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Riforma Forense morta e sepolta: Camere sciolte ai 1' di gennaio
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Da: masterchef11/12/2012 22:57:49
Siamo il paese con più avvocati del mondo e ci lamentiamo della "mancanza dei principi liberali" presenti negli altri paesi Ue. A parte la ridicola spagna tutti gli altri paesi hanno esami seri d'ingresso, cosicché l'avvocatura non è scelta come ultima spiaggia ma come volontà.
Detto questo anche questa è l'ennesima leggina frutto di mediazione e per nulla moderna e innovativa. La solita banalità all'italiana.

Da: Italoabogado Asino 12/12/2012 08:16:24
E meno male che dovevamo stare tranquilli!

Da: iena plinsky12/12/2012 16:17:50
quanti asini in meno entreranno a far parte di questa professione..era ora

Da: Artù per iena plinsky12/12/2012 17:15:08
Con la tua affermazione, oltre a non conoscere appieno neppure i contenuti della riforma, dimostri intelligenza davvero scarsa.
Il punto cruciale della riforma è l'articolo 21 che prevede la cancellazione dall'albo degli avvocati che non dimostrano esercizio continuativo, effettivo e prevalente della professione! Essendo prevista la contestuale iscrizione alla cassa forense per gli iscritti all'albo ed essendo stato eliminato il riferimento al reddito, ne consegue che, oltre ad essere costretti alla formazione perenne, ci troveremo costretti a pagare la cassa (con importi da definirsi nei regolamenti esecutivi e/o attuativi della riforma) anche se, di fanno, ci saranno periodi in cui lavoreremo di meno, sotto la spada di damocle della cancellazione!
Inoltre, proprio al fine di approvarla quanto prima, è stato stralciato il capitolo della riforma relativo all'esame di Stato, che quindi resterà così com'è. Quindi, questa riforma va in culo a chi è già avvocato e non fa parte di un grande studio legale o è "figlio di papà". Colpirà l'avvocato medio... non impedendo, così come desiderano i colleghi più accaniti, l'accesso alla professione inasprendo le prove scritte ed orali! La cosa più triste è che solo 1-2 colleghi su 10 conosce davvero la riforma... che viceversa è stata pubblicizzata dal CNF come "agongata" da tutta l'avvocatura. Bisogna davvero vergognarsi... La colpa è solo degli avvocati che, pur di nascondere la testa sotto la sabbia, hanno permesso l'approvazione di questo schifo! Sarà il colpo di spugna dell'attuale legislatura, prima delle feste. Beh, BUON NATALE A TUTTI!

Da: x Artù12/12/2012 17:22:17
Guarda che hanno stralciato un solo articolo sull'esame. Quello sulla scansione temporale. Mica tutto il capo.
Non trattare gli altri da superiore se poi anche tu commetti errori.

Per il resto hai abbastanza ragione. Salvo che l'iscrizione alla Cassa per qualsiasi avvocato che lavoricchia è comunque già ora una realtà: se poi vuoi sostenere che chi fa 1 causa all'anno sia penalizzato, chissenefrega. Chi fa quasi nulla, o fa finta di piangere miseria o purtroppo è destinato comunque a fare altro.

Da: Artù x "x artù"12/12/2012 17:31:50
La cassa forense costa un qualcosa tipo... 3500 euro all'anno... almeno con la legge attuale. Se non raggiungi il minimo del volume di affari iva o reddito irpef... non sei obbligato ad iscriverti e non significa che "lavoricchi" soltanto. Ora, se calcoli che ci sarà anche l'assicurazione obbligatoria, non sarà semplice per chi inizia la professione di avvocato sopravvivere ed inoltre sarai comunque continuamente monitorato ai fini di una cancellazione. Quello che vuole il CNF è proprio snellire gli albi ma ciò è incostituzionale perchè io sono avvocato in quanto mi sono guadagnato il diritto ad esserlo. Non mi sta bene che dei "colleghi" decidano se debbo restare iscritto o meno. E' un'ipocrisia questa riforma, poichè la selezione naturale la fa il mercato. Un avvocato che non ha clienti smette da solo di esercitare ma nel frattempo paga il 4% alla cassa più la quota annuale di cancellazione! Chissenefrega se siamo 180000 iscritti? I più capaci lavorano... i meno capaci non lavorano. Ma perchè cancellarli? Con quale presupposto? La verità è questa: ad alpa & co. da fastidio che un giovane avvocato chieda poco... pur di lavorare, questa circostanza toglie lavoro ai pesci più grandi e quindi gli "avvocaticchi" che vogliono sopravvivere e che magari hanno una famiglia... devono crepare! Sull'esame di Stato ammetto la mia parziale ignoranza... ma è comunque una cosa ignobile. Come si fa a superare un esame abilitativo senza codici commentati? E soprattutto... chi cazzo glielo fa fare al laureato in giurisprudenza? Tanto vale fare il concorso notarile o quello in magistratura, dove almeno un guadagno certo c'è!

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Da: x Artù12/12/2012 17:43:09
Scusami, ma la Cassa non costa 3.500 euro  a un neoavvocato, dal momento che se consegue l'abilitazione prima dei 35 anni per i primi 5 anni ha tutti i contributi minimi obbligatori dimezzati, e quindi spende (spendo) circa 1850...
Saremo d'accordo che se un avvocato non supera i minimi necessari per essere obbligato ad iscriversi alla Cassa o fa altro nella vita o è un figlio di papà, perchè con meno di 5mila euro all'anno non vivi e se apri la partita iva l'obbligo sorge di suo.
Sul resto che mi controllino pure. Io non ho certo un giro di clienti da fenomeno ma non diverso da moltissimi avvocati anziani dei luoghi più disagiati di italia, pertanto o cancellano 3/4 degli avvocati o evidentemente i regolamenti con i criteri saranno oculati (sempre che mai li faranno...).
Quindi a me molti calcoli dei giovani avvocati incazzati non tornano, ma sarei ben felice se fossero in grado di spiegarmelo davvero.

Sull'esame sono abbastanza d'accordo che non sia fattibile senza codice. Ma non è fattibile senza codice commentato l'attuale esame. Evidentemente cambierebbe il tipo di traccia e di modalità. Si avvicinerebbe molto di più a un tema di un concorso che alla copiatura di un codice. E francamente sarebbe solo un bene.

Da: x Artù212/12/2012 17:47:46
Scusami. Volevo commentare anche sull'assicurazione e mi è sfuggito.
Anch'io mi sono molto preoccupato dei costi quando è iniziata a trapelare la novità dell'obbligatorietà, che poi pian piano viene posticipata alle calende greche.
In realtà sul mercato si trovano assicurazioni a 300 euro  annui con massimale fino a 1milione di euro, che francamente mi sembra altissimo perchè - almeno io (ahime) - disastri così clamorosi anche volendo non potrei farli.
Sull'assicurazione io sono convinto che se la spesa è davvero in quell'ordine di grandezza sia solo un bene. Per il singolo che per la categoria tutta. Sennò è come dire che non voglio pagare la rc auto perchè tanto guido da dio...

Cmq felice di scambiare opinioni - una volta tanto - con una persona che pone problemi e non qualunquismi.

Da: Artù x "x artù"12/12/2012 17:49:45
Io ho 39 anni e fino ad ora mi sono tenuto fuori dalla Cassa, perchè oggettivamente è cara. Se la moduleranno con un contributo obbligatorio ma proporzionale al reddito, allora ok... mi sta anche bene. Visto però che il disegno che ha il CNF è quello di snellire gli ordini, allora temo che invece ci metteranno alla canna del gas... costringendoci ad abbandonare oppure cancellandoci! Aldilà di tutto, il principio non mi piace... Se sei incompatibile, vai cancellato; se commetti un crimine, vai radiato... Ma se, soprattutto di questi tempi, non guadagni tanto... questo non può essere il presupposto per togliere una professione a colui che se la è sudata! Sull'esame stendo un velo pietoso... Adesso è fattibilissimo, il problema è come correggono i compiti e come ti interrogano all'orale, visto che non vogliono più di una percentuale di nuovi iscritti. Ma con il codice annotato con la giurisprudenza, se non sei capace di svolgere un elaborato buono, beh... allora non meriti di fare l'avvocato!

Da: 12/12/2012 17:55:22
che poi non capisco perché se fai il docente (scuola o università pure full time) non sei incompatibile; se fai, viceversa, il commesso all'ikea - tanto per fare un esempio - part-time, c'è incompatibilità.

Da: Sburren12/12/2012 17:56:32
http://www.asca.it/news-Giustizia__via_libera_comm__Senato_riforma_forense__mercoledi__in_Aula-1229367-POL.html

Da: Artù x "x artù"12/12/2012 18:18:02
Comunque anche a me fa piacere scambiare opinioni con persone intelligenti... invece che leggere le cavolate che scrivono i frustrati di turno! Riguardo la mancanza di incompatibilità del docente avvocato, questa è un'altra perla (annosa) di giustizia italiana! Mah... a me preme solo che un avvocato decida LIBERAMENTE se esercitare o meno e non che siano i suoi colleghi, più ricchi o più potenti politicamente, a farlo!

Da: 12/12/2012 18:23:38
Riporto.:"Ma a fine legislatura, nella scelta tra fare una riforma perfettibile e non farla abbiamo scelto la prima via, con l'impegno a intervenire nella prossima legislatura. I punti da migliorare li conosciamo tutti''.

Intervenire? Ma quelli del PD sono sicuri di vincere le prossime elezioni? Se sono tutti coscienti che questa riforma è da migliorare sarebbe stato certamente meglio non approvare qualcosa di palesemente imperfertto e rimandare tutto alla prossima legislatura.

Da: ...12/12/2012 18:33:16
Proprio perchè non sono per nulla sicuri di vincere le prossime elezioni fanno quel bel discorsetto per guadagnare i voti dei contrari alla riforma: "ah il Pd vuole cambiarla? Allora votiamolo!!!".
Poi tutti si dimenticano di tutto etc etc... Sistema italia si chiama.

Da: Zeneize12/12/2012 19:00:25
Ma la cosa che io non riesco a comprendere sono:
1. perchè se uno è lavoratore subordinato è incompatible alla propessione forense ed invece il POLITICO o IL PROFESSORE no??
2. quali saranno questi fantastici criteri di continuità che veranno varati??
3. se l'anno che vengono a contrallarmi per un minimo non rientroo nei sopracitati paramentetri vengo cancellato...beh direi che subodora di incostituzionalità
Ma seocndo voi il dentista che non fa più di 3 estrazioni all'anno è cancellato?? oppure il commercialista che non redige più di 3 bilanci in un anno è  estromesso dall' albo??
Ma non prendiamoci più in giro
Avete paura di avvocati giovani? bene togliamo il corso di giurisprudenza per 20 - 25 anni cosi non ci sarà piu questo pericolo

Da: Zeneize12/12/2012 19:01:49
perdonatemi qualche errore di digitazione ma sto scrivendo dal cell

Da: Zeneize12/12/2012 19:07:30
Ah un altra cosa....ma se anche fossi un avvocato che ha 0 clienti e sono morto di fame ad Alpa e compagnia che gli frega?? me l hanno pagata loro l'università e l'iscrizione all' albo o la fatica che ho fatto per superare l'esame?
Con quale potere possono arrogarsi il diritto di cancellarmi il titolo?
Anche per medici, commercialisti,notai, architetti funziona cosi???
NON MI SEMBRA PROPRIO...

Da: boh12/12/2012 19:20:33
quindi verrà approvata sicuramente?????

Da: news...12/12/2012 20:17:53
http://www.senato.it/3456?shadow_organo=1160002

hanno concluso l'esame in commissione: bocciati tutti gli emendamenti.

adesso manca solo l'aula!!!

Da: speranzoso doc.12/12/2012 20:18:38
...complimenti innanzitutto per il buon livello della discussione di cui sopra...con riguardo alla riforma previdenziale, il tenore del relativo disegno legislativo approvato dallla Camera -  a mio modesto parere - sembrava alludere ad un contributo minimo per tutti gli iscritti agli albi professionali determinato in misura accettabile e comunque non quantificato nei 3.500 euro attuali (o 1850 50% per le iscrizioni under 35)... che ve ne sembra? Se non ho preso un abbaglio e se i "Colleghi" non commetteranno delle immoralità (a questo punto da definirsi così!) potrebbe essere invece la volta buona che la copertura previdenziale non rimanga un privilegio per pochi ma un diritto per tutti..che ne pensate?

Da: The Special12/12/2012 20:24:53
Ho letto brevemente un articolo (stasera leggerò tutto con più calma), mi sembra di capire che è confermato che l'esame verrà sostenuto senza l'ausilio dei codici commentati.
Passerà soltanto chi studia veramente, forse meglio così.
D'altronde quello attuale è molto semplice da affrontare (non parlo di correzione)..e lo dico da abilitato

Da: vecchiume...12/12/2012 21:32:24
x the special... Forse dalle tue parti o a casa tua è semplice....!! Gli ordini dovevano essere aboliti!! LA riforma forense deve essere presa con il naso otturato per il suo olezzo immondo di vecchiume rispolverato. La riforma forense ci ha ingessato tutti in una visione d'inizio secolo scorso!!!!

Da: Non dobbiamo meravigliarci12/12/2012 21:56:36
Ancora non avete capito che gentaglia è quella che ci governa ????????????

E Monti, il servo delle banche e della finanza, poi, che cavolo ha liberalizzato ?????????????

Cmq, una domanda a chi sa rispondermi: se approvata (come, ormai, appare certo) entro la fine del 2012, quando dovrebbe entrare in vigore la riforma ???

Il 1° gennaio 2013 o è previsto un periodo di vacatio più lungo ??????

Grazie, colleghi.

Da: Non dobbiamo meravigliarci12/12/2012 22:00:01
Cioè, l'obbligo di iscrizione alla Cassa e dell'assicurazione partiranno già dal primo gennaio 2013 ???????

Da: news...12/12/2012 22:03:15
occorrerebbe organizzare una manifestazione davanti a palazzo madama!!!!

Da: 12/12/2012 23:12:57
Già..."perchè se uno è lavoratore subordinato è incompatible alla propessione forense ed invece il POLITICO o IL PROFESSORE no??"
Bella domanda.

Da: no alla riforma forense!12/12/2012 23:32:36
Riforma forense è incostituzionale: scrivi così al Presidente della Repubblica perchè non promulghi

La Commissione giustizia del Senato, il 12 dicembre 2012, ha approvato in sede referente la riforma forense, senza modificare il testo già approvato dalla Camera. Il testo sarà sottoposto all'Aula del Senato a partire dal 19 dicembre 2012.

Scrivi anche ai Senatori (a partire dai membri della Commissione Prima "Affari costituzionali" e dai membri della Commissione seconda "Giustizia" ) e al Governo e, per far meglio valere il tuo diritto al libero lavoro intellettuale, aderisci e invita altri ad aderire al social network www.concorrenzaeavvocatura.ning.com (conta già centinaia di adesioni).

Ma soprattutto, per bloccare la PSEUDO riforma forense, scrivi subito una raccomandata al Presidente della Repubblica . Puoi scrivere così:

Sig. Presidente della Repubblica,
Le scrivo per segnalare sette vizi di costituzionalità che si oppongono alla promulgazione, da parte del Sua, del testo di legge di riforma forense che il Senato si accinge ad approvare senza modificare il testo licenziato dalla Camera il 31 ottobre 2012 (ora AS601-711-1171-1198-B).

Ritengo si tratti di censure di incostituzionalità che, in base alla loro evidente fondatezza, impongano al Presidente della Repubblica di non promulgare la legge che in  Senato la maggioranza delle forze politiche si dichiara pronta ad approvare solo per la ritenuta validità di una sua parte che però non intende separare nè da quegli articoli che una maggioranza ugualmente ampia riconosce inadeguati, nè da quegli articoli che sono evidentemente incostituzionali.

Le evidentissime incostituzionalità stanno:

1) nella previsione all'articolo 41, comma 11, di un vero e proprio divieto di retribuzione a favore dei praticanti avvocati nei primi sei mesi di tirocinio, in violazione evidente dell'art. 35 Cost. e, dato il diverso trattamento per il caso di pratica presso enti pubblici ed Avvocatura dello Stato, anche in evidente violazione dell'art. 3 Cost. (vedi, nel corso della seduta 366 del 26/11/2012 della Commissione Lavoro del Senato, gli interventi dei Sen. Ichino, Castro, Cristina De Luca, Passoni, e del Presidente della Commissione Giuliano, i quali, inoltre, hanno rilevato la contraddizione -incostituzionalità per disparità di trattamento- con quanto stabilito in tema di apprendistato nel decreto legislativo del 14 settembre 2011 e confermato nella legge n. 92 sul mercato del lavoro. Vedi altresì il parere della detta Commissione Lavoro).

2) nella istituzione legislativa del CNF come giudice speciale "nuovo" (per snaturamento della precedente attribuzione giurisdizionale), in violazione dell'art. 102 della Costituzione (che al secondo comma prevede che non possono essere istituiti giudici speciali).

3) nel fatto che, nonostante si realizzi un integrale ammodernamento della regolazione della professione forense, permane una grave carenza di terzietà e imparzialità del giudice speciale CNF (aggravata dal fatto che viene confermata nel CNF la promiscuità di ruoli, di natura amministrativa e giurisdizionale, rivestiti da tutti i singoli consiglieri, mentre tale promiscuità viene meno nei Consigli Nazionali delle professioni che non hanno natura di giudici della disciplina). Con ciò si viola sia l'art. 111, comma 2, della Costituzione (per cui "Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale"), sia la VI disposizione transitoria della Costituzione (che prevede che si debba procedere alla revisione degli organi speciali di giurisdizione precostituzionali -tra i quali, appunto, il CNF- rispettando la Costituzione).

4) nella previsione implicita che il CNF giudice dovrebbe operare sempre con la compresenza di tutti i suoi membri, con evidente irragionevolezza (art. 3 Cost.) per concreta impossibilità di funzionamento, dato l'elevato numero di componenti del CNF.

5) nella previsione di ingiustificabili privilegi (art. 3 Cost.), in tema di prova della continuità dell'esercizio della professione e di adempimento del dovere di formazione professionale, a vantaggio dei parlamentari avvocati e dei membri degli organi legislativi rispetto a tutti gli altri avvocati.

6) nella previsione, all'art. 19, di un divieto di iscrizione all'albo forense per gli insegnanti delle scuole elementari, in violazione evidente dell'art. 33 e 3 della Costituzione.

7) nella realizzazione di una organizzazione corporativa della professione di avvocato che, assommando in unico ente pubblico non economico, il CNF, la rappresentanza istituzionale degli avvocati e il potere giurisdizionale, amministrativo e legislativo di settore, viola gli art. 4, 41, 97, 101, 102, 108, 111, 113, 138 della Costituzione.  ...

Tratto da: avvocati part time, dell' avvocato Perelli.

Da: Industriali contro riforma forense13/12/2012 00:01:55
Industriali contro la legge forense
di a.g.
Dopo il via libera della commissione Giustizia: �«Norma incoerente. Altre le priorità�».
Scontro tra lobby. L'approssimarsi della fine della legislatura ha spinto il legislatore a premere l'acceleratore sull'iter che dovrebbe portare all'approvazione della riforma della legge professionale forense.
L'iniziativa, però, è stata fortemente criticata da Confindustria che, invece, ha invitato il Parlamento a concentrare la propria attività sulle misure che �«servono per il rilancio del Paese�».
IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA. Il 12 dicembre la commissione Giustizia del Senato ha licenziato il testo della riforma forense così come era stato approvato dalla Camera dei Deputati. Il provvedimento, dunque senza modifiche, è atteso in Aula. La calendarizzazione dovrebbe essere per la seduta di mercoledì 19 dicembre.
L'approvazione è stata possibile dopo un forte lavoro di persuasione portato avanti dal presidente della commissione Filippo Berselli che, come aveva annunciato alla vigilia dell'ultimo Congresso nazionale forense, ha ottenuto che il testo non venisse affogato di emendamenti.
LA REAZIONE DI VIALE DELL'ASTRONOMIA. Sul punto, però, è intervenuta a gamba tesa Confindustria. In una nota, Viale dell'Astronomia ha sottolineato che �«sarebbe incoerente e inaccettabile utilizzare questo scampolo di legislatura per approvare misure che non solo non hanno alcun impatto positivo sul'economia, ma rappresentano un netto arretramento rispetto alle riforme varate negli ultimi anni. E' questo il caso del disegno di legge di riforma forense�». A parere degli industriali �«l'approvazione di provvedimenti di questo tenore sarebbe irresponsabile e farebbe prevalere le ragioni elettorali sull'interesse generale del paese, mentre sembrano disperdersi, per la conclusione anticipata della legislatura, la delega fiscale e il disegno di legge semplificazioni�».
PIU' URGENTI I PROVVEDIMENTI SULLA FORMAZIONE PROFESSIONALE. Tra i provvedimenti che, invece, dovrebbero essere portati a termine senza stravolgimenti, si fa riferimento alle risorse destinate alla formazione professionale dei lavoratori che, attraverso un emendamento al Ddl stabilità, sarebbero destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, anziché alla formazione. �«Si tratta di una scelta non condivisibile, perché in aperto contrasto con i principi che hanno ispirato la riforma del mercato del lavoro�». Osservando poi che l'investimento in formazione costituisce una leva strategica per favorire l'occupabilità delle persone e la competitività delle imprese, Confindustria �«auspica che il necessario finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga non avvenga a scapito della formazione professionale

Da: siamo proprio alla frutta13/12/2012 09:10:30
Se come esempi della "immeritevolezza" di questa riforma riportiamo il pensiero degli "industriali" siamo proprio alla frutta, cari colleghi.
Sono incazzati neri perchè volevano le loro belle Società tra professionisti con i soci di capitale, così si facevano il loro bel pool di legali all'interno delle imprese, alla faccia di imparzialità e terzietà.
Lasciamo perdere gli industriali va... ridicoli.

Da: 13/12/2012 09:42:43
a questo punto mi sembra chiaro che quei gentiluomini dei senatori vorranno approvare questa riforma imbastita alla meno peggio per salvaguardare se stessi e gli interessi corporativi della casta degli avvocati anziani. l'unico dato positivo è che non dovrò più sostenere questo esame. mi preoccupo, tuttavia, per amici e colleghi che sono ancora alle prese con la pratica e per noi giovani avvocati. la norma sull'incompatibilità mi sembra fortemente anacronistica. non capisco perché se svolgo un'attività di lavoro subordinato non posso iscrivermi all'albo. ciò non incentiva affatto i tanti che, dopo aver fatto il biennio di tirocinio e nell'attesa di diventare avvocati, trovano un lavoro per poter guadagnare qualcosa e cercare di mantenersi. mi sembra assurdo con questa crisi dover abbandonare un posto di lavoro per la vita forense: è un'alternativa da "pozzo e il pendolo". all'inizio i clienti sono pochi e le spese tante perché, in attesa di più lauti guadagni, non si può lavorare in altri settori pur con le dovute eccezioni salvaguardando l'indipendenza e la terzietà del professionista?

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