Elenco in ordine alfabetico delle domande di Trasparenza e anticorruzione
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- I componenti del Consiglio dell'Autorità nazionale anticorruzione: sono nominati per un periodo di sei anni e non possono essere confermati nella carica
- I componenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione: non possono essere scelti tra componenti di cariche politiche o sindacali nei tre anni precedenti la nomina
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati per un periodo di 5 anni: decorso tale termine: I relativi dati e documenti sono accessibili ai sensi dell'art. 5 del D.lgs 33/2013
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, ai sensi del d. lgs. 33/2013, sono pubblicati per un periodo di: 5 anni
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, ai sensi del d.lgs. 33/2013, sono pubblicati per un periodo di: 5 anni
- I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, secondo l'art. 8 del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., sono pubblicati: tempestivamente sul sito istituzionale dell'amministrazione
- I documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati per un periodo di: cinque anni (art. 8 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii.)
- I documenti informazioni e dati la cui pubblicazione è prevista espressamente dalla vigente normativa confluiscono tutti all'interno della sezione: Amministrazione trasparente
- I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del D.Lgs. 33/2013 sono indicati: in un'apposita sezione del Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
- I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati, ai sensi del presente D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii.: sono indicati in un'apposita sezione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione
- Il comma 2 dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i., sancisce che: chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni anche non oggetto di obbligo di pubblicazione
- Il D.Lgs. 33 del 2013: Disciplina gli obblighi di trasparenza delle PA
- Il d.lgs. 33/2013 definisce la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni come condizione: di garanzia delle libertà individuali e collettive
- Il D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii. prevede, in riferimento ai titolari di incarichi politici, la pubblicazione: dell'atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo
- Il D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii., all'art. 14, prevede, in riferimento ai titolari di incarichi politici, la pubblicazione: dell'atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo
- Il d.lgs. 33/2013, pur garantendo la trasparenza dei dati e dei documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, fa salvo il rispetto delle disposizioni relative a una serie di ambiti. NON è uno di questi ultimi quello relativo: alle concessioni edilizie
- Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza): Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il D.Lgs. n. 33/2013: Ha come oggetto il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 riguarda: Il riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il decreto legislativo n. 33/2013 ha per oggetto: Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica Amministrazione
- Il diritto di accesso consiste nel diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti ammnistrativi e costituisce: Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- Il nominativo del Responsabile della trasparenza deve essere indicato nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione? Si, lo prevede espressamente l'art. 43 del D.Lgs. n. 33/2013
- Il P.T.P.C.T.: È il documento di natura programmatoria con cui ogni amministrazione individua il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il rischio
- Il piano di prevenzione della corruzione: individua specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge
- Il Piano nazionale anticorruzione di cui alla legge n. 190/2012 è approvato: Dalla Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione di cui all'art. 1 L. 190/2012: ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 e s.m.i.: individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: È aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: È adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Ha durata triennale
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, tenendo in considerazione quanto espresso dall'art. 1 L. 190/2012: ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il piano nazionale anticorruzione: ha durata triennale
- Il Piano previsto dalla legge 190 del 2012, per prevenire la corruzione, prevede: meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenirne il rischio
- Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: Consiste nell'individuazione delle misure oggettive, organizzative, di prevenzione della corruzione e di trasparenza che l'amministrazione interessata si propone di attuare nel successivo triennio
- Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (confluito nel PIAO) deve essere pubblicato sul sito istituzionale ? Si, esso deve essere pubblicato in formato aperto sul sito istituzionale di un'amministrazione o ente nella sezione "Amministrazione trasparente"
- Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza nei Comuni è approvato con delibera: Della Giunta comunale
- Il Piano triennale nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 necessita di aggiornamenti? Si, necessita di aggiornamento annualmente
- il Presidente dell'ANAC è nominato dal: Il Presidente della Repubblica previa acquisizione deliberazione del Consiglio dei ministri e previo parere delle commissioni parlamentari competenti
- Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza definisce procedure appropriate per selezionare e formare: i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione
- Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di cui all'art. 1, comma 7 L. 190/2012, provvede anche: alla verifica, d'intesa con il dirigente competente, dell'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione
- Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di una Pubblica Amministrazione viene individuato: Dall'organo di indirizzo della Pubblica Amministrazione interessata
- Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza nei Comuni: È individuato, di norma, nel Segretario comunale o nel dirigente apicale, salva diversa e motivata determinazione
- Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza: segnala all'organo di indirizzo e all'organismo indipendente di valutazione le disfunzioni inerenti all'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza
- Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, può svolgere l'incarico presso più enti locali? Sì, nel caso in cui l'incarico sia svolto in convenzione con altro ente locale il Segretario può svolgere l'incarico di RPCT in più comuni
- In applicazione della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni le pubbliche amministrazioni pubblicano gli atti di concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati: di importo superiore a 1.000 euro
- In base al Codice dell'amministrazione digitale, le amministrazioni pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi comunicano con il cittadino esclusivamente tramite il domicilio digitale dallo stesso dichiarato: a decorrere dal 1° gennaio 2013, salvo i casi in cui è prevista dalla normativa vigente una diversa modalità di comunicazione o di pubblicazione in via telematica
- In base al d.lgs. 33/2013, al dovere di pubblicazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di determinati documenti, informazioni e dati sui siti istituzionali, corrisponde il diritto di chiunque di accedervi: senza autenticazione e identificazione
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre ad attuare il principio: democratico
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre, relativamente all'utilizzo delle risorse pubbliche, ad attuare tutti i seguenti principi costituzionali, TRANNE uno. Quale? Risparmio
- In base al d.lgs. 33/2013, le Pubbliche Amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che non hanno l'obbligo di pubblicare? Sì, nel rispetto del limiti di legge
- In base al d.lgs. 33/2013, se le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di pubblicare nel proprio sito istituzionale atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione: le Pubbliche Amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali
- In base al d.lgs. 33/2013, se le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di pubblicare nel proprio sito istituzionale atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione: le Pubbliche Amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali
- In base all' art. 10, c. 4 d. lgs. n. 33/2013, le pubbliche amministrazioni: garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance
- In base all' art. 10, c. 4 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni: garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance
- In base alla legge 190/2012 e s.m.i., la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni pubbliche riferisce sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione: al Parlamento, presentando una relazione entro il 31 dicembre di ciascun anno
- In base alla legge 190/2012, a prescindere dalla responsabilità civile, in quale responsabilità incorre chi commette all'interno di un'Amministrazione un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato? Penale e disciplinare
- In base alla legge 190/2012, a quale/i organo/i della P.A. il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza trasmette una relazione recante i risultati dell'attività svolta? All'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, ai fini della definizione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, è consentito agli Enti locali chiedere il supporto del prefetto? Sì, è consentito
- In base alla legge 190/2012, gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, sono definiti: dall'organo di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione è adottato: dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione costituisce, per le pubbliche amministrazioni indicate dall'articolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001: un atto di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione deve essere aggiornato: ogni anno
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione ha durata: di tre anni
- In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche è tenuta a presentare una relazione sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione: entro il 31 dicembre di ogni anno
- In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche esprime pareri in materia di autorizzazioni allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei Dirigenti amministrativi dello Stato? Sì, facoltativi
- In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche riferisce periodicamente sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione: al Parlamento
- In base alla legge 190/2012, la durata del Piano nazionale anticorruzione è di: tre anni
- In base alla legge 190/2012, la relazione al Parlamento sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione e sull'efficacia delle disposizioni vigenti in materia viene presentata: annualmente, dall'Autorità nazionale anticorruzione
- In base alla legge 190/2012, la trasparenza dell'attività amministrativa costituisce: un livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili
- In base alla legge 190/2012, l'attività di elaborazione del Piano per la prevenzione della corruzione può essere affidata a soggetti estranei all'Amministrazione? No, non può
- In base alla legge 190/2012, quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni del piano anticorruzione di una P.A., chi può proporne la modifica? Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
- In base alla legge 190/2012, relativamente agli atti di direttiva e di indirizzo del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione in materia di conformità di atti e comportamenti dei funzionari pubblici ai codici di comportamento: la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche esprime parere obbligatorio
- In base alla normativa vigente, quale delle affermazioni seguenti puo' ritenersi corretta in merito alla pubblicazione degli atti nell'albo pretorio on-line? La pubblicazione all'albo on-line sostituisce ogni altra forma di pubblicita' legale in altri siti informatici, salvo i casi espressamente previsti dall'ordinamento o dall'autorita' giudiziaria
- In base all'art. 1 co. 53 della L. 190/12 e ss.mm.ii., le attività di fornitura di ferro lavorato, sono tra quelle definite come maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa? Sì, lo sono
- In base all'art. 1 co. 7 della L. 190/12 e ss.mm.ii., da chi è individuato il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza? Dall'organo di indirizzo, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio
- In base all'art. 1 comma 8 della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato: entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, da parte dell'organo di indirizzo, che ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
- In base all'art. 1, comma 3, della legge 190/2012, in relazione alla vigilanza e al controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle Pubbliche Amministrazioni centrali in conformità al loro piano di prevenzione della corruzione, l'Autorità nazionale anticorruzione esercita poteri: ispettivi
- In base all'art. 1, comma 7 della Legge 190/2012 e s.m.i., negli enti locali, tra chi è individuato, di norma, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza? Nel segretario o nel dirigente apicale
- In base all'art. 1, comma 8, della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato: dall'organo di indirizzo, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno, e ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
- In base all''art. 10 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., il comune dove deve pubblicare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione? Nella sezione "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale
- In base all'art. 10 del D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii., ogni amministrazione ha l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale nella sezione "Amministrazione trasparente": il Piano triennale per la prevenzione della corruzione
- In base all'art. 14 co. 2 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., entro quanto tempo le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati? Tre mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico
- In base all'art. 14 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., lo Stato, le regioni e gli enti locali pubblicano una serie di documenti ed informazioni, con riferimento: ai titolari di incarichi politici, anche se non di carattere elettivo, di livello statale regionale e locale
- In base all'art. 16 co.1 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., fermo restando quanto previsto dall'articolo 9-bis, le pubbliche amministrazioni pubblicano il conto del personale e delle relative spese sostenute. annuale
- In base all'art. 20 del D.lgs 33/2013 si puo' affermare che: Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare i dati relativi alla valutazione della performance e anche quelli relativi alla distribuzione dei premi al personale
- In base all'art. 20 del d.lgs. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi: all'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti
- In base all'art. 2-bis D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., riguardante la diffusione di informazioni, la disciplina prevista dal decreto si applica agli ordini professionali? Si
- In base all'art. 2-bis del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni si applica alle associazioni? Si
- In base all'art. 30 del D.lgs. 33/2013 e successive modifiche, le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative: degli immobili posseduti e detenuti
- In base all'art. 5 del D. lgs 33/2013 e s.m.i., il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso devono essere motivati: con riferimento ai casi e ai limiti stabiliti dall'articolo 5-bis del medesimo decreto
- In base all'art. 7-bis co. 2 D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., al fine della trasparenza pubblica vengono pubblicati sul sito istituzionale: i dati relativi ai dirigenti titolari degli organi amministrativi
- In base all'art. 8 del D Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria devono essere pubblicati sul sito istituzionale: tempestivamente
- In base all'art. 8 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati per un periodo di: cinque anni
- In base all'articolo 1, comma 2-bis, della legge 190/2012, quale/i dei seguenti NON deve necessariamente figurare nel Piano nazionale anticorruzione? Le autorizzazioni allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei dirigenti amministrativi degli Enti pubblici nazionali
- In base all'articolo 1, comma 8, della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione viene adottato: dall'organo di indirizzo, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno, che ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
- In base all'articolo 30 del decreto legislativo n. 33/2013, le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative: degli immobili posseduti e detenuti, nonché i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti
- In base all'articolo 7-bis del d.lgs. 33/2013, le notizie concernenti la natura delle infermità e degli impedimenti personali o familiari che causino l'astensione dal lavoro di chi sia addetto a una funzione pubblica: non sono ostensibili, se non nei casi previsti dalla legge
- In base alle disposizioni dell'art. 18 del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare un elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti? Sì, indicando durata e compenso spettante per ogni incarico
- In base alle disposizioni dell'art.18 del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare un elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti? Sì, indicando durata e compenso spettante per ogni incarico
- In base l'art. 40 co. 2 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., le informazioni ambientali, detenute dalle amministrazioni ai fini delle proprie attività istituzionali: devono essere messi in specifico rilievo all'interno di un'apposita sezione detta "Informazioni ambientali"
- In caso di omessa pubblicazione di quanto previsto al comma 2, art.15 d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., il pagamento del corrispettivo ai collaboratori e ai consulenti determina: la responsabilità del dirigente che ha disposto il pagamento, nonché il pagamento di una sanzione pari alla somma corrisposta, fatto salvo il risarcimento del danno del destinatario
- In cosa consiste il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza? All'interno di tale Piano vengono individuate le misure oggettive, organizzative, di prevenzione della corruzione e di trasparenza che l'amministrazione interessata si propone di attuare nel successivo triennio
- In materia di anticorruzione, a quali categorie si applica - secondo ANAC - la misura della rotazione ordinaria del personale? A tutti i pubblici dipendenti, dirigenti e non dirigenti
- In materia di prevenzione della corruzione, definire quale ruolo riveste l'ANAC: L'ANAC svolge un importante ruolo di interpretazione della disciplina vigente, nei propri atti di indirizzo e regolazione, nello svolgimento di attività consultive, nell'esercizio delle attività di vigilanza
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC esercita poteri conoscitivi, pertanto: analizza le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che possono favorire la prevenzione e il contrasto e riferisce al Parlamento
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: ha poteri di segnalazione al Parlamento e al Governo attribuiti dall'art. 1, comma 2, lettera g), allorché le sono attribuiti poteri di relazione al Parlamento e di valutazione sull'efficacia delle disposizioni vigenti
- In merito alla qualità delle informazioni (art. 6, D.lgs. 33/13 e ss.mm.ii.), quale delle seguenti affermazioni NON è esatta? Le pubbliche amministrazioni non hanno alcun obbligo di garantiscono la qualità delle informazioni riportate nei siti istituzionali
- In merito alla qualità delle informazioni (art. 6, D.lgs. 33/13 e ss.mm.ii.), quale delle seguenti affermazioni NON è esatta? L'esigenza di assicurare adeguata qualità delle informazioni diffuse può costituire motivo per l'omessa o ritardata pubblicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti
- In quale sezione del sito istituzionale devono essere pubblicati i dati di cui al D.Lgs. n. 33/2013? "Amministrazione trasparente"
- In relazione a quanto ripreso all'interno dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i., il rilascio di dati o documenti in formato elettronico o cartaceo è completamente gratuito? Il rilascio di dati o documenti in formato elettronico o cartaceo è gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall'amministrazione per la riproduzione su supporti materiali
- In riferimento all'articolo 5 del D.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., così come modificato dall'art. 6 del D.lgs. n. 97/2016 e s.m.i., il rilascio di dati o documenti in formato elettronico o cartaceo è: gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall'amministrazione per la riproduzione su supporti materiali
- In riferimento all'articolo 5 del D.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., così come modificato dall'art. 6 del D.lgs. n. 97/2016 e s.m.i., l'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta: il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione
- In riferimento all'articolo 5 del D.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., l'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta: il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione
- In riferimento alle disposizioni dell'art. 28 co. 2 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., la mancata pubblicazione dei rendiconti comporta la riduzione del: 50% delle risorse da trasferire o da assegnare nel corso dell'anno
- In tema di "pubblicità e diritto alla conoscibilità", l'art. 3 del D.lgs. 33/13 e ss.mm.ii. stabilisce che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria: possono essere in alcuni casi sostituiti da informazioni riassuntive, elaborate per aggregazione
- In tema di whistleblowing, il segnalante che sia licenziato a motivo della segnalazione effettuata: è reintegrato nel posto di lavoro ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23