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consulente tributario
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Da: -------- | 19/11/2011 18:00:08 |
posso fare una domanda? io sapevo che i laureati in scienze politiche non possono più fare la pratica da commercialista. ma su un altro forum ho letto di un ragazzo laureando in scienze politiche che ha fatto il colloquio da un commercialista per iniziare la pratica triennale in quanto il commercialista gli ha detto che dovrebbe andar bene comunque. ma io so che il titolo richiesto è la laurea in economia. insomma è ancora possibile con la laurea in s.p. fare la pratica da commercialista? per piacere qualcuno mi risponda grazie a tutti. | |
Da: NO | 20/11/2011 18:08:48 |
non è più possibile dal 01/01/2008 | |
Da: lecce74 | 24/03/2012 09:21:35 |
salve a tutti sapete dirmi dove si può trovare sul web un elenco completo ed ufficiale delle attività che i tributaristi possono svolgere? grazie | |
Da: Yaya_23 | 30/04/2012 09:56:24 |
Buongiorno a tutti.... avrei bisogno di una consulenza....o meglio di capire.... io ho un diploma come ragioniere perito commerciale e attualmente lavoro presso uno studio di dottori commercialisti, ho un contratto di apprendistato di 4 anni come ragioniere contabile.... se io volessi ottenere il titolo di ragioniere esperto contabile?? devo essere per forza laureata? come devo fare? oltre all' albo a cos' altro potrei iscrivermi? insomma.... qualcuno mi aiuta a capire cosa fare come e quando? io non ne so davvero nulla.... | |
Da: eduardo | 11/05/2012 16:23:52 |
Si yaya purtroppo se vuoi diventare esperta contabile c'è bisogno della laurea triennale in economia ... | |
Da: carlo_mi | 12/06/2012 23:31:13 |
Qualcuno sa dirmi perchè un ragioniere commercialista che ha fatto il vecchio esame di stato e magari nemmeno la pratica di 1 anno, con l'unificazione degli albi è finito nell'albo A, mentre un laureato(quindi per la legge Dottore) che ha fatto 3 anni di pratica presso Dott. Commercialista, ha sostenuto l'esame più lungo (4 gg), finisce nell'albo B e non può fare perizie, curatore, e altro... E soprattutto, perchè deve iscreversi alla cassa dei ragionieri??? Che riforma del menga è questa? O facciamo 3 albi o ne facciamo uno solo! | |
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Da: paccopacco | 12/02/2013 21:34:53 |
salve...ma un' esperto contabile puo fare le buste paga???? e se si, anche ricoprire i ruoli del consulente del lavoro? | |
Da: giovan battista | 16/06/2013 23:56:20 |
Se una srl decide di versare una congrua quota degli utili lordi ad un'altra srl che ha scopi diversi e prevalentemente quelli della attività immobiliare, quale quota di partecipazione societaria, quando è chiamata a pagare le tasse sulla quota trasferita? | |
Da: filomena87 | 21/08/2013 15:15:50 |
Salve a tutti, Volevo sapere se come consulente tributario posso fare anche le paghe, e quale associazione mi consigliate. Qualcuna che magari richiede meno di due anni di esperienza. grazie | |
Da: marco BS | 09/09/2013 17:03:01 |
Buongiorno leggo con piacere questa discussione, preciso subito che sono un tributarista, ma che ho già svolto la pratica di commericalista, ed ancora sto valutando se iscrivermi o meno (forse solo la gestione separata farà la differenza). Ritengo inutile un atteggiamento conservativo, tipico degli ordini, e mi permetto ricordare che nel corso dei decenni è cambiato tanto e per tutti. - All'inizio per essere consulente del lavoro non serviva neppure un diploma. Solo nel finire degli anni 80 è divenuto obbligatorio tale titolo di studio. Io ero al serale per motivi personali ed avevo molti di quelli che oggi incontro ancora in giro ed era sui banchi con me per evere il pezzo di carta. - Poi passando gli anni è stato introdotto il praticantato, il titolo di laurea etc. etc. Anche se ancora adesso mi chiedo (con tutto il rispetto per tutti) per quale motivo siano abilitati a funzioni non tipiche (e quindi non particolarmente formate) della loro professione. - i Commercialisti, divisi all'epoca tra ragionieri e dottori prevedevano, per i ragg un tirocinio di 2 anni e per i dott la possibilità di fare l'esame di stato appena lauretati senza praticantato. Poi praticantato tre anni, titolo di laurea, etc. etc. Senza dimenticare le sedi di esame più "elastiche", basti prendere l'albo e vedere dove risiedono i vari dott e dove hanno fatto l'esame di ammissione. Superati i 200 km non vedo ragioni di convenienza, o meglio ne vedo solo una. Il mondo profesisonale è in costante evoluzione, e deve esserlo. Ritengo il corporativismo un danno, prediligo corsi di studio specializzati e professioni indirizzate in materie specifiche. Non è più possibile fare i tuttologi, salvo essere figli d'arte (o geni ma i casi sono rari) ed avere 8 impiegate per ogni lavoro manuale o di routine. Io sono tributarista, vedo cani ed impreparati in ogni settore e professione, non è certo un albo che mette al riparo qualcuno, come invecie dovrebbe esserlo. Non dimentichiamo che l'albo da sempre ha fatto da scudo. Nella mia città ancora esercitano condannati per frode, per approprazione indebita (e parlo di condannati, quindi in giudicato), etc. etc. A mia semplice visione sarebbe più conveniente certificare i percorsi di studio con specifici esami, non tirocini o titoli di studio (ovvio che il titolo di studio divente necessario per comprendere ciò che si vuole approfondire o la specializzaizone che si intende seguire). Attendo riflessioni, ciao | |
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