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CONDIZIONI OBIETTIVE DI PUNIBILITA'
19 messaggi, letto 5260 volte
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Da: Cerignolano11/09/2012 01:09:17
Raga', sarà l'ora tarda, ma questo concetto proprio non si ficca in testa...Chi sarebbe così gentile da farmelo capire??? (magari con qualche esempio)

Da: M7011/09/2012 08:59:45
Pensa all'incesto, art. 564 c.pen." Chiunque, in modo che ne derivi pubblico scandalo. commette incesto...."
Ecco anche se non è pacifico; il pubblico scandalo è 1 condizione obiettiva di punibilità e cioè il fatto che l'agente si sia rappresentato o meno il pubblico scandalo non ha rilevanza per l'ascrivibilità del reato. Se l'agente commette incesto indipendentemente dal fatto che ha voluto il pubblico scandalo ha integrato la fattispecie di reato. Questo è il motivo per cui alcuni sostengono l'incost delle condizioni obiettive di punibilità perchè non ossequiose del principio di colpevolezza.
Non so se ti può aiutare

Da: Mauro Repetto11/09/2012 12:07:11
Aggiungo:
Io commetto un reato al'estero per il quale trova applicaz la lex ita...
il reato l'ho commesso, c'è...
eppure per la sua punibilità è previsto che, oltre all'istanza o richiesta di procedimento, vi sia la PRESENZA NEL TERRITORIO ITA del colpevole...
Se non c'è questa CONDIZIONE (OBIETTIVA) non ci sarà punibilità.
Sono cause che limitano la punibilità per un fatto che configura già di per sè un reato e che si caratterizzano per la circostanza che non attengono/incidono al disvalore del fatto; semplicemente, il legislatore non ritiene in linea generale opportuno punire sempre e cmq il reo, ma sì a particolari CONDIZIONI.
Spero di non aver detto troppe put...

Da: Cerignolano11/09/2012 12:14:38
Grazie 1000 M70!
Ci sono colleghi che vogliono commentare l'ottima esposizione di M70?

Da: Cerignolano11/09/2012 12:15:42
Grazie Mauro...Sempre prezioso!

Da: TUR11/09/2012 12:30:11
Ritengo che la presenza nel territorio italiano del colpevole sia condizione di procedibilità e non di punibilità..

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Da: D..11/09/2012 12:42:40
Concordo con TUR.

Da: Mauro Repetto11/09/2012 12:51:57
No, la condizione di procedibilità è la presentazione dell'istanza di procedimento della po o della richiesta del ministro (che presuppone il verificarsi della CONDIZIONE)

Da: TUR11/09/2012 12:55:58
E se dicessi che invece il pubblico scandalo è un presupposto dell'azione...!!! (come ad es. il precedente stato di gravidanza nel delitto di aborto, la situazione di pericolo nell'omissione di soccorso, l'esistenza di precedente matrimonio nel delitto di bigamia, la qualifica di PU nei delitti contro la PA

Sbaglio???

Da: TUR11/09/2012 12:58:22
Si...Sbaglio!!!

Da: TUR11/09/2012 13:01:30
Caro Mauro...siamo sulla stessa barca...i dubbi li abbiamo tutti...e su ogni argomento, se vogliamo, possediamo delle lacune...atteniamoci a quelle poke cose (sicure) ke sappiamo senza strafare...se poi la commissione va nello specifico risponderemo...

Da: Mauro Repetto11/09/2012 13:11:38
Non ho capito se ora sei d'accordo con me oppure no.
Per il resto...hai pienamente ragione...:-)

Da: M7011/09/2012 13:47:02
Scusa Cerignola, forse ti ho confuso?

Da: D..11/09/2012 15:09:02
Corte di Cassazione, Sezione 2 penale
Sentenza 10 giugno 2008, n. 23304

"In sostanza deve affermarsi il principio che il requisito della presenza dell'autore del reato nel territorio dello Stato deve essere inteso come condizione di procedibilita' e non come condizione di punibilita' e che tale requisito deve, conseguentemente, sussistere al momento dell'esercizio dell'azione penale, essendo irrilevante che la presenza venga meno in un momento successivo. "

Diciamo che la questione è perlomeno controversa.

Da: TUR11/09/2012 15:20:19
cmq se posso essere sincero...

è brutto ripetere da soli...ci si stanca molto...e si hanno poki stimoli!!!

Da: burt11/09/2012 16:08:14
la condizione oggettiva di punibilità afferisce ad un reato già perfetto nei suoi elementi costitutivi e rispetto al quale la punibilità e subordinata al verificarsi della stessa condizione per ragioni di politica legislativa. Non dovrebbe dunque trattarsi di elemento costitutivo di fattispecie...

Da: Mauro Repetto11/09/2012 17:08:05
Mai una volta che io mi trovi ad essere d'accordo con la cass...
O, forse, meglio dire che la Cass non mi da mai ragione...:-)
Sono a meno di 15 gg dal'esame e non ho mai ripetuto nulla, nemmeno una volta.
Leggo e scrivo come se fossi ancora a giugno.
Infatti, per citare un tread che ho appena letto, "non so un c...".
Sono patetico.

Da: Cerignolano11/09/2012 17:20:12
Raga' grazie per i vostri contributi, ma qual è la ratio di 'sta c*z*o di condizione obiettiva di punibilità...Non vedo un senso logico...provate a leggere l'art. 44 c.p...

Da: Cerignolano11/09/2012 18:43:25
Ringrazio il mio amico Rino per avermela passata:
"Sono quelle condizioni indipendenti dalla volontà del reo.
Il fatto reato e' già perfetto in tutti i suoi elementi costitutivi ma la punibilità e' subordinata al verificarsi di una o più condizioni estranee, anche se non volute dall agente."


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