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RIFORMA FORENSE:SINTESI
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Da: no...02/11/2012 22:44:23
l'art. 3 cost è abogado...l'unica pecca della riforma è l'obbligatorietà delle scuole di specializzazione...si favoriscono i ricchi,che si dirigano verso la Spagna o meno...quanto al resto era ora che eleggessero i più preparati...vi lamentate,ma chi prepara i concorsi (notarile o magistratura) deve studiare tanto ed è giusto che anche l'esame di avvocato sia selettivo...fermo restando che sono contanta di aver conseguito il titolo da poco...eh,la vita è fatta anche di fortuna!!

Da: ???02/11/2012 23:38:05
Peccato che gli esami da notaio e magistrato sono esami deputati ad una funzione pubblica e come tali garantiscono un lavoro ed uno stipendio dentro un ruolo pubblico. Al contrario quella dell'avvocato è una libera professione che non garantisce nessuno stipendio ed anzi è piena di spese e aleatoria come poche. Il fatto che tu abbia conseguito il titolo e ancora confonda tra funzioni fubbliche e libera professione, dimostra come questo esame non elegge i più preparati, ma solo i fortunati,visto che una capra del tuo livello può fare l'avvocato...

Da: la verità03/11/2012 09:26:41
e una riforma che non ha senso con il fatto di aver ridotto il tirocinio a 18 mesi: tra 2 anni ci troveremo in 60.000 a fare sto esame e ne passeranno sempre meno

Da: Ste.03/11/2012 13:30:28
Infatti non ha senso i corsi dovrebbero avere la stessa durata del tirocinio
M

Da: Madrigale03/11/2012 13:54:08
Già da questo dicembre saremo 60.000 ....

Da: Ulster03/11/2012 15:17:29
si,in Spagna pero'..

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Da: Tutti fregati!!!!!!03/11/2012 15:51:18
Riporto di seguito l'articolo 7 del ddl appena approvato dalla camera dei deputati (il Senato seguirà a brevissimo, ché c'è già l'accordo di TUTTI i gruppi parlamentari):

7. Le prove scritte si svolgono con il solo ausilio dei testi di legge senza commenti e citazioni
giurisprudenziali. Esse devono iniziare in tutte le sedi alla stessa ora, fissata dal Ministro della giustizia con il
provvedimento con il quale vengono indetti gli esami. A tal fine, i testi di legge portati dai candidati per la
prova devono essere controllati e vistati nei giorni anteriori all'inizio della prova stessa e collocati sul banco
su cui il candidato sostiene la prova.




Badate che non è più previsto alcun periodo transitorio, per cui, AL PIU' TARDI, i nuovi esami si terranno a partire dalla sessione 2013.

Chi può, si organizzi per Romania o Spagna!!!!!!!!

Da: frutta03/11/2012 17:18:07
Ragazzi non disperate,c'è una soluzione:la compravendita di ortaggi

Da: X tuttifregati03/11/2012 17:42:00
la Romani e'fuori uso lo sanno tutti che il titolo non e'valido!

Da: per ???03/11/2012 21:59:59
come ti permetti?Nessuno fa confusione tra funzione pubblica e libera professione...infatti i concorsi sono più selettivi dell'esame di avvocato così come riformato...e basta con questo discorso della fortuna...guardati match point del grande Woody Allen...so che sei invidioso,ma non sei autorizzato ad offendermi...è ovvio che chi ha già il titolo sia felice della riforma,mentre chi non lo ha si disperi...io sono cmq a favore della preparazione...quanto sei ipocrita,soprattutto con te stesso...ah,studia,ti conviene!

Da: per ??? da no...03/11/2012 22:02:51
ah,si scrive "dimostra come questo esame non ELEGGA",CAPRA!Se non sai l'italiano,ti invito ad imparare lo spagnolo...

Da: L''Antitrust BOCCIA la riforma alfano-bongiorno03/11/2012 22:31:25
Avvocati, l'Antitrust boccia la riforma: "Un passo indietro"

Francesco Machina Grifeo (Guida al Diritto)
02 ottobre 2012

Documenti e Approfondimenti

Approfondimento del 02-10-2012 - Antitrust - Proposte di riforma concorrenziale ai fini della Legge annuale per il mercato e la concorrenza anno 2013

Molto è stato fatto ma molto rimane ancora da fare. Si potrebbe sintetizzare così il senso della segnalazione inviata oggi dall'Antitrust al Governo, ed ai presidenti di Camera e Senato, in cui l'Authority lamenta la permanenza di "ingiustificati ostacoli all'accesso alle professioni". Così, la riforma forense in gestazione in Parlamento reintroduce "misure limitative della concorrenza tra professionisti". Ma da rivedere è anche il richiamo, per i compensi, al "decoro professionale" che serve solo a riaprire la strada alle soppresse tariffe. Ma entrano nel mirino pure la pianta organica dei notai, e il numero chiuso all'Università.

Riforma forense, no ai passi indietro

Secco il giudizio sulla riforma forense. Per l'Antitrust: "È necessario evitare di fare passi indietro"; occorre, dunque, "monitorare l'attuazione della riforma". E così, come già avvenuto questa estate (parere del 9 agosto 2012), l'Autorità torna a segnalare che permangono "alcuni profili di problematicità della proposta di legge" di riforma forense, che "appare reintrodurre misure limitative della concorrenza tra i professionisti", che risultano "già superate dai più recenti interventi legislativi di riforma". Dunque: "L'auspicio è che tali misure non vengano reintrodotte".

Formazione, no al numero chiuso
Va poi eliminato dai criteri per la determinazione del numero chiuso per l'accesso ai corsi universitari il "fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo".

I passi avanti già fatti

Ma non è tutto fosco il cielo delle riforme. Qualcosa è stato fatto con le leggi varate negli ultimi anni (Dl 223/2006; Dl 138/2011; Dl 1/2012) e la loro attuazione regolamentare (Dpr 137/2012), per "aprire il mercato dei servizi professionali regolamentati". Così è stato con l'abolizione dell'obbligatorietà delle tariffe professionali, e del divieto di pubblicità da parte dei professionisti. Ma anche garantendo il libero accesso alle professioni non regolamentate e ampliando la pianta organica e la dimensione geografica dei distretti dei notai. Nella stessa direzione va anche la riduzione del periodo di tirocinio professionale a 18 mesi e l'introduzione del principio dell'eccezionalità delle limitazioni quantitative e territoriali alla professione. Infine, entra nel pantheon dell'Antitrust anche la fornitura di servizi professionali attraverso società di capitali.

Da: VIOLATI PRINCIPI COMUNITARI E COSTITUZIONE03/11/2012 22:48:20
RIFORMA (rectius: CONTRORIFORMA) FORENSE ANTICA E SUPERATA

La Camera come saprete il 31 ottobre u.s. ha approvato gli articoli 47,48,49, 50 della controriforma alfano-bongiorno, che erano stati stralciati nella precedente seduta; quindi alle 14:00 i "signori " deputati hanno approvato tutto il provvedimento che ora dovrebbe ritornare al Senato x L'APPROVAZIONE definitiva...

Gli unici ad essersi OPPOSTI fermamente alla controriforma forense sono stati l'On.le BELTRANDI dei Radicali e l'on.le Borghesi di IdV-Italia dei Valori, quest'ultimo in dissenso con il suo bel partito che ha invece espresso un giudizio favorevole insieme a PD -Partito democratico, PDL e LEGA NORD.

Come ha già scritto qualcuno in precedenti post, la granparte degli attuali parlamentari sono tutti da mandare a casa, ricordiamocene quando saremo chiamati a votare per le politiche di aprile.
C'è, infatti, una lobby trasversale degli avvocati parlamentari (che va dal Pd al Pdl che condiziona il voto di tutti gli altri deputati che, come dei pecoroni, seguono le indicazioni dei capigruppo e del CNF) che ha determinato l' approvazione di quello che è stato già definito DA BELTRANDI, poi ripreso da tutta la stampa, COME

IL PIU MACROSCOPICO PROVVEDIMENTO CORPORATIVO DELL'ITALIA REPUBBLICANA,

PERALTRO in NETTA ANTITESI con quanto previsto dal Dpr professioni DEL 7 AGOSTO 2012, che HA INTRODOTTO nel nostro ordinamento I PRINCIPI COMUNITARI in materia di LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA ECONOMICHE SVOLTE IN FORMA IMPRENDITORIALE O PROFESSIONALE ATTUANDO LA DIRETTIVA SERVIZI DEL 2006 (MA che, PARADOSSALMENTE continuerà a regolamentare tutte le ALTRE LIBERE professioni: AVETE CAPITO BENE COLLEGHI? TUTTE tranne la nostra...è A S S U R D O OOOOOOOOOOOOOOO !!!)

IL GOVERNO TUTTO, IL PROF. MONTI, IL SOTTOSEGRETARIO CATRICALA E IL MINISTRO SEVERINO DEVONO FERMARE LO SCEMPIO CHE QUESTA LEGGE INDECENTE VUOLE CREARE PER TUTTI I GIOVANI A DISPETTO DELLE LIBERALIZZAZIONI !!

Resta, INOLTRE, aperto il problema della copertura finanziaria di questa specie di controriforma targata alfano-bongiorno, in quanto, sul bilancio dello Stato non possono gravare nuove spese, come espressamente indicato ed approvato da tutti i deputati nell'ultimo articolo della medesima legge alfano.

INFATTI la Camera ha approvato un emendamento che ora prevede due sessioni di esame all'anno.

Peraltro, Alfano (si ricorda x i distratti), ha dato carta bianca alla lobby degli avvocati di scriversela come volevano loro la nuova legge professionale e ha, dunque,consentito alla CASTA di

CHIUDERE ULTERIORMENTE l'ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO A TUTTI I GIOVANI NEOLAUREATI in giurisprudenza

in palese VIOLAZIONE DI TUTTA LA NORMATIVA COMUNITARIA IN MATERIA DI SERVIZI PROFESSIONALI, eludendo,

IN PARTICOLARE,

LE DIRETTIVE qualifiche del 2005 e SERVIZI DEL 2006, recepita col decreto leg.vo n.59/2010,
NONCHE' LE NORME SULLA CONCORRENZA CONTENUTE NEI TRATTATI ISTITUTIVI DELL'U.E.

Da: AD ULTERIORE CONFERMA DI QUANTO SOPRA03/11/2012 22:51:52
http://www.altalex.com/index.php?idnot=5974

Riforma forense: attenti agli ostacoli costituzionali!
Articolo 03.11.2012 (Maurizio Perelli)

La Camera non spiana definitivamente la strada alla riforma forense: giovani e Costituzione i "punti critici".
E' non sono "punti critici" che possano pesare poco, anche per un Parlamento in vista di elezioni. Il 31 ottobre 2012 la Camera ha approvato il progetto di legge di riforma forense (atto Camera 3900A) che ora va all'esame del Senato per l'eventuale trasformazione in legge.
In vista di quella che si annunciava come l'ultima tappa della riforma forense alla Camera, la Commissione Bilancio non ha mutato il suo giudizio negativo sull'emendamento (Beltrandi 46.3) che era stato approvato dall'Assemblea, a larghissima maggioranza, nella seduta del 26 ottobre, e che raddoppiava le sessioni annuali (portandole da una a due) per sostenere l'esame di abilitazione alla professione di avvocato. Si trattava, di certo, di un emendamento coerente con la riduzione della durata della pratica forense e teso a rendere effettiva tale riduzione (oggi la decurtazione della durata della pratica forense è sostanzialmente resa inefficace dalla cadenza annuale dell'esame d'abilitazione). Ciononostante la Camera (pur di approvare in fretta la proposta di legge di riforma della professione forense?) "si è rimangiato", il voto della seduta del 26 ottobre con cui era stata approvata la doppia sessione annuale per l'esame di abilitazione. Ciò ha fatto decidendo lo stralcio dell'articolo 46 del testo al suo esame (articolo recante disposizioni generali relative all'esame di Stato per l'abilitazione e l'esercizio della professione di avvocato, così come modificato a seguito dell'approvazione dell'emendamento Beltrandi 46.3).
Il relatore del progetto di legge di riforma, On. Cassinelli, ha precisato che lo stralcio dell'articolo 46 non determina alcuna preclusione per le disposizioni del provvedimento relative all'esame di Stato ed ha fatto presente che la materia stralciata continuerà ad essere disciplinata, per ora, dal regio decreto legislativo 27 novembre 1933, n. 1578.
Va detto, al riguardo, che l'On. Beltrandi aveva suggerito all'Aula che si sarebbe potuto garantire facilmente la copertura finanziaria per la doppia sessione d'esame: sarebbe bastato consentire che la prova scritta valesse per sostenere più prove orali e con il relativo risparmio si sarebbe coperto ampiamente il costo dello svolgimento di due sessioni di esame l'anno anziché una. L'Aula, però, non ha ritenuto di valorizzare il suggerimento dell'On. Beltrandi e qualcuno ne ha tratto la convinzione che motivazione unica del dietro-front dei parlamentari non sia stata la mancanza di copertura finanziaria per l'organizzazione di una doppia sessione d'esami, bensì abbia contato, sul voto finale dei Deputati, soprattutto l'asserita esigenza di ostacolare l'aumento del numero degli avvocati (che in numerosi interventi in Aula è stato qualificato davvero eccessivo).
Non interessano, in questa sede, considerazioni sui motivi profondi del voto dei Deputati. E' innegabile, però, che a fronte della riduzione della durata della pratica, il permanere della cadenza solo annuale dell'esame di abilitazione integra una illogica e inaccettabile contromisura, una limitazione quantitativa all'accesso alla professione, perseguita attraverso il mantenimento di una organizzazione notoriamente inefficiente della selezione qualitativa. E' notorio, infatti, che spesso il candidato aspirante avvocato non riesce a conoscere il risultato della sua prova scritta in tempo per poter evitare di sottoporsi prudentemente alla successiva (con oneri economici certi e rilevanti - anche per lo Stato e non solo per i candidati- per l'organizzazione di tanto numerose prove scritte). Tale oggettiva limitazione quantitativa all'accesso rischia di porre in forse l'approvazione finale della legge da parte del Senato.
Ma è sugli "ostacoli costituzionali" che si frappongono alla promulgazione d'un testo di legge tal quale quello licenziato dalla Camera il 31 ottobre 2012 che occorre soffermarsi.
Ritengo, al riguardo, che tra le varie censure che, in base alla Costituzione si possono muovere all'articolato approvato dalla Camera, una vada analizzata per prima poiché, in forza della sua evidente fondatezza, potrebbe addirittura costringere il Presidente della Repubblica a non promulgare l'eventuale legge che il Senato approvasse nel medesimo testo passato alla Camera. L'evidentissima incostituzionalità sta nella previsione legislativa di un nuovo giudice speciale della disciplina forense e della tenuta degli albi.
Il giudice della disciplina degli avvocati e della tenuta dei loro albi, qualora il Senato approvasse il testo che gli perviene dalla Camera, si chiamerebbe ancora "Consiglio Nazionale Forense" ma la sua composizione sarebbe diversa dal passato e ciò ne farebbe un giudice sicuramente nuovo. Ricordo che la Costituzione impedisce che si creino ulteriori giudici speciali e prevede che quelli precostituzionali si sarebbero dovuti (rapidamente) "estinguere" a favore della giurisdizione del giudice ordinario e del giudice amministrativo.
Ma non basta: se pure non si cambiassero (nell'eventuale legge di riforma che il Senato approvasse) le regole di nomina del CNF, rimanendo dunque in vigore quelle ancor oggi vigenti e risalenti a decenni addietro, ciò non basterebbe per ritenere che il medesimo CNF possa ancora riconoscersi giudice. La sua "provvista di giurisdizione" poteva, infatti, ritenersi "coperta" dalla sopravvivenza d'un ordinamento complessivo precostituzionale della professione forense ma non può certo sopravvivere ancora nel momento in cui l'ordinamento forense viene funditus "svecchiato". La giurisdizione speciale del CNF (che, a rigore, ben prima delle altre peculiarità del c.d. "ordinamento forense" sarebbe dovuta cadere coll'entrata in vigore della Costituzione repubblicana) non può certo essere l'unica cosa che resta in piedi (ciò si dica in senso formale, perchè in senso sostanziale la riforma forense configurata dal progetto di legge Atto Camera 3900A è, a mio avvisio, un monumento al corporativismo quale mai se ne è eretto) della regolazione corporativa fascista della professione di avvocato.
Intanto il CNF si dice certo che il voto della Camera del 26 ottobre 2012 sul raddoppio delle sessioni annuali dell'esame d'abilitazione sia stato un incidente di percorso e che, atteso l'accordo della quasi totalità dei gruppi parlamentari, presto si chiuderà l'iter della riforma. Scopriremo rapidamente se così potrà essere, anche in considerazione delle censure mosse da non marginali settori dell'Avvocatura nei confronti d'una scelta riformatrice che sul governo dell'Avvocatura stessa (a partire dalle regole di elezione del CNF) non si astiene dall'intervenire sulle norme del 1933 ma, al contrario, le modifica ampiamente, a partire da precise scelte in tema di rappresentanza, e lo fa in una direzione che soprattutto i giovani avvocati non apprezzano affatto. Una domanda, comunque, mi pare legittima: la riforma forense deve andare avanti a tutta velocità a tutti i costi? Anche se i tanto blanditi giovani aspiranti avvocati "ci rimettono" e, perdendo una sessione d'esame, devono subire come una presa in giro la riduzione della durata della pratica? Anche se i giovani avvocati vedono respinte le loro richieste di moderne e autenticamente democratiche regole di rappresentanza per il governo dell'Avvocatura ?
Ma soprattutto, ribadisco, come potra' il senato non avvedersi del vizio capitale che affligge il progetto di legge di riforma forense approvato dalla camera il 31 ottobre 2012?
Come potra' non considerare impedimento insormontabile, ai fini d'una approvazione senza modifiche del testo che gli perviene dalla camera, l'evidente incostituzionalita' della previsione di un nuovo giudice speciale della disciplina forense e della tenuta degli albi?
Come potra' il senato non riconoscere che regolare in modo diverso dal passato la composizione del consiglio nazionale forense significa costituire quest'ultimo come nuovo giudice speciale, violando evidentemete il chiaro dettato della costituzione?
Come si puo' poi sperare che il capo dello stato promulghi una legge cosi' evidentemente incostituzionale?

(Altalex, 3 novembre 2012. Articolo di Maurizio Perelli)

Da: x no...03/11/2012 22:57:13
Mi spiace deluderti ma il titolo l'ho conseguito anch'io, ma a differenza tua, data la tua evidente mediocrità, non ho paura del mercato e della concorrenza; infatti nell'ambito di una libera professione la selezione la deve fare un mercato non un'esame d'abilitazione che non è un CONCORSO PUBBLICO, anche se cercano di farlo passare per tale.
Detto questo confermo che sei una capra e t'invito caldamente a tornare sui libri per studiarti le differenze tra ruolo pubblico e libera professione..

Da: x no 203/11/2012 23:58:24
smetti di parlare sempre di fortuna

si passa con malaffare, raccomandazioni,corruzione e camorra

Da: Che i concorsi04/11/2012 01:01:33
siano più selettivi dell'esame di abilitazione è una balla macroscopica!

Da: Ste.04/11/2012 10:12:07
Contattiamo striscia la notizia

Da: ... !!!04/11/2012 11:07:01
Scrive "un'esame" e non solo è avvocato, crede pure di poter spiegare agli altri la differenza tra libera professione e concorso pubblico!!!!
L'Italia è proprio alla frutta.

Da: 5566778804/11/2012 18:31:22
Ma vi rendete conto delle cazzate che scrivete..?Avete il titolo andate a lavorare!! o con voi il mercato la selezione l'ha già fatta?? PER...!!! credi che che un avvocato buono o mediocre si possa giudicare sulla base di un accento o un'''''''apostrofo in più scrivendo su un forum?? Scendete in terra e andate a fare una passeggiata, guardate le vetrine vi schiarite le idee..e state lontano dallo stress che vi fa solo scrivere stronzate!!!!

Da: no...04/11/2012 18:47:07
ah ah ah!Mi fate ridere!La libera concorrenza...i figli degli avv che hanno già uno studio avviato li ritenete concorrenti?Ah ah ah...anche se uno è una capra,i suoi amici e parenti vanno da lui...e tolgono lavoro ad altri...cmq uno che sbaglia i congiuntivi e si crede bravo è il massimo!Lo vedi che l'esame così com'è ora consente di svolgere la professione anche a chi non sa l'italiano?Viva la riforma!
Ah,dimenticavo...andate a leggervi la funzione dei quattro gatti che lavorano all'Antitrust...io conosco anche il figlio di uno che conta che lavora lì...chi ce lo avrà messo?Ah ah ah...SVEGLIATEVI

Da: metodo boffo04/11/2012 18:57:09


http://www.movimentoforense.it/politica_forense/Voci/2012/11/4_ESAME_DI_ABILITAZIONE,_NO_AI_CODICI_COMMENTATI.html


Il nuovo divieto di utilizzo dei codici annotati: l'appiattimento dell'abilitazione alla professione d'avvocato con l'esame di magistratura.

L'esame di stato per l'esercizio della professione forense, a differenza di quello da magistrato, è un esame abilitativo.

Qual è la differenza tra i due, in estrema sintesi?
L'aspirante legale, con l'ausilio degli strumenti a sua disposizione, tra i quali rientra il codice annotato con la Giurisprudenza, deve dare atto, in sede d'esame, di saper agevolmente affrontare un caso pratico alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali, riproducendo, di conseguenza, la realtà quotidiana che l'avvocato si trova ad affrontare.
Differentemente, l'esame da magistratura ordinaria è un concorso pubblico ove l'aspirante magistrato si esprime dando libero sfogo alla sua cultura giuridica con le proprie conoscenze dottrinali e giurisprudenziali in tre elaborati teorici.

Con la proposta appena approvata dalla Camera di nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense, viene eliminata la possibilità per l'aspirante avvocato di poter utilizzare codici commentati o annotati con la giurisprudenza, per la risoluzione dei casi pratici a lui sottoposti.
Si richiede, in definitiva, al giovane praticante una preparazione giuridico dottrinale pari a quella dell'aspirante magistrato.
Il divieto all'utilizzo dei codici annotati porterà, oltre ad una elevazione del livello di difficoltà dell'esame di stato all'esercizio della professione forense oltre che della stessa pratica in quanto sono state rese obbligatorie le Scuole Forensi accanto alla pratica in uno studio. Di conseguenza la stessa natura dell'esame di abilitazione e della professione verrà a snaturarsi per appiattirsi.

Nell'auspicare una sua modifica al Senato, proponiamo il nostro programma per l'esame di abilitazione:
âˆ'introduzione dell'informatica tramite la predisposizione di computer collegati, tramite rete protetta e criptata, solo e direttamente con l'Ordine prescelto per la correzione, come previsto dalla riforma Castelli, con conseguente redazione dei compiti telematica (così come avviene correntemente in tutti gli studi legali e come il Movimento Forense propone con l'incremento dell'utilizzo dello strumento del Processo Civile Telematico):
âˆ'previsione un tempo limite di non oltre tre mesi per la correzione degli elaborati (in modo tale da porre nelle condizioni il praticante bocciato di prepararsi entro la sessione seguente);
âˆ'utilizzo dei codici con commento giurisprudenziale come sempre accaduto;
âˆ'non obbligatorietà delle Scuole Forensi per non far sostenere al praticante in difficoltà economiche oneri insostenibili e per non far rendere l'accesso alla professione forense un accesso per censo ma per merito.

Il Movimento Forense Giovani Nazionale lancerà a breve una raccolta di firme al fine di cercare di sensibilizzare i Senatori su questa problematica.

Andrea Terraneo e Diego Franchini
Responsabili Nazionali del Movimento Forense Giovani

Da: Io vado in Spagna XCHE''05/11/2012 10:51:36
Art 41:
1.    Il tirocinio, oltre che nella pratica svolta

presso uno studio professionale, consiste

altresì nella frequenza obbligatoria e con

profitto, per un periodo non inferiore a

ventiquattro mesi, di corsi di formazione di

indirizzo professionale tenuti da ordini e

associazioni forensi, nonché dagli altri soggetti

previsti dalla legge.

Art 47 ''Le prove scritte si svolgono con il solo ausilio dei testi di legge senza commenti e citazioni giurispruenziali''
Sono materie di esame (n.d.r. orale) il diritto civile e il diritto penale nonchè le due procedure relative; l'ordinamento e la deontologia forense. A scelta il candidato sceglierà altre due materie tra diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento penitenziario e giudiziario.

Da: IL NUOVO ESAME05/11/2012 10:53:15

- Messaggio eliminato -

Da: ...05/11/2012 15:35:00
oh cielo

Da: PROTESTIAMO UNITI X LA NON APPROVAZIONE AL SENATO05/11/2012 18:29:30
INVIATE  E FATE INVIARE FAX DI PROTESTA RISPETTIVAMENTE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SEVERINO CONTRO LA RIFORMA, SCRIVENDO:

"NO ALLA CONTRORIFORMA FORENSE ALFANO-BONGIORNO"

AI NUMERI
06/67793543 E 06/6889795

NON SIAMO PIU NEL 1933 SIAMO NEL 2012,

VOGLIAMO CONCORRENZA E LIBERO MERCATO APERTO A TUTTI I GIOVANI LAUREATI IN GIURISPRUDENZA:

COLLEGHI TUTTI, PROTESTIAMO DEMOCRATICAMENTE E FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!

NON LASCIAMO CHE SI PRENDANO IL NOSTRO FUTURO!!!

Da: E'' tutta una forzatura a danno dei giovani: BASTA!05/11/2012 18:34:33
Guardate che comunque la doppia sessione di esami è stata approvata da tutti i deputati (quasi all'unanimità...) in data 26 ottobre 2012;

per tale motivo nella successiva seduta del 31 ottobre, l'art. 46 è stato artatamente stralciato, in quanto così com'è stato riformulato (a seguito dell'emendamento Beltrandi), non si coordina più con gli articoli successivi (da 47 a 50 e 68 clausola di invarianza finanziaria) riguardanti l'esame di stato.

Questi ultimi articoli sono stati, infatti, prima accantonati nella seduta del 26 ottobre, poi approvati, in seguito allo stralcio dell'articolo 46, nella seduta del 31 ottobre.

Comunque i deputati hanno votato favorevolmente l'emendamento della doppia sessione, e l'articolo 46 nella nuova formulazione è stato approvato dalla Camera dei deputati, per cui non è possibile stralciarlo dal testo definitivo o fingere che non sia stato approvato o che non sia mai esistito, al più potrebbe emendarlo nella successiva lettura il Senato.

E' una forzatura del CNF a danno dei giovani.

Il testo approvato dalla Camera lo trovate su altalex...

Da: x protestiamo05/11/2012 18:42:19
bravo, accolgo la tua richiesta e la rigiro per quanto possibile ai miei colleghi, tu magari apri un argomento qui nel forum così il messaggio verrà letto da tutti. :)

Da: ILDE7905/11/2012 18:43:42
me ne frego dell'italia,faro l'esame in Spagna almeno li e'meritocratico!

Da: se sei del ''7905/11/2012 19:05:14
non puoi che andare in Spagna,vecchia!A 33 anni non sei ancora nessuno...meritocratico?Ah ah ah!Povero chi continua a mantenere una dura pinata come te!Vai in Spagna,ma rimanici!

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