>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Prova pratica

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


La fiala di amikacina presente in reparto ha una concentrazione di 10 mg/ml. Se si dovesse diluirla in modo da ottenere una concentrazione di 1 mg/ml, quanti ml di acqua sterile si dovrebbero aggiungere a 1 ml di amikacina?   9 ml
La fiala di Gentamicina presente in reparto ha una concentrazione di 2 mg/ml. Se si dovesse diluirla in modo da ottenere una concentrazione di 1 mg/10 ml, quanti ml di acqua sterile si dovrebbero aggiungere a 1 ml di Gentamicina?   19 ml
La fiala di midazolam presente in reparto ha una concentrazione di 5 mg/ml. Se si dovesse diluirla in modo da ottenere una concentrazione di 1 mg/ml, quanti ml di acqua sterile si dovrebbero aggiungere a 1 ml di midazolam?   4 ml
La sig.ra Loredana, 72 anni, con BMI (Body Mass Index) di 32, in terapia con antiaggreganti e statine. In seguito ad una frattura del collo del femore destro è stata sottoposta ad endoprotesi dell'anca in anestesia generale. Loredana a breve andrà a casa, ma dovrà continuare la terapia sottocutanea con Eparina a Basso Peso Molecolare. Per evitare la formazione di ematomi in sede di puntura è opportuno:   Tamponare delicatamente al termine della somministrazione
La sig.ra Loredana, 72 anni, con BMI (Body Mass Index) di 32, in terapia con antiaggreganti e statine. In seguito ad una frattura del collo del femore destro è stata sottoposta ad endoprotesi dell'anca in anestesia generale. Il candidato selezioni l'opzione che elenca i fattori di rischio per Trombosi Venosa Profonda.   Età superiore ai 65 anni, BMI 32, intervento di chirurgia ortopedica
La sig.ra Lucia è totalmente dipendente. Il figlio afferma: " Per prevenire le ulcere da pressione tengo la pelle pulita e asciutta, valuto le zone del corpo a maggior rischio di lesioni, effettuo dei massaggi energici per riattivare la circolazione e cerco di farle cambiare posizione ogni 2 ore. L'infermiere deduce che il figlio:   Necessita di istruzioni affinché non effettui il massaggio descritto nelle zone delle zone a rischio
La sig.ra Lucia è totalmente dipendente. Il figlio afferma: " Per prevenire le ulcere da pressione tengo la pelle pulita e asciutta, valuto le zone del corpo a maggior rischio di lesioni, effettuo dei massaggi energici per riattivare la circolazione e cerco di farle cambiare posizione ogni 2 ore. Quale delle seguenti scale è più appropriata per valutare il rischio di ulcere da pressione?   Scala di Braden
La sig.ra Maria, 78 anni con esiti di Ictus, presenta emiplegia sinistra e incontinenza a feci e urine. Si evidenzia al sacro un arrossamento non sbiancabile alla digitopressione; la cute è intatta. Il candidato può sospettare:   Ulcera da pressione di primo stadio
La sig.ra Maria, 78 anni con esiti di Ictus, presenta emiplegia sinistra e incontinenza a feci e urine. Si evidenzia al sacro un arrossamento non sbiancabile alla digitopressione; la cute è intatta. Maria chiede di essere aiutata a girarsi sul fianco destro. Il candidato indichi come procederebbe alla mobilizzazione per garantire il comfort di Maria e la propria sicurezza.   Sostenere gli arti plegici con cuscini, durante la mobilizzazione mantenere la propria schiena eretta e distesa
La sig.ra Rosa 50 anni, ha subito una mastectomia con svuotamento ascellare. Ora il trattamento prevede sei cicli di chemioterapia. È portatrice di CVC a permanenza tipo Port a Cath. All'inizio del primo ciclo di chemioterapia, quali possono essere i rischi per la Sig.ra Rosa?   Nausea e vomito, reazione allergica ai farmaci, stanchezza (fatigue)
La sig.ra Sabrina 50 anni, ha subito una mastectomia con svuotamento ascellare. Ora il trattamento prevede sei cicli di chemioterapia. È portatrice di CVC a permanenza tipo Port a Cath. Quali interventi educativi rivolti alla prevenzione delle infezioni si proporranno alla persona nella preparazione alla dimissione?   Tutte le risposte sono corrette
La signora Anna, di anni 80, è stata dimessa dal Reparto di Ortopedia dell'ospedale in seguito a una caduta accidentale a causa della quale ha riportato una frattura costale con ematoma al quadricipite destro. Ipertesa, obesa. Presenta un decubito laterale obbligato a letto e soffre di vene varicose e dolori articolari da artrosi.
In relazione alla prevenzione del rischio di trombosi venosa profonda, cosa è prioritario pianificare?
   Educare la signora Anna a fare esercizi di potenziamento muscolare degli arti superiori e inferiori (5 cicli di almeno 15- 20 movimenti per articolazione); mantenere un adeguato livello di idratazione secondo il fabbisogno giornaliero; favorire il ritorno venoso posizionando gli arti in scarico (20°-30°); indossare le calze elastiche a compressione graduata adeguata alle sue condizioni; assumere per via venosa con regolarità l'eparina a basso peso molecolare prescritta
La signora F.B. è una persona claustrofobica, eviteremo quindi di:   Lasciarla da sola in luoghi chiusi
La Signora Franca di 58 anni sottoposta a gastrectomia, chiede all'infermiere quando sarà possibile riprendere ad alimentarsi e a bere perché avverte una forte sensazione di sete. Quale approccio rispetto alla ripresa dell'alimentazione è raccomandato alle persone sottoposte a chirurgia gastrica trattate in elezione?   Dieta liquida e successiva ripresa dell'alimentazione per os entro le successive 24/48 ore con assenza di nausea, vomito o gonfiore addominale
La signora Laura è stata sottoposta ad intervento di mastectomia con svuotamento linfonodale ascellare. Dopo tre giorni dalla dimissione la sig. Laura telefona in unità operativa dicendo che la medicazione attorno all'inserzione del drenaggio ascellare è spesso bagnata e sente un gonfiore fastidioso, anche il liquido drenato è improvvisamente diminuito. Cosa pensi stia succedendo?   Possibile ostruzione del drenaggio linfatico
La signora Maria, di 78 anni, è ospite da due settimane della CRA "I Tigli". Nella relazione medica di ingresso, il Medico di Medicina Generale in anamnesi riporta: recente scompenso cardiaco, BPCO, obesità, ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale cronica e diabete di tipo 1. La prima settimana Maria scendeva dal letto autonomamente e provvedeva da sola alla propria igiene personale. Negli ultimi giorni, presenta astenia ingravescente e frequenti episodi di dispnea dopo minimi sforzi, che la costringono a restare a letto tutto il giorno e a diventare quasi completamente dipendente. Al mattino Maria chiede la padella per mingere e dopo l'igiene intima, durante la mobilizzazione nel letto per il cambio della biancheria, gli operatori segnalano un eritema fisso in zona sacrale non rilevato in precedenza: viene calcolato l'indice di Braden che risulta pari a 12.
Si analizzi il caso clinico e si stabilisca quali sono le azioni infermieristiche che rispettano cronologia, efficacia e sicurezza per la signora Maria.
   L'infermiere, di fronte a un eritema fisso in zona sacrale, posiziona il materasso antidecubito dinamico, pianifica il cambio posturale per eliminare lo scarico pressorio e il monitoraggio dell'eritema, valutando il rischio potenziale di macerazione da contatto con urine nella zona interessata
La signora Maria, dopo esser stata sottoposta ad intervento per frattura di femore, rientra in struttura con un programma di medicazione della ferita chirurgica. Il candidato riordini le azioni infermieristiche necessarie per procedere alla medicazione della ferita chirurgica.
1) Rimuovere i guanti monouso.
2) Rinforzare la medicazione solo se assolutamente necessario.
3) Far assumere all'ospite una posizione comoda, con la ferita scoperta e ben visibile.
4) Determinare l'estensione dell'accumulo di liquido sieroso sotto la medicazione, lo stato della ferita e la necessità di sostituire la medicazione. Se si è accumulato siero in eccesso, valutare se è necessario sostituire la medicazione trasparente con una medicazione più assorbente come quella idrocolloidale.
5) Indossare i guanti monouso.
6) Lavarsi le mani e osservare le indicazioni per il controllo delle infezioni.
7) Spiegare all'ospite che cosa si sta facendo e perché e come può collaborare.
8) Lasciare o premere delicatamente la medicazione sopra la ferita.
9) Rimuovere la vecchia medicazione. Applicare la medicazione ad un angolo della zona interessata, coprendo almeno 2,5 cm di cute intorno alla ferita.
10) Detergere accuratamente la cute con soluzione fisiologica. Lavare sempre bene la cute prima di applicare la medicazione.
11) Indossare guanti sterili.
   7-6-3-9-5-10-1-11-8-2-4
La signora Matilde, ospite disabile di Casa Residenza, durante il pasto prende di nascosto dal piatto del vicino una polpetta di carne, ingoiandola intera voracemente. L'operatore la trova inconscente.
Il candidato indichi la corretta procedura per "liberare le vie aeree ostruite in un ospite incosciente" riordinando le azioni infermieristiche.
1. Posizionare il palmo di una mano appena sopra l'ombelico dell'ospite e ben al di sotto del processo xifoideo.
2. Inclinare la testa dell'ospite all'indietro, sollevare il mento e stringere il naso con le dita. Indossare una protezione per la bocca se disponibile.
3. Se il corpo estraneo è visibile nella bocca deve essere immediatamente rimosso.
4. Aprire la bocca dell'ospite pinzando la lingua e abbassando la mandibola tra il pollice e le dita e sospingendo la mascella verso l'alto.
5. Posizionare l'altra mano direttamente sopra la prima. Le spalle dell'operatore devono trovarsi sopra l'addome dell'ospite con i gomiti diritti.
6. Effettuare cinque compressioni addominali veloci verso l'alto e l'interno.
7. Insufflare due respiri lenti.
8. Divaricare le gambe dell'ospite.
9. Ripetere i tentativi di ventilazione, le compressioni addominali e le verifiche di corpi estranei finché le vie aeree sono libere ed il ospite respira.
10. Per rimuovere materiale solido, inserire l'indice della mano libera lungo l'interno della guancia fino in fondo alla gola dell'ospite. Con il dito a gancio eseguire un movimento circolare allo scopo di dislocare e sollevare il corpo estraneo.
   3-4-10-2-7-8-1-5-6-9
La signora P.L. deve essere sottoposta a sostituzione totale dell'anca. Per prevenire il dislocamento della protesi è necessario istruirla sulla posizione della:   Gamba in abduzione
La signora V. è ricoverata in Medicina da diversi giorni per diarrea. Risulta positiva al Clostridium Difficile ed è stata posta in isolamento da ieri. Dovendo effettuare l'igiene a letto della paziente, prima e dopo la manovra eseguite:   Il lavaggio sociale delle mani, indossate il camice monouso, i guanti e utilizzate il materiale che si trova in camera della paziente; al termine rimuovete i DPI utilizzati ed eseguite il lavaggio sociale delle mani
La terapia delle ore 15.00 prevista per il signor Lucio, ospite della Casa Residenza "Le Rose", prevede l'introduzione di farmaci in infusione di liquidi per via endovenosa. Il candidato riordini le azioni infermieristiche necessarie per la sua preparazione.
1) Accertarsi che la dose e la via di somministrazione siano corrette.
2) Regolare la frequenza di infusione come prescritto.
3) Verificare quale soluzione di infusione deve essere impiegata per il farmaco.
4) Confrontare l'etichetta sul contenitore del farmaco con le prescrizioni terapeutiche e verificare la data di scadenza.
5) Preparare il farmaco da aggiungere aspirandolo da un flacone o da una fiala.
6) Lavarsi le mani e osservare le indicazioni per il controllo delle infezioni.
7) Mescolare delicatamente la soluzione ruotando delicatamente la sacca o la bottiglia.
8) Rimuovere il cappuccio dell'ago dalla siringa ed introdurre il farmaco nella sacca o bottiglia.
9) Completare l'etichetta sulla sacca con la data, il nome e il dosaggio del farmaco aggiunto e con la firma del somministratore.
10) Localizzare il raccordo per introdurre il farmaco nella sacca o bottiglia e disinfettarlo.
11) Aprire l'infusione endovenosa.
   4-1-3-6-5-10-8-7-9-11-2
Le fiale di "Decadron" sono in confezioni da 2 ml, corrispondenti a 4 mg. Dovendo somministrare 10 mg di farmaco, quanti ml si devono aspirare?   5 ml, ossia 2 fiale intere e ½ di un'altra
Le fiale di Decadron sono in confezioni da 1 ml, corrispondenti a 4 mg. Dovendo somministrare 10 mg di farmaco, quanti ml si devono aspirare?   2,5 ml, ossia 2 fiale intere e ½ di un'altra
L'infermiere chiede ad una ragazza, asmatica di 23 anni, di descrivere come si presenta una crisi asmatica e come si comporta per gestirla. La ragazza risponde: "Mi preoccupo se compare tosse, il muco diventa giallo e compare febbre, allora vado dal medico per farmi visitare". In caso di crisi asmatica è raccomandato utilizzare:   Il broncodilatatore ad azione rapida
L'infermiere chiede ad una ragazza, asmatica di 23 anni, di descrivere come si presenta una crisi asmatica e come si comporta per gestirla. La ragazza risponde: "Mi preoccupo se compare tosse, il muco diventa giallo e compare febbre, allora vado dal medico per farmi visitare". L'infermiere deduce che la ragazza:   Necessita di un intervento educativo sul riconoscimento e la gestione di una crisi asmatica
L'infermiere si trova al domicilio di un paziente preso in carico dall'assistenza domiciliare e deve infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocità di 30 ml/ora. Non ha una pompa infusionale ma possiede un deflussore con tali caratteristiche: 20 gocce = 1ml. Deve regolare il deflussore a:   10 gtt/min
L'infermiere sta gestendo la somministrazione di un chemioterapico definito e classificato come vescicante. Durante uno dei controlli l'assistito riferisce bruciore a livello del sito d'inserzione. Sospettando uno stravaso, l'infermiere decide di:   Arrestare l'infusione senza rimuovere l'accesso venoso
Luca, 50 anni, è ventilato con la NIV (Non Invasive Ventilation - Ventilazione Non Invasiva). Il candidato indichi quando si ipotizza la necessità di sostituire questa tecnica con l'intubazione endotracheale.   Quando diminuisce lo stato di coscienza della persona
LUCA, 61 anni, è in terapia con Nitrati per via endovenosa. Alle h 14.00 chiama riferendo malessere. L'infermiere ipotizza siano gli effetti collaterali del farmaco perché la persona assistita presenta:   Ipotensione e cefalea, quindi avvisa il medico
Luigina 75 anni, ricoverata in Medicina, è affetta da scompenso cardiaco cronico. Le è stata prescritta un'infusione per correggere uno stato di disidratazione, si decide di rallentare l'infusione. Il candidato indichi quali sono i motivi che possono avere indotto tale decisione.   Rilevazione di dispnea e comparsa di edemi declivi