tanto agognato titolo di avvocato. Gli anni passano ed io non passo magistratura (almeno lo provo solo una volta, tostissimo!) arrivo a 27 anni, non demordo con magistratura ma tante amiche e amici che lavorano, guadagnano ed io a casa sui libri.. Decido di trovarmi un lavoro, prima facevo qualcosa di saltuario.. Divento "ufficialmente" precaria a trenta tre anni raggiungo i miei primi sei anni da interinale, tanti rinnovi, pacche sulle spalle, brava , brava, ma l'assunzione non arriva..... Arriva a trentacinque anni dopo otto anni sudatissimi e tante rinunce, e arriva l'assunzione.. Il mio anno più infernale!!! Nel frattempo ho conseguito a roma il titolo di avvocato credendo che in società di trasporto potesse aiutarmi, anzi! Dopo anni , un'assunzione alle spalle subisco l'impossibile e vedo l'impossibile, roba da starci male o almeno per chi ha un carattere come il mio!!! Arrivo alla fine dell'anno devo sposarmi la paura l'angoscia di mollare mi fa stare malissimo.Insomma arrivo ad una decisione più per la mia slaute psico-fisica che altro , e mollo tutto!! Ora faccio qualche lavoretto, ma senza aver mai raggiunto una profesionalità elevata , sacrificando tutto per il lavoro, senza aver passato magistratura, ma con tanta voglia di rimettermi in discussione, credendo nelle capacità e con tanto ottimismo. Questo per dire che se hai una professionalità acquisita come libero profesionista difendila e portala avanti, ma se vuoi ricominciare, metti un punto datti delle priorità e adattati a quello che la vita di propone! Basta non essere arrendevoli , crederci fino in fondo e non smettere mai di inseguire i prorpi sogni. Chi mi da la forza? Non lo so, ora mi adatto al presente, faccio piccoli lavori ma sono felice non vedo più brutture e quasi quasi guadagno come prima, sono ancora mamma, ho un marito e credo profondamente nella forza di volontà che ciascuno ha e che nessuno può toglierci.. Il giorno che arriverò ve lo farò sapere. | |
Da: Funzionario (quasi) soddisfatto | 23/07/2008 09:48:39 |
X gino Io vivo e lavoro a Roma, dove peraltro sono nato. Certo, mi rendo conto che per un fuori sede la situazione è più difficile, stante gli affitti molto alti (a Roma come a Milano)... | |
Da: lll | 23/07/2008 12:03:28 |
1:nel privato dopo una certa eta' nn ti assumono neanke se muori; 2:la liberta' e gli orari ke hai nel pubblico, nel privato te li sogni; 3:nn è necessario vincere un concorso per essere assunti: basta piazzarsi bene in graduatoria per avere buone possibilita'(ne ho esperienxa diretta); 4:nn puntare tutto su un solo concorso.il segreto è farne a iosa per entrare in piu' graduatorie possibili; 5:bisogna studiare duramente-molto duramente-...ma una volta dentro la PA hai risolto il problema per sempre, anke se lo stipendio nn è dei migliori.Ma tutto nn si puo' avere...secondo me, specialmente per una donna, è il posto ideale ke permette di conciliare vita familiare e lavorativa...e poi, dopo una vita passata a lavorare per privati, sn stufa di orari impossibili,ferie agognate, e di kiedere scusa perfino per smontare alla mia ora!! | |
Da: storia | 23/07/2008 12:52:42 |
con cordo con te III la mia esperienza era infatti riferita al privato.. e poi il pubblico non deve essere visto come escamotage per non lavorare, si ci sono orari migliori è vero, contratti più blindati, ma accidenti la mattina usciamo con pò di grinta e torniamo a casa soddisfatti del lavoro con una sana stanchezza di aver contribuito al paese!!! Meglio ovviamente se per sette ore anzichè per dieci-..Per le donne è inutile nascondere che l'orario è fondamentale!!! | |
Da: erina | 23/07/2008 14:25:32 |
grazie a tutti...ho letto le vostre storie e mi sto schiarendo le idee...anche se il salto da euro 2500 a 0 è difficile ma a a quanto sembra se voglio intraprendere questa strada si rende necessario. Io ho paura di pentirmi un giorno, perchè è pur vero che adesso in italia un posto di lavoro, anche se per tante ore, è molto agognato.... A me quello che faccio piace e tanto anche solo che se nn lavoro tutto quelle ore rischio di perderlo (sono con partita iva) e pensare ad un domani in cui vorrei dei figli,,,,sembra alquanto insostenibile a meno che non li lasci alla baby sitter come fa una mia collega....non so.... ho anche paura di studiare e non riuscire a vincere nulla e a trovarmi poi a 35 anni senza niente in mano Vi ringrazio per il confronto con tutti voi e spero di poter ancora ricevere consigli ed esperienze personali....vedere come altre persone affrontano problematiche del genere è molto importante per me | |
Da: Concorsista allo sbaraglio | 24/07/2008 19:39:16 |
Care Erina e "Storia" (mi rivolgo a voi perchè vi sento assai vicine) è bello sapere che ci sono persone in gamba, desiderose di lavorare, ma anche di avere una famiglia, che so barcamenano tra le difficoltà dell'oggi. Credo che siamo più di quel che crediamo, in una situazione analoga. Ciò mi fa pensare che, se la PA assorbisse persone con questa mentalità, le cose sarebbero destinate a migliorare per tutti. Il punto è che la PA non è (non dovrebbe essere) il ricettacolo dei raccomandati e della gente che dopo le sue 7 ore e 12 minuti si prepara allo scatto per timbrare il cartellino. Allora, dopo lo sfogo di questi giorni, mie care (e dico a "storia": il concorso in magistratura l'ho tentato una volta pure io...) è il momento di essere pratiche. La mia strategia è la seguente, maturata in questo anno di precariato e concorsi più o meno superati ma mai vinti: premesso che secondo me vivere bene significa fare un lavoro che, se non è quello più ambito nei sogni giovanili, comunque mi dia soddisfazione; e che una vita non è tale se non puoi dedicarti ogni tanto a fare una bella crostata per tuo marito, o goderti i tuoi figli. Premesso dunque che, siccome sono giovane, prima di arrendermi, provo ad avere TUTTO, attualmente sono una concorsista, un po' ancora allo sbaraglio, ma sempre più addentro nei meandri delle logiche pubbliche. Io intenderei fare questo: appena collocata in qualche posticino pubblico (senza raccomandazioni e con preparazione non sempre al top per tutti i concorsi non è semplice, ma conosco tante teste dure che ce l'hanno fatta), sperabilmente cat. D (ma di quando in quando faccio pure i C), verifico: se il lavoro mi piace (e perchè mai necessariamente non dovrebbe?) me lo tengo, e intanto ho tutti i mesi lo stipendio e posso fare un bimbo in santa pace. Se mi piace così così o non mi piace affatto, continuo a fare concorsi. La preparazione dopo un po' per le materie di base è sempre la stessa. Ad ogni modo, siccome avrei qualche ambizione in più, tenterei la ardua via della "carriera" nel pubblico. Qualcuno mi prenderà per scema, ma dopo 5 anni in cat. D si possono fare concorsi per dirigente, magistrato TAR, ecc...oppure si possono chiedere trasferimenti in un posto che piaccia di più. Oppure si può andare in tasca alla carriera e chiedere un part-time per stare con i figli. Tutte cose che non sono permesse altrove. La carriera universitaria - a parte il solito mondo di squali, come nella PA, forse peggio - è lunga e incertissima. L'avvocato non se ne parli, secondo me lo puoi fare solo se lo ami tantissimo e sei disposto a sacrificarti, oppure se qualcuno già avvocato ama tantissimo te. Altro lavoro nel privato non saprei, non ho esperienza diretta, ma sinceramente mi sembra che il racconto di Erina sia illuminante. Forse oggi sono ottimista, magari poi mi riprende lo sconforto...ma intanto ora preparo una bella lista titoli da allegare alla prossima domanda! | |
Da: lll | 25/07/2008 10:59:09 |
sn d'accordo.è legittimo provare ad avere "tutto".io, ad esempio, nel mio piccolo se entrassi stabilmenente nella PA vorrei completare i miei studi universitari-ke vertono su ben altro ke il diritto!-..quindi sfrutterei la relativa liberta'-gli orari elastici e i 3 giorni settimanali senza rientri pomeridiani- ke puo' darti il lavoro pubblico per realizzare anke altro (sempre pero' cercando di svolgere al meglio le mie mansioni nel pubblico...).Ecco perkè continuo a ribadire ke nonostante lo stipendio "ridicolo" vale la pena di giocare questa carta.. | |
Da: storia | 25/07/2008 14:03:45 |
cara concorsista allo sbaraglio, la penso esattamente come te condivido tutto. Infondo cosa chiediamo la luna?? Non dei sogni impossibili , irrealizzabili ma se una situzione tipo "famiglia mulino bianco" con lavoro ottimale ,(uscire di casa felici accompagnare i figli e tornare a casa soddisfatte e con un pò di tempo per loro), ancora non ce l'abbiamo non dobbiamo arrenderci... Non chiediamo la luna o di diventare famosi, o super miliardari ma una vita semplice e serena e se tutto non dipende da noi, bhè!! non possiamo scoraggiarci e pensare che non ci riusciremo mai.. certo speriamo che anche la situazione socio-economica ci faccia avvicinare sempre più ai modelli europei ed alle deliziose mammine danesi o svedesi (tanto per citarne alcune)che so per certo escono alle cinque felici felici e realizzate, magari ingegneri ,o professoresse universiatarie .. Mettiamoci tanto di noi stesse e la vita comunque ci sorriderà!!! | |
Da: erina | 19/08/2008 10:49:29 |
ciao concorsista allo sbaraglio e storia....diciamo che i dubbi che mi attanagliano mi stanno 2mangiando" il fegato....passo da momenti in cui vorrei tentare i concorsi ma ho paura di non passare e di ritrovarmi passati i trenta (e non manca tanto) con senza niente in mano...senza quella sicurezza che ti fa dire faccio un figlio o comporo una casa....e altri momenti in cui dico che con la preparazione che ho potrei tentare la "scalata" e guadagnare un mucchio di soldi.....Il problema dei concorsi, a quanto mi sembra di capire, è che delle volte non conta la preparazione ma come il commissario ha la luna quel giorno.....ho conosciuto persone preparatissime che inspiegabilmente non hanno passato per 0, 25 di punto i concorsi o che sono idonei non vincitori....persone che conosco lingue, ottima preparazione e proprietà di linguaggio che fanno i classici lavoretti e invidiano coloro che non hanno proseguito l'università e, a parità di eta, hanno un posto fisso da 1300.......DITE LE VOSTRE IDEE...GRAZIE | |
Da: ilaria | 19/08/2008 13:13:27 |
Ciao erina, storia e concorsista allo sbaraglio, anche io sono una che vive le vostre stesse angosce... e sinceramente leggere le vostre "storie" mi ha fatto sentire per un attimo meno sola... anche io sono laureata in giurisprudenza anche io ho lavorato in un importante privato italiano con 2500 euro di guadagni (partita iva) anche io però ho dovuto fare le mie considerazioni.... in conclusione sono da circa sei mesi una concorsista e tra meno di un mese mi sposo.. il risultato di sei mesi di studio è stata solo unì'idoneità in un ambito concorso pubblico... con molto sconforto... perchè avendo studiato circa 10-12 ore la giorno... (grosso modo ho mantenuto i ritmi di quando lavoravo nel mega studio... nottate escluse) mi aspettavo da me stessa di ottenere una vittoria... adesso sto riorganizzando le munizioni e la ritrono dal viaggio di nozze di nuono a studiare... speriamo bene! un saluto a tutti | |
Da: erina | 19/08/2008 13:50:27 |
ciao ilaria...quindi anche te hai abbandonato un posto di alti guadagni ma tante ore di lavoro per tentare i concorsi????! finora hai avuto qualche rimpianto?e scusa se te lo domando ma che età hai!? | |
Da: Deluso | 19/08/2008 14:39:17 |
Leggo ogni tanto il forum e mi sento molto meno solo, sono un fortunato sfortunato. Ho da poco sorpassato i trenta, sono impiegato nel settore pubblico da quando avevo 21 anni, studiavo all'universita' e nel frattempo preparavo concorsi, ho lavorato sfruttato nel privato. I miei non potevo mantenermi agli studi. Ho 4 idoneita' in concorsi pubblici, mi ero specializzato in un tipo. Adesso ho due lauree, vari altri titoli e pubblicazioni, lo stato mi permettava di studiare naturalmente senza stipendio. Non ho mai potuto far valere i titoli da interno, da esterno le cose sono complicate, dovrei cambiare sede, adesso che sono sposato con 2 figli non me la sento. Sono una categoria B3, colleghi senza titoli di studio mi hanno sorpassato e adesso sono C2 o C3, lavorare nel pubblico e' stato sotto molti aspetti demoralizzante. Faccio un lavoro che mi consente di vivere senza dover chiedere niente (guadagno circa 1300 euro), anche se non mi piace e chi sta sopra di me' e' spesso un politico ignorante ed arrogante. Che dirvi ? Abbiate fiducia e speranza, fate tanti concorsi, se poi trovate un posto che vi interessa particolarmente buttatevi a capofitto senza farvi troppe domande. Il tempo sara' maestro. | |
Da: erina | 19/08/2008 14:50:30 |
....non per fare la guasta feste ma con due lauree e l'esperienza che hai maturato nel privato dovresti essere pagato a peso d'oro....ma cosa ti ha spinto a prendere due lauree..... | |
Da: Deluso | 19/08/2008 15:08:41 |
Mi piaceva studiare. Il mio sogno era fare il ricercatore. Vorrei re-iscrivermi, ma tempo, famiglia, denaro, sono troppi anche per un dipendente pubblico. Nel pubblico si sta' meglio che nel privato, diritti quasi garantiti, ma non tutto e' oro quel che luccica. Se vali nel privato dovresti essere riconosciuto, anche se la mia esperienza non e' certo positivissima. Lavoravo in un'azienda di informatica come programmatore, con il figlio del capo, uno che non capiva nulla, nauralmente chi coordinava era lui. Sono entrato nel pubblico, come terminalista, altro concorso e divento assistente informatico. Vivo in una piccola citta' dopo averne girate 2 grandi (Milano, Bologna), mi reputo tutto sommato felice, anche se a volte mi piace pensare a cosa sarei potuto essere. Ma forse e' meglio non guardare indietro ma sempre avanti. Buona fortuna. | |
Da: erina | 19/08/2008 15:12:02 |
....nulla comunque ti vieta di fare un dottorato....e nello stesso tempo percepire lo stesso lo stipendio senza dover andare in ufficio.... | |
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