Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale e procedura penale
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- I reati cosiddetti propri si distinguono dai reati comuni con riferimento al loro soggetto attivo, dal momento che: Possono venire commessi esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche meramente naturalistiche o giuridiche
- I sottufficiali del Corpo di polizia penitenziaria: Sono ufficiali di polizia giudiziaria
- Il co. 2 dell'art. 590-bis del codice penale punisce le lesioni personali colpose gravi e gravissime cagionate da chi si sia posto alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (art. 186, 2° co., lett. c, c. str.) ovvero in stato di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 187 c. str.). Le lesioni gravissime sono punite: Con la reclusione da quattro a sette anni
- Il co. 2 dell'art. 590-bis del codice penale punisce le lesioni personali colpose gravi e gravissime cagionate da chi si sia posto alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (art. 186, 2° co., lett. c, c. str.) ovvero in stato di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope (art. 187 c. str.). Le lesioni gravi sono punite: Con la reclusione da tre a cinque anni
- Il codice di procedura penale attribuisce alla polizia giudiziaria, tra l'altro, la funzione di impedire che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori. Tale attività (art. 55, c.p.p.): Può essere svolta dagli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria anche di propria iniziativa
- Il Codice Penale all'art. 17 prevede quali pene principali per i delitti: Ergastolo, reclusione e multa
- Il condannato per alcuna delle contravvenzioni concernenti la prevenzione di delitti contro il patrimonio può essere sottoposto alla libertà vigilata? Si, per espressa previsione di cui all'art. 713, c.p.
- Il confronto quale mezzo di prova: É un atto a partecipazione pluripersonale che trae origine da un contrasto fra le dichiarazioni di due persone
- Il contrasto e prevenzione dell'abusivismo commerciale con particolare riferimento al commercio su area pubblica, mercati e fiere è svolto in particolare dalla: Polizia commerciale e annonaria
- Il controllo, prevenzione e repressione degli illeciti sia amministrativi che penali in materia di commercio al dettaglio svolto in sede fissa è svolto in particolare dalla: Polizia commerciale e annonaria
- Il controllo, prevenzione e repressione degli illeciti, sia amministrativi che penali, in materia di pubblici esercizi quali bar e ristoranti è svolto in particolare dalla: Polizia commerciale e annonaria
- Il delitto è colposo: Quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline
- Il delitto è doloso quando (art. 43, c.p.): L'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione
- Il delitto è doloso quando: L'evento che costituisce il reato è previsto e voluto dall'agente come conseguenza della propria azione o omissione
- Il delitto è oltre l'intenzione: Quando dall'azione o omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
- Il delitto è preterintenzionale: Quando dall'azione o omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente
- Il delitto di "Corruzione per l'esercizio della funzione" (art. 318, c.p.) può essere commesso: Solo dal pubblico ufficiale
- Il delitto di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" (art. 319, c.p.) può essere commesso: Solo dal pubblico ufficiale
- Il delitto di "Danneggiamento" di cui all'art 635 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio
- Il delitto di "Deturpamento e imbrattamento di cose altrui" di cui all'art 639 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio
- Il delitto di "Estorsione" di cui all'art 629 del codice penale è: Un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
- Il delitto di "Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico" di cui all'art. 483, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici" di cui all'art. 479, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative" di cui all'art. 480, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità in foglio firmato in bianco. Atto pubblico" di cui all'art. 487, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità in registri e notificazioni" di cui all'art. 484, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici" di cui all'art. 476, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative" di cui all'art. 477, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in copie autentiche di atti pubblici o privati e in attestati del contenuto di atti" di cui all'art. 478, c.p. è: Un delitto contro la fede pubblica - Falsità in atti
- Il delitto di "Furto" di cui all'art 624 del codice penale è: Un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
- Il delitto di "Furto" di cui all'art 624 del Codice penale è: Un delitto contro il patrimonio
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "Rapina" di cui all'art 628 del codice penale è: Un delitto contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone
- Il delitto di Abuso d'ufficio di cui all'art. 323 del c.p., è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di concussione previsto dall'art. 317 del c.p. è un reato: Proprio
- Il delitto di Corruzione per l'esercizio della funzione di cui all'art. 318 del c.p., è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui all'art. 318 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319, c.p.) è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di cui all'art. 319 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di cui al co. 2, art. 314 c.p. (Peculato d'uso) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 314 c.p. (Peculato) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 316 (Peculato mediante profitto dell'errore altrui) del codice penale, è: Un reato proprio che può essere commesso solo dal pubblico ufficiale e dall'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 316 c.p. (Peculato mediante profitto dell'errore altrui) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 317 c.p. (Concussione) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 318 c.p. (Corruzione per l'esercizio della funzione) può essere commesso: Soltanto dai pubblici ufficiali
- Il delitto di cui all'art. 319-quater c.p. (Induzione indebita a dare o promettere utilità) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 323 c.p. (Abuso d'ufficio) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di Induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater, c.p.: È punito con la reclusione da sei anni a dieci anni e sei mesi
- Il delitto di malversazione di erogazioni pubbliche (316-bis del c.p.) è punito: Con la reclusione da sei mesi a quattro anni
- Il delitto di peculato previsto dall'articolo 314 del codice penale, può essere compiuto esclusivamente da soggetti con particolari qualifiche giuridiche (nella fattispecie la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio), pertanto tale reato appartiene alla generale categoria dei.... Reati propri
- Il delitto di Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio di cui all'art. 325 del c.p., è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto si considera doloso ai sensi dell'art. 43 del codice penale: Quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione
- Il diritto penale è un ramo: Del diritto pubblico
- Il fatto dell'uomo per la cui realizzazione la legge prevede come conseguenza giuridica l'applicazione di una pena si definisce: Reato
- Il fermo degli indiziati di delitto può essere eseguito fuori dai casi di flagranza? Si
- Il Giudice penale quando difetta la punibilità del pervenuto: Pronuncia sentenza di assoluzione
- Il Giudice penale quando difetta la reità nel merito: Pronuncia sentenza di assoluzione
- Il pubblico ufficiale che entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, redatta in forma scritta, di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. secondo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il delitto di: Concussione
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto di cui all'art. 318 c.p., ovvero: Corruzione per l'esercizio della funzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il delitto: Corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318, c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, agevola colposamente la conoscenza, da parte di terzi incompetenti a conoscere notizie d'ufficio che debbono rimanere segrete, commette il delitto di cui al co. 2, art. 326 del c.p. Tale delitto è punito: Con la reclusione fino a un anno
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il delitto di cui all'art. 326 c.p.; ovvero: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero: Abuso di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito (comma 1, art. 316 del c.p.): Con la reclusione da sei mesi a tre anni
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quando il fatto offende gli interessi finanziari dell'Unione europea e il danno o il profitto sono superiori a euro 100.000 la pena (comma 2, art. 316 del c.p.): È aumentata (da sei mesi a quattro anni)
- Il pubblico ufficiale, che nell'esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, commette il reato di (art. 476, c.p.): Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
- Il pubblico ufficiale, che, abusando di un foglio firmato in bianco, del quale abbia il possesso per ragione del suo ufficio e per un titolo che importa l'obbligo o la facoltà di riempirlo, vi scrive o vi fa scrivere un atto pubblico diverso da quello a cui era obbligato o autorizzato commette il delitto di cui all'art. 487 del c.p. Ovvero: Falsità in foglio firmato in bianco. Atto pubblico
- Il pubblico ufficiale, che, avendo per ragione del suo ufficio il possesso o comunque la disponibilità di cosa mobile altrui, se ne appropria al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Quale reato ha commesso il pubblico ufficiale? Peculato d'uso
- Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, altera un atto vero, commette il reato di cui all'art. 476 del c.p. Ovvero: Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
- Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente in certificati o autorizzazioni amministrative, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità commette il delitto di cui all'art. 480 del c.p. Ovvero: Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative
- Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, contraffà o altera certificati o autorizzazioni amministrative, ovvero, mediante contraffazione o alterazione, fa apparire adempiute le condizioni richieste per la loro validità commette il delitto di cui all'art. 477 del c.p. Ovvero: Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative
- Il pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue funzioni, supponendo esistente un atto pubblico o privato, ne simula una copia e la rilascia in forma legale ovvero rilascia una copia di un atto pubblico o privato diversa dall'originale commette il delitto di cui all'art. 478 del c.p. Ovvero: Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in copie autentiche di atti pubblici o privati e in attestati del contenuto di atti
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale, che, ricevendo o formando un atto nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente che un fatto è stato da lui compiuto o è avvenuto alla sua presenza, o attesta come da lui ricevute dichiarazioni a lui non rese, ovvero omette o altera dichiarazioni da lui ricevute, o comunque attesta falsamente fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, commette il delitto di cui all'art. 479 del c.p. Ovvero: Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici
- Il reato di " Appropriazione indebita" (art. 648 bis, c.p.) è compreso fra i delitti: Contro il patrimonio
- Il reato di "Commercio di scritti, disegni o altri oggetti contrari alla pubblica decenza" di cui all'art. 725, c.p. punisce: Chiunque espone alla pubblica vista o, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offre in vendita o distribuisce scritti, disegni o qualsiasi altro oggetto figurato, che offenda la pubblica decenza
- Il reato di "Concussione" di cui all'art. 317, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità,
- Il reato di "Corruzione per l'esercizio della funzione" di cui all'art. 318, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" di cui all'art. 319, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa
- Il reato di Abuso di ufficio è sanzionato con: La reclusione da uno a quattro anni, la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno carattere di rilevante gravità
- Il reato di evasione di cui all'art. 385, c.p., è un reato: Commissivo
- Il reato di oltraggio a un magistrato in udienza di cui all'art. 343 del c.p. punisce: Chiunque
- Il reato di peculato d'uso si configura quando: Il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita
- Il reato di Rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto (art. 652, c.p.) può essere commesso: Da chiunque
- Il reato di turbata libertà degli incanti di cui all'art. 353 del c.p. punisce: Chiunque
- Il reo è: La persona fisica autrice del reato
- Il soggetto attivo del reato: Si identifica con la persona fisica autrice del reato
- Il soggetto che, subito dopo il reato, è sorpreso con cose o tracce dalle quali appaia che egli abbia commesso il reato immediatamente prima, è in stato di flagranza (art. 382, c.p.p.): Sì
- Il soggetto passivo del reato: É la persona offesa dal reato ovvero il titolare del bene o dell'interesse la cui offesa costituisce l'essenza del reato
- Il soggetto X mette nello stato di incapacità di intendere e di volere il soggetto Y, al fine di fargli commettere un reato. Per espressa previsione di cui all'art. 86 del codice penale, chi risponde del reato commesso? Soggetto X
- Il testimone partecipando con la sua deposizione alla formazione della volontà del giudice, riveste la qualità di pubblico ufficiale? Si, fin dal momento della sua citazione
- In ambito penale come può essere definita la capacità di intendere? La capacità di rendersi conto del valore sociale dell'atto che si compie
- In ambito penale come può essere definita la capacità di volere? La facoltà di volere ciò che si giudica doversi fare
- In ambito penale, la condotta può essere: Commissiva od omissiva
- In ambito processuale penale, le ispezioni costituiscono: Un mezzo di ricerca della prova
- In base all'art. 319-bis c.p., quando viene aumentata la pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio? Quando il fatto ha per oggetto il conferimento di pubblici impieghi o stipendi o pensioni o la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene nonché il pagamento o il rimborso di tributi
- In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Tale reato appartiene alla categoria dei reati propri
- In ordine al delitto di concussione di cui all'art. 317 del c.p. è giuridicamente corretto affermare che: Tale reato appartiene alla categoria dei reati propri
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura il delitto in oggetto quando chiunque, non adempiendo gli obblighi che gli derivano da un contratto di fornitura concluso con lo Stato, o con un altro ente pubblico, ovvero con un'impresa esercente servizi pubblici o di pubblica necessità, fa mancare, in tutto o in parte, cose od opere, che siano necessarie a uno stabilimento pubblico o ad un pubblico servizio
- In ordine al delitto di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La persona offesa dal reato è la sola P.A., non i cittadini che patiscano l'eventuale disservizio
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Tutela il buon andamento della P.A., nella parte in cui l'azione amministrativa sia affidata all'attività di imprese di servizio pubblico o di pubblica necessità, e il buon andamento della P.A. dipenda dunque dalla regolarità e continuità del servizio svolto da tali imprese
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: L'autorità giudiziaria competente è il tribunale monocratico
- In ordine al delitto di Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È punito con la reclusione e con la multa
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un reato comune
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei privati contro la pubblica amministrazione
- In ordine al delitto di Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Si configura quando chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione
- In ordine alle pene ed agli istituti processuali applicabili al delitto di cui all'art. 318 c.p. - Corruzione per l'esercizio della funzione - è giuridicamente corretto affermare che: La pena è della reclusione da tre a otto anni
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni in merito al reato di Utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio di cui all'art. 325 del c.p. è corretta. È un delitto "proprio" che può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio
- Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulla misura di sicurezza del divieto di frequentare osterie e pubblici spacci di bevande alcooliche è corretta (art. 234, c.p.). È sempre aggiunta alla pena, quando si tratta di condannati per ubriachezza abituale
- Indicare quale tra le seguenti pene consegue di diritto alla condanna, come effetto penale della stessa. Pena accessoria (art. 20 c.p.)
- Ispezione personale (art. 354, 3° co. , c.p.p.), - Perquisizioni, ispezioni e sequestri negli uffici dei difensori (art. 103, c.p.p.). Quali delle precedenti attività possono essere compiute dalla polizia giudiziaria di propria iniziativa? Nessuna, per espresso divieto normativo