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CONCORSO DS: ORALI IN CAMPANIA
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Da: .........................15/09/2014 22:49:04
@ Lo stregone dei monti soleggiati
Complimenti per la scelta
https://www.youtube.com/watch?v=J9h70foenaU
Rispondi

Da: Neofita again15/09/2014 23:07:10
@neofita
Ti ringrazio di cuore per quello che hai detto sui miei interventi e per essere una estimatrice degli intramontabili cantori di una musica coinvolgente.
Have a good night!
Rispondi

Da: Non avete capito niente! Niente! Niente!15/09/2014 23:13:45
Dalla lucida analisi dei vari post più sopra in risposta allo stregone si capisce CHIARAMENTE che se i last minute non ottengono il provvedimento per rientrare dalla finestrella non si pubblica niente, la giuria della commissione deve aspettare il tempo che occorre ai loro avvocati per avere il provvedimento. Quindi datevi PACE! I lastminute non possono stare fuori dall'elenco perchè sono i più importanti dell'elenco e infatti lo stregone li definisce i vini più pregiati. ............
Rispondi

Da: .........................15/09/2014 23:30:02
@per tutti
rileggete( tutti , idonei e non , lastminut)e, tutto quello che il GENIO dello stregone dei monti soleggiati  ha cercato con grande intelligenza ed ironia di comunicarvi di volta in volta, .Se ci riuscite allora  capirete tutti quello che succedera'-Fidatevi ciecamente dello stregone la  verita' e' in lui.
Rispondi

Da: ancora.....15/09/2014 23:36:06
lo stregone addirittura scrive che non basta inserire i vini esclusi nell'elenco ma questi dovranno essere inseriti rispettando tutte le loro caratteristiche cioè

     A  PETTINE
Rispondi

Da: .........................15/09/2014 23:47:55
@ANCORA.....
LO Stregone ti dice pure questo:
In un sol colpo, uno di loro fece cadere a terra tutti i birilli che furono spazzati dalla scopa meccanica... Così cadranno pure quelli che inerti stanno aspettando il nuovo tiro del mio stregoncello che sicuramente non tarderà molto ad arrivare...
Rispondi

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Da: Non ci sto capendco15/09/2014 23:59:30
più niente. ma chi lo stanno gestendo questo concorso i servizi segreti? Che gran casino e la chiamano trasparenza questa?
Rispondi

Da: Non si capisce16/09/2014 00:04:32
più niente. ma quale organismo lo sta gestendo questo concorso quello dei servizi segreti? Che gran casino che c'è e si permettono di chiamarla trasparenza questa?
Rispondi

Da: La strega malefica della palude melmosa16/09/2014 00:05:03
Masterpiece!

"...When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye.
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown,
The dream is gone."



Rispondi

Da: .........................16/09/2014 00:13:39
The child is grown,
Rispondi

Da: Neofita again16/09/2014 06:59:22
@strega

Volevo ben dire!
Un abbraccio virtuale!
Rispondi

Da: ma che16/09/2014 07:22:12
Dite. Il bando prevedeva il superamento di quattro prove, così come essere in possesso di due requisiti: laurea magistrale e cinque anni di servizio di ruolo. Chi non soddisfa uno di questi è fuori, nonostante per un po' qualcuno abbia consentito a tenerli dentro. Smettetela di dire sciocchezze. Se così non fosse tutti i docenti precari che non hanno prodotto domanda e tutti i candidati che non hanno superato la preselettiva dovrebbero rientrare. Ma chi ve le racconta queste favole....i vostri legali super pagati?
Rispondi

Da: troppo facile! 16/09/2014 09:57:06
Rispondi

Da: troppo facile! 16/09/2014 09:58:46
In linea di massima hai ragione. Tuttavia le cose sono un po' più  complicate.
Rispondi

Da: Ognuno16/09/2014 10:27:37
se la canta e se la suona
Rispondi

Da: ovviamente....16/09/2014 11:50:16
certo e noi staremo a guardare come l'inseriscono a pettine!!!
Vi invito a leggere la sentenze del 24 giugno 2013 pubblicata da qualche giorno. I riservisti sono fuori definitivamente e se la magistratura italiana non vorrà ammetterlo, andremo a Strasburgo!

CHI NON HA SUPERATO LE 4 PROVE E CHI NON HA I REQUISITI E' FUORI!
Rispondi

Da: .........................16/09/2014 11:59:59
Son l'erede di Robin Hood e difendo i disperati dallo stato, della vergogna.
Rispondi

Da: lo stregoncello16/09/2014 12:47:33
O mio stregone ,quando devo cominciare a giocare la mia partita a bowling?Sto aspettando un tuo ordine per cominciare.
Rispondi

Da: Non esageriamo 16/09/2014 13:15:34
Lo stregone è simpatico ed è piuttosto informato, ma evitiamo, per favore, di pendere dalle sue labbra. Non è di certo il depositario delle sorti di questo concorso.
Rispondi

Da: Ops16/09/2014 14:24:39
Comfortably numb... this is how we are becoming
Rispondi

Da: X34516/09/2014 14:25:04
Vanno avanti a marce forzate e col naso turato, come in  mezzo a una fogna. Ma parlano come se si trattasse di acqua di fonte purissima.
L'arroganza del potere allo stato nativo.
Il trionfo dell'ipocrisia e dell'inettitudine.
Rispondi

Da: Lo stregone dei monti soleggiati16/09/2014 17:35:47

https://www.youtube.com/watch?v=XhdDalxnYgc

Lo stregone stima i suoi apprendisti perché sa che loro sono capaci di distinguere e di sapere quando e come agire. Non ordina mai a loro quel che si dovrebbe fare. Se lo stregone lo facesse non crederebbe in loro. Sanno distinguere e capire quando il brodo è pronto per servirlo ai commensali. Conoscono l'urgenza delle cose e sanno che una decisione presa in ritardo può essere più dannosa di una decisione non presa. Lo stregone non conosce il gioco delle biglie, ma i suoi stregoni lo conoscono bene e ci giocano da campioni. Sono bravi quasi quanto lo è lo stregone al gioco degli scacchi. In ogni caso qualcosa cade a terra: birilli o re!!!

Qualcuno si comincia seriamente a preoccupare del sempliciotto dello stregone e sbaglia. Lo stregone vede il doppio del doppio e più oltre dell'oltre e attraversando il fumo non sbaglia mai. E' vero che può essere nello stesso momento, a Carnevale, in più piazze diverse del mondo, ma questo dice, lo stregone,  sia un capacità che avrebbe appreso dalla sua amica cara Befana...

https://www.youtube.com/watch?v=rVFBHXvQhGY

Oggi c'è un profumo piacevolissimo sulla mia montagna. E' odore di fiori e di terra, di alloro, di prato fiorito, di uva. C'e l'odore del sapore dolce del miele, delle mele mature. C'è l'odore di un sogno, di un prato verde che si  immette negli occhi e li fanno sorridere regalandoti la gioia di potere immaginare di passeggiare e correre, a piedi nudi, su di esso e cadere, abbracciando le verdi colline.


https://www.youtube.com/watch?v=ukhCUaj6Xzc


Prima che fosse apprezzato colui che presentò al mondo la sua visione lungimirante dell'economia e dei modelli economici che reinterpretavano la concezione liberista dell'economia minandola nei suoi fondamenti essenziali dimostrando la fallacità di questi modelli propose un'opera più compiuta e per nulla compresa sia allora che oggi. Tra il plus valore del"Capitale" e il laissez-faire  ed il aissez passer si poneva la possibilità, che riprendendo la teoria degli equilibri generali, avrebbero potuto garantire la crescita armonica e l'equilibrio della distribuzione del reddito e della ricchezza. Senza la ricerca degli equilibri c'è il caos che genera recessione con perdita del salario reale e delle abitazioni. Molti perdono gli alloggi, reali e non reali, e sono costretti a vivere in mezzo alle strade. Quando un sottosistema determina o vuole determinare le regole del sistema saltano gli equilibri e la conseguenza è che si va oltre il breaK even point relazionale ed economico generale: C'è crisi sistemica, non risolvibile con manovrine che proietterebbero lo stato di crisi nel futuro con conseguenze maggiori. Bisogna ripristinare gli equilibri per diffondere, non col fumo, serenità e fiducia agli operatori economici, per consentire la ripresa dell'occupazione e migliorare la circolazione della moneta attraverso la conseguente espansione creditizia, sostenuta dalla diminuzione dei tassi d'interessi per causa ed effetto della crescita dei profitti in armonia alla crescita dei salari.


https://www.youtube.com/watch?v=4VnCN0iGlUQ


Molti osti nati

continuano a scocciarmi!!  Vorrebbero che rendessi noto il mio elenco graduato dei vini. Mi fanno chiamare da questo e da quello, UFFA. Non ne posso più!!!

Non lo vogliono capire!!!!!!!!


Come ve lo devo dire che nel mio elenco graduato dei vini non ci  sono i migliori vini della mia cantina e  senza di loro l'elenco non ha valore e senso. Mancano i vini seri, ricchi, aromatici, ponderati, parsimoniosi, equilibrati capaci di dirigere i gusti di ogni palato e di indirizzare le tavole imbandite delle ricchezza giovanili in modo che diventino grandi nel pensare e nel saper fare ed essere ricchi come i vini. Senza di loro al posto che meritano non si potrà parlare di valido elenco graduato dei miei vini. Alcuni sono di gusto raffinato, altri sono maschi, altri hanno i riflessi azzurri, altri sono biondi e dorati... Sono vini discreti e operosi. Mai lo stregone potrebbe firmare un elenco senza questi vini e pieno di vinelli. Piuttosto mi faccio tagliare tutte due le mani!!! Non vini da piazza, ma vini da pasto!!!"

Pure i vini che in esso sono inseriti non hanno il punteggio che rispecchia le loro capacità organolettiche.

Qualcuno ha pensato che il problema sia risolvibile con l'inserimento dei miei migliori vini esclusi nell'elenco graduato, ma non ha compreso che l'elenco dovrà rispettare le corrette caratteristiche di tutti vini. Se ciò non avverrà lo stregone non renderà mai noto l'elenco graduato dei suoi vini...

Qualcuno suggerisce allo stregone di rendere noti due elenchi. Solo se lo stregone perdesse il senno renderebbe noto il suo elenco graduato elaborato in base ad analisi organolettiche fatte con strumenti non giustamente tarati.


https://www.youtube.com/watch?v=lzXAR80k58c

VIVA,ViVA; VIVA; VIVA; VIVA; VIVA; VIVA lo stregone che vede il doppio del doppio e più oltre dell'oltre e non MAI sbaglia e ripeto MAI; MAI; MAI; MAI; MAI, Ma soprattutto ATTRAVERSA INNOCUAMENTE IL FUMO







Rispondi

Da: Lo stregone dei monti soleggiati16/09/2014 17:46:49

Corrige:

Tra il plus valore del"Capitale" e il laissez-faire  ed il aissez passer si poneva la possibilità che,  riprendendo la teoria degli equilibri generali,  un nuovo e diverso modello economico avrebbero potuto garantire la crescita armonica e l'equilibrio della distribuzione del reddito e della ricchezza.
Rispondi

Da: lettura istruttiva........avete chiuso!!16/09/2014 18:54:18
N. 04348/2014REG.PROV.COLL.
N. 09234/2013 REG.RIC.
N. 00443/2014 REG.RIC.
N. 00444/2014 REG.RIC.
N. 00445/2014 REG.RIC.
N. 00446/2014 REG.RIC.
N. 00447/2014 REG.RIC.
N. 02323/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 9234 del 2013, proposto da:
Fulvio De Toma, Michelina Maddalena Ciotta, Sara Di Martino, Agnese Di Blasio, Annunziato Cirillo, Carmela Coppola, Giulia Costantino, Carmelina Chiarolanza, Patrizia Colucci, Armando De Chiara, Natascia Di Martino, Mariarosaria Cambri, Maria Coppola, Anna Di Gaeta, Domenica De Bernardo, Filomena Caporaso, Giuseppe Curia, Angela Barbara Carbone, Luigi Di Paola, Debora Crapis, Teresa Cucciniello, Maria Giuseppa De Piano, Assunta De Pasquale, Clotilde Esposito, Anna Curci, Giovanna Donciglio, Maria Luisa Del Villano, rappresentati e difesi dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Giovanna D'Ettore, Carmine Esposito;

sul ricorso numero di registro generale 443 del 2014, proposto da:
Annamaria Vadalà, rappresentata e difesa dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Carretta Flavia, Porciello Rosa, Frongillo Antonella, Raia Gelsomina, Rusciano Marianna, Esposito Carmine, Strollo Emilia, Torella Antonella, Russo Gabriella, Capasso Ugo, Ansanelli Nicola, Nusco Antonietta, Degani Lia Anna, Gualtieri Maria Rosaria, Mariani Aurora, Mele Maria Grazia, Masi Adele; Casaburo Cristiana, Pellegrino Rosa, Di Bello Alessandra, De Maio Angelo, Valentino Giulia, Langella Gelsomina, Barbieri Assunta, Pirro Ferdinando, Clemente Gabriella, Iervolino Maria, Fierro Anna Maria, D'Ambrosio Gianmarco, Buono Maria Luisa, Mirabella Cristina, Mango Giuliano, Salvia Maria Luisa, D'Isanto Tiziana, Masillo Palmira, De Pasquale Giovanni, Monetti Liliana, Filomena Adinolfi, Faraone Angela, Vincenza D'Elia, Capuano Giacomina, Elena Pappalardo, Ersilia Buonocore, rappresentati e difesi dagli avvocati Gaetano Paolino e Maria Annunziata, con domicilio eletto presso Leopoldo Fiorentino in Roma, piazza Cola di Rienzo, 92;

sul ricorso numero di registro generale 444 del 2014, proposto da:
Aniello Della Rocca, rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Giovanna D'Ettore, Carmine Esposito;

sul ricorso numero di registro generale 445 del 2014, proposto da:
Maria Cristina Tagliaferro, rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via Villa Pepoli,4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Rocco Gervasio, Flavia Carretta, Rosa Porciello, Antonella Frongillo, Maria Rosaria Gualtieri, Aurora Mariani, Maria Grazia Mele, Adele Masi; Cristiana Casaburo, Rosa Pellegrino, Angela Faraone, Alessandra Di Bello, Cristina Mirabella, Giuliano Mango, Maria Luisa Salvia, Tiziana D'Isanto, Palmira Masillo, Giovanni De Pasquale, Liliana Monetti, Elena Pappalardo, Vincenza D'Elia, Ersilia Buonocore, Filomena Adinolfi, rappresentati e difesi dagli avvocati Gaetano Paolino e Maria Annunziata, con domicilio eletto presso Leopoldo Fiorentino in Roma, piazza Cola di Rienzo, 92;

sul ricorso numero di registro generale 446 del 2014, proposto da:
Daniela Carullo, rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Rocco Gervasio, Flavia Carretta, Torella Antonella, Russo Gabriella, Capasso Ugo, Ansanelli Nicola, Nusco Antonietta, Degani Lia Anna, Gualtieri Maria Rosaria, Mariani Aurora, Mele Maria Grazia, Masi Adele; Valentino Giulia, Langella Gelsomina, Barbieri Assunta, Pirro Ferdinando, Clemente Gabriella, Iervolino Maria, Fierro Anna Maria, D'Ambrosio Gianmarco, D'Ambrosa Marcellino, Buono Maria Luisa, Mirabella Cristina, Mango Giuliano, Salvia Maria Luisa, D'Isanto Tiziana, Masillo Palmira, De Pasquale Giovanni, Monetti Liliana, Filomena Adinolfi, Angela Faraone, Elena Pappalardo, Vincenza D'Elia, Ersilia Buonocore, rappresentati e difesi dagli avvocati Maria Annunziata e Gaetano Paolino, con domicilio eletto presso Leopoldo Fiorentino in Roma, piazza Cola di Rienzo, 92;

sul ricorso numero di registro generale 447 del 2014, proposto da:
Elsa Di Gruccio, rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro

Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;


nei confronti di
Giovanna D'Ettore, Carmine Esposito;

sul ricorso numero di registro generale 2323 del 2014, proposto da:
Valeria Cortese, rappresentato e difeso dall'avvocato Pasquale Marotta, con domicilio eletto presso Giancarlo Caracuzzo in Roma, via di Villa Pepoli, 4;
contro
Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca in persona del ministro in carica, Ufficio scolastico regionale per la Campania in persona del direttore in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma
quanto al ricorso n. 9234 del 2013:
della sentenza breve del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VII n. 3838/2013, resa tra le parti, concernente mancato superamento prova orale concorso dirigenti scolastici;
quanto al ricorso n. 443 del 2014:
della sentenza del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VIII n. 3239/2013, resa tra le parti, concernente mancata ammissione alla prova orale del concorso per dirigenti scolastici
quanto al ricorso n. 444 del 2014:
della sentenza breve del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VII n. 3863/2013, resa tra le parti, concernente mancata idoneità alla prova orale del concorso per dirigenti scolastici
quanto al ricorso n. 445 del 2014:
della sentenza del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VIII n. 3833/2013, resa tra le parti, concernente mancata ammissione prova orale concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici
quanto al ricorso n. 446 del 2014:
della sentenza del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VIII n. 3841/2013, resa tra le parti, concernente mancata ammissione prova orale concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici
quanto al ricorso n. 447 del 2014:
della sentenza breve del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VIII n. 4517/2013, resa tra le parti, concernente mancata idoneità alla prova orale del concorso per dirigenti scolastici
quanto al ricorso n. 2323 del 2014:
della sentenza breve del T.a.r. Campania - Napoli: Sezione VIII n. 3802/2013, resa tra le parti, concernente concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, la scuola secondaria di secondo grado e gli istituti educativi

Visti i ricorsi in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio delle Amministrazioni intimate e dei controinteressati in epigrafe indicati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti delle cause;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 15 luglio 2014 il consigliere Roberta Vigotti e uditi per le parti gli avvocati Marotta, Annunziata e l'avvocato dello Stato Basilica;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO
Con distinti ricorsi in appello i docenti in epigrafe indicati hanno impugnato davanti al Tribunale amministrativo della Campania gli atti del concorso per esami e titoli, indetto per il reclutamento di dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 15 luglio 2011, al quale essi hanno partecipato per la Regione Campania, con risultato non utile per il mancato superamento della prova orale.
Le professoresse Annamaria Vadalà, Maria Cristina Tagliaferro e Daniela Carullo, invece, non sono state ammesse alla prova orale, avendo riportato un punteggio non utile nelle prove scritte (la Tagliaferro solo nella seconda prova).
A) Hanno rappresentato i ricorrenti che il concorso prevedeva una prova preselettiva, due prove scritte e una prova orale; che con decreto del 6 ottobre 2011 è stata nominata la commissione giudicatrice per la Campania, successivamente integrata e modificata (anche con provvedimenti successivi alla pubblicazione della sentenza impugnata) e suddivisa in una commissione base e due sottocomissioni; che le prove scritte si sono svolte il 14 e il 15 dicembre 2011; che il 20 gennaio 2012 la commissione ha elaborato i criteri per la valutazione delle prove; che in data 30 ottobre 2012 l'Ufficio scolastico per la Campania ha pubblicato l'elenco dei candidati ammessi alla prova orale; che il 7 gennaio 2013 sono iniziati gli esami orali, che peraltro non sono stati condotti nel rispetto delle previsioni del bando, in particolare su tutte le otto aree tematiche previste, ma solo su cinque.
Il Tribunale amministrativo della Campania ha respinto i ricorsi, avendo rilevato che, per quanto riguarda le censure comuni a tutti i gravami:
- la commissione non ha escluso alcuna materia tra quelle previste dall'art. 8 del bando dalla rosa di quelle da sottoporre ai candidati e ha correttamente condotto la valutazione delle prove orali anche con riferimento alle varie aree tematiche;
- le griglie di valutazione delle prove orali sono state correttamente stabilite, in modo tale che il giudizio finale attribuito al colloquio fosse il risultato di una valutazione complessa, riguardante una pluralità di elementi; la commissione ha adeguatamente motivato le ragioni per cui ha attribuito un livello di eccellenza all'indicatore "E" relativo all'"originalità e spessore culturale e professionale";
- non sussiste la violazione dell'art. 35, comma 3, lettera e) del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, poiché la dottoressa Giuseppina Bonaiuto, membro della commissione ed esponente, secondo i ricorrenti, della Federazione lavoratori della conoscenza - CGIL, non è stata designata dai sindacato né risulta scelta in ragione dell'appartenenza ad una organizzazione sindacale, ma è stata nominata per la sua qualificazione professionale, e non può essere considerata rappresentante sindacale ai sensi della predetta norma;
- neppure sussiste il vizio della composizione della commissione sotto il profilo dell'esistenza di un vincolo personale di colleganza o di collaborazione o di docenza in master universitario tra alcuni membri e determinati candidati ammessi alla prova orale, né la violazione dell'art. 35, comma 3, lettera a) del medesimo d.lgs. n. 165 del 2001 per la presenza, tra i membri, del componente supplente Angelo Francesco Marcucci, marito della candidata Rosalia Manesseri;
- la scelta dei commissari rispetta il dettato dell'art. 35, comma 3, lettera e) del d.lgs. citato, in quanto la qualifica rivestita dai singoli denota l'idoneità a svolgere il compito assegnato, senza necessità di specifica motivazione.
B) Le sentenze rese sui ricorsi delle professoresse Vadalà, Tagliaferro e Carullo hanno inoltre preso in considerazione le specifiche, ulteriori censure, attinenti alla valutazione delle prove scritte, rilevandone del pari l'infondatezza.
Con gli appelli in esame i ricorrenti hanno riproposto, in sostanza, i motivi dei ricorsi di primo grado.
DIRITTO
Gli appelli possono essere riuniti per essere decisi con un'unica sentenza, prospettando questioni parzialmente uguali ed essendo proposti avverso gli atti della medesima procedura concorsuale.
Essi sono infondati, e può pertanto prescindersi dall'esaminarne l'ammissibilità, contestata sotto diversi profili dai controinteressati.
A) Le censure comuni a tutti gli appelli si appuntano sulla composizione della commissione, per la postulata incompatibilità di alcuni membri.
1) Le censure sono infondate, dato che:
- la dottoressa Giuseppina Bonaiuto, componente della terza sottocommissione, è stata nominata in ragione delle sua qualifica di dirigente scolastico in servizio, e non come rappresentante sindacale. Tale ultima qualifica non le è, del resto, attribuibile, data la non sufficienza della partecipazione, in rappresentanza della FLC CGIL, all'osservatorio regionale di monitoraggio per la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola, evidenziata dagli appellanti. Diverso è, infatti, il concetto di "rappresentante sindacale", del quale l'art. 35, comma 3, del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 vieta la presenza nelle commissioni di concorso, e che sconta la stabile partecipazione alle scelte del sindacato e l'appartenenza all'apparato organizzativo, rispetto alla partecipazione ad un organismo plurisoggettivo "in rappresentanza" del sindacato stesso, cioè quale portavoce delle relative istanze. Né una tale appartenenza può essere fatta derivare dalla partecipazione della dottoressa Bonaiuto alla struttura di comparto dirigenti scolastici della Campania, anche evidenziata con i ricorsi, dato che la competenza in materia contrattuale propria di tale organizzazione si esplica nell'ambito di scelte generali, e non attiene alla gestione e alle scelte organizzative e di reale impulso all'attività che, secondo la circolare n. 11 del 2010 del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, condivisibilmente richiamata dal primo giudice, comporta l'incompatibilità prevista dalla norma.
Poiché, comunque, all'accertamento dell'incompatibilità sarebbe necessaria la dimostrazione della possibilità del soggetto di incidere sul neutrale svolgimento del concorso per il solo effetto della posizione di rappresentanza svolta per il sindacato (Consiglio di Stato, sez. VI, 11 dicembre 2013, n. 5947) e poiché, infine, la nomina in discorso è stata effettuata non dal sindacato e in ragione dell'appartenenza al sindacato, ma dal direttore generale dell'ufficio scolastico regionale in considerazione della qualifica professionale posseduta dalla dottoressa Bonaiuto, non può ravvisarsi l'illegittimità, sul punto, della composizione della commissione;
- i rapporti personali di colleganza e/o collaborazione tra alcuni componenti della commissione e determinati candidati ammessi alla prova orale non sono sufficienti a configurare un vizio della composizione della commissione stessa. Come ha chiarito questo Consiglio di Stato (sez. IV, 19 marzo 2013, n. 1606, sez. VI 27 novembre 2012 n.4858 e 31 maggio 2012 n. 3276), e come ha rilevato la sentenza impugnata, nei pubblici concorsi i componenti delle commissioni esaminatrici hanno l'obbligo di astenersi solo ed esclusivamente se ricorre una delle condizioni tassativamente previste dall'art. 51 del codice di procedura civile, senza che le cause di incompatibilità previste dalla predetta norma, tra le quali non rientra, di per sé (e cioè in assenza di ulteriori e specifici indicatori di una situazione di particolare intensità e sistematicità, tale da dar luogo ad un vero e proprio sodalizio), l'appartenenza allo stesso ufficio e il rapporto di colleganza, possano essere oggetto di estensione analogica. Per analoghe ragioni non può ritenersi sussistere il vizio dedotto con riferimento al ruolo di docente rivestito dalla dottoressa Alessandra Monda in un corso tenutosi presso l'università degli studi di Salerno (corso non preordinato alla preparazione al concorso per dirigenti scolastici, ma teso a fornire le competenze di gestione strategica e le conoscenze di base per la funzione dirigenziale della scuola), al quale hanno partecipato alcuni candidati ammessi alle prove orali, né con riferimento alla partecipazione della dottoressa Antonietta Tartaglia quale semplice docente al corso di preparazione al concorso per dirigente scolastico organizzato dall'ENADIL, alla luce della non contestata, da parte degli appellanti, mancata dimostrazione della partecipazione al corso di candidati ammessi agli orali, rilevata dal Tribunale amministrativo;
- la presenza del dottor Angelo Francesco Marcucci tra i componenti supplenti non inficia la legittimità della composizione della commissione, dato che tale soggetto non ha mai partecipato ai lavori e si è dimesso prima dell'espletamento delle prove orali: il motivo è anche privo di rilevanza per i ricorsi attinenti al mancato superamento delle prove orali, fase alla quale il dottor Marcucci è comunque rimasto estraneo.
2) Come ha ritenuto il Tribunale amministrativo, non sussiste un obbligo di particolare motivazione in ordine alla scelta dei commissari, giustificandosi la scelta stessa in ragione della qualifica rivestita; né la censura svolta, in merito, dai ricorrenti deduce una concreta violazione dei criteri indicati dall'art. 10 del d.p.r. 140 del 2008, per la concreta e specifica carenza della necessaria competenza in capo ad alcuni dei commissari.
3) La ripetuta sostituzione di alcuni commissari è stata dettata dalla necessità di porre rimedio alle dimissioni che si sono via via verificate nella compagine iniziale: del resto, i ricorrenti non dimostrano, né deducono, un concreto effetto causale che tali sostituzioni avrebbero avuto sul mancato superamento della loro prova.
4) I docenti che non hanno superato la prova orale sostengono che il colloquio avrebbe dovuto essere esteso a tutte le otto materie indicate dal bando.
La censura non ha pregio.
L'art. 10 comma 2 del bando (in consonanza con l'art. 6 del d.p.r. n. 140 del 2008) stabilisce che la prova orale sarebbe consistita in un colloquio interdisciplinare sulle materie indicate nel bando stesso in relazione alle tematiche di cui all'art. 8: in nessuna parte di tale prescrizione è indicato, contrariamente a quanto pretendono gli appellanti, che tutte le aree tematiche avrebbero dovuto costituire distinto e particolare oggetto del colloquio.
Né può ritenersi che la violazione di un tale obbligo sia riferibile all'art. 12 del d.p.r. 9 maggio 1994, n. 487, il quale prevede che le commissioni esaminatrici, immediatamente prima dell'inizio di ciascuna prova orale, determinano i quesiti da porre ai singoli candidati per ciascuna delle materie di esame. Tali quesiti sono proposti a ciascun candidato previa estrazione a sorte. Il senso di tale prescrizione è quello di predeterminare, per tutte le materie d'esame, le domande sottoponibili ai candidati, e di garantire perciò la par condicio tra gli stessi: tale precetto risulta sostanzialmente rispettato dalla commissione, dato che l'interdisciplinarietà postulata dal bando di per sé costituisce garanzia dell'estensione dell'esame, indipendentemente dalla specifica riconduzione delle domande ad una, piuttosto che all'altra, area tematica. La preparazione richiesta al fine del superamento del concorso di cui trattasi, che non attiene all'ambito specifico di particolari competenze tecniche delle quali sia necessario testare il particolare e analitico possesso da parte del candidato (a differenza di quanto avviene per altri tipi di selezione), garantisce, in conclusione, la logicità del metodo scelto dalla commissione e la sua conformità ai parametri normativi.
Per quanto riguarda l'informatica (area "g") la prova orale richiedeva la verifica della conoscenza dei concetti base dell'informatica e dell'uso delle relative applicazioni nella gestione amministrativa, contabile e didattica. L'art. 10 del bando non prevede, peraltro, che la verifica dell'uso delle applicazioni informatiche mediante l'ausilio di un computer: come ha ritenuto il Tribunale amministrativo, quindi, la presenza nella commissione e in ciascuna delle sottocommissioni di un esperto informatico ha reso sufficiente il colloquio anche per la verifica della competenza pratica nel campo considerato, tenuto presente che l'art. 5 del d.p.r. 24 settembre 2004, n. 272 (Regolamento di disciplina in materia di accesso alla qualifica di dirigente, ai sensi dell'articolo 28, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che ha sostituito il d.p.r. 8 settembre 2000, n. 324, invocato dai ricorrenti), nel prescrivere la verifica pratica della conoscenza a livello avanzato dell'utilizzo del personal computer e dei software applicativi più diffusi, non necessariamente prescrive l'utilizzo del computer.
Anche questo motivo degli appelli è, in conclusione, infondato.
5) Sempre con attinenza allo svolgimento della prova orale, sostengono gli appellanti l'illegittimità della procedura per essere state nuovamente inserite nelle urne le domande già estratte a sorte, consentendo così la conoscenza delle risposte da parte dei candidati presenti al colloquio. La censura non coglie nel segno, poiché tale alea è insita nel sistema stesso dell'esame orale, soprattutto attesi l'interdisciplinarietà delle prove e l'alto numero dei partecipanti.
6) Del pari non fondato è il motivo che si appunta sull'assegnazione del punteggio al termine di ogni seduta d'esame, e non al termine di ogni colloquio. Tale modalità non configura un'infrazione alle regole del concorso, e corrisponde a criteri di merito distributivo, dato che la preparazione del singolo candidato ben può essere meglio valutata alla luce di quella propria del gruppo esaminato.
7) Non illogico, né altrimenti viziato, appare il criterio adottato dalla commissione che, nel richiedere il punteggio minimo di 21 trentesimi per il superamento della prova orale, ha fissato una soglia più alta di quella raggiungibile con la somma delle sufficienze in tutte le aree tematiche.
B.1) La professoressa Vadalà, che non ha superato le prove scritte, propone inoltre censure attinenti alla correzione di tali prove.
Anche tali censure sono infondate, poiché:
- non sussiste l'inadeguatezza della motivazione del punteggio assegnato dalla commissione agli elaborati. Come ha ricordato il Tribunale amministrativo, sulla scorta di consolidata e condivisa giurisprudenza, il voto numerico costituisce in sé adeguata e sufficiente motivazione del giudizio, espresso in base al un codice diverso da quello letterale in maniera sintetica e specifica, alla luce dei criteri e della relativa griglia di valutazione elaborati dalla commissione nella seduta del 20 gennaio 2012;
- anche infondata è la censura che si appunta sulla presunta disomogeneità tra i giudizi sintetici attribuiti agli scritti nella griglia di valutazione e il giudizio finale. Decisiva è l'osservazione del Tribunale amministrativo, secondo la quale la prova di resistenza non risulterebbe superata anche a voler attribuire il punteggio preteso dalla ricorrente: ne consegue che le pretese discrasie non hanno comunque avuto un'efficacia causale nella determinazione della contestata esclusione;
- quanto al punteggio di 15/30 e di 18/30 riportato nelle prove scritte, il parere pro veritate depositato in primo grado, secondo il quale la ricorrente sarebbe meritevole di un punteggio almeno pari a 21/30, è del tutto inidoneo a smentirne la correttezza, dato che nei giudizi di valore sulle prove non è consentito, come ha rilevato la sentenza in esame, la sostituzione delle valutazioni di merito espresse dalla competente commissione;
- la circostanza che nel giudizio afferente alla prima prova scritta si affermi l'incompletezza delle analisi e delle sintesi svolte dalla candidata non significa affatto, e non dimostra, che la brutta copia dell'elaborato non sia stata valutata, dato che il giudizio sopra riferito ben si attaglia anche allo svolgimento del compito nella sua interezza; inoltre la mancata trasposizione dell'elaborato in bella copia è comunque indicativa della insufficienza della prova, parametro di valutazione della quale è anche la capacità di completo svolgimento nel tempo prestabilito;
- la traccia delle prima prova scritta, relativa alla elaborazione di un'idea di scuola dell'infanzia e/o di uno dei due cicli dell'istruzione in relazione anche alla predisposizione di un piano di offerta formativa adeguato ai bisogni degli alunni e del territorio non appare né illogica né generica, ed è congruente con l'area tematica individuata dall'art. 8 del bando sub b), inerente alla gestione dell'istituzione scolastica e del piano dell'offerta formativa anche in rapporto al territorio;
- la valutazione minima sufficiente di 21 trentesimi necessaria, secondo il bando, all'ammissione agli orali corrisponde ad una valutazione superiore alla sufficienza in ciascuno degli elaborati: tale criterio corrisponde a quello stabilito dall'art. 6 del d.p.r. n. 140 del 2008, che specifica anche per i dirigenti scolastici il principio per cui nelle procedure concorsuali per l'accesso all'impiego pubblico la soglia di idoneità per l'ammissione alla prova orale deve superare la semplice sufficienza. Anche sul punto va, pertanto, condiviso quanto ha ritenuto il primo giudice;
- la circostanza che nel verbale n. 12 non sia riportata la firma di tutti i 13 commissari, invece completa nell'ultima pagina, è del tutto irrilevante al fine della legittimità degli atti di gara;
- il tempo dedicato dalla commissione alla valutazione di ciascun elaborato non è sindacabile, dato che l'indicatore medio sconta la disomogeneità dell'oggetto del giudizio, nell'ambito del quale l'evidenza di assolute insufficienze ben può emergere anche in tempi brevissimi; inoltre, la dedotta insufficienza è stata riferita in modo del tutto generico, e non con attinenza agli specifici elaborati della ricorrente.
B.2) Per i medesimi motivi sopra rilevati sono infondate le censure svolte dall'appellante Tagliaferro che ha raggiunto il punteggio di 21 trentesimi nella prima prova scritta, ma che, anche a voler aggiungere l'ulteriore punteggio rivendicato per la seconda prova, nella quale ha ottenuto 17 trentesimi, non supererebbe la soglia richiesta per l'ammissione agli orali. Quanto alla valutazione della seconda prova, premesso che nessuna rilevanza può avere la consulenza tecnica di parte depositata in atti, come sopra si è detto, vale ricordare che il giudizio espresso dalla commissione non è censurabile nel merito, e che non sussistono, nella fattispecie in esame, i vizi logici o di travisamento estrinseco che ne rendono possibile il sindacato di legittimità.
B.3) Anche le censure svolte dalla professoressa Carullo sono infondate, alla luce delle considerazioni sopra svolte, alle quali si aggiunge la considerazione della congruenza tra i giudizi sintetici espressi sugli scritti nella griglia di valutazione e il giudizio analitico descrittivo conclusivo, dato che il divario tra le locuzioni "pertinente in pochissime situazioni" e "quasi sempre pertinente" non è significativa di una contraddizione rilevante ai fini dell'illegittimità pretesa dall'appellante. Quanto alla affermata non integrità dei plichi contenenti gli elaborati, trattasi di circostanza non dimostrata e, anzi, smentita dalle modalità di conservazione di cui è traccia nel verbale n. 50, come ha rilevato il Tribunale amministrativo. Infine, la numerazione assegnata agli elaborati della ricorrente, e la circostanza che essi siano stati corretti dalla stessa sottocommissione che ha esaminato quelli della sorella Assunta non hanno, di per sé, alcuna valenza dimostrativa di una qualche illegittimità nella conduzione del procedimento, né della pretesa violazione dell'anonimato.
In conclusione, gli appelli sono tutti infondati e vanno respinti.
Le spese del giudizio possono, peraltro, essere compensate tra le parti anche per questo secondo grado.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sugli appelli in epigrafe indicati, li riunisce e li respinge, confermando, per l'effetto, le sentenze impugnate.
Spese del giudizio compensate tra le parti.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 15 luglio 2014 con l'intervento dei magistrati:
Stefano Baccarini, Presidente
Maurizio Meschino, Consigliere
Claudio Contessa, Consigliere
Roberta Vigotti, Consigliere, Estensore
Andrea Pannone, Consigliere
       
       
L'ESTENSORE        IL PRESIDENTE
       
       
       
       
       
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 27/08/2014
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

Rispondi

Da: @Lettura istruttiva......avete chiuso16/09/2014 19:04:29
Potresti  anche avere ragione ma per il momento
N. 04348/2014REG.PROV.COLL.
N. 09234/2013 REG.RIC.
N. 00443/2014 REG.RIC.
N. 00444/2014 REG.RIC.
N. 00445/2014 REG.RIC.
N. 00446/2014 REG.RIC.
N. 00447/2014 REG.RIC.
N. 02323/2014 REG.RIC.
è solo la sentenza che riguarda il raggruppamento dei  ricorsi di un solo, e ripeto un solo, avvocato. Attendiamo...non dire gatto se non ce l'hai nel sacco...
Rispondi

Da: @lettura istruttiva........avete chiuso!!16/09/2014 19:18:16
Ti piacerebbe, dici la verità?

Ed invece no!!

Non ha capito nulla!!!
Rispondi

Da: @Lettura istruttiva......avete chiuso16/09/2014 19:21:16
spiegati meglio
Rispondi

Da: .........................16/09/2014 19:34:19
Concorso per dirigenti scolastici in Campania: calma e gesso -
âïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�"L'esclamazione calma e gesso, utilizzata per invitare una persona a riflettere e valutare bene una situazione, per evitare di prendere decisioni affrettate, ha origine dal gioco del biliardo. Infatti, quando un giocatore esperto si appresta ad effettuare un tiro importante o di difficile esecuzione, si ferma a valutare con calma la situazione, prendendo in esame la posizione delle biglie e continuando a strofinare con il gesso il girello, ossia la punta della stecca. In questo modo, il cuoio del girello si impregna di gesso aumentando l'attrito con la biglia e permettendo di controllare il tiro ed imprimere gli effetti " ( dal sito: impariamo curiosando ). Ecco cosa dovrebbero fare tutti coloro che in questi giorni si stanno dando da fare a più non posso per far pubblicare la graduatoria degli aspiranti ad un posto di dirigente scolastico in Campania, in base all'ultimo concorso bandito, prima che vengano resi noti gli esiti di un'indagine penale in corso, la quale vede indagati sia concorrenti che commissari: prendere una bella stecca da biliardo, un pezzo di gesso - non quello per le lavagne che oramai non s'usano neppure più, soppiantate da quelle elettroniche - e cominciare a strofinare il girello, lentamente, tanto non c'è alcuna fretta, in modo da evitare di sbagliare il tiro, come hanno fatto sinora. I fatti: ci sono 23 indagati, in base alle notizie di cronaca, tra i quali compaiono un ex dirigente del MIUR, il segretario provinciale di un sindacato, un ex direttore generale dell'USR della Campania, un docente universitario, presidente della commissione di base e di tre sottocommissioni, sei candidati e tre dirigenti scolastici. Sul sito de Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Simone Di Meo, si legge ( http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-25/napoli-truccato-concorso-dirigenti-scolastici-23-indagati-182826.shtml?uuid=AB75m7y ): " Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che procedono per abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata, sarebbe stata "eterodiretta" la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali i candidati sarebbero poi riusciti a conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Contando su questo "aggancio", gli aspiranti dirigenti scolastici avrebbero fatto pervenire ai componenti collusi delle commissioni giudicatrice le frasi iniziali e finali degli elaborati (che ora sono finiti sotto sequestro, in forza di un decreto emesso dal pubblico ministero) così da eludere l'anonimato delle prove scritte ". E più avanti: " È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«esistenza di una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana". Il pm parla esplicitamente di ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«associazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» i cui componenti agiscono, con ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«assoluta determinazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��», per ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«condizionareïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» gli esiti di una selezione pubblica ". Ebbene sì, avete letto bene: " una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana ", dove occorre fare particolare attenzione a quel "tutti i settori" che lascia intravedere scenari ben più ampi nell'ambito dell'attività truffaldina dell' "organizzazione". Ed in questa situazione, prima di sapere se, e quanti e quali degli indagati saranno i rinviati a giudizio, in un quadro così delineato, a tinte così fosche, c'è chi,  osservando il tutto col più classico dei paraocchi, con comportamenti meramente personalistici,  vorrebbe che si tirasse avanti, come se nulla fosse: che la graduatoria degli idonei venisse pubblicata e che poi si procedesse immediatamente alle nomine dei vincitori, in base ai posti già disponibili, allo stato peraltro occupati con incarichi di reggenza a tempo. Con la possibilità, neppure tanto remota, che venga così nominato qualche concorrente che, attualmente, da semplice indagato, non potrebbe mai essere escluso, vigendo in Italia il principio della presunzione d'innocenza fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato, e che poi, proprio per le ragioni appena dette, continuerebbe ad occupare il posto di dirigente anche dopo un eventuale rinvio a giudizio. Sull'altro versante, laddove si accertassero le responsabilità di uno o più commissari, ci sarebbe da prendere in considerazione la necessità di valutare tutto l'operato, con conseguenze immaginabili che potrebbero produrre finanche l'annullamento dell'intera procedura concorsuale. Per queste ragioni a chi, con malcelato dispregio di valori  fondamentali, segnatamente per chi opera in ambito educativo, quali moralità, legalità, giustizia, onestà, continua a chiedere l'immediata pubblicazione della graduatoria con conseguenti nomine, io ripeto: calma e gesso, signori miei, mettetevi l'animo in pace, dovete aspettare gli esiti dell'indagine della Magistratura inquirente. Intanto munitevi di stecca, gesso e tanta pazienza!"
Rispondi

Da: .........................16/09/2014 19:34:41
Concorso per dirigenti scolastici in Campania: calma e gesso -
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Ecco cosa dovrebbero fare tutti coloro che in questi giorni si stanno dando da fare a più non posso per far pubblicare la graduatoria degli aspiranti ad un posto di dirigente scolastico in Campania, in base all'ultimo concorso bandito, prima che vengano resi noti gli esiti di un'indagine penale in corso, la quale vede indagati sia concorrenti che commissari: prendere una bella stecca da biliardo, un pezzo di gesso - non quello per le lavagne che oramai non s'usano neppure più, soppiantate da quelle elettroniche - e cominciare a strofinare il girello, lentamente, tanto non c'è alcuna fretta, in modo da evitare di sbagliare il tiro, come hanno fatto sinora. I fatti: ci sono 23 indagati, in base alle notizie di cronaca, tra i quali compaiono un ex dirigente del MIUR, il segretario provinciale di un sindacato, un ex direttore generale dell'USR della Campania, un docente universitario, presidente della commissione di base e di tre sottocommissioni, sei candidati e tre dirigenti scolastici. Sul sito de Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Simone Di Meo, si legge ( http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-25/napoli-truccato-concorso-dirigenti-scolastici-23-indagati-182826.shtml?uuid=AB75m7y ): " Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che procedono per abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata, sarebbe stata "eterodiretta" la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali i candidati sarebbero poi riusciti a conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Contando su questo "aggancio", gli aspiranti dirigenti scolastici avrebbero fatto pervenire ai componenti collusi delle commissioni giudicatrice le frasi iniziali e finali degli elaborati (che ora sono finiti sotto sequestro, in forza di un decreto emesso dal pubblico ministero) così da eludere l'anonimato delle prove scritte ". E più avanti: " È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«esistenza di una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana". Il pm parla esplicitamente di ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«associazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» i cui componenti agiscono, con ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«assoluta determinazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��», per ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«condizionareïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» gli esiti di una selezione pubblica ". Ebbene sì, avete letto bene: " una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana ", dove occorre fare particolare attenzione a quel "tutti i settori" che lascia intravedere scenari ben più ampi nell'ambito dell'attività truffaldina dell' "organizzazione". Ed in questa situazione, prima di sapere se, e quanti e quali degli indagati saranno i rinviati a giudizio, in un quadro così delineato, a tinte così fosche, c'è chi,  osservando il tutto col più classico dei paraocchi, con comportamenti meramente personalistici,  vorrebbe che si tirasse avanti, come se nulla fosse: che la graduatoria degli idonei venisse pubblicata e che poi si procedesse immediatamente alle nomine dei vincitori, in base ai posti già disponibili, allo stato peraltro occupati con incarichi di reggenza a tempo. Con la possibilità, neppure tanto remota, che venga così nominato qualche concorrente che, attualmente, da semplice indagato, non potrebbe mai essere escluso, vigendo in Italia il principio della presunzione d'innocenza fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato, e che poi, proprio per le ragioni appena dette, continuerebbe ad occupare il posto di dirigente anche dopo un eventuale rinvio a giudizio. Sull'altro versante, laddove si accertassero le responsabilità di uno o più commissari, ci sarebbe da prendere in considerazione la necessità di valutare tutto l'operato, con conseguenze immaginabili che potrebbero produrre finanche l'annullamento dell'intera procedura concorsuale. Per queste ragioni a chi, con malcelato dispregio di valori  fondamentali, segnatamente per chi opera in ambito educativo, quali moralità, legalità, giustizia, onestà, continua a chiedere l'immediata pubblicazione della graduatoria con conseguenti nomine, io ripeto: calma e gesso, signori miei, mettetevi l'animo in pace, dovete aspettare gli esiti dell'indagine della Magistratura inquirente. Intanto munitevi di stecca, gesso e tanta pazienza!"
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Da: .........................16/09/2014 19:34:41
Concorso per dirigenti scolastici in Campania: calma e gesso -
âïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�"L'esclamazione calma e gesso, utilizzata per invitare una persona a riflettere e valutare bene una situazione, per evitare di prendere decisioni affrettate, ha origine dal gioco del biliardo. Infatti, quando un giocatore esperto si appresta ad effettuare un tiro importante o di difficile esecuzione, si ferma a valutare con calma la situazione, prendendo in esame la posizione delle biglie e continuando a strofinare con il gesso il girello, ossia la punta della stecca. In questo modo, il cuoio del girello si impregna di gesso aumentando l'attrito con la biglia e permettendo di controllare il tiro ed imprimere gli effetti " ( dal sito: impariamo curiosando ). Ecco cosa dovrebbero fare tutti coloro che in questi giorni si stanno dando da fare a più non posso per far pubblicare la graduatoria degli aspiranti ad un posto di dirigente scolastico in Campania, in base all'ultimo concorso bandito, prima che vengano resi noti gli esiti di un'indagine penale in corso, la quale vede indagati sia concorrenti che commissari: prendere una bella stecca da biliardo, un pezzo di gesso - non quello per le lavagne che oramai non s'usano neppure più, soppiantate da quelle elettroniche - e cominciare a strofinare il girello, lentamente, tanto non c'è alcuna fretta, in modo da evitare di sbagliare il tiro, come hanno fatto sinora. I fatti: ci sono 23 indagati, in base alle notizie di cronaca, tra i quali compaiono un ex dirigente del MIUR, il segretario provinciale di un sindacato, un ex direttore generale dell'USR della Campania, un docente universitario, presidente della commissione di base e di tre sottocommissioni, sei candidati e tre dirigenti scolastici. Sul sito de Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Simone Di Meo, si legge ( http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-25/napoli-truccato-concorso-dirigenti-scolastici-23-indagati-182826.shtml?uuid=AB75m7y ): " Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che procedono per abuso di ufficio, falsità ideologica e truffa aggravata, sarebbe stata "eterodiretta" la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali i candidati sarebbero poi riusciti a conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Contando su questo "aggancio", gli aspiranti dirigenti scolastici avrebbero fatto pervenire ai componenti collusi delle commissioni giudicatrice le frasi iniziali e finali degli elaborati (che ora sono finiti sotto sequestro, in forza di un decreto emesso dal pubblico ministero) così da eludere l'anonimato delle prove scritte ". E più avanti: " È la prima volta che, per vicende del genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«esistenza di una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana". Il pm parla esplicitamente di ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«associazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» i cui componenti agiscono, con ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«assoluta determinazioneïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��», per ïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��«condizionareïïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��¿ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï�¿ï¿�ï¿��¿ïï¿��¿ï�¿ï¿�ïï¿��¿ï�¿ï¿�ï�¿ï¿�ï¿��» gli esiti di una selezione pubblica ". Ebbene sì, avete letto bene: " una vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana ", dove occorre fare particolare attenzione a quel "tutti i settori" che lascia intravedere scenari ben più ampi nell'ambito dell'attività truffaldina dell' "organizzazione". Ed in questa situazione, prima di sapere se, e quanti e quali degli indagati saranno i rinviati a giudizio, in un quadro così delineato, a tinte così fosche, c'è chi,  osservando il tutto col più classico dei paraocchi, con comportamenti meramente personalistici,  vorrebbe che si tirasse avanti, come se nulla fosse: che la graduatoria degli idonei venisse pubblicata e che poi si procedesse immediatamente alle nomine dei vincitori, in base ai posti già disponibili, allo stato peraltro occupati con incarichi di reggenza a tempo. Con la possibilità, neppure tanto remota, che venga così nominato qualche concorrente che, attualmente, da semplice indagato, non potrebbe mai essere escluso, vigendo in Italia il principio della presunzione d'innocenza fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato, e che poi, proprio per le ragioni appena dette, continuerebbe ad occupare il posto di dirigente anche dopo un eventuale rinvio a giudizio. Sull'altro versante, laddove si accertassero le responsabilità di uno o più commissari, ci sarebbe da prendere in considerazione la necessità di valutare tutto l'operato, con conseguenze immaginabili che potrebbero produrre finanche l'annullamento dell'intera procedura concorsuale. Per queste ragioni a chi, con malcelato dispregio di valori  fondamentali, segnatamente per chi opera in ambito educativo, quali moralità, legalità, giustizia, onestà, continua a chiedere l'immediata pubblicazione della graduatoria con conseguenti nomine, io ripeto: calma e gesso, signori miei, mettetevi l'animo in pace, dovete aspettare gli esiti dell'indagine della Magistratura inquirente. Intanto munitevi di stecca, gesso e tanta pazienza!"
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