Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- La condanna al reato di falsa perizia comporta, oltre alla condanna: l'interdizione dai pubblici uffici e l'interdizione dalla professione o dall'arte
- La condanna per il delitto di "Peculato" importa sempre: l'interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici, a seconda della condanna
- La condanna per il delitto di concussione comporta, quale pena accessoria: l'interdizione perpetua o l'interdizione temporanea dai pubblici uffici, secondo l'entità della pena
- La condanna per il reato di concussione comporta l'interdizione perpetua o temporanea dai pubblici uffici
- La condanna per il reato di peculato, nell'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 314, c.p.: Importa l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
- La condotta di Tizio, il quale offende l'onore di un magistrato in udienza, integra il delitto di: oltraggio a un magistrato in udienza, di cui all'art. 343 c.p.
- La corruzione in atti giudiziari, di cui all'art. 319-ter c.p., costituisce.. Reato autonomo
- La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, prevista dall'art. 319 c.p., appartiene alla tipologia: di reato di corruzione propria
- La corruzione per un atto d'ufficio è: il delitto commesso dal pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve per sé o per un terzo, in denaro o altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa
- La disciplina della corruzione, di cui agli art. 318 e 319 del Codice Penale si applica: anche a qualunque incaricato di pubblico servizio
- La falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri è un: delitto contro la fede pubblica
- La fattispecie di occultamento, custodia o alterazione di mezzi di trasporto prevista dall'articolo 337-bis del Codice Penale: è un delitto dei privati contro la Pubblica Amministrazione
- La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa pubblica amministrazione
- La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa pubblica amministrazione
- La turbativa d'asta, ai sensi dell'Art. 353 del Codice Penale: È un delitto contro la Pubblica Amministrazione commesso da chiunque
- La violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa configura: un reato a forma libera
- La violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa configura: un reato di danno
- L'abuso di ufficio è: un reato di evento
- L'abuso di ufficio è: un reato proprio
- L'abuso d'ufficio: è un reato in cui incorre il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, in violazione di specifiche regole di condotta previste dalla legge, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale o arreca un danno ingiusto
- L'art. 314 del codice penale descrive il reato di ______________ , che consiste nell'appropriazione di denaro o altra cosa mobile altrui di cui il soggetto qualificato aveva la disponibilità in ragione dell'ufficio o servizio. peculato
- L'art. 318 c.p. tratta il reato di corruzione per l'esercizio della funzione. Il bene giuridico tutelato da questo articolo è: il corretto funzionamento ed il prestigio della Pubblica amministrazione
- L'art.319 codice penale prevede: Il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio
- L'articolo 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio) descrive un reato: proprio
- L'articolo 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario d'ufficio) descrive un reato: proprio
- Le norme che regolano i delitti contro la pubblica amministrazione sono volte a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione
- Le pene principali stabilite dalla legge per i delitti contro la Pubblica Amministrazione sono: multa e reclusione
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione di: denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione: di denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio
- L'elemento oggettivo del reato è costituito da: condotta, evento e nesso di causalità
- L'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione quale pena accessoria consegue, tra l'altro, ad ogni condanna per il delitto: di truffa commessa, col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare
- L'interdizione dai pubblici uffici è una: pena accessoria per i delitti
- L'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) si configura come reato: proprio, dato che può trovare applicazione solamente nei confronti dell'imprenditore che eserciti un'impresa di servizi pubblici o di pubblica necessità
- L'interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, di cui all'art. 340 c.p., può dar luogo a reato se realizzata... Anche da una condotta omissiva
- Lo straniero che si trova nel territorio dello Stato italiano è soggetto alla legge penale italiana? Sì, salve le eccezioni stabilite dal diritto pubblico interno o dal diritto internazionale
- L'utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio, di cui tratta l'art. 325 c.p., si configura come un reato: proprio