Elenco in ordine alfabetico delle domande di Didattica
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- Un apprendimento a cui non segue necessariamente la prestazione, viene definito: Latente
- Un approccio dinamico, di mutua fecondazione tra le culture, attraverso una ricerca di strategie metodologiche e didattiche che non siano dettate da visioni stereotipate delle stesse specificità culturali, ma che siano definite attraverso una conoscenza degli allievi e delle modalità che ognuno di essi mette in atto per apprendere abilità e competenze. A quale approccio fa riferimento questa definizione? Interculturalità
- Un approccio educativo-didattico volto allo sviluppo di strategie di soluzione di problemi è il: problem solving
- Un bambino che sembra non avere fiducia e sicurezza verso la madre e tende a mostrarsi distaccato dal caregiver e poco interessato ai contatti affettivi con lei/lui dimostra un attaccamento: insicuro-evitante
- Un docente competente dal punto di vista docimologico: distingue tra strumenti di verifica e funzioni della valutazione
- Un gruppo di lavoro formato dai membri di un'équipe educativa è costituito da persone: impegnate attraverso scambi e reciprocità in merito alla progettazione educativa
- Un leader è definito "carismatico" quando: ha un forte ascendente sugli altri membri del gruppo
- Un metodo didattico in cui gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Ci si riferisce a quale metodologia d'insegnamento? Al Cooperative Learning
- Un soggetto affetto da discalculia: È incapace di eseguire calcoli matematici e di comprendere simboli numerici
- Un soggetto colpito dalla Afasia di Wernicke: Parla fluentemente, ma senza capire cosa dice e cosa gli viene chiesto
- Una "classe virtuale" è composta da: gruppi di allievi che comunicano tra loro con strumenti informatici
- Una delle caratteristiche del Cooperative Learning è: l'insegnamento diretto delle competenze sociali
- Una delle caratteristiche principali degli studenti con D.S.A. è: la persistenza degli errori nonostante le esercitazioni e le spiegazioni
- Una di queste affermazioni sui compiti autentici (Reeves, Herrington, Oliver, 2002) è errata in quanto contraria al costrutto di apprendimento significativo: Rappresentano simulazioni totalmente differenti dal mondo reale
- Una dimensione asimmetrica, luogo di scambio e cooperazione tra educatore e allievo, permette una relazione educativa: efficace
- Una gestione sufficientemente buona del gruppo, nell'accezione del termine "buona" usata da Winnicott, deve puntare: sulla corretta spiegazione delle regole e sulla coerenza tra insegnanti
- Una metodologia inclusiva che permette una "costruzione comune" di "oggetti", procedure, concetti, e si concretizza in strategie collaborative finalizzate a un risultato, si definisce: Cooperative learning
- Una modalità educativa permanente, un processo continuo lungo tutto l'arco di vita centrato sull'individuazione e sul potenziamento delle competenze della persona affinché possa inserirsi in modo creativo e critico nella società. A quale modalità educativa, ma tale compito spetta anche alla scuola, si riferisce questa descrizione? Orientamento
- Una persona è competente se ... in situazione, è in grado di fare, pensare e agire nell'unità della sua persona, risolvendo problemi reali, realizzando progetti, affrontando compiti in modo efficace
- Una popolazione scolastica è fondamentalmente caratterizzata: Da un'elevata differenziazione di capacità e abilità
- Una pratica è il frutto di una negoziazione tra: aspetti materiali e immateriali
- Una relazione educativa efficace è quella che si verifica all'interno di una dimensione: asimmetrica, come luogo di scambio e cooperazione tra educatore e allievo
- Una relazione educativa si può realizzare: all'interno di diversi contesti: a scuola, in famiglia, ma anche in contesti informali
- Una scala nominale permette di classificare: in base all'appartenenza di singole variabili a determinate categorie qualitative
- Universal design for instruction - secondo il principio n. 2/uso equo: sono da evitare i percorsi didattici individualizzati e differenziati, devono invece essere proposte soluzioni equivalenti
- Universal design for instruction - secondo il principio n. 4/percettibilità delle informazioni: è necessario prestare attenzione alla possibilità di discriminare ciò che ha un'importanza centrale rispetto alle informazioni secondarie
- Universal design for learning - network neuronali: secondo gli studiosi il network di riconoscimento, il network strategico e il network affettivo: sono intimamente interconnessi
- Uno degli elementi iniziali necessari alla realizzazione della programmazione didattica riguarda: la verifica dei prerequisiti
- Uno degli strumenti più potenti da utilizzare per sviluppare nell'alunno un approccio metacognitivo consiste: nell'uso di strategie autovalutative
- Utilizzando il cooperative learning, l'insegnante assume un ruolo: di sostegno, aiuto e consiglio
- Utilizzando in classe il ciclo di apprendimento esperienziale enunciato da J. William Pfeiffer e John E. Jones, inizialmente si deve porre un problema: aperto, sfidante, mai affrontato in precedenza in classe, che ammette molteplici soluzioni, ognuna delle quali presenta punti di forza e punti di debolezza
- Utilizzando la LIM (lavagna interattiva multimediale) è possibile usare: immagini, audio e video