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Concorso MAGISTRATURA 2013
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Da: pop24/01/2014 18:13:14
altra domanda provocatoria ma senza intenti polemici, per lessio o altri: scorrendo i forum o anche fb noto che LA GRAN PARTE di coloro che tentano il concorso e/o lo vincono sono del centro- sud italia. Quindi 1) quelli del centro-sud aspirano maggiormente a questa professione e quindi, numericamente, tentano di + il concorso e lo vincono di +?; oppure 2) quelli del centro - sud sono più preparati?

Da: dioce24/01/2014 18:28:42
scusate mi rivolgo a coloro che hanno vinto: potreste postarci un tema da voi redatto in modo tale da capire che caspiterina scrivere per passare? grazie

Da: LESSIO 24/01/2014 18:29:10
Si mi pare che le donne incinte abbiano agevolazioni,  ad es se di solito è possibile andare in bagno solo dopo 2 ore dalla dettatura della traccia, loro possono andarci prima. Riguardo la provocazioni sulla percentuale di nordisti o sudisti... Non saprei.. Io sono del nord e conosco un sacco di vincitori del nord Italia.

Da: Tania78024/01/2014 18:43:47
Infatti non credo sia una questione geografica, anche se per esempio nel mio Foro di appartenenza per il 99% i magistrati degli ultimi 10 anni sono napoletani

Da: danoncredere24/01/2014 18:54:22
"Ondata di ricorsi dopo il «trionfo». Un giudice: annullare tutto. Concorsi per giudici, Napoli capitale dei promossi . L'area coperta dalla Corte d'appello ha «prodotto» un terzo degli aspiranti magistrati. E un terzo degli esaminatori". di Gian Antonio Stella.

O la statistica è birichina assai o c'è qualcosa che non quadra nell'attuale concorso di accesso alla magistratura. Quasi un terzo degli aspiranti giudici ammessi agli orali, che cominceranno fra un mese, vengono infatti dall'area della Corte d'Appello di Napoli, che rappresenta solo un trentacinquesimo del territorio e un dodicesimo della popolazione italiana. Un trionfo. Accompagnato però da una curiosa coincidenza: erano della stessa area, più Salerno, 7 su 24 dei membri togati della commissione e 5 su 8 dei docenti universitari. Cioè oltre un terzo degli esaminatori. Il che sta scatenando una serie di ricorsi che, insieme con l'inchiesta penale aperta dopo la scoperta dello scandalo della fotocopiatrice di cui il Corriere ha già scritto e con la denuncia di un giudice indignato che ha chiesto a Ciampi l'annullamento della prova, rischiano di far saltare tutto. Sia chiaro: alla larga da ogni tentazione anti-meridionalista. Moltissime delle vittime di questa «anomalia», come provano le email furibonde inviate ai siti Internet specializzati quali  http://www.sarannomagistrati.it, sono giovani laureati meridionali certi d'avere subito un sopruso. Meridionali (e napoletani «sfortunati») sono molti dei firmatari degli esposti al Tar. E ancora meridionale è l'avvocato Giovanni Pellegrino, già senatore della sinistra, al quale sono state affidate una cinquantina di denunce. Un esempio solo: in tutta la Sardegna coloro che hanno superato sia la «preselezione informatica» sia gli scritti, sono stati 6. Uno ogni 266 mila abitanti dell'isola. Contro una media nazionale (alzata dall'impennata partenopea: uno ogni 43 mila) di un promosso ogni 137 mila che senza la Campania sale a uno ogni 187 mila. Tutti tonti, i bocciati?

Mah...

Forse vale la pena di ripartire dall'inizio. E cioè dalla mattina del 24 settembre 2002 in cui i laureati in giurisprudenza che sognano di entrare in magistratura partendo dal ruolo di uditore giudiziario vengono convocati alla selezione preliminare, un test su una scelta di alcune decine di quiz presi dai 15.743 pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale. Le sedi d'esame sono quattro: Torino (tutti i candidati del Nord, tranne l'Emilia), Roma (tutti quelli del Centro, più l'Emilia-Romagna, la Campania e Reggio Calabria), Bari (tutti quelli della Puglia, della Basilicata e di Catanzaro) e Palermo (tutti i siciliani). I convocati sono 25.204, dei quali 1.236 di Roma e del Lazio, 1.008 del  distretto di Corte d'Appello di Napoli (tutta la Campania, meno Salerno), 414 di quello di Milano e della Lombardia occidentale (Bergamo, Mantova e Cremona stanno con Brescia). Alla preselezione, in realtà, si presentano in 10.153. Dei quali circa un quinto (1.952, più gli emiliani dirottati alla sede d'esame di Roma) delle regioni settentrionali. Una quota molto bassa, rispetto alla popolazione che, Emilia-Romagna compresa, rappresenta il 44% della popolazione italiana. Prova provata che la toga non gode, al Nord, del fascino che esercita sui giovani del centro ma soprattutto del Sud della penisola. Una disaffezione grave. Accentuata, diciamo così, tra i membri della commissione esaminatrice, presieduta da Michele Cantillo, a lungo presidente della commissione tributaria di Salerno e poi di una sezione della Cassazione. Commissione che vedeva la presenza di 11 giudici (6 delle regioni settentrionali tra i quali Francesco Saverio Borrelli) del Centro-Nord, in rappresentanza del 66% per cento della popolazione italiana, e 13 del Sud, dei quali 7 di Napoli o Salerno, in rappresentanza del restante 34%. Ma ancora più anomala era la composizione della fetta accademica della commissione: su 8 professori, infatti, uno veniva da Teramo e tutti gli altri dagli atenei del defunto Regno delle Due Sicilie, con una preponderanza straripante di docenti napoletani: cinque su otto. Tutto regolare, per carità. Tutto regolare. Ma non è questo un metodo geniale per portar acqua al mulino di quei razzisti nostrani che ragliano di una «giustizia terrona»? Non sarebbe stata più saggia, moralmente e politicamente, una scelta meno squilibrata? Certo è che il cammino del concorso è stato fin dall'inizio accidentato. In plateale contrasto con le regole più ovvie previste per un concorso che doveva assumere 350 persone nel ruolo e nel settore più delicati della pubblica amministrazione, per esempio, i fogli consegnati per la prova scritta agli esaminandi non erano firmati dal presidente o da un suo incaricato ma solo timbrati. E furono distribuiti così disordinatamente che moltissimi sono stati portati a casa dai candidati (e se fu possibile portarli fuori è ipotizzabile che qualcuno avesse potuto anche portarli dentro, magari già compilati) per finire come prova delle irregolarità nei fascicoli delle denunce alla magistratura. Alla diffidenza seminata tra i giovani con questo andazzo un po' arruffone per una prova così delicata, fu aggiunta una scheda elettronica con i quiz, tipo la nuova patente di guida, non sorteggiata ma nominale: a Mario Rossi i quiz destinati a Mario Rossi, a Luigi Bianchi i quiz destinati a Luigi Bianchi, con tanto di fototessera dell'aspirante uditore. Viva la fiducia, ma non sarebbe stato meglio evitare anche il sospetto che il raccomandato Tizio Caio avesse avuto i suoi 90 quiz accuratamente scelti tra i più facili? Non bastassero le polemiche, ecco arrivare infine lo scandalo fatto esplodere dalla «fotocopiatrice legalitaria e giustizialista».

Ricordate? Una delle toghe della commissione, la napoletana Clotilde Renna, chiese ai colleghi come fosse andata una sua protetta. Ricostruzione del giornale onlineDiritto e giustizia edito dalla Giuffrè: «I colleghi mostrano il risultato: respinta, c'erano alcune lacune che non consentivano un giudizio favorevole. "Ma come - chiede il magistrato-commissario - è una ragazza molto brava". "Sarà - rispondono - ma la prova non va bene". Il giudizio era già stato verbalizzato, non c'era più niente da fare». A quel punto la donna, decisa comunque ad averla vinta, si introdusse di notte nella sala dov'erano custoditi i compiti, aprì la busta con l'esercizio della raccomandata, infilò un nuovo foglio con alcune correzioni che avrebbero permesso alla sua coccola di fare ricorso al Tar contro la bocciatura. Non contenta, per dimostrare quanto aveva fatto a chi le aveva chiesto un occhio di riguardo per la pulzella, tentò di fare una copia del falso. Al che la fotocopiatrice si ribellò e, grazie all'errore d'impostazione nella programmazione delle copie, cominciò a sfornarne per ore e ore, a centinaia e centinaia. Col risultato di smascherare l'imbroglio e di far scattare la denuncia, l'inchiesta, la rimozione di Clotilde Renna dalla commissione. «Se irregolarità vi è stata, e questo sarà oggetto di accertamento», avrebbe dichiarato la donna poco prima di essere sospesa, «tengo a precisare che la serenità della commissione non può essere in alcun modo messa in discussione e così i lavori da essa compiuti». Grazie, ex-giudicessa: se ce lo garantisce lei! Macché: per niente rassicurati dalla serenità della visitatrice notturna, i giovani laureati non ammessi agli orali hanno preso a tempestare Internet di domande. Come faceva la Renna a chiedere notizie di un nome, qualunque fosse, se i temi devono per legge restare anonimi fino al momento in cui tutti (tutti) sono già stati corretti? E come potevano i colleghi della commissione risponderle che la sua protetta era stata trombata se anche per loro ogni compito doveva essere anonimo? E chi diede alla magistrata nottambula le chiavi della stanza dove stavano gli scritti? E come fece la falsaria a individuare la busta giusta se questa doveva essere priva di segni di identificazione? Insomma: siamo sicuri che noi cittadini stiamo assumendo come magistrati tutte persone perbene e non anche qualche furbetto che ha mischiato le carte per indossare la toga?

Il ministero e il Csm hanno niente da dire? Ma non è finita. Alla lista dei dubbi, infatti, se n'è aggiunto un ultimo. Messo chiaro e netto in questi giorni in un esposto a Carlo Azeglio Ciampi, Roberto Castelli e Virginio Rognoni dal giudice onorario Carlo Michele Mancuso. Il quale, forte di un cognome siciliano che da solo spazza via ogni ipotesi di polemica anti-meridionalista o bossiana, non solo si richiama a tutte le perplessità già riassunte («pare certo che la correzione degli scritti non è avvenuta in modo collegiale» e senza «alcuna garanzia di eguaglianza, imparzialità e legalità nei confronti di tutti») ma chiede di annullare il concorso anche per lo strabiliante trionfo dei candidati campani: «E' difficile pensare a una percentuale così alta di candidati appartenenti a un solo distretto giudiziario».

Mancuso parla espressamente di «provato favoritismo». Altri, più benevoli, citano la mitica tradizione giudirica napoletana. Oppure la preparazione fornita dalle grandi scuole partenopee quali quella di Rocco Galli, così famosa e così frequentata che i corsi ormai si tengono solo a Roma in ampie sale da centinaia di posti quali il cinema «Nazionale» o il teatro «Sistina». O ancora la preponderanza tra gli aspiranti giudici di giovani meridionali, preponderanza che fatalmente porterebbe ai risultati di oggi.

Tutto vero. I numeri, però, danno da pensare: è mai possibile che gli ammessi agli orali dei distretti di Napoli e Salerno (un 25° dei candidati, inizialmente) siano 132 e cioè il doppio di tutte le regioni del Nord che messe insieme (tolta l'Emilia Romagna) arrivano stentatamente a 74? Possibile che i ragazzi laziali passati ai preliminari e agli scritti siano stati il 3,7% e quelli campani (tolta Salerno) addirittura il 12%?

Possibile che la Campania abbia poco più degli abitanti della Sicilia ma il quadruplo (132 contro 36) dei quasi-giudici e tre volte la popolazione della Sardegna ma 22 volte più geni del diritto? Per non parlare del rapporto con alcune regioni settentrionali come il Veneto e il Friuli, che insieme fanno più abitanti della Campania ma si ritrovano con una dote di futuri magistrati otto volte più bassa: 17 contro 132. Tutti mona? Domanda: c'entra qualcosa, in queste eccentriche coincidenze, un pizzico  di campanilismo, familismo, favoritismo? A meno che non sia una domanda impertinente...

Gian Antonio Stella (La Stampa 10 09 04 - tratto dal Corriere della Sera)

Da: bah...24/01/2014 19:15:25
sinceramente non mi scandalizza più nulla, purtroppo

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Da: speak24/01/2014 21:36:01
infatti è una grandissima presa per il culo questo concorso

Da: uffaoh24/01/2014 22:46:36
però che palle buttare sangue sui libri per nulla...è solo la speranza che ci resta da coltivare per tutto il resto c'è mastercard

Da: Rossella24/01/2014 23:16:26
dobbiamo crederci,invece!!
studiamo e andiamo a fare bene le prove!!

Da: lorena83 24/01/2014 23:18:54
notizie sulle date degli scritti?

Da: frsn24/01/2014 23:20:44
c'ero anch'io l'anno scorso e confermo quanto detto da Lessio. anche a me nel bagno chiesero di alzare la maglietta.
clima opprimente, preparatevi, è pesante sul serio.

Da: Pig 25/01/2014 00:05:15
Io c'ero nel 2011.. Stessa cosa, controlli serratissimi, in bagno dopo tre minuti ti veniva l'ansia perché ti bussavano alla porta...... "Dottoressa, tutto bene?" Io ricordo la sensazione di alienazione totale per otto ore. Concordo con chi dice che questo concorso ancor prima della preparazione giuridica mette a dura prova la resistenza fisica e psichica...

Da: Pe 25/01/2014 08:01:45

Da: ...........25/01/2014 09:56:18
La gran parte di coloro che provano e/o vincono il concorso sono del Sud Italia per una semplice ragione, statistica e ormai nota a tutti: al sud Italia ci sono ben poche chance di lavoro per i laureati in giurisprudenza, l'attività professionale offre ben poche soddisfazioni e prospettive di carriera. Nella maggior parte dei casi a 35 anni ti ritrovi sfruttato e con un compenso da fame... Pensare ad una carriera in azienda è poi un'utopia, in quanto Aziende che assumono praticamente non ce ne sono...La situazione è totalmente diversa al Nord, che, oltre ad offrire possibilità all'interno degli uffici legali di Aziende, consente di svolgere la professione in maniera decisamente più soddisfacente.... C'è molto più lavoro e soprattutto gli studi offrono compensi più che dignitosi.....
La differenza è spiegata dalla solita piaga del lavoro che, al Sud, manca.... Ed è la stessa ragione per cui molti ragazzi scelgono di arruolarsi e di entrare nell'arma...
Fermo restando questo, ci sono comunque molti magistrati provenienti dal Nord, ne conosco diversi anch'io che hanno vinto gli ultimi concorsi...
La questione della motivazione/preparazione personale a mio modo di vedere, non c'entra...

Da: mercante in fiera 25/01/2014 11:11:50
Sono daccordo con da:....... È vero io sono del sud e posso confermare che negli studi professionali danno compensi da fame che non ti paghi manco la benzina della macchina da fare pena e lavori anche fino a tardi.....

Da: Per 25/01/2014 11:41:54
E' vero che controllano gli assorbenti?

Da: boh 25/01/2014 12:05:51
Si Per a volte fanno anche ispezioni anali con i guanti però è

Da: x .......25/01/2014 13:07:22
Amico mio, una volta, forse, era così, ma oggi la crisi ha coinvolto numerosi settori professionali, non risparmiando nemmeno il tanto ricco nord.
Oggi, fare l'avvocato non conviene più, né al nord né al sud.
Sono del nord e vi grantisco che qui ci sono professionisti (e non sono pochi) che stanno rinchiusi 10 ore allo studio e non percepisce una mazza nel periodo del tirocinio, salvo poi vedersi "benevolmente" concedere 500 Euro al mese che tali rimarranno, se il giovane avvocato non prende la scelta coraggiosa di fare da sé (sempre che se lo possa permettere e sempre che ti conduca a qualcosa). In altri casi, invece, si guadagna giusto per pagarsi la Cassa e, solo in rari casi, si ottiene un reddito decoroso.
Una volta, forse, il nord era più redditizio, ma oggi, purtroppo, non ti garantisce più niente, perché l'avvocatura è inflazionata.
Le libere professioni, ovunque, stanno progressivamente morendo, in particolare, proprio nel tanto ricercato nord del quale faccio parte.
Dalle mie parti, pieno nord, le aziende stanno fallendo ed i negozi famosi chiudendo.
Da una scala ad uno a dieci, se voi state a 3, noi, al massimo, possiamo arrivare a 5, ma non di più.
Forse, il nord può ancora andare "di moda" per altre professioni, ma non per l'avvocatura e, soprattutto, non per il laureato in giurisprudenza che, se non ha agganci giusti, rischia di vedersi chiusa la porta in faccia dalla miriade di aziende private alle quali ha portato il proprio curriculum.
E' finito i tempo del bengodi.

Da: per x........25/01/2014 13:58:06
E non lo sapevate? Io pur essendo diventato avv a 26 anni senza far la primina, ho subito cercato lavoro in azienda dal giorno dopo la laurea e oggi a 33 anni ho già 10 anni di lavori e contributi vari alle spalle . Mai pensato nemmeno ore un secondo di farmi sfruttare negli studi da gente diventata avv a 35 anni e che ha clienti solo grazie a politica, sindacati,associazioni e grazie agli anni d oro della professione : GLI ANNI 80!!!!

Da: Maria8881 25/01/2014 14:00:06
Sì ragazzi va bene l'inflazione va bene la disoccupazione ma cosa c'entrano queste cose con la probabilità di superare o meno il concorso o col fatto che ce la facciano statisticamente più campani? Non è che uno solo perché è disoccupato è depositario della scienza tanto da avere più occasioni  degli altri. Non capisco il nesso a meno che non si stia parlando del tempo a disposizione per studiare ma anche in questo caso il tempo, da solo, non fa la preparazione! Abbiamo sempre detto che il metodo e l'abilità nella scrittura unitamente alle ovvie nozioni giuridiche prescindono da quanto tempo si abbia a disposizione!

Da: SOFIA8425/01/2014 14:01:45
x LESSIO ed i neo mot
Gentile Lessio, puoi consigliarci dei codici validi da portare il giorno delle prove e che non rischino di non essere ammessi?
io ho sempre utilizzato i blu giuffrè che trovo ottimi ma, a quanto pare, non ci sono edizioni aggiornate al momento.

Da: SOFIA8425/01/2014 14:07:53
Anche i neldiritto non sono aggiornati ed io invece vorrei prendere i codici già ora

Da: Maria8881 25/01/2014 14:18:36
Io pensavo di portare i codici della Giuffrè che hanno un indice spettacolare di grande aiuto per trovare subito gli argomenti di riferimento. Ma non vi nego che vorrei portare anche i tascabili sempre di Giuffrè, anche se ho notato solo ultimamente che verso la fine hanno degli schemi minimali sulla cui ammissione ho qualche dubbio. Qualcuno li ha già portati e sa dirmi come si orienta la commissione?

Da: Maria8881 25/01/2014 14:21:43
Per sofia84 a me hanno detto che i codici Giuffrè nuovi usciranno a breve anche se laddove non ci fossero stati interventi normativi degni di nota, sarebbero una semplice ristampa del vecchi. Infatti io per ora sto usando a casa la vecchia edizione (ultima) ma non appena saranno in vendita i nuovi comprerò anche quelli

Da: SOFIA8425/01/2014 14:43:57
x Maria8881
se usciranno a breve, prenderò sicuramente i blu giuffrè (tu li usi anche per penale e ammvo?).
Diversamente, dovrò orientarmi su altri ed il problema è capire quali...

Da: Maria8881 25/01/2014 15:01:09
X Sofia84 sì io li uso per tutte e tre le materie ma non sono quelli blu con la copertina morbida, io intendo quei malloppi grigio/bluette (che porterò all'esame) e quelli piccolini tascabili che ho sempre usato per studiare e che hanno gli schemi di cui parlavo prima. La Giuffrè è comunque in prossima uscita con tutte le varie tipologie sopra indicate. Per gli esami di avvocato i codici nuovi vengono pubblicati a fine anno (ma sono quelli commentati) invece per il concorso di solito escono qualche mese dopo la pubblicazione del bando.

Da: ...25/01/2014 15:27:52
per quanto riguarda gli schemi semplicemente li strappano ma il codice te lo lasciano (è capitato a me!)

Da: SOFIA8425/01/2014 16:10:02
x Maria8881
ah sì, ho capito a quali ti riferisci, solo che ancora nn sono stati aggiornati e... sono  un pò carucci :(

Da: Maria8881 25/01/2014 16:23:55
Lo so e in effetti non ti nego che tra testi temari e codici vari questo concorso mi sta costando una fortuna! Ma visto che i testi che puoi portare sono molto limitati, almeno cerco di prendere i più completi sperando di aver investito bene i miei soldi! Se vincessi il concorso sarei ben contenta della spesa. Ho anche comprato apposta per il concorso un dizionario della lingua italiana aggiornatissimo che ha perfino le locuzioni latine (e nei vari significati delle parole indica anche quelli giuridici). Che cui che ti dica...speriamo bene!

Da: Maria8881 25/01/2014 16:30:37
Ma tu Sofia hai già tentato altre volte il concorso?

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