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SPENDING REVIEW - OGGI IL DECRETO DISTRUGGI ITALIA
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Da: QQ££ | 05/09/2012 07:47:09 |
Con l'euro la gente non compera più nulla. Un gelato costava 200 lire oggi 2 euro; un caffè costava 200 lire oggi costa 1 euro, 1,20 euro A cosa serve l'euro per il consumatore?? | |
Da: elcaballeropablo | 05/09/2012 08:51:28 |
SE OGGI AVESSIMO LA LIRA CREDO CHE L'ITALIA SAREBBE UGUALE NE' PIU' NE' MENO AL BURUNDI, FAI UN PO' TE... | |
Da: elcaballeropablo | 05/09/2012 08:58:22 |
CON LA LIRA PRATICAMENTE SI VIAGGEREBBE SOLO PIU' IN SELLA AI MULI VISTO CHE LA BENZINA COSTEREBBE 10 EURO AL LITRO...di conseguenza tutto il sistema industriale sarebbe già imploso da tempo dato che costi di produzione sarebbero schizzati in su senza limite...quindi confermo...senza l'EURO l'ITALIA SAREBBE GIA' TALE E QUALE IL BURUNDI. | |
Da: £££ssss | 05/09/2012 09:48:18 |
Perchè mai un euro deve valere 2000 lire quando ne vale molto meno di 1000 lire??? | |
Da: che | 05/09/2012 10:01:40 |
il problema che solo da noi quando entrò nel 2002 definitivamente fecero il cambio 1 a 1 vi ricordate la pizza 3.500 4.000 a 3,5 4 euro il caffe da 800 lire a 0,80 centesimi solo da noi come mai?? poi sulla polemica keynesiani o no in primo luogo il mercato che si autoregola (ma quando mai??) e la finanza hanno cuasato questi guai . Partendo dall'america etc... le politiche di bilancio fatte in questìo modo strangolano i paesi e provocano una spirale infinita tagli recessione etc... in 3 luogo le politiche espansive sono le uniche che in un momento di crisi possono far ripartire l'economia Poi sulla fallacia delle politiche keynesiane, io non sono fan di nessuno, che furono efficaci per molti anni (decenni... poi se ne approfittò con spese allegre),le politiche espansive dovrebbero essere usate in periodi come questi. Questo è il mio pensiero, ma potrei sbagliarmi | |
Da: x x... | 05/09/2012 10:31:51 |
Il problema italico, che deriva dall'appartenenza a codesto sistema europeo sotto dominio germanico, è dato tra l'altro che il debito pubblico aumenta per pagare i notevoli interessi sul debito pubblico pregresso. L'aumento del tasso di interesse sul debito pubblico pregresso è dovuto allo spread, cioè al differenziale rispetto ai titoli tedeschi. Se la banca centrale europea, acquisterebbe liberamente titoli di stato italiani, il loro valore di mercato aumenterebbe, mentre diminuirebbe il loro rendimento, cioè il tasso d'interesse che lo stato italiano deve pagare per collocarli sul mercato. Quindi la spesa pubblica attualmente da un lato viene tagliata nei confronti delle classi sociali povere, che sono costrette a ridurre i consumi per soppravvivere, mentre dall'altro lato viene aumentata per pagare gli interessi sul debito pubblico: quindi ci si indebita per il debito pubblico pregresso, in misura maggiore con l'aumento dello spread, il quale aumenta quando sia minore la domanda dei nostri titoli di stato, i quali per divenire appetibili rispetto a quelli tedeschi devono aumentare ulteriormente i tassi di rendimento. Un circolo perverso. | |
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Da: elcaballeropablo | 05/09/2012 10:36:29 |
Il dominio germanico non è un fatto di oggi, è da secoli che siamo dominati dal potere carolingio...purtroppo è cosi'...e credo che sarà cosi' per molto altro tempo... | |
Da: | 05/09/2012 10:37:49 |
il problema è che invece, grazie all'abuso proprio da parte delle autorità, oggi queste politiche fiscali hanno perso credibilità, almeno in Europa. L'America lasciala perdere perchè non credo si possa paragonare all'Unione Europea di oggi. Alla fine il nocciolo della questione è quello che dicevo all'inizio: i vincoli imposti dal Trattato impediscono di finanziare il deficit tramite creazione di moneta al fine di contenere l'inflazione. Ma, anche anche ammesso che questo vincolo non ci fosse , ignori che la presenza di speculatori e la perfetta mobilità dei capitali possano rendere, in ogni caso, le manovre di politica monetaria inefficaci (attraverso fenomeni di arbitraggio che non sto qui a spiegare).. | |
Da: x su | 05/09/2012 10:53:08 |
si, in parte è vero, ma gli effetti serebbero molto minori di adesso e ci sarebbero molri ma molti più sistemi per contrastarli poi io penso che occorre far ripartire l'economia reale e uno, se non l'unico mezzo, è la politicadi bilancio. (una seria politica bilancio) sulla credibilità ma quanta ne ha oggi il mercato la finanza etc??? | |
Da: | 05/09/2012 11:05:33 |
Lo so, però non avere la credibilità significa anche e soprattutto scoraggiare gli investitori.. e si sperava che il Governo Monti riuscisse in quest'obiettivo! Purtroppo, nonostante la indiscussa logicità delle varie teorie economiche, ancora oggi nessuno conosce la ricetta perfetta da usare in casi come questi. Diciamo che alla fine dovrà prevalere il buon senso e la reale volontà di fare qualcosa per questo Paese... cosa che almeno negli ultimi 10 anni di governo non ho proprio visto! | |
Da: DRAGO. | 05/09/2012 12:57:14 |
elcaballeropablo 05/09/2012 10.36.29 Il dominio germanico non è un fatto di oggi, è da secoli che siamo dominati dal potere carolingio...purtroppo è cosi'...e credo che sarà cosi' per molto altro tempo... Forse, ma dal secolo scorso sono le grandi industrie farmaceutiche (che hanno creato la chemioterapia ...), chimiche e bancarie (con i loro introiti bellici) che hanno tentato di dominare l'Europa, prima con le due guerre mondiali ... ed ora, visti i fallimenti bellici, con metodi molto più subdoli, nascosti, ingegnerizzati; la UE, cioè la Commissione UE sta realizzando quasi tutto ciò che volevano queste industrie (anche mandando al potere Hitler negli anni '30): moneta unica, mercato unico, un diritto uguale in tutta Europa; manca solo il riferimento al sangue e all'onore ...; ma i risultati pratici sono stati raggiunti; il problema è che non si fermano qui; decina di migliaia di burocrati a Bruxelles, da noi strapagati, studiano e si ingegano ogni giorno per controllare, restringere, sdemocratizzare, limitare, annientare il cittadino ecc. Ricordo che questa Commissione UE non è un organo democratico (i componenti vengono nominati, non eletti in via diretta o indiretta dal popolo), eppure le sue decisioni decidono la ns vita. Ma sono decisioni prese su pressioni (e compensi) della Bayer, della IG Farben ecc. ecc. Una dimostrazione importante di questa "continuità di intenti di annientamento" è data dal seguente personaggio storico: Walter Hallstein divenne il 7 gennaio 1958 il presidente della prima Commissione Europea; dopo che in precedenza era stato un ufficiale della leadership nazista che insegnò il fascismo e la via nazista nelle università tedesche. | |
Da: x x... | 05/09/2012 15:47:20 |
Bravo Drago. Non ci vuole molto a capire che questa crisi è voluta da tale sorta di burattinai. Aumentare la spesa pubblica alimentata da creazione di liquidità, stimolerebbe l'incremento dell'offerta, mirerebbe alla piena occupazione e alla riduzione del debito pubblico. Conosco una persona che svolgendo bene una piccola attività artigianale, con 6 dipendenti, registrando un incremento degli ordini voleva ingrandirsi comprando un nuovo capannone, e anche assumere di conseguenza altri dipendenti. Purtroppo gli occorreva un prestito di xxxxxxx, tutte le banche e società finanziarie gli hanno chiesto, oltre ad esosi interessi garanzie reali pari al doppio della somma richiesta. Morale della favola rinuncia al progetto mancato impiego di altri 5 dipendenti. E chissà in Italia quanti piccoli imprenditori sono in tale situazione. E' chiaro che questa strategia sposta ricchezza dall'economia reale verso i detentori di capitale finanziario, e mirano a consolidare un modello di sottosviluppo economico a discapito del nostro tradizonale sistema solido di innumerevoli piccole e medie imprese. | |
Da: x x... | 05/09/2012 21:07:52 |
Appena mario draghi esterna l'intenzione di acquistare titoli di stato illimitatamente, già il solo annuncio arreca benefici effetti immediati mediante abbassamento dello spread, riduzione dei tassi d'interessi e quindi minor aumento del debito pubblico, e minore sangue che il governo dovrà spremerci in tasse. Guarda caso chi si ribella a ciò è la germania abituata ad arrichirsi sulla nostra pelle, ed è preoccupante il silenzio di francia, austria, spagna, etc. i quali potrebbero azzittire una volta per tutte i tedeschi con la minaccia di cancellare l'euro o della reintroduzione parallella delle vecchie monete nazionali. Se si aggiungesse un potenziamento della lotta ai 300 miliardi di evasione fiscale sul fronte interno diventiamo più ricchi della germania. | |
Da: x xxx | 05/09/2012 21:14:16 |
si hai ragione in pieno poi ci sono anche le varie agenzie di rating che funzionano ad orologeria vedi appena si paventava la possibilità della BCE di acquisto dei titoli subito abbassano l'outoloock di tutta l'Europa etc... (quelle stesse che avevano dato raiting positive a lemanh etc..) In America il rapporto debito pil è quasi come il ns. ci sono enorme differenìze di pil prodotto da stato a stato come da noi solo che li la Banca centrale può stampare moneta e comprare titoli di stato non come da noi | |
Da: | 05/09/2012 21:53:23 |
X x.. Speriamo non sia solo l'euforia del momento... | |
Da: DRAGO. | 05/09/2012 22:47:00 |
solo che li la Banca centrale può stampare moneta e comprare titoli di stato non come da noi Ecco, questo è il nocciolo: Gli Usa possono permettersi il debito pbc che hanno perché lo Stato è padrone della moneta stampata; qui quando si stampa moneta (circa 1.100 miliardi ad es. alla fine dello scorso anno, prestati poi alle banche allo uno percento! .. che poi li prestano agli Stati al 5, 7, 13 percento; mentre questi ultimi sono sull'orlo del default). Ecco perché sono dei criminali, ma con queste ultime mosse sono stati smascherati, se non da noi qui in Italia almeno in Germania, dove la gente è più reattiva e meno ignorante (scusatemi se lo dico apertamente, ma parlo naturalmente in media). E poi le tante altre mancanze: ad es la Commissione non interviene mai se in Parlamente siedono pregiudicati, condannati ecc. Comunque tornando alla moneta, uno delle chiavi che era necessario togliere agli stati (cioè al popolo) per immiserirli era togliere loro la sovranità monetaria; l'Euro è stato il coronamento della perdita della sovranità monetaria, ma essa si era persa anche prima: da quando sulle ns banconote è apparsa la scritta "Banca di Italia" invece della precedente "Repubblica Italiana". Ogni volta che si stampa moneta, si crea ricchezza dal nulla; prima questa ricchezza apparteneva allo stato (cioè a noi cittadini); che magari creava anche le bby pensioni: ma poteva permetterselo; ed era anche un modo per far lavorare i giovani (al posto dei pensionati); e poteva fare tante altre cose che rallegravano la ns economia; quindi uno degli obiettivi, fra i tanti, dovrebbe essere la riappropriazione della moneta a favore del popolo (togliendola ad un manipolo di ladri privati). | |
Da: x x... | 06/09/2012 07:05:31 |
d'accordo. e la fuoriuscita di uno stato dall'euro non sarà tanto catastrofico, ma l'inizio di un percorso per la crescita effettiva e il risanamento finanziario mediante il pagamento dei propri debiti con gli stati esteri con moneta nazionale meno pesante per l'economia reale. Tali tesi sono sostenute da prestigiosi economisti e non solo nei discorsi da bar. | |
Da: muuuu | 06/09/2012 08:08:01 |
Chi può ci salvi dalla pesantissima SUPERIMU da pagare entro dicembre 2012 Questa imposta ci toglierà gli ultimi risparmi che ci servono per pagar le normali bollette, per mangiare e per fare qualche acquisto | |
Da: elcaballeropablo | 06/09/2012 13:12:23 |
ma voi pensate davvero che ci sarà ripresa in Italia? Io credo proprio di no...per almeno un decennio l'Italia cadrà in una profonda depressione dalla quale sarà difficilissimo riprendersi...l'Italia ha troppi problemi sul groppone mentre il resto del mondo corre e va avanti a un ritmo supersonico...i nostri padroni saranno cinesi, americani, inglesi, tedeschi che si compreranno tutto quello che resta del nostro paese per quattro lire... | |
Da: elcaballeropablo | 06/09/2012 13:27:36 |
xDRAGO non credo che le cose siano semplici come le fai tu... la ricchezza non si fa semplicemente stampando moneta, sarebbe troppo facile...allora tutti sarebbero buoni basterebbe dire allo Stato crea moneta come fosse della semplice carta straccia. In realtà la ricchezza di una nazione è data dalla sua competitività nella sua produttività nella capacità di attrarre investimenti e oggi come oggi, qui in Italia stiamo a zero. | |
Da: aria nuova | 11/09/2012 07:41:58 |
NO al numero chiuso per entrare nella facoltà di medicina e di tutte le altre facoltà. Le università devono essere aperte a tutti, devono essere democratiche, il sapere va diffuso il più possibile a tutti. Continuando in questo modo si creano e si perpetuano cricche caste e corporazioni, | |
Da: elcaballeropablo | 11/09/2012 09:07:49 |
Mah... no al numero chiuso? Per certe facoltà c'è il numero chiuso perche' è giusto che sia cosi'...altrimenti poi si rischia di creare dei frustrati che non troveranno mai lavoro... per chi non ce la fa a passare i test di ammissione ci sono sempre tante altre facoltà aperte a tutti...non è che tutti possono fare il medico o l'ingegnere...queste sono professioni difficilissime che possono essere svolte solo da persone selezionatissime... | |
Da: xsopra | 11/09/2012 09:44:33 |
Mario Draghi, merita di essere il futuro presidente della repubblica, ha dimostrato di conoscere bene l'economia ed è l'unico,sottolineo l'unico italiano che non si abbassa le brache di fronte Anghela, normanni e vikinghi vari, che vogliono un'unità europea a loro uso e consumo. Il potere di acquistare illimitatamente il debito degli stati europei più deboli è l'unica garanzia che serve per mantenere l'unità monetasria senza far fallire gli stati dell'Europa meridionale. Solo che questo merito se lo vogliono accollare altri soggetti, bravi a lavare il cervello agli elettori con la loro propaganda menzognera, politicini di paglia, che sono delle vere teste di legno di fronte alle lobby e alla partitocrazia trasformista. Per quanto riguarda il discorso numero chiuso o meno nelle facoltà, il problema è molto delicato ed è connesso alla decadenza della classe dirigente e al numero elevatissimo di laureati disoccupati in Italia,, vi sono lauree prestigiose (economia, ingegneria e medicina che ha adottato da più di un ventennio il numero chiuso) che bene o male ti assicuro uno sbocco nel saturo mercato del lavoro italiano, mentre altre lauree oggi degradate (quelle umanistiche per meglio intenderci), che creano dei futuri disoccupati a vita, un sistema privo di cattiveria programmerebbe meglio il loro futuro indirizzando il 18enne neo diplomato a percorsi culturali e professionali maggiormente richiesti dal mercato del lavoro, prima che a 30 anni, quando poi è troppo tardi. Quindi serve meritocrazia nelle università (se il numero chiuso crea competitività e merito ben venga altrimenti no), sia nella formazione degli studenti, che nella formazione del corpo docente, una vera intoccabile casta baronale, il cui potere si tramanda da padre in figlio, e soprattutto è impellente la liberalizzazione, cioè il numero aperto e privandole della esclusività di parte delle loro funzioni, nelle ricchissime lobby professionali, che sfruttano le centenarie rendite di posizione che causano delle rigidità di mercato dannose al consumatore, come fanno i notai, farmacisti, tabaccai, forse un po' meno taxisti etc. | |
Da: elcaballeropablo | 11/09/2012 10:01:33 |
si' pero' gli stati dell'europa meridionale non possono continuare ad essere corrotti, spendaccioni all'infinito perche' non è accettabile che si vada avanti cosi'...alla fine i vikinghi e i normanni si stuferanno di pagare per noi ribaldi e spendaccioni... io penso che l'Europa cosi' come e' non funziona. | |
Da: xsopra | 11/09/2012 15:07:04 |
Oggi è stata pubblicata la graduaatoria relativa alle migliore 200 università mondiali, L'Italia guarda caso, ma ormai è un'abitudine, fa una pessimissima figura!!!!!!! Quindi se vogliamo metterci al livello degli anglosassoni o delle altre civiltà evolute, che in questa gare ci fanno mangiare la polvere, bisogna ispirarsi a loro, a partire dalla selezione del corpo docente e degli studenti che dovranno frequentare tali università, alle modalità di accesso all'università e ai criteri di finanziamento seguiti nella ripartizione dei costi tra stato e studenti mediante le tasse ed altri finanziatori pubblici e privati. | |
Da: elcaballeropablo | 11/09/2012 15:32:07 |
effettivamente soprattutto nelle facoltà scientifiche c'è un modo di insegnare in Italia che è respingente... basta vedere come insegnano matematica nei college americani, tutta un'altra cosa...il docente "si sporca" le mani con esempi pratici e concreti che pero' ti fanno capire mentre qui in Italia molto spesso cominciano la lezione con un formalismo allucinante tanto per far vedere quanto sono bravi tipo :"Sia dato un campo vettoriale alpha e una corrispondenza suriettiva..." come se uno al primo anno di università dovesse essere già imparato!!! | |
Da: BC | 11/09/2012 17:14:18 |
GIUSTO... condivido! Da: aria nuova 11/09/2012 7.41.58 NO al numero chiuso per entrare nella facoltà di medicina e di tutte le altre facoltà. Le università devono essere aperte a tutti, devono essere democratiche, il sapere va diffuso il più possibile a tutti. Continuando in questo modo si creano e si perpetuano cricche caste e corporazioni, | |
Da: DOMANI | 11/09/2012 21:36:30 |
ANALISI CORRETTA DELLA REALTA' PURTROPPO PER QUESTIONI DEMAGOGIGHE, SIA LE CAPRE CHE I BARONI VOTANO E QUINDI NON CAMBIERA' NIENTE Da: xsopra 11/09/2012 9.44.33 Per quanto riguarda il discorso numero chiuso o meno nelle facoltà, il problema è molto delicato ed è connesso alla decadenza della classe dirigente e al numero elevatissimo di laureati disoccupati in Italia,, vi sono lauree prestigiose (economia, ingegneria e medicina che ha adottato da più di un ventennio il numero chiuso) che bene o male ti assicuro uno sbocco nel saturo mercato del lavoro italiano, mentre altre lauree oggi degradate (quelle umanistiche per meglio intenderci), che creano dei futuri disoccupati a vita, un sistema privo di cattiveria programmerebbe meglio il loro futuro indirizzando il 18enne neo diplomato a percorsi culturali e professionali maggiormente richiesti dal mercato del lavoro, prima che a 30 anni, quando poi è troppo tardi. Quindi serve meritocrazia nelle università (se il numero chiuso crea competitività e merito ben venga altrimenti no), sia nella formazione degli studenti, che nella formazione del corpo docente, una vera intoccabile casta baronale, il cui potere si tramanda da padre in figlio, e soprattutto è impellente la liberalizzazione, cioè il numero aperto e privandole della esclusività di parte delle loro funzioni, nelle ricchissime lobby professionali, che sfruttano le centenarie rendite di posizione che causano delle rigidità di mercato dannose al consumatore, come fanno i notai, farmacisti, tabaccai, forse un po' meno taxisti etc. | |
Da: macr | 12/09/2012 07:49:22 |
Medici selezionatissimi non direi proprio. In Italia abbiamo moltissi- mi casi di malasanità gravissimi e la sanità è allo sbando perchè succube della politica che detta legge anche in campo sanitario con la riduzione dei posti letto negli ospedali. La sanità deve essere svincolata dalla politica, quello che bisogna tagliare e azzerare sono gli stipendi degli assessori, dei direttori sanitari e manager vari ecc. che vivono sulle disgrazie (malattie) della gente. | |
Da: micr | 12/09/2012 22:14:14 |
Si sente un nuovo vento tirare: la gente è stufa dei privilegi della casta, alle prossime elezioni politiche ci saranno sorprese inaspettate, e molte di queste nefandezze fatti per far quadrare i numeri sulle spalle dei più poveri, cancellando prestazioni sociali ed imponendo a loro carico tasse più esose, saranno inesorabilmente finalmente cancellate. Che imperizia di politici che non ti sanno definire che cos'è la casta! che con demagogia ti dicono che la casta sono coloro che pensano al loro interesse particolare invece di quello generale. Cioè sono casta anche i soggetti, che vanno sempre più aumentando, che si mettono in fila per una minestra calda alla caritas? Eppure anche questi pensano al loro interesse particolare, infatti sgomitano per arrivare prima che raffredi e finisca la minestra. Che miopia politica, che incompetenza nel campo dell'' economia, che crudele demagogia, e, come fanno rimpiangere i veri politici. | |
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