Elenco in ordine alfabetico delle domande di Edilizia e urbanistica
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- Se i lavori relativi ad un permesso di costruire non vengono ultimati entro il termine stabilito dalla vigente normativa in materia edilizia, il permesso stesso decade di diritto. Tale decadenza si verifica se i lavori non vengono ultimati entro: Tre anni dall'inizio dei lavori, salvo le ipotesi di proroga espressamente indicate dalla legge
- Secondo il dispositivo dell'art. 12 del DPR 380/01 e ss.mm.ii., il permesso di costruire è rilasciato in conformità alle previsioni: degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente
- Secondo il regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici, il dislivello tra il piano del marciapiede e le zone carrabili ad esso adiacenti non deve superare: I quindici centimetri
- Secondo il testo unico in materia di attività edilizia (D.P.R. n. 380/2001), da chi è rilasciato il certificato di agibilità? Dal Comune
- Secondo la legge 47/1985, è consentito il rilascio del titolo abilitativo edilizio in sanatoria per opere su immobili sottoposti a vincolo? Sì, fatte salve determinate fattispecie e previo parere favorevole delle Amministrazioni preposte alla tutela del vincolo stesso
- Secondo l'art. 16 co. 6 del DPR 380/01 e ss.mm.ii., ogni quanti anni, i comuni devono aggiornare gli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria previsti per il rilascio del permesso di costruire? Ogni 5 anni
- Secondo l'art. 24 co. 2 del DPR 380/01 e ss.mm.ii., il certificato di agibilità si rilascia anche nel caso di interventi eseguiti su edifici esistenti? Sì, quando gli interventi eseguiti hanno influito sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici stessi
- Secondo l'art. 31 co. 3 del DPR 380/01 e ss.mm.ii., entro quanti giorni il responsabile dell'abuso deve provvedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi sottoposti ad ingiunzione? 90 giorni
- Secondo l'art. 5 co. 2 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., il progetto per l'installazione, trasformazione e ampliamento, è redatto da un professionista iscritto agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche richieste, in quale dei seguenti casi? impianti per tutte le utenze condominiali e per utenze domestiche di singole unità abitative aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o per utenze domestiche di singole unità abitative di superficie superiore a 400 mq
- Secondo l'art. 5 co. 2 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., nella formazione ed approvazione dei piani territoriali di coordinamento, devono stabilirsi le direttive da seguire nel territorio considerato, in rapporto principalmente: alle zone da riservare a speciali destinazioni ed a quelle soggette a speciali vincoli o limitazioni di legge
- Secondo l'art. 5 co. 2 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., nella formazione ed approvazione dei piani territoriali di coordinamento, devono stabilirsi le direttive da seguire nel territorio considerato, in rapporto principalmente: alle località da scegliere come sedi di nuovi nuclei edilizi od impianti di particolare natura ed importanza
- Secondo l'art. 5 co. 2 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., nella formazione ed approvazione dei piani territoriali di coordinamento, devono stabilirsi le direttive da seguire nel territorio considerato, in rapporto principalmente: alla rete delle principali linee di comunicazione stradali, ferroviarie, elettriche, navigabili esistenti e in programma
- Secondo l'art. 5 co. 4 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., i progetti degli impianti contengono almeno: gli schemi dell'impianto e i disegni planimetrici nonché una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell'installazione, della trasformazione o dell'ampliamento dell'impianto stesso
- Secondo l'art. 5 co. 5 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., se l'impianto a base di progetto è variato in corso d'opera, il progetto presentato: è integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti, alle quali, oltre che al progetto, l'installatore è tenuto a fare riferimento nella dichiarazione di conformità
- Secondo l'art. 5 co. 6 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., il progetto per l'installazione, trasformazione e ampliamento dov'è depositato? Presso lo sportello unico per l'edilizia del comune in cui deve essere realizzato l'impianto
- Secondo l'art. 5 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli impianti è redatto: un progetto
- Secondo l'art. 6 co. 1 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il piano territoriale di coordinamento ha vigore: a tempo indeterminato
- Secondo l'art. 6 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., quali sono gli impianti che considerano eseguiti secondo la regola dell'arte? Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo
- Secondo l'art. 67 co. 5 del DPR 380/01 e ss.mm.ii., ai fini del collaudo statico delle strutture, le stesse si intendono completate: con la copertura dell'edificio
- Secondo l'art. 7 co. 1 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il piano regolatore generale deve considerare: la totalità del territorio comunale
- Secondo l'art. 7 co. 2 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., da cosa è costituito l'elaborato tecnico nei casi in cui il progetto è redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice? Almeno dallo schema dell'impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d'opera
- Secondo l'art. 7 co. 2 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il piano regolatore generale deve indicare la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e navigabili e dei relativi impianti? Si
- Secondo l'art. 7 co. 3 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., in caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l'attestazione di collaudo ove previsto a cosa si riferiscono? Alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto
- Secondo l'art. 7 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il piano regolatore generale deve indicare i vincoli da osservare nelle zone: a carattere storico, ambientale, paesistico
- Secondo l'art. 7 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il piano regolatore generale deve indicare: le norme per l'attuazione del piano
- Secondo l'art. 8 co. 3 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., entro quanti giorni dall'allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica, acqua, negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso, il committente consegna al distributore o al venditore copia della dichiarazione di conformità dell'impianto? Entro 30 giorni
- Secondo l'art. 8 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., i Comuni: hanno la facoltà di formare il piano regolatore generale del proprio territorio
- Secondo l'art. 9 del D.M. 37/2008 e ss.mm.ii., da chi è rilasciato il certificato di agibilità? Dalle autorità competenti previa acquisizione della dichiarazione di conformità nonché del certificato di collaudo degli impianti installati, ove previsto dalle norme vigenti
- Secondo l'art. 9 della L. 1150/42 e ss.mm.ii., il progetto di piano regolatore generale del Comune deve essere depositato...: nella Segreteria comunale per la durata di 30 giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione
- Secondo le disposizioni in materia di superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche nei servizi igienici degli edifici pubblici e privati di nuova costruzione, devono essere garantite, con opportuni accorgimenti spaziali, le manovre di una sedia a ruote necessarie per l'utilizzazione degli apparecchi sanitari. In particolare deve essere garantito/a: Lo spazio necessario per l'accostamento laterale della sedia a ruote alla tazza e, ove presenti, al bidet, alla doccia, alla vasca da bagno, al lavatoio, alla lavatrice
- Secondo quanto dispone l'art. 11 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), il permesso di costruire è trasferibile? Sì, insieme all'immobile, ai successori o aventi causa
- Secondo quanto dispone l'art. 12 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), il permesso di costruire è rilasciato in conformità: alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente
- Secondo quanto dispone l'art. 21 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), le regioni, con proprie leggi, determinano forme e modalità per l'eventuale esercizio del potere sostitutivo nei confronti: dell'ufficio dell'amministrazione comunale competente per il rilascio del permesso di costruire
- Secondo quanto dispone l'art. 24 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), ai fini dell'agibilità, entro quanto tempo, il soggetto titolare del permesso di costruire può presentare, allo sportello unico per l'edilizia, la segnalazione certificata per ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali? Entro quindici giorni dall'ultimazione dei lavori di finitura dell'intervento
- Secondo quanto dispone l'art. 64 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), chi ha la responsabilità della rispondenza dell'opera al progetto, dell'osservanza delle prescrizioni di esecuzione del progetto, della qualità dei materiali impiegati? Il direttore dei lavori e il costruttore, ciascuno per la parte di sua competenza
- Secondo quanto dispone l'art. 64 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), l'esecuzione delle opere deve aver luogo sotto la direzione: di un tecnico abilitato, iscritto nel relativo albo, nei limiti delle proprie competenze stabilite dalle leggi sugli ordini e collegi professionali
- Secondo quanto dispone l'art. 64, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), la realizzazione delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica, deve avvenire in modo tale da: assicurare la perfetta stabilità e sicurezza delle strutture e da evitare qualsiasi pericolo per la pubblica incolumità
- Secondo quanto disposto dal D.P.R. n. 380/2001, gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, ove nei luoghi in cui vengono realizzate le opere non sia esibito il permesso di costruire, ovvero non sia apposto il prescritto cartello, ovvero in tutti gli altri casi di presunta violazione urbanistico-edilizia, ne danno immediata comunicazione.... All'autorità giudiziaria, al competente organo regionale e al dirigente del competente ufficio comunale
- Secondo quanto disposto dal D.P.R. n. 380/2001, la vigilanza sull'attività urbanisticoedilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi è esercitata.... Dal dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale
- Secondo quanto normato dall'art. 53 del DPR 380/2001 e s.m.i., per opere a struttura metallica si intendono: quelle nelle quali la statica è assicurata in tutto o in parte da elementi strutturali in acciaio o in altri metalli
- Secondo quanto normato dall'art. 53 del DPR 380/2001 e s.m.i., per opere in conglomerato cementizio armato precompresso si intendono: quelle composte di strutture in conglomerato cementizio ed armature nelle quali si imprime artificialmente uno stato di sollecitazione addizionale di natura ed entità tali da assicurare permanentemente l'effetto statico voluto
- Secondo quanto previsto dal d.lgs. 42/2004, i sopraintendenti possono procedere a ispezioni per accertare l'esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali? Sì, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di: 150 metri ciascuna
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i territori costieri compresi in una fascia della profondità di: 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare
- Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena appenninica, le montagne: Per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del mare
- Sono subordinati al rilascio del permesso di costruire a norma del TU in materia di attività edilizia: Gli interventi di ristrutturazione urbanistica