PROFESSIONI concorsi pubblici gli specialisti esterni della selezione Tagliatori di candidati Dalla lettura ottica delle schede ai codici a barre, all' identificatore con radio frequenze. La concorrenza è a colpi di tecnologie
Decine di migliaia di candidati per poche centinaia di posti disponibili: è la realtà che si ripete in ogni concorso pubblico. Per decidere chi passa nell' imbuto, si mette così in moto un meccanismo di drastica selezione. A gestirlo sono società specializzate, che competono a colpi di tecnologie avanzate, per rendere le decisioni oggettive e a prova di raccomandazione. Poi però, una volta effettuata le scrematura con sistemi hi tech, i candidati cosiddetti idonei si ritrovano di fronte alla vecchia commissione d' esame (scritto e orale), strumento uguale a se stesso da 60 anni a questa parte. Il mercato della preselezione, in Italia, è affare di pochi (box nella pagina a fianco). A dividersi il business sono aziende private le cui fortune appaiono legate alle scelte dei singoli governi: se, per risparmiare, l' esecutivo in carica decide di bloccare assunzioni e turn over nella pubblica amministrazione (Pa), i ricavi precipitano. L' ultimo blocco, previsto dalla Finanziaria 2005, è terminato a fine 2007. Ora, entro il 2009, sono previste 6 mila assunzioni nelle amministrazioni dello Stato, di cui 3.575 solo nel 2008. Senza considerare gli enti locali: regioni, province, comuni, asl. Il Comune di Roma, per esempio, ha appena chiuso le procedure per l' assunzione di 800 vigili urbani e 200 amministrativi, avviate nel 2005. Mentre, a livello statale, dal 16 al 23 giugno si sono svolte le prove preselettive per 404 impiegati amministrativi all' Inail. Al Palalottomatica di Roma si sono presentati in 15 mila su 100 mila candidati. "Negli ultimi otto dieci mesi il mercato si è un po' ripreso", conferma Giuliano Pasqualotto, responsabile tecnico oltre che titolare della Csf consulting, la società che ha curato la preselezione per i vigili urbani capitolini. "E anche il fatto che siano stati posti limiti più stringenti per l' utilizzo del lavoro temporaneo nel pubblico dà una mano. Ma il blocco degli ultimi anni ha molto condizionato la nostra attività", dice Pasqualotto. Naturalmente, non tutti i concorsi pubblici (che sono la via obbligata di accesso alla Pa, prevista dall' articolo 97 della Costituzione) contemplano preselezioni da affidare a società specializzate. Quando i numeri sono contenuti, le amministrazioni fanno da sé. C' è però una formula, contenuta in quasi tutti i bandi di concorso, che dice: "Qualora gli aventi diritto a partecipare al concorso superino di dieci volte il numero dei posti messi a disposizione, l' amministrazione si riserva la facoltà di far precedere le prove d' esame da una prova preselettiva. La prova preselettiva può essere gestita con l' ausilio di società specializzate". Così l' amministrazione di turno apre le porte ai professionisti del test a risposta multipla. Praticamente sempre, perché in Italia a ogni concorso pubblico, tanti o pochi che siano i posti a disposizione, il numero delle candidature è sempre elevatissimo. In media, secondo gli operatori, sono circa 2 mila i concorsi interessanti in un anno, compresi quelli degli enti pubblici non economici, che non passano per la Gazzetta ufficiale. Leader indiscussa del settore è la genovese Cnipec, acronimo di Centro nazionale istruzione professionale esami e concorsi. L' elenco delle amministrazioni clienti, sul sito web aziendale, va dalla presidenza del Consiglio ai principali ministeri, passando per università, regioni, province e una lista sterminata di comuni. Negli anni migliori, per esempio il 2005, il fatturato ha superato i 5 milioni di euro. Spiega Sergio Rossi, ingegnere, responsabile dell' area selezione, da 15 anni nel settore: "È un mercato difficile, anche il minimo errore può costare molto caro. Le aspettative dei candidati sono altissime, non mancano pressioni e raccomandazioni. Ogni sforzo deve essere mirato a garantire efficienza, rapidità e, soprattutto, trasparenza". Tutte doti che lo staff di Rossi ha messo in campo a Roma per trasformare i 15 mila aspiranti impiegati all' Inail in poco più di 1.200 idonei ad affrontare le prove d' esame vere e proprie. Il tutto con test a risposta multipla, ognuno diverso dall' altro, somministrati su moduli anonimi, che alla fine di ogni seduta vengono corretti immediatamente con lettura ottica, alla presenza dei candidati. Solo a correzione avvenuta la commissione abbina i codici a barre dei moduli con quelli dei nominativi dei singoli candidati, e fornisce a ciascun concorrente una password per controllare l' esito del proprio test via Internet. Poche ore dopo la fine dell' ultima sessione, il 23 giugno, la graduatoria era pronta da pubblicare. Per scegliere la società cui affidare la preselezione, l' Inail aveva bandito una gara europea, come prevede il codice degli appalti pubblici per commesse di un certo valore. La gara era però andata deserta e così, dopo un' indagine di mercato, è stata scelta la Cnipec con una trattativa privata. Racconta Salvina Ingo, responsabile delle risorse umane dell' istituto: "Le società attive in questo settore sono poche, abbiamo provato a coinvolgere anche gruppi internazionali che operano nella selezione del personale per i privati, ma senza successo". Il perché, lo spiega ancora Rossi: "Lavorare nel settore dei concorsi pubblici è una cosa molto diversa dal fare selezione di personale per i privati. I margini sono più ridotti (i ribassi arrivano anche al 70% sulla base d' asta, ndr), e l' attività diventa redditizia solo se sei molto specializzato e se riesci a fare tutto internamente". C' è chi, per ritagliarsi una fetta di questo mercato, ha puntato sulle nuove tecnologie. Claudio Panella, già segretario della funzione pubblica della Cgil laziale, è oggi amministratore delegato di Iri management learning, dopo anni di collaborazione con Mercuri Urval: "Abbiamo messo a punto un sistema", spiega, "che elimina buste, carta e codici a barre". Ai candidati, appena entrano nella sala, viene infatti fornito un R fid, identificatore a radio frequenza, da appendere al collo come un badge, che li registra. L' altro identificatore è all' interno del televoter, il sistema di votazione elettronica, che il candidato sceglie a caso. Con questa sorta di telecomando, i concorrenti rispondono alle domande, che vengono proiettate su un maxischermo e lette da uno speaker. Tutto è collegato a un' unità di controllo, che associa in modo criptato il nome del singolo candidato al televoter. Solo al termine della sessione, una password posseduta dal responsabile della selezione e dal presidente della commissione permette di associare le risposte e i candidati, generando automaticamente la graduatoria. Alla fine, al posto di un cumulo di 100 mila moduli con le risposte, alla commissione vengono consegnati un cd e un dvd. "Tutto registrato, tutto tracciabile. Un sistema intaroccabile. Che ha funzionato in diversi concorsi per il Comune di Roma e per la municipalizzata capitolina Met.Ro.", dice Panella. Sulle tecnologie è guerra aperta fra le società del settore. Nei capitolati di gara degli ultimi concorsi, infatti, si fa espresso riferimento alla lettura ottica, che è considerata una metodologia meno costosa. "Ma più vecchia e meno sicura della nostra", per Panella. Anche se, secondo Ingo, "il sistema a risposta automatica ha ancora qualche controindicazione. Non ultimo il fatto che, in caso di ricorsi, la prova materiale del modulo cartaceo è più efficace". La lotta tra burocrazia e innovazione, su cui è impegnato il ministro della Pa Renato Brunetta, è anche un capitolo della rincorsa fra concorrenti. ***** quelli che decidono chi deve andare agli esami Cnipec Centro nazionale istruzione professionale esami e concorsi. Leader indiscusso nel settore delle preselezioni per i concorsi pubblici. Attivo da oltre 20 anni, ha lavorato per quasi tutte le principali amministrazioni locali e dello Stato. Ha appena curato la preselezione per il concorso a 404 posti da impiegato all' Inail (16 23 giugno). Csf Consulting Consulenza selezione formazione. Società specializzata in servizi e soluzioni per le pubbliche amministrazioni. Da anni opera nelle preselezioni per i concorsi pubblici, sia in prima persona che come società di supporto. Ha gestito la preselezione nel concorso per l' assunzione di 300 vigili urbani al comune di Roma, poi diventati 800 (2007). Mercuri Urval Italia Multinazionale della selezione del personale per il privato, si è occupata negli anni anche di preselezioni per i concorsi pubblici. Un settore, però, marginale nel fatturato del gruppo. Ultimo incarico, concluso a dicembre 2007, le preselezioni di un concorso per l' assunzione a tempo determinato al Comune di Roma. iri management Già istituto di formazione del disciolto Istituto per la ricostruzione industriale, oggi opera a 360 gradi nella formazione e nella selezione. Attiva da anni anche nel settore dei concorsi pubblici, porta avanti un sistema a risposta automatica, che elimina l' uso dei moduli cartacei. Ha curato, da ultimo, la selezione per la metropolitana di Roma (maggio 2007): 140 i posti in palio. praxi Tra le principali società italiane di selezione del personale, da 40 anni sul mercato, ha una divisione "grandi selezioni e concorsi". Come per Mercuri Urval, non si tratta del suo core business.
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