Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal d.lgs. 165/2001, è effettuata: per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale dall'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal d.lgs. 165/2001, è effettuata: Per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale dall'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- La contrattazione collettiva disciplina tra l'altro: Le relazioni sindacali
- La contrattazione collettiva disciplina tra l'altro: La struttura contrattuale
- La contrattazione collettiva disciplina, tra l'altro: Il rapporto di lavoro
- La contrattazione collettiva disciplina: Il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali
- La contrattazione collettiva integrativa: Può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
- La contrattazione collettiva si svolge: Sia a livello nazionale che presso ciascuna amministrazione pubblica
- La contrattazione collettiva, ai sensi del novellato articolo 40 del decreto legislativo 165/2001, disciplina: i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali
- La disciplina del lavoro flessibile nel pubblico impiego trova il suo fondamento nell'art. 36 TUPI. Indicare quale affermazione in merito è corretta. Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato
- La disciplina recata all'interno del D.Lgs. 165/2001 in materia di azione disciplinare può essere integrata con requisiti formali o procedurali ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge? Ed in caso affermativo con quali fonti? E' fatto divieto di aggravamento del procedimento e i regolamenti e/o le disposizioni interne in contrasto con la legge sono nulle
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
- La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva: Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro
- La durata del periodo di prova per il personale non dirigente di categoria C dei Comuni è: 6 mesi
- La falsa attestazione della presenza in servizio comporta: licenziamento senza preavviso
- La falsa attestazione della presenza in servizio da parte del dipendente comunale cosa comporta? Il licenziamento in sede disciplinare, senza preavviso
- La falsa attestazione di presenza in servizio può concretizzare: Un comportamento rilevante sia a fini penali che disciplinari
- La legge n. 160/2019 è intervenuta anche sull'art. 35 del tupi disponendo che fatti salvi i periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti dalla data di approvazione per: Due anni
- La mancata attivazione delle procedure di cui all'art. 33 d.lgs. 165/2001, da parte del dirigente responsabile... Può essere valutabile ai fini della responsabilità disciplinare
- La prestazione di lavoro straordinario è autorizzata: dal dirigente/responsabile del servizio
- La prestazione di servizio con orario normale giornaliero di lavoro in misura ridotta rispetto al tempo pieno e con l'articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi (5 o 6 giorni) è denominata (comparto Funzioni locali): Orizzontale
- La prestazione di servizio con orario normale giornaliero di lavoro in misura ridotta rispetto al tempo pieno e con l'articolazione della prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi (5 o 6 giorni) è denominata (art. 54, CCNL Funzioni locali): Orizzontale
- La prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi è denominata.... A tempo parziale orizzontale
- La prestazione lavorativa svolta a tempo pieno ma limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese, dell'anno e con articolazione della prestazione su alcuni giorni della settimana, del mese, o di determinati periodi dell'anno, in misura tale da rispettare la media della durata del lavoro settimanale prevista per il tempo parziale nell'arco temporale preso in considerazione (settimana, mese o anno) è denominata (art. 54, CCNL Funzioni locali): Verticale
- La progressione economica di cui al CCNL Funzioni locali, nel limite delle risorse effettivamente disponibili: E' riconosciuta, in modo selettivo, ad una quota limitata di dipendenti
- La progressione economica di cui all'art. 16 del CCNL 2016-2018 comparto Funzioni locali, nel limite delle risorse effettivamente disponibili è: attribuita in relazione alle risultanze della valutazione della performance individuale del triennio precedente
- La pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione del codice disciplinare, con l'indicazione delle relative infrazioni e sanzioni, equivale, secondo quanto disposto dall'art. 55 comma 2 del D.Lgs.165/2001 e s.m.i. a: tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
- La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, con l'indicazione delle infrazioni e delle relative sanzioni, costituisce un obbligo normativo? Si, ed equivale a tutti gli effetti alla sua affissione nel luogo di lavoro
- La responsabilità' amministrativa del dipendente pubblico: ha natura patrimoniale
- La responsabilità civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceità nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare (co. 5, art. 55-sexies, TUPI): È limitata ai casi di dolo o colpa grave
- La responsabilità civile, amministrativa e penale del pubblico dipendente... Possono concorrere
- La responsabilità dei dipendenti: è civile, penale, amministrativa e disciplinare
- La responsabilità del pubblico dipendente può essere: Civile, amministrativa, penale, contabile e disciplinare
- La responsabilita' del dipendente pubblico puo' essere civile, penale, amministrativo-contabile e disciplinare. Quando è disciplinare? Se si violano gli obblighi di condotta sanciti direttamente dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo nazionale di lavoro
- La sanzione concordemente determinata all'esito delle procedure di cui all'art. 55 d.lgs. 165/2001.... Non può essere di specie diversa da quella prevista, dalla legge o dal contratto collettivo, per l'infrazione per la quale si procede, e non è impugnabile
- La violazione degli obblighi previsti dal DPR 62/2013 e s.m.i., come stabilisce l'art.16, integra: comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento è fonte di: responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i.: in caso di violazioni gravi o reiterate
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici è fonte di responsabilità: disciplinare e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013, art. 16) è sempre fonte di responsabilità: disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: E' rilevante anche ai fini della responsabilita' civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilita' siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
- La violazione dei doveri ex art 54 del D.lgs 165/2001 è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
- La violazione dei doveri ex art 54 del D.lgs. 165/2001: è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità contabile? Si, può dar luogo anche a responsabilità contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità penale? Si
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento? Si, nei casi più gravi
- La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare
- L'accesso all'impiego avviene: mediante concorso pubblico per esami, per titoli ed esami, per corso- concorso o per selezione
- L'adozione del piano triennale dei fabbisogni è indispensabile per poter effettuare le assunzioni nell'Ente locale? Sì, sempre
- L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) è: un'agenzia italiana che rappresenta legalmente le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale
- L'Aran può intervenire nei giudizi innanzi al giudice ordinario, in funzione del giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui agli articoli 1, comma 2 , articolo 70 comma 4 del D.lga 165/2001, al fine di garantire la corretta interpretazione e l'uniforme applicazione dei contratti collettivi? si, sempre
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- L'art. 14 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che il Ministro: non può revocare, riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- L'art. 14 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., individua le funzioni e le attribuzioni di competenza del ministro rispetto ai dirigenti. Secondo tale disposizione il ministro: non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- l'art. 14 del d.lgs. 165/2001 stabilisce che il Ministro: non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigilano sull'applicazione del Codice: Anche le strutture di controllo interno
- L'art. 16 del D. Lgs. n. 165/2001 assegna il compito di curare i rapporti con gli uffici dell'Unione Europea nelle materie di competenza secondo le specifiche direttive dell'organo di direzione politica, se tali rapporti non siano affidati ad apposito ufficio o organo: ai dirigenti di uffici dirigenziali generali
- L'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, come di recente novellato, individua i compiti e poteri dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, in particolare essi: Adottano gli atti e i provvedimenti amministrativi ed esercitano i poteri di spesa e quelli di acquisizione delle entrate rientranti nella competenza dei propri uffici, salvo quelli delegati ai dirigenti
- L'art. 28 della Costituzione individua la responsabilità esclusiva dei dipendenti pubblici nei confronti di terzi? No, è condivisa con la Pubblica Amministrazione
- L'art. 3 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., esclude alcune categorie di pubblici dipendenti per le quali non opera neppure il trasferimento della giurisdizione del Giudice Ordinario. Quale delle seguenti? Avvocati e procuratori dello Stato
- L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende: Avvocati e procuratori dello Stato
- L'art. 33 del d.lgs. 165/2001 prevede che, se le Pubbliche Amministrazioni rilevano eccedenze di personale, il Dirigente responsabile è tenuto a informare preventivamente, tra gli altri: le organizzazioni sindacali
- L'art. 36, TUPI afferente le forme di lavoro flessibile dispone, tra l'altro, che: In ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte delle pp.aa non può comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato con le medesime pp.aa., ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- L'art. 37, I comma, del D. Lgs. n. 165/2001 prescrive che un bando di concorso per l'accesso alle Pubbliche Amministrazioni deve prevedere l'accertamento: dell'uso di apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse e della lingua inglese, nonché, se necessario in relazione al profilo professionale richiesto, di altre lingue straniere
- L'art. 4. del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici stabilisce che: Il dipendente non accetta, per sè o per altri, regali o altre utilita', salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- L'art. 51, II comma, del D. Lgs. n. 165/2001 dispone che alle Pubbliche Amministrazioni si applica lo Statuto dei lavoratori: a prescindere dal numero dei dipendenti
- L'art. 55, III comma, del D. Lgs. n. 165/2001 dispone che i contratti collettivi hanno la facoltà di disciplinare procedure di conciliazione non obbligatoria, fuori dei casi per cui è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento, da instaurarsi e concludersi entro un termine non superiore: a trenta giorni dalla contestazione dell'addebito e comunque prima dell'irrogazione della sanzione
- L'art. 55-bis del TUPI distingue infrazioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Per quale delle seguenti infrazioni si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo? Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale
- L'art. 6 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici): impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
- L'articolazione della prestazione di servizio ridotta su tutti i giorni della settimana è: Il part time orizzontale
- L'articolo 2 del decreto legislativo n. 165/2001, così come modificato dal decreto legislativo n. 75/2017, attualmente recita, fra l'altro, che: eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano o che abbiano introdotto discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate nelle materie affidate alla contrattazione collettiva ai sensi dell'articolo 40, comma 1, e nel rispetto dei principi stabiliti dal presente decreto, da successivi contratti o accordi collettivi nazionali e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili
- L'articolo 52, comma 1-bis, del d.lgs. 165/2001 stabilisce che, ai fini della valutazione comparativa necessaria per la progressione tra aree funzionali, debba, tra l'altro, effettuarsi una valutazione del dipendente: per gli ultimi tre anni di servizio
- L'articolo 55-quinquies del decreto legislativo n. 165/2001 stabilisce che, in caso di falsa attestazione della presenza in servizio mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione: è punito, fermo restando quanto previsto dal codice penale, con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 a euro 1.600
- L'articolo 63 del decreto legislativo n. 165/2001, in tema di controversie relative ai rapporti di lavoro stabilisce che: sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione delle controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
- L'assunzione di personale nelle P.A. mediante procedure selettive pubbliche, costituisce attuazione di quale articolo della Costituzione italiana? Art. 97
- L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene, secondo quanto prescritto dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con contratto individuale di lavoro, tramite: procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
- L'azione di vigilanza sull'applicazione del Codice di comportamento del personale delle Pubbliche Amministrazioni è esercitata (art. 54 D.Lgs. n. 165/2001): Dai dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- Le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, co. 2, del D.lgs 165/2001, possono sottoscrivere con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, iscritte da almeno sei mesi nel Registro unico nazionale del Terzo settore, convenzioni finalizzate allo svolgimento in favore di terzi di attivita' o servizi sociali di interesse generale? Si, se tali convenzioni risultano piu' favorevoli rispetto al ricorso al mercato
- Le amministrazioni pubbliche in casi eccezionali : Possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione
- Le assunzioni obbligatorie di soggetti appartenenti alle categorie c.d. protette, di cui alla L. n. 68/1999, avvengono (art. 35 D.Lgs. 165/2001): Previa verifica della compatibilità della invalidità con le mansioni da svolgere, per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- Le attribuzioni dei dirigenti, di cui all'art. 4, c. 3, d.lgs. n. 165/2001 possono essere derogate: soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative
- Le circolari rappresentano lo strumento attraverso il quale l'amministrazione fornisce informazioni in ordine alle modalità in cui dovranno comportarsi i propri dipendenti e i propri uffici. Le tipologie di circolari individuate dalla giurisprudenza sono numerose (interpretative, normative, informative, organizzative, ecc.). Quali in particolare disciplinano il funzionamento burocratico e organizzativo degli uffici? Circolari organizzative
- Le clausole del contratto decentrato integrativo che violano i vincoli e i limiti posti dal Contratto collettivo nazionale sono: nulle
- Le disposizioni di cui all'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, sui poteri di organizzazione trovano applicazione anche per le Autorità amministrative indipendenti? Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
- Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del d.lgs. n. 165/2001 si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa pari al 40% di quella a tempo pieno? No
- Le falsita' documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione di un rapporto di lavoro ovvero di progressione di carriera, determinano: Il licenziamento in sede disciplinare, senza preavviso
- Le ferie: Sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili
- Le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche possono avere periodi di vigenza inferiori rispetto a quello previsto dall'art. 35 d.lgs. 165/2001, qualora previsti da leggi regionali? Si, è previsto espressamente dall'art. 35 stesso
- Le P.A. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, TUPI)? Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
- Le P.A. possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese? No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio? Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione
- Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n.165/2001. Quale è un corretto principio? Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento
- Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, sono tenute ad osservare le procedure previste dall'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 dandone immediata comunicazione: Al Dipartimento della funzione pubblica
- Le pubbliche amministrazioni possono sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi che comportino oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale? No, lo esclude espressamente l'art. 40 del D.Lgs. n. 165/2001
- Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro (art. 36 TUPI)? Si, ma solo in riferimento ad esigenze temporanee ed eccezionali
- L'esercizio da parte del dipendente di mansioni superiori rispetto a quelle del proprio Inquadramento professionale: Attribuisce esclusivamente il diritto al trattamento economico corrispondente alla categoria superiore
- L'istituto della rotazione straordinaria: prevede la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva
- L'istituto della rotazione straordinaria: è previsto dall'art. 16, co. 1, lett. l- quater) d.lgs. n. 165/2001, come misura di carattere successivo al verificarsi di fenomeni corruttivi
- L'obbligo del pubblico dipendente di non divulgare notizie e informazioni delle quali lo stesso sia venuto a conoscenza a causa del servizio, rientra nell'obbligo piu' generale di: Osservanza del segreto d'ufficio
- L'omessa attivazione dell'azione disciplinare da parte del dirigente nei confronti del dipendente per falsa attestazione della presenza in servizio ex D.lgs.n. 165/2001 ss.mm.ii. può comportare per il dirigente: il licenziamento disciplinare e ne è data notizia all'Autorità giudiziaria per verificare eventuali reati
- L'orario di lavoro settimanale è: di 36 ore
- L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55-bis D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione: Entro centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito