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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: luuna 08/06/2014 15:09:51
Io penso che il Consiglio di Stato riformerà l'ordinanza TAR tenuto anche conto che in caso contrario l'ordinanza diventerebbe un precedente di tale rilevanza in grado di paralizzare il modo stesso di svolgimento dei pubblici concorsi.

Da: zorro1 08/06/2014 15:10:33
Dite ai blasfemi che domenica è ilgiorno del Signore e non si tengono concorsi.

Da: zorro1 08/06/2014 15:12:28
Brava Luuna.
Una luce in mezzo al buio pesto.
Esistono due esiti paradossali.
Da un lato un diritto individuale che non può essere conculcato.
Dall'altra una paralisi sicura dei concorsi in magistratura che non possono trascinarsi stancamente per dieci giorni.
Donde l'irragionevolezza della disciplina che non è fatta per consentire la partecipazione ai disabili.
Da qui l'incostituzionalità e la necessità di ridurre il numero delle prove, non riducendo la qualità e la difficoltà del concorso.
Ma occorre che facciano un decreto legge retroattivo ed anche alla svelta.

Da: robertinoooo  -banned!-08/06/2014 15:12:44
se zorro1 deve andare a messa, domenica, possiamo fare martedì, giovedì e sabato.

Da: zanetti86 08/06/2014 15:13:21
luuna, anche se il cds boccia il tar, nel merito il Tar  ad ottobre può dare ragione al ricorrente. A quel punto cadrebbero anche gli scritti.

Da: alevole  08/06/2014 15:14:14
Dovrebbero eliminare anche gli orali tanto ne fanno passare solo 300...solo in Italia succede una cosa del genere, nemmeno nello Zimbabwe

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Da: alevole  08/06/2014 15:14:15
Dovrebbero eliminare anche gli orali tanto ne fanno passare solo 300...solo in Italia succede una cosa del genere, nemmeno nello Zimbabwe

Da: zanetti86 08/06/2014 15:14:35
tu parli di incostituzionalità a fronte di un potere discrezionale della P.A. Mi sembri un pò confuso

Da: zorro1 08/06/2014 15:18:18
Zanetti,
è la legge che prevede una soluzione articcolata su tre prove.
Ma dieci anni la legge ne prevedeva due, previo sorteggio delle stesse.
Materialmente la soluzione dellle trer prove, come ben dimostra il nostro caso, è irragionevole.
Non consente ai candidati che versino in quelle condizioni di essere presenti sui tre giorni.
Non consente misure alternative quali l'alternanza, che dilaterebbe a 10 giorni quelli necessari: troppi per garantire il principio dell'apertura al pubblico del concorso e art. 97 Cost.
Troppi gli ostacoli d'ordine economico.
Non vedo quale misura organizzativa possa contemperare le due opposte esigenza.

Da: zorro1 08/06/2014 15:18:35
Zanetti,
il confuso sei tu.

Da: zanetti86 08/06/2014 15:20:33
ti lascio parlare, tanto prima o poi sapremo qualcosa.

Da: robertinoooo  -banned!-08/06/2014 15:22:18
e se introducessimo dei qui a risposta multipla?

Cmq, a parte gli scherzi, a me pare assurdo che questa csa stia capitando adesso per la prima volta. Possibile che non ci siano dei precedenti? Non dico per il concorso in magistratura, dico in generale...

Da: antoniella1 08/06/2014 15:24:52
scusate io sto notando un vero e proprio problema a livello di tempistica...rispetto all'impugnazione al consiglio di stato, tra notifica, deposito e termini per la decisione, si arriva a superare addirittura le date previste per i scritti..se invece il ministero scegliesse di adeguarsi alle direttive del tar, dovrebbe rispettare i 15 giorni di preavviso che devono intercorrere tra la comunicazione della convocazione e la prova stessa ( in forza del riferimento normativo contenuto nel decreto che ha fissato il diario delle prove)..sono comunque tempi strettissimi!!!

Da: Moralizzatore  08/06/2014 15:25:02
Ma solo a me la cosa sembra surreale?

Da: alevole  08/06/2014 15:26:17
Ma come si fa a studiare co ste cose? Dai poi i risultati fra otto mesi gli orali fra altri sei l assunzione fra altri sette..2017 stiamo arrivando aspettaci

Da: Avulsione 08/06/2014 15:26:24
zorro riesce a parlare con qualcuno senza litigarci?

Da: maurosettantanove 08/06/2014 15:29:00
C'è da dire che per quanto riguarda la consegna dei codici lo stesso diario delle prove scritte specifica che è facoltativa, potendo il candidato anche far effettuare la verifica del materiale il giorno della prima prova...ragione in più per poter far svolgere lunedì il controllo e le prove martedì, giovedì e sabato...

Da: Thunderstorm_in_the sky  08/06/2014 15:29:03
Summum ius, summa iniuria: così recita un vecchio broccardo latino (Cicerone, De Officiis I, 10), che ancora oggi viene ripetuto per ricordare a tutti noi comuni mortali che l'applicazione rigida del diritto è spesso foriera di danni e comporta comunque una ingiustizia.

E' a questo broccardo (oltre che alla frase del libro della "Sapienza" secondo cui "Diligite iustitiam, qui iudicatis terram - Amate la giustizia, voi che siete giudici in terra", ricordataci dal Pres. Giacchetti nell'incipit di un Suo recente articolo pubblicato in questa rivista, nonché alla famosa frase di Talleyrand, secondo cui "Surtout pas trop de zèle - Soprattutto mai troppo zelo") che è corso il mio pensiero nel leggere la pur "nobile" (perché tutela le ragioni di un singolo concorrente, affetto da una grave disabilità) ordinanza del T.A.R. Lazio 6 giugno 2014, n. 2563.
Con tale ordinanza il T.A.R. Lazio, Sez. I Quater (Pres. Orciuolo, Est. Lo Presti) ha sospeso l'efficacia del D.M. con il quale le prove scritte dell'attuale concorso per magistratura sono state fissate in tre giorni consecutivi (25, 26 e 27 giugno 2014), senza tener conto dell'istanza avanzata da un disabile il quale, allegando le sue condizioni di salute (che, a quanto si apprende da fonti giornalistiche - dato che il testo dell'ordinanza non lo dice - gli impongono purtroppo di effettuare continue dialisi), aveva chiesto di fissare le prove scritte in giorni non consecutivi; con la stessa ordinanza è stato ordinato pertanto al Ministero della giustizia di fissare le date in tre giorni non consecutivi, in modo tale da tener conto delle esigenze del disabile.

Ragion per cui il Ministero della giustizia, a seguito dell'ordinanza stessa, si trova di fronte a questo difficile dilemma:

a) azzerare le prove scritte già fissate per i prossimi 25, 26 e 27 giugno 2014, costringendo gli oltre 20.000 candidati che hanno presentato domanda di partecipazione a disdire le prenotazioni alberghiere ed i biglietti aerei o di treno magari già acquistati, in attesa che vengano fissate le nuove date delle prove (che dovranno essere effettuate in giorni rigorosamente non consecutivi, con ulteriore aggravio di spese per tutti i concorrenti, quanto meno per la prolungata permanenza a Roma) e che costringerà anche l'Amministrazione della giustizia a disdire i locali già affittati per l'espletamento delle prove, accertando la disponibilità dei locali per tre giorni non consecutivi;

b) tentare "alla disperata" (tenuto conto degli strettissimi tempi che ormai intercorrono rispetto alle date già fissate) un appello al Consiglio di Stato, per cercare di mantenere ferme le predette date e di trovare una soluzione meno dannosa che cerchi di contemperare le esigenze degli oltre 20.000 candidati e della stessa Amministrazione con quelle (pur rispettabili) del singolo candidato disabile che, minaccia, con il suo ricorso, di provocare un autentico cataclisma, foriero di non irrilevanti danni e di un non preventivabile allungamento dei tempi di espletamento del concorso.

Va notato che con l'ordinanza in questione il T.A.R. Lazio ha, tra l'altro, affermato che "i profili di spesa o di organizzazione del lavoro degli addetti alla procedura concorsuale (spese di affitto dei locali, attività di custodia del materiale delle prove ecc.), devono considerarsi recessivi rispetto alla primaria esigenza di garanzia della possibilità di accesso del ricorrente alle prove in parità di condizioni con gli altri concorrenti".

La motivazione dell'ordinanza in rassegna non si è data tuttavia carico di affrontare il problema (a nulla rilevando il fatto che tale problema non era stato rappresentato dalla difesa erariale) delle spese e delle esigenze organizzative degli oltre 20.000 concorrenti che hanno presentato domanda di partecipazione e che, tenuto conto del breve lasso di tempo che ormai intercorre rispetto alle date fissate, hanno già acquistato i biglietti aerei o dei treni ed hanno prevedibilmente già effettuato le prenotazioni alberghiere.

Nei manuali di diritto amministrativo ancora oggi si ripete la regola - più volte ribadita da M.S. Giannini nei Suoi scritti - secondo cui l'interesse pubblico primario prevale e sussume in sè i pur rilevanti interessi pubblici o privati sub-primari o secondari. E' una regola questa dalla quale non dovrebbe neppure deflettere il G.A., il quale, pur essendo investito della giurisdizione, è chiamato a valutare il presupposto del c.d. "danno grave ed irreparabile" - e quindi dell'interesse pubblico "primario" - in sede di esame della domanda cautelare.

Com'è noto, nella valutazione di tale presupposto il G.A. dispone di un apprezzamento discrezionale molto ampio (alcuni Presidenti, si dice volgarmente nel foro, spesso ritengono che sussiste il presupposto del danno grave ed irreparabile solo nel caso di fatti appunto …. irreparabili e traumatici, qual è per definizione la morte, per altri, invece, è sufficiente un semplice raffreddore), ma di esso deve essere data contezza con apposita motivazione che tenga conto di tutti gli interessi dei soggetti coinvolti (anche di quelli dei soggetti non evocati in giudizio, quali i partecipanti ad un concorso in itinere, che non assumono ancora le vesti di controinteressati).

Di qui una prima lacuna dell'ordinanza in rassegna: nella specie, ai fini dell'apprezzamento del presupposto del danno grave ed irreparabile, non sono stati tenuti in alcun conto i pur rilevanti interessi degli altri concorrenti.

Ma non è la sola lacuna: l'ordinanza non precisa perché non sia possibile organizzare delle prove scritte "ad hoc" (in tre giorni non consecutivi) per il solo ricorrente disabile.

L'ordinanza invece rovescia il ragionamento, affermando che: "la scelta dell'Amministrazione, di articolazione dello svolgimento delle prove scritte in tre giorni continuativi, (non) risponde ad esigenze indefettibili di garanzia dell'anonimato e del buon andamento della procedura, sotto i profili della trasparenza, linearità e selezione dei migliori".

Occorreva invece esaminare perché l'eventuale previsione di prove "ad hoc" per il concorrente disabile - in modo tale da non coinvolgere i rilevanti interessi degli oltre 20.000 concorrenti, nonché quelli della P.A. procedente - poteva comportare un nocumento al buon andamento della procedura ed alla garanzia dell'anonimato.

In passato si è più volte ritenuto infatti da parte della giurisprudenza che lo svolgimento di prove scritte "ad hoc" (magari a seguito della riedizione delle stesse nei confronti di un concorrente, per effetto dell'accoglimento del ricorso da lui proposto) non sia impossibile, perchè non in grado di garantire l'anonimato.

In ogni caso sarebbe sufficiente a tal fine far correggere alla commissione di concorso, unitamente agli elaborati del concorrente disabile, altri elaborati (magari presi a sorte tra quelli già redatti nel medesimo concorso), in modo da salvaguardare il principio dell'anonimato. Salvando in tal modo, come si suol dire, "capra e cavoli" ed evitando così quella "summa iniuria" alla quale facevamo cenno all'inizio.

Qualcuno potrebbe rispondere al broccardo citato, con uno altro altrettanto noto, secondo cui "Fiat iustitia et pereat mundus - Sia fatta giustizia e perisca pure il mondo". Ma è facile rispondere a tale obiezione con un quesito: alla giustizia per gli oltre 20.000 concorrenti che hanno presentato domanda e che si sono organizzati per le prove già fissate da tempo, chi ci pensa?

Giovanni Virga, 8 giugno 2014.

P.S.: proporrei, in occasione delle prove scritte del concorso in questione (che, allo stato, non si sa quando si effettueranno) di assegnare ai candidati il seguente tema: quali sono i presupposti necessari per l'accoglimento della domanda di sospensione del provvedimento impugnato nel processo amministrativo ed in relazione a quali soggetti va valutato il presupposto del "periculum in mora".

P.S. n. 2: il TAR Lazio, nell'accogliere la domanda di sospensione di un disabile che non è in grado di partecipare alle prove di concorso per tre giorni consecutivi, è certo che lo stesso ha una idoneità fisica (ancora oggi richiesta ai pubblici dipendenti) per svolgere i normali compiti di istituto richiesti ad un magistrato (che richiedono spesso la presenza continua, specie nel caso di delicate indagini o processi)? O nel caso di processi o di indagini urgenti sarà necessario differirli a giorni non consecutivi, per tenere conto delle esigenze di salute del disabile divenuto magistrato? Una cosa è comunque certa: che l'interesse pubblico - nella specie rappresentato non solo dalle esigenze della P.A. ma anche dai diritti degli oltre 20.000 concorrenti - non può essere "piegato" alle esigenze (pur rispettabili) di un singolo privato. In caso diverso, si va verso il caos.

Da: Samourai 08/06/2014 15:29:11
UNICA SOLUZIONE..... Ferme le date per tutti con corsisti.... E per il disabile prove in videoconferenza a giorni alterni strettamente sorvegliato

Da: robertinoooo  -banned!-08/06/2014 15:29:55
studiate perché non cambierà niente. Il ministero ignorerà l'ordinanza oppure, più probabilmente, sarà il Consiglio di Stato ad annullarla, e il concorso si farà nelle date stabilite. Salvo poi il rischio di un annullamento dell'intera giostra, quando si affronterà il merito della questione sollevata dea ricorrente escluso.

Da: zorro1 08/06/2014 15:30:03
Non riesco a non litigare perché questo concorso mi sta bruciando l'esistenza.
A chi diceva che a 26 anni, giovane e baldo, andava a fare il concorso. eccoti dimostrato come è questo concorso.
Aspetti degli anni solo perché si tenga e quando lo fissano arriva la sorpresa finale a distanza di 15 giorni.
Non posso dire che penso a proposito di questo Paese perché la cassazione ha detto che è reato esporlo in pubblico.

Da: antoniella1 08/06/2014 15:30:55
considerata poi la difficoltà di allungare la sessione dei scritti, e dover così trovare la disponibilità di roma fiera per 20.000 persone per altri uno o due giorni..la vedo dura

Da: dovevo fare medicina 08/06/2014 15:31:11
sicuramente sbaglio data la mia pochezza in generale, ma vorrei capire da dove zorro1 ha preso la notizia che 10 anni fa si svolgevano solo due prove su tre. mi pare che sia nel 2000 che nel 2004 siano state estratte tutte e tre le tracce per le prove.

Da: zorro1 08/06/2014 15:31:42
Bene.
Le mie argomentazioni usate da Virga.
Così ora i molestatori la pianteranno di fare i saccenti.

Da: luuna 08/06/2014 15:31:54
Si effettivamente c'è l'articolo 6, comma 1, D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 (D.P.R. che disciplina i pubblici concorsi) che impone il minimo spatium temporis di 15 giorni per la convocazione agli scritti!

Da: zorro1 08/06/2014 15:33:07
La motivazione dell'ordinanza in rassegna non si è data tuttavia carico di affrontare il problema (a nulla rilevando il fatto che tale problema non era stato rappresentato dalla difesa erariale) delle spese e delle esigenze organizzative degli oltre 20.000 concorrenti che hanno presentato domanda di partecipazione e che, tenuto conto del breve lasso di tempo che ormai intercorre rispetto alle date fissate, hanno già acquistato i biglietti aerei o dei treni ed hanno prevedibilmente già effettuato le prenotazioni alberghiere.

esatto
manca solo la citazione di zorro: scientificamente sarebbe stato più corretto.

Da: valentinovg 08/06/2014 15:34:01
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=585355804896063&id=185513861546928

tranquillizzo tutti voi candidati al concorso, il concorso si farà: basta fare ricorso al consiglio di stato con richiesta di sospensiva presidenziale inaudita altera parte oltre che collegiale per mancanza dei criteri di ammissione al concorso (art. 2 bando, il candidato dichiara che sia fisicamente idoneo all'impiego a cui aspira") per eccepire il vizio di legittimazione al ricorso del candidato che vuole le date alterne!!
Chissà se l'avvocatura dello stato lo eccepirà

Da: zorro1 08/06/2014 15:34:24
per dovevo fare medicina.
tu sai poco e parli in eccesso.
dal 2002 al 2007, si tenevano solo due prove sorteggiate.
Stava nella legge.
quella che non conosci
e che invece io e virga interpretiamo peerfettamente.

Da: zorro1 08/06/2014 15:35:41
Per valentino.
Essere costretto alla dialisi non legittima un giudizio prognostico sulla inidoneità all'impiego.
No grazie
fallo tu il ricorso cautelare in appello.

Da: dovevo fare medicina 08/06/2014 15:39:26
per zorro1, ma nn ci pensare proprio a metterti sullo steso piano di Virga. io sarò pure zero ma tu nn scherzi mica.

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