Mininterno.net FORUM

NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.

ricorso
30 messaggi, letto 2348 volte
Discussione chiusa, non è possibile inserire altri messaggi

Registrati per aggiungere questa o altre pagine ai tuoi Preferiti su Mininterno.

Da: dj samba 18/06/2012 08:09:15
Ciao a tutti!
Mi hanno bocciato per la terza volta all'esame e vorrei seriamente fare ricorso (ho dei motivi più che fondati).
qualcuno di voi sa com'è la procedura in questi casi?
Presento ricorso e posso essere ammesso a fare l'orale con riserva?
E la pronuncia sugli scritti dopo quanto tempo arriva?

Da: @dj 18/06/2012 08:18:30
non hai qualche altro dubbio?

Da: x dj samba 18/06/2012 08:34:18
Premetto ke nn sn ironico: sarebbero soldi e tempo gettati. A quel punto vai in spagna o vai a berlino. T compri un monolocale in asta se hai fortuna. O t fai un corso d tedesco.

Da: vengodallafrica 18/06/2012 12:17:43
No ricorso. Io, due anni di seguito bocciato, poi imparato iataliano, quindi promosso!!!!e facile che ci vò!!!!!

Da: XYK 18/06/2012 12:43:05
Ho visto rari ricorsisti vincitori essere bocciati agli orali per aver fatto ricorso.Non serve a nulla, la casistica di accoglimento è bassa (leggi ultime sentenze TAR e CDS).
Sono soldi buttati.
In ogni caso se vuoi essere ammesso con riserva devi fare un ricorso urgente e chiedere la preventiva ammissione con riserva: fai una ricerca online trovi tutto il materiale necessario.
Una volta decisa la fase cautelare potrai esser ammesso o meno con riserva, fatta salva la possibilità che se ammesso e superassi l'orale potresti vedertelo invalidato.
Occhio alla condanna alle spese.
Anche per esami in Spagna è una scorciatoia, ma se non hai fatto almeno un certo periodo di pratica e di svolgimento della professione lì rischi l'annullamento iscrizione e denuncia, anche se le ipotesi, allo stato, mi sembrerebbero remote.

Da: dj samba 18/06/2012 15:20:10
grazie xyk....

non pagherei il ricorso....(solo il contributo e basta) per la condanna alle spese forse vale la pena di rischiare se ho dei buoni motivi...

Solo che ho già un problema...la Corte d'Appello non mi rilascia con urgenza copia dei miei elaborati....
Devo aspettare trenta giorni....
E' una vergogna....

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: groucho83 18/06/2012 17:07:36
il contributo unificato per i ricorsi al tar credo sia di 1000 euro.......non è poco!!!

Da: dj samba 18/06/2012 17:45:58
ok...li ho i 1.000 Euro grazie a Dio...

Da: penelungo 18/06/2012 18:19:22
non voglio assolutamente essere indiscreto ma se non hai ancora avuto copia degli elaborati quali sono i tuoi "buoni motivi" per fare ricorso?
voglio dire, a parte la tua convinzione di aver redatto ottimi compiti.

Da: Ra84 18/06/2012 19:30:05
condivido l'ultimo post! come cavolo fai ad avere i motivi, prima di vedere gli elaborati??

Da: hahahahahahha 18/06/2012 19:36:44
ma che ricorso e ricorso.....ahhahahahahahaa quali sono i motivi???
hahahahahahahahahahahhahahaahhahahaha
l'incompetenza di chi li ha corretti??????? hahahahahaahhahahahahahaha.......a prescindere dagli elaborati senza un segno di correzione....purtroppo per te la valutazione del parere è soggettiva e, pertanto, indiscutibile proprio per questo.....hahahahahahahahahahahahahahahahhahahaha...per te o per un giudice può valere anche 100....ma per chi ha corretto vale 0...come la mettiamo??????

Da: Ma scusate 19/06/2012 01:28:21
ragazzi, ma siamo o no aspiranti avvocati per la miseria?
Cosa vuol dire che "la valutazione del parere è soggettiva" e "pertanto indiscutibile": Nulla, al mondo, è indiscutibile, soprattutto quando si parla di diritto e quando è in gioco il futuro di una persona che, nel concorso, ha investito il proprio tempo, i propri soldi e, perché no, le proprie aspirazioni.
Ora, i parametri per valutare la correttezza di un elaborato ci sono, e sono i criteri ministeriali, criteri ai quali le commissioni giudicatrici DEVONO attenersi nella correzione degli elaborati.
Dire che la valutazione del parere, in quanto soggettiva, è assolutamente inattaccabile, equivale a confermare quando sostenuto dai più in questo forum, e cioè che il superamento dell'esame di avvocato, lungi dall'essere meritocratico, è, in realtà, una pura questione di fortuna (la fortuna, nel caso di specie, di capitare con il commissario giusto, e cioè con il soggetto in grado di apprezzare il proprio scritto).
Non voglio credere che ciò sia possible in uno Stato di diritto. Mi dispiace contraddire chi ha scritto prima di me, e vi assicuro che il mio intervento non vuole affatto essere polemico, o, peggio ancora, utopistico.
Ritengo che, in quanto praticanti, abbiamo il DIRITTO di sapere PERCHE' siamo stati bocciati, e questo "perché", mi pare ovvio, non può in alcun modo essere costituito dalla soggettività del giudizio di chi ha corretto, poiché tale soggetto non è un quisque de populo, ma è chiamato ad esercitare una funzione pubblica, nella tutela di un interesse superiore che prescinde la sua personale valutazione dell'elaborato.
Non dobbiamo essere pessimisti, non dobbiamo arrenderci ad uno status quo solo perché consolidato. Altrimenti non potremo mai essere dei veri avvocati, ma rimarremo, con un po' di fortuna (ora è il caso di dirlo) solo avvocatucci che arraffano per sbarcare il lunario, sbeffeggiando amaramente chi, con un po' di coraggio, crede ancora che gli istituti che ha studiato per così tanti anni valgano ancora qualcosa.

Da: ma che bella nazione!!!! 19/06/2012 08:41:45
se avete bisogno di qualche dritta chiedete pure..................

Da: hahahahahahahhaha 19/06/2012 18:25:37
per "ma scusate"....certo che ci sono dei criteri ministeriali....ma quali sono :)?????? e chi dice che non sono stati rispettati :)??????
.....forse non hai capito ancora bene qual'è il nocciolo della questione "esame avvocato"!!!!!
sono in troppi e quindi chi non ha un santo in paradiso deve attaccarsi al......!!!!! certo....è uno schifo...ma non aspettarti di essere ammesso all'orale grazie ad un ricorso!!!!!
SE L'ITALIA STA INGUAIATA E' PERCHE' C'E GENTE CHE ANCORA CREDE CHE ESISTA UNO STATO DI DIRITTO.....RETTO DA ALTISSIMI VALORI....HAHAHAHAHA (rido per non piangere)....siamo alla frutta....

Da: Certo, certo.... 19/06/2012 18:31:14
.....gli istituti che abbiamo studiato...i valori ed i principi della costituzione...lo stato di diritto...ottimismo....sisi....la luce infondo al tunnel....il merito...le qualità...il sacrificio...la gavetta...i diritti della persona...la passione....la competenza....le falsità...l'iposcrisia...la disuguaglianza...la giustizia...piccolo pensiero filosofico per l'occasione.

Da: e ora 19/06/2012 18:39:04
....Veline !!!.....

Da: u bestia 19/06/2012 19:51:57
"qual'è il nocciolo della questione"....
desolante l'uso alla cazzo di cane degli apostrofi

Da: X AHAHAHA (da Ma scusate) 20/06/2012 00:31:59
non sono nata ieri. So benissimo come vanno le cose (sbarramenti annuali, percentuali prestabilite, raccomandati che hanno le tracce prima o che addirittura, non so come, riescono a rintracciare i compiti e chi più ne ha più ne metta).
Mi sono permessa di intervenire, tuttavia, perché ritengo che questo penoso stato di cose, che a quanto pare è diventato, nel corso del tempo, la normalità, in realtà non corrisponde affatto a ciò che "dovrebbe essere considerato normale".
Leggendo i post mi sono chiesta: è così che voglio vivere? In questo modo? Accettando tutto questo schifo (permettetemi di dirlo), solo perché "ormai si fa così"!?
E che lo faccio a fare allora l'avvocato! A che serve allora tutto quello che ho studiato.
Quindi: ricorso tutta la vita. Utopistico? si, ma solo se chi ha coraggio viene lasciato solo.
Una cosa mi colpisce molto, leggendo i messaggi postati da praticanti (presumo) come me, in altri topics: l'ignoranza e la volgarità.
Cioè, chi dovrebbe vedere nella parola il principale strumento per raggiungere i propri obiettivi, non sa usarla.
Paradossale vero? ma è proprio così. E questi sono modi di fare che si percepiscono anche nelle aule dei Tribunali.
Io sono per la bravura, per il lavoro, per la fatica, per la forza di carattere. Sono per premiare il coraggio di chi, almeno, guardandosi intorno, non si volta dall'altra parte, ma grida "che schifo". Poi pensa: "io non ci sto".
E chiede informazioni su come fare ricorso.
Una lotta contro i mulini a vento? forse.. o forse no.
Per me no. E dovremmo pensarla tutti così.

Da: soldi 20/06/2012 08:31:12
Gettati al vento. Come gia' detto se nnhai avuto copia degli elaborati come vuoi impostare ricorso? Assurdo.

Da: Ma 20/06/2012 09:21:34
che vuol dire. Prima di fare ricorso è OVVIO che mi servono le copie degli elaborati.
Una volta visionate le copie il mio ricorso sarà impostato su quelle.
Inoltre è OVVIO che, ai fini del ricorso, le mie prove devono essere almeno sufficienti.
eccheppalle ragazzi.. non credevo fosse necessario puntualizzare l'ovvio.

Da: ... 20/06/2012 09:49:33
il mio secondo compito è stato scambiato con quello di un altro candidato... corretto in mezzo ai compiti non miei e nei miei hanno corretto il suo... il verbale riporta quindi nella seconda prova un voto sbagliato. Il numero del candidato sulla seconda prova è stato corretto a matita con un asterisco... Sul secondo compito la firma del segretario e del presidente non sono le stesse di quelle del verbale nè tantomeno di quelle degli altri due compiti. Fare ricorso?

Da: ... 20/06/2012 12:35:27
suggerimenti?

Da: x ubestia 20/06/2012 13:23:09
inutile sottolineare la sottigliezza "qual'è".....ancora a sottolineare gli errori?????? ma allora sei decoccio!!!! cosa vuoi una medaglia ora?????
oppure uno che ti dica....brava ubestia tu meriti!!!!! se sai scrivere...buon per te....ma non venire qui a rompere!!!! il nostro forum purtroppo non ha bisognjo di gente come te...lo vuoi capire si o no???? certo la grammatica è importante, ma che te frega di come srivono gli altri????

Da: u bestia 20/06/2012 13:41:23
"il nostro forum" include anche me.
che cazzo vuoi? posso intervenire come più mi piace

Da: x ... 20/06/2012 15:57:51
hai già avuto copia degli elaborati?

Da: Io scrivo a Napolitano.... 20/06/2012 15:58:34
Egregio Sig. Presidente della Repubblica,
On.le Giorgio Napolitano,

scrivo questa mia con il cuore gonfio di amarezza e conscio che le parole che sto per usare, in un'epoca in cui il significato delle stesse troppo spesso risulta essere vuoto, rappresentano pietre scagliate con violenza e rabbia.
Chi Le scrive, importunandola in un momento cruciale della storia italiana, è un giovane di __ anni, laureato in Giurisprudenza presso l'Univerisità "_____________" di ______, con una votazione finale di ____/110 ed una tesi in ________________ avente ad oggetto "____________________________".
Come i contadini fanno con le loro piante anche io ho coltivato la pianta del mio sapere e della mia formazione, cercando sempre di ispirare il mio operato ai criteri della trasparenza e legalità.
Posso vantare, con malcelato orgoglio frammisto a profonda delusione, di non aver mai cercato scorciatoie, di non aver mai barato, di non aver mai e poi mai copiato nemmeno una riga nel corso della mia intera carriera scolastica.
Ho affrontato eventi tragici, quale solo la perdita di un genitore può essere, all'inizio della mia carriera universitaria e pur essendo lontano dalla mia famiglia, in quanto fuori sede, mi sono rimboccato le maniche, ho sudato, studiato, combattuto, vincendo, contro il dolore ed il desiderio di abbandonare tutto.
Ricordo con nostalgia i miei esami universitari, trasformati in appassionanti "duelli" con i miei Docenti, curiosi di comprendere quanto profonda fosse la mia preparazione e fin dove, nella ricerca della conoscenza, mi avesse condotto la mia passione per lo studio.
Provavo orgoglio, ogni volta, nell'ascoltare le loro parole: "L'esame era finito da un pezzo ma era bello continuare a dialogare e discutere con lei".
Desideroso di proseguire la mia avventura nel mondo del Diritto e della Giustizia, ho iniziato il biennio di pratica forense, anch'esso con buoni risultati quanto meno a detta dell'Avvocato assegnatomi come tutor dal Consiglio dell'Ordine di appartenenza.
Ho sostenuto il mio primo esame di abilitazione alla professione ed al suo esito negativo ho incolpato me stesso, facendo finta di non vedere il marcio, non temo nulla a definirlo in tal modo, che circonda tale esperienza.
Come tante altre volte ho ricominciato da capo, provando a capire dove potessi aver sbagliato e cercando di raddoppiare gli sforzi per migliorare la mia preparazione.
Purtroppo, il mio impegno è risultato vano ed una ancora una volta non posso che rimproverare me stesso.
Egregio Presidente, mi rimprovero di aver creduto in una Nazione giusta, capace di fondarsi sul merito, in grado di premiare l'impegno, il sacrificio, la passione, la conoscenza, il sapere, l'adesione ai principi di legalità, trasparenza ed onestà che dovrebbero ispirare una convivenza civile.
Mi rimprovero di aver coltivato l'illusione di vivere in un Paese capace di comprendere ed immaginare il futuro, scrostandosi di dosso procedure e sistemi rivenienti da un passato remoto, buio, odiato e stigmatizzato in molti suoi aspetti ma, allo stesso tempo, preservato e custodito in tanti altri.
"Nessuno può assumere il titolo, né esercitare le funzioni di avvocato se non è iscritto nell'albo professionale".
E' la frase di apertura del Regio Decreto Legge n. 1578 del 27 Novembre 1933, fondamento di un ordine sopravvissuto alla caduta del fascismo e delle sue organizzazioni corporative.
Posso comprendere, Egregio Presidente, la volontà dei nostri Padri Costituenti di preservare, con l'art. 33, co. 5 della Costituzione, un controllo dello Stato riguardo l'accesso al mondo delle professioni.
Posso capirlo alla luce del dibattito, iniziato nel mondo accademico e proseguito in sede Costituente, sull'alternativa tra l'azzeramento totale delle Istituzioni proprie del regime fascista e la loro parziale conservazione, nella prospettiva di una continuità amministrativa ed istituzionale.
Però, non comprendo il suo mantenimento a circa ottanta anni di distanza, con una Nazione profondamente indebolita dalla fuga dei suoi migliori figli, con un Paese alla disperata ricerca di ricette per evitare quello che pare essere un inesorabile declino tentando di imboccare, invece, la strada del rilancio e della rinascita.
Mi permetta, Caro Presidente, di esprimere il disprezzo della ragione verso un sistema che vede nei giovani laureati in Giurisprudenza, ogni anno, una massa di carne da mandare al macello di un esame basato su di valutazioni puramente soggettive, privo di ogni garanzia adeguata a salvaguardare quei criteri di obiettività che dovrebbero tutelare il merito.
Mi permetta di urlare che noi giovani non ce la facciamo più, che siamo allo stremo, incapaci di guardare al futuro con una seppur minima speranza e sempre più posti di fronte la tragica alternativa di dover andare via o di porre fine ad una vita che pare incapace di rispondere alle nostre aspettative.
In questo nostro benedetto Paese anche la criminalità organizzata è capace di adeguarsi più rapidamente, rispetto allo Stato, alle sfide che l'odierna epoca storica pone e questo, in fondo, qualcosa vorrà pure significare.
Io non credo più nell'Italia, non credo più nel mio futuro.
Chiedo scusa per averLe sottratto del tempo prezioso.
Sinceramente suo

un giovane deluso

Da: :) 20/06/2012 16:02:03
sei in ritardo amico...a delusione e ormai passata da un bel pò ed ha fatto spazio all'arrabbiatura....

Da: ... 20/06/2012 16:51:10
Si già avuti

Da: il giustiziere x io scrivo a Napolitano 20/06/2012 17:25:19
Concordo pienamente su ogni singola parola del tuo toccante intervento, tuttavia credo che non bisogna mai arrendersi al sistema di merda in cui viviamo!
Un torrente tempestoso, in quanto tale, non potrà mai essere fermato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: il giustiziere x io scrivo a Napolitano 20/06/2012 17:26:17
Concordo pienamente su ogni singola parola del tuo toccante intervento, tuttavia credo che non bisogna mai arrendersi al sistema di merda in cui viviamo!
Un torrente tempestoso, in quanto tale, non potrà mai essere fermato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Torna al forum

Da: dj samba	18/06/2012 08:09:15
Ciao a tutti! Mi hanno bocciato per la terza volta all'esame e vorrei seriamente fare ricorso (ho dei motivi più che fondati). qualcuno di voi sa com'è la procedura in questi casi? Presento ricorso e posso essere ammesso a fare l'orale con riserva? E la pronuncia sugli scritti dopo quanto tempo arriva?

Da: x dj samba	18/06/2012 08:34:18
Premetto ke nn sn ironico: sarebbero soldi e tempo gettati. A quel punto vai in spagna o vai a berlino. T compri un monolocale in asta se hai fortuna. O t fai un corso d tedesco.

Da: vengodallafrica	18/06/2012 12:17:43
No ricorso. Io, due anni di seguito bocciato, poi imparato iataliano, quindi promosso!!!!e facile che ci vò!!!!!

Da: XYK	18/06/2012 12:43:05
Ho visto rari ricorsisti vincitori essere bocciati agli orali per aver fatto ricorso.Non serve a nulla, la casistica di accoglimento è bassa (leggi ultime sentenze TAR e CDS). Sono soldi buttati. In ogni caso se vuoi essere ammesso con riserva devi fare un ricorso urgente e chiedere la preventiva ammissione con riserva: fai una ricerca online trovi tutto il materiale necessario. Una volta decisa la fase cautelare potrai esser ammesso o meno con riserva, fatta salva la possibilità che se ammesso e superassi l'orale potresti vedertelo invalidato. Occhio alla condanna alle spese. Anche per esami in Spagna è una scorciatoia, ma se non hai fatto almeno un certo periodo di pratica e di svolgimento della professione lì rischi l'annullamento iscrizione e denuncia, anche se le ipotesi, allo stato, mi sembrerebbero remote.

Da: dj samba	18/06/2012 15:20:10
grazie xyk.... non pagherei il ricorso....(solo il contributo e basta) per la condanna alle spese forse vale la pena di rischiare se ho dei buoni motivi... Solo che ho già un problema...la Corte d'Appello non mi rilascia con urgenza copia dei miei elaborati.... Devo aspettare trenta giorni.... E' una vergogna....

Da: groucho83	18/06/2012 17:07:36
il contributo unificato per i ricorsi al tar credo sia di 1000 euro.......non è poco!!!

Da: dj samba	18/06/2012 17:45:58
ok...li ho i 1.000 Euro grazie a Dio...

Da: penelungo	18/06/2012 18:19:22
non voglio assolutamente essere indiscreto ma se non hai ancora avuto copia degli elaborati quali sono i tuoi "buoni motivi" per fare ricorso? voglio dire, a parte la tua convinzione di aver redatto ottimi compiti.

Da: Ra84	18/06/2012 19:30:05
condivido l'ultimo post! come cavolo fai ad avere i motivi, prima di vedere gli elaborati??

Da: hahahahahahha	18/06/2012 19:36:44
ma che ricorso e ricorso.....ahhahahahahahaa quali sono i motivi??? hahahahahahahahahahahhahahaahhahahaha l'incompetenza di chi li ha corretti??????? hahahahahaahhahahahahahaha.......a prescindere dagli elaborati senza un segno di correzione....purtroppo per te la valutazione del parere è soggettiva e, pertanto, indiscutibile proprio per questo.....hahahahahahahahahahahahahahahahhahahaha...per te o per un giudice può valere anche 100....ma per chi ha corretto vale 0...come la mettiamo??????

Da: Ma scusate	19/06/2012 01:28:21
ragazzi, ma siamo o no aspiranti avvocati per la miseria? Cosa vuol dire che "la valutazione del parere è soggettiva" e "pertanto indiscutibile": Nulla, al mondo, è indiscutibile, soprattutto quando si parla di diritto e quando è in gioco il futuro di una persona che, nel concorso, ha investito il proprio tempo, i propri soldi e, perché no, le proprie aspirazioni. Ora, i parametri per valutare la correttezza di un elaborato ci sono, e sono i criteri ministeriali, criteri ai quali le commissioni giudicatrici DEVONO attenersi nella correzione degli elaborati. Dire che la valutazione del parere, in quanto soggettiva, è assolutamente inattaccabile, equivale a confermare quando sostenuto dai più in questo forum, e cioè che il superamento dell'esame di avvocato, lungi dall'essere meritocratico, è, in realtà, una pura questione di fortuna (la fortuna, nel caso di specie, di capitare con il commissario giusto, e cioè con il soggetto in grado di apprezzare il proprio scritto). Non voglio credere che ciò sia possible in uno Stato di diritto. Mi dispiace contraddire chi ha scritto prima di me, e vi assicuro che il mio intervento non vuole affatto essere polemico, o, peggio ancora, utopistico. Ritengo che, in quanto praticanti, abbiamo il DIRITTO di sapere PERCHE' siamo stati bocciati, e questo "perché", mi pare ovvio, non può in alcun modo essere costituito dalla soggettività del giudizio di chi ha corretto, poiché tale soggetto non è un quisque de populo, ma è chiamato ad esercitare una funzione pubblica, nella tutela di un interesse superiore che prescinde la sua personale valutazione dell'elaborato. Non dobbiamo essere pessimisti, non dobbiamo arrenderci ad uno status quo solo perché consolidato. Altrimenti non potremo mai essere dei veri avvocati, ma rimarremo, con un po' di fortuna (ora è il caso di dirlo) solo avvocatucci che arraffano per sbarcare il lunario, sbeffeggiando amaramente chi, con un po' di coraggio, crede ancora che gli istituti che ha studiato per così tanti anni valgano ancora qualcosa.

Da: ma che bella nazione!!!!	19/06/2012 08:41:45
se avete bisogno di qualche dritta chiedete pure..................

Da: hahahahahahahhaha	19/06/2012 18:25:37
per "ma scusate"....certo che ci sono dei criteri ministeriali....ma quali sono :)?????? e chi dice che non sono stati rispettati :)?????? .....forse non hai capito ancora bene qual'è il nocciolo della questione "esame avvocato"!!!!! sono in troppi e quindi chi non ha un santo in paradiso deve attaccarsi al......!!!!! certo....è uno schifo...ma non aspettarti di essere ammesso all'orale grazie ad un ricorso!!!!! SE L'ITALIA STA INGUAIATA E' PERCHE' C'E GENTE CHE ANCORA CREDE CHE ESISTA UNO STATO DI DIRITTO.....RETTO DA ALTISSIMI VALORI....HAHAHAHAHA (rido per non piangere)....siamo alla frutta....

Da: Certo, certo....	19/06/2012 18:31:14
.....gli istituti che abbiamo studiato...i valori ed i principi della costituzione...lo stato di diritto...ottimismo....sisi....la luce infondo al tunnel....il merito...le qualità...il sacrificio...la gavetta...i diritti della persona...la passione....la competenza....le falsità...l'iposcrisia...la disuguaglianza...la giustizia...piccolo pensiero filosofico per l'occasione.

Da: u bestia	19/06/2012 19:51:57
"qual'è il nocciolo della questione".... desolante l'uso alla cazzo di cane degli apostrofi

Da: X AHAHAHA (da Ma scusate)	20/06/2012 00:31:59
non sono nata ieri. So benissimo come vanno le cose (sbarramenti annuali, percentuali prestabilite, raccomandati che hanno le tracce prima o che addirittura, non so come, riescono a rintracciare i compiti e chi più ne ha più ne metta). Mi sono permessa di intervenire, tuttavia, perché ritengo che questo penoso stato di cose, che a quanto pare è diventato, nel corso del tempo, la normalità, in realtà non corrisponde affatto a ciò che "dovrebbe essere considerato normale". Leggendo i post mi sono chiesta: è così che voglio vivere? In questo modo? Accettando tutto questo schifo (permettetemi di dirlo), solo perché "ormai si fa così"!? E che lo faccio a fare allora l'avvocato! A che serve allora tutto quello che ho studiato. Quindi: ricorso tutta la vita. Utopistico? si, ma solo se chi ha coraggio viene lasciato solo. Una cosa mi colpisce molto, leggendo i messaggi postati da praticanti (presumo) come me, in altri topics: l'ignoranza e la volgarità. Cioè, chi dovrebbe vedere nella parola il principale strumento per raggiungere i propri obiettivi, non sa usarla. Paradossale vero? ma è proprio così. E questi sono modi di fare che si percepiscono anche nelle aule dei Tribunali. Io sono per la bravura, per il lavoro, per la fatica, per la forza di carattere. Sono per premiare il coraggio di chi, almeno, guardandosi intorno, non si volta dall'altra parte, ma grida "che schifo". Poi pensa: "io non ci sto". E chiede informazioni su come fare ricorso. Una lotta contro i mulini a vento? forse.. o forse no. Per me no. E dovremmo pensarla tutti così.

Da: soldi	20/06/2012 08:31:12
Gettati al vento. Come gia' detto se nnhai avuto copia degli elaborati come vuoi impostare ricorso? Assurdo.

Da: Ma	20/06/2012 09:21:34
che vuol dire. Prima di fare ricorso è OVVIO che mi servono le copie degli elaborati. Una volta visionate le copie il mio ricorso sarà impostato su quelle. Inoltre è OVVIO che, ai fini del ricorso, le mie prove devono essere almeno sufficienti. eccheppalle ragazzi.. non credevo fosse necessario puntualizzare l'ovvio.

Da: ...	20/06/2012 09:49:33
il mio secondo compito è stato scambiato con quello di un altro candidato... corretto in mezzo ai compiti non miei e nei miei hanno corretto il suo... il verbale riporta quindi nella seconda prova un voto sbagliato. Il numero del candidato sulla seconda prova è stato corretto a matita con un asterisco... Sul secondo compito la firma del segretario e del presidente non sono le stesse di quelle del verbale nè tantomeno di quelle degli altri due compiti. Fare ricorso?

Da: x ubestia	20/06/2012 13:23:09
inutile sottolineare la sottigliezza "qual'è".....ancora a sottolineare gli errori?????? ma allora sei decoccio!!!! cosa vuoi una medaglia ora????? oppure uno che ti dica....brava ubestia tu meriti!!!!! se sai scrivere...buon per te....ma non venire qui a rompere!!!! il nostro forum purtroppo non ha bisognjo di gente come te...lo vuoi capire si o no???? certo la grammatica è importante, ma che te frega di come srivono gli altri????

Da: u bestia	20/06/2012 13:41:23
"il nostro forum" include anche me. che cazzo vuoi? posso intervenire come più mi piace

Da: x ...	20/06/2012 15:57:51
hai già avuto copia degli elaborati?

Da: Io scrivo a Napolitano....	20/06/2012 15:58:34
Egregio Sig. Presidente della Repubblica, On.le Giorgio Napolitano, scrivo questa mia con il cuore gonfio di amarezza e conscio che le parole che sto per usare, in un'epoca in cui il significato delle stesse troppo spesso risulta essere vuoto, rappresentano pietre scagliate con violenza e rabbia. Chi Le scrive, importunandola in un momento cruciale della storia italiana, è un giovane di __ anni, laureato in Giurisprudenza presso l'Univerisità "_____________" di ______, con una votazione finale di ____/110 ed una tesi in ________________ avente ad oggetto "____________________________". Come i contadini fanno con le loro piante anche io ho coltivato la pianta del mio sapere e della mia formazione, cercando sempre di ispirare il mio operato ai criteri della trasparenza e legalità. Posso vantare, con malcelato orgoglio frammisto a profonda delusione, di non aver mai cercato scorciatoie, di non aver mai barato, di non aver mai e poi mai copiato nemmeno una riga nel corso della mia intera carriera scolastica. Ho affrontato eventi tragici, quale solo la perdita di un genitore può essere, all'inizio della mia carriera universitaria e pur essendo lontano dalla mia famiglia, in quanto fuori sede, mi sono rimboccato le maniche, ho sudato, studiato, combattuto, vincendo, contro il dolore ed il desiderio di abbandonare tutto. Ricordo con nostalgia i miei esami universitari, trasformati in appassionanti "duelli" con i miei Docenti, curiosi di comprendere quanto profonda fosse la mia preparazione e fin dove, nella ricerca della conoscenza, mi avesse condotto la mia passione per lo studio. Provavo orgoglio, ogni volta, nell'ascoltare le loro parole: "L'esame era finito da un pezzo ma era bello continuare a dialogare e discutere con lei". Desideroso di proseguire la mia avventura nel mondo del Diritto e della Giustizia, ho iniziato il biennio di pratica forense, anch'esso con buoni risultati quanto meno a detta dell'Avvocato assegnatomi come tutor dal Consiglio dell'Ordine di appartenenza. Ho sostenuto il mio primo esame di abilitazione alla professione ed al suo esito negativo ho incolpato me stesso, facendo finta di non vedere il marcio, non temo nulla a definirlo in tal modo, che circonda tale esperienza. Come tante altre volte ho ricominciato da capo, provando a capire dove potessi aver sbagliato e cercando di raddoppiare gli sforzi per migliorare la mia preparazione. Purtroppo, il mio impegno è risultato vano ed una ancora una volta non posso che rimproverare me stesso. Egregio Presidente, mi rimprovero di aver creduto in una Nazione giusta, capace di fondarsi sul merito, in grado di premiare l'impegno, il sacrificio, la passione, la conoscenza, il sapere, l'adesione ai principi di legalità, trasparenza ed onestà che dovrebbero ispirare una convivenza civile. Mi rimprovero di aver coltivato l'illusione di vivere in un Paese capace di comprendere ed immaginare il futuro, scrostandosi di dosso procedure e sistemi rivenienti da un passato remoto, buio, odiato e stigmatizzato in molti suoi aspetti ma, allo stesso tempo, preservato e custodito in tanti altri. "Nessuno può assumere il titolo, né esercitare le funzioni di avvocato se non è iscritto nell'albo professionale". E' la frase di apertura del Regio Decreto Legge n. 1578 del 27 Novembre 1933, fondamento di un ordine sopravvissuto alla caduta del fascismo e delle sue organizzazioni corporative. Posso comprendere, Egregio Presidente, la volontà dei nostri Padri Costituenti di preservare, con l'art. 33, co. 5 della Costituzione, un controllo dello Stato riguardo l'accesso al mondo delle professioni. Posso capirlo alla luce del dibattito, iniziato nel mondo accademico e proseguito in sede Costituente, sull'alternativa tra l'azzeramento totale delle Istituzioni proprie del regime fascista e la loro parziale conservazione, nella prospettiva di una continuità amministrativa ed istituzionale. Però, non comprendo il suo mantenimento a circa ottanta anni di distanza, con una Nazione profondamente indebolita dalla fuga dei suoi migliori figli, con un Paese alla disperata ricerca di ricette per evitare quello che pare essere un inesorabile declino tentando di imboccare, invece, la strada del rilancio e della rinascita. Mi permetta, Caro Presidente, di esprimere il disprezzo della ragione verso un sistema che vede nei giovani laureati in Giurisprudenza, ogni anno, una massa di carne da mandare al macello di un esame basato su di valutazioni puramente soggettive, privo di ogni garanzia adeguata a salvaguardare quei criteri di obiettività che dovrebbero tutelare il merito. Mi permetta di urlare che noi giovani non ce la facciamo più, che siamo allo stremo, incapaci di guardare al futuro con una seppur minima speranza e sempre più posti di fronte la tragica alternativa di dover andare via o di porre fine ad una vita che pare incapace di rispondere alle nostre aspettative. In questo nostro benedetto Paese anche la criminalità organizzata è capace di adeguarsi più rapidamente, rispetto allo Stato, alle sfide che l'odierna epoca storica pone e questo, in fondo, qualcosa vorrà pure significare. Io non credo più nell'Italia, non credo più nel mio futuro. Chiedo scusa per averLe sottratto del tempo prezioso. Sinceramente suo un giovane deluso

Da: :)	20/06/2012 16:02:03
sei in ritardo amico...a delusione e ormai passata da un bel pò ed ha fatto spazio all'arrabbiatura....

Da: il giustiziere x io scrivo a Napolitano	20/06/2012 17:25:19
Concordo pienamente su ogni singola parola del tuo toccante intervento, tuttavia credo che non bisogna mai arrendersi al sistema di merda in cui viviamo! Un torrente tempestoso, in quanto tale, non potrà mai essere fermato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: il giustiziere x io scrivo a Napolitano	20/06/2012 17:26:17
Concordo pienamente su ogni singola parola del tuo toccante intervento, tuttavia credo che non bisogna mai arrendersi al sistema di merda in cui viviamo! Un torrente tempestoso, in quanto tale, non potrà mai essere fermato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!