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Art 68 Costituzione
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Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 10:44:26
Perchè il parlamentare può essere sottoposto ad indagine ma non si può procedere ad intercettazione?
Da quale parte dell'art. 68 rilevate tale limite?
Allora come giustifichiamo i vari casi di cronaca?
Cioè c'è qualcosa che non mi torna.
Qualcuno può fare un po di chiarezza, grazie!

Da: fg04/10/2012 10:59:15
Che non puó essere sottoposto ad intercettazioni è chiaro nel 68; per quanto concerne le indagini, si desume che siano possibili in quanto non escluse dall'art (se non sbaglio fu modificato l'art. in concomitanza di tangentopoli  nel '93); infine per i fatti di cronaca le intercettazioni dovrebbero spiegsrsi col fatto che sono "occasionali" nel senso che i parlamentari vengono intercettati in conversazioni con indagato non parlamentare, per cui le intercettazioni sono lecite senza alcuna autorizz se non ovviam quella  del giudice. Tutto il casino nasce dal fatto che i nostri parlament vorrebbero che tali intercettaz non fossero utilizzabili così possono continuare a rubare in santa pace ...se quanto è giá  loro concesso non sia sufficiente ancora

Da: lovechocolate04/10/2012 11:03:07
3° comma art. 68 che prevede l'autorizzazione della camera di appartenenza per poter sottoporre i parlamentari ad intercettazioni

Da: xyz04/10/2012 11:04:53
nella mia commissione è stato chiesto se l'autorizzazione a procedere ex 68,2 cost. sia necessaria per tutti i reati o solo per quelli commessi nell'esercizio delle proprie funzioni: qual è la risposta?

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:08:20
pensate un pò che ho il terzo comma della Cost. nell'altra pagina  e non l'avevo neppure letto.
Grazie ragazzi.
Quindi se viene intercettato altro soggetto indagato che parla con parlamentare l'intercettazione è utilizzabile nei suoi confronti?
E come giustifichiamo il contrasto con il 3 comma?

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:11:10
Per tutti i reati.

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Da: lovechocolate04/10/2012 11:13:07
l'autorizzazione a procedere è prevista per ogni tipo di reato, le ipotesi di esclusione sono indicate nello stesso art. 68 2°co. nella parte finale (es. arresto in flagranza).

Da: xyz04/10/2012 11:16:11
è esattamente quello che avrei risposto io e quello che ha risposto il candidato, ma il commissario voleva che dicesse "sl x le funzioni svolte"... boh?

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:23:44
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE IN GIUDIZIO - Contro il deputato Motolese Per il reato di cui all'articolo 559 del Codice penale (Correità in adulterio) - Relatore:La Rocca (annunziata nella seduta di martedì 27 gennaio 1948) leggi il documento.
e quindi?
vediamo gli altri cosa dicono

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:24:36
DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE IN GIUDIZIO - Contro i deputati Treves e Patrissi Per il reato di cui agli articoli 394 e 396 del Codice penale (Sfida e uso delle armi in duello) - Relatore:Di Giovanni (annunziata nella seduta di sabato 31 gennaio 1948) leggi il documento

Da: xyz04/10/2012 11:25:04
dove trovo il documento?

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:27:19
http://storia.camera.it/documenti/doc/faccette/classificazioni:Richieste%20di%20autorizzazione%20a%20procedere?da=5280#nav

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:31:15
in ogni caso l'autorizzazione approvata dalla giunta dev'essere confermata dall'assemblea, giusto?

Da: xyz04/10/2012 11:33:20
la giunta non approva l'autorizzazione, fa l'istruzione e riferisce alla camera; è la camera che approva

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 11:35:23
ok...

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 13:23:14
novità sul punto?

Da: M7004/10/2012 13:51:33
Vi dico 1 cosa che mi ricordo non molto nitidamente sul punto. Il riferimento è sempre dal Bin Pitruzzella del 2011. Mi sembra di ricordare che l'intercettazione di per sè può avvenire indipendentemente dalla richiesta di autorizzazione, essendo vana ed inutile qualsiasi intercettazione disposta successivamente ad una richiesta "plateale". Se il parlamentare è a conoscenza che dal giorno x sarà sottoposto ad intercettazione questa sarà pressochè inutile. L'autorizzazione, in caso di intercettazione, mi sembra si riferisca solo ed esclusivamente all'utilizzo delle stesse nell'udienza "stralcio".Quindi, mi pare, che i parlamentari intanto vengono intercettati e poi si vedrà se viene utilizzato l'utilizzazione. mi pare.. ciao

Da: aal04/10/2012 13:56:56
Nella sostanza, ha ragione il Commissario.

L'autorizzazione a procedere era prevista per tutti i reati nell'originario testo dell'art. 68, secondo cui "Senza autorizzazione della camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a procedimento penale; né può essere arrestato, o altrimenti privato della libertà personale, o sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, salvo che sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura. [III]. Eguale autorizzazione è richiesta per trarre in arresto o mantenere in detenzione una membro del Parlamento in esecuzione di una sentenza anche irrevocabile".

Con l'attuale formulazione, dell'art. 68, vige in effetti una garanzia non tanto per i reati previsti nell'esercizio delle funzioni, quanto piuttosto in relazione alle opinioni espresse ed ai voti dati nell'esercizio delle proprie funzioni per il cui parlamentare non può essere chiamato a rispondere né sotto il profilo civile, né sotto quelo penale, amministrativo o disciplinare..

L'art. 3 della L. 140/2003, stabilisce che:
"1. L'articolo 68, primo comma, della Costituzione si applica in ogni caso per la presentazione di disegni o proposte di legge, emendamenti, ordini del giorno, mozioni e risoluzioni, per le interpellanze e le interrogazioni, per gli interventi nelle Assemblee e negli altri organi delle Camere, per qualsiasi espressione di voto comunque formulata, per ogni altro atto parlamentare, per ogni altra attività di ispezione, di divulgazione, di critica e di denuncia politica, connessa alla funzione di parlamentare, espletata anche fuori del Parlamento.
2. Quando in un procedimento giurisdizionale è rilevata o eccepita l'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, il giudice dispone, anche d'ufficio, se del caso, l'immediata separazione del procedimento stesso da quelli eventualmente riuniti.
3. Nei casi di cui al comma 1 del presente articolo e in ogni altro caso in cui ritenga applicabile l'articolo 68, primo comma, della Costituzione il giudice provvede con sentenza in ogni stato e grado del processo penale, a norma dell'articolo 129 del codice di procedura penale; nel corso delle indagini preliminari pronuncia decreto di archiviazione ai sensi dell'articolo 409 del codice di procedura penale. Nel processo civile, il giudice pronuncia sentenza con i provvedimenti necessari alla sua definizione; le parti sono invitate a precisare immediatamente le conclusioni ed i termini, previsti dall'articolo 190 del codice di procedura civile per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica, sono ridotti, rispettivamente, a quindici e cinque giorni. Analogamente il giudice provvede in ogni altro procedimento giurisdizionale, anche d'ufficio, in ogni stato e grado.
4. Se non ritiene di accogliere l'eccezione concernente l'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, proposta da una delle parti, il giudice provvede senza ritardo con ordinanza non impugnabile, trasmettendo direttamente copia degli atti alla Camera alla quale il membro del Parlamento appartiene o apparteneva al momento del fatto. Se l'eccezione è sollevata in un processo civile dinanzi al giudice istruttore, questi pronuncia detta ordinanza nell'udienza o entro cinque giorni.
5. Se il giudice ha disposto la trasmissione di copia degli atti, a norma del comma 4, il procedimento è sospeso fino alla deliberazione della Camera e comunque non oltre il termine di novanta giorni dalla ricezione degli atti da parte della Camera predetta. La Camera interessata può disporre una proroga del termine non superiore a trenta giorni. La sospensione non impedisce, nel procedimento penale, il compimento degli atti non ripetibili e, negli altri procedimenti, degli atti urgenti.
6. Se la questione è rilevata o eccepita nel corso delle indagini preliminari, il pubblico ministero trasmette, entro dieci giorni, gli atti al giudice, perché provveda ai sensi dei commi 3 o 4.
7. La questione dell'applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione può essere sottoposta alla Camera di appartenenza anche direttamente da chi assume che il fatto per il quale è in corso un procedimento giurisdizionale di responsabilità nei suoi confronti concerne i casi di cui al comma 1. La Camera può chiedere che il giudice sospenda il procedimento, ai sensi del comma 5.
8. Nei casi di cui ai commi 4, 6 e 7 e in ogni altro caso in cui sia altrimenti investita della questione, la Camera trasmette all'autorità giudiziaria la propria deliberazione; se questa è favorevole all'applicazione dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, il giudice adotta senza ritardo i provvedimenti indicati al comma 3 e il pubblico ministero formula la richiesta di archiviazione.
9. Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano, in quanto compatibili, ai procedimenti disciplinari, sostituita al giudice l'autorità investita del procedimento. La sospensione del procedimento disciplinare, ove disposta, comporta la sospensione dei termini di decadenza e di prescrizione, nonché di ogni altro termine dal cui decorso possa derivare pregiudizio ad una parte".

Vi è quindi  un apposito procedimento per il riconoscimento della causa di esclusione della responsabilità.

Ove non si condivida la determinazione delle Camera in senso favorevole al parlamentare, si può sollevare conflitto di attribuzioni.

Da: miLANO TRIBUNALE 04/10/2012 14:05:31
non ho capito niente...
cioè per il parlamentare che uccide la moglie non è necessaria l'autorizzazione?

Da: gill04/10/2012 14:10:01
ma cosa c'entra l'art. 3 l. 140/2003? Questa norma si riferisce espressamente al primo comma dell'art. 68 cost., non c'entra nulla con il secondo comma!!

Da: A8204/10/2012 14:19:57
Mi pare corretto quello scritto da Aal.. per essere più succinti solo prima della riforma del 2003 per i reati commessi dai Parlamentari era necessaria l'autorizzazione a procedere, una sorta di nulla osta del Parlamento per la sottoposizione del parlamentare a procedimento penale, oggi è rimasta in vigore solo l'autorizzazione per il compimento di soli alcuni atti di indagine quali perquisizione personale e domiciliare, arresto o privazione della libertà o detenzione, a meno che non sia colto in flagranza di reato.
Il terzo comma art. 68 prevede la stessa autorizzazione per sottoporre il parlamentare ad intercettazioni e per il sequestro di corrispondenza ( quindi in realtà per gli atti a sorpresa compiuti dalla p.g.).
Vi è da aggiungere che l'art. 68 prevede l'immunità assoluta per qualsiasi opinione espressa nell'esercizio delle loro funzioni e quindi non solo per le funzioni parlamentari ma anche per qualsiasi altra attività connessa alla funzione di parlamentare, anche al di fuori del parlamento  ( l'applicazione dell'uminità incontra particolari profili problematici quanto alreato di ingiuria).

Da: gill04/10/2012 14:24:12
quello che hai scritto è corretto, ma (ripeto) cosa caspita c'entra l'art. 3 l. 140/2003 con il 68,2 cost.???????????????
Il dubbio era se il 68,2 cost. si applica per tutti i reati o solo x quelli commessi nell'esercizio delle funzioni; nessuno ha contestato il resto.

Da: aal04/10/2012 15:34:48
Avrò frainteso la domanda.

Mi pare che l'autorizzazione a procedere faccia riferimento in generale alla sottoposizione a procedimento penale, mentre quella dell'art. 68, comma 2, mi sembra più esattamente una autorizzazione a compiere solo alcune specie di atti del procedimento penale (cfr. Corte cost., 28.5.2010, n. 188).

Se con l'espressione di cui alla domanda si faceva riferimento alla sottoposizione a procedimento penale, mi sembrava più corretto il riferimento al comma 1.

Viceversa, con riferimento alle autorizzazioni ad acta del comma 2, non mi pare vi sia una correlazione con un reato che sia, o meno, connesso con l'esercizio delle funzioni.

Anche qui, si dovrebbe vedere che cosa intendeva il Commissario con "reato commesso nell'esercizio delle funzioni".

Viste le connotazioni dell'attività del parlamentare, così a prima vista, mi pare che un parlamentare possa commettere "nell'esercizio delle funzioni" (cioè collegati al suo ruolo) solo i reati di cui al comma 1 dell'art. 68 (salve ipotesi particolari).

Ad es., nel caso del Presidente della Repubblica, e dell'immunità per atti compiuti nell'"esercizio delle funzioni", si è affermato che "la irresponsabilità presidenziale è collegata pur sempre ad atti funzionali e non a quelli extrafunzionali;
- il Presidente della Repubblica non può decidere in astratto quali siano le sue funzioni: esse, infatti, sono esclusivamente quelle previste dalle norme costituzionali, sia pure integrate dalle prassi applicative ad esse conformi": cfr Cass.civ., Sez. III, 23.2.2010, n. 4325

Viceversa, mi pare che in casi recenti in cui pure risulta che è stata chiesta autorizzazione all'arresto ex art. 68, comma 2, Cost., non si era di fronte a comportamenti funzionali nel senso indicato (tanto è vero che uno degli argomenti che ritorna - ai fini della concessione o del diniego dell'autorizzazione - è la presenza o meno di fumus persecutionis, e non di collegamento alle funzioni).

Da: mi fanno cadere le braccia04/10/2012 15:38:37
ma per chiedere il permesso alla camera x le intercettazioni è chiaro che si facciano delle indagini. ma invece di perdere tempo a queste cazzate che non te le chiederanno mai pensi a sapere i vari argomenti e basta


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