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Ministero della Giustizia - 3946 addetti UFFICIO PER IL PROCESSO 2024
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Il bando di concorso in gazzetta ufficiale Leggi il bando di concorso e le altre informazioni correlate sulla gazzetta ufficiale e sulle pagine istituzionali dell'ente. |
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Da: Robertos82 | 1 - 11/04/2024 18:14:00 |
Buongiorno salve a tutti scrivo questo post per fornire alcuni chiarimenti in merito alla compilazione della domanda: 1) il conseguimento dei 24 cfu e la laurea in giurisprudenza sono abilitanti all'insegnamento quindi nel concorso ufficio del processo consente di conseguire 0,50 punti in +. Si può tranquillamente inserire sotto abilitazione. Il Tribunale di Roma, con la storica sentenza del 20.03.2019 ha statuito che "âï�¿ï¿�ï�¿ï¿�La ricorrente è in possesso di un titolo abilitante all'insegnamento costituito dal diploma di laurea e dai 24 cfu âï�¿ï¿�ï�¿ï¿�". Inoltre un utente ha chiesto alla formez via pec di dirimere questo dubbio e ha ricevuto conferma; 2) l'avvocato è abilitato alla professione di mediatore di diritto quindi sempre sotto l'area abilitazione chi è avvocato può inserire di essere abilitato alla professione di mediatore civile e commerciale.Le recenti riforme, infatti, hanno inserito nell'art. 16 del D.Lgs. n. 28/2010, un nuovo comma, il 4-bis, che testualmente recita: "Gli avvocati iscritti all'albo sono di diritto mediatori". Si riconosce, dunque, a tutti gli avvocati iscritti all'albo la qualifica ipso iure di mediatori.. Questo consente di ottenere ulteriori 0,50 punti. In totale se si hanno 24 cfu e si è avvocati si ha diritto ad un punto aggiuntivo 3) corsi perfezionamento 60 cfu come il clil equivalenti a master 2 livello Consiglio di Stato, sez. III, 9 febbraio 2022, n. 908) ï�¿ï¿�ï¿��«[I]l TAR Lazio con la sentenza impugnata ha prestato adesione all'altrettanto consolidato giurisprudenziale del Consiglio di Stato applicabile in subiecta materia, e cioè al criterio della prevalenza della natura sostanziale in presenza di titoli riconosciuti assimilabili e/o equivalenti a titoli espressamente previsti dal bando di concorso, e avuto particolare riguardo proprio al diploma di perfezionamento in professioni legali rispetto al Master di II livello, ha ritenuto (a prescindere dal nomen iuris) equiparabili ai master i corsi di perfezionamento post lauream che presentino le medesime caratteristiche, con riguardo alla durata, al numero delle ore di insegnamento, alla previsione di un esame finale (cfr. Consiglio di Stato, sez. VI, 23 aprile 2009 n. 2515, Sezione VI, sentenza 26 luglio 2017 n. 3695). La stessa normativa di settore prescinde dalla denominazione formale dei vari corsi e distingue gli stessi sulla base dei loro contenuti formativi. Infatti il D.M. n. 509/1999 (Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei) ed il successivo D.M. n. 270/2004, consentono alle Università di attivare corsi di perfezionamento, successivi al conseguimento della laurea, alla conclusione dei quali sono rilasciati master universitari di primo e secondo livello (art. 3, co. 8, d.m. n. 509/1999 ed art. 3, co. 9, d.m. n. 270/2004). Il Collegio, pur considerando che siffatto arresto giurisprudenziale ha riguardato l'efficacia dei titoli posseduti e dichiarati dal candidato per l'ammissione al concorso, riconosce che il principio sostanziale debba prevalere sul principio formale anche nella ipotesi in cui, come nel caso di specie, la questione verta sui titoli valutabili per la determinazione del punteggio finale, perché diversamente si perverrebbe ad una illogica e immotivata disparità di trattamento. Tale assunto trova conferma nelle previsioni dell'European Qualification Framework (EQF), costruito come una griglia di referenziazione funzionale volta a mettere in relazione e posizionare le diverse qualificazioni professionali dei cittadini dei paesi europei, e quindi le certificazioni formali rilasciate nei Paesi membri dell'Unione Europea da un'autorità competente a conclusione di un percorso di formazione come attestazione di aver acquisito delle competenze compatibili agli standard stabiliti dal sistema educativo nazionale. In pratica l'EQF permette un confronto che "si basa su livelli comuni di riferimento, correlati a learning outcomes (risultati dell'apprendimento) e collocati in una struttura ad otto livelli" e nel nostro Paese trova applicazione a seguito della sottoscrizione dell'Accordo, sancito il 20 dicembre 2012 in sede di Conferenza Stato-Regioni, con il quale è adottato il "Primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al Quadro Europeo EQF" nel quale sono "posizionati" i titoli di studio italiani nell'ambito degli otto livelli previsti dall'EQF. Tale Accordo è stato recepito con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 13 febbraio 2013. In particolare, l'ottavo livello di referenziazione prevede i seguenti titoli: Dottorato di ricerca, diploma accademico di formazione alla ricerca, diploma di specializzazione, master universitario di II livello, diploma accademico di specializzazione, diploma di perfezionamento o master. Si tratta di titoli professionalizzanti cui corrisponde lo stesso livello di formazione professionale, come specificato alle voci "conoscenza", "abilità " e "competenza", rispettivamente in: "Livello conoscitivo più avanzato in un ambito lavorativo o di studio e all'interfaccia tra campi"; "Tecniche più avanzate e specializzate, tra cui la sintesi e la valutazione, necessarie per risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell'innovazione e per estendere e ridefinire le conoscenze esistenti o la pratica professionale"; Dimostrare effettiva autorità , innovazione, autonomia e integrità tipica dello studioso e del professionista e un impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all'avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca" . 6.E' da ritenere vincolante per l'Amministrazione, ai fini dell'esplicitazione del proprio potere discrezionale volto a definire i criteri concorsuali di ammissione e selezione, la previsione dell'Accordo, con il conseguente pari riconoscimento dei titoli in esso indicati nel livello ottavo di referenziazione, pur non potendosi disconoscere le differenze in termini di durata del percorso professionalizzante (triennale per il Dottorato, minimo biennale per il Diploma di specializzazione, minimo annuale per il Master di II livello) e di crediti CFU (120 per il Diploma e 60 per il Master di II livello). Siffatte considerazioni trovano conferma nel DPCM 16 aprile 2018, n. 78, concernente il "Regolamento che stabilisce i titoli valutabili nell'ambito del concorso per l'accesso alla qualifica di dirigente e il valore massimo assegnabile, ad ognuno di essi, ai sensi dell'articolo 3, comma 2 -bis, del DPR 24/9/2004, n. 272". Il suddetto DPCM, infatti, riconosce il DSPL tra i titoli da prendere in considerazione per l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo, operando comunque una differenziazione di " peso" tra i titoli inseriti al livello 8 di referenziazione, attribuendo al possesso del citato diploma di specializzazione (se rilasciato da istituzioni universitarie pubbliche, università non statali legalmente riconosciute, nonché istituzioni formative pubbliche o private, autorizzate e o accreditate dal Ministero dell'istruzione, università e ricerca, costituite anche in consorzio, fermo restando quanto previsto dall'articolo 38 del decreto legislativo n. 165 del 2001) un punteggio superiore a quello di un Master, prevedendo in particolare l'attribuzione fino a 5 per il Master di II livello, fino a 8 per il DS e fino a 12 per il dottorato di ricerca. 7.Da quanto precede, correttamente, la sentenza del Tar Lazio avversata dichiara illogica e viziata da eccesso di potere, e per questo illegittima, la decisione [âï�¿ï¿�ï�¿ï¿�] di escludere dal bando di concorso il DSPL, quale categoria di titolo valutabile ai fini dell'attribuzione di un punteggio aggiuntivo, da cui discende la illegittimità del verbale della Commissione di concorso e la graduatoria finale [âï�¿ï¿�ï�¿ï¿�]. 8. Si soggiunge, altresì, che non significando la equiparazione del livello formativo mera sovrapposizione tra Dottorato di ricerca, DSP e Master di II livello, stante la differente durata del periodo formativo per il conseguimento dei rispettivi titoli (triennale per il Dottorato, minimo biennale per il Diploma di specializzazione, minimo annuale per il Master di II livello) e acquisizione di crediti CFU (120 per il Diploma e 60 per il Master di II livello), l'Amministrazione, nella sua ampia discrezionalità , potrà nell'avvenire valutare il diverso punteggio da attribuire a ciascun titolo in questione con espressa previsione nel bando di concorsoï�¿ï¿�ï¿��». | |
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Da: Che fare? | 2 - 11/04/2024 18:24:02 |
Io parto con 6,10 punti, anche qualora riuscissi a fare 30 punti con la prova scritta, otterrei un totale di 36,10. Quindi, con il massimo sforzo da parte mia e con un miracolo, comunque non riuscirei a raggiungere un punteggio alto. Questo mi rende molto dubbioso sull'opportunità di impiegare un mese di studio folle, spendendo soldini per libroni concorso, codici aggiornati e per poi successivamente, eventualmente spendere altri soldini per viaggio e alloggio, se decidessi di presentare la domanda in un distretto diverso da quello in cui risiedo. Non lo so sono in dubbio, chi come me? | |
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Da: Congratulazione | 1 - 11/04/2024 18:58:42 |
Al signore che si auspica di arrivare a 36,10. Ti assicura che con questo punteggio ti classifiche nei primi 200 posti | |
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Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 19:15:42 |
36 punti non sono affatto pochi. Considera che sono possibili 250 mila candidature. Praticamente quasi tutti potranno accedere ai quiz che potrebbero fare la differenza. Non credo ci siano molte spese per prepararsi. Sulla scelta del distretto penso sia opportuno sceglierne uno tra quelli più vicini alla propria residenza o al massimo nella regione limitrofa. Questo in linea di massima. Ci potrebbero essere particolari esigenze per scegliere altri distretti anche lontani. L'iter concorsuale sarà ultimato in tempi record, diciamo tutto d'un fiato. Quindi massimo impegno ma per un periodo limitato. Ne vale la pena. | |
Rispondi |
Da: AS | 11/04/2024 19:21:17 |
Ma laurea in economia concorre solo per i 12 posti? | |
Rispondi |
Da: AS | 11/04/2024 19:21:30 |
Ma laurea in economia concorre solo per i 12 posti? | |
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Da: Bianca P | 1 - 11/04/2024 19:23:04 |
Dipende dai distretti. Comunque il numero 12 ricorre. | |
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Da: AS | 11/04/2024 19:27:31 |
Quindi il concorso è per i laureati in giurisprudenza in massima parte. Laureati in economia nei limiti indicati all'art.1, quindi i numeri minimi tra parentesi. | |
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Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 19:50:41 |
Esatto | |
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Da: C23 | 1 1 - 11/04/2024 19:55:32 |
che fare ma guarda che già fare 30 è tanta roba eh!!!!!! cmq io di contro, ho il dubbio della stabilizzazione: è vero che BIANCA mi ha dato un barlume di speranza e anche il gruppo what up che ho creato insieme ad altri compagni (di sventura) di un precedente concorso mi stanno consigliando di provarci perchè dicono che intanto se passi cominci a guadagnare e poi non si sa mai che ti stabilizzino...... Tra l'altro so che nel mese di maggio dovrebbe uscirne un altro dell'agenzia delle entrate riscossione molto più corposo quindi poi non vorrei che le 2 cose si accavallassero. E' vero anche che al momento il bando che c'è è questo, con un solo scritto e quindi poi metti che ti stabilizzano davvero be....verrebbe da mordersi le labbra per non averci provato | |
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Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 20:30:05 |
Esatto | |
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Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 20:30:09 |
Esatto | |
Rispondi |
Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 20:32:28 |
Scusate sono partiti più messaggi uguali. Volevo dire a C23 che reputo la sua una saggia decisione. | |
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Da: peppelippo | 11/04/2024 20:34:16 |
Ciao, io come titoli parto con poco più di 2 pt. Ha senso per me partecipare? | |
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Da: X sopra | 11/04/2024 21:32:31 |
Stai disturbando .......invito gli amministratori ad intervenire.Grazie | |
Rispondi |
Da: Bianca P | 1 1 - 11/04/2024 21:39:11 |
Se scegli un distretto con pochi posti come Messina che ne ha 41, diventa impossibile .Se invece potresti optare per distretti che prevedono numerosi posti come Roma quasi 500 e Napoli 460 , potresti farcela ad arrivare ai quiz. Solo in queste due sedi si possono avere circa 58 mila candidature. È ovvio che partire con poco piu' 2 punti, non è l'ideale. | |
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Da: peppelippo | 11/04/2024 22:16:24 |
Ok, grazie per la risposta. Pensi che se uno diventa idoneo ma con un punteggio basso, potrebbe essere preso in un altro ente? | |
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Da: Senza upp | 1 - 12/04/2024 06:08:28 |
Gli idonei non vincitori secondo me sono quelli che avranno meno possibilità di stabilizzazione. Per intenderci e vale anche per il precedente bando,chi entra solo per scorrimento verrà valutato meno bene di chi è rientrato con punteggio nei posti a concorso. Selezione comparativa. Bye bye | |
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Da: Bianca P | 1 1 - 12/04/2024 07:12:32 |
Gli scorrimenti hanno interessato numeri alti. Molti addetti hanno lasciato per un posto a tempo indeterminato magari sfruttando altri scorrimenti in concorsi dove erano risultati idonei. Penso che per gli attuali sia davvero difficile non essere stabilizzati. La selezione comparativa non credo possa portare al licenziamento di qualcuno. Forse potrebbe influire sulla scelta definitiva delle sedi o al massimo dei distretti. Rimango convinta che pure i nuovi saranno stabilizzati anche se ancora persiste il ragionevole dubbio sulle assunzioni da effettuare entro Giugno 2024. Valuteremo il susseguirsi degi eventi. In particolare saranno indicative le date che saranno scelte per effettuare le prove. Anche da li si capirà se davvero si ha questa volontà . Ciao. | |
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Da: Senza upp | 1 1 - 12/04/2024 08:28:16 |
Bianca senza dubbio ma è anche difficile pensare ad una stabilizzazione di massa nel 2026. A pnrr finito. Le favole sono favole ma credo si procederà a proroghe su proroghe quindi si rimarrà precari a vita. Non bella come cosa | |
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Da: Midy | 12/04/2024 09:03:36 |
Qualcuno che ne sia in possesso potrebbe postare qualche graduatoria del vecchio concorso? Per avere un'idea dei punteggi | |
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Da: Mi@ | 12/04/2024 09:54:48 |
Un distretto con 120 posti, alcuni dei quali riservati,ha pochi posti? | |
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Da: C23 | 12/04/2024 10:34:43 |
senza upp precari a vita??? mamma mia, no dai...............no no no , speriamo di NO!!!!! | |
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Da: C23 | 1 - 12/04/2024 10:39:13 |
senza upp precari a vita??? mamma mia, no dai...............no no no , speriamo di NO!!!!! SENZA UPP Ha ragione Bianca: dipende anche dalla data in cui fissano la prova. Se fosse tipo il 24 maggio, vuol dire che l'intenzione è quella di stabilizzare e ce la si potrebbe anche fare ad essere assunti entro il 30 giugno 2024. Chiaro che se la data fosse a giugno, be.....in quel caso si sfora. Ma parlando con l'impiegata del Ministero lei mi ha detto che faranno tutto molto in fretta proprio perchè la direzione va verso la stabilizzazione. Insomma........pare che vogliano "venirci incontro" | |
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Da: SE ASSUNTO IL 30 GIUGNO STABILIZZATI | 1 1 - 12/04/2024 10:59:21 |
Il recente Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, porta con sé significative modifiche per gli addetti all'Ufficio del Processo (UPP). Queste disposizioni, contenute nell'articolo 22 del Decreto, delineano un futuro più stabile per coloro che operano in questo ambito. In base a quanto stabilito, gli addetti all'Ufficio del Processo che al 30 giugno 2026 risultano ancora in servizio e hanno accumulato almeno 24 mesi di lavoro continuativo nella qualifica di addetto UPP saranno stabilizzati nei propri ruoli. Tale stabilità sarà garantita attraverso una procedura di selezione comparativa basata sui distretti territoriali e gli uffici centrali, rispettando le disponibilità di assunzione e i posti organici. Il Decreto PNRR, inoltre, offre ulteriori possibilità per coloro che risultano vincitori di concorsi indetti per l'assunzione a tempo indeterminato in altre pubbliche amministrazioni. Essi potranno posticipare l'entrata in ruolo fino alla scadenza del loro contratto temporaneo, previo consenso sia dell'amministrazione che del lavoratore interessato. Buone notizie dunque sia per gli assunti con il precedente concorso sia per quelli che saranno assunti con il Concorso 2024, se le assunzioni avverranno entro il 30 giugno 2024. | |
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Da: SE ASSUNTO IL 30 GIUGNO STABILIZZATI | 1 1 - 12/04/2024 10:59:22 |
Il recente Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, porta con sé significative modifiche per gli addetti all'Ufficio del Processo (UPP). Queste disposizioni, contenute nell'articolo 22 del Decreto, delineano un futuro più stabile per coloro che operano in questo ambito. In base a quanto stabilito, gli addetti all'Ufficio del Processo che al 30 giugno 2026 risultano ancora in servizio e hanno accumulato almeno 24 mesi di lavoro continuativo nella qualifica di addetto UPP saranno stabilizzati nei propri ruoli. Tale stabilità sarà garantita attraverso una procedura di selezione comparativa basata sui distretti territoriali e gli uffici centrali, rispettando le disponibilità di assunzione e i posti organici. Il Decreto PNRR, inoltre, offre ulteriori possibilità per coloro che risultano vincitori di concorsi indetti per l'assunzione a tempo indeterminato in altre pubbliche amministrazioni. Essi potranno posticipare l'entrata in ruolo fino alla scadenza del loro contratto temporaneo, previo consenso sia dell'amministrazione che del lavoratore interessato. Buone notizie dunque sia per gli assunti con il precedente concorso sia per quelli che saranno assunti con il Concorso 2024, se le assunzioni avverranno entro il 30 giugno 2024. | |
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Da: Sissi01 | 12/04/2024 11:04:49 |
C23 Studio qualche ora la mattina, considerando che ho un part time pomeridiano. Sono relativamente "fresca" di studio , almeno per amministrativo, perché ho partecipato al concorso per la municipale di Roma, dove ho rimediato un'idoneità , sperando che lì esauriscano tutta la graduatoria. Buono studio . | |
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Da: Futuro upp | 1 - 12/04/2024 11:12:42 |
Quindi il contratto se assunti al 30 giugno sarà un indeterminato? Speriamo ragazzi mandiamo delle PEC di sollecito a firmez per far espletare rapidamente la prova | |
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Da: question time | 12/04/2024 11:16:28 |
Per BIANCA e chiunque altro abbia notizie a riguardo: L'assegnazione presso un determinato distretto di Corte d' Appello può implicare che si debba lavorare in province diverse dalla sede dello stesso, o sbaglio? Esempio: distretto della Corte d'Appello di Bologna, assegnato al tribunale di Parma o Ferrara o Modena ecc? Se è così, vincendo eventualmente il concorso, si viene assegnati o si può operare una scelta in relazione ai posti a disposizione? Nel bando si parla solo di posti ripartiti per distretto. Grazie | |
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Da: Fragranza | 1 - 12/04/2024 11:35:43 |
ci sarà la banca dati UFFICIALE da studiare? mi sembra di no... sbaglio? da dove viene la banca dati di mininterno? | |
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