Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- La commissione del reato di istigazione alla corruzione è punita più gravemente se il fatto compiuto è di particolare tenuità? No, in questo caso la pena è minore
- La concussione è ritenuta nell'ordinamento penale italiano uno tra i più gravi delitti contro la pubblica amministrazione che può essere commesso dal soggetto dotato della qualifica pubblicistica. Quale pena è prevista per la concussione? Reclusione da sei a dodici anni
- La condanna penale per taluni reati particolarmente gravi può comportare: l'impossibilità di contrarre con la pubblica amministrazione
- La condanna per i delitti di peculato e concussione importa (art. 317 bis, c.p.): L'interdizione perpetua dai pubblici uffici, a meno che non venga inflitta la reclusione non superiore a due anni o ricorra l'attenuante prevista dal I comma dell'art 323 bis c.p.
- La condanna per il reato di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" di cui all'art. 319, c.p.: Importa l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
- La condanna per il reato di concussione comporta: La pena accessoria della interdizione temporanea o perpetua dai pubblici uffici
- La condanna per il reato di concussione di cui l'art. 317, c.p.: Importa l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
- La condanna per il reato di corruzione per l'esercizio della funzione di cui l'art. 318, c.p.: Importa l'interdizione dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
- La condanna per quale reato comporta l'applicazione della pena accessoria dell'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione: concussione
- La condotta del Pubblico Ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità configura il reato di: concussione
- La condotta del pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualita' o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilita' configura il reato di: Concussione
- La condotta di costrizione commessa con abuso della qualità o dei poteri, la promessa o la dazione di denaro o di altra utilità non dovuta sono proprio del delitto, di cui all'art. 317 del codice penale, ovvero: Della concussione
- La condotta di un pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni, indebitamente riceve per sé denaro, configura: il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione
- La condotta punita dall'art. 328 del c.p. - rifiuto di atti d'ufficio - è: monoffensiva
- La corruzione in atti giudiziari ex art. 319-ter c.p. è qualificata come: titolo autonomo di reato
- La corruzione per l'esercizio della funzione, di cui tratta l'art. 318 del c.p., corrisponde ad un reato: di mera condotta che si perfeziona alternativamente o con l'accettazione della promessa o con il ricevimento dell'utilità promessa
- La corruzione per l'esercizio della funzione, prevista dall'art. 318 c.p., appartiene alla tipologia: di reato di corruzione impropria
- La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, prevista dall'art. 319 c.p., appartiene alla tipologia di reato di corruzione: propria
- La corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, prevista dall'art. 319 c.p., appartiene: alla tipologia di reato di corruzione propria
- La definizione "chiunque usa violenza a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, o ad omettere un atto dell'ufficio o del servizio" si riferisce al reato di : Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale
- La definizione "chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche amministrazioni, ovvero ne allontana gli offerenti" si riferisce al reato di: Turbata libertà degli incanti
- La definizione "preclusione permanente o temporanea a conferire gli incarichi a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del Titolo II del Libro secondo del Codice Penale, a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in Enti di diritto privato." si riferisce a quale istituto? Inconferibilità
- La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici viene sempre comminata: per il delitto di concussione
- La pena prevista per il reato di cui al primo comma dell'art. 328 c.p. - rifiuto di atti d'ufficio - qualora il rifiuto riguardi atti qualificati che devono essere compiuti senza ritardo è: La reclusione da sei mesi a due anni
- La pena prevista per il reato di resistenza ad un pubblico ufficiale è: da sei mesi a cinque anni di reclusione
- La pena stabilita per il reato di cui all'art. 331 codice penale(interruzione di pubblico servizio o di pubblica necessità) comma 1 è: Della reclusione da sei mesi a un anno e con la multa non inferiore ad € 516
- La qualifica di pubblico ufficiale: Va riconosciuta a quanti, dipendenti pubblici o privati, possano, nell'ambito di una potestà regolamentata dal diritto pubblico, formare e manifestare la volontà della P.A. ovvero esercitare poteri autoritativi, deliberativi o certificativi, disgiuntamente e non cumulativamente considerati
- La ratio della norma prevista dall'art. 340 c.p. - interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità - è diretta a: tutelare la regolarità e la continuità dell'erogazione dei servizi di pubblica necessità
- La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa pubblica amministrazione
- La ratio legis dell'art. 325 c.p. in materia di utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio è diretta a tutelare: il buon andamento della pubblica amministrazione e soprattutto l'illecito sfruttamento di una posizione di vantaggio o di una posizione privilegiata rispetto alla pluralità dei consociati e a garantire dunque l'imparzialità della stessa pubblica amministrazione
- La ratio legis dell'art. 335 c.p. in materia di violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro, è diretta a tutelare: il buon andamento della P.A., quale interesse pubblico al mantenimento delle condizioni di realizzazione delle finalità dei sequestri
- La responsabilità amministrativa è limitata ai soli casi di: Dolo e colpa grave
- La turbativa d'asta, ai sensi dell'Art. 353 del Codice Penale: È un delitto contro la Pubblica Amministrazione commesso da chiunque
- La violenza o minaccia a un pubblico ufficiale è un: Delitto dei privati contro la Pubblica Amministrazione
- L'abuso di ufficio è: un reato proprio
- L'abuso d'ufficio può essere commesso: dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio, ai sensi dell'art. 323 del Codice Penale
- L'abuso d'ufficio, disciplinato dall'art. 323 c.p., rappresenta un reato: di evento, il cui disvalore penale si realizza al momento della effettiva produzione di un ingiusto vantaggio patrimoniale o di un danno ingiusto ad altri
- L'art. 133 del c.p. precisa che il giudice nell'applicazione della pena deve tenere conto della capacità a delinquere del colpevole. Da quale elemento, tra quelli proposti, è desumibile la capacità a delinquere? Dalle condizioni di vita individuale, familiare e sociale del reo
- L'art. 314 codice penale punisce: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro anni dieci anni e sei mesi
- L'art. 314 del c.p., con cui si apre il Libro II, Titolo II, Capo I, dedicato ai «Delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione» prevede due distinte fattispecie di peculato il peculato comune e il c.d. peculato d'uso. Il peculato comune di cui al 1° co. è sanzionato: Con la pena della reclusione da 4 anni a 10 anni e 6 mesi;
- L'art. 314 del c.p., prevede due distinte fattispecie di peculato: il peculato comune e il c.d. peculato d'uso. Si ha peculato d'uso quando: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità delle cosa ne fa uso momentaneo e dopo tale uso momentaneo la restituisce immediatamente
- L'art. 316 bis codice penale punisce: La malversazione a danno dello Stato
- L'art. 316 bis del c.p., introdotto dalla l. 86/90 ed ulteriormente precisato dalla l. 181/92 configura la nuova ipotesi incriminatrice: Della malversazione di erogazioni pubbliche
- L'art. 316, del codice penale (Peculato mediante profitto dell'errore altrui) nella sua formulazione vigente, punisce con la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni, «il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che: Nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità»
- L'art. 318 c.p. stabilisce che "Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sè o per un terzo, denaro o altra utilita' o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da tre a otto anni". A quale fattispecie di reato si riferisce? Corruzione per l'esercizio della funzione
- L'art. 318 c.p. tratta il reato di corruzione per l'esercizio della funzione. Il bene giuridico tutelato da questo articolo è: il corretto funzionamento ed il prestigio della Pubblica amministrazione
- L'art. 318, del codice penale nella sua formulazione vigente, punisce con la pena della reclusione da 3 a 8 anni, «il pubblico ufficiale che per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa». Di quale reato si tratta? Corruzione per l'esercizio della funzione
- L'art. 319 codice penale punisce il reato di: Corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio
- L'art. 326 c.p., in caso di rivelazione ed utilizzazione dei segreti di ufficio, il terzo che apprende o si limita ad apprendere la notizia, in quanto assiste alla rivelazione o è stato agevolato nel procurarsene la conoscenza: non è punibile
- L'art. 326 codice penale punisce il reato di: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- L'art. 337 c.p., chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale, o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto d'ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, è punito: con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- L'art. 353 del c.p. tratta il reato di turbata libertà degli incanti. L'oggetto delle condotte incriminate da tale dispositivo è: la gara pubblica ovvero i procedimenti attraverso cui la P.A. individua i soggetti con cui contrarre
- L'art. 355 c.p. rubricato "inadempimento di contratti di pubbliche forniture": è un reato proprio, dato che può essere commesso solamente da chi sia vincolato contrattualmente con lo Stato
- L'art. 355 codice penale punisce: Il reato di inadempimento di contratti di pubbliche forniture
- L'art. 356 codice penale punisce: Chiunque commette frode nella l'esecuzione dei contratti di fornitura o nell'adempimento di altri obblighi contrattuali indicati nell'art. 355 codice penale
- L'art.316 codice penale punisce: Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- L'art.319 codice penale prevede: Il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio
- L'art.320 codice penale: Estende la punibilità dei reati di cui agli art. 318 e 319 codice penale anche all'incaricato di pubblico servizio
- L'art.357 codice penale stabilisce che: Agli effetti della legge penale, sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa
- L'articolo 318 c.p. (Corruzione impropria) descrive un reato: di pericolo
- L'articolo 319 c.p. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio) descrive un reato: proprio
- L'articolo 319 c.p. (Corruzione propria) descrive un reato: di danno
- L'articolo 322 c.p. prevede che chiunque cerchi di corrompere una persona senza riuscirci: è punito con le medesime pene previste nel caso in cui la corruzione riesce, ma ridotte di un terzo
- L'articolo 325 del codice penale prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni e dell'ammenda fino a 516 euro per il pubblico ufficiale e l'incaricato di pubblico servizio per l'utilizzo di invenzioni conosciute per ragioni di ufficio? No, prevede la pena della reclusione da uno a cinque anni e della multa non inferiore ad euro 516
- L'articolo 335 del Codice Penale prevede attenuanti specifiche per il delitto di violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa? No, non le prevede
- L'articolo 343 del codice penale che punisce l'oltraggio a un magistrato in udienza prevede un aumento di pena nel caso in cui il fatto è commesso con violenza o minaccia? Si
- L'articolo 349 del c.p. che condanna la violazione dei sigilli disciplina una ipotesi di reato: plurioffensivo, nel senso che il bene giuridico protetto sia, oltre all'interesse della pubblica autorità ad assicura l'indisponibilità dei beni per ragioni di giustizia, anche l'interesse concorrente e parallelo del privato alla conservazione del bene
- L'autorità giudiziaria, in presenza di un soggetto ritenuto socialmente pericolo sulla base di elementi di fatto, ed indipendentemente dalla commissione di un reato, può disporre: una misura di prevenzione
- L'aver reagito in stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui da luogo ad: una diminuzione di pena
- Le disposizioni relative ai reati di peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione si applicano: anche a coloro che, nell'ambito di altri Stati membri dell'Unione europea, svolgono funzioni o attività corrispondenti a quelle dei pubblici ufficiali e degli incaricati di un pubblico servizio
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione: di denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio
- L'elemento oggettivo del peculato è costituito da una condotta di appropriazione: di denaro o di altra cosa mobile altrui disponibile per ragioni di ufficio
- L'elemento oggettivo del reato è costituito da: condotta ed evento
- L'estorsione è un reato: a dolo generico
- L'evento del delitto di concussione: è rappresentato dalla dazione o promessa indebita di denaro o altre utilità
- L'incaricato di pubblico servizio che ometta di denunciare all'Autorità Giudiziaria un reato perseguibile d'ufficio del quale abbia avuto notizia, è punito con: la multa, se ha ricevuto la notizia di reato nell'esercizio o a causa del servizio
- L'indulto è: una causa estintiva, anche parziale, della pena
- L'interdizione dai pubblici uffici è una: pena accessoria per i delitti
- L'interesse tutelato dal dispositivo dell'art. 316 bis del c.p., rientrante nei reati contro la P.A., riguarda: il buon andamento della pubblica amministrazione mediante l'erogazione del denaro, persegue la cura dell'interesse pubblico demandatole, utilizzando il privato beneficiario come collaboratore, il quale, qualora metta in atto una delle condotte qui incriminate, impedisce così il conseguimento del fine pubblico
- L'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) si configura come reato: proprio, dato che può trovare applicazione solamente nei confronti dell'imprenditore che eserciti un'impresa di servizi pubblici o di pubblica necessità
- L'istigazione alla corruzione trova la sua disciplina normativa nell'art. 322 c.p. il quale descrive: quattro distinte ipotesi criminose
- L'istigazione alla corruzione trova la sua disciplina normativa nell'art. 322 c.p.. L'articolo configura: quattro distinte ipotesi criminose
- L'oltraggio a pubblico ufficiale è punito: Con la reclusione fino a tre anni
- L'omissione di atti d'ufficio é: un reato penale che può essere compiuto dal Pubblico Ufficiale o dall'incaricato di pubblico servizio
- L'utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione di ufficio, di cui tratta l'art. 325 c.p., si configura come un reato: proprio