>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

Chi ha intrapreso da poco il percorso in Spagna?
947 messaggi, letto 14520 volte
 Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Torna al forum    


Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32 - Successiva >>

Da: verguenza04/01/2013 11:41:19
vergognoso e'chi consente gli esami in questo modo!

Da: tobias04/01/2013 14:05:23
bueno. la frontiera espaniola has decisos ches chiunques viene in espanas deve calarse i pantaloni. regula, regula. questo por consentir a guardie de metterve lo .... ento il vostro ....

Da: zanzi_04/01/2013 16:03:55
fate le cose in regola!!

Da: ninoc04/01/2013 16:06:04
Non capisco dove sia il problema ...
Vi piace terrorizzare via forum?
Ahahahahahh...
Agenti!

Da: kikketto 04/01/2013 16:24:19
Xtutti. ragazzi ma se uno finisce di fare gli esami in spagna a settembre ce la fa ad iscriversi ad un collegio spagnolo?? Grazie

Da: usa04/01/2013 16:33:20
il problema e'che gli esami vanno svolti regolarmente...

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: Djno05/01/2013 23:15:38
giustamente esattamente!

Da: ninoc06/01/2013 01:13:35
Agenti?!
Prrrrrrrrrrrrrrrrhhhhhhhhhhhh!!!!!

Da: tobias06/01/2013 02:54:36
Bueno. Sapede la estoria de quel laureado etaliano che se veni a prese el titolo de abogado espaniol? Epotizzo de no. Proprio quel giorno pardegipos alla corsa dei tori de Pamplona per festeggiar, quando a on tratto glie se enfila na corna de on toro ento o ....

Da: niuniop06/01/2013 10:05:56
C'E' UN MODO LEGALE PER NON FARE PROTESTARE ED OTTENERE UN RISULTATO OTTIMO..

Con la legge elettorale in vigore, non andando a votare facciamo il loro gioco..

invece un'articolo della legge elettorale esattamente ..Art. 104 comma 5...noi possiamo presentarci al nostro seggio elettorale , con la scheda e il documento,

...ci facciamo registrare e solo allora quando ci stanno dando le schede da votare

...noi chiediamo al presidente di seggio di mettere a verbale una nostra dichiarazione dove ci sarà scritto ...NON VOTO PERCHE' NON MI SENTO RAPPRESENTATO DA NESSUNO...

Il presidente non può rifiutarsi perchè passibile di multa da 4.000 euro ..o reclusione fino a tre mesi... cosi facendo noi risultiamo di aver votato ma il nostro voto non va a nessuno..ma fa cumulo di presenze...

ISTRUZIONI PER L'ELETTORE:



      1)   Andare a votare, presentarsi con i documenti + tessera elettorale e farsi vidimare la scheda



       2) NON TOCCARE LA SCHEDA (se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del             premio di maggioranza)

       2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (dopo vidimata), dicendo: 'rifiuto la scheda per           protesta, e chiedo che sia verbalizzato!'



       3) pretendere che venga verbalizzato il rifiuto della scheda



       4) esercitare, se si vuole, il proprio diritto di aggiungere, in calce al verbale, un commento che

          giustifichi il rifiuto                       (ad esempio, ma ognuno decida il suo motivo: 'nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta' - oppure:

'perché nessun partito ha nel suo programma il ripristino della sovranità monetaria costituzionale')         

(d.p.r. 30 marzo 1957, n. 361 - art. 104, già citato) così facendo non voterete, ed eviterete che il voto,nullo o            bianco, sia conteggiato come quota premio per il partito con più voti.

_______________________________________________________________________________



DICHIARARE:        NON MI SENTO RAPPRESENTATO DA NESSUNO E PER QUESTO NON ESPRIMO PREFERENZE !            (dichiarare che non sentendovi rappresentati non esprimete preferenze, è un diritto di chi vota), BISOGNA PRETENDERE, E' LEGGE, L'ESATTA TRASCRIZIONE DELLA VS DICHIARAZIONE !!!            SE SI RIFIUTANO CHIAMARE LE FORZE DELL'ORDINE PRESENTI. RICORDATE è UN VS '' DIRITTO ' !!

Seguendo la procedura la scheda non è nulla, e non puo essere attribuita a nessun partito,

Come ricordato, il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori.

Benché forti di questa norma, evitare in ogni caso di passare dalla ragione al torto ed incorrere nelle sanzioni previste per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto. Di fronte all'eventuale ostinazione dei presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi

coinvolgere in accese ed inutili discussioni. Rivolgersi invece alla forza pubblica per richiedere l'intervento dell'ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche).





SE NOI TUTTI, POPOLO FACCIAMO COSI,

  ANCHE  SE MANDANO I LORO TIRAPIEDI A VOTARE, NON RAGGIUNGERANNO MAI LA MAGGIORANZA E PER FORZA MAGGIORE DEVONO PRENDERNE COSCIENZA...





link della legge elettorale:

http://www.riforme.net/leggi/testo-unico-leggi-elettorali.htm



................A.T.T.E.N.Z.I.O.N.E...................

Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione.

Il dubbio, è che in assenza di una previsione normativa chiara i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d'iniziativa.

Di fronte ad una simile difficoltà si potrebbe agevolmente rispondere con una richiesta

analoga per il motivo opposto: dove sta scritto che all'elettore è fatto divieto di restituire la

scheda e l'impossibilità, quindi, di esigere la verbalizzazione dei motivi del gesto?

Neanche questo, appunto, sta scritto da alcuna parte. In linea di principio, quindi, in

assenza di divieti espliciti o desumibili dal combinato disposto di più norme, la presunzione

sta tutta a vantaggio di ciò che non è stato in alcun modo vietato.

Da: Lucas777 06/01/2013 21:33:55
Cerco qualcuno disponibile a seguirei seriamente lá pratica del percorso spagnolo...
Sono stufo di agenzie che mi chiedono migliaia di euro anticipate!!!
sberla77@gmail.com

Da: consiglio_06/01/2013 22:28:00
caro Lucas,a parte il discorso condivisibile sulle  agenzie che ti propongono percorsi spesso irregolari sappi che il percorso spagnolo ti costa a prescindere pertanto se ti fai il problema dei bolli,traduzioni,tasse universitarie e'bene che non inizi nemmeno!

Da: pierpier07/01/2013 21:05:54
Qualcuni ha gia fatto l' esame alla francisco de vittoria? impressioni?

Da: kioler08/01/2013 00:23:15
Meglio Barcellona.
RISULTATO ASSICURATO!

Da: Flake08/01/2013 02:08:19
risultato assicurato..e prova annullata al Ministero!

Da: pierpier08/01/2013 12:59:11
mi hanno detto che anche ala francisco de vitoria la situazione è tranquilla...

Da: holà08/01/2013 17:11:35
ragazzi,ma come si fa a capire se e quando il percorso che ci propongono è regolare o meno?

Da: sonny;08/01/2013 18:51:26
semplice se ti chiedono 5,10 mila euro per esami on line roba farlocca in italia ed altre situazioni similari..ma tanto e'inutile siete irrecuperabili mettete mano alla tasca e pagate

Da: vgtreex08/01/2013 22:14:24
Perché annullato?! Io ci sono stato in aprile 2012 a Barcellona e mi sono iscritto a Madrid...i soliti terroristi del cazzo. Agenti penosi

Da: xvgtreex08/01/2013 22:53:02
se hai sostenuto l'esame a barcellona eri sotto agenzia considerato che li  non puoi iscriverti senza(iscrizione cerrada ai comuni mortali)
quindi..

Da: vgtreex09/01/2013 17:07:20
Ma che dici?!
Mha...AGENTI POVERACCI!!!

Da: NO MASTER FOREVER !09/01/2013 17:10:33
http://www.expansion.com/2013/01/07/juridico/1357587349.html
Una revolución para los abogados
El proyecto de Ley de Servicios Profesionales en el que trabaja Economía reduce drásticamente el número de colegios de abogados, obliga a colegiarse sólo a los letrados que actúan ante los tribunales y elimina el examen de acceso a la profesión.
Por si fueran pocos los frentes que tienen abiertos gran parte de los actores jurídicos, como la rotunda oposición a la ley de tasas, el descontento con la reforma del CGPJ que podría derivar en una huelga de jueces o las protestas de los secretarios judiciales, la Ley de Servicios Profesionales (LSP) está sembrando nuevos malestares en el mundo jurídico.

El borrador del anteproyecto de esta ley supone una revolución para muchas profesiones, incluida la de los abogados, con cerca de 200.000 colegiados en toda España.

El Ministerio de Economía dice que es una reforma necesaria para mejorar la competitividad de un sector (el de los servicios profesionales) que supone alrededor del 30% del empleo universitario.

En lo que respecta a los abogados y procuradores, hay al menos cinco o seis cambios que tienen especial relevancia. Quizás el que era más llamativo a priori, que suprimía la incompatibilidad entre el ejercicio simultáneo de las profesiones de abogado y procurador, es el que no va a salir adelante. Según fuentes del Ministerio de Justicia consultadas por EXPANSIÃ"N, este departamento ministerial está trabajando en el marco de la Ley de Enjuiciamiento Civil para reforzar la función del procurador como auxiliar de la Administración, sobre todo en materia de notificaciones y de ejecución en procedimientos de embargos, con lo que finalmente la incompatibilidad entre ambas profesiones seguirá existiendo.

Sin embargo otros importantes cambios si podrían ver la luz, como una reducción de los 83 colegios de abogados actuales. Aunque el borrador habla de pasar a colegios autonómicos, este diario ha confirmado que al final podrán ser provinciales, con lo que habría un máximo de 52.

Otro cambio significativo es que, según el borrador, sólo tendrán obligación de colegiarse los abogados que actúen ante los tribunales y no todos en general, como apunta el Estatuto de la Abogacía.

Por otra parte, los decanos de los colegios tendrán incompatibilidades con puestos directivos, se establece el voto ponderado de colegios en los Consejos y se elimina el examen de acceso a la profesión.

Sólo los letrados que ejerzan ante el juez se tendrán que colegiar
Aunque la colegiación de los abogados ya era necesaria para actuar ante los tribunales según el artículo 544.2 de la Ley Orgánica 6/1985 del Poder Judicial, lo que se ha filtrado del borrador del anteproyecto de la LSP dice que la colegiación será obligatoria sólo para los letrados que actúen ante jueces y tribunales.

De confirmarse lo que refleja este documento, la colegiación dejaría de ser obligatoria para el ejercicio general de la abogacía, como apuntaba desde 2001 el artículo 11 del Estatuto General de la Abogacía. Por tanto, muchos de los letrados que ahora ejercen la profesión pero que nunca actúan ante un juez, podrían darse de baja como colegiados. Sin embargo, otras fuentes apuntan que la colegiación seguirá siendo obligatoria para todos los abogados, y no sólo para los que actúen ante tribunales, que sería sólo el caso de los graduados sociales.

De los 83 colegios actuales se pasará a sólo uno por provincia
Además de la probable caída del número de colegiados si finalmente sólo es obligatorio para los que actúan ante los tribunales, los colegios también han recibido como un jarro de agua fría el punto del borrador de la LSP que afirma que "la regla general será que el colegio sea autonómico, y excepcionalmente, de ámbito provincial".

En la práctica, esta medida supondría que los 83 colegios actuales se transformarían para ser sólo 17, uno por comunidad autónoma. Sin embargo, según ha podido confirmar EXPANSIÃ"N, la palabra "excepcionalmente" que incluía el borrador en este apartado se eliminará, con lo que al final la reducción quedará probablemente en 52 colegios, uno por provincia (a no ser que algunas instituciones prefieran unirse en una autonómica, hecho poco probable). El CGAE ya ha convocado un pleno para esta semana para tratar esto y otros asuntos de la LSP.

Los grandes tendrán el control del Consejo de la Abogacía
Otra revolución llega al Consejo General de la Abogacía Española (CGAE). Hasta ahora, para elegir al presidente de la institución que integra a todos los abogados de España, cada uno de los 83 colegios que componen el CGAE (luego serían 52) tenían el mismo voto en los comicios.

Sin embargo, si se culmina lo adelantado por el borrador de la LSP, se establecerá el voto ponderado de los colegios en los Consejos Generales, en función del número de miembros. Por lo tanto, cambiarán las tornas en el Consejo, ya que los pequeños perderán la fuerza que estaban ostentando hasta el momento, apoyando en las últimas votaciones, por ejemplo, a Carlos Carnicer, y los grandes colegios como Madrid, Barcelona, Valencia, Sevilla o Málaga -con la mayoría de colegiados de España- verán colmadas sus demandas de tener más peso, e incluso controlar, el CGAE.

Los decanos sufrirán a partir de ahora incompatibilidades
Otra de las novedades importantes que se derivan del borrador de la LSP es que se establece la incompatibilidad de ostentar cargos directivos en organizaciones colegiales con ser cargo político o titular de órganos directivos de las partidos políticos, Administraciones Públicas, sindicatos u organizaciones empresariales.

El cambio es significativo porque una gran parte de los decanos de los colegios de abogados de España son a su vez socios directores de sus propios bufetes, ya sean personalistas o pequeños o medianos despachos colectivos. Habrá que ver cómo se desarrolla finalmente este apartado en esta ley, pero a priori se podrá ser socio, pero no tener un puesto directivo en una empresa de servicios jurídicos, si se establece de forma similar a como sucede en otros sectores que sufren incompatibilidades.

No habrá examen tras el máster de acceso a la abogacía
Enésima vuelta de tuerca a la Ley 34/2006, de 30 de octubre, de acceso a las profesiones de abogado y procurador, la que ha tenido una mayor vacatio legis de la democracia -prórroga de cinco años desde que se aprobó hasta que entró en vigor-. Si todo parecía en calma tras modificarse la ley y eximir a todos los licenciados en Derecho, y tras empezar el pasado septiembre los primeros másteres de acceso, que incluyen un periodo lectivo y otro de prácticas profesionales, el borrador de la LSP elimina el examen estatal de acceso tras finalizar el máster.

Fuentes del Ministerio de Justicia han confirmado a este diario que este departamento ha dado el visto bueno al texto de Economía, con lo que no habrá ningún examen para ser abogado, sino sólo el máster, que no desaparecerá. Se tendrá que modificar, por tanto, la Ley 34/2006 y el posterior reglamento.

Procuradores y letrados, juntos pero no revueltos
Aunque el borrador del proyecto de la LSP apuntaba a la supresión de la incompatibilidad entre el ejercicio simultáneo de abogado y procurador, no será así finalmente, según fuentes de EXPANSIÃ"N.

El propio borrador de Economía afirmaba que no era justificado que la representación y defensa en juicio no puedan ejercerse por la misma persona, incluso cuando ya se permite en lo contencioso-administrativo. Sin embargo, fuentes del Ministerio de Justicia han confirmado a este diario que el hecho de que los abogados pudieran ejercer de procurador puede generar problemas de incompatibilidad. Además, Justicia está trabajando en la Ley de Enjuiciamiento Civil para reforzar la función del procurador como auxiliar de la Administración, sobre todo en materia de notificaciones y de ejecución en procedimientos de embargos.

Da: tobias10/01/2013 09:06:06
Benes no master, no party

Da: Kivesa10/01/2013 12:09:03
Sosterrò ad Avila la prueba de conjunto a Marzo 2013.
C'è qualcuno che intende sostenerla ad Avila nello stesso periodo?
Cerco persone per confronto e scambio di info, no agenzie
kivesa@libero.it
solo interessati grazie
ciao

Da: kiusanoy10/01/2013 14:24:39
Ti scrivo in PVT

Da: hujoka11/01/2013 16:26:43
Nessuno a Barcellona?

Da: Isa8311/01/2013 20:26:24
io vorrei andarci ma come privatista,vi risulta sia possibile o bisogna per forza pagare le agenzie per iscriversi?Grazie a chi fornira'gratuitamente informazioni.

Da: Bald-R-H12/01/2013 12:50:12
o yeeees, in my (i) inserite the oIo. oh oh oh

Da: os forever14/01/2013 00:43:12
È possibile. Contatta l'ateneo

Da: Non votate avvocati del PD o PDL-LEGA NORD14/01/2013 01:00:41
Ragazzi, forse vi sfugge che il 13 agosto 2012 è stata fatta la delegificazione dell'ordinamento forense, come previsto dall'art. 3 comma 5 del decreto legge n. 138/2011, e poi attuato col Decreto Presidente della Repubblica 7 agosto 2012 n. 137 (cd. Professioni).
La volontà del Governo Monti è sempre stata quella di liberalizzare la professione e di consentire l'accesso con laurea in giurisprudenza e tirocinio senza esame di stato.
Proprio per tale motivo, con l'art. 3 comma 5 dl 138/11, è stata prevista la DELEGIFICAZIONE DI TUTTI GLI ORDINAMENTI PROFESSIONALI VIGENTI ALLA DATA DEL 13 AGOSTO, E QUINDI IL R.D.L. 1578/1933 E IL R.D. 37/1934, NON SONO PIU' IN VIGORE.
Ecco perché la necessità di fare approvare subito la nuova legge professionale, per evitare che, in attuazione del DPR PROFESSIONI 137/2012, LA PROFESSIONE FOSSE LIBERALIZZATA E L'ACCESSO FOSSE LIBERO X TUTTI.

Mi chiedo, a questo punto, nel vostro esclusivo interesse:
poiché nel decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 96 (che recepisce la Direttiva 98/5/CE consentendo il diritto di stabilimento) nell'articolo 4 e ss., si fa riferimento al regio decreto legge 1578/1933 e al successivo Regio Decreto n. 37/1934, siete sicuri che sarà ancora possibile iscriversi presso un qualunque ordine degli avvocati d'Italia, richiamandosi al suddetto decreto legislativo 96/2001, visto che i regi decreti del 1933 e del 1934 con cui deve coordinarsi, per effetto della delegificazione avvenuta lo scorso 13 agosto 2012, non esistono più?

In base a quale normativa, mi domando, potrà chiedersi l'iscrizione all'albo italiano, se tutte le norme sugli ordinamenti professionali, preesistenti al 13 agosto 2012, non esistono più, in quanto delegificate?

AD OGGI VI SONO SOLO:
-L'ART. 3 COMMA 5 DEL DECRETO LEGGE 138/2011(MANOVRA-BIS);
-IL DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 AGOSTO 2012 N. 137 (di riforma di tutti gli ordinamenti professionali);
-LA NUOVA DISCIPLINA DELL'ORDINAMENTO FORENSE APPROVATA LO SCORSO 21 DICEMBRE DAL SENATO (IN CORSO DI PROMULGAZIONE);
-LA DIRETTIVA CD. QUALIFICHE DEL 2005 (che contiene un percorso alternativo alla via spagnola, con una prova attitudinale da sostenersi davanti al Consiglio Nazionale Forense);
-LA DIRETTIVA CD. SERVIZI 2006/123/CE (recepita col decreto legislativo n. 59/2010).

P.s. Per chiarimenti sulla normativa vigente dal 1 gennaio 2013, potete consultate lo stesso sito del CNF (www.cnf.it): in basso trovate un link con l'articolato della manovra di agosto 2011 (da cui è iniziato tutto l'iter di riforma delle professioni) e tutte le modifiche successive introdotte sotto il Governo Monti, per liberalizzare la professione, in vista della completa apertura del mercato, (come richiesta da diverse Istituzioni cominitarie), che sarebbe dovuta avvenire in modo completo lo scorso 31 dicembre 2012, (v. art. 3, comma 5 bis, decreto-legge 138/2011), lobby permettendo.

P.P.S. Si parla di controriforma forense (la legge approvata lo scorso 21 dicembre 2012) in quanto la RIFORMA DELLE PROFESSIONI, invero, è stata GIA' FATTA attraverso un regolamento governativo in delegificazione (ovvero il DPR PROFESSIONI 137/12), ove si parla di accesso libero per tutte le professioni, e non più di esame di stato, come invece ripristinato con la nuova legge forense in corso di promulgazione.

La lobby, in sostanza, vuole vanificare la riforma (e la conseguente liberalizzazione) già avvenuta lo scorso agosto 2012, lo dico per tutti quelli che non se ne fossero accorti...

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32 - Successiva >>


Torna al forum