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Comune di Roma, 200 istruttori amministrativi: e ora???!!?
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Da: x x aiuto17/11/2010 13:26:37
devo andare a St. Moritz per una vacanza come si deve, dopo aver lavorato in quei posti puzzolenti mi devo rilassare con gran classe!!

Da: x x aiuto17/11/2010 13:26:40
devo andare a St. Moritz per una vacanza come si deve, dopo aver lavorato in quei posti puzzolenti mi devo rilassare con gran classe!!

Da: dak17/11/2010 13:30:35
e' arrivataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Da: dak17/11/2010 13:30:38
e' arrivataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Da: La bocca della verità17/11/2010 13:34:04
All'attenzione dei gufi e dei corvi

gufi e corvi
ora schiu-ma-te
sono arrivate
le RA-CCO-MAN-DA-TE !

p.s.   le raccomandate sono semplici o con ricevuta di ritorno?

In bocca al lupo agli 85 e a tutti i restanti idonei della graduatoria; vedrete che alla fine sarete tutti assunti. Ve lo dice un pensionato del pubblico impiego che ne ha viste tante di situazioni ingarbugliate
che si sono risolte positivamente. Infine abbiate fiducia nel COMITATO e in CIA SPIA che sicuramente fa il tifo per voi e che magari chissà vi aiuta pure.

Da: neutrale17/11/2010 14:04:16
è arrivata finalmente!!!

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Da: attualizzazione17/11/2010 14:08:36
in quale zona sono giunte le raccomandate???

Da: da17/11/2010 14:09:49
di che zona sei solo per capire dove stanno arrivando le raccomandate grazie

Da: neutrale17/11/2010 14:40:35
io sono nelle Marche...

Da: IL SOLE 24 ORE - 12 novembre 201017/11/2010 14:40:49
LA STRETTA SUL DEBITO SI ESTENDE A TUTTI I COMUNI

PADOVA. Dal nostro inviato
Nuovo limite all'indebitamento per le province e per tutti i comuni, senza nessuna esclusione per gli enti non soggetti al patto di stabilità interno. È una delle novità più rilevanti spuntate per i sindaci dal maxiemendamento del governo alla legge di stabilità, in discussione alla Camera.
La nuova norma ricalca il progetto emerso nelle settimane scorse (si veda Il Sole 24 Ore del 17 ottobre), ma lo estende a tutti i comuni: dal 2011 sarà vietato accendere mutui o altre forme di finanziamento se queste fanno salire la spesa per gli interessi sopra l'8% delle entrate dei primi tre titoli (tributi, trasferimenti ed entrate extratributarie, come i canoni e le tariffe). Il parametro andrà calcolato rispetto al consuntivo del penultimo anno, per cui il limite 2011 sarà riferito ai valori registrati nel bilancio 2009.
Esteso a tutti i comuni, il nuovo tetto dimezza nei fatti la vecchia disciplina, fissata nell'articolo 204 del Dlgs 267/2000, che bloccava i mutui quando il peso degli interessi saliva sopra il 15% delle entrate dei primi tre titoli.
La nuova disciplina generale dell'indebitamento non è l'unica sorpresa spuntata ieri dal cantiere della legge di stabilità. Alla Camera è stato infatti bocciato l'intervento che avrebbe prorogato per i prossimi tre anni la deroga che consente di destinare al finanziamento della spesa corrente il 75% degli oneri di urbanizzazione. La partita è molto sentita dai sindaci, perché vale circa 1,5 miliardi che, in assenza della proroga, non potrebbero più essere destinati all'equilibrio di parte corrente. «Sappiamo bene - spiega il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino - che finanziare la spesa corrente con un'entrata straordinaria come gli oneri di urbanizzazione è sbagliato in termini di principio, ma i bilanci vanno fatti anche nel 2011 e in queste condizioni, fra tagli e manovra, non è possibile». Per questa ragione l'Anci torna alla carica e chiede un aggiornamento della deroga, che anche nel prossimo triennio divida la quota libera degli oneri fra un 50% da destinare genericamente alla spesa corrente e un ulteriore 25% da dedicare alla manutenzione ordinaria del patrimonio comunale. Se dovesse essere riconfermata l'incompatibilità per materia, dovuta la fatto che la legge di stabilità non contiene norme a cui agganciare la proroga, rimarrebbe comunque l'ultimo treno legato al decreto di fine anno, perché il maxiemendamento presentato dal governo non risolve comunque tutte le partite aperte.
La spesa corrente diventa la protagonista indiscussa anche nei nuovi meccanismi di calcolo del patto di stabilità (sui "correttivi" governativi e la bocciatura dei sindaci si veda l'altro articolo a pagina 5). Il criterio di base rimane lo stesso, impostato sulla competenza mista che tiene conto della competenza di parte corrente e della cassa di conto capitale. L'obiettivo generale, uguale per tutti i comuni, è quello di raggiungere il "saldo zero" così calcolato, ma su questa base si innesta il secondo obiettivo, diverso per ogni ente: il miglioramento del saldo imposto dalla manovra, secondo il maxiemendamento del governo, si otterrà applicando una percentuale (l'11,4% nel 2011 e 14% nel 2012 e 2013 per i comuni; 8,3% nel 2011 e 10,7% nel 2012 e 2013 per le province) alla spesa corrente media registrata nel triennio 2006/2008. Il meccanismo, che contiene un "premio" implicito a chi ha esternalizzato molto, nasce nel tentativo di evitare penalizzazioni eccessive per gli enti che negli anni passati hanno avuto picchi di entrate non ripetibili, e che di conseguenza non riuscirebbero a raggiungere l'obiettivo chiesto dalla manovra. Scopo non raggiunto secondo i sindaci, che infatti chiedono di prorogare l'esclusione dal patto dei proventi da alienazioni immobiliari e dividendi straordinari delle società.
Il maxiemendamento del governo, infine, conferma il blocco della leva fiscale (con l'eccezione della Tarsu) fino all'attuazione effettiva del federalismo fiscale.

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-12/stretta-debito-estende-tutti-064244.shtml?uuid=AYW5HziC&fromSearch#continue

Da: si ma...17/11/2010 14:49:40
si ma... sono appena rientrato dal lavoro ed ho trivato l'avviso di giacenza di una raccomandata chissà chi mi ha scritto eheheheheh!  devo aspettare domani sera per poterla ritirare

Da: IL SOLE 24 ORE - 26 ottobre 201017/11/2010 14:49:54
PATTO DI STABILITA', COSA CAMBIA PER I COMUNI CON LE NUOVE REGOLE

Nel cantiere del nuovo patto di stabilità per gli enti locali spunta una clausola di salvaguardia destinata agli enti che sarebbero troppo penalizzati dalle nuove regole. La novità emerge dai tavoli tecnici che stanno riscrivendo le regole per la finanza di comuni e province, destinate a entrare nella legge di stabilità nel corso dell'esame parlamentare.

La clausola di salvaguardia nascerà dal confronto fra il saldo obiettivo che sarebbe determinato dalle regole in vigore e quello previsto dai nuovi criteri di calcolo: chi andrà incontro a un peggioramento potrà in pratica dimezzare la differenza fra vecchio e nuovo obiettivo.

Lo «sconto» così ottenuto sarà pagato dagli enti locali che vivono una condizione opposta, e che dalle nuove regole otterrebbero un alleggerimento; questi ultimi dovranno infatti accrescere il proprio obiettivo, sempre di una quota pari al 50% della differenza fra vecchi e nuovi calcoli. La clausola di salvaguardia nasce prima di tutto per andare incontro a una serie di città che finirebbero per essere particolarmente colpite dai nuovi parametri. Mentre sul piano tecnico si susseguono le aperture del governo, però, su tutto il confronto pesa il nodo politico legato alle risorse che servirebbero a pagare le imprese fornitrici ma sono congelate nelle casse degli enti dai vincoli di finanza pubblica. È questo il cuore del check up sul patto previsto dall'accordo di luglio fra governo e sindaci, e rilanciato nei giorni scorsi dall'allarme di Federcostruzioni, ma a differenza delle modifiche tecniche questo alleggerimento costa e manca ancora la parola definitiva del ministero dell'Economia. «Stiamo trattando all'interno del governo e con la Ue per allentarlo», ha spiegato ieri il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti, aggiungendo però che le «indicazioni precise» potranno arrivare «entro febbraio 2011».

Per capire la genesi della nuova clausola di salvaguardia, che rende i vincoli del patto di stabilità sempre più "artificiali" e scollegati dall'effettiva realtà della finanza pubblica locale, bisogna ripercorrere con ordine le novità che si stanno affacciando nei parametri di calcolo. L'obiettivo di bilancio per il 2011, secondo i criteri fissati nella manovra del 2008 ancora in vigore, si calcola in base al saldo 2007; gli enti con saldo positivo sarebbero chiamati a replicare la performance, quelli con i conti in rosso dovrebbero applicare invece una percentuale di miglioramento molto alta, che nella manovra 2008 era fissata tra il 125 e il 150% nelle province e tra il 165 e il 180% nei comuni. Per modificare queste quote, considerate inattuabili dagli amministratori locali, senza cambiare il saldo della manovra ritenuto blindato dall'Economia, si è rimesso in moto un confronto tecnico per trovare le nuove modalità di calcolo.

A quanto sembra, anche quest'anno dovrebbe cambiare praticamente tutto (si veda «Il Sole 24 Ore» del 2 ottobre). La base di calcolo per individuare il concorso alla manovra non sarà più il saldo 2007, ma la spesa corrente media 2006/2008 (in termini di impegni), e ogni comune o provincia dovrebbe vedersi assegnato un doppio obiettivo: il primo, uguale per tutti, imporrebbe di arrivare al «saldo zero», mentre il secondo dovrebbe variare per ogni ente ed essere legato anch'esso alla spesa corrente media del triennio 2006/2008. Le ipotesi allo studio parlano di un coefficiente intorno all'11 per cento, da applicare a queste uscite per individuare l'obiettivo di miglioramento dei saldi assegnato al proprio ente locale. Un altro meccanismo di salvaguardia, collegato al saldo obiettivo, dovrebbe spalmare i tagli ai trasferimenti fra tutti gli enti locali, per evitare di penalizzare troppo quelli (soprattutto al Sud) più dipendenti dall'assegno statale.

Come accade sempre quando si ritocca l'architettura sempre più raffinata del patto, ogni modifica divide gli amministratori locali perché tutto ciò che facilita la vita ad alcuni penalizza altri, spesso a prescindere dal tasso di «virtuosità» dei conti. Il nuovo sistema, per esempio, finirebbe per premiare chi negli anni ha esternalizzato molto, e quindi registra una spesa corrente più bassa nei propri bilanci, penalizzando invece gli enti che continuano a essere impegnati in prima persona in molte attività. Nasce da qui l'idea della clausola di salvaguardia, destinata a dimezzare le differenze (sia negative, sia positive) fra gli obiettivi determinati con la legge in vigore e quelli indicati dalle norme in arrivo con la legge di stabilità.

Il procedimento sulla carta è semplice (si veda il grafico a fianco): un ente che con le norme in vigore dovrebbe chiudere il 2011 con un saldo +50, e che dalle novità si vede chiedere un saldo +100, potrà dimezzare la differenza e chiudere l'anno prossimo a +75. Stesso principio per chi è in situazione opposta: nel suo caso il 50% della differenza va a peggiorare e non a migliorare l'obiettivo.

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-10-26/patto-clausole-antistretta-064131.shtml?uuid=AYx0dDeC

Da: stellinaaaaaaaa17/11/2010 15:08:49
Cosa vuol dire stà cosa qua?

Da: ce fate capì17/11/2010 15:27:44
qualcosa de tutta sta chiaccherata?
I 300 li chiamano nel 2011 si o no?

Da: ragazzi17/11/2010 15:40:41
scusate ma perchè assumere gli 85 come pianificato e riservare un trattamento diverso per i 300 assumendoli in due tranches? O tutti nel 2010 o tutti nel 2011! Sia chiaro voglio fare solo un discorso logico non di invidia per quelli che potrebbero far parte della prima tranche! Cia che ne pensi?                  

Da: x ragazzi17/11/2010 15:45:47
oddio, per carita se chiamavano tutti insieme e subito meglio ma che vuol dire o tutti nel 2010 o tutti nel 2011 meno male che parli di discorso logico, e non di invidia, gli 85 facevano parte del Piano Assunzionale del 2010 e perchè spostarli nel 2011 ? sarebbe stato peggio sia per gli 85 che per i 300 che con il limite se confermato si trovavano davanti anche gli 85 con maggiori problemi anche per loro. Io quando leggo questi interventi giuro mi dispiace dirlo che ho seri dubbi sull'effettiva validità delle prove selettive.Spero vivamente che cia non ti legga.

Da: x tutti17/11/2010 15:49:38
Il Comune vuole rispettare il Piano Assunzionale e i 300 verranno certamente chiamati ma nel 2011, per anticipare le chiamate nel 2010 dovrebbero avere i soldi in cassa e modificare anche il piano assunzionale cosa impossibile da qui a fine anno.
Saluti

Da: ragazzi17/11/2010 16:09:35
non parlavo degli 85!

Da: ragazzi17/11/2010 16:14:45
perchè non leggete bene gli interventi prima di ergervi a giudici del ca..o!

Da: ???17/11/2010 16:53:54
Pedonate la venalità, ma quanto prende un istruttore amministrativo al comune di Roma?

Da: si ma...17/11/2010 16:58:03
si ma... 1300 euro circa

Da: ...17/11/2010 17:00:18
Lordi?

Da: si ma...17/11/2010 17:08:09
si ma... netti

Da: ...17/11/2010 17:12:58
Davvero?...bene bene!!!

Da: X ...17/11/2010 18:16:39
Falli essere pure lordi...

Da: fiduciosa17/11/2010 19:01:07
Quando ho scritto che nelle trattative sindacali stanno premendo per far assumere altri 110/120 persone non significa che questo si verificherà: ovviamente uno ci spera...
Cia Spia ha scritto che verrà preso un consistente numero oltre gli 85 per fine anno; bè non è molto diverso da quello che mi ha detto questo sindacalista, il problema è che niente è ancora sicuro...  Speriamo, speriamo

Da: x ragazzi17/11/2010 19:48:53
devo dire che hai ragione, non parlavi degli 85 ma della eventuale I tranche dei 300, scusa, però rimane lo stesso il discorso, se ci sono i limiti, una parte dei 300 potrebbe rimanere fuori, quindi se entra una I trance nel 2010 vanno più sul sicuro anche quelli che rimangono nella II tranche e poi prima è sicuramente meglio di dopo, lo stesso non capisco che discorsi fai. 

Da: idoneo17/11/2010 21:05:07
giusto ragionamento...

Da: ragazzi17/11/2010 22:04:17
non volevo darmi la zappa sui piedi dicendo di assumerli tutti nel 2011, puntavo sul fatto che non andrebbero divisi e che se deve esserci un' altra chiamata che sia di tutti e 300 entro l'anno. Non è ancora meglio così???

Da: ...17/11/2010 22:19:33
i giochi si vedranno dopo il 29.I numeri sono di un100 persone.Questo so

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