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decadenza possibilità di iscrizione albo avvocati - riforma forense
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Da: mah | 08/11/2012 12:38:07 |
Non sono d'accordo. Le incompatibilità non piovono dal cielo. Ognuno fa delle scelte nella vita. Per quale ragione se per 5 (o più) anni ho scelto di fare tutt'altro ad un certo punto può essermi possibile ritornare a fare quello che ormai non so più fare. E non mi dite che non facendo atti per 5 anni e non frequentando un tribunale per 5 anni si resti "capaci". Bisogna smetterla di essere contrari ad ogni riforma che tenti di ristabilire un po' di dignità a questa nostra ormai ridicola professione sulla base della semplice e qualunquista affermazione per cui "tanto all'esame passano cani e porci, che senso ha mettere ostacoli dopo?". Fino a quando il titolo di avvocato sarà una sorta di spauracchio che si prende così perchè ormai si è in ballo o perchè almeno lo si mette in tasca la nostra categoria sarà solo derisa e impreparata. Si prende il titolo perchè si vuole fare questo nella vita. Se non si vuole farlo non lo si fa! Punto. Ovviamente ci saranno altre mille opinioni differenti, ma io la penso così. | |
Da: gggggggg | 08/11/2012 13:31:22 |
Ma tu sei avvocato? da come parli sembri avulso al mondo del lavoro... Secondo me in questo momento di crisi nera in cui è difficilissimo lavorare in generale e dove tutti sono precari bisogna lasciarsi qualche porta aperta. Inoltre, io ho conseguito un titolo in virtù di un concorso pubblico che ho superato con successo e non capisco perché non posso spendere nemmeno il nome di avvocato.... | |
Da: M70 | 08/11/2012 14:46:47 |
Io proprio non riesco a capire la questione incompatibilità. O meglio, ho superato l'esame per poter esercitare e sembra anche per poter spendere il titolo, che senza iscrizione all'albo non posso utilizzare. Se lavoro nell'ufficio legale di una società privata (per quelle di drivazione pubblica o enti pubblici c'è l'iscrizione all'albo speciale, e di fatto faccio l'avvocato perchè mi occupo di questioni legali...dov'è l'incompatibilità? L'abilitazione è all'esercizio della professione e non per la libera professione che non giustificherebbe la subordinazione. L'avvocato lo fai indipendentemente dal fatto che sia tu ad essere il tuo datore di lavoro. Certo se mi metto a fare qualcosa che non c'entra nulla, ok....ma per il mio caso non lo capisco proprio.. | |
Da: gggggggg X M70 | 08/11/2012 15:17:06 |
La mia situazione è analoga alla tua, mi occupo di contenzioso e non capisco perchè non posso spendere il mio titolo. Oltretutto, non si capisce il motivo per il quale non sia prevista alcuna incompatibilità per i parlamentari che peraltro guadagnano una barca di soldi.. | |
Da: x gggggg | 08/11/2012 15:48:10 |
Si sono avvocato, evidentemente. Altrimenti non mi permetterei di dare giudizi sulla vicenda. Ho forse parlato del fatto che non sia un momento difficile, ho forse detto che questa professione apra strade d'oro? Anzi sarei propenso a dire l'esatto opposto. E te lo dico da avvocato 29enne in proprio che a fine anno tra cassa forense, locazione di un loculo, e quant'altro si porta a casa quello che un artigiano evade in un giorno con i suoi interventi "senza iva". Quello che dico è cosa ben diversa: se una persona - per le sue personali e più varie ragioni - ritiene che sia necessario fare altro nella vita per mantenersi/campare rispetto a fare l'avvocato lo faccia. Evidentemente ha capito che per lui la professione forense - nuovamente per migliaia di ipotesi differenti - non fruttava sufficientemente o che comunque non ne va valeva la pena. E allora che interesse avrebbe di reiscriversi all'albo dopo 5 anni che ha fatto altro? Per poter andare in piazza a dire "sono avvocato?". Le incompatibilità esistono per dare decoro a una professione e far sì che la stessa sia fatta di reali persone capaci: mi vergognerei di trovare colleghi che si inventano broker, mediatori, consulenti del lavoro etc etc., e non certo perchè ritenga altri lavori "miseri" ma perchè l'avvocato ha un ruolo che per l'ordinamento ha una sua connotazione specifica, e che ormai è stata dimenticata per i problemi contingenti. A qualche notaio o magistrato viene forse in mente di "ribellarsi" alle incompatibilità comunque esistenti? No ovviamente. E perchè l'avvocato lo fa? Non certo perchè lo ritenga eticamente scorretto, ma semplicemente perchè vuole avere la possibilità di fare altro e quando gli capita anche un bell'atto di citazione. Una professione è fatta di professionisti, non di improvvisatori o opportunisti che prendono solo il meglio ed evitano il peggio. E questo lo dico - sottolineo - in generale, non avendo proprio nulla contro di te. | |
Da: gggggggg | 08/11/2012 16:25:45 |
Forse mi sono espressa male, intendo dire che in questo particolare momento storico alcune liberalizzazioni sono indispensabili perchè non c'è lavoro!! Siamo una generazione penalizzata e dobbiamo rimboccarci le maniche. Alcuni precetti sono superati, e tendono a tutelare una casta che non ha più ragione di esistere (altrimente non si spiegherebbe il motivo per il quale non esistono incompatibilità per i politici). Poi è chiaro che ci vuole buon senso dopo 10 anni non si può pretendere di riprendere in mano un mestiere. Nel mio caso specifico, come ho già scritto, mi occupo del contenzioso in una società privata ma non posso qualificarmi avvocato perchè sono incompatibile. Se permetti questa cosa mi scoccia, anche perchè il titolo può essere utile anche semplicemente per fare carriera. | |
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Da: M70 | 08/11/2012 16:38:16 |
Scusami Mah se mi intrometto, però non credo che le incompatibilità siano state introdotte per mantenere il decoro della professione, anzi credo siano state introdotte per "tagliare fuori" che magari non ha la possibilità materiale di partire con una propria attività. Io di avvocati con studi grandi e con tanto poco decoro li ho conosciuti e anche " subiti" sulla mia pelle. Le stesse incompatibilità, garantiste di quel decoro, sono macroscopicamente contradditorie tra loro: 1. Perchè l'insegnate, il Prof. universitario, l'assistente ecc... non sono incompatibili? Di fatto l'insegnamento nulla ha a che vedere con la professione! Però loro possono insegnare perchè ameranno farlo, aprirsi uno studio e utilizzare il titolo. 2 Perchè se sei avvocato del Comune Gamma e ti occupo di patrocinare le cause del Comune nell'apposito ufficio legale, puoi giovarti del titolo e perchè se sei nell'ufficio legale della società X che si occupa di "vendere scarpe" non puoi essere avvocato pur occupandosi di tutti i contenziosi e "magagne" legali? Di fatto non fai l'avvocato? E perchè si dovrebbe sostenere che non lo fai con decoro, che infanghi la nobile professione? Perchè non ti sei messo in proprio? Beh questo per me non significa essere avvocato con decoro, ma significa essere soprattutto un imprenditore che si assume il rischio della propria impresa!!! Poi quanti avvocati sono incapaci? Eppure si sono iscritti perchè non incompatibili per la legge professionale, non si aggiornano e il codice deontologico è una barzelletta. In conclusione per tutelare la professione non mi sembra che l'incompatibilità sia lo strumento migliore, forse la radiazione una volta riscontrato "l'indecoro" tutelerebbe la figuara dell'avvocato. Scusami ancora se mi sono intromesso..Ciao | |
Da: gggggggg | 08/11/2012 16:46:29 |
Sono d'accordo con M70 su tutta la linea. Basti pensare che possono esercitare tutte le persone che fanno la pratica fittizia e che poi superano l'esame e si iscrivono beatamente all'ordine. In definitiva la vera selezione la deve fare il mercato del lavoro.. | |
Da: Mah | 08/11/2012 18:06:39 |
Sarebbe degno del miglior parere riuscire a dare un riscontro puntuale a tutti i vostri spunti in un solo post! :) In realtà il mio primo intervento nasceva come risposta a chi lamentava l'assurdità dell'impossibilità di re/iscriversi all'albo trascorsi 5 anni. E su quello resto al 100% della mia posizione. Poi ci si è spostati su un tema sicuramente più spinoso - quelle delle incompatibilità - e qui sono più in sintonia con la vostra visione. O meglio sono perfettamente d'accordo che andrebbe superata l'incompatibilità con lo svolgimento della professione all'interno di una società: sarebbe molto più equo almeno equipararla alla posizione degli avvocati al servizio degli enti pubblici. Il mio discorso - e per questo avevo sottolineato come non ce l'avessi con gggggg - era molto più ampio: non si può chiedere e pretendere di poter utilizzare il proprio titolo all'infinito, non si può pretendere di fare l'avvocato così a tempo perso tra un lavoretto e l'altro per arrotondare (io ne conosco parecchi!), non si può in sostanza - a mio avviso - trasformare una professione in un'idea imprenditoriale. Le cose vanno tenute su piani separati. Per questo io spesso dico che in realtà comprendo il motivo per cui era stato ipotizzata l'introduzione dei limiti redittuali per la permanenza nell'albo: era stata introdotta per evitare proprio che la professione fosse svolta saltuariamente da soggetti che facevano in realtà tutt'altro. Poi è ovvio che in questo folle paese l'introduzione di questa norma avrebbe creato in realtà solo danni ulteriori agli onesti e ai giovani. In conclusione: non ho proprio nulla contro i colleghi che hanno scelto di svolgere questo lavoro all'interno di una società. E sarei ben contento che fossero riconosciuti professionisti di serie A ben più meritevoli di altri "avvocatoni". Io ce l'ho con ben altre categorie di "eruditi" colleghi, che si inventano capaci di tutto all'occasione, con conseguenze nefaste per il cliente e soprattutto per il sistema giustizia (richieste folli che neanche un praticante al primo giorno può rivolgere ad un giudice, volontà di esperire azioni per il solo guadagnarci, etc etc). | |
Da: Uau... | 08/11/2012 18:53:51 |
Torno a ripetere l'unica soluzione è il numero chiuso a giurisprudenza.... Se non ci arrivano i nostri politici spero che ci faccia arrivare a quella decisione lo spread o la merkel. | |
Da: M70 | 08/11/2012 20:32:39 |
Ok Mah, sono perfettamente in linea conte. Ti chiedo scusa per il mio c.d. "italiano" ma ero di corsa a lavoro. In questo momento sarà che sono molto amareggiato perchè ho quel certificato e non riesco ad iscrivermi all'albo. Comunque il tuo discorso ora mi fila perfettamente. Ciao buona serata | |
Da: Penso che | 10/11/2012 11:06:24 |
Chi non voglia fare l'avvocato non dovrebbe fare l'esame È diventato ormai noto e comune che il laureato in giurisprudenza faccia l'esame di avv. Nonostante non intende fare la professione. In questo modo togliete solo spazio a chi la professione la voglia fare sul serio. Per la teoria di quello di beautiful mind (teoria dei giochi forse?) se ci proviamo tutti con la gnocca finisce che nessuno di noi accaparra niente. In conclusione, chi non vuole fare l'avv non faccia l'esame per favore | |
Da: pippo Franco | 14/11/2012 15:32:57 |
Da: Principe der tufello | 07/01/2013 12:37:30 |
La riforma e' andata in porto.nessuna decadenza.me iscrivo quanno me pare e conviene.marameo! | |
Da: lara82 | 25/01/2014 16:07:32 |
Scusate, ma che razza di ragionamenti fate? Uno che fa l'esame perchè ha voglia di farlo ma non desidera fare l'avvocato per professione è libero di farlo. Non farà mai concorrenza a chi farà l'avvocato ma avrà solo un titolo che potrà spendere per suo orgoglio personale o per un lavoro in azienda che non centra nulla con l'avvocatura. Non capisco questo modo Invidioso che avete di ragionare sinceramente... Io ho preso il titolo, non farò mai l'avvocato di professione e non farò mai concorrenza a chi lo vorrà fare... ma lasciatemi la libertà di aver fatto l'esame per favore! | |
Da: Ra84 | 25/01/2014 17:04:36 |
...non puoi usare il titolo se non sei mai stato iscritto all'ordine!!!!!! (deontologia, questa sconosciuta..) | |
Da: MR.Help | 25/01/2014 21:54:55 |
Il titolo di Avv. senza iscrizione (e giuramento) no .. ma il titolo inteso come "idoneo" sì. | |
Da: Ra84 | 26/01/2014 01:47:41 |
non é il titolo allora, bensì l'idoneità..le parole son importanti..soprattutto x degli avv. o presunti tali.. | |
Da: Lucas777 | 26/01/2014 13:22:17 |
Quanta disperazione in Italia, si parla ancora di ordini, caste, corporazioni! Iscritti al supremo ordine degli degli avvocati che difendono il proprio status!!!!!! Ahahhahahahha ma come siamo messi in Italia? Vi rendete conto? Ci prendono per i fondelli in tutto il mondo | |
Da: MR.Help | 26/01/2014 18:33:33 |
Sì Ra84, ma cercavo di interpretare cosa intendeva la nostra amica .. ed è pur vero che in contesti colloquiali ed informali si può forse indulgere all'uso del titolo Avv. come sinonimo di "idoneo all'esercizio della professione". Se ci pensi, anche l'idoneità in fondo è un "titolo", dipende anche dal contesto in cui si discute. | |
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