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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione

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La 104/92 è la Legge:   "Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"
La Carta dei servizi:   E' uno strumento di qualità del servizio
La Carta docente:   È una carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche
La Carta docente:   E' una carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche
La certificazione delle competenze al termine dell'obbligo di istruzione viene realizzata sulla base di una scala di valutazione:   A 3 livelli
La certificazione delle competenze:   è obbligatoria
La Circ. MIUR prot. n. 4099/A/4 del 05/10/2004 è:   la prima circolare emanata dal MIUR per studenti con DSA
La Circolare Ministeriale 8/2013 chiarisce che la Direttiva ministeriale recante "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica":   estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell'apprendimento
La Circolare Ministeriale n. 199/79 stabilisce che la risposta ai bisogni educativi degli alunni deve essere data:   da tutti gli insegnanti
La Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 raccomanda che, agli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate:   si adottino preventivamente le misure previste dalla legge 170/2010, qualora il Consiglio di classe riscontri carenze fondatamente riconducibili al disturbo
La Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 rende noto che le istituzioni scolastiche che volessero istituire un CTI:   devono presentare la loro candidatura direttamente all'Ufficio Scolastico regionale competente per territorio
La Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 rende noto che, a livello di singola istituzione scolastica, il Piano Annuale per l'Inclusività è deliberato:   dal Collegio dei Docenti
La Circolare MIUR 8/2013 afferma esplicitamente che le singole istituzioni scolastiche possono costituire un CTS (Centro Territoriale di Supporto)?   No, non lo afferma
La Consensus Conference 2007:   Definisce il "metodo" attraverso il quale sono state raccolte alcune raccomandazioni multidisciplinari per la pratica di trattamento dei DSA
La continuità orizzontale riflette uno stile pedagogico basato:   Sulla relazione e sulla promozione di un clima di coerenza fra scuola dell'infanzia e famiglia
La Convenzione della lotta contro la discriminazione dell'insegnamento è stata adottata dall'UNESCO nel:   1960
La Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia considera bambini gli individui:   di età inferiore ai 18 anni, salvo che abbiano raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile
La convenzione sui diritti dei disabili è stata promulgata:   dall'ONU
La Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, all'art.27 dichiara il diritto del minore alle condizioni per il suo sviluppo:   fisico, mentale, spirituale, morale, sociale
La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza   è stata approvata dall'assemblea generale delle nazioni unite il 20 novembre 1989
La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza   è stata ratificata dall'italia con legge n.176/1991
La convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza fa riferimento   al diritto di ogni fanciullo ad un livello di vita sufficiente per consentire lo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale
La convenzione sui diritti dell'infanzia, in tema di limitazione della libertà personale prevede   che nessun fanciullo sia privato di libertà in maniera illegale o arbitraria
La convenzione sui diritti dell'infanzia:   riconosce il diritto all'educazione ed al fine di garantirne l'esercizio riconosce l'insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti
La cosiddetta legge sulla "Buona Scuola" risale al:   2015
La cura della formazione e dell'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico rientrano nell'autonomia:   di ricerca, sperimentazione e sviluppo delle scuole
La designazione della figura del DPO ai sensi dell'art.37 GDPR:   è obbligatoria in ipotesi determinate
La diagnosi funzionale è:   La descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico del bambino in situazione di handicap
La diagnosi funzionale si articola necessariamente nei seguenti accertamenti:   Anamnesi fisiologica e patologica e la diagnosi clinica
La diagnosi funzionale:   fornisce una descrizione analitica della compromissione dello stato psico-fisico dell'alunno ed è di competenza dell'unità multidisciplinare presso le ASL
La didattica a distanza e quella in presenza: (individuare l'affermazione corretta).   Sono modalità complementari da valorizzare
La didattica delle competenze è stata introdotta nell'ordinamento italiano a seguito di quale atto europeo?   Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
La didattica inclusiva:   Permette a tutti gli alunni di raggiungere il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe
La didattica inclusiva:   Permette a tutti gli alunni di raggiungere il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe
La direttiva del MIUR del 27 dicembre 2012 sui Bisogni Educativi Speciali (BES) e le successive circolari applicative:   richiedono un'azione didattica personalizzata, adeguata alle difficoltà, anche temporanee, dei singoli apprendenti, per promuovere il successo formativo e l'inclusione di ognuno
La direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012:   estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all'intera area dei "bisogni educativi speciali" (BES), comprendente: "svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana appartenenti a culture diverse"
La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 definisce i BES come:   Una macrocategoria composta da tre sottocategorie: a) Disabilità. b) Disturbi evolutivi specifici. c) Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
La disposizione legislativa che ha reso triennale il Piano dell'offerta formativa è:   la Legge n. 107 del 13 luglio 2015
La disposizione legislativa che prevede la certificazione dei disturbi specifici dell'apprendimento è   la Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010
La documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola, così come configurata nel DPR 275/1999 (Regolamento sull'autonomia scolastica) è espressione dell'esercizio:   dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
La figura dell'insegnante di sostegno è stata istituita giuridicamente con un Decreto del Presidente della Repubblica, che lo ha nominato docente "specialista", nel:   1975
La flessibilità organizzativa nella scuola   Può favorire la personalizzazione degli apprendimenti ed il successo formativo
La formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico:   è consentita alle singole istituzioni scolastiche o in rete tra loro dall'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo della scuola
La formazione permanente, nota in Europa con l'espressione "Lifelong Learning", è il processo di apprendimento che dura:   tutto l'arco della vita
La formazione professionale dell'educatore si svolge:   all'interno dell'orario di lavoro, con un separato monte ore dedicato
La L. n. 170/2010 riconosce la discalculia quale disturbo specifico di apprendimento?   Si, la citata legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali DSA
La legge 104/1992 ammette che l'esercizio del diritto all'educazione possa essere impedito da difficoltà di apprendimento o da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap?   No, lo vieta
La legge 1044/71 prevede:   L'avvio di un piano quinquennale per l'istituzione di asili nido comunali
La legge 107/2015 ammette che le istituzioni scolastiche utilizzino il supporto e la collaborazione dei servizi socio- sanitari ed educativi del territorio per prevenire la dispersione scolastica, contrastare il bullismo e potenziare il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali?   Sì, lo ammette
La legge 107/2015 consente alle istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, di promuovere in collaborazione con le realtà associative del territorio attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici?   Sì, lo consente
La legge 107/2015 definisce la formazione in servizio dei docenti di ruolo come:   obbligatoria, permanente e strutturale
La legge 107/2015 favorisce la valutazione comparativa dei Piani Triennali dell'Offerta Formativa da parte degli studenti e delle famiglie?   Sì
La legge 107/2015 prescrive che l'organizzazione delle istituzioni scolastiche sia orientata a tutti i seguenti obiettivi TRANNE uno. Quale?   Competitività del servizio scolastico
La legge 107/2015 stabilisce che i Piani Triennali dell'Offerta Formativa degli Istituti scolastici siano pubblicati nel portale:   unico dei dati della scuola
La Legge 107/2015, quanti articoli ha?   1
La legge 170 del 2010 al comma 4 art.5 ha stabilito che:   agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari, adeguate forme di verifica e di valutazione
la legge 170 dell'8/10/2010 art. 3, la diagnosi dei DSA è effettuata:   nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale
La legge 170/2010 definisce la discalculia come:   un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri
La legge 170/2010 definisce la disgrafia come:   un disturbo specifico di scrittura che si manifesta con una difficoltà nella realizzazione grafica
La legge 170/2010 definisce la dislessia come:   un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere
La Legge 170/2010 detta norme in materia di DSA, ossia:   disturbi specifici dell'apprendimento
La legge 170/2010 in materia di disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) ha tra le sue finalità quella di:   garantire il diritto all'istruzione degli studenti con diagnosi di DSA
La legge 170/2010 riconosce che i disturbi di apprendimento denominati DSA:   possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana
La legge 170/2010, a tutela del diritto allo studio degli alunni e delle alunne con disturbi di apprendimento, stabilisce l'obbligo per la scuola di redigere specificamente per loro il seguente documento:   Il Piano Didattico Personalizzato
La legge 1859/1962 istituì:   la scuola media obbligatoria, triennale e gratuita
La legge 28 marzo 2003, n. 53 pone il principio direttivo della promozione:   dell'apprendimento in tutto l'arco della vita
La legge 440/1997 ha istituito:   il Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa
La legge 5 febbraio 1992, n. 104, (legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili):   garantisce il diritto all'educazione e all'istruzione della persona disabile anche nelle sezioni di scuola dell'infanzia
La legge 517 del 4 agosto 1977 viene ricordata perché:   ha abolito le classi differenziali attraverso la definizione di una programmazione educativa collegiale comprendente anche le attività scolastiche integrative e di sostegno svolte da insegnanti specializzati
La legge 517/77, per la prima volta in Italia, introduce:   i presupposti, le condizioni, gli strumenti e le finalità dell'integrazione scolastica degli alunni con disabilità
La legge 53/2003 prescrive che la scuola dell'infanzia promuova tutte le seguenti potenzialità, TRANNE quelle:   produttive
La legge 53/2003, in materia di norme generali sull'istruzione, pone l'accento sulla necessità di favorire la valorizzazione e la crescita della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze d'identità di ciascuno e delle scelte educative:   della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori
La legge 59/97 sull'autonomia scolastica e il successivo regolamenti attuativo (D.P.R. 275/99) hanno introdotto nelle istituzioni scolastiche:   la flessibilità com strategia portante per assicuare il successo formativo a tutti gli alunni
La legge 8 ottobre 2010 , n. 170 art.1, riconosce come disturbi specifici di apprendimento DSA:   la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia
La legge 8 ottobre 2010, n. 170 è volta a dare riconoscimento ai disturbi di apprendimento denominati DSA che si manifestano in:   abitualmente in presenza di capacità cognitive adeguate
La legge 8 ottobre 2010, n. 170 è volta a dare riconoscimento ai disturbi di apprendimento denominati DSA che si manifestano in:   presenza di capacità cognitive adeguate
La legge Coppino del luglio 1877 si occupò di:   definire meglio l'obbligatorietà scolastica
La legge Coppino risale all'anno:   1877
La legge Coppino:   ebbe come punto caratterizzante l'impostazione laica dell'istruzione
La legge n. 104/1992 attribuisce al GLIR tra l'altro il compito di supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale della scuola. L'acronimo GLIR identifica:   Gruppo di lavoro interistituzionale regionale
La Legge n. 107 del 13 luglio 2015 individua tra gli obiettivi formativi prioritari   lo sviluppo delle competenze digitali
La Legge n. 107 del 13 luglio 2015 prevede che il Piano dell'offerta formativa debba avere una durata   triennale
La Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010 considera   i disturbi specifici dell'apprendimento
La Legge n. 92 del 20 agosto 2019 introduce nella scuola l'insegnamento denominato   educazione civica
La legge Orlando del 1904 estende l'obbligo scolastico:   dal 9 al 12 anno di età
La legge sulla Buona scuola risale al:   2015
La legislazione vigente distingue tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni non obbligatorie offerte gratuitamente dalle Regioni e Province autonome per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati. Si indichi quale tra le seguente è una delle 10 vaccinazioni obbligatorie.   Anti-varicella
La legislazione vigente distingue tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni non obbligatorie offerte gratuitamente dalle Regioni e Province autonome per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati. Si indichi quale tra le seguente è una delle 10 vaccinazioni obbligatorie.   Anti-parotite
La legislazione vigente distingue tra vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni non obbligatorie offerte gratuitamente dalle Regioni e Province autonome per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati. Si indichi quale tra le seguente non è una delle 10 vaccinazioni obbligatorie.   Anti-pneumococcica
La normativa vigente relativa ai BES sottolinea tra i principi alla base del sistema scolastico italiano:   l'inclusività
La possibilità da parte della scuola di attivare percorsi didattici individualizzati, anche in relazione agli alunni disabili, è espressione dell'autonomia:   didattica
La possibilità di distribuire l'attività didattica in cinque giorni settimanali è espressione di:   Autonomia organizzativa
La possibilità di diversificare, nelle istituzioni scolastiche, le modalità di impiego dei docenti nelle varie classi e sezioni, in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche e organizzative adottate nel Piano dell'Offerta Formativa, è espressione dell'autonomia:   organizzativa
La potestà regolamentare nelle materie di legislazione esclusiva dello Stato spetta:   allo Stato, salvo delega alle Regioni
La presenza di istituti comprensivi:   consente la progettazione di un unico curricolo verticale
La progettazione del POF deve contenere:   Scelte educative, curricolari, didattiche e organizzative
La progettazione educativa nella scuola dell'infanzia deve prevedere:   Attività motorie e manipolative libere
La programmazione didattica modulare:   permette ampia flessibilità nella scelta del numero dei moduli
La Pubblica Amministrazione è formata:   da tutti gli organi dello Stato e dagli Enti pubblici a cui sono affidati i fini propri dello Stato- Amministrazione
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, con l'indicazione delle infrazioni e delle relative sanzioni, costituisce un obbligo normativo?   Si, ed equivale a tutti gli effetti alla sua affissione nel luogo di lavoro
La raccolta della documentazione educativa è volta a testimoniare:   il percorso educativo compiuto, attraverso la descrizione delle attività svolte dal bambino e dei suoi processi d'esperienza
La Raccomandazione del Consiglio dell'Unione Europea del 22 maggio 2018 riguarda:   le competenze chiave per l'apprendimento permanente
La relazione tra servizi educativi all'infanzia e famiglia è regolata da meccanismi di gestione sociale. Ciò significa:   Che attraverso organismi di rappresentanza le famiglie partecipano alla definizione del servizio e dei suoi contenuti
La riforma complessiva del sistema scolastico italiano, durante gli anni del fascismo, è avvenuta quando era Ministro della Pubblica Istruzione:   Giovanni Gentile
La riforma Gentile portò l'obbligo scolastico sino al 14° anno di età nel:   1923
La scuola dell'inclusione prevede:   il rispetto della diversità
La scuola dell'infanzia è:   non obbligatoria e di durata triennale
La scuola dell'infanzia rientra nell'articolazione del sistema educativo di istruzione e di formazione delineato dalla legge 53/2003?   Sì, vi rientra
La scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. A quale delle suddette sfere attiene il provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie?   Dell'autonomia
La scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. A quale di queste sfere attiene l'ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise?   Alla sfera dell'acquisire competenze
La scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione del settembre 2012):   Attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni
La Scuola dell'Infanzia viene dalle famiglie:   Liberamente scelta
La scuola dell'infanzia, attualmente, riguarda la fascia d'età:   Da 3 a 6 anni
La scuola dell'infanzia, esclusi gli alunni anticipatari, accoglie bambini:   Tra i 3 ed i 5 anni compiuti entro il 31 dicembre dell'anno scolastico di riferimento
La scuola dell'infanzia, secondo il d.lgs. 59/2004:   ha durata triennale
La scuola dell'infanzia, secondo quanto previsto dalla c.d. riforma Moratti:   nella sua autonomia ed unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il complesso dei servizi all'infanzia e con la scuola primaria
La scuola italiana è fondata su principi pedagogici:   inclusivi
La sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 2010 precisa che l'art. 12 della Legge 104/92 attribuisce all'allievo disabile il diritto soggettivo all'educazione ed all'istruzione:   dalla scuola dell'infanzia fino all'università
La Social Network Analysis è una prospettiva teorica ed una metodologia d'indagine delle reti sociali utilizzabile nei contesti scolastici perché:   è funzionale a quanto previsto dal "Regolamento recante norme in materia di autonomia scolastica" del DPR 275/1999, in particolare all'art.7
La Strategia europea sulla disabilità (2010-2020):   ha lo scopo di realizzare l'inclusione sociale dei soggetti disabili, garantendone il benessere e il pieno esercizio dei diritti
La struttura dell'ICF si suddivide in due parti principali:   funzionamento e disabilità e fattori contestuali
La trasparenza amministrativa è:   Uno dei principali mezzi per contrastare la corruzione nella pubblica amministrazione
La valorizzazione del merito dei docenti, introdotta dalla Legge n. 107/2015, è riconducibile ai criteri definiti da:   comitato di valutazione
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento è espressa da   Consiglio di interclasse
La valutazione del comportamento degli studenti, secondo il D.L. 137/2008:   è effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo di competenze di   cittadinanza
La valutazione del sistema educativo di istruzione prevede l'avvio di una procedura comprensiva anche dell'elaborazione di un RAV (Rapporto di Autovalutazione). Il processo è stato avviato:   Dall'art. 6 del D.P.R. N. 80 del 28 marzo 2013
La valutazione periodica dell'efficacia degli esiti dell'azione didattica messa in atto nell'istituzione scolastica, nel rispetto dei vincoli nazionali e degli obiettivi programmati, compete ...   al Collegio dei Docenti
L'abolizione delle classi differenziali per gli alunni svantaggiati è stata sancita dalla:   Legge 517/1977
L'accreditamento viene concesso:   dal Comune
L'acronimo LIS indica:   La lingua dei segni italiana
L'alleanza educativa con i genitori:   è un punto essenziale per il percorso formativo del bambino, in quanto favorisce lo scambio di sguardi e la condivisione reciproca, nel rispetto dei diversi ruoli
L'Anagrafe nazionale degli studenti, costituita ai sensi dell'articolo 3 del d.lgs. 76/2005, è finalizzata:   alla raccolta di dati utili per la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica
L'analisi SWOT consente di:   Valutare i punti di forza e di debolezza, di opportunità e minacce
L'art. 11 del DPR 275/1999 stabilisce le regole per i progetti dell'autonomia scolastica, fra le quali non risulta una delle seguenti:   I progetti devono essere depositati presso l'Ufficio Scolastico regionale della Regione di appartenenza
L'Art. 12 del D. Lgs.297/1994 sancisce il diritto delle famiglie di riunirsi in assemblea. Il candidato individui l'affermazione corretta:   I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea, queste possono essere assemblee di singole classi o di Istituto, con lo scopo di consentire ai genitori di discutere su argomenti di carattere generale o inerenti le classi frequentate dai propri figli
L'art. 15 della legge n. 104/1992, prevede che presso ciascuna istituzione scolastica sia istituito il Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI). Il GLI:   Ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonché i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei PEI
L'art. 16 del DPR 275/1999 assicura il coordinamento delle competenze dell'autonomia scolastica e delinea i criteri per:   La gestione tra organi monocratici e organi collegiali della scuola
L'art. 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità statuisce:   il diritto delle persone con disabilità all'istruzione
L'articolazione del sistema integrato 0-6 comprende le seguenti offerte:   Servizi educativi per l'infanzia ,scuole per l'infanzia statali e paritarie
L'articolo 1 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del giorno 8 marzo 1999, definisce "autonomia scolastica" la capacità delle istituzioni scolastiche di:   provvedere alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa, in quanto espressioni di autonomia funzionale
L'articolo 14 della legge 47/2017 disciplina:   il diritto alla salute e all'istruzione dei minori stranieri non accompagnati
L'articolo 21 della legge 59/1997 ha previsto:   l'acquisto della personalità giuridica e dell'autonomia da parte delle singole istituzioni scolastiche
L'articolo 33 della Costituzione italiana attribuisce il diritto di istituire scuole e istituti di educazione:   a enti e privati
L'articolo 4 del d.P.R. 275/1999 prevede che, le istituzioni scolastiche possano adottare nell'insegnamento:   tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune
L'articolo 4 del d.P.R. 275/1999 prevede che, nell'esercizio della propria autonomia didattica, le istituzioni scolastiche possano svolgere tutte le seguenti attività, TRANNE:   la definizione degli obiettivi generali del processo formativo
L'articolo 6 del d.P.R. 275/1999 prevede che l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo possa essere esercitata dalle istituzioni scolastiche in vari ambiti, che comprendono esplicitamente:   aggiornamento professionale del personale scolastico e innovazione metodologica
L'associazionismo delle persone disabili sul territorio della singola istituzione scolastica costituisce:   una risorsa per la costituzione di accordi di rete funzionali al miglioramento dell'offerta formativa per gli alunni disabili
L'attivazione di percorsi didattici individualizzati è:   una misura tipica dell'autonomia didattica della scuola
L'attivazione di percorsi didattici individualizzati, anche in relazione agli alunni disabili, è espressione dell'autonomia:   didattica delle scuole
L'attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali è deliberata:   In Consiglio di classe
L'attività valutativa nella scuola dell'infanzia:   È una funzione di tipo formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita
L'autonomia delle istituzioni scolastiche è finalizzata a:   garantire la libertà di insegnamento e il pluralismo culturale
L'autonomia delle istituzioni scolastiche è stata introdotta da:   L. 59/1997 e realizzata con il D.P.R. 275/1999
L'autonomia delle istituzioni scolastiche è stata introdotta:   Dalla L. 59/1997 e realizzata con il D.P.R. 275/1999
L'autonomia delle istituzioni scolastiche:   Tutte le risposte proposte sono corrette
L'autonomia didattica è finalizzata ...   al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere
L'autonomia didattica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto:   della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere
L'autonomia didattica s'esercita nel rispetto delle tre libertà richiamate dalla legge n. 59/1997, ovvero:   la libertà d'insegnamento; la libertà di scelta educativa delle famiglie; il diritto ad apprendere degli alunni
L'autonomia didattica, definita con d.P.R. 275/1999, prevede che le scuole possano regolare in autonomia:   i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni
L'autonomia organizzativa, di cui al D.P.R. n. 275 dell'8 marzo 1999, consente alle istituzioni scolastiche:   l'adattamento del calendario scolastico
L'autonomia scolastica è disciplinata dalla Legge:   15 marzo 1997, n.59
L'autonomia scolastica ha introdotto uno strumento progettuale fondamentale denominato:   Piano dell'Offerta Formativa
L'autonomia scolastica ha ottenuto riconoscimento costituzionale:   Con l'art. 117 Cost
Le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione" del 2012 (si individui l'affermazione errata):   Sono un testo chiuso, che prevede tecniche, regole e metodi rigidi che la comunità professionale deve adottare
Le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", prevedono che la scuola dell'infanzia si ponga la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile, vuol dire:   Consolidare l'identità
Le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", prevedono che la scuola dell'infanzia si ponga la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni, vuol dire:   Sviluppare l'autonomia
Le "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", prevedono che la scuola dell'infanzia si ponga la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti: ascoltare e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ripetere, con situazioni e giochi di ruolo, simulazione ed eventi con linguaggi diversi, vuol dire:   Acquisire competenze
Le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali e affettive di un alunno disabile, le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità e le possibilità di recupero sono indicate:   nel profilo dinamico-funzionale
Le competenze che l'educatore deve possedere sono:   pedagogiche,psicologiche,metodologiche e didattiche
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione sono volte a:   fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna disciplina o campo di esperienza
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, allegate al D.M. n. 254 del 16 novembre 2012, ridefiniscono i cinque campi di esperienza come:   Il sé e l'altro; Il corpo e il movimento; Immagini, suoni, colori; I discorsi e le parole; La conoscenza del mondo
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (2012) indicano tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:   Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (2012) pongono tra le finalità della scuola dell'infanzia quella di promuovere nei bambini lo sviluppo dell'autonomia che assume tra l'altro il significato di:   Partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola d'infanzia e per il primo ciclo di istruzione vigenti sono state emanate con:   decreto ministeriale n. 254/2012
Le Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell'infanzia:   costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole
Le Indicazioni nazionali rappresentano:   il quadro di riferimento per la costruzione del curricolo
Le innovazioni introdotte dalla legge n. 517/1977 riguardavano molteplici aspetti della scuola. Tra questi c'era:   il diritto dei soggetti con disabilità di essere inseriti nelle classi comuni delle scuole primarie e secondarie di primo grado
Le istituzioni scolastiche organizzano le attività educative per la scuola dell'infanzia con l'inserimento dei bambini in sezioni distinte in base ai:   Modelli orario scelti dalle famiglie
Le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli studenti. Con tali parole ci si riferisce a:   All'autonomia didattica
Le Linee di indirizzo per l'elaborazione del PTOF, ai sensi della Legge n. 107/2015, sono elaborate:   dal Dirigente scolastico
Le misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge 170/2010 a favore degli studenti con DSA devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio:   per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi
Le norme generali sull'istruzione rientrano ....   Nella competenza legislativa esclusiva dello Stato
Le P.A. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, D.Lgs. n. 165/2001)?   Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
Le P.A. possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese?   No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001
Le regole e le norme di comportamento che la scuola, la famiglia e gli alunni condividono e si impegnano a rispettare sono contenute:   nel patto educativo di corresponsabilità
Le reti di scuole così come definite dal DPR 275/1999 consentono:   di realizzare forme di collaborazione interistituzionale
Le risorse sono erogate dal MIUR direttamente ai Comuni (previa programmazione regionale) al fine di garantire il soddisfacimento dei fabbisogni effettivi e la qualificazione del Sistema integrato di educazione ed istruzione, secondo i principi fondamentali di cui all'art. 12 del D.Lgs. n. 65/2017, tra cui rientra espressamente:   La formazione continua in servizio di tutto il personale dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia
Le scuole possono stipulare o aderire ad accordi di rete tra di loro perché:   sono dotate di autonomia organizzativa
Le scuole possono trattare le categorie particolari di dati personali (per esempio dati sulle convinzioni religiose o dati riguardanti lo stato di salute)?   Si, ma solo qualora espressamente previsto da norme di legge o regolamentari
Le sezioni della scuola dell'infanzia sono costituite, di norma, con un numero di bambini:   Non inferiore a 18 e non superiore a 26
Le sezioni primavera accolgono i bambini di età compresa tra:   24-36 mesi
L'educatore, rapportandosi con la famiglia di origine del bambino straniero, dovrà:   avvicinarsi ai genitori con discrezione favorendo la comunicazione e il dialogo
L'esercizio della funzione legislativa può essere delegato al Governo?   si, ma solo con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti
L'ICF è uno strumento di classificazione internazionale che descrive   funzionamento, salute e stati correlati
L'ICF è:   Un acronimo che indica la Classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute definita dall'OMS nel 2001
L'ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) permette di classificare un soggetto secondo i seguenti domini:   strutture corporee, funzioni corporee, attività e partecipazione, fattori ambientali
L'ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) può essere suddivisa in due parti:   Parte 1: Funzionamento e Disabilità; Parte 2: Fattori Contestuali
L'ICF considera centrale:   la qualità della vita delle persone affette da una patologia
L'ICF, ossia la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute è stato elaborato:   dall'Organizzazione mondiale della Sanità
L'ICF-CY (International Classification of Functioning, Disability and Health - versione per bambini e adolescenti):   adotta un sistema di codifica alfanumerico
LIM è l'acronimo di:   Lavagna Interattiva Multimediale
L'impianto normativo dell'art. 21 L. 59/1997 dispone che l'Autonomia Scolastica debba attuarsi innanzitutto attraverso:   Il riconoscimento della personalità giuridica di tutte le Istituzioni Scolastiche
L'INDIRE:   Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa: è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia
L'INDIRE:   Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa: è il punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia
L'insegnante di sostegno è:   Specializzato per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap
L'inserimento dei bambini e delle bambine alla frequenza anticipata nella scuola dell'infanzia è disposto se ricorrono alcune condizioni:   Disponibilità dei posti, accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa; disponibilità dei locali e dotazioni idonei, valutazione pedagogica e didattica da parte del collegio dei docenti
L'insieme di competenze disciplinari, informatiche, linguistiche, psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzativo-relazionali, di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate e interagenti, di cui al CCNL/2018, delinea il:   profilo professionale dei docenti
L'integrazione scolastica del bambino con handicap ha come obiettivo:   Lo sviluppo delle potenzialità nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione
L'itinerario scolastico dai 3 ai 14 anni abbraccia tre tipologie di scuola. Al termine di ogni ciclo vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Con riferimento alla scuola dell'infanzia è corretto affermare che (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione del settembre 2012):   Tali traguardi aiutano a finalizzare l'azione educativa e lo sviluppo integrale dell'allievo
L'itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni abbraccia diverse tipologie di scuole ed è:   progressivo e continuo
Lo scopo dell'ICF-CY (International Classification of Functioning, Disability and Health - versione per bambini e adolescenti) è:   descrivere la natura e la gravità delle limitazioni del funzionamento del bambino e i fattori ambientali che influiscono su tale funzionamento
Lo Stato promuove e sostiene la qualificazione dell'offerta dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia mediante il Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione, per il raggiungimento degli obiettivi strategici di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 65/2017, fra cui il progressivo consolidamento, ampliamento, nonché l'accessibilità dei servizi educativi per l'infanzia con l'obiettivo tendenziale di raggiungere:   Almeno il 33 per cento di copertura della popolazione sotto i tre anni di età a livello nazionale
Lo Stato promuove e sostiene la qualificazione dell'offerta dei servizi educativi per l'infanzia e delle scuole dell'infanzia mediante il Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione, per il raggiungimento degli obiettivi strategici di cui all'art. 4 del D.Lgs. n. 65/2017, fra cui la graduale diffusione territoriale dei servizi educativi per l'infanzia con l'obiettivo tendenziale di raggiungere:   Il 75 per cento di copertura dei Comuni, singoli o in forma associata
Lo strumento di classificazione internazionale che propone una nuova prospettiva inclusiva è:   ICF
Lo strumento di progettazione individualizzata che ricomprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale è il:   Profilo di funzionamento
L'obbligo della sorveglianza degli alunni si protrae:   per tutto il tempo dell'affidamento dell'alunno all'istituzione scolastica: dal momento dell'ingresso nei locali e pertinenze della scuola sino a quello dell'uscita
L'obbligo scolastico:   Si assolve frequentando sia i percorsi di istruzione sia quelli di istruzione e formazione professionale
L'obiettivo è la concretizzazione di una parte delle finalità generali indicate nei programmi. In tal senso è importante che gli obiettivi siano:   esplicitati e verificabili
L'offerta di insegnamenti opzionali è:   espressione dell'autonomia organizzativa della scuola
L'organizzazione del sistema integrato 0-6 è articolata a livello:   nazionale
L'organo collegiale è innovato dalla Legge n. 107 del 13 luglio 2015 è   il Comitato di valutazione
L'organo collegiale che elabora, sulla base delle linee di indirizzo del dirigente, il Piano dell'Offerta Formativa è il:   collegio docenti
L'organo costituito dai genitori che sono stati eletti come rappresentanti dei Consigli di classe, dei Consigli di interclasse e dei Consigli di Intersezione, è definito, ai sensi del d.lgs. 297/1994:   comitato dei genitori
L'orientamento riguarda:   I gradi di scuola dall'infanzia alla scuola secondaria
L'Unità di apprendimento:   Rappresenta un segmento del curricolo che si propone di far conseguire agli allievi aspetti di competenza attraverso l'azione e l'esperienza
L'Universal Design for Learning (UDL) si propone di:   Prevedere in tutto il percorso formativo adattamenti didattici curriculari in modo da accogliere tutte le diversità negli stili di apprendimento, costruendo una scuola dell'inclusione e delle pari opportunità
L'uso del termine "handicap" risulta ormai superato. In sostituzione di tale termine si utilizza quello di "disabilità". Tale cambiamento è stato introdotto da quale documento internazionale?   A seguito della pubblicazione dell'ICF, a cura dell'OMS, nel 2001
L'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione:   è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati