Mininterno.net FORUM - partita iva obbligatoria a napoli?

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partita iva obbligatoria a napoli?
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Da: aaa 11/01/2013 13:51:26
Mi sembra di aver capito che nei vari cdo non si segua lo stesso rigore.
Qualcuno sa dirmi se al Cdo di Napoli la partita iva è richiesta obbligatoriamente ai fini dell'iscrizione all'albo? Non ho in animo di iniziare subito l'attività professionale ma l'iscrizione mi sarebbe utile come titolo per accedere a concorsi...

Da: aaa 11/01/2013 15:25:16
Allora, riassumo quello che ho capito leggendo i vari post.

Attualmente:
1) con l'apertura di una partita iva è obbligatorio aprirsi una posizione prevideziale che, attualmente, è o quella della gestione separata o quella della cassa forense. Per la prima, meno onerosa, si prevede un tetto massimo di circa 10.000euro ;
2) chi ritiene di non superare un volume di affari annuo di 5000 euro può evitare sia l'iscrizione alla cassa forense che la c.d. gestione separata.
DOMANDA: chi si trova nella situazione 2) può evitare di aprire la partita iva?

Ciò posto, si pone il problema della riforma che rende obbligatoria l'iscrizione alla cassa per ogni iscritto all'albo. Se ne dovrebbe dedurre:
a) che chi si trova nella situazione 2 di cui sopra non potrà più appellarsi al volume di affari <5000euro ma dovrà sostenere i costi della cassa che, a quanto leggo, dovrebbero ammontare a più di 2000 euro l'anno.
b) che non sarà più possibile iscriversi senza partita iva (se è vero che partita iva = posizione previdenziale dovrebbe essere vero anche l'inverso!)

A ciò si aggiunge che, sempre a quanto leggo, nel passaggio da gestione separata alla cassa i contributi versati per la prima andrebbero sostanzialmente persi.

Ma a conti fatti: all'abilitato che non ha clienti conviene iscriversi? Parrebbe di no dato che, pur inserendosi nell'ipotesi 2 si troverà entro breve a non potersi sottrarre agli elevati costi della cassa forense.
Qualcuno mi sa dire se ho detto qualche sciocchezza?

Da: @ aaa 11/01/2013 16:01:04
Il problema che ci poniamo un po' tutti infatti è proprio quello circa la
convenienza di sostenere i costi elevati imposti dalla riforma.
Secondo me va visto nell'ottica di investimento sempre che uno non abbia altre alternative e preferisca buttarsi in attività meno dispendiose visto che, a quanto pare anche avvocati già affermati,che prima guadagnavano decentemente senza problemi, ora si trovano in grosse difficolta perché non paga più nessuno.
È un bel dilemma

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Da: aaa	11/01/2013 13:51:26
Mi sembra di aver capito che nei vari cdo non si segua lo stesso rigore. Qualcuno sa dirmi se al Cdo di Napoli la partita iva è richiesta obbligatoriamente ai fini dell'iscrizione all'albo? Non ho in animo di iniziare subito l'attività professionale ma l'iscrizione mi sarebbe utile come titolo per accedere a concorsi...

Da: aaa	11/01/2013 15:25:16
Allora, riassumo quello che ho capito leggendo i vari post. Attualmente: 1) con l'apertura di una partita iva è obbligatorio aprirsi una posizione prevideziale che, attualmente, è o quella della gestione separata o quella della cassa forense. Per la prima, meno onerosa, si prevede un tetto massimo di circa 10.000euro ; 2) chi ritiene di non superare un volume di affari annuo di 5000 euro può evitare sia l'iscrizione alla cassa forense che la c.d. gestione separata. DOMANDA: chi si trova nella situazione 2) può evitare di aprire la partita iva? Ciò posto, si pone il problema della riforma che rende obbligatoria l'iscrizione alla cassa per ogni iscritto all'albo. Se ne dovrebbe dedurre: a) che chi si trova nella situazione 2 di cui sopra non potrà più appellarsi al volume di affari <5000euro ma dovrà sostenere i costi della cassa che, a quanto leggo, dovrebbero ammontare a più di 2000 euro l'anno. b) che non sarà più possibile iscriversi senza partita iva (se è vero che partita iva = posizione previdenziale dovrebbe essere vero anche l'inverso!) A ciò si aggiunge che, sempre a quanto leggo, nel passaggio da gestione separata alla cassa i contributi versati per la prima andrebbero sostanzialmente persi. Ma a conti fatti: all'abilitato che non ha clienti conviene iscriversi? Parrebbe di no dato che, pur inserendosi nell'ipotesi 2 si troverà entro breve a non potersi sottrarre agli elevati costi della cassa forense. Qualcuno mi sa dire se ho detto qualche sciocchezza?

Da: @ aaa	11/01/2013 16:01:04
Il problema che ci poniamo un po' tutti infatti è proprio quello circa la convenienza di sostenere i costi elevati imposti dalla riforma. Secondo me va visto nell'ottica di investimento sempre che uno non abbia altre alternative e preferisca buttarsi in attività meno dispendiose visto che, a quanto pare anche avvocati già affermati,che prima guadagnavano decentemente senza problemi, ora si trovano in grosse difficolta perché non paga più nessuno. È un bel dilemma