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MINISTERO ISTRUZIONE - 230 POSTI - FUNZ. AMM/GIUR/CONTABILE
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Da: x non ho parole21/06/2011 10:42:37
purtroppo non possiamo farci nulla...
Rispondi

Da: !!21/06/2011 12:35:38
Se dovesse diventare certo il blocco totale nel 2012, sicuramente impugnerò il decreto assunzioni di quest'anno se io non sarò tra gli autorizzati.
Rispondi

Da: ---21/06/2011 12:53:03
Più che l'ultima frontiera del precariatosembrano
il frutto diunaassurda
sperimentazione sociale. Perché
in quale paese normale può accadere
che uno vince un concorso e poi
non viene assunto? Accade in Italia,
a circa 70mila più o meno giovani
vincitori di concorso pubblico. Non
sanno neppure loro come chiamarsi.
«Vincitorinonassunti. Precari anche
noi», hanno scritto su uno striscione,
prima di andare a Montecitorio,
con una maschera da «vecchi
neoassunti», a mescolarsi agli altri.
Precari della scuola. Precari in presidio
permanente. Almeno se dici
«precario» la gente capisce. Ma come
la spieghi la storia di decine di
concorsi finiti su un binario morto?
Come lo spieghi che ministeri, enti
di ricerca, istituti di previdenza continuano
persino a bandirli i concorsi
mentre il governo ha deciso che
non si assume più nessuno?
Storia di Giulia Nicchia, 32 anni
non ancora compiuti. Giulia parla
tre lingue: inglese, francese, russo.
Ha una laurea in Scienze Politiche,
un Master in Studi europei, un dottorato.
Il concorso per 107 posti
all'Istituto del commercio estero,
bandito nel 2008, sembrava fatto
per lei. E infatti, su 15mila, Giulia è
arrivata 57ma. «È fatta», ha pensato,
davanti alla graduatoria, aprile
2010. Poi «Tremonti se ne esce con
la storia che l'Ice andava soppresso...
». Alla fine l'ente si salva, i futuri
neo-assunti no. Finora sono entrati
solo i primi 4. E la cosa assurda è
che i 107 sono già conteggiati nella
pianta organica. «Se va bene ci mettono
dieci anni ad assumervi», ha
pronosticato l'ex direttore del personale,
prima di andare in pensione.
Sempre che nel frattempo non scadano
le graduatorie, che è quello che
sta avvenendo per i concorsi più vecchi.
«Ci assumono o no? Almeno vorremmouna
risposta», spiega Alessandro
Ronchi, 31 anni, vincitore del
concorso per 30 informatici all'Inps,
bandito nel 2007. Per ora continua a
fare la partita Iva, a Forlì. «Le nostre
storie sono tutte abbastanza assurde
», si schermisce Carmen, spagnola,
in Italia dal '99. Lei ha vinto il concorso
per entrare all'Inail: 404 posti, su
15mila partecipanti, lei è arrivata
117ma.Madi assunzioni ne sono state
autorizzate solo 67.ECarmen, perciò,
a 38 anni, resta vincitrice precaria.
Ci sarebbe da scendere in piazza
comegli indignados.«Mabisognerebbe
essere in tanti ed uniti». E invece
ieri i vincitorinonassunti del «comitato
27 ottobre» avevano anche timore
di urtare la suscettibilità degli altri
precari. Perciò prima di andare a
Montecitorio si sono ritrovati nella
sede della Cgil, dove con Fabrizio
Fratini (Cgil Fp) e Cesare Damiano
(Pd) hanno discusso la strategia da
qui ai prossimi mesi: proroga delle
graduatorie, sblocco del turn over.
Ma su quello il governo non cede.
Ànzi «la manovra annunciata potrebbe
persino segnare un passo indietro
», avverte Damiano. Sempre
che il governo non cada. «A quel
punto ci aspettiamo subito l'inversione
di rotta»». v
Rispondi

Da: incazzato nero21/06/2011 12:59:04
Brutti bastardi!!!! Vedete cosa fanno?? Invece che prendere i soldi ai ladri (cioè al loro elettorato), impediscono a noi di avere un futuro! A questo punto, spero che l'Italia faccia quanto prima la fine dell'Argentina.
Rispondi

Da: Mah21/06/2011 13:07:26
Bisogna scendere in piazza, e smettere di scrivere solo nei forum
Rispondi

Da: incazzato nero21/06/2011 13:14:21
Meglio fallire e ricominciare da zero!
Rispondi

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Da: paol21/06/2011 13:17:45
Tra un po' chi viene dalla Svizzera per entrare in Italia troverà un bel cartello con su scritto a caratteri cubitali: "CHIUSO PER FALLIMENTO"
Rispondi

Da: ---21/06/2011 18:03:09
http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/PDF/2011/2011-06-21/2011062119005014.pdf
Rispondi

Da: ---ovvero JD ovvero... quantu è bello lo emigrare21/06/2011 18:17:01
L'impresa impossibile degli over 35
Vietato ritrovare lavoro in Italia   Sono i nuovi "senza speranza". Hanno la sfortuna di essere nati intorno al 1976 e sono il gruppo che negli anni più acuti del "down" economico è cresciuto di più. Ora sono cinquecentomila. Usciti dal mercato non riescono a rientrareROMA - Luisa ha perso il lavoro due anni fa. Undici anni di turni massacranti, uno stipendio che non arrivava nemmeno a mille euro e poi nulla. Paolo ha quasi sempre fatto l'operaio. Nel 2004 è stato licenziato dopo dieci anni a tempo indeterminato. La ditta ha portato la produzione all'estero. Da allora per lui, sei anni di contratti interinali mensili e chiamate con sms. Oggi neppure quello. Da allora, Luisa e Enrico, le hanno provate tutte. Migliaia di curriculum spediti, appuntamenti nelle piccole sedi delle agenzie interinali e contatti personali. Niente da fare. Eppure, non hanno i capelli grigi. Sono lontani dai cinquant'anni. Non hanno superato neppure i quaranta. Lei ha 39 anni. Lui 37. Per loro, però, dopo aver perduto il lavoro, non c'è più modo di rientrare.

La loro è una storia comune. In soli due anni, tra il 2007 e il 2009, gli anni più acuti della crisi, l'esercito dei disoccupati è cresciuto di 438 mila persone. Di questi, quasi un terzo ha tra 35 e 44 anni. Nel 2007 quelli della loro età senza lavoro erano 357 mila. Nel 2009 sono arrivati a 487 mila. Ora sono più di mezzo milione. Se è vero che i giovani sono stati travolti dalla crisi, nella pancia inquieta dell'universo dei senza lavoro, sono sempre di più quelli che hanno 35 anni (il cinque per cento in più in tre anni). Non solo. Per loro, ritrovare un impiego è sempre più difficile. Se non impossibile. Per le imprese sono "bruciati". Preferiscono uno stagista. Del milione di persone che cerca lavoro da più di dodici mesi, 423 mila hanno tra 35 e 54 anni. "Quella di questi anni - spiega Claudio Treves, coordinatore politiche attive di Cgil  -  è una condizione che ai due estremi della scala generazionale si sta sempre più stringendo. Da un lato i giovani non trovano lavoro, dall'altro ci sono le persone con un'età che si abbassa sempre di più che fanno altrettanta difficoltà a rientrare. Naturalmente più va avanti la crisi, e più queste difficoltà si allargano anche a quelle categorie definite garantite come i lavoratori a tempo indeterminato che hanno una scarsa scolarità o scarsa professionalità".

La discriminazione sulle offerte. I primi ostacoli cominciano subito. Nonostante sia proibito per legge fare discriminazioni d'età, in molte offerte di lavoro sui giornali e sui siti web si indicano requisiti che riguardano gli anni dei candidati. Con limiti ancora più stringenti di quanto non fosse qualche tempo fa. In questi giorni una famosa catena di negozi di profumeria cerca degli store manager. Li assume, purché non abbiano compiuto i 35 anni. Un'agenzia di lavoro seleziona operatori di call center. Requisito: età tra 18 e 30 anni. Una società di sistemi informativi vuole dei programmatori con meno di 27 anni. Come se non bastasse, in molte di queste inserzioni viene riportata la dicitura: "Il presente annuncio è rivolto all'uno ed all'altro sesso ai sensi della Legge 903/77 e 125/91 non ci sono limiti di età e né di nazionalità". Quasi una beffa. Ma tanto è. Quando un posto si libera le imprese pensano prima a chi ha meno anni. Poi, chissà. In un'indagine dell'associazione dei direttori del personale Gidp, le aziende dicono che le nuove risorse da assumere saranno soprattutto giovani: il 75 per cento deve avere tra 25 e 34 anni. Solo il 14 per cento punta su chi ha tra 35 e 44 anni e l'uno per cento sugli over 45. I giovani, dicono i direttori del personale, costano meno. E si possono fare crescere. Secondo i dati di Unioncamere, che ha ascoltato le esigenze di personale di 100 mila aziende, le imprese preferiscono assumere dei giovani nel 54,7 per cento del totale dei posti di lavoro messi a disposizione.

Risorse strategiche e personale sostituibile. Sul mercato del lavoro, più in generale, si stia assistendo a una sempre più acuta polarizzazione. Ci sono, da un lato, i pochi posti di qualità. Dall'altro, un gran numero di posizioni che possono venire ricoperte da più persone intercambiabili. Gli incarichi che un tempo venivano ricoperti da una persona con un contratto a tempo indeterminato, oggi vengono  portati a termine da più persone con contratti atipici. "La scelta delle imprese  -  spiega Emiliano Madrone economista responsabile dell'Indagine Isfol Plus e studioso attento dei temi dell'occupazione atipica - è quella di identificare il personale tra strategico e non. Sul primo si investe perché si ritiene che siano risorse durevoli e quindi alte performance. Questi sostanzialmente rappresentano il futuro dell'azienda". Poi ci sono tutti gli altri. A cui non va affatto bene. "Sugli altri  -  continua Mandrone - le politiche sono più di breve periodo. Se la domanda c'è, vengono 'messi in linea' per sfruttare la congiuntura. Ma se la ruota gira, sono i primi ad essere scaricati. In questa selezione concorrono molti fattori, alcuni strategici, altri umani. Le relazioni di amicizia o parentela, per esempio, fanno la differenza. Inoltre è rilevante l'accumulazione di capacità e esperienza. Se si proviene da un percorso discontinuo molto probabilmente le esperienze si sono limitate a bassi profili o impieghi molto specifici. Il rischio spiazzamento aumenta in casi di percorsi lavorativi deboli".

La lunghissima coda della crisi. I pochi posti che, finalmente, si stanno creando in questi primi mesi del 2011 sono però soprattutto precari. L'ultimo bollettino della Banca d'Italia indica come "dalle analisi condotte sulle segnalazioni ai centri per l'impiego da alcuni osservatori regionali e provinciali del Centro Nord, sono riprese le assunzioni con contratti di lavoro interinale e di collaborazione. Sono sono rimaste invece estremamente contenute quelle a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a termine in posizioni permanenti". I vantaggi del lavoro interinale per le imprese sono evidenti. Le aziende che prendono in affitto il lavoratore, esternalizzano di fatto una serie di attività. Risparmiano sui costi amministrativi, sulla selezione e sulla formazione. Hanno maggiore flessibilità e possono chiudere il contratto alla scadenza. Di più. Possono rinnovare questi contratti per molte più volte di quanto non possano con dipendenti con contratto a termine. Pagano le agenzie a 60-90 giorni con vantaggi finanziari di "cassa". Ai lavoratori interinali, poi, alcuni elementi, come premi produttività o benefit, non vengono pagati.

E per chi ha compiuto 35 anni? Nell'ultimo trimestre del 2010, il 61 per cento dei lavoratori interinali aveva meno di 34 anni. Solo il 15 per cento aveva tra 35 e 39 anni. Un altro diciotto per cento tra 40 e 49 anni. A chi ha più di cinquant'anni rimaneva il 6 per cento. Tra loro non ci sono né Luisa e né Enrico. Né molti altri dei loro coetanei, la cui colpa, in questa Italia priva di politiche industriali di sviluppo e di un welfare moderno, rischia di essere solo quella di essere nati intorno al 1976.
Rispondi

Da: Cavol21/06/2011 21:55:00
Telefonare al MEF è l'unica cosa da fare ora...
Rispondi

Da: bon21/06/2011 22:50:04
io sono del' 76 sono fuori dalla normativa dell'apprendistato e della mobilità, oggi faccio il rappresentante
Rispondi

Da: girl21/06/2011 23:22:36
ma hai vinto questo concorso?
Rispondi

Da: bon22/06/2011 07:49:58
vincitore toscana( Lucca). Premetto ho studiato tutt'altro( giurisprudenza), e faccio il rappresentante nelle scuole per una casa editrice nazionale. Cmq debbo aspettare il prox anno.

Rispondi

Da: onolulu22/06/2011 10:07:50
scusate mi date il numero del mef?mi sono rotto i coglioni
Rispondi

Da: ........................22/06/2011 11:36:52
CHIAMATE TREMONTI E SUBITO
Rispondi

Da: greg22/06/2011 13:55:07
per favore aiutatemi... non ho più un soldo, i miei risparmi stanno finendo... sto triste, tutti mi dicono ormai: ma sei sicura che ti assumono a questo punto? me lo hanno detto ieri e io non ho dormito stanotte... ho la tachicardia... mi vergongo a fare la cameriera con una laurea, ma dovrò attivarmi per forza... e pure vi giuro che non mi mancano le ambizioni, certo non voglio fare il notaio, ma volevo solo un lavoro medio buono, una famiglia, una pensione... perchè non è stato sufficiente il mio sforzo dignitoso per il concorso 230 posti? perchè? che dovevo fare?
Rispondi

Da: lorechia per greg22/06/2011 14:16:20
Ti capisco: benchè un lavoro (anzi 2), ancorchè da precaria, io lo abbia sinceramente mi fa male questa attesa ed i dubbi che incominciano ad assalirmi. Vinto il concorso ho condiviso la gioia con molti ed oggi mi sento in imbarazzo quando mi viene chiesto qualcosa in merito. E' veramente assurdo!
Rispondi

Da: ragazze22/06/2011 18:16:24
non ci dobbiamo vergognare proprio di nulla! Chi si dovrebbe vergognare sono coloro che ci negano questo diritto...
Rispondi

Da: paol22/06/2011 18:32:52
ma dai che vi assumono!
Il problema pero' sarà dopo perche' se avevate un lavoro da notaio non c'era problema invece con un lavoro da 1500 euro al mese con l'inflazione che c'è tra poco sarete comunque degli straccioni.
Rispondi

Da: ........................22/06/2011 21:00:48
paol meglio 1500 euro che niente chi si accontenta gode
Rispondi

Da: ...22/06/2011 21:29:01
ho parlato stamattina con la proietti che mi parlava di una richiesta di assunzione per 132 unità che però distribuiranno sull'ordine di pubblicazione della graduatorie. Il numero risponde alla percentuale del 20% delle cessazioni calcolate su base nazionale. Quindi ad un criterio nazionale che la logica vorrebbe conseguentemente spalmato su tutte le graduatorie di tutte le regioni oltre che della sede centrale, l'amministrazione antepone il criterio temporale della pubblicazione delle graduatorie, a dispetto dell'unicità del bando. La grave conseguenza è che i vincitori delle graduatorie pubblicate per ultime e quindi per ultimi chiamati saranno pregiudicati in termini di decorrenza dell'anzianità di servizio anche ai fini di una eventuale conversione in full time di un originario rapporto di lavoro part time. Laddove ci siano esigenze legislative di chiamate scaglionate queste non possono che essere attinte proporzionalmente da tutte le graduatorie!
Rispondi

Da: Basta parole22/06/2011 21:32:27

Qualcuno conosce il telefono del MEF?

Voglio telefonare.
Rispondi

Da: booooooooooooooooooooooooooooo22/06/2011 21:42:40
ma scusate...prima parlate di 62 e poi oggi di 132 autorizzazioni????? Ma siamo sicuri che la Proietti abbia notizie certe??? Non voglio offendere ma forse lei non sa di preciso??? NON STO CAPENDO NULLA
AIUTATEMI
Rispondi

Da: Dim22/06/2011 21:46:19
Certo che non stai capendo nulla... lo vuoi capire che devi chiamare direttamente tu?
Rispondi

Da: booooooooooooooooooooooooooooo22/06/2011 22:00:18
io ho chiamato giovedi`scorso e mi hanno detto che non spevano nulla....che erano in attesa e bla bla.....ora sento dell altro . a chi credere???
Rispondi

Da: Dim22/06/2011 22:05:37
hai telefonato al MEF?


mi puoi dare il telefono che li chiamo a raffica?
Rispondi

Da: BLOCCO23/06/2011 09:02:30
La caccia alle risorse è febbrile e comincia a quantificarsi l'entità degli interventi: la previdenza sarebbe nel mirino non solo per il tema "speranza di vita". Al centro dell'attenzione anche le pensioni d'oro che superano otto volte il minimo (1,5 miliardi in dieci anni), l'aumento della contribuzione per i collaboratori e, come accennato, l'aumento dell'età per le donne del settore privato. Altre risorse si attendono dai tagli ai Comuni (circa 3 miliardi), dai tagli ai ministeri (5-6 miliardi), dalla sanità (5-6 miliardi), dal blocco del turn over e della congelamento degli stipendi pubblici, dalla riduzione dei costi della politica.

Rispondi

Da: paol23/06/2011 09:59:19
ma non lo avete ancora capito cge di qui a 5 anni saremo tutti una massa di luridi pezzenti???
Rispondi

Da: QUALE FINE ?23/06/2011 10:09:25
COMITATO VINCITORI IDONEI
EDUCATORI PENITENZIARI DAP
Vincitori di concorso
non assunti
Nel lontano 2003 ministero della
Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione
Penitenziaria- ha bandito
un concorso pubblico a 397 posti
per la figura professionale di educatore
penitenziario C1 a tempo indeterminato,
terminato nel 2008 con
la pubblicazione della graduatoria
sul Bollettino Ufficiale della Giustizia.
Di questi, solo 353 sono stati regolarmente
coperti e una delle cause
è rinvenibile nel blocco delle assunzioni
nelle Pubbliche Amministrazioni,
intervenuto mentre si procedeva
alle immissioni in servizio. Le unità
vacanti bandite dai concorsi pubblici
dovrebbero essere coperte per intero,
con regolare immissione in servizio
dell'interoquantumdi fabbisogno
preventivamente autorizzato per evitare
assunzioni a singhiozzi, discriminazionitra
i vari vincitori, interpellinazionali
per rimpasti delle sedi prima
della copertura totale dei posti disponibili.
Gli educatori penitenziari che
servono per completare i 397 posti a
concorsosonoin attesa diassunzione
da quasi due anni. Mancata volontà
politica o mancata volontà della dirigenza
penitenziaria? Come è possibile
rivendicare un diritto legittimo attraverso
la legge se la legge stessa lo
ha loro estorto?
Rispondi

Da: Sede centrale23/06/2011 10:46:34
Per ridurre gli sprechi nella pubblica amministrazione devono varare un serio ddl anticorruzione, eliminare le consulenze, gli alti costi della politica e portare a 65 anni il pensionamento delle donne nel settore privato; il pensionamento delle donne a 60 anni è del tutto anacronistico, queste devono avere pari diritti degli uomini, ma anche pari doveri; non si lamentino allora se hanno stipendi più bassi degli uomini, se lavorano meno..
Rispondi

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