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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto civile

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Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 che il parere del Comitato dei garanti deve essere reso entro il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine:   Si prescinde dal parere
Dispone l'art. 4 del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) che il dipendente non può accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza. Tale disposizione vale:   Per il biennio precedente
Dispone l'art. 5, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) che nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente deve comunicare tempestivamente la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio. La comunicazione deve essere fatta:   Al responsabile dell'ufficio di appartenenza
Dispone l'art. 55-sexies del D.Lgs. n. 165/2001 che la condanna della P.A. al risarcimento del danno derivante dalla violazione da parte del lavoratore dipendente degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa comporta l'applicazione nei suoi confronti, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni:   Fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento
Dispone l'art. 6, D.P.R. n. 62/2013 (Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse), che fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti da leggi o regolamenti, il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto:   Negli ultimi tre anni
Dispone l'art. 6, D.P.R. n. 62/2013, che il dipendente si deve astenere dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare:   Interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici