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so perfettamente
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Da: Fiammetta_1_ | 07/12/2012 22:38:34 |
che il titolo di avvocato serve a poco se non si ha un bel numero di clienti o, quantomeno, uno studio "ben pagante". Io sosterrò l'esame a fine gennaio, ho lavorato fino a fine novembre in studio (guadagno davvero una miseria in proporzione alle ore di lavoro). Ho due opportunità di lavoro che mi si sono presentate: 1) gestione contenzioso stragiudiziale per un'azienda; 2) liquidatore assicurativo per una grossa compagnia di assicurazioni. Ho sostenuto i colloqui pochi giorni fa (più di un colloquio, ma ho concluso positivamente entrambe le selezioni). Adesso devo scegliere quale delle due accettare. Devo, inoltre, scegliere se iniziare a lavorare da gennaio, sacrificando l'esame di avvocato (che sono indecisa se provare comunque, anche se farò sicuramente una figuraccia: mi mancano 3 materie da studiare e tutte le materie da ripetere, cosa che, lavorando, non avrò certo la possibilità di fare...). Chiedo la vostra opinione in merito. Mi piace sentire le opinioni altrui, perché credo che diano modo di riflettere su cose che, magari, da soli non consideriamo... I miei amici e fmailiari mi suggeriscono di lavorare e andare a provare l'esame, pur sapendo che molto probabilmente non andrà a buon fine... Eppure, colleghi, ho studiato di brutto e, soprattutto, ho dato anima e corpo negli anni di pratica forense... Attendo vostre. Grazie a tutti in anticipo | |
Da: A | 07/12/2012 22:55:59 |
Non escludere che lavorando l'esame non possa andar bene, anzi! Te lo dico perchè dei carissimi amici e il mio ragazzo sono passati per questo e l'hanno passato. Conta molto anche la tua capacità, le tue conoscenze pregresse etc. Non ti consiglio di accantonare l'esame: lo rimpiangeresti per sempre, lo si capisce da come scrivi. Sei proprio sicura di non poter cominciare a lavorare non appena fatto l'orale? O magari chiedere di anticiparlo (l'orale)? Non rinunciare all'esame se non hai un contratto a tempo indeterminato firmato perchè se ti offrono 6 mesi o un anno e poi ti danno un calcio in culo? | |
Da: A | 07/12/2012 22:56:44 |
Scusami, ho un po' d'influenza e ho scritto un intervento con un livello di capritudine molto elevato. Mi sembri una persona sveglia, so che capirai cosa volevo dire ;-) | |
Da: Fiammetta_1_ | 07/12/2012 23:02:36 |
Cero, A, e ti ringrazio per aver risposto :-) è come dici: lo rimpiangerei a vita... effettivamente, il contratto è a tempo determinato, con successiva possibilità di assunzione a tempo indeterminato... E' un momento davvero delicato, questo... Grazie ancora per la risposta, hai capito perfettamente il mio stato d'animo. | |
Da: Fiammetta_1_ | 07/12/2012 23:03:16 |
* certo | |
Da: A | 08/12/2012 12:34:54 |
Sai perchè te lo dico? Perchè io dopo essere stata bocciata allo scritto la prima volta ho perso la speranza nell'esame, ho fatto un concorso ed è andato. Poi ho scoperto di aver passato gli scritti la seconda volta, il lavoro non mi piaceva ma ho esitato esitato esitato finchè ho mollato il lavoro per l'orale ma mancava solo un mese e mezzo e non ce l'ho fatta, anche perchè non andavo in studio da due anni e quindi avevo perso di vista molte cose pratiche. Ora ho passato l'orale e ho rifatto il concorso che sta andando bene ;-) Quindi magari poi la vita ci porta a non fare l'avvocato, però se rinunciassi proprio ora che ti manca metà del lavoro lo rimpiangeresti tutta la vita. La situazione lavorativa in generale è critica quindi capisco benissimo la volontà di uno stipendio fisso, è quello che mi ha spinto a rifare il concorso, anche perchè ci vuole una certa autonomia a una certa età, però davvero, se dentro di te hai scelto il percorso forense perchè ci credevi (come me) e non tanto per passare il tempo, ti rosicherà sempre se non lo metti a tacere! ;-) | |