Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo
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- La "sanatoria" sana il vizio di legittimità dell'atto quando: viene eliminato il difetto, ma non l'atto
- La capacita' del provvedimento amministrativo di produrre effetti in modo automatico ed immediato una volta divenuto efficace, indipendentemente dal fatto che lo stesso sia valido o invalido si definisce come: Esecutivita' del provvedimento
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita presso (art. 27 della legge 241/1990): la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi è istituita: Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, come sancito dall'art. 27 comma 1 della legge 241/1990, è istituita presso: la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- La comunicazione dell'avvio del procedimento è riconducibile alla fase: d'iniziativa
- La comunicazione dell'avvio del procedimento deve avere il contenuto indicato all'art. 8 della legge n. 241/1990; in base a tale articolo la comunicazione deve indicare: L'oggetto del procedimento promosso
- La comunicazione dell'avvio del procedimento deve avere il contenuto indicato all'art. 8 della legge n. 241/1990; in base a tale articolo la comunicazione deve indicare: L'ufficio, il domicilio digitale dell'amministrazione e la persona responsabile del procedimento
- La comunicazione di avvio del procedimenti amministrativo deve contenere... La data entro cui deve concludersi il procedimento, in base ai termini previsti dalla legge
- La comunicazione di avvio del procedimento è dovuta: sia per i procedimenti a iniziativa d'ufficio che per quelli a istanza di parte
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo deve contenere anche il domicilio digitale dell'amministrazione. Tale obbligo è stato introdotto: Dal D.L. n. 76/2020 "Decreto Semplificazioni"
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, secondo quanto riportato dalla Legge n. 241/90, deve contenere una tra le seguenti indicazioni, quale? La data entro la quale, secondo i termini previsti dalla legge, deve concludersi il procedimento
- La comunicazione di avvio del procedimento va effettuata: sia nei confronti dei destinatari del provvedimento finale, che dei soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento e dei terzi che possono ricevere un pregiudizio dal provvedimento finale
- La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la p.a.... Conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliandone così la sfera giuridica
- La conferenza dei servizi decisoria di cui al co. 2, art. 14, l. n. 241/1990 e s.m.i., viene convocata: quando la conclusione positiva del procedimento è subordinata all'acquisizione di più pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, comunque denominati, resi da diverse amministrazioni
- La conferenza dei servizi decisoria, di regola, si svolge: nessuna delle altre risposte è corretta
- La conferenza dei servizi istruttoria di cui al co. 1, art. 14, l. n. 241/1990, viene convocata: Dall'amministrazione procedente
- La conferenza dei servizi istruttoria di cui al co. 1, art. 14, l. n. 241/1990: È facoltativa e viene convocata dall'amministrazione procedente
- La conferenza di servizi è una forma di cooperazione tra amministrazioni pubbliche introdotta dalla: Legge 241/90
- La conferenza di servizi si conclude con l'adozione di una determinazione motivata di conclusione della conferenza
- La confisca è: una misura di sicurezza patrimoniale
- La convalida è: l'atto con cui la P.A. sana i vizi relativi a un precedente atto amministrativo illegittimo
- La convalida dell'atto amministrativo: Si differenzia dalla conversione poiché mira esclusivamente a conservare alcuni effetti dell'atto medesimo; la convalida, invece, è volta a rendere l'atto stabile e sicuro relativamente agli effetti che gli sono propri
- La denuncia e la richiesta sono proprie: Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
- La dichiarazione sostitutiva di certificazione deve essere: sottoscritta dall'interessato
- La fase d'iniziativa del procedimento amministrativo: è diretta a predisporre ed accertare i presupposti dell'atto da emanare
- La fase diretta ad introdurre l'interesse pubblico primario nonché gli interessi secondari di cui sono titolari i privati interessati all'oggetto del provvedimento da emanare è: La fase dell'iniziativa
- La fase integrativa dell'efficacia di un provvedimento amministrativo è una fase: eventuale
- La fase istruttoria del procedimento amministrativo: È diretta ad acquisire e valutare i singoli dati (fatti ed interessi) pertinenti e rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto
- La giurisdizione amministrativa.... É competente per tutte le controversie che insorgono tra pubbliche amministrazioni, o tra pubbliche amministrazioni e privati, relative a rapporti di diritto amministrativo, salvo che si controverta sull'esistenza di diritti soggettivi
- La L. 241/1990, in sede di specificazione dei compiti primari del responsabile del procedimento, dispone espressamente che il responsabile: Valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l'emanazione del provvedimento
- La L. 241/90 e s.m.i. stabilisce i termini massimi di durata dei procedimenti amministrativi di competenza delle Pubbliche Amministrazioni. Tali termini possono essere sospesi? Sì, per una sola volta e per un periodo non superiore a 30 giorni
- La L. 241/90 sancisce il dovere per le Pubbliche Amministrazioni di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso? Sì, sempre
- La L. 241/90 stabilisce che la richiesta di accesso ai documenti amministrativi debba essere motivata? Sì, indipendentemente dalla forma dell'istanza
- La legge 241/1990 dispone che la Pubblica Amministrazione: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La legge 241/1990 e s.m.i. riconosce la facoltà di intervenire in un procedimento amministrativo: ai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- La legge 241/1990 e s.m.i., nell'ambito dell'accesso agli atti di una Pubblica Amministrazione, come definisce i soggetti "controinteressati"? Tutti i soggetti individuati o facilmente individuabili, in base alla natura del documento richiesto, che, dall'esercizio dell'accesso, vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza
- La legge 241/1990 e smi vieta alla pubblica amministrazione di concludere accordi con l'interessato al fine di determinare il contenuto del provvedimento finale? No, non lo vieta
- La legge 241/1990, come modificata dalla legge 15/2005, riconosce la facoltà di intervenire in un procedimento amministrativo: ai portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- La legge n. 241/1990 contiene norme relative alla dichiarazione di inizio attività? Si
- La legge n. 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che: ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato, salve le esclusioni previste dalla medesima legge
- La legge n. 241/1990 disciplina, tra l'altro: la partecipazione dei privati al procedimento amministrativo
- La legge n. 241/1990 ha sancito l'obbligo generale di motivazione dei provvedimenti amministrativi. Tale obbligo tuttavia non sussiste, tra l'altro..: Per gli atti a contenuto generale
- La legge n. 241/1990 prevede differenti tipologie di conferenza (istruttoria, decisoria, ecc.). Se l'amministrazione deve effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo ovvero in più procedimenti amministrativi connessi relativi a medesime attività o risultati, si avvale di regola dello strumento di cui al co. 1, art. 14, ovvero: Della conferenza di servizi istruttoria
- La legge n. 241/1990 prevede il R.U.P.: il Responsabile Unico del Procedimento
- La legge n. 241/1990 si intitola: Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi
- La legge n. 241/1990, all'art.3, definisce alcuni principi in materia di procedimento amministrativo, stabilendo che: ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
- La legge n. 241/1990, cosa prevede in merito alla motivazione del provvedimento amministrativo ? Deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dalla legge
- La legge n. 241/1990, in materia di partecipazione degli interessati al procedimento amministrativo, ha recepito i dettami della dottrina del giusto procedimento prevedendo che l'amministrazione pubblica provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento amministrativo, di norma, mediante: Comunicazione personale
- La legge n. 241/90 sancisce il dovere di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso? Sì, sempre
- La legge sul procedimento amministrativo 241/1990 dispone che vi sia, per la Pubblica Amministrazione: il divieto di aggravare il procedimento, se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La legislazione italiana si occupa di prevenire il conflitto di interesse. In che cosa consiste? Nella situazione in cui, nello svolgimento di un'attività di rilievo privato o pubblico, un individuo sia tenuto a realizzare un c.d. interesse primario che pertiene ad altri e che, per caso, può trovarsi in contrasto con un suo personale interesse (definito come secondario)
- La limitazione dell'accesso: deve essere motivata
- La mancata o tardiva emanazione del provvedimento nei termini costituisce: responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente
- La motivazione è richiesta per gli atti normativi secondo il disposto dell'art.3 comma 2 della Legge 241/1990? No
- La motivazione costituisce uno degli elementi cardini della l. n. 241/1990, che all'art. 3 dispone che: Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato
- La motivazione dei provvedimenti amministrativi deve indicare: i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'Amministrazione
- La motivazione del provvedimento amministrativo non è richiesta (art. 3, comma 2, della legge 241/1990): per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione del provvedimento amministrativo varia, tra l'altro, in ragione del variare degli effetti che produce l'atto. In caso di provvedimenti positivi: La motivazione è succinta con riferimento alla conformità della domanda alla legge e ai regolamenti
- La motivazione del provvedimento amministrativo, di cui all'art. 3 della legge 241/1990 e successive modifiche e integrazioni, NON è richiesta: per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione del provvedimento amministrativo, secondo quanto disposto dall'art. 3 della Legge n. 241/90 e s.m.i. deve indicare: I presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria
- La motivazione del provvedimento amministrativo: è sempre richiesta, salvo per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione del provvedimento non è richiesta: per gli atti normativi e per quelli a contenuto generale
- La motivazione dell'atto è uno strumento volto a garantire la trasparenza, perché in essa: sono indicati i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione assunta
- La motivazione di un atto dirigenziale è Il riassunto delle vicende che giustificano la sua emanazione
- La motivazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione in relazione alle risultanze dell'istruttoria, richiamando espressamente quanto esposto nel preambolo
- La nominatività costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Impone che essi siano solo quelli espressamente previsti dal legislatore
- La notizia di avvio del procedimento amministrativo, ai sensi della legge n. 241/1990, avviene: Di norma mediante comunicazione personale
- La nullità degli atti amministrativi... È sempre testuale
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che manca degli elementi essenziali
- La nullità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-septies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005, che al co 1, dispone che è nullo il provvedimento: Che è viziato da difetto assoluto di attribuzione
- La p.a. deve motivare i provvedimenti amministrativi relativi al personale? Si, la motivazione per i citati provvedimenti è espressamente prevista all'art. 3, l. n. 241/1990
- La P.A. informa uno o più soggetti dell'emanazione di un atto o del verificarsi di un fatto attraverso: le comunicazioni
- La P.A. può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi, è corretto? Si, in casi tassativamente previsti dall'art. 24 l.241/1990
- La P.A., secondo quanto prescritto dalla Legge 241/90 e s.m.i., come provvede a dare notizia dell'avvio del procedimento? Mediante comunicazione personale, a meno che essa non sia possibile o risulti particolarmente gravosa per il numero dei destinatari
- La PA, nella fase di iniziativa del procedimento amministrativo, ha l'obbligo di vagliare l'opportunità di dar corso o meno al procedimento nel caso di: Proposta non vincolante
- La presentazione di un ricorso amministrativo privo degli elementi essenziali determina: Nullità
- La proroga deve essere motivata? Si, sempre
- La pubblica amministrazione deve motivare gli atti normativi? No, la motivazione per tali atti è espressamente esclusa all'art. 3 della l. n. 241/1990
- La pubblica amministrazione deve motivare i provvedimenti amministrativi concernenti l'organizzazione amministrativa? Si, per espressa previsione di cui all'art. 3, l. n. 241/1990, al fine di garantire il principio di trasparenza
- La pubblica amministrazione ha l'obbligo di determinare preventivamente, per ciascun tipo di procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale (art. 4, l. n. 241/1990)? Sì, la determinazione costituisce un obbligo generale, ove non sia già direttamente stabilito per legge o per regolamento per specifici tipi di procedimento
- La pubblica amministrazione nell'adozione di atti di natura non autoritativa: Agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente
- La pubblica amministrazione può aggravare il procedimento amministrativo? No, se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- La Pubblica Amministrazione può agire secondo le norme di diritto privato? Solo nell'adozione di atti di natura non autoritativa
- La pubblica amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi? Si, nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge n. 241/1990
- La Pubblica Amministrazione può rifiutare l'accesso ai documenti amministrativi?: Si, nei casi e nei limiti previsti dalla Legge 241/1990
- La Pubblica Amministrazione può utilizzare negozi di diritto privato nel perseguimento dei propri fini? Sì, ponendosi sullo stesso piano del privato cittadino
- La pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 11 della L. 241/90 e ss.mm.ii., può concludere accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo? Sì e tali accordi devono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- La pubblica amministrazione, tenuto conto di quanto previsto dall'art. 11 della L. n. 241/1990, può concludere accordi con i privati? Si e tali accordi devono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- La ratifica sana il vizio di incompetenza dell'atto quando: L'organo competente approva l'atto, facendolo diventare suo
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti normativi
- La regola generale dell'obbligo di motivazione posta all'art. 3, l. n. 241/1990 subisce delle eccezioni specificamente individuate dallo stesso legislatore. Il co. 2, art. 3 prescrive che la motivazione non è richiesta: Per gli atti a contenuto generale
- La responsabilità del procedimento è assegnabile dal dirigente ad un dipendente dell'unità organizzativa cui compete trattare la pratica
- La responsabilità della p.a. può derivare da atto lecito? Si, nei casi in cui il soggetto pubblico svolgendo un attività perfettamente lecita e finalizzata al soddisfacimento di interessi pubblici, provochi il sacrificio di un diritto soggettivo del privato
- La responsabilità della P.A. può scaturire da atti leciti? Sì, può scaturire anche da attività perfettamente lecite e finalizzate al soddisfacimento di interessi pubblici, qualora provochi il sacrificio di un diritto soggettivo del privato
- LA REVOCA è un provvedimento amministrativo con cui la P.A. ritira un atto amministrativo con efficacia: non retroattiva
- La revoca del provvedimento amministrativo comporta: l'inidoneità del provvedimento a produrre ulteriori effetti
- La revoca dell'atto amministrativo: ricorre, tra l'altro, quando viene ritirato un atto amministrativo per il sopravvenire di nuove circostanze di fatto che rendono l'atto non più rispondente al pubblico interesse
- La revoca determina: inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti
- La revoca di un provvedimento amministrativo determina: La inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti
- La richiesta è: Un atto amministrativo con cui l'autorità amministrativa competente si rivolge ad altra autorità per sollecitare l'emanazione di un atto che altrimenti non potrebbe essere emanato
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi (art. 25, l. n. 241/1990): Deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi deve essere motivata in base alle disposizioni della legge 241/1990? Sì, sempre
- La richiesta di accesso ai documenti amministrativi: Deve essere motivata (art. 25, l. n. 241/1990)
- La sottoscrizione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: Contiene la firma dell'autorità che emana l'atto o di quella delegata
- L'accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto fondamentale del cittadino. Il suo esercizio è disciplinato dalla legge n. 241/1990 il quale dispone che: Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge
- L'accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto fondamentale del cittadino. Il suo esercizio è disciplinato dalla legge n. 241/1990 la quale dispone che: Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge (co. 1, art. 25, l. n. 241/1990)
- L'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce (art. 22, comma 2, l. n. 241/1990): Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- L'accesso gli atti amministrativi È un diritto
- L'accoglimento della richiesta di accesso ad un documento amministrativo comporta la facoltà di accesso ad altri documenti in esso richiamati? Sì, se appartenenti al medesimo procedimento, salvo eccezioni
- L'acquiescenza è... Una causa di conservazione soggettiva dell'atto amministrativo, che dipende da un comportamento con cui il soggetto privato, dimostrando, con manifestazioni espresse o per fatti concludenti, di essere d'accordo con l'operato della P.A., si preclude la possibilità di impugnare l'atto amministrativo
- L'amministrazione cui è indirizzata la richiesta di accesso, se individua soggetti controinteressati, deve: dare comunicazione agli stessi, mediante invio di copia con raccomandata con avviso di ricevimento, o per via telematica per coloro che abbiano consentito tale forma di comunicazione
- L'Amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento mediante comunicazione personale, indicando, fra l'altro, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la persona responsabile. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte (art. 8 della legge 241/1990): può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
- L'amministrazione procedente, in caso di accoglimento di osservazioni e proposte presentate dai partecipanti al procedimento amministrativo, che tipo di accordi può stipulare? Accordi integrativi e accordi sostitutivi, a norma dell'art.11 della L.241/1990
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/, inserito dalla l. n. 15/2005, e da ultimo modificato dal D.L. n. 76/2020. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da incompetenza
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo trova oggi la sua disciplina nell'art. 21-octies, l. n. 241/, inserito dalla l. n. 15/2005, e da ultimo modificato dal D.L. n. 76/2020. È annullabile il provvedimento amministrativo: Viziato da eccesso di potere
- L'annullabilità del provvedimento amministrativo, per quali dei seguenti vizi si ottiene? Per incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge
- L'annullamento d'ufficio è... Un provvedimento amministrativo di secondo grado con cui viene ritirato, con efficacia retroattiva, un atto amministrativo illegittimo, per la presenza di vizi di legittimità originari dell'atto
- L'art. 1 del d.lgs. 286/1999 illustra i principi generali del controllo interno nelle Pubblica Amministrazione e definisce il controllo di regolarità amministrativa e contabile come lo strumento più adeguato a: garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell'azione amministrativa
- L'art. 1 della legge 241/1990 specifica che la Pubblica Amministrazione: non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di economicità: È un'articolazione del principio costituzionale di buon andamento dell'azione amministrativa
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di efficacia: Indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di consentire agli interessati l'accesso ai documenti amministrativi
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia e pubblicità. Il criterio di pubblicità: Impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio indica il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti? Efficacia
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo? Pubblicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale principio impone alla p.a. il conseguimento degli obiettivi legislativamente statuiti con il minor dispendio di mezzi e in accoglimento del concetto dell'economicità gestionale? Economicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio prevede l'obbligo di comunicare l'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del procedimento? Pubblicità
- L'art. 1, co. 1, della l. n. 241/1990 stabilisce che l'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi, tra cui economicità, efficacia, imparzialità e pubblicità. Quale criterio prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale? Pubblicità
- L'art. 1, comma 1bis, della L. 241/1990, sul procedimento amministrativo, prevede che la P.A.: Agisce secondo le norme di diritto privato solo nell'adozione di atti di natura non autoritativa
- L'art. 10 della legge 241/1990, attribuisce espressamente ai soggetti legittimati a intervenire in un procedimento amministrativo la facoltà di: presentare memorie scritte e documenti che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare, ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento
- L'art. 10-bis della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii., nell'individuare l'ambito applicativo della comunicazione dei motivi ostativi dell'accoglimento dell'istanza, chiarisce che detto istituto: È espressamente escluso per le procedure concorsuali
- L'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 e s.m.i., prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni entro il termine di: eventualmente corredate da documenti dieci giorni dal ricevimento della comunicazione
- L'art. 10-bis della Legge n. 241/1990 e s.m.i., prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del procedimento o l'autorità competente comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Gli istanti hanno il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni entro il termine di: dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, eventualmente corredate da documenti
- L'art. 11 della legge 241/1990, in tema di accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento amministrativo, prevede che: tali accordi debbono essere stipulati, a pena di nullità, per atto scritto, salvo che la legge disponga altrimenti
- L'art. 19 della L. 241/1990 prevede che l'amministrazione, in caso di accertata carenza dei requisiti e dei presupposti di cui al comma 1 in materia di segnalazione di inizio attività, adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi entro... 60 giorni dal ricevimento della segnalazione
- L'art. 2 co. 9-bis della L. 241/90 e ss.mm.ii., dispone che il potere sostitutivo in caso di inerzia spetta: ad un soggetto individuato dall'organo di governo nell'ambito delle figure apicali dell'amministrazione o a una unità organizzativa
- L'art. 2 della l. n. 241/1990 è dedicato alla conclusione del procedimento; indicare quale affermazioni in merito è corretta. Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la P.A. ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso
- L'art. 2 della l. n. 241/1990, fissa il principio di certezza della conclusione del procedimento stabilendo in particolare al comma 7 che i termini di conclusione, nel caso di acquisizione di informazioni o certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell'amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre P.A., possono essere sospesi: Per una sola volta
- L'art. 2 della legge n. 241/1990 enuncia il principio secondo cui ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza ovvero debba essere iniziato d'ufficio: dell'obbligo di concluderlo mediante un provvedimento espresso
- L'art. 21 nonies legge 241/90, stabilisce che il provvedimento amministrativo adottato in violazione di legge o viziato da eccesso di potere o da incompetenza, sussistendone le ragioni di pubblico interesse può essere: Annullato d'ufficio
- L'art. 21 octies, comma 2, L. 241/90, prevede che il provvedimento, adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma, non può essere annullato quando: il provvedimento abbia carattere vincolato e sia palese che il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato
- L'art. 21-novies della legge 241/1990 e s.m.i. prevede la possibilità che l'Amministrazione Pubblica proceda alla convalida del provvedimento annullabile in presenza di determinati requisiti. In cosa consiste la convalida? È un provvedimento di secondo grado ad effetto conservativo e con effetto retroattivo
- L'art. 21-octies della L. 241/1990 prevede l'annullabilità del provvedimento amministrativo per... incompetenza
- L'art. 21-quinquies della L. 241/1990 disciplina la revoca e stabilisce che il presupposto per l'esercizio di tale potere è rappresentato: da sopravvenuti motivi di interesse pubblico, mutamento della situazione di fatto, nuova valutazione dell'interesse pubblico originario
- L'art. 21-quinquies della L. n. 241/1990 disciplina la revoca e stabilisce che il presupposto per l'esercizio di tale potere è rappresentato: Da sopravvenuti motivi di interesse pubblico, mutamento della situazione di fatto, nuova valutazione dell'interesse pubblico originario
- L'art. 22 della legge 241/1990 determina che il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto: al fine di favorire la partecipazione e di assicurare l'imparzialità e la trasparenza dell'attività amministrativa
- L'art. 25 della legge 241/1990 stabilisce che il rifiuto, il differimento e la limitazione all'accesso ai documenti amministrativi devono essere motivati? Sì, lo stabilisce specificamente
- L'art. 28 della L. 241/1990 e s.m.i. riporta le modifiche all'art. 15 del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per cui l'impiegato deve mantenere: il segreto d'ufficio
- L'art. 3 della l. n. 241/1990 nel sancire l'obbligo di motivazione di ogni provvedimento amministrativo prescrive tra l'altro che: In ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., prescrive che in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., prescrive che in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3 della Legge n. 241/1990 e s.m.i., nel sancire l'obbligo di motivazione di ogni provvedimento amministrativo prescrive tra l'altro che: in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3, co. 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., prescrive che in ogni atto notificato al destinatario devono essere indicati: il termine e l'autorità cui è possibile ricorrere
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. I presupposti di fatto: Sono gli elementi e i dati di fatto acquisiti e raccolti dalla p.a. durante l'istruttoria, oggetto di ponderazione e valutazione ai fini dell'adozione del provvedimento finale
- L'art. 3, l . n. 241/1990 non si limita a sancire l'obbligo di motivazione ma ne indica anche il contenuto essenziale costituito dalla rappresentazione dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Le ragioni giuridiche: Sono le norme e i principi che la p.a. ha applicato nel caso concreto, le ragioni di diritto poste a base del provvedimento
- L'art. 3-bis della l. n. 241/1990, introdotto dalla l. n. 15/2005, prevede che le amministrazioni pubbliche incentivano l'uso della telematica, nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati al fine di conseguire: Maggiore efficienza nella loro attività
- L'art. 4, l. n. 241/1990 e s.m.i., prevede l'obbligo per la p.a. di determinare preventivamente, per ciascun procedimento, l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale nonché dell'adozione del provvedimento finale, tale determinazione: va pubblicizzata secondo quanto previsto dai singoli ordinamenti
- L'art. 6 della Legge 241/1990 e s.m.i., dispone espressamente che il responsabile del procedimento: può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare esibizioni documentali
- L'art. 7 della l. n. 241/1990, con riferimento ai destinatari della comunicazione di avvio del procedimento, fa riferimento agli interventori necessari ovvero: I soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento (soggetti portatori di interessi differenziati rispetto a quelli dell'amministrazione procedente)
- L'art. 7 della l. n. 241/1990, con riferimento ai destinatari della comunicazione di avvio del procedimento, fa riferimento ai potenziali controinteressati ovvero: I soggetti diversi dai destinatari diretti, che possono subire un pregiudizio dall'adozione del provvedimento finale
- L'art. 9 della legge 241/1990 attribuisce la facoltà di intervenire nel procedimento: a qualunque soggetto portatore di interessi pubblici o privati, nonché ai portatori di interessi diffusi costituiti in comitati o associazioni cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento
- L'articolo 1 della legge 241/1990 definisce alcuni principi in materia di procedimento tra cui: il principio secondo cui la Pubblica Amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria
- L'attività amministrativa discrezionale è vincolata nel fine, rappresentato dall'interesse pubblico concreto. Come si individua l'interesse pubblico concreto? Mediante l'individuazione dell'interesse primario e il suo bilanciamento con gli interessi secondari alla luce del criterio di ragionevolezza
- L'attività dell'amministrazione deve essere conforme: al perseguimento dei fini determinati dalla legge, nel contesto del principio di legalità
- L'atto amministrativo è nullo: Quando manca della firma dell'autorità che emana l'atto
- L'atto amministrativo che non ha ancora concluso il suo ciclo di formazione è: imperfetto
- L'atto amministrativo emanato in difformità dalla norma giuridica che lo disciplina è: illegittimo
- L'atto amministrativo invalido può essere: nullo o annullabile
- L'atto amministrativo nullo... È insanabile
- L'atto amministrativo nullo: Non produce alcun effetto
- L'atto amministrativo nullo: Non ha giuridicamente alcun valore e quindi non produce alcun effetto
- L'atto amministrativo può essere impugnato per vizi di legittimità davanti a quale organo giudiziario? Tribunale Amministrativo Regionale
- L'atto amministrativo quando, benché perfetto, non è idoneo a produrre effetti giuridici, in quanto sono inesistenti i requisiti di efficacia richiesti, è inefficace
- L'atto amministrativo viziato da difetto assoluto di attribuzione è... Nullo
- L'atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è: annullabile
- L'atto annullabile: Può essere sanato e convalidato
- L'atto di iniziativa del procedimento amministrativo presentato da un privato: produce l'obbligo per la P.A. di emettere un provvedimento espresso
- L'atto propulsivo del procedimento può avviarsi per iniziativa privata ovvero su iniziativa d'ufficio; nel primo caso può assumere la veste di: Istanza
- L'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) nelle sue Linee Guida distingue tra "accesso documentale", "accesso civico" e "accesso generalizzato"; l'accesso disciplinato dal capo V della legge 241/1990 è: L'accesso documentale
- L'autorizzazione è il provvedimento... Discrezionale con cui la P.A. rimuove un limite che la legge pone all'esercizio di un diritto, legittimando il destinatario di tale provvedimento ad esercitare il diritto di cui già risulta titolare
- L'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di rendere pubbliche le disposizioni adottate dalle p.a. in merito alle determinazioni dell'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria e di ogni altro adempimento procedimentale, nonché dell'adozione del provvedimento finale
- L'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi. Il criterio di pubblicità: Prevede l'obbligo di consentire agli interessati l'accesso ai documenti amministrativi
- L'azione amministrativa deve essere improntata ad alcuni principi/criteri. Il criterio di pubblicità: Impone l'obbligo di rendere noto il termine entro il quale deve concludersi il procedimento amministrativo
- L'azione amministrativa nell'organizzazione dei pubblici uffici deve uniformarsi: alle disposizioni di legge, buon andamento ed imparzialità
- Le attività di acquisizione dei fatti (quali ad esempio, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione, le circostanze di fatto, ecc.) sono proprie: Della fase istruttoria del procedimento amministrativo
- Le c.d. ordinanze di necessità ed urgenza: Non possono derogare a norme costituzionali o a principi generali dell'ordinamento, né regolare materie coperte da riserva assoluta di legge
- Le conferenze di servizi sono dirette a: Snellire il procedimento amministrativo
- Le consuetudini sono: fonti non scritte che consistono nella ripetizione di un comportamento da parte di una generalità di persone, con la convinzione di ottemperare ad una prescrizione giuridica
- Le denunce e i ricorsi sono propri: Della fase d'iniziativa del procedimento amministrativo
- Le fonti di produzione si dividono in: fonti fatto e fonti atto
- Le misure individuali con cui si porta a conoscenza del destinatario l'atto, attraverso un procedimento che mira a dare certezza legale dell'invio e del ricevimento dell'atto stesso, costituiscono: Le notificazioni
- Le modalità di esercizio del diritto di accesso sono disciplinate dall'art. 25 della legge n. 241/1990 e dal relativo regolamento. Se l'istanza è accolta: Il diritto di accesso si esercita mediante esame e estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla legge; l'esame dei documenti è gratuito
- Le modalità di esercizio del diritto di accesso sono disciplinate dall'art. 25 della legge n. 241/1990. La richiesta di accesso ai documenti: Deve essere motivata e indirizzata all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente; la richiesta deve essere comunicata ai controinteressati
- Le modalità di esercizio del diritto di accesso sono disciplinate dall'art. 25 della legge n. 241/1990. La richiesta di accesso ai documenti: Deve essere indirizzata all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente
- Le modalità di esercizio del diritto di accesso sono disciplinate dall'art. 25 della legge n. 241/1990. Se l'istanza è accolta: L'esame dei documenti è gratuito, il rilascio di copia è subordinato al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura
- le ordinanze di necessità e di urgenza necessitano di motivazione: si proprio in ragione della loro forza derogatoria
- Le sentenze passate in giudicato che accolgono il ricorso proposto avverso il silenzio inadempimento dell'Amministrazione, ai sensi dell'art.2 comma 8 della Legge 241/1990, sono trasmesse: in via telematica alla Corte dei Conti
- Le situazioni giuridiche soggettive passive operano una limitazione della sfera di operatività dell'individuo restringendone la sfera giuridica. Costituisce una situazione giuridica passiva: Obbligazione
- L'efficacia di un provvedimento amministrativo può essere sospesa: Solo per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge
- L'esame dei documenti amministrativi, ai sensi della legge n. 241 del 1990, è: Gratuito (co. 1, art. 25, l. n. 241/1990)
- L'esercizio del potere di autotutela o riesame della p.a. può avere tre differenti esiti: demolitorio, conservativo, confermativo. È un riesame con esito conservativo: Sanatoria
- L'imperatività/autoritarietà costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Si sostanzia nella capacità di disporre della sfera giuridica altrui, prescindendo dalla prestazione del consenso dell'interessato
- L'indicazione dell'autorità da cui l'atto promana costituisce: Intestazione dell'atto amministrativo
- L'individuazione degli elementi costitutivi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto ai sensi dell'art. 21-septies, l. n. 241/1990, la loro mancanza comporta la nullità del provvedimento finale. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento essenziale. Agente
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21- septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Termine
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21- septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficia il provvedimento. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Riserva
- L'individuazione degli elementi del provvedimento, assume una importanza particolare in quanto, ai sensi dell'art. 21-septies, L. n. 241/1990 la mancanza di quelli essenziali comporta la nullità del provvedimento finale mentre la mancanza di quelli accidentali non inficiano il provvedimento ma si considerano come non apposti. Si indichi quale tra i seguenti è un elemento accidentale. Condizione
- L'iniziativa del procedimento amministrativo può: Provenire da un soggetto privato o dall'amministrazione (iniziativa d'ufficio); se proviene da un soggetto privato può essere introdotto da istanze
- L'iniziativa del procedimento amministrativo: Può provenire da un soggetto privato o dall'amministrazione (iniziativa d'ufficio); se proviene da un soggetto privato può essere introdotto da denunce
- L'inoppugnabilità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi; tale carattere: Comporta l'impossibilità di aggredire il provvedimento da parte dei destinatari, ma non l'intangibilità dello stesso, che resta ancora soggetto ai poteri di annullamento e revoca della p.a.
- L'intensità della motivazione si atteggia diversamente a seconda del tipo di atto in relazione della tutela accordata agli interessi coinvolti. È sufficiente una motivazione che richiami la normativa e indichi il verificarsi del presupposto di fatto legislativamente tipicizzato per giustificare l'adozione dell'atto, non essendovi per la p.a. possibilità di compiere scelte o valutazioni: In caso di provvedimenti vincolati
- L'intestazione, elemento strutturale, del provvedimento amministrativo: È l'indicazione dell'autorità amministrativa alla quale il provvedimento e l'attività del funzionario sono imputabili
- L'istituto della revoca (art. 21-quinquies, l. n. 241/1990): Non trova applicazione per i provvedimenti ad effetti istantanei, in quanto tale istituto ha ad oggetto solo provvedimenti amministrativi discrezionali con efficacia durevole
- L'istituto dell'accesso ai documenti amministrativi, disciplinato dal Capo V della l. n. 241/1990, è strumento indispensabile: Al fine di assicurare la trasparenza amministrativa
- L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento (art. 7 L. n. 241/1990) trova applicazione anche qualora vi sia l'esigenza di salvaguardare la sicurezza pubblica? No
- L'obbligo di conclusione esplicita del procedimento amministrativo, sancito dalla legge n. 241/1990, sussiste: Sia quando il procedimento consegua obbligatoriamente ad istanza, sia quando debba essere iniziato d'ufficio
- L'obbligo di motivazione concerne anche i provvedimenti relativi allo svolgimento dei pubblici concorsi? Si, tale obbligo è espressamente previsto dall'art. 3 l. 241/1990
- L'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della legge n. 241/1990 è previsto anche per i provvedimenti amministrativi concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale? Si, tale obbligo è espressamente previsto dal suddetto articolo
- L'ordinanza amministrativa è: Emanata da un organo della pubblica amministrazione per imporre un determinato comportamento ad un soggetto o ad una classe di soggetti oppure ad un organo
- L'ordine è: Un provvedimento restrittivo della sfera giuridica del destinatario mediante il quale la P.A., a seguito di una scelta discrezionale o di un semplice accertamento, fa sorgere nuovi obblighi giuridici a carico dei destinatari, imponendo loro determinati comportamenti
- L'organo competente, in riferimento a quanto previsto dalla legge n. 241/1990, per l'adozione del procedimento finale può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento? Si, può discostarsi ma deve indicarne la motivazione nel procedimento finale
- L'unilateralità costituisce carattere proprio dei provvedimenti amministrativi. Tale carattere: segnala che il provvedimento non ha bisogno del concorso della volontà dei destinatari per esistere