Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- A chi spetta il compito di definire le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti ad operare in settori di attività particolarmente esposti alla corruzione? al responsabile della prevenzione della corruzione
- A cosa ha diritto il prestatore di lavoro pubblico che sia adibito a mansioni superiore ai sensi dell'art. 52 comma 4 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i.? Ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- A norma del combinato disposto di cui al TUPI e alla legge n. 68/1999 le pp.aa. sono obbligate ad assumere portatori di handicap? Si, le pp.aa. promuovono o propongono programmi di assunzione
- A norma del d.lgs. 165 del 2001 e s.m.i., possono essere conferiti incarichi di direzione delle risorse umane a soggetti che rivestono o abbiano rivestito cariche in organizzazioni sindacali? No, se hanno rivestito tali cariche negli ultimi due anni
- A norma del d.lgs. 165/2001 art. 52 comma 2 e s.m.i., il dipendente può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie: per la durata dell'assenza
- A norma del d.lgs. 165/2001, art. 52, comma 1, il dipendente pubblico può essere adibito a mansioni corrispondenti a una qualifica superiore alla sua? Sì, se ha successivamente acquisito questa qualifica per effetto delle procedure selettive volte all'accertamento della professionalità richiesta
- A norma del d.lgs. 165/2001,le Amministrazioni Pubbliche: Comunicano ai nuclei di valutazione o ai servizi di controllo interno anche le informazioni concernenti l'utilizzo dei lavoratori socialmente utili
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, i requisiti di accesso agli impieghi negli enti locali sono disciplinati: Dal regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi di detti enti, nel rispetto dei princìpi fissati nello stesso decreto
- A norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, l'ufficio competente per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti delle Amministrazioni Pubbliche è individuato: da ciascuna Amministrazione, secondo il proprio ordinamento
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità penale e civile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità civile e contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo a responsabilità amministrativa e penale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità penale e contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 14, del D.P.R. n. 62/2013, nel caso in cui l'amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità questi si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, redigendo verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell'ufficio, se il contratto a titolo privato o le utilità sono intervenuti: Nel biennio precedente
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 16, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, la violazione: È valutata in ogni singolo caso con riguardo anche alla gravità del comportamento ed all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'amministrazione di appartenenza
- A norma del disposto di cui al co. 2, art. 36, TUPI, le pp.aa possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro per ricoprire posti in organico che richiedono l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali? No
- A norma del disposto di cui al co. 3-bis, art. 55-quater, TUPI, la falsa attestazione della presenza in servizio, accertata in flagranza ovvero mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione degli accessi o delle presenze, determina: L'immediata sospensione cautelare senza stipendio del dipendente senza obbligo di preventiva audizione dell'interessato
- A norma del disposto di cui al co.1, art. 12, D.P.R. n. 62/2013, il dipendente in rapporto con il pubblico opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica: Opera nella maniera più completa e accurata possibile
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 2 D.Lgs. n. 165/2001 la definizione delle linee fondamentali di organizzazione degli uffici e la determinazione delle dotazioni organiche complessive sono demandate: A ciascuna P.A., sulla base dei principi generali fissati dalla legge
- A norma del disposto di cui al comma 1, art. 2 D.Lgs. n. 165/2001 la definizione delle modalità di conferimento della titolarità degli uffici di maggiore rilevanza è demandata: A ciascuna p.a., sulla base dei principi generali fissati dalla legge
- A norma del disposto di cui al comma 8, art. 33, D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con il collocamento in disponibilità il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di: 24 mesi
- A norma del disposto di cui all'art. 15, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), chi cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento adottati nelle singole amministrazioni nonché il monitoraggio annuale sulla loro attuazione? Responsabile della prevenzione della corruzione
- A norma del disposto di cui all'art. 17, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il Codice: È trasmesso tramite e-mail ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici dell'amministrazione
- A norma del disposto di cui all'art. 21, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., il mancato raggiungimento degli obiettivi, accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al Titolo II del D.Lgs. n. 150/2009, in relazione alla gravità dei casi, può comportare: la revoca dell'incarico e la collocazione del dirigente a disposizione dei ruoli di cui all'art. 23 ovvero la rescissione dal rapporto di lavoro, secondo le disposizioni del contratto collettivo
- A norma del disposto di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 165/2001, al dipendente trasferito per mobilità si applica il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto dell'amministrazione destinataria? Si, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione
- A norma del disposto di cui all'art. 4, D.P.R. n. 62/2013, il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato: Salvo quelli d'uso di modico valore
- A norma del disposto di cui all'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii., quale/quali materie sono escluse dalla contrattazione collettiva? Materie attinenti all'organizzazione degli uffici
- A norma del disposto di cui all'art. 5, D.P.R. n. 62/2013, "partecipazione ad associazioni e organizzazioni", il dipendente: Non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, nè esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- A norma del disposto di cui all'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore? Sì, per il periodo di effettiva prestazione
- A norma del disposto di cui all'art. 55 TUPI ai rapporti di lavoro si applica l'art. 2106 del c.c. che giustifica la possibilità per il datore di lavoro di infliggere sanzioni disciplinari? Si, ferma la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, per le infrazioni di minore gravità, per le quali è prevista la sanzione del rimprovero verbale, provvede: Il responsabile della struttura presso la quale opera il dipendente
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis TUPI, chi è competente a contestare l'addebito e ad istruire il procedimento disciplinare nei confronti del lavoratore qualora, per l'infrazione da lui commessa, sia prevista l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per più di dieci giorni? L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis TUPI, chi provvede ad irrogare le sanzioni disciplinari ai lavoratori? Per il rimprovero verbale, il responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente, negli altri casi l'ufficio per i procedimenti disciplinari
- A norma del disposto di cui all'art. 55-quinquies, TUPI, è prevista anche la reclusione per il lavoratore che, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, attesta falsamente la propria presenza in servizio? Si, è prevista sia la reclusione sia la multa
- A norma del disposto di cui all'art. 55-septies del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., in quale caso l'assenza per malattia deve essere giustificata mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale? Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare
- A norma del disposto di cui all'art. 55-sexies del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., cosa comporta per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare? Comporta l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio fino ad un massimo di tre mesi, salvo la maggiore sanzione del licenziamento nei casi in cui è prevista
- A norma del disposto di cui all'art. 7, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente deve astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi? Si, per espressa previsione di cui al citato art
- A norma del disposto di cui all'art. 7, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente deve astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi? Si, per espressa previsione di cui al citato art
- A norma del disposto di cui all'art. 7, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività: Che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi
- A norma del disposto di cui all'art. 7, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività: Che possano coinvolgere interessi di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale
- A norma del disposto di cui all'art. 7, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide: Il responsabile dell'ufficio di appartenenza
- A norma della previsione di cui all'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che abbiano rivestito cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni? No, se le cariche sono state rivestite negli ultimi due anni
- A norma dell'art. 10 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti privati, comprese le relazioni extra lavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente: non sfrutta, ne' menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione
- A norma dell'art. 10 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente: non sfrutta, ne' menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione
- A norma dell'art. 11 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente utilizza: i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- A norma dell'art. 12 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: osserva il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali
- A norma dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base: all'atto di conferimento dell'incarico
- A norma dell'art. 16 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la violazione degli obblighi previsti dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici: integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fà sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fà sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 17 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., a chi spetta provvedere alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici? ai dirigenti
- A norma dell'art. 2 D.Lgs. 165/2001 le amministrazioni pubbliche: Determinano le dotazioni organiche complessive
- A norma dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), ed ai fini dell'art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni: estendono, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal codice a tutti i collaboratori o consulenti
- A norma dell'art. 23 del CCNL del comparto funzioni locali 2016-2018, per l'adozione dell'orario di lavoro su turni quale tra i seguenti criteri devono essere osservati? I turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore
- A norma dell'art. 23-bis del D. Lgs. n. 165/2001, nel caso di svolgimento di attività pubbliche, il periodo di collocamento in aspettativa: non può superare i cinque anni, è rinnovabile per una sola volta e non è computabile ai fini del trattamento di quiescenza e previdenza
- A norma dell'art. 3 D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., sono disciplinati dai rispettivi ordinamenti i rapporti di lavoro del personale: militare e le Forze di Polizia di Stato
- A norma dell'art. 3 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- A norma dell'art. 3, co.5, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- A norma dell'art. 32 del CCNL del comparto funzioni locali 2016-2018, al dipendente, possono essere concesse, a domanda, compatibilmente con le esigenze di servizio, 18 ore di permesso retribuito nell'anno, per particolari motivi personali o familiari. Tali permessi: sono valutati agli effetti dell'anzianità di servizio
- A norma dell'art. 32 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche: possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni e gli enti internazionali ai quali l'Italia aderisce
- A norma dell'art. 32, co. 1, lett. b), del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche: possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni e gli enti internazionali ai quali l'Italia aderisce
- A norma dell'art. 35 del d.lgs. 165 del 2001 e s.m.i., l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene: tramite procedure selettive, ovvero mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- A norma dell'art. 35 del D.Lgs. n.165/2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna Pubblica Amministrazione: Nel rispetto della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma dell'art. 35 del decreto legislativo 165/2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna Pubblica Amministrazione: tra l'altro, sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma dell'art. 35, comma 5-ter, del d.lgs. n. 165/2001, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti dalla data di approvazione per un termine di: Due anni
- A norma dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati: che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- A norma dell'art. 4 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., quali regali, compensi e altre utilità può accettare un dipendente pubblico? Quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- A norma dell'art. 4, co.6, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati: che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- A norma dell'art. 5 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente: utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- A norma dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, il lavoratore: ha diritto, per il periodo di effettiva prestazione, al trattamento previsto per la qualifica superiore
- A norma dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, il lavoratore: ha diritto, per il periodo di effettiva prestazione, al trattamento previsto per la qualifica superiore
- A norma dell'art. 52, co. 4, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, il lavoratore: ha diritto, per il periodo di effettiva prestazione, al trattamento previsto per la qualifica superiore
- A norma dell'art. 53 co. 7 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i dipendenti pubblici..: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza
- A norma dell'art. 55-quinquies del d.lgs. 165/2001, il lavoratore dipendente di una Pubblica Amministrazione che, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, attesti falsamente la propria presenza in servizio, è punito con: la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 a euro 1.600
- A norma dell'art. 55-quinquies, del TUPI, è prevista la multa per il lavoratore che, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza attesta falsamente la propria presenza in servizio? Si, ed è prevista anche la reclusione
- A norma dell'art. 55-quinquies, del TUPI, è prevista la reclusione per il lavoratore che, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza attesta falsamente la propria presenza in servizio? Si, ed è prevista anche la multa
- A norma dell'art. 6 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado, il dipendente pubblico: si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni
- A norma dell'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., come deve comportarsi il dipendente che viene a conoscenza di eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione? Segnala le eventuali situazioni di illecito al proprio superiore gerarchico
- A norma dell'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente a chi segnale eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza? Al proprio superiore gerarchico
- A norma dell'art. 9 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere: garantita, in tutti i casi, attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- A norma dell'articolo 35, comma 1, del d.lgs. 165/2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene con: contratto individuale di lavoro
- A norma dell'articolo 36, comma 5, del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., in ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, comporta che: il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative
- A norma dell'articolo 36, comma 5, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., quando la pubblica amministrazione assume dipendenti, violando norme imperative: il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità è istituita presso il: Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità è istituita presso il: Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la verifica dello stato di attuazione e la corretta applicazione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della disabilità da parte delle amministrazioni compete: alla Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità
- A norma delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 165/2001, sulla base di quale atto ciascuna Amministrazione adotta le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento? sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma delle previsioni del T.U. del pubblico impiego, in quale dei seguenti casi si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento? Mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'Amministrazione
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., in ordine ai controlli sulle assenze per malattia, in quale ipotesi l'assenza deve essere giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale? Dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001 in ordine ai controlli sulle assenze per malattia, in quale ipotesi l'assenza deve essere giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale? Dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare
- A norma di quanto dispone il D.Lgs. n. 165/2001 negli enti locali le dotazioni organiche, le modalità di assunzione agli impieghi, i requisiti di accesso e le procedure concorsuali sono disciplinati: Con regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei principi fissati dal suddetto decreto
- A norma di quanto dispone il novellato art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001 chi designa il presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: E' designato dall'amministrazione
- A norma di quanto dispone il novellato art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parità
- A norma di quanto dispone il novellato art. 57 del D.Lgs. n. 165/2001, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: Ha composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., in materia di eccedenze di personale e mobilità collettiva, i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa? Si, i periodi di godimento dell'indennità sono riconosciuti ai fini della determinazione dei requisiti di accesso alla pensione e della misura della stessa. È riconosciuto altresì il diritto all'assegno per il nucleo famigliare
- A norma di quanto dispone l'art. 33, co. 7, del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 36, TUPI, le pp.aa. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale quale la formazione e lavoro? Si, le pp.aa. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili, ma solo per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
- A norma di quanto dispone l'art. 4 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici un dipendente può accettare regali, direttamente o indirettamente? No, salvo quelli di modico valore
- A norma di quanto dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice: non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro
- A norma di quanto dispone l'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001, la contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio e della mobilità? Si, negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge
- A norma di quanto dispone l'art. 40 del TUPI, la contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alle relazioni sindacali? Si, la materia relativa alle relazioni sindacali è attribuita alla contrattazione collettiva
- A norma di quanto dispone l'art. 40 del TUPI, la contrattazione collettiva può riguardare le materie attinenti l'organizzazione degli uffici? No, la materia è espressamente esclusa
- A norma di quanto dispone l'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., i contratti collettivi possono disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria? Sì, fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento, da instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore a trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. per quale/quali infrazioni il procedimento disciplinare è di competenza del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente? Rimprovero verbale
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis, co. 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. per quale/quali infrazioni il procedimento disciplinare è di competenza del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente? Rimprovero verbale
- A norma di quanto dispone l'art. 55-septies del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., in quale caso il controllo sulle assenze per malattia è in ogni caso richiesto sin dal primo giorno? Quando l'assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative
- A norma di quanto dispone l'art. 55-septies del D.Lgs. n. 165/2001 in quale caso il controllo sulle assenze per malattia è in ogni caso richiesto sin dal primo giorno? Quando l'assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative
- A norma di quanto dispone l'art. 68 del tupi, sono collocati in aspettativa senza assegni per la durata del mandato: I dipendenti delle pubbliche amministrazioni eletti al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei Consigli regionali
- A norma di quanto prevede il CCNL del Comparto Funzioni Locali costituisce/costituiscono un obbligo per i lavoratori, al fine di garantire la migliore qualità del servizio: Entrambi gli obblighi contenuti nelle altre alternative di risposta
- A norma di quanto prevede il CCNL del Comparto Funzioni Locali costituisce/costituiscono un obbligo per i lavoratori, al fine di garantire la migliore qualità del servizio: Entrambi gli obblighi contenuti nelle altre alternative di risposta
- A norma di quanto prevede il CCNL del Comparto Funzioni Locali costituisce/costituiscono un obbligo per i lavoratori, al fine di garantire la migliore qualità del servizio: Entrambi gli obblighi contenuti nelle altre alternative di risposta
- A norma di quanto prevede il CCNL del Comparto Funzioni Locali costituisce/costituiscono un obbligo per i lavoratori, al fine di garantire la migliore qualità del servizio: Entrambi gli obblighi contenuti nelle altre alternative di risposta
- A norma di quanto prevede il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, chi cura l'esame delle segnalazioni di violazione dei codici di comportamento pubblici adottati dalle singole amministrazioni, la raccolta delle condotte illecite accertate e sanzionate? L'ufficio dei procedimenti disciplinari
- A norma di quanto prevede il Codice di comportamento, il dipendente pubblico è tenuto a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza? Si
- A norma di quanto prevede il TUPI, il lavoratore che giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è obbligato a risarcire il danno d'immagine all'amministrazione? Si, nonché il danno patrimoniale
- A norma di quanto prevede l'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013, il dipendente può utilizzare i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione: Soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- A norma di quanto prevede l'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013, il dipendente utilizza le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio: Nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione
- A norma di quanto prevede l'art. 12, del D.P.R. n. 62/2013, il dipendente in rapporto con il pubblico deve farsi riconoscere? Si, attraverso l'esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dall'amministrazione, salvo diverse disposizioni di servizio, anche in considerazione della sicurezza dei dipendenti
- A norma di quanto prevede l'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare, tra l'altro: La tipologia del rapporto di lavoro
- A norma di quanto prevede l'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendente si intende confermato in servizio con il riconoscimento dell'anzianità: Dal giorno dell'assunzione
- A norma di quanto prevede l'art. 25 del CCNL del comparto Funzioni locali il dipendente assunto in servizio a tempo indeterminato è soggetto ad un periodo di prova. Per il personale non inquadrato nelle aree degli Operatori e degli Operatori Esperti il periodo di prova ha la durata di: Sei mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 25 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorso il periodo di prova senza che il rapporto di lavoro sia stato risolto, il dipendente si intende confermato in servizio con il riconoscimento dell'anzianità: Dal giorno dell'assunzione
- A norma di quanto prevede l'art. 28 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie del dipendente sono monetizzabili? No, non sono monetizzabili
- A norma di quanto prevede l'art. 29 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'orario ordinario di lavoro è di: 36 ore settimanali ed è funzionale all'orario di servizio e di apertura al pubblico
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito possono essere concessi al dipendente per la partecipazione a concorsi? Otto giorni all'anno
- A norma di quanto prevede l'art. 31 del CCNL del comparto Funzioni locali, quanti giorni di permesso retribuito sono concessi al dipendente in occasione del proprio matrimonio? Quindici giorni consecutivi, da fruire entro 45 giorni dalla data del matrimonio
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, al dipendente possono essere concessi permessi brevi; tali permessi non possono superare: La metà dell'orario di lavoro giornaliero
- A norma di quanto prevede l'art. 33-bis del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate: Entro il mese successivo
- A norma di quanto prevede l'art. 34 del CCNL del comparto Funzioni locali, qualora la prestazione di lavoro giornaliera ecceda le sei ore: Il personale ha diritto a beneficiare di una pausa di almeno dieci minuti ai fini del recupero delle energie psicofisiche
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente non in prova assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto? Si, per un periodo di diciotto mesi
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'assenza per malattia deve essere comunicata all'ufficio di appartenenza di norma: All'inizio dell'orario di lavoro del giorno in cui si verifica, salvo comprovato impedimento
- A norma di quanto prevede l'art. 36 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel quadro delle modalità dirette a conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, l'orario flessibile giornaliero consiste nell'individuazione di fasce temporali di flessibilità: In entrata ed in uscita
- A norma di quanto prevede l'art. 38 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ferie del dipendente sono monetizzabili? No, non sono monetizzabili
- A norma di quanto prevede l'art. 40 del CCNL del comparto Funzioni locali, i permessi retribuiti: Sono concessi per lutto per il coniuge, per i parenti entro il secondo grado e gli affini entro il primo grado o il convivente
- A norma di quanto prevede l'art. 40 del CCNL del comparto Funzioni locali, i permessi retribuiti: Sono concessi per la partecipazione a concorsi
- A norma di quanto prevede l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali, le ore non lavorate in conseguenza di permessi brevi devono essere recuperate? Si, entro i due mesi successivi
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti o comportamenti aggressivi ostili e denigratori che assumano forme di violenza morale nei confronti di un altro dipendente, comportamenti minacciosi, ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti di altri dipendenti o degli utenti o di terzi, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, comma 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali gli atti, comportamenti o molestie, lesivi della dignità della persona, ove non sussista la gravità e reiterazione delle fattispecie considerate nell'art. 55-quater, co. 1, lett. e) del D. Lgs. n. 165/2001 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali il rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall' art. 6 della legge. n. 300/1970 comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la commissione in genere - anche nei confronti di terzi - di fatti o atti dolosi, che, pur non costituendo illeciti di rilevanza penale, sono di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna passata in giudicato, per un delitto che, commesso fuori del servizio e non attinente in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, per gravi delitti commessi in servizio comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condanna, anche non passata in giudicato, quando alla condanna consegua comunque l'interdizione perpetua dai pubblici uffici comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la condotta non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la mancata ripresa del servizio, salvo casi di comprovato impedimento, dopo periodi di interruzione dell'attività previsti dalle disposizioni legislative e contrattuali vigenti, alla conclusione del periodo di sospensione o alla scadenza del termine fissato dall'amministrazione comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità comporta: La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità comporta: la sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali le manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'ente, salvo che siano espressione della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge n. 300/1970 comportano: La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- A norma di quanto prevede l'art. 59 del CCNL del comparto Funzioni locali l'inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o pregiudizio al servizio o agli interessi dell'amministrazione o di terzi comporta: La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a 4 ore di retribuzione
- A quale organo dello Stato, ai sensi del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le amministrazioni pubbliche devono presentare il conto annuale delle spese per il personale? Alla Corte dei Conti e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
- A quale tipo di mobilità si riferisce l'art. 29-bis del D.Lgs. n. 165/2001 quando dispone che, al fine di favorire i processi di mobilità fra i comparti di contrattazione del personale delle P.A., con decreto, è definita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, una tabella di equiparazione fra i livelli di inquadramento previsti dai contratti collettivi relativi ai diversi comparti di contrattazione? Intercompartimentale
- A quali mansioni può essere adibito il pubblico dipendente? A quelle per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente conseguito
- A seguito delle modifiche apportate dal legislatore alle disposizioni legislative che disciplinano l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle P.A., a norma di quanto dispone l'art. 40 del TUPI, la contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alle relazioni sindacali? Si, la materia relativa alle relazioni sindacali è attribuita alla contrattazione collettiva
- Agli impieghi nella Pubblica Amministrazione, si accede: mediante concorso, salvi i casi stabiliti dalla Legge
- Ai dipendenti pubblici si applica: la disciplina vigente in materia di responsabilità civile, amministrativa/contabile e penale
- Ai dirigenti pubblici spetta, tra l'altro: La gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo
- Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile al dipendente pubblico per la violazione dei doveri d'ufficio, la violazione: È valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'amministrazione
- Ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile al dipendente pubblico per la violazione dei doveri d'ufficio, si tiene conto anche del pregiudizio recato al decoro o al prestigio dell'amministrazione? Si, si tiene conto anche dell'entità del pregiudizio, anche morale, derivato al decoro o al prestigio dell'amministrazione
- Ai fini dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a: 150 euro anche sotto forma di sconto
- Ai fini dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a... 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai fini dell'articolo 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore NON superiore, in via orientativa, a: 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai nuovi assunti nella P.A. si applica il regime previdenziale: contributivo
- Ai rapporti di lavoro pubblico si applica l'art. 2106 del c.c. (sanzioni disciplinari)? Si, lo dispone espressamente l'art. 55 del TUPI, ferma restando la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile
- Ai rapporti di lavoro pubblico si applica l'art. 2106 del c.c. (sanzioni disciplinari)? Si, lo dispone espressamente l'art. 55 del TUPI, ferma restando la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile
- Ai sensi del CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra i seguenti NON rientra nei permessi retribuiti dei dipendenti? permesso di 10 giorni consecutivi in occasione della nascita dei figli
- Ai sensi del CCNL Funzioni locali quali tra i seguenti NON rientra nei permessi retribuiti dei dipendenti? permesso di 5 giorni consecutivi in occasione della nascita dei figli
- Ai sensi del Codice di comportamento (DPR 62/2013), i dipendenti possono accettare regali di modico valore e che non superino orientativamente il valore di... euro 150
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico: deve astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi di qualsiasi natura
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), qualora il dipendente pubblico venga a conoscenza di eventuali situazioni di illecito amministrativo: ha l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente pubblico: deve astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi di qualsiasi natura
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), l'aggiornamento del dipendente pubblico sulle misure e sulle disposizioni applicabili deve essere: annuale
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), nel caso in cui il dipendente pubblico aderisca o appartenga ad associazioni od organizzazioni (esclusi partiti politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell'ufficio: il dipendente pubblico ne deve dare tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), chi dovrà organizzare le attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione del Codice? Le pubbliche amministrazioni
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), i dirigenti... Hanno il dovere, nei limiti delle loro possibilità, di evitare che si diffondano notizie non rispondenti al vero sull'organizzazione, sull'attività e sugli altri dipendenti
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico assicura l'adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti... Prestando la massima collaborazione nell'elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico ha l'obbligo di: Assicurare la trasparenza e la tracciabilità dei processi decisionali adottati
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico nei rapporti con il pubblico... Deve farsi riconoscere attraverso l'esposizione del badge o di altro supporto identificativo
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico qualora venga a conoscenza di eventuali situazioni di illecito amministrativo: ha l'obbligo di denuncia
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Non può rifiutare, con motivazioni generiche, le prestazioni a cui sia tenuto
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), la violazione degli obblighi previsti è fonte... Di responsabilità disciplinare
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), le disposizioni previste nell'art. 16 riguardanti le responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice sia applicano anche in caso di recidiva negli illeciti? Si
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), sull'applicazione dei codici dovranno vigilare... I dirigenti, le strutture di controllo interno e gli uffici di disciplina
- Ai sensi del Codice di comportamento, DPR 62/2013, secondo quali criteri i dipendenti conformano la propria attività? Correttezza, economicità, efficienza ed efficacia
- Ai sensi del comma 5-bis dell'art. 35 d.lgs. 165/2001, i vincitori dei concorsi devono permanere nella sede di prima destinazione... per un periodo non inferiore a cinque anni
- Ai sensi del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i dipendenti pubblici eletti al Parlamento europeo: sono collocati in aspettativa senza assegni fino alla fine del mandato
- Ai sensi del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in tutti i casi di malattia del dipendente pubblico, la certificazione medica: è inviata all'INPS per via telematica direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia
- Ai sensi del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'ARAN ha autonomia organizzativa e contabile? Sì, ha autonomia organizzativa e contabile nei limiti del proprio bilancio
- Ai sensi del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le pubbliche amministrazioni al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro: riservano alle donne, salvo motivata impossibilità, almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso
- Ai sensi del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 le pubbliche amministrazioni, al fine di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro, riservano alle donne, salva motivata impossibilità: almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso
- Ai sensi del D. Lgs. 82/05 e ss.mm.ii., come viene definita la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica? Titolare di firma elettronica
- Ai sensi del d.lgs. 165 del 2001 , le materie che riguardano l'organizzazione degli uffici sono escluse dalla contrattazione collettiva? Sì
- Ai sensi del D.lgs. 165 del 2001, gli organi di governo esercitano le funzioni: di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti
- Ai sensi del D.lgs. 165 del 2001, la delegabilità delle funzioni dirigenziali deve avvenire: necessariamente con atto scritto e motivato
- Ai sensi del D.lgs. 165 del 2001, l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo: spetta ai dirigenti; essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati
- Ai sensi del D.lgs. 165 del 2001, per le infrazioni di minore gravità, per le quali è prevista l'irrogazione della sanzione del rimprovero verbale: il procedimento disciplinare è di competenza del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente
- AI sensi del D.lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in caso di malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, l'assenza del dipendente pubblico viene giustificata: esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale
- Ai sensi del D.Lgs. 165/01, quale Ente rappresenta le PP.AA. in sede di contrattazione collettiva nazionale? l'ARAN
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico, salvo specifiche eccezioni, sono tenuti a... rendere riconoscibile il proprio nome mediante l'uso di cartellini identificativi
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, il dipendente pubblico può svolgere un'attività professionale esterna? Sì, ma solo se ha richiesto e ottenuto l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, il periodo massimo di sei mesi per lo svolgimento di mansioni immediatamente superiori assegnate a un lavoratore pubblico, a causa della vacanza di posto in organico, nel caso in cui siano state avviate le procedure per la copertura dei posti: è prorogabile fino a dodici mesi
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, in caso di assenza per malattia del dipendente, l'Amministrazione dispone il controllo sanitario: valutando la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita, tenendo conto dell'esigenza di contrastare e prevenire l'assenteismo
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, le amministrazioni possono coprire posti vacanti in organico: mediante passaggio diretto di dipendenti di pubbliche amministrazioni appartenenti ad una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, per l'accesso al pubblico impiego dei lavoratori con disabilità, gli appartenenti a tali profili devono essere iscritti: nelle liste di collocamento
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, quale tra le seguenti alternative rappresenta l'atto che disciplina il rapporto individuale di lavoro alle dipendenze dell'Amministrazione? Il contratto di lavoro
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, se un dipendente pubblico è stato già collocato in disponibilità per il periodo massimo consentito, quale strada si può intraprendere, volendo proseguire il rapporto di lavoro? La ricollocazione del dipendente presso un'altra Amministrazione con istanza presentata entro 6 mesi dalla scadenza del termine stesso
- Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001 (TUPI), i rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono disciplinati: Dalla disciplina codicistica sul lavoro nell'impresa, salvo quanto diversamente previsto nel D.Lgs. n. 165/2001
- Ai sensi del D.Lgs. n. 165/2001, art. 2, i rapporti individuali di lavoro nelle amministrazioni pubbliche sono regolati contrattualmente? Sì
- Ai sensi del d.lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio, può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, per la durata dell'assenza, con esclusione dell'assenza per: ferie
- Ai sensi del D.Lgs. n.165/2001 si distingue in genere tra una funzione di gestione amministrativa riservata alla dirigenza e: Una funzione di indirizzo politico riservata agli organi di governo
- Ai sensi del D.Lgs. n.165/2001, è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento per insufficiente rendimento? Si, se riferito ad una prestazione lavorativa relativa ad un arco temporale non inferiore al biennio, è dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione stessa
- Ai sensi del d.P.R. 62/2013 ("Regolamento recante Codice di comportamento dei dipendenti pubblici"), ai fini dell'articolo 4, qual è la cifra orientativamente stabilita per regali o altre utilità di modico valore? 150 euro
- Ai sensi del d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico che si trova in conflitto di interessi nel corso di un procedimento amministrativo deve: astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni, in situazioni di conflitto, anche potenziale, con interessi di qualsiasi natura - anche non patrimoniali - sia personali, sia riguardanti il coniuge, i conviventi, i parenti o gli affini entro il secondo grado
- Ai sensi del d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico che si trova in conflitto di interessi nel corso di un procedimento amministrativo: deve astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni, in situazioni di conflitto di interesse con interessi personali di qualsiasi natura
- Ai sensi del d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può affidare ad altri dipendenti l'adozione di decisioni di propria spettanza? No, salvo in caso di giustificato motivo
- Ai sensi del d.P.R. 62/2013, in merito al comportamento del dipendente pubblico: ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare concretamente applicabile, la violazione è valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza del dipendente
- Ai sensi del D.P.R. N. 62 del 2013, il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di: conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici
- Ai sensi del D.P.R. N. 62 del 2013, il dipendente: non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i., in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è istituito il ruolo dei dirigenti, che si articola: nella prima e nella seconda fascia
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente in rapporto con il pubblico: si fa riconoscere attraverso l'esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dall'amministrazione
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente osserva la Costituzione servendo la Nazione: con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge: perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: osserva il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: assicura l'adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: rilascia copie ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: utilizza i permessi di astensione dal lavoro nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: non assume impegni né anticipa l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio, al di fuori dei casi consentiti
- Ai sensi del DPR 62/2013 il dipendente: utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio
- Ai sensi del DPR 62/2013 la gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire: una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati
- Ai sensi del DPR 62/2013 le previsioni del Codice di Comportamento sono integrate: dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
- Ai sensi del DPR 62/2013 per regali o altre utilità di modico valore si intendono: quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai sensi del DPR 62/2013 salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente: si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione
- Ai sensi del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, le progressioni economiche sono attribuite...: in relazione alle risultanze della valutazione della performance individuale del triennio che precede l'anno in cui è adottata la decisione di attivazione dell'istituto
- Ai sensi del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra i seguenti sono i soggetti sindacali titolari della contrattazione integrativa? La RSU
- Ai sensi del Testo Unico sull'ordinamento degli enti locali, di cui al D.Lgs. n. 267 del 2000 artt. 107 commi 2 e 3, nei comuni privi di qualifica dirigenziale gli incarichi dirigenziali possono essere attribuiti: Ai responsabili degli uffici o dei servizi ovvero al segretario comunale
- Ai sensi della Costituzione della Repubblica italiana, agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni si accede: Mediante concorso, salvo i casi previsti dalla legge
- Ai sensi dell'art 8 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale: sia evidente, certa e prevedibile nella evoluzione
- Ai sensi dell'art 8 del d.lgs. 165/2001, le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale: Sia evidente, certa e prevedibile nella evoluzione
- Ai sensi dell'art. 1 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) definisce... I doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Ai sensi dell'art. 1 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici definisce: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Ai sensi dell'art. 10 del CCNL del comparto Funzioni locali, secondo i principi di principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti ...: è improntato il sistema delle relazioni sindacali
- Ai sensi dell'art. 10 del CCNL del comparto Funzioni locali, secondo i principi di principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti...: è improntato il sistema delle relazioni sindacali
- Ai sensi dell'art. 10 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente nei rapporti privati: non sfrutta e non menziona la posizione che ricopre nell'Amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- Ai sensi dell'art. 10 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente nei rapporti privati: non sfrutta e non menziona la posizione che ricopre nell'Amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- Ai sensi dell'art. 10 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici): nei rapporti privati, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'Amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- Ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 62/2013: Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 10 del DPR 62/13 e ss.mm.ii., può il dipendente assumere un comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione? No
- Ai sensi dell'art. 11 co. 6 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii. il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato possono promuovere iniziative volte al miglioramento dei servizi per il pubblico? Sì, anche con il supporto delle procedure informatiche
- Ai sensi dell'art. 11 co. 6 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., il responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato possono: promuovere iniziative volte al miglioramento dei servizi per il pubblico, anche con il supporto delle procedure informatiche
- Ai sensi dell'art. 11 comma 1 del D. Lgs 165/2001, le amministrazioni pubbliche individuano: Uffici per le relazioni con il pubblico
- Ai sensi dell'art. 11 comma 3 del D. Lgs 165/2001 agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato: Personale con idonea qualificazione e con elevata capacità di avere contatti con il pubblico
- Ai sensi dell'art. 11 d.p.r. 62/2013, il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione... Soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- Ai sensi dell'art. 11 d.p.r. 62/2013, il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste... Dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 11 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente: utilizza i mezzi di trasporto dell'Amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio
- Ai sensi dell'art. 11 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente pubblico può ritardare e adottare comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? No, salvo giustificato motivo
- Ai sensi dell'art. 12 comma 1 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Non può rifiutare, con motivazioni generiche, le prestazioni a cui sia tenuto
- Ai sensi dell'art. 12 comma 1 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica opera nella maniera più completa e accurata possibile
- Ai sensi dell'art. 12 comma 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente che svolge la sua attività lavorativa in un'amministrazione che fornisce servizi al pubblico... Cura il rispetto degli standard di qualità e di quantità fissati dall'amministrazione anche nelle apposite carte dei servizi
- Ai sensi dell'art. 12 comma 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Rilascia copie ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione
- Ai sensi dell'art. 12 comma 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Osserva il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali
- Ai sensi dell'art. 12 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- Ai sensi dell'art. 12 del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche provvedono a organizzare la gestione del contenzioso del lavoro anche creando degli appositi uffici? Sì, in ogni caso
- Ai sensi dell'art. 12, co.1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente affida gli incarichi aggiuntivi in base... Alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente assume iniziative finalizzate... All'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente ove riceva segnalazione dell'illecito da parte di un dipendente: adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente ove venga a conoscenza di un illecito... Attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base... All'atto di conferimento dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente... Favorisce la diffusione della conoscenza di buone prassi e buoni esempi al fine di rafforzare il senso di fiducia nei confronti dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 14 d.p.r. 62/2013, nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi, il dipendente... Non ricorre a mediazione di terzi, salvo che l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte l'Amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio, ne informa immediatamente, di regola per iscritto: il proprio superiore gerarchico o funzionale
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), nel caso in cui l'amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente: il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, redigendo verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi... Non ricorre a mediazione di terzi, tranne nel caso in cui in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), nel caso in cui l'amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente... Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, redigendo verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 14 del DPR n. 62/2013, il dipendente pubblico che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte l'Amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio... Ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio superiore gerarchico o funzionale
- Ai sensi dell'art. 15 d.p.r. 62/2013, ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione parere facoltativo
- Ai sensi dell'art. 15 d.p.r. 62/2013, l'ufficio procedimenti disciplinari Cura l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), ai fini dell'attività di vigilanza e monitoraggio prevista dal presente articolo, le amministrazioni si avvalgono: dell'ufficio procedimenti disciplinari
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione? Parere facoltativo
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione? Parere facoltativo
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il responsabile della prevenzione della corruzione... Cura il monitoraggio annuale sull'attuazione dei codici di comportamento nell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari cura altresì: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari cura: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari effettua... La raccolta delle condotte illecite accertate e sanzionate
- Ai sensi dell'art. 15, co. 3, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari cura altresì: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15, comma 1, d.p.r. 62/2013, sull'applicazione del codice di comportamento (d.p.r. 62/2013 stesso) e dei codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni vigilano... I dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina
- Ai sensi dell'art. 16 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), come viene valutata una violazione ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare? In ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 16 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), come viene valutata una violazione ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare? In ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 16 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., _________decidono sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti. i dirigenti degli uffici dirigenziali generali
- Ai sensi dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, i dirigenti di uffici dirigenziali generali.. Richiedono direttamente pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e rispondono ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza
- Ai sensi dell'art. 16 del d.P.R. 62/2013, ciascun dipendente pubblico è soggetto alla responsabilità: penale, civile, amministrativo-contabile e disciplinare
- Ai sensi dell'art. 16 del d.P.R. 62/2013, la violazione delle disposizioni contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici dà luogo a responsabilità: penale, civile, amministrativa e contabile
- Ai sensi dell'art. 16 del d.P.R. 62/2013, la violazione delle disposizioni contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici dà luogo a responsabilità: penale, civile, amministrativa e contabile
- Ai sensi dell'art. 16, co. 2, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), come viene valutata una violazione ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare? In ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 17 d.lgs. 165/2001 e s.m.i., i dirigenti possono delegare alcune competenze a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici a essi affidati? Sì, per comprovate e specifiche ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato e con atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art. 17 del CCNL del comparto Funzioni locali, è possibile conferire l'incarico di posizione organizzativa anche a personale della categoria C? Si, in via eccezionale e temporanea, purché in possesso delle necessarie capacità ed esperienze professionali
- Ai sensi dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), le Amministrazioni danno la più ampia diffusione al Codice stesso: pubblicandolo sul proprio sito Internet istituzionale e nella rete Intranet, nonché trasmettendolo tramite e-mail a tutti i propri dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione
- Ai sensi dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) l'Amministrazione... Contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- Ai sensi dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), le Amministrazioni danno la più ampia diffusione al Codice stesso... Pubblicandolo sul proprio sito internet istituzionale e nella rete intranet, nonché trasmettendolo tramite e-mail a tutti i propri dipendenti e ai titolari di contratti di consulenza o collaborazione
- Ai sensi dell'art. 17, co. 1-bis, del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., i dirigenti possono delegare alcune competenze a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici a essi affidati? Sì, per comprovate e specifiche ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato e con atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art. 18 co. 3 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, gli incarichi per le posizioni organizzative possono essere revocati? Sì, con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di valutazione negativa della performance individuale
- Ai sensi dell'art. 18 co.1 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, per quanto tempo sono conferiti gli incarichi relativi all'area delle posizioni organizzative? sono conferiti dai dirigenti per un periodo massimo non superiore a 3 anni
- Ai sensi dell'art. 19 co. 10 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i dirigenti ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali: svolgono, su richiesta, funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca o altri incarichi specifici previsti dall'ordinamento
- Ai sensi dell'art. 19 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., che cosa viene definito dal contratto individuale che accede al provvedimento di conferimento dell'incarico dirigenziale? il corrispondente trattamento economico
- Ai sensi dell'art. 19 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., qual è la durata degli incarichi dirigenziali? non può essere inferiore a tre anni né eccedere il termine di cinque anni, salvo diverse disposizioni della legge
- Ai sensi dell'art. 19 co. 5 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'ente prima di procedere alla stipulazione del contratto di lavoro individuale ai fini dell'assunzione...: invita il destinatario a presentare, anche in via telematica, la documentazione prescritta dalle disposizioni regolanti l'accesso al rapporto di lavoro, indicata nel bando di concorso, assegnandogli un termine non inferiore a trenta giorni
- Ai sensi dell'art. 19 del CCNL del comparto Funzioni locali, il contratto di lavoro individuale deve indicare anche il termine finale del rapporto di lavoro? Si, in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato
- Ai sensi dell'art. 19, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, la durata degli incarichi dirigenziali: non può essere inferiore a tre anni né eccedere i cinque anni, salvo i diversi casi espressamente individuati dall'articolo stesso
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, con il provvedimento di conferimento dell'incarico di funzione dirigenziale nelle amministrazioni dello Stato sono individuati: l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, nonché la durata dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, con il provvedimento di conferimento dell'incarico sono individuati: l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, nonché la durata dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale, si tiene conto: in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione dei risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati nella direttiva annuale e negli altri atti di indirizzo del Ministro
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), le norme ad esso contenute si estendono anche a.. Tutti i collaboratori o consulenti
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), le norme ad esso contenute si estendono anche a: tutti i collaboratori o consulenti
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), negli atti di incarico, nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi: Devono essere inserite apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal Codice di comportamento
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), negli atti di incarico, nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi: devono essere inserite apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal Codice di comportamento
- Ai sensi dell'art. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., da chi vengono definite le linee fondamentali di organizzazione degli uffici? Dalle P.A. secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi secondo i rispettivi ordinamenti
- Ai sensi dell'art. 2, co. 3, D.Lgs. n. 165/2001, art. 2, i rapporti individuali di lavoro nelle amministrazioni pubbliche sono regolati contrattualmente? Sì
- Ai sensi dell'art. 20 co. 2 del CCNL del comparto Funzioni locali, chi è esonerato dal periodo di prova? i dipendenti che lo abbiano già superato nella medesima categoria e profilo professionale
- Ai sensi dell'art. 20 co. 2 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente pubblico assunto in servizio a tempo indeterminato può essere esonerato dal periodo di prova? Si, nel caso in cui il dipendente abbia già superato il periodo di prova nella medesima categoria e profilo professionale
- Ai sensi dell'art. 20 co. 6 del CCNL del comparto Funzioni locali, decorsa la metà del periodo di prova, è stabilito che: il recesso di una delle parti opera dal momento della comunicazione alla controparte
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, durante il periodo di prova l'amministrazione può recedere dal rapporto di lavoro? Si, decorsa la metà del periodo di prova, senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente assunto in servizio a tempo indeterminato è soggetto ad un periodo di prova la cui durata: è di due mesi per i dipendenti inquadrati nella categoria A e B
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, in riferimento al periodo di prova, è stabilito che: Il periodo di prova non può essere rinnovato o prorogato alla scadenza
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, in riferimento al periodo di prova, è stabilito che: In caso di malattia il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo massimo di sei mesi, decorso il quale il rapporto può essere risolto
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, in riferimento al periodo di prova, è stabilito che: Il periodo di prova è sospeso in caso di assenza per malattia e negli altri casi espressamente previsti dalla legge o dai CCNL
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, nel caso di recesso del dipendente durante il periodo di prova, la retribuzione: È corrisposta fino all'ultimo giorno di effettivo servizio compresi i ratei della tredicesima mensilità ove maturati
- Ai sensi dell'art. 20 del CCNL del comparto Funzioni locali, può il dipendente pubblico assunto in servizio a tempo indeterminato essere esonerato dal periodo di prova? Si, i dipendenti che lo abbiano già superato nella medesima categoria e profilo professionale
- Ai sensi dell'art. 21 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., nell'ambito della responsabilità dirigenziale, il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione comporta: l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- Ai sensi dell'art. 21 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., in tema di responsabilità dirigenziale, il mancato raggiungimento degli obiettivi, accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione di cui al d.lgs. 15/2009, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico: comporta l'impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- Ai sensi dell'art. 22 co. 2 del CCNL Funzioni locali la durata dell'orario di lavoro non può superare la media: delle 48 ore settimanali, comprensive del lavoro straordinario, calcolata con riferimento ad un arco temporale di sei mesi
- Ai sensi dell'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito all'orario di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero, per il recupero delle energie psicofisiche non inferiore a: 11 ore
- Ai sensi dell'art. 23 del CCNL del comparto Funzioni locali, quale criterio deve essere osservato, per l'adozione dell'orario di lavoro su turni? I turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore
- Ai sensi dell'art. 24 co. 2 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, che cosa NON è indicato nel contratto di lavoro individuale, per il quale è richiesta la forma scritta? l'articolazione dell'orario di lavoro assegnata
- Ai sensi dell'art. 25 co.6 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, fatti salvi i casi di sospensione previsti dalla norma, decorsa la metà del periodo di prova: ciascuna delle parti può recedere dal rapporto in qualsiasi momento senza obbligo di preavviso né di indennità sostitutiva del preavviso
- Ai sensi dell'art. 28 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia nelle amministrazioni statali avviene: per concorso indetto dalle singole amministrazioni ovvero per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione
- Ai sensi dell'art. 29 co. 6 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, in merito all'orario di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero non inferiore a________ ore per il recupero delle energie psicofisiche. 11
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa: alla massima economicità, efficienza ed efficacia
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa: alla massima economicità, efficienza ed efficacia
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), il dipendente: nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, assicura la piena parità di trattamento, a parità di condizioni
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente che aderisca a partiti politici o a sindacati. Non deve darne tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza, in quanto l'articolo non è applicabile alla fattispecie considerata
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), la gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di... Contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'utilizzo a fini privati di informazioni di cui si è in possesso in ragione del proprio ufficio... E' sempre vietato
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'utilizzo a fini privati di informazioni di cui si è in possesso in ragione del proprio ufficio: è sempre vietato
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'utilizzo delle prerogative e poteri pubblici deve essere effettuato a fini esclusivamente: di interesse generale
- Ai sensi dell'art. 30 co. 2-sexies del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in materia di passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse, la P. A. per motivate esigenze organizzative, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo: non superiore a tre anni
- Ai sensi dell'art. 30, co. 2, D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti possono essere trasferiti (mobilità obbligatoria) in sedi collocate nel territorio dello stesso Comune ovvero a distanza: non superiore a 50 chilometri dalla sede in cui sono adibiti
- Ai sensi dell'art. 33 co. 7 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., per il personale che non abbia preso servizio presso una diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità è previsto: il collocamento in disponibilità
- Ai sensi dell'art. 33 co. 8 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., dalla data di collocamento in disponibilità del pubblico dipendente: restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 33 co. 8 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., dalla data di collocamento in disponibilità del pubblico dipendente: restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 33 d.lgs. 165/2001, il personale che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell'ambito regionale, è collocato in disponibilità: trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali
- Ai sensi dell'art. 34 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., per le amministrazioni dello Stato ________ forma e gestisce l'elenco del personale in disponibilità. Il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri
- Ai sensi dell'art. 34 co. 6 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in riferimento alla gestione del personale in disponibilità, è disposto che nell'ambito della programmazione triennale del personale le nuove assunzioni: sono subordinate alla verificata impossibilità di ricollocare il personale in disponibilità iscritto nell'apposito elenco e in possesso della qualifica e della categoria di inquadramento occorrenti
- Ai sensi dell'art. 35 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si conformano a quale tra i seguenti principi? decentramento delle procedure di reclutamento
- Ai sensi dell'art. 35 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro: tramite procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
- Ai sensi dell'art. 35 del D.Lgs. 165/2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro,... Tramite procedure selettive o mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento.
- Ai sensi dell'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche dei soggetti appartenenti alle categorie protette di cui alla legge n. 68/1999, previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, avvengono: Per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Ai sensi dell'art. 35, comma 5-ter d.lgs. 165/2001, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti per un termine di: Due anni dalla data di approvazione, salvi periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali
- Ai sensi dell'art. 36 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le P. A. possono ricorrere alla somministrazione di lavoro? Sì, tranne che per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali
- Ai sensi dell'art. 36 del D. Lgs. 165/2001, le assunzioni a tempo determinato presso una P.A.: possono essere effettuate solo per comprovate esigenze di carattere temporaneo e/o eccezionale
- Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato: soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- Ai sensi dell'art. 36, co. 5, del d. lgs. n. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima P. A. ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, d. lgs. n. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima P. A. ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, TUPI, le pp.aa. possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali. Il contratto di somministrazione di lavoro: È una forma di lavoro prevista dal D.Lgs. n. 81/2015
- Ai sensi dell'art. 38 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i cittadini membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane? Sì, quando detti posti di lavoro non implicano l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale
- Ai sensi dell'art. 38 del D.lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i cittadini membri dell'Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane? Sì, quando detti posti di lavoro non implicano l'esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale
- Ai sensi dell'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, l'aspettativa per motivi familiari e personali: È fruibile anche frazionatamente ed i relativi periodi non sono presi in considerazione ai fini del calcolo del periodo di comporto
- Ai sensi dell'art. 39-ter del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., quali amministrazioni pubbliche devono istituire un responsabile dei processi di inserimento? le amministrazioni con più di 200 dipendenti
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano e funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano e funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: Le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: La individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: Le nomine, designazioni ed atti analoghi ad essi attribuiti da specifiche disposizioni
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: La definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi e di determinazione di tariffe
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: Le decisioni in materia di atti normativi e l'adozione dei relativi atti di indirizzo interpretativo ed applicativo
- Ai sensi dell'art. 4 comma 1 del D. Lgs 165/2001, gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico- amministrativo e ad essi spettano in particolare: La definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa e per la gestione
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), per regali o altre utilità, di modico valore, si intendono quelle: di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati: Che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente cui siano pervenuti regali e altre utilità comunque ricevuti fuori dai casi consentiti: deve immediatamente metterli a disposizione dell'Amministrazione perché siano restituiti o devoluti a fini istituzionali
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici): il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici): il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013, i regali e le altre utilità ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente: messi a disposizione dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente: Non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'art. 4, comma 5 d.p.r. 62/2013, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore Non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai sensi dell'art. 4, comma 5, pt.II, d.p.r. 62/2013, i codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori rispetto a quelli previsti dalla prima parte del comma 5 stesso, in relazione alla definizione di regali o altre utilità di modico valore? Si, anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli
- Ai sensi dell'art. 4, comma 5, pt.ll, d.p.r. 62/2013, i codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni possono prevedere limiti inferiori rispetto a quelli previsti dalla prima parte del comma 5 stesso, in relazione alla definizione di regali o altre utilità di modico valore? Si, anche fino all'esclusione della possibilità di riceverli
- Ai sensi dell'art. 40 co. 1 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., la contrattazione collettiva, nei limiti previsti dalle norme di legge, è consentita: nella valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio
- Ai sensi dell'art. 40 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., che cosa disciplina la contrattazione collettiva? in coerenza con il settore privato, la struttura contrattuale, i rapporti tra i diversi livelli e la durata dei contratti collettivi nazionali e integrativi
- Ai sensi dell'art. 40 co. 4 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le P. A. adempiono agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali o integrativi: dalla data della sottoscrizione definitiva e ne assicurano l'osservanza nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti
- Ai sensi dell'art. 40 co. 4 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le pubbliche amministrazioni adempiono agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali o integrativi: dalla data della sottoscrizione definitiva e ne assicurano l'osservanza nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti
- Ai sensi dell'art. 40 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche possono attivare autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa? Sì, nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dai rispettivi strumenti di programmazione annuale e pluriennale
- Ai sensi dell'art. 40 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche: possono attivare autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa
- Ai sensi dell'art. 40 del d.lgs. 165/2001, in quali tra le seguenti materie è consentita la contrattazione collettiva, nei limiti previsti dalla legge? Le sanzioni disciplinari
- Ai sensi dell'art. 40 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate ad adempiere agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali di lavoro: dalla data della sottoscrizione definitiva
- Ai sensi dell'art. 40 del d.lgs. 165/2001, le sanzioni disciplinari nel pubblico impiego sono stabilite: dal Contratto collettivo nazionale di lavoro e dal d.lgs. 165/2001
- Ai sensi dell'art. 40 del D.Lgs. n.165/2001 e smi, le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate ad adempiere agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali di lavoro dalla data: della sottoscrizione definitiva
- Ai sensi dell'art. 40 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente per il proprio matrimonio ha diritto ad un permesso retribuito di: 15 giorni consecutivi
- Ai sensi dell'art. 40 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, quali tra i seguenti NON rientra nei permessi retribuiti dei dipendenti? Permesso di 35 giorni consecutivi in occasione della nascita dei figli
- Ai sensi dell'art. 42 co. 3 del nuovo CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate entro il mese successivo, secondo modalità individuate dal dirigente; ed in caso di mancato recupero...: si determina la proporzionale decurtazione della retribuzione
- Ai sensi dell'art. 43 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., quali organizzazioni sindacali sono ammesse dall'ARAN alla contrattazione collettiva nazionale? quelle che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5%
- Ai sensi dell'art. 45 co. 1 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., il trattamento economico fondamentale ed accessorio è definito: dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 45 co. 3-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., è stabilito che, per premiare il merito e il miglioramento della performance dei dipendenti pubblici: sono destinate apposite risorse nell'ambito di quelle previste per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 45 co. 4 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., i dirigenti sono responsabili dell'attribuzione dei trattamenti economici accessori? Sì
- Ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., quando insorgano controversie sull'interpretazione dei contratti collettivi...: le parti che li hanno sottoscritti si incontrano per definire consensualmente il significato delle clausole controverse
- Ai sensi dell'art. 49-ter co. 8 del CCNL del comparto Funzioni locali, come individuano le amministrazioni, i dipendenti che partecipano alle attività di formazione? Sulla base dei fabbisogni formativi, garantendo comunque pari opportunità di partecipazione
- Ai sensi dell'art. 5 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., gli organismi di controllo interno verificano periodicamente il rispetto delle determinazioni organizzative e possono: proporre l'adozione di interventi correttivi e fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione
- Ai sensi dell'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza: la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni nel caso in cui: gli ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico: non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- Ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. 165/2001, la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è fonte di responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 50 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le Amministrazioni Pubbliche sono tenute a fornire il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali: alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica
- Ai sensi dell'art. 52 co. 1-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in quante aree funzionali sono inquadrati i dipendenti pubblici? in almeno tre distinte aree funzionali, con esclusione dei dirigenti e del personale docente della scuola, delle accademie, conservatori e istituti assimilati
- Ai sensi dell'art. 52 co. 1-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le progressioni tra aree funzionali e, negli enti locali, anche fra qualifiche diverse, avvengono tramite procedura comparativa basata sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente: negli ultimi tre anni in servizio
- Ai sensi dell'art. 52 co. 1-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., nell'ambito delle progressioni tra aree funzionali tramite concorso pubblico, l'Amministrazione ha possibilità di destinare una riserva di posti nei confronti del personale interno? si, se il personale è in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno e comunque la riserva dei posti non deve essere superiore al 50% di quelli messi a concorso
- Ai sensi dell'art. 52 co. 1-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., nell'ambito delle progressioni tra aree funzionali tramite concorso pubblico, l'Amministrazione ha possibilità di destinare una riserva di posti nei confronti del personale interno? si, se il personale è in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno e comunque la riserva dei posti non deve essere superiore al 50% di quelli messi a concorso
- Ai sensi dell'art. 52 co. 1-bis del D. Lgs. 165/01e ss.mm.ii., nell'ambito delle progressioni tra aree funzionali tramite concorso pubblico, l'Amministrazione ha possibilità di destinare una riserva di posti nei confronti del personale interno? Si, se il personale è in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno e comunque la riserva dei posti non deve essere superiore al 50% di quelli messi a concorso
- Ai sensi dell'art. 52 co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., al di fuori delle ipotesi previste dal presente decreto, _______ l'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore. è nulla
- Ai sensi dell'art. 52 co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore effettuata al di fuori dei presupposti di legge...: è nulla, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore
- Ai sensi dell'art. 52 comma 1 del D. Lgs 165/2001, il prestatore di lavoro deve essere adibito: Alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle procedure selettive
- Ai sensi dell'art. 52 comma 1 del D. Lgs 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi dell'art. 52 comma 1-bis del D. Lgs 165/2001, i dipendenti pubblici sono inquadrati in almeno: Tre distinte aree funzionali, con esclusione dei dirigenti e del personale docente della scuola, delle accademie, conservatori e istituti assimilati
- Ai sensi dell'art. 52 comma 1-bis del D. Lgs 165/2001, le progressioni all'interno della stessa area funzionale avvengono: In funzione delle qualità culturali e professionali, dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, attraverso l'attribuzione di fasce di merito
- Ai sensi dell'art. 52 comma 1-bis del D. Lgs 165/2001, le progressioni fra le aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di destinare: Al personale interno una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso
- Ai sensi dell'art. 52 D.Lgs 165/2001, in caso di svolgimento di mansioni superiori: Per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
- Ai sensi dell'art. 52 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., per obiettive esigenze di servizio, il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? si, può nei casi previsti dalla norma; per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
- Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. 165/2001, viene considerato svolgimento di mansioni superiori: Esclusivamente, l'attribuzione, in maniera prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo nonché temporale di compiti propri di dette mansioni
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. n. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori: il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001, viene considerato svolgimento di mansioni superiori: Esclusivamente, l'attribuzione, in maniera prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo nonché temporale, di compiti propri di dette mansioni
- Ai sensi dell'art. 52, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia legittimamente adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'art. 52, co. 1, d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi dell'art. 52, co. 1-bis, del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., nell'ambito delle progressioni tra aree funzionali tramite concorso pubblico, costituisce titolo rilevante ai fini della progressione economica e dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore...: La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni
- Ai sensi dell'art. 52, comma 2, lettera a), D.lgs. n. 165 del 2001, il prestatore di lavoro pubblico, per obiettive esigenze di servizio, puo' essere adibito a mansioni superiori, nel caso di vacanza di posto in organico: Per non piu' di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
- Ai sensi dell'art. 52, comma 3, d.lgs. 165 del 2001, nel lavoro pubblico si considera svolgimento di mansioni superiori: l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni
- Ai sensi dell'art. 52, d.lgs. n. 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi dell'art. 53 co. 10 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., per il conferimento di un incarico ad un dipendente pubblico, chi deve richiedere l'autorizzazione all'amministrazione di appartenenza del dipendente? l'autorizzazione deve essere richiesta all'amministrazione di appartenenza del dipendente dai soggetti pubblici o privati, che intendono conferire l'incarico
- Ai sensi dell'art. 53 comma 12 del D. Lgs 165/ 2001 le pubbliche amministrazioni che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti comunicano : In via telematica, nel termine di quindici giorni, al Dipartimento della funzione pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi
- Ai sensi dell'art. 53 comma 12 del D. Lgs 165/2001 le pubbliche amministrazioni che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti comunicano: In via telematica, nel termine di quindici giorni, al Dipartimento della funzione pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi
- Ai sensi dell'art. 53 comma 1-bis del D. Lgs 165/2001 non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a: Soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni
- Ai sensi dell'art. 53 comma 8 del D. Lgs 165/2001 le pubbliche amministrazioni non possono: Conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- Ai sensi dell'art. 53 comma 8 del D. Lgs. n. 165/2001, il conferimento di incarico retribuito a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi: Costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., che disciplina il regime delle incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, i dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., che disciplina incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, i dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni: non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre Pubbliche Amministrazioni? Sì, se conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53, c. 8, del d. lgs. n.165/2001, le pubbliche amministrazioni non possono conferire un incarico retribuito a un dipendente di altra amministrazione pubblica: se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 54 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di: responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 54 co. 7 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., con quale cadenza le P. A. verificano lo stato di applicazione dei codici di comportamento? annuale
- Ai sensi dell'art. 54 co. 7 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le P. A. verificano lo stato di applicazione dei codici di comportamento: annualmente
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D. Lgs 165/ 2001, il Governo definisce un codice di comportamento delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare: La qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D. Lgs 165/ 2001, il Governo definisce: Un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D. Lgs 165/2001, il codice contiene una specifica sezione dedicata ai: Doveri dei dirigenti
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D. Lgs 165/2001, il Governo definisce un codice di comportamento delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare: La qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D. Lgs 165/2001, il Governo definisce: Un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
- Ai sensi dell'art. 54 comma 1 del D.Lgs 165/2001, il Codice contiene una specifica sezione dedicata ai: Doveri dei dirigenti
- Ai sensi dell'art. 54 comma 2 del D. Lgs 165/2001, il codice di comportamento delle pubbliche amministrazioni è: Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
- Ai sensi dell'art. 54 comma 2 del D.Lgs n. 165/ 2001, il codice di comportamento delle pubbliche amministrazioni è: Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
- Ai sensi dell'art. 54 comma 3 del D. Lgs 165/2001, la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento è fonte di: Responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: è fonte di responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001, il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, al fine di assicurare: la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Ai sensi dell'art. 54 del Testo Unico sul Pubblico Impiego è corretto affermare che: Violazioni gravi o reiterate del codice di comportamento, comportano l'applicazione della sanzione del licenziamento di cui all'art. 55-quater dello stesso Testo Unico
- Ai sensi dell'art. 54, comma 3, del D.Lgs 165/ 2001, la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento è fonte di: Responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 54, comma 6 d.lgs. 165/2001, chi vigila sull'applicazione del d.p.r. 62/2013 e dei codici comportamentali adottati dalle singole amministrazioni? I dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina
- Ai sensi dell'art. 54-bis comma 4 del D. Lgs 165/ 2001, la segnalazione: è sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n.241,
- Ai sensi dell'art. 54-bis del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., in tema di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti, a quale Ente è comunicata l'eventuale adozione di misure ritenute ritorsive, nei confronti del segnalante? ANAC
- Ai sensi dell'art. 55 bis comma 2 del D. Lgs. n. 165/2001, il dipendente di un'amministrazione pubblica al quale sia contestato un addebito disciplinare, e viene convocato per il contraddittorio a sua difesa: Può farsi assistere da un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato
- Ai sensi dell'art. 55 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., ferma la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile, come è definita la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni? è definita dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 55 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le procedure di conciliazione non obbligatoria possono essere disciplinate dai contratti collettivi? Si, salvo i casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento
- Ai sensi dell'art. 55 comma 2 del D. Lgs 165/2001, ferma la disciplina in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile, ai rapporti di lavoro di cui al comma 1 si applica l'articolo 2106 del codice civile
- Ai sensi dell'art. 55 del d.lgs. 165/2001, per i dipendenti pubblici resta ferma: la disciplina vigente in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile
- Ai sensi dell'art. 55 quinquies comma 1 del D. Lgs 165/ 2001, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio è punito: Con la reclusione da uno a cinque anni
- Ai sensi dell'art. 55 quinquies comma 1 del D. Lgs 165/2001, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio è punito: Con la reclusione da uno a cinque anni
- Ai sensi dell'art. 55 quinquies comma 1 del D. Lgs 165/2001, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente è punito: con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600
- Ai sensi dell'art. 55 sexies comma 1 del D. Lgs 165/2001,La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta nei confronti del dipendente responsabile: L'applicazione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi
- Ai sensi dell'art. 55, c. 1, D. Lgs. n. 165/2001, per i dipendenti pubblici contrattualizzati: Resta ferma la disciplina vigente in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche
- Ai sensi dell'art. 55, c. 2, d. lgs. n. 165/2001, l'individuazione della tipologia delle infrazioni disciplinari e delle relative sanzioni è affidata: Al D.Lgs. 165/ 2001 e alla contrattazione collettiva
- Ai sensi dell'art. 55-bis co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le amministrazioni, previa convenzione, possono prevedere: la gestione unificata delle funzioni dell'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, senza maggiori oneri per la finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 55-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., nel caso in cui vi siano infrazioni punibili con sanzione superiore al rimprovero verbale, le amministrazioni individuano...: l'ufficio per i procedimenti disciplinari
- Ai sensi dell'art. 55-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., quale sanzione è prevista, verso il dipendente, per le infrazioni di minore gravità? il rimprovero verbale
- Ai sensi dell'art. 55-bis del D. Lgs. n. 165/2001, durante l'istruttoria, l'Ufficio per i procedimenti disciplinari può acquisire da altre amministrazioni pubbliche informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento. Tale attività istruttoria: non determina la sospensione del procedimento, né il differimento dei relativi termini
- Ai sensi dell'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, per le infrazioni di minore gravità, per le quali è prevista la sanzione del rimprovero verbale, provvede: Il responsabile della struttura presso la quale opera il dipendente
- Ai sensi dell'art. 55-bis, comma 1, del d.lgs. 165/2001, alle infrazioni per le quali è previsto il rimprovero verbale si applica la disciplina stabilita: dal contratto collettivo
- Ai sensi dell'art. 55-novies comma 1 del D. Lgs 165/2001, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti: A rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l'uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-novies del D.Lgs. 165/2001, I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che svolgono attività a contatto con il pubblico: sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo mediante l'uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente di inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies, co. 1, del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies, co.1, del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-quater co.1 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., per la falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente ..: si applica la sanzione del licenziamento disciplinare
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. a) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. b) del D. Lgs 165/ 2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per : Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. b) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. c) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. d) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. d) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. e) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. e) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f bis) del D. Lgs 165/ 2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Gravi o reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'articolo 54, comma 3
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f bis) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Gravi o reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'articolo 54, comma 3
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f quater) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: La reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f quater) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: La reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f ter) del D. Lgs 165/ 2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Commissione dolosa, o gravemente colposa, dell'infrazione di cui all'articolo 55-sexies, comma 3
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f ter) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento per: Commissione dolosa, o gravemente colposa, dell'infrazione di cui all'articolo 55-sexies, comma 3
- Ai sensi dell'art. 55-quater comma 1 lett. f) del D. Lgs 165/2001, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento: Condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-septies co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., in caso di assenza del dipendente per malattia, l'Amministrazione dispone il controllo sanitario: valutando la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita, tenendo conto dell'esigenza di contrastare e prevenire l'assenteismo
- Ai sensi dell'art. 57 comma 03 del D. Lgs 165/2001, il Comitato unico di garanzia, all'interno dell'amministrazione pubblica, ha compiti di: Propositivi, consultivi e di verifica e opera in collaborazione con la consigliera o il consigliere nazionale di parità
- Ai sensi dell'art. 57 comma 05 del D. Lgs 165/2001, la mancata costituzione del Comitato unico di garanzia comporta: Responsabilità dei dirigenti incaricati della gestione del personale, da valutare anche al fine del raggiungimento degli obiettivi
- Ai sensi dell'art. 57 del d.lgs. 165/2001, il Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni: ha composizione paritetica ed è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di Amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'Amministrazione in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi
- Ai sensi dell'art. 58 del CCNL Funzioni locali del 21 maggio 2018, quale tra le seguenti alternative NON è una sanzione disciplinare prevista nel caso di gravi violazioni commesse da parte dei dipendenti? Il demansionamento del lavoratore
- Ai sensi dell'art. 59 del CCNL Funzioni locali (2016/2108), la sanzione disciplinare minima è: il rimprovero verbale
- Ai sensi dell'art. 59 del CCNL Funzioni locali del 21 maggio 2018, la commissione di gravi fatti illeciti di rilevanza penale, ivi compresi quelli che possono dare luogo alla sospensione cautelare, comporta... l'applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso
- Ai sensi dell'art. 59 del CCNL Funzioni locali del 21 maggio 2018, la recidiva nel biennio di atti, comportamenti o molestie a carattere sessuale o quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestono carattere di particolare gravità, comporta... l'applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso
- Ai sensi dell'art. 59 del CCNL Funzioni locali del 21 maggio 2018, lo svolgimento di attività che ritardino il recupero psico-fisico durante lo stato di malattia o di infortunio comporta... l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di dieci giorni
- Ai sensi dell'art. 6 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., cosa indica il piano triennale? le risorse finanziarie destinate all'attuazione del piano, nei limiti delle risorse quantificate
- Ai sensi dell'art. 6 d.p.r. 62/2013, il conflitto di interessi può riguardare interessi... Di qualsiasi natura
- Ai sensi dell'art. 6 d.p.r. 62/2013, il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio... Informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni
- Ai sensi dell'art. 6 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), in materia di conflitti di interesse, in quali situazioni il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni? In situazioni di conflitto con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado
- Ai sensi dell'art. 61 del CCNL del comparto Funzioni locali, il dipendente che sia colpito da misura restrittiva della libertà personale...: è sospeso d'ufficio dal servizio con privazione della retribuzione per la durata dello stato di detenzione o, comunque, dello stato restrittivo della libertà
- Ai sensi dell'art. 63 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., tutte le controversie relative al rapporto di lavoro alle dipendenze dei comuni...: sono devolute al Giudice ordinario
- Ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. n.165/2001, le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni sono devolute: Al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, salvo quelle in materia di procedure concorsuali per l'assunzione, nonché, in sede di giurisdizione esclusiva, le controversie relative ai rapporti di lavoro del personale in regime di diritto pubblico
- Ai sensi dell'art. 63, comma 1, del d.lgs. 165/2001, tutte le controversie relativa ai rapporti di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione sono di regola devolute: al Giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro
- Ai sensi dell'art. 68 co. 2 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., il periodo di aspettativa è utile...: ai fini dell'anzianità di servizio e del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le amministrazioni pubbliche possono erogare trattamenti economici accessori ? si, se corrispondano alle prestazioni effettivamente rese
- Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le P. A. possono erogare trattamenti economici accessori? si, se corrispondano alle prestazioni effettivamente rese
- Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le P. A. possono erogare trattamenti economici accessori? Si, se corrispondano alle prestazioni effettivamente rese
- Ai sensi dell'art. 7 co. 5-bis del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro? Ne è fatto divieto
- Ai sensi dell'art. 7 comma 6 lett. c) del D. Lgs 165/2001, per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, in presenza del seguente presupposto: La prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata
- Ai sensi dell'art. 7 d.p.r. 62/2013, il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere: interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale
- Ai sensi dell'art. 7 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente: si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri
- Ai sensi dell'art. 7 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), chi è il soggetto che decide in merito all'astensione del dipendente pubblico... Il responsabile dell'ufficio di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 7, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio
- Ai sensi dell'art. 72 del CCNL del comparto Funzioni locali, le amministrazioni disciplinano, in sede di contrattazione integrativa, la concessione di benefici di natura assistenziale e sociale in favore dei propri dipendenti, tra i quali: i contributi a favore di attività culturali, ricreative e con finalità sociale
- Ai sensi dell'art. 8 d.p.r. 62/2013, il dipendente che venga a conoscenza di eventuali situazioni d'illecito nell'amministrazione... Ha un obbligo di denuncia all'autorita' giudiziaria e di segnalazione al proprio superiore gerarchico
- Ai sensi dell'art. 8 d.p.r. 62/2013, il dipendente che venga a conoscenza di eventuali situazioni d'illecito nell'amministrazione.... Ha un obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria e di segnalazione al proprio superiore gerarchico
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale: sia certa, evidente e prevedibile nella evoluzione
- Ai sensi dell'art. 9 Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Ha l'obbligo di assicurare la trasparenza e la tracciabilità dei processi decisionali adottati che dovrà essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- Ai sensi dell'art. 9 comma 1 del D. Lgs 165/2001 i contratti collettivi nazionali disciplinano: Le modalità e gli istituti della partecipazione
- Ai sensi dell'art. 9 del CCNL del comparto Funzioni locali, secondo quali principi è improntato il sistema delle relazioni sindacali? Principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti
- Ai sensi dell'art.12 del CCNL 2016-2018 del comparto Funzioni Locali, il sistema di classificazione del personale è articolato in quali categorie? Categoria A, Categoria B, Categoria C, Categoria D
- Ai sensi dell'art.14 del CCNL 2016-2018 del comparto Funzioni Locali, gli incarichi relativi all'area delle posizioni organizzative possono essere revocati prima della scadenza con... Atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art.19 del CCNL 2016-2018 del comparto Funzioni Locali, l'assunzione di personale può avvenire... Con rapporto di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale
- Ai sensi dell'art.5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico... Non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- Ai sensi dell'articolo 19 del CCNL 2016-2018 comparto Funzioni Locali, nel contratto di lavoro individuale, per il quale è richiesta la forma scritta, sono comunque indicati: la data di inizio del rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'articolo 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), la gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di: contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati
- Ai sensi dell'articolo 3 del d.P.R. 62/2013, il dipendente delle Pubbliche Amministrazioni è tenuto a rispettare tutti i seguenti principi, TRANNE uno. Quale? Redditività
- Ai sensi dell'articolo 3 del d.P.R. 62/2013, il dipendente delle Pubbliche Amministrazioni agisce in posizione di: indipendenza e imparzialità
- Ai sensi dell'Articolo 3 del d.P.R. 62/2013, la gestione di risorse pubbliche da parte del dipendente pubblico ai fini dello svolgimento delle attività amministrative: deve seguire una logica di contenimento dei costi, senza pregiudicare la qualità dei risultati
- Ai sensi dell'articolo 3 del d.P.R. 62/2013, nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente delle Pubbliche Amministrazioni: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- Ai sensi dell'articolo 3 del d.P.R. 62/2013, selezionare l'affermazione corretta relativamente al dipendente delle Pubbliche Amministrazioni. Il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia
- Ai sensi dell'articolo 36 del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e impiego previste dal Codice Civile e dalla legge sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa: per rispondere a esigenze temporanee ed eccezionali
- Ai sensi dell'articolo 36 del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e impiego previste dal Codice Civile e dalla legge, sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa: per rispondere a esigenze temporanee o eccezionali
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, i regali e le altre utilità ricevuti dal dipendente della P.A. fuori dai casi consentiti: sono messi a disposizione dell'Amministrazione per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, il dipendente della Pubblica Amministrazione: non chiede, né sollecita, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, il dipendente della Pubblica Amministrazione: non chiede regali neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all'ufficio
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, il dipendente della Pubblica Amministrazione: non chiede, né sollecita, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 62/2013, il dipendente della Pubblica Amministrazione: può accettare regali o altre utilità di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia
- Ai sensi dell'articolo 52 comma 5 del d.lgs. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, il dirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 1, del d.lgs. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico deve essere adibito: alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle procedure selettive previste dal decreto stesso
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del d.lgs. 165 del 2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 5, del d.lgs. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, il Dirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'articolo 53 del decreto legislativo n. 165/2001, i compensi derivanti da quali delle seguenti prestazioni non configurano una situazione di incompatibilità o cumulo di impieghi? Compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere d'ingegno e di invenzioni industriali
- Ai sensi dell'articolo 7 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente: si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri
- Ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 165/2001, per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali: con contratti di lavoro autonomo, a esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza di precisi presupposti di legittimità individuati dalla legge
- Ai sensi di quanto previsto dall'art. 52 del D.Lgs n. 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi l'art. 40 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., è esclusa dalla contrattazione collettiva...: le materie attinenti l'organizzazione degli uffici
- Ai soggetti che rivestono o abbiano rivestito cariche in organizzazioni sindacali: Non possono essere conferiti incarichi di direzione delle risorse umane, se hanno rivestito tali cariche negli ultimi due anni
- Al di fuori dei casi di cui al comma 1, art. 21 D.Lgs. n. 165/2001, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'amministrazione, conformemente agli indirizzi deliberati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A: la retribuzione di risultato è decurtata, sentito il Comitato dei garanti, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%
- Al dipendente del Comparto Funzioni Locali, possono essere concesse, a domanda, compatibilmente con le esigenze di servizio, 18 ore di permesso retribuito nell'anno, per particolari motivi personali o familiari. Detti permessi: Non riducono le ferie
- Alle pubbliche amministrazioni è vietato: sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con vincoli e limiti risultanti dai contratti collettivi nazionali