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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: so07/04/2014 12:59:11
ma dove l'hai letto? dov'è sto elenco mi date il link?

Da: capitone07/04/2014 13:01:38
https://www.giustizia.it/resources/cms/documents/365_posti_magistrato_domande_irricevibili.pdf

Da: so07/04/2014 13:04:44
evidentemente non l'avrai inviata per email poi. Non ti è arrivato il codice?

Ma ci sono ben 4 tipi che si chiamano "macrì" e che risultano irricevibili......

Da: capitone07/04/2014 13:12:10
è vero, mi trovo il bollettino pagato, mi trovo la scansione della domanda, ma non mi trovo la ricevuta!

Da: x derbeza 07/04/2014 13:20:45
Ma non dire puttane ma li hai visti i video su you tube del concorso del 2008

X capitone
Stai a casa

Da: ahahah...07/04/2014 13:33:03
ahahahah ma si può essere più idioti

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Da: Derbeza07/04/2014 13:34:59
Eh lo so, è facile, per voi xdenti, nascondervi dietro la scusante del concorso truccato.. Peggio per voi

Da: x derbeza 07/04/2014 14:07:17
Come mai allora te sei sempre qui? Non hai ancora vinto? Ahah

Da: Ispettore del lavoro07/04/2014 15:31:05
Oggi ho eseguito un'ispezione che voi, poveri mantenuti, non potete nemmeno immaginare. Che soddisfazione!

Da: Piretino 07/04/2014 15:34:25
Che noia.. Ispettore, perché non pensi solo a fare il tuo lavoro?

Da: Ispettore del lavoro07/04/2014 15:39:33
Ispettore del lavoro, prego. Sin da piccolo, ovvero prima di iniziare a guadagnare 1.400 euro, il mio sogno era fare le ispezioni e non farmi mantenere dai genitori. Viva gli ispettori del lavoro!

Da: Piretino 07/04/2014 15:45:04
Appunto. Pensa al tuo lavoro, non a noi.
Ciao.

Da: ...07/04/2014 15:51:28
sei un po' ambiguo caro ispett. (fin da piccolo il mio sogno era fare le ispezioni)

Da: BASITO 07/04/2014 15:56:55
Pazzi

Da: Ispettore sanitario07/04/2014 16:05:43
Ispettore del lavoro, stai esagerando e rischi, continuando di questo passo, di risultare volgare. Pertanto, a nome di tutti gli ispettori d'Italia, ti chiedo di darti un contegno.

Da: ispettore concorso magistratura07/04/2014 16:29:51
Egregi colleghi ispettori,
state infangando la categoria quindi vedete di darVi un tono e di nobilitare la Vostra loquela

Da: Per quelli sopra 07/04/2014 16:32:20
La figlia d magistrato e l'altro che sono al terzo tentativo. Non vi vergognate di esser arrivati a 32-33 anni senza uno straccio di esperienza lavorativa????
Sapete che, benissimo che vi vada, comincerete a fare i mot a fine 2016???? Cioè a 36 anni???? Io mi vergogno per voi lavorando dal mese dopo laurea: settembre 2003 ed ho la vostra età

Da: ciao raga07/04/2014 16:56:07
quelli che mi fanno più ridere sono quelli della serie "non capisco come si possano dire cose del genere in forum di aspiranti magistrati"

Da: BASITO 07/04/2014 17:02:44
Discorsi seri no eh?

Da: Moralizzatore 07/04/2014 17:02:58
Beh, penso sia fuori discussione che qualcosa la "aspirano" di sicuro

Da: In generale... 07/04/2014 17:08:34
...l'ispettore del lavoro e' quella classica figura di uomo forforoso che entra negli uffici e sta simpatico più o meno quanto un gatto attaccato sui maroni? Così, per curiosità...

Da: BASITO 07/04/2014 17:18:25
Tanta direi!!!!

Da: smiles07/04/2014 17:19:34
Il segretario della commissione d'esame per entrare in magistratura racconta: l'eroe di Mani Pulite non raggiunse la sufficienza, poi ci furono pressioni e il voto fu corretto


Gian Marco Chiocci - Sab, 23/01/2010 - 10:08
commenta
«Ma voi del Giornale non sapete una cosa pazzesca su Antonio Di Pietro e il giudice Corrado Carnevale, sì proprio quello a cui gli amici di Tonino danno addosso dicendo che aggiustava i processi per conto di Cosa nostra...».


L'incipit della confidenza di Elio Belcastro, parlamentare uscente dell'Mpa di Raffaele Lombardo, ci rimanda a quando nel 1980-81 il cosiddetto giudice «ammazzasentenze», da presidente della commissione d'esami del concorso in magistratura, fece di tutto per promuovere l'allora vice commissario di polizia molisano che ai test aveva fatto una figura a dir poco penosa. («Avevo letto il curriculum di Antonio Di Pietro - ha raccontato Carnevale -: era stato emigrante, si era arrabattato molto, questo mi indusse a essere clemente. Se devo pentirmi di tutto, come pretendono molti, mi pento anche di aver fatto promuovere Di Pietro. Nei concorsi per magistrati non bisognerebbe tenere conto di considerazioni pietistiche. In base all'esame però non avrebbe meritato il voto minimo che gli abbiamo attribuito...»). Belcastro ci fa subito capire, scandendo bene le parole, che Tonino non era nemmeno riuscito a prenderlo quel voto, minimo. «Tempo fa l'ex procuratore capo di Roma, Felice Filocamo, che di quella commissione d'esami era il segretario, mi ha raccontato che quando Carnevale si accorse che i vari componenti avevano bocciato Di Pietro, lo chiamò e si arrabbiò molto. Filocamo fu costretto a tornare in ufficio, a strappare il compito del futuro paladino di Mani pulite e a far sì che, non saprei dire come, ottenesse il passaggio agli orali, seppur con il minimo dei voti». Bocciato e ripescato? Magistrato per un falso? Possibile? Altro che recriminazioni per l'ipergarantista Carnevale che proprio grazie ai giustizialisti alla Di Pietro si ritroverà a lungo nei guai. Non ci resta che chiedere direttamente a lui, all'integerrimo magistrato in pensione Felice Filocamo, che agli esami orali proprio con Di Pietro ebbe un curioso botta e risposta. «Nel grande giorno - scrive Filippo Facci nel suo libro su Di Pietro - gli chiesero un documento perché si identificasse e reagì stizzito: "Ma io sono il commissario Di Pietro". "Si, certo, ma solo quando me lo avrà dimostrato"...».

Giudice Filocamo, scusi il disturbo. Sappiamo che lei non ha mai parlato di questa storia degli esami di Antonio Di Pietro per indossare la toga. Ma l'onorevole Belcastro ci ha riferito che...

«Fermatevi. Parlate con il giudice Carnevale, è lui l'autore di tutto (risatina), di quella raccomandazione. Io ero solo il segretario della commissione, chiedete, chiedete a Carnevale».

Corrado Carnevale si è già espresso dicendosi pentito d'aver raccomandato Tonino a diventare un pm. L'onorevole Belcastro, riferendo di una vostra confidenza, ci ha raccontato che non si trattò solo di raccomandazione ma di molto di più, e di più grave, a seguito di un esame quantomeno disastroso da parte di Di Pietro. Esame ben al di sotto della sufficienza e a seguito del quale sarebbero stati strappati compiti e verbali. Sarebbe stato commesso un reato...
«Che ormai sarebbe prescritto (risata). La prego, la fermo. Diciamo che anche se sono passati tanti anni è antipatico rivelare quelli che sono, e restano, i segreti di una camera di consiglio. Non si fa. Non mi faccia scendere nei particolari che vi ha riferito Belcastro, non è mio costume, non insista».

Almeno se lo ricorda quell'esame?
«E come non me lo ricordo? L'esame del vicecommissario Di Pietro è stato... poco decoroso perché insomma... la commissione era convinta che non dovesse essere promosso. Poi è successo quello che è successo e...».

E?

«E... niente. In quell'occasione è stato fortunato (risata). Seguendolo, negli anni, ho potuto notare come sia stato sempre fortunato. Come quando prese soldi e regali da quelle persone lì, a Milano. Si è detto che non era reato, benissimo, ma non fu una cosa molto decorosa per lui e per la magistratura. Così come non ha fatto una bella figura quando venne sospeso dal consiglio nazionale forense per aver tradito il mandato difensivo di un suo assistito accusato d'omicidio, che peraltro, se non ricordo male, era pure il suo migliore amico».

A proposito di questo «tradimento» la Cassazione ha appena chiuso il caso confermando la «condanna» a Di Pietro.
«Ecco, appunto, per indegnità, per scorrettezza, più di questo che gli devono dire?».

Non ce ne voglia, Filocamo. Ma dobbiamo tornare all'esame di Di Pietro perché le cose riferite dall'onorevole Belcastro, anche se il reato è prescritto, sono comunque di una certa rilevanza. Belcastro parla di verbali e compiti strappati...
«Strappare i verbali... dico... strappare... guardi, in camera di consiglio ognuno esprime la propria opinione, e alla fine, sommando le opinioni, ha prevalso l'opinione generale contraria alla promozione di Di Pietro. Poi, con l'intervento di qualcuno che ha ritenuto che quella decisione non fosse... come dire... beh, ha capito, la commissione poi cambiò idea. Ci furono delle discussioni, la decisione venne rivista. Se chiedete al giudice Carnevale vi può dire lui come andarono veramente le cose. Lui era il capo, lui era il presidente. Io ero solo il segretario della commissione e il segretario, verbalizzavo punto e basta, non avevo poteri decisionali».

Faccia uno sforzo, presidente. Davvero non si ricorda se ha strappato il compito di Di Pietro e se poi qualcun altro l'ha riscritto?
«Cercate di capire... sono passati trent'anni...».

Da: smiles07/04/2014 17:20:58
Fotocopiatrice sventa l' imbroglio al concorso
«Il diavolo fa le pentole, ma non i software». Se n' è accorta un giudice, sospesa ieri dal Csm perché autrice di uno sgangherato tentativo di truccare il concorso di accesso alla magistratura. Impresa mandata a monte, e qui sta il bello, da una fotocopiatrice integerrima e legalitaria che, ribelle alla commissaria che stava procedendo alla manipolazione notturna dell' esame di una candidata, ha deciso di rovesciarle addosso centinaia e centinaia di fotocopie con l' irruenza incontenibile e devastante della cascata dell' Iguassù. Magistrati, carte truccate al concorso Una fotocopiatrice sventa l' imbroglio Riaperta la busta di una candidata bocciata. Un pg confessa: non so cosa mi è preso Il caso raccontato dalla rivista online «Diritto e giustizia» All' ultima sessione del marzo 2002 si è cercato di favorire la figlia di un ex componente del Csm La commissaria ieri è stata sospesa dalle funzioni e dallo stipendio Un codice personale inserito al posto del numero di copie fa scoprire la manomissione Per ore, mentre la macchina buttava e buttava e buttava fogli, la donna si è dannata l' anima per arginare il diluvio e far sparire le voluminose prove. Pensava d' esserci riuscita. Finché al mattino la belva elettronica si è risvegliata e... Ma è meglio ripartire dall' inizio. Al centro della vicenda, racconta Diritto e giustizia, un quotidiano on-line diretto da Roberto Ormanni ed edito dalla Giuffrè, specializzata in pubblicazioni giuridiche, c' è l' ultimo concorso per l' accesso alla magistratura, indetto il 12 marzo 2002. Tra i tantissimi candidati, che sognano ancora di indossare una toga nonostante le polemiche contro il «cancro» giudiziario, ce n' è almeno uno che porta un cognome importante: Gabriella Ferrara, figlia di un alto magistrato che fino all' anno scorso faceva parte del Csm per la corrente di Unicost. Niente di speciale, intendiamoci: di raccomandazioni e «aggiustamenti» è piena la cronaca. Basti ricordare l' esame di Stato per avvocati del 1997 a Catanzaro, quando la Finanza accertò che 2.295 temi su 2.301 partecipanti erano uguali in ogni dettaglio, perfino in alcuni errori di ortografia. O il concorso per l' abilitazione all' insegnamento del 2000 a Salerno e a Latina, dove alcuni commissari furono intercettati mentre chiedevano una bustarella di milioni: «Spenderà un po' ma può considerarsi promosso». O ancora l' esame di ammissione all' albo dei giornalisti professionisti del 1991, quando la presenza di un folto gruppo di raccomandati venne scoperta per caso da un computer lasciato acceso nella sala stampa del Senato proprio sul file nel quale il caposervizio di un' agenzia, commissario esaminatore, aveva preso nota delle prime righe dei temi di tutti quelli da promuovere. Né sono mancati, negli anni, altri episodi esilaranti. Come quella strepitosa sfida per il posto di primario di Ostetricia in un ospedale di Genova dove i tre chirurghi chiamati a dimostrare la loro perizia col bisturi simulando un' operazione su una donna (la rimozione di un uretere), fecero la loro prova sul cadavere di un uomo già svuotato di tutto perché sottoposto a un' autopsia. Meglio: non la fecero. Il che non impedì alla commissione (miracolo!) di dare dei tre «non interventi» di ostetricia sul corpo di un maschio tre differenti valutazioni. Il concorso per l' ingresso in magistratura di cui parliamo, però, stando alla ricostruzione del giornale, passerà alla storia come la pasta e fagioli dei «Soliti ignoti». Tutto comincia il giorno in cui Clotilde Renna, un magistrato di Cassazione con funzioni di sostituto procuratore generale presso la Corte d' Appello di Napoli, moglie di un presidente di sezione del Civile e componente della commissione esaminatrice, chiede ai colleghi come sia andata Gabriella, la sua protetta: «I colleghi mostrano il risultato: respinta, c' erano alcune lacune che non consentivano un giudizio favorevole. "Ma come - chiede il magistrato-commissario - è una ragazza molto brava". "Sarà - rispondono -. Ma la prova non va bene". Il giudizio era già stato verbalizzato, non c' era più niente da fare». Povera ragazza: come rimediare? Pensa e ripensa, la commissaria ha un' idea: «ritoccare» il compito con qualche aggiunta per consentire poi all' aspirante toga di fare un ricorso al Tar contro la bocciatura. E così, nottetempo come un topo d' appartamento, la nostra giudicessa penetra negli uffici dove sono custodite le prove scritte, «riapre la busta della candidata bocciata e inserisce alcuni fogli». Non contenta, come tocco finale, decide di fotocopiarli. E qui casca la Renna. Per azionare la macchina, infatti, ogni magistrato della commissione deve inserire il proprio codice a quattro cifre. La donna esegue ma nella fretta commette un errorino: riscrive il codice nello spazio dove si programmano le copie da stampare. E si ritrova come Topolino nell' «Apprendista stregone» di «Fantasia»: la fotocopiatrice, scossa da un sussulto di rivolta morale, comincia a sfornare centinaia e centinaia e centinaia di fogli fino a passare il migliaio. La poveretta tenta disperatamente di porre un argine all' esondazione cartacea e preme tutti i pulsanti possibili e tenta di staccare la spina e di distruggere quella massa di documenti che stanno travolgendo la sua furbata, la sua carriera, la sua vita stessa... Ma la macchina, spietata e implacabile come una toga rossa, non vuol sentire ragioni. E vomita, vomita, vomita... Finché, finalmente, dopo un' eternità, si ferma. Clorilde Renna tira un sospiro di sollievo, porta via non si sa come tutto quel po' po' di carta, controlla che sia tutto in ordine, spegne la luce e se la fila: «Oddio, è andata!». Macché. La mattina, all' arrivo in ufficio, il primo cancelliere prova a fare una fotocopia. Niente. Che c' è? Finita la carta. Scrupoloso, inserisce una risma nuova di A4. E la macchina virtuosa, come la scopa impazzita di Disney, ricomincia a vomitare: uno, due, tre, quattro... Fino a un centinaio di fogli. Tutti col loro bel timbro, le loro firme, le loro vidimazioni... Scandalo. E immediato tentativo di metterci se possibile un coperchio sopra: meglio non farlo sapere troppo in giro. La notte dopo, colta dal panico e dalla convinzione che comunque sarebbe stata scoperta, Clotilde Renna vuota il sacco con un collega: «Non so cosa mi sia preso...». Sssssh! Silenzio, che non si sappia in giro... La commissaria dà le dimissioni, viene sostituita, se ne torna a casa. Ieri, l' epilogo, col verdetto del Csm: sospensione dalla funzione e dallo stipendio. E quando se le dimenticherà, quelle fotocopie? E quando se le dimenticherà, quelle fotocopie? E quando se le dimenticherà, quelle fotocopie? E quando... Gian Antonio Stella 1991 Esame per giornalisti I raccomandati sono scoperti perché si trova un «file» su cui il caposervizio di un' agenzia, esaminatore, aveva annotato le prime righe dei temi di quelli da promuovere 1995 Concorso vigili urbani A Rimini il capo dei vigili viene arrestato durante un concorso per alcuni posti in Comune. Le buste destinate ai 20 candidati che devono vincere contenevano anche le risposte 2002 Prove per uditori giudiziari Il più recente concorso per l' accesso alla magistratura è stato indetto il 12 marzo del 2002. Hanno partecipato 25.109 candidati fra aspiranti giudici e aspiranti pubblici ministeri. I posti disponibili erano 350 1997 L' esame per avvocati Controllando i compiti dei concorrenti all' esame di Stato per avvocati a Catanzaro la Finanza accerta che 2.295 temi su 2.301 sono uguali in ogni dettaglio 2000 Il concorso a cattedra Concorso per l' abilitazione all' insegnamento del 2000 a Salerno e a Latina: alcuni commissari vengono intercettati mentre chiedono bustarelle milionarie

Stella Gian Antonio

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(12 luglio 2003) - Corriere della Sera

Da: ...07/04/2014 17:28:53
purtroppo sappiamo tutti che queste cose accadono in qualsiasi concorso, anche in magistratura, nessuno è nato ieri. Ma si spera che ci sia un numero di posti disponibile per i meritevoli. A pensare diversamente, è meglio non imbarcarsi in nessun concorso. Più che studiare e vigilare, non possiamo fare.

Da: per il vigilante07/04/2014 17:47:41
portati una bella torciona, mi raccomando ahahaha

Da: armeno07/04/2014 18:02:46
Per i codici come vi state orientando???
Questi ragionati di Garofoli sono buoni e accettati al concorso??
voi che prendete???
Mamma mia quante spese!!!!!
I prezzi sono alti.
per fare questo concorso ci vogliono : 500 euro per stare a roma, 140 per aereo, circa 200 per codici, circa 300 per libri.  Alcuni poi fanno i corsi ( almeno 1200 euro) !!!.
Insomma una bella torta per tutti.......
Uno spende una marea di sordi per un sogno con il rischio concreto di trovarsi messo peggio di prima......
EVVIVA L'ITALIA!!!!

Da: kilo07/04/2014 18:19:27
usa i codici meno costosi.....non serve a molto il codice al concorso.....basta avere l'essenziale

Da: kilo07/04/2014 18:20:02
ed un calcione nel sedere se si dispone di tale vantaggio

Da: ciao raga07/04/2014 18:22:44
concordo ... codici essenziali, l'importante è la tua testa

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