Elenco in ordine alfabetico delle domande di Normativa ambientale
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- A chi spetta la redazione del rapporto ambientale, secondo quanto previsto dall'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.? Al proponente o all'autorità procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
- A norma del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., gli scarichi in acque superficiali devono rispettare i valori limite di emissione fissati: dallo Stato o dalle Regioni
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per impatti ambientali si intendono gli effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma o di un progetto: Sulla popolazione, salute umana, territorio, suolo, acqua, aria e clima
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per impatti ambientali si intendono gli effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma o di un progetto: Tra l'altro su tutti i fattori di cui alle altre risposte e loro interazioni
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione di impatto sanitario (VIS) si intende: L'elaborato predisposto dal proponente sulla base delle linee guida adottate con D.M., al fine di stimare gli impatti complessivi, diretti e indiretti, che la realizzazione e l'esercizio del progetto può procurare sulla salute della popolazione
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione d'incidenza si intende: Il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per valutazione d'incidenza si intende: Il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o su un'area geografica proposta come sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VAS si intende: Il processo che comprende lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VAS si intende: Il processo che comprende lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VIA si intende: Il processo che comprende l'elaborazione e la presentazione dello studio d'impatto ambientale da parte del proponente, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione dello studio d'impatto ambientale, delle eventuali informazioni supplementari fornite dal proponente e degli esiti delle consultazioni
- Ai fini del D.Lgs. n. 152/2006 per VIA si intende: Il processo che comprende l'elaborazione e la presentazione dello studio d'impatto ambientale da parte del proponente, lo svolgimento delle consultazioni, la valutazione dello studio d'impatto ambientale, delle eventuali informazioni supplementari fornite dal proponente e degli esiti delle consultazioni
- Ai fini dell'art. 6 co. 2b del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., viene effettuata una valutazione ambientale strategica per tutti i piani e i programmi: classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica
- Ai fini dell'art. 74 del 152/06 e s.m.i., le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame, anche sotto forma di prodotto trasformato, ivi compresi i reflui provenienti da attività di piscicoltura, definiscono: l' effluente di allevamento
- Ai fini dell'attuazione del principio di precauzione ai sensi dell'art. 301 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., chi ha facoltà di adottare in qualsiasi momento misure di prevenzione? Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM)
- Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti, quale delle seguenti attività è scorretta? L'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006 riportante norme in materia ambientale, relativamente alla tutela delle acque, si considera inquinamento: l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze nell'acqua che possono nuocere alla salute umana
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006 riportante norme in materia ambientale, relativamente alla tutela delle acque, si considera inquinamento: l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze nell'acqua che possono nuocere alla salute umana
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006, con l'acronimo VIA, si intende: la valutazione d'impatto ambientale
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti derivanti da lavorazioni agricole rientrano tra i rifiuti: speciali
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti provenienti da attività agricole e agro-industriali sono classificati nel Codice dell'Ambiente come: rifiuti speciali
- Ai sensi del d.lgs. 152/2006, i rifiuti si distinguono in: urbani, speciali, pericolosi e non pericolosi
- Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., costituisce "inquinamento atmosferico": ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
- Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., in particolare dell'art. 269 che tratta in materia di "Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti", tale autorizzazione stabilisce: apposite prescrizioni, anche di carattere gestionale, finalizzate ad assicurare il contenimento delle fonti su cui l'autorità competente valuti necessario intervenire, per quanto riguarda le emissioni diffuse
- Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con "emissione tecnicamente convogliabile" si intende: una emissione diffusa che deve essere convogliata sulla base delle migliori tecniche disponibili o in presenza di situazioni o di zone che richiedono una particolare tutela
- Ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "falda acquifera"? Uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
- Ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., si definisce V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica): il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al Titolo II della seconda parte dello stesso Decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio
- Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE e s.m.i., cosa rappresenta la prima coppia di numeri del CER (Codice Europeo del Rifiuto)? Il settore industriale da cui deriva il rifiuto
- Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE e s.m.i., cosa rappresenta la seconda coppia di numeri del CER (Codice Europeo del Rifiuto)? Le sottoclassi (processo produttivo) in cui si articola ciascuna classe di attività
- Ai sensi della direttiva 75/442/CEE, e della decisione 2000/532/CE, da quante cifre è composto il CER, ovvero il "Codice Europeo del Rifiuto", da attribuire ad ogni rifiuto? Da 6 cifre
- Ai sensi della legge 394/1991, in vista della sua approvazione, il piano per il parco è depositato presso le sedi dei Comuni, delle comunità montane e delle Regioni interessate e chiunque può prenderne visione, estrarne copia ed eventualmente presentare all'Ente parco osservazioni scritte entro il termine di: sessanta giorni
- Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, la riparazione del danno ambientale deve avvenire: ove occorra anche mediante l'esperimento dei procedimenti finalizzati a conseguire dal soggetto che ha causato il danno, o la minaccia imminente di danno, le risorse necessarie a coprire i costi relativi alle misure di riparazione da adottare e non attuate dal medesimo soggetto
- Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui all'art. 311 del d.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare agisce: per il risarcimento del danno ambientale in forma specifica, anche esercitando l'azione civile in sede penale
- Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui l'art. 300 del D.lgs. n. 152 del 2006 e s.m.i., è danno ambientale: qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima
- Ai sensi della normativa sulla autorizzazione integrata ambientale (AIA), l'autorità competente è: il Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per tutti gli impianti esistenti e nuovi di competenza statale, individuati all'allegato XII (parte seconda); per gli altri impianti la competenza è dell'autorità indicata dalla Regione
- Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, il Piano di bacino distrettuale: è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
- Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, l'Autorità di bacino distrettuale è istituita: in ciascun distretto idrografico (art. 63, D.lgs. 152/2006 e s.m.i.)
- Ai sensi della normativa vigente in materia ambientale, in aggiunta ai controlli di tipo ordinario, ARPA può effettuare iniziative di controllo di tipo straordinario che non sono oggetto di pianificazione e programmazione? Sempre, per approfondire o verificare aspetti particolari dell'impianto, come ad esempio in caso di esposti, eventi incidentali, incendi, ecc
- Ai sensi dell'art. 12 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i soggetti competenti in materia ambientale inviano il proprio parere all'autorità competente ed all'autorità procedente...: entro trenta giorni dalla trasmissione del documento preliminare da parte delle due autorità
- Ai sensi dell'art. 12 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i soggetti competenti in materia ambientale inviano il proprio parere all'autorità competente ed all'autorità procedente: entro trenta giorni dalla trasmissione del documento preliminare da parte delle due autorità
- Ai sensi dell'art. 121 del d.lgs. 152/2006, "Norme in materia di ambiente", il Piano di tutela delle acque contiene: le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico
- Ai sensi dell'art. 124, "Criteri generali", del d.lgs. 152/2006, "Norme in materia di ambiente", devono essere preventivamente autorizzati: tutti gli scarichi
- Ai sensi dell'art. 13 co. 3 della D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale? al proponente o all'autorità procedente
- Ai sensi dell'art. 13 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quale tra i seguenti documenti deve necessariamente essere allegato all'istanza per l'avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale? una sintesi non tecnica
- Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la redazione del rapporto ambientale ? Al proponente o all'autorità procedente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 13 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa viene individuato nel rapporto ambientale? gli impatti significativi che l'attuazione del piano o del programma proposto potrebbe avere sull'ambiente, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale del piano o del programma stesso
- Ai sensi dell'art. 140 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., a quale soggetto spetta la dichiarazione di notevole interesse pubblico di un bene paesaggistico? Alla Regione, per gli immobili e le aree indicati dall'art. 136 del D.lgs. 42/2004
- Ai sensi dell'art. 146 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., quale soggetto si esprime in caso di impugnazione dell'autorizzazione paesaggistica? Il TAR, o, in caso di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, quest'ultimo
- Ai sensi dell'art. 147 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., qualora l'autorizzazione paesaggistica riguardi opere da eseguirsi da parte di amministrazioni statali, ivi compresi gli alloggi di servizio per il personale militare, qual è il soggetto deputato al rilascio della stessa? L'autorizzazione viene rilasciata in esito ad una conferenza di servizi indetta ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di procedimento amministrativo
- Ai sensi dell'art. 150 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., nell'ambito del controllo e della gestione di beni e paesaggi soggetti a tutela, la Regione o il Ministero hanno la facoltà di inibire l'esecuzione dei lavori o sospenderli se già iniziati? Sì, nel caso di lavori senza autorizzazione o comunque capaci di recare pregiudizio al paesaggio
- Ai sensi dell'art. 17 del decreto legislativo 152 del 2006 recante "Informazione sulla decisione" del procedimento di VAS, quali dei seguenti atti sono soggetti a pubblicazione sul sito WEB delle autorità interessate? Parere motivato, dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio
- Ai sensi dell'art. 17 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quale tra le seguenti opzioni di risposta NON rientra tra ciò che deve essere reso pubblico sui siti web della autorità interessate? L'elenco dei beni culturali e paesaggistici inclusi nel territorio dell'autorità competente
- Ai sensi dell'art. 179 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia: 1)prevenzione; 2)preparazione per il riutilizzo; 3)riciclaggio; 4)recupero di altro tipo (recupero di energia); 5)smaltimento
- Ai sensi dell'art. 179 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., la gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia: prevenzione; preparazione per il riutilizzo; riciclaggio; recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; smaltimento
- Ai sensi dell'art. 182, co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando: le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
- Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il trasporto dei rifiuti su strada rientra nelle attività previste di gestione? Si
- Ai sensi dell'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la definizione giuridica di rifiuto è: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi
- Ai sensi dell'art. 183 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni? Rifiuti urbani
- Ai sensi dell'art. 183 e 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade? Come rifiuti urbani
- Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati come: rifiuti urbani (articolo 183, comma 1, lettera b-ter)
- Ai sensi dell'art. 184 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni cimiteriali sono classificati: come rifiuti urbani
- Ai sensi dell'art. 184 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., rifiuti derivanti da attività commerciali sono: rifiuti speciali
- Ai sensi dell'art. 184 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., come vengono classificati i rifiuti? secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi
- Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo? Rifiuti speciali
- Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., come sono classificati i veicoli fuori uso? Rifiuti speciali
- Ai sensi dell'art. 184 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., la declassificazione di un rifiuto da pericoloso a non pericoloso: non può essere ottenuta attraverso una diluizione o una miscelazione del rifiuto che comporti una riduzione delle concentrazioni iniziali di sostanze pericolose sotto le soglie che definiscono il carattere pericoloso del rifiuto
- Ai sensi dell'art. 188-bis co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., le informazioni contenute nel registro di carico e scarico devono essere rese disponibili all'autorità di controllo? Sì, in qualunque momento, nel caso in cui ne faccia richiesta
- Ai sensi dell'art. 188-bis del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., la tracciabilità dei rifiuti: deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale
- Ai sensi dell'art. 19 - "Modalità di svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA" - del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., dal momento della ricezione dello studio preliminare ambientale, l'autorità competente: verifica, entro cinque giorni dalla ricezione dello studio preliminare ambientale, la completezza e l'adeguatezza della documentazione e, qualora necessario, può richiedere per una sola volta chiarimenti e integrazioni al proponente
- Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente: entro e non oltre trenta giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
- Ai sensi dell'art. 19 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque abbia interesse può prendere visione, sul sito web, dello studio preliminare ambientale e della documentazione a corredo, presentando le proprie osservazioni all'autorità competente...: Entro e non oltre quarantacinque giorni dalla comunicazione, da parte dell'autorità competente, dell'avvenuta pubblicazione della documentazione nel proprio sito web
- Ai sensi dell'art. 190 co. 1-quater del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa devono essere annotate sul registro di carico e scarico? le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti
- Ai sensi dell'art. 190 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., da quale soggetto sono numerati e vidimati i registri di carico e scarico? Dalle Camere di commercio territorialmente competenti
- Ai sensi dell'art. 190 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i registri di carico e scarico devono essere numerati e vidimati: dalle Camere di commercio territorialmente competenti
- Ai sensi dell'art. 191 del D. Lgs 152/06 e ss.mm.ii., al Sindaco è consentito emettere ordinanze in materia di smaltimento di rifiuti solidi urbani? Sì, in situazioni di urgente necessità, anche in deroga alle disposizioni vigenti
- Ai sensi dell'art. 193 co. 3 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, in linea generale, deve accompagnare il trasporto: sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi
- Ai sensi dell'art. 193 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il formulario di identificazione dei rifiuti, deve accompagnare il trasporto di rifiuti: sia destinati ad impianti di recupero, sia destinati ad impianti di smaltimento
- Ai sensi dell'art. 193 del D.lgs. 152/2006 e s.m.i., la "micro-raccolta" è intesa come: raccolta di rifiuti da parte di un unico raccoglitore o trasportatore presso più produttori o detentori, svolta con lo stesso automezzo, ovvero presso diverse unità locali dello stesso produttore, deve essere effettuata nel termine massimo di 48 ore
- Ai sensi dell'art. 195 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze: dello Stato
- Ai sensi dell'art. 196 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi sono affidate, le competenze in materia di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiuti, anche pericolosi? alle Regioni
- Ai sensi dell'art. 196 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti è di competenza: della Regione
- Ai sensi dell'art. 196 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quali sono, tra le altre, le competenze delle Regioni in materia di gestione dei rifiuti? Alle Regioni competono l'elaborazione, l'approvazione e l'aggiornamento dei piani per la bonifica di aree inquinate di propria competenza
- Ai sensi dell'art. 198 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quali sono, tra le altre, le competenze dei Comuni in materia di gestione dei rifiuti? I comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti, adottati nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità e in coerenza con i piani d'ambito
- Ai sensi dell'art. 20 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il proponente: ha la facoltà di richiedere, prima di presentare il progetto, una fase di confronto con l'autorità competente al fine di definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni necessarie da considerare per la redazione dello studio di impatto ambientale
- Ai sensi dell'art. 22 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i costi per la redazione dello studio di impatto ambientale e di tutti i documenti elaborati nelle varie fasi del procedimento sono a carico: del proponente
- Ai sensi dell'art. 23 d.lgs. 152/2006, ove la documentazione trasmessa dal proponente risulti, al vaglio dell'autorità competente, incompleta, l'autorità medesima fissa, per la presentazione da parte del proponente di una documentazione integrativa, un termine perentorio... Non superiore a 30 giorni
- Ai sensi dell'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'autorità competente verifica la completezza della documentazione: entro quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di VIA
- Ai sensi dell'art. 247 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a sequestro, l'autorità giudiziaria che lo ha disposto può: autorizzare l'accesso al sito per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree, anche al fine di impedire l'ulteriore propagazione degli inquinanti ed il conseguente peggioramento della situazione ambientale
- Ai sensi dell'art. 248 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato: dalla Provincia, mediante apposita certificazione
- Ai sensi dell'art. 251 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'anagrafe dei siti inquinati oggetto di bonifica è predisposta: dalle Regioni
- Ai sensi dell'art. 256 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., è sanzionabile lo svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali? Si
- Ai sensi dell'art. 258 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., sono previste sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi connessi al formulario di identificazione? Si, è punito chiunque effettua il trasporto di rifiuti senza il formulario o indicando nel formulario stesso dati incompleti o inesatti
- Ai sensi dell'art. 268 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la definizione di "inquinamento atmosferico"? ogni modificazione dell'aria, dovuta all'introduzione di sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere la salute umana, la qualità dell'ambiente, i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
- Ai sensi dell'art. 27 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di procedimenti di VIA di competenza statale il proponente: può richiedere all'autorità competente che il provvedimento di VIA sia rilasciato nell'ambito di un provvedimento unico comprensivo di ogni autorizzazione e nulla osta richiesto dalla normativa in materia ambientale vigente, per la realizzazione e l'esercizio del progetto
- Ai sensi dell'art. 301 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., in attuazione del principio di precauzione, l'operatore interessato, quando emerga il rischio di danno ambientale, deve: informarne senza indugio, indicando tutti gli aspetti pertinenti alla situazione, il comune, la provincia, la regione o la provincia autonoma nel cui territorio si prospetta l'evento lesivo, nonché il Prefetto della provincia che, nelle ventiquattro ore successive, informa il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
- Ai sensi dell'art. 306 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., nel caso di ripristino ambientale, i rischi per la salute umana: hanno la priorità su ogni altra criticità
- Ai sensi dell'art. 3-ter del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chi garantisce l'ambiente, gli ecosistemi naturali e il patrimonio culturale? enti pubblici e privati, persone fisiche e giuridiche pubbliche o private
- Ai sensi dell'art. 452-sexies del codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da due a sei anni, chiunque abusivamente: cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività
- Ai sensi dell'art. 452-terdecies del codice penale ("Omessa bonifica") salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito: chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un'autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi
- Ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per impatti ambientali? effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma, sui seguenti fattori: popolazione e salute umana; biodiversità, con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti; territorio, suolo, acqua, aria e clima; beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio
- Ai sensi dell'art. 5 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., cosa s'intende per "verifica di assoggettabilità di un piano o programma"? La verifica necessaria per valutare, ove previsto, se piani, programmi ovvero le loro modifiche, possano aver effetti significativi sull'ambiente e devono essere sottoposti alla fase di valutazione secondo le disposizioni del decreto, considerato il diverso livello di sensibilità ambientale delle aree interessate
- Ai sensi dell'art. 54 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per "acque di transizione"? I corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzati dai flussi di acqua dolce
- Ai sensi dell'art. 54 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per "bacino idrografico"? il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi e laghi per sfociare al mare in un'unica foce
- Ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per acque sotterranee? tutte le acque che si trovano sotto la superficie del suolo nella zona di saturazione e a contatto diretto con il suolo o il sottosuolo
- Ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per falda acquifera? uno o più strati sotterranei di roccia o altri strati geologici di porosità e permeabilità sufficiente da consentire un flusso significativo di acque sotterranee o l'estrazione di quantità significative di acque sotterranee
- Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "bacino idrografico"? Il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o delta
- Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "distretto idrografico"? Area di terra e di mare, costituita da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere che costituisce la principale unità per la gestione dei bacini idrografici
- Ai sensi dell'art. 54 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa s'intende per "reticolo idrografico"? L'insieme degli elementi che costituiscono il sistema drenante alveato del bacino idrografico
- Ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI) contribuisce allo svolgimento dell'attività conoscitiva in materia di difesa del suolo? si, contribuisce
- Ai sensi dell'art. 55 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quali sono le azioni comprese nell'attività conoscitiva in materia di difesa del suolo? Raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati
- Ai sensi dell'art. 55 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., le Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, nonché le istituzioni e gli enti pubblici, anche economici, che raccolgano dati nel settore della difesa del suolo, a chi hanno l'obbligo di trasmetterli? Alla Regione territorialmente interessata ed al Servizio geologico d'Italia - Dipartimento difesa del suolo dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
- Ai sensi dell'art. 57-bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., si definisce "CITE": il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione
- Ai sensi dell'art. 6 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di protezione civile in caso di pericolo per l'incolumità pubblica sono oggetto del decreto? no, sono esclusi
- Ai sensi dell'art. 60 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., quale tra le seguenti funzioni è di competenza dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA)? Realizzare il sistema informativo unico e la rete nazionale integrati di rilevamento e sorveglianza
- Ai sensi dell'art. 61 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., a chi spetta la competenza della normativa tecnica relativa alla progettazione e costruzione di dighe di sbarramento? Allo Stato, in ogni caso
- Ai sensi dell'art. 61 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., a quale ente spettano le funzioni relative al vincolo idrogeologico di cui al regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n. 327? Alle Regioni
- Ai sensi dell'art. 63 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., le Autorità di bacino provvedono, tenuto conto delle risorse finanziarie previste a legislazione vigente a: esprimere parere sulla coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino dei piani e programmi dell'Unione europea, nazionali, regionali e locali relativi alla difesa del suolo, alla lotta alla desertificazione, alla tutela delle acque e alla gestione delle risorse idriche
- Ai sensi dell'art. 65 co. 4 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., le disposizioni del Piano di bacino approvato...: hanno carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati
- Ai sensi dell'art. 65 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., quanto tempo hanno le autorità competenti per adeguare i rispettivi piani territoriali ai contenuti del piano di bacino? L'adeguamento deve avvenire entro 12 mesi dall'approvazione del piano di bacino
- Ai sensi dell'art. 65 co. 7 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., fino a quando rimangono in vigore le misure di salvaguardia previste nella procedura di approvazione di un piano di bacino? Fino all'approvazione del piano di bacino e comunque per un periodo non superiore a 3 anni
- Ai sensi dell'art. 65 D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino distrettuale ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale: sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso per la conservazione, la difesa, la valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
- Ai sensi dell'art. 65 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino distrettuale ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico operativo mediante il quale: sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso per la conservazione, la difesa, la valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche del territorio interessato
- Ai sensi dell'art. 65 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il Piano di bacino, ha valore di piano...: territoriale di settore con valore conoscitivo, normativo e tecnico-operativo
- Ai sensi dell'art. 65 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., il Piano di bacino distrettuale, ha valore: di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato
- Ai sensi dell'art. 66 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino, prima della loro approvazione...: sono sottoposti a valutazione ambientale strategica in sede statale
- Ai sensi dell'art. 66 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino, prima della loro approvazione: sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale, secondo la procedura prevista dalla parte seconda del decreto
- Ai sensi dell'art. 66 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., qualora i Piani di Bacino comportino un impatto ambientale su siti designati come zone di protezione speciale (ZPS) per la conservazione degli uccelli selvatici, e/o su siti di importanza comunitaria (SIC) per la protezione degli habitat naturali: devono essere sottoposti alla verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (VAS)
- Ai sensi dell'art. 68 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico...: non sono sottoposti a valutazione ambientale strategica
- Ai sensi dell'art. 68bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., i "Contratti di fiume": concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree
- Ai sensi dell'art. 69 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino sono attuati attraverso piani di intervento della durata di: 3 anni
- Ai sensi dell'art. 69, co. 1, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., qual è la durata dei piani di intervento con cui si attuano i piani di bacino? Tre anni
- Ai sensi dell'art. 7 co. 5 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede statale, chi è l'autorità competente ai fini della VAS e dell'AIA? il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
- Ai sensi dell'art. 7 co. 6 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., in sede regionale, quali sono i compiti della pubblica amministrazione, ai fini della VAS e dell'AIA? tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle Province autonome
- Ai sensi dell'art. 72bis del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., quali enti, con il finanziamento da parte del Ministero della transizione ecologica, hanno il compito di eseguire gli interventi di rimozione o di demolizione di opere e immobili realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, ovvero di opere e immobili dei quali viene comprovata l'esposizione a rischio idrogeologico, in assenza o in totale difformità del permesso di costruire? I Comuni
- Ai sensi dell'art. 73 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., quale delle seguenti opzioni NON è uno degli obiettivi della disciplina generale per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee? Agevolare la captazione delle sorgenti e l'emungimento delle falde
- Ai sensi dell'art. 74 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., per acque salmonicole si intendono: le acque in cui vivono o possono vivere pesci appartenenti a specie come le trote, i temoli e i coregoni
- Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "abitante equivalente"? Il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD 5) pari a 60 grammi di ossigeno al giorno
- Ai sensi dell'art. 74 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., cosa si intende per "acque dolci"? Le acque che si presentano in natura con una concentrazione di sali tale da essere considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al fine di produrre acqua potabile
- Ai sensi dell'art. 74, co. 1, lett. d, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., per acque salmonicole si intendono: le acque in cui vivono o possono vivere pesci appartenenti a specie come le trote, i temoli e i coregoni
- Ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., da chi è assicurato il supporto tecnico-scientifico all'autorità competente nel caso di piani, programmi e progetti per i quali le valutazioni ambientali VIA e VAS spettano allo Stato? Dalla Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS, composta da un numero massimo di cinquanta commissari, inclusi il Presidente e il Segretario, posta alle dipendenze funzionali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
- Ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i., per i procedimenti per i quali sia riconosciuto un concorrente interesse regionale unitamente a quello statale, da chi è assicurato il supporto tecnico- scientifico all'autorità competente nel caso di piani, programmi e progetti per i quali le valutazioni ambientali VIA e VAS spettano allo Stato? In tali casi, all'attività istruttoria partecipa un esperto designato dalle Regioni e dalle Province autonome interessate, individuato tra i soggetti in possesso di adeguata professionalità ed esperienza nel settore della valutazione dell'impatto ambientale e del diritto ambientale
- Ai sensi dell'art. 95 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e ss.mm.ii., in merito alla tutela quantitativa della risorsa idrica e del risparmio idrico, a quali soggetti spetta il compito di definizione degli obblighi di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento di idonei dispositivi per la misurazione delle portate e dei volumi d'acqua pubblica derivati, nonché della restituzione e trasmissione dei relativi dati? Alle Regioni
- Ai sensi dell'articolo 268, c. 1 del d.lgs. 152/2006, relativamente alla tutela dell'aria, si definisce emissione: qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico