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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Legislazione sanitaria

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I componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità durano in carica?   Tre anni.
I componenti non di diritto del Consiglio superiore di sanità sono nominati:   Dal Ministro della salute.
I livelli essenziali di assistenza sanitaria comprendono le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni relativi alle aree di offerta. Come sono individuate tali aree (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 6)?   Sono individuate dal Piano Sanitario Nazionale.
I territori di Avvocata, Montecalvario, Pendino, Mercato e S. Giuseppe Porto a quale distretto sanitario dell'ASL Napoli 1 centro appartengono?   31.
I territori di Colli Aminei, S. Carlo all'Arena e Stella a quale distretto sanitario dell'ASL Napoli 1 centro appartengono?   29.
I territori di Miano, Secondigliano e S. Pietro a Patierno a quale distretto sanitario dell'ASL Napoli 1 centro appartengono?   30.
I territori di Vicaria, S. Lorenzo e Poggioreale a quale distretto sanitario dell'ASL Napoli 1 centro appartengono?   33.
I trattamenti sanitari obbligatori (TSO) coercitivi sono disposti:   Con provvedimento del Sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria locale.
Il "segreto professionale" a cui sono vincolati gli esercenti la professione sanitaria concerne:   Ogni segreto relativo al paziente.
Il Collegio di direzione delle ASL e delle AO (art. 19-bis, L.R. n. 32/1994 Campania):   È presieduto dal Direttore generale.
Il Collegio di direzione delle ASL e delle AO (art. 19-bis, L.R. n. 32/1994 Campania):   Adotta un proprio Regolamento di funzionamento.
Il Collegio di direzione delle ASL e delle AO (art. 19-bis, L.R. n. 32/1994 Campania):   Elegge tra i suoi componenti un Vice Presidente vicario tra i membri di diritto.
Il Collegio sindacale (art. 19, L.R. n. 32/1994 Campania):   Dura in carica tre anni.
Il collegio sindacale dell'ASL è legittimato a vigilare sull'osservanza della legge (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter)?   Si.
Il Collegio sindacale dell'ASL (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter):   Dura in carica tre anni.
Il collegio sindacale dell'ASL può effettuare periodiche verifiche di cassa (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter)?   Si.
Il collegio sindacale dell'azienda ospedaliera (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter):   Dura in carica tre anni ed è composto da tre membri.
Il collegio sindacale dell'azienda ospedaliera accerta la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, ed effettua periodicamente verifiche di cassa. A quale dei seguenti organi e con quale periodicità riferisce sui risultati del riscontro eseguito (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter)?   Alla Regione, almeno trimestralmente.
Il collegio sindacale trasmette una propria relazione sull'andamento dell'attività dell'Azienda Sanitaria Locale o dell'azienda ospedaliera rispettivamente alla Conferenza dei sindaci o al sindaco del comune capoluogo della provincia dove è situata l'azienda stessa. La legge stabilisce la periodicità della predetta relazione (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-ter)?   Si, la periodicità deve essere almeno semestrale.
Il Consiglio dei sanitari dell'ASL (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 12):   Svolge funzioni di consulenza tecnico-sanitaria.
Il Consiglio dei sanitari dell'ASL (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 12):   È presieduto dal Direttore sanitario.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   2 medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   8 medici.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   2 unità del personale tecnico - sanitario di cui 1 ospedaliero.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   2 unità del personale infermieristico di cui 1 ospedaliero.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   1 medico specialista ambulatoriale, convenzionato con il Servizio sanitario nazionale.
Il Consiglio dei sanitari dell'Azienda sanitaria locale si compone di 15 membri, tra i quali sono previsti (art. 25, L.R. n. 32/1994 Campania):   1 medico veterinario.
Il Consiglio superiore di sanità è composto da membri non di diritto e dai componenti di diritto; quanti sono i membri non di diritto?   Trenta.
Il Consiglio superiore di sanità è composto:   Da membri non di diritto e dai componenti di diritto; i membri non di diritto sono trenta.
Il Consiglio superiore di sanità è definito dall'art. 4, D.Lgs. n. 266/1993):   Organo consultivo tecnico del Ministro della salute.
Il Consiglio superiore di sanità è organo consultivo tecnico:   Del Ministro della salute.
Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico scientifica:   Del Ministro della salute.
Il Consiglio superiore di sanità è:   Organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della salute.
Il Consiglio superiore di sanità è:   Organo di consulenza tecnico scientifica.
Il Consiglio superiore di sanità (CSS) è organo:   Di consulenza tecnico scientifica.
Il Consiglio superiore di sanità (CSS) (art. 4, D.Lgs. n. 266/1993):   Propone indagini scientifiche e inchieste su avvenimenti di rilevante interesse nel campo igienico e sanitario.
Il Consiglio superiore di sanità (CSS) (art. 4, D.Lgs. n. 266/1993):   Prende in esame i fatti riguardanti la salute pubblica, su richiesta del Ministro della salute.
Il Consiglio superiore di sanità (CSS) (art. 4, D.Lgs. n. 266/1993):   Propone indagini scientifiche e inchieste su avvenimenti di rilevante interesse nel campo igienico e sanitario.
Il Consiglio superiore di sanità:   Propone la formulazione di standard costruttivi e organizzativi per la edificazione di ospedali, istituti di cura ed altre opere igieniche da parte di pubbliche amministrazioni.
Il Consiglio superiore di sanità:   Propone lo studio di problemi attinenti all'igiene e alla sanità.
Il Consiglio superiore di sanità:   Propone la formulazione di standard costruttivi e organizzativi per la edificazione di ospedali, istituti di cura ed altre opere igieniche da parte di pubbliche amministrazioni.
Il Consiglio superiore di sanità:   Propone lo studio di problemi attinenti all'igiene e alla sanità.
Il contratto del Direttore amministrativo di una ASL ha una durata (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-bis):   Non inferiore a tre e non superiore a cinque anni.
Il contratto del Direttore SANITARIO di una ASL ha una durata (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-bis):   Non inferiore a tre e non superiore a cinque anni.
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; la prima classe riguarda:   Le malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse (es. tetano).
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; la quarta classe riguarda:   Le malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici (es. tossinfezione alimentare).
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; la seconda classe riguarda:   Le malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo (es. pertosse).
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; la terza classe riguarda:   Le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni (es. tubercolosi).
Il D.M. 15 dicembre 1990 (Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive) suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in:   Cinque classi.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie per le quali sono richieste particolari documentazioni (es. Lebbra) afferiscono:   Alla terza classe.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie per le quali alla segnalazione del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell'unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici (es. scabbia) afferiscono:   Alla quarta classe.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie per le quali si richiede segnalazione immediata o perché soggette al Regolamento sanitario internazionale o perché rivestono particolare interesse (es. ebola) afferiscono:   Alla prima classe.
Il D.M. 15 dicembre 1990 sul Simid - Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive - suddivide le malattie soggette alla denuncia o alla notificazione in cinque classi; le malattie rilevanti perché ad elevata frequenza e/o passibili di interventi di controllo (es. Epatite virale A) afferiscono:   Alla seconda classe.
Il day hospital (DPCM 12/1/2017):   Rientra nell'area di attività dell'assistenza ospedaliera.
Il day surgery (DPCM 12/1/2017):   Rientra nell'area di attività dell'assistenza ospedaliera.
Il dipartimento di prevenzione è struttura operativa (D.Lgs. n. 502/1992, art. 7-bis):   Delle Aziende Sanitarie Locali.
Il Direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco è designato:   Dal Ministro della Salute.
Il Direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco dura in carica:   Cinque anni.
Il Direttore generale dell'ASL può assumere un provvedimento in difformità dal parere reso dal consiglio dei sanitari (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 6)?   Si, ma in tal caso è tenuto a motivarlo.
Il Direttore generale dell'ASL può assumere un provvedimento in difformità dal parere reso dal Direttore amministrativo (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 6)?   Si, ma in tal caso è tenuto a motivarlo.
Il Direttore generale dell'ASL può assumere un provvedimento in difformità dal parere reso dal Direttore sanitario (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 6)?   Si, ma in tal caso è tenuto a motivarlo.
Il Direttore generale di un'azienda ospedaliera può essere contemporaneamente dirigente di un'azienda privata (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3-bis)?   No. La carica di Direttore generale è incompatibile con la sussistenza di altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo.
Il Distretto sanitario si articola per unità operative, secondo il modello funzionale dipartimentale. Il modello funzionale dipartimentale significa:   Costruire reti di servizi come offerta integrata simmetrica alla complessità della domanda.
Il Distretto sanitario si articola per unità operative, secondo il modello funzionale dipartimentale. Il modello funzionale dipartimentale significa:   Allocare le risorse umane in modo mobile e flessibile.
Il Distretto sanitario si articola per unità operative, secondo il modello funzionale dipartimentale. Il modello funzionale dipartimentale significa:   Programmare la flessibilità degli organici in rapporto alla valutazione della domanda e dei costi delle prestazioni.
Il DPCM 19/5/1995 distingue tra fattori di qualità, indicatori di qualità, standard di qualità specifici e standard di qualità generali. Gli indicatori di qualità:   Sono variabili quantitative o parametri qualitativi che registrano un certo fenomeno ritenuto indicativo di un fattore di qualità.
Il DPCM 19/5/1995 distingue tra fattori di qualità, indicatori di qualità, standard di qualità specifici e standard di qualità generali. I fattori di qualità di un servizio:   Sono gli aspetti rilevanti per la percezione delle qualità del servizio da parte dell'utente che fa l'esperienza concreta di quel servizio.
Il DPCM del 12 gennaio 2017 individua:   Tre grandi livelli di Lea.
Il DPCM del 12 gennaio 2017 individua:   Tre grandi livelli di Lea: Prevenzione collettiva e sanità pubblica; Assistenza distrettuale; Assistenza ospedaliera.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Per espressa previsione di cui all'art. 1, co.5, D.Lgs. n. 502/1992, quali soggetti devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione?   Conferenza Unificata.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Per espressa previsione di cui all'art. 1, co.5, D.Lgs. n. 502/1992, quali soggetti devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione?   Commissioni parlamentari competenti per la materia.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Per espressa previsione di cui all'art. 1, co.5, D.Lgs. n. 502/1992, quali soggetti devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione?   Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Quali soggetti, tra gli altri, devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 5)?   Le Commissioni parlamentari competenti per la materia.
Il Governo, su proposta del Ministro della Salute, predispone il Piano sanitario nazionale. Quali soggetti, tra gli altri, devono necessariamente essere sentiti prima della predetta predisposizione (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 5)?   Le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Il modello funzionale dipartimentale in cui si articolano i Distretti sanitari realizza integrazioni tra: (All. D, L.R. Campania n. 32/1994).   Tutti i soggetti menzionati nelle altre risposte.
Il monitoraggio economico del SSN rappresenta uno strumento fondamentale di analisi economica, strumentale anche alla valutazione dei possibili ambiti di risparmio e/o investimento delle risorse economiche assegnate al sistema sanitario: da chi è condotto tale monitoraggio?   Da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
Il numero dei componenti del Consiglio dei sanitari dell'ASL è stabilito (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co. 12):   Dalla Regione.
Il parente di un malato può presentare, ai sensi del Regolamento di pubblica tutela, allegato allo schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari", una denuncia o un reclamo contro gli atti o comportamenti che negano o limitano la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria e sociale?   Si.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite differibili è utilizzata:   La lettera "D".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite programmate è utilizzata:   La lettera "P".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che nelle procedure di prescrizione e prenotazione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN sia obbligatorio l'uso sistematico: dell'indicazione di prima visita/prestazione diagnostica o degli accessi successivi, del Quesito diagnostico e delle Classi di priorità identificate con una lettera. Per le visite urgenti deve essere utilizzata:   La lettera "U".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede che per i ricoveri programmati le Regioni e le Province autonome prevedano l'uso sistematico di Classi priorità. Quante e quali sono le Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero?   Quattro: A - B - C - D.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. La Classe "D" identifica le prestazioni:   Da eseguire entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli accertamenti diagnostici.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. La Classe "B" identifica le prestazioni:   Da eseguire entro 10 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni da eseguire nel più breve tempo possibile e, comunque, entro 72 ore sono identificate:   Con la lettera "U".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni da eseguire entro 120 giorni sono identificate:   Con la lettera "P".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni da eseguire entro 10 giorni sono identificate:   Con la lettera "B".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede per le prescrizioni e prenotazioni delle prestazioni ambulatoriali quattro Classi di priorità. Le prestazioni per gli accertamenti diagnostici da eseguire entro 60 giorni sono identificate:   Con la lettera "D".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "D" identifica:   I ricoveri senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità, che comunque devono essere effettuati entro 12 mesi.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "A" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 30 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "B" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 60 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "C" identifica:   I casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità, e non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 180 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "D" identifica:   I ricoveri da effettuarsi entro 12 mesi.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "A" identifica:   I casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o, comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 30 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. La classe di priorità "B" identifica:   I casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 60 giorni.
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i casi clinici che presentano intenso dolore, o gravi disfunzioni, o grave disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi e che richiedono un ricovero entro 60 giorni è utilizzata:   La lettera "B".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri da effettuarsi entro 30 giorni è utilizzata:   La lettera "A".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri da effettuarsi entro 180 giorni è utilizzata:   La lettera "C".
Il Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (PNGLA) prevede quattro Classi di priorità per le prestazioni in regime di ricovero. Per i ricoveri senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità, che comunque devono essere effettuati entro 12 mesi è utilizzata:   La lettera "D".
Il Piano Sanitario Nazionale è adottato:   Dal Governo.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica i livelli essenziali di assistenza sanitaria da assicurare per il triennio di validità del Piano.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le esigenze relative alla formazione di base e gli indirizzi relativi alla formazione continua del personale, nonché al fabbisogno e alla valorizzazione delle risorse umane.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica gli indirizzi finalizzati a orientare il Servizio Sanitario Nazionale verso il miglioramento continuo della qualità dell'assistenza, anche attraverso la realizzazione di progetti di interesse sovra regionale.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le linee guida e i relativi percorsi diagnostico-terapeutici allo scopo di favorire, all'interno di ciascuna struttura sanitaria, lo sviluppo di modalità sistematiche di revisione e valutazione della pratica clinica e assistenziale e di assicurare l'applicazione dei livelli essenziali di assistenza.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica i progetti-obiettivo, da realizzare anche mediante l'integrazione funzionale e operativa dei servizi sanitari e dei servizi socio- assistenziali degli enti locali.
Il Piano Sanitario Nazionale (D.Lgs. n. 502/1992, art. 1, co. 10):   Indica le aree prioritarie di intervento, anche ai fini di una progressiva riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali nei confronti della salute.
Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) costituisce il riferimento dell'attività sanitaria in un triennio. Chi stabilisce tale vigenza?   La vigenza del PSN è stabilita dal D.Lgs. n. 502/1992.
Il Piano Sanitario nazionale può essere modificato nel corso del triennio di validità?   Si, con le stesse modalità della sua approvazione.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle organizzazioni sindacali degli operatori sanitari pubblici e privati?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dall'art. 1, co. 13, D.Lgs. 502/1992.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dall'art. 1, co. 13, D.Lgs. 502/1992.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle formazioni sociali private non aventi scopo di lucro impegnate nel campo dell'assistenza sociale e sanitaria?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dall'art. 1, co. 13, D.Lgs. 502/1992.
Il piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale. Le Regioni possono prevedere a tal fine forme di partecipazione delle autonomie locali?   Si, forme di partecipazione con tale finalità sono espressamente previste dall'art. 1, co. 13, D.Lgs. 502/1992.
Il principio cardine della "Carta dei servizi pubblici sanitari" è costituito dall'adozione degli standard di quantità e di qualità di cui deve essere assicurato il rispetto. Chi adotta tali standard?   Gli enti erogatori.
Il processo di attuazione della "Carta dei servizi" nel settore Salute è basato sulla definizione di "Carte" specifiche. Chi è competente a definire tali Carte?   Aziende ospedaliere.
Il Programma Nazionale Esiti è uno strumento di valutazione della qualità ed efficacia delle cure, messo a disposizione delle Regioni, delle aziende e dei professionisti per il miglioramento continuo del SSN; da chi è gestito?   Da AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) per conto del Ministero della Salute.
Il pronto soccorso (DPCM 12/1/2017):   Rientra nell'area di attività dell'assistenza ospedaliera.
Il provvedimento del Sindaco che dispone il TSO:   Deve essere convalidato entro le successive 48 ore dal giudice tutelare.
Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario (art. 22, L.R. n. 32/1994 Campania):   Cessa entro tre mesi dalla data di nomina del nuovo direttore generale.
Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario (art. 22, L.R. n. 32/1994 Campania):   È a tempo pieno e di diritto privato.
Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario (art. 22, L.R. n. 32/1994 Campania):   Può essere riconfermato.
Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario (art. 22, L.R. n. 32/1994 Campania):   È stipulato dal direttore generale sulla base di uno schema approvato dalla Giunta regionale.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   Il tempo complessivamente dedicato alle attività in libera professione non deve recare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento degli obblighi del medico, nello studio medico e al domicilio del paziente.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   Il medico riceve una quota fissa per ciascun soggetto iscritto alla sua lista, corrisposta su base annuale in rapporto alle funzioni definite in convenzione.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   L'assistito può revocare la scelta del medico.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   La partecipazione dei medici convenzionati a società, anche cooperative deve essere regolamentata, anche al fine di prevenire l'emergere di conflitti di interesse con le funzioni attribuite agli stessi medici dai rapporti convenzionali in atto.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   Si deve prevedere una preferenza nell'accesso a tutte le attività incentivate previste dagli accordi integrativi in favore dei medici che non esercitano attività libero-professionale strutturata nei confronti dei propri assistiti.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   È necessario che le prestazioni da assicurare siano ricondotte ai LEA (lett. Oa).
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   I medici possono partecipare alla definizione degli obiettivi e dei programmi di attività del distretto e alla verifica del loro raggiungimento.
Il rapporto tra il SSN, i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta è disciplinato da apposite convenzioni conformi agli accordi collettivi nazionali stipulati con le organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative in campo nazionale. Detti accordi devono tenere conto di quale dei seguenti principi?   L'accesso alle funzioni di specialista ambulatoriale del SSN deve avvenire secondo graduatorie provinciali alle quali sia consentito l'accesso esclusivamente al professionista fornito del titolo di specializzazione inerente alla branca d'interesse.
Il Servizio Sanitario Nazionale è definito dal D.Lgs. 502/1992:   Quale complesso delle funzioni e delle attività assistenziali dei Servizi sanitari regionali e delle altre funzioni e attività svolte dagli enti e istituzioni di rilievo nazionale.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività non è propria dell'assistenza distrettuale.   Salute animale e igiene urbana veterinaria.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività non è propria dell'assistenza distrettuale.   Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività è propria dell'assistenza distrettuale.   Assistenza sanitaria di base.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività non è propria dell'assistenza distrettuale.   Tutela della salute e della sicurezza degli ambienti aperti e confinati.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività non è propria dell'assistenza distrettuale.   Sicurezza alimentare - tutela della salute dei consumatori.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività è propria dell'assistenza distrettuale.   Emergenza sanitaria territoriale.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività è propria dell'assistenza distrettuale.   Assistenza farmaceutica.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche i livelli essenziali di assistenza (LEA): Prevenzione collettiva e sanità pubblica; assistenza distrettuale; assistenza ospedaliera. Si indichi quale attività non è propria dell'assistenza distrettuale.   Sorveglianza e prevenzione delle malattie croniche.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche, i livelli essenziali e uniformi di assistenza nel rispetto dei princìpi indicati dal D.Lgs. 502/1992. Quale dei principi di seguito indicati non è contemplato dalla predetta legge?   Assoluta gratuità dei livelli di assistenza.
Il Servizio sanitario nazionale assicura, attraverso le risorse finanziarie pubbliche, i livelli essenziali e uniformi di assistenza nel rispetto dei princìpi indicati dal D.Lgs. 502/1992. Quale dei principi di seguito indicati non è contemplato dalla predetta legge?   Assoluta gratuità dei livelli di assistenza.
Il Servizio Sanitario Nazionale assicura, in coerenza con i principi e gli obiettivi indicati dalla legge, i livelli essenziali e uniformi di assistenza. Chi definisce tali livelli?   Il Piano Sanitario Nazionale.
Il vaiolo è una malattia contagiosa di origine virale che nel 30% dei casi risulta fatale. L'ultimo caso conosciuto di vaiolo nel mondo è stato diagnosticato:   Nel 1977 in Somalia.
In base alla L.R. Campania n. 32/1994, come sono individuati i distretti sanitari?   Con decreto del Presidente della Giunta regionale, su conforme deliberazione della Giunta.
In caso di emergenze di igiene pubblica che interessino il territorio di più Comuni, chi adotta le relative ordinanze contingibili e urgenti, fin quando non intervengano i soggetti competenti?   Ciascun Sindaco.
In caso di vacanza dell'ufficio o nei casi di assenza o di impedimento del Direttore generale di una ASL, le relative funzioni sono svolte di diritto dal Direttore amministrativo (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3, co.6)?   No. Le relative funzioni sono svolte dal Direttore amministrativo o dal Direttore sanitario su delega del Direttore generale o, in mancanza di delega, dal Direttore più anziano per età.
In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le Aziende Sanitarie Locali si costituiscono in (D.Lgs. n. 502/1992, art. 3):   Aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale.
In Italia i trattamenti sanitari necessitano del preventivo consenso informato del paziente che costituisce il fondamento della liceità dell'attività sanitaria. Quali articoli della Costituzione sono afferenti a tale diritto?   Artt. 13 e 32.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   La scelta del medico da parte dell'assistito ha validità annuale ed è tacitamente rinnovata.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   Il medico può ricusare la scelta dell'assistito, qualora ricorrano eccezionali ed accertati motivi di incompatibilità.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   Il non dovuto pagamento, anche parziale, di prestazioni da parte dell'assistito comporta l'immediata cessazione del rapporto convenzionale con il SSN.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   Le aziende sanitarie possono stipulare accordi per l'erogazione di specifiche attività assistenziali, con particolare riguardo ai pazienti affetti da patologia cronica, secondo modalità e in funzione di obiettivi definiti in ambito regionale.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   L'accesso al ruolo unico per le funzioni di medico di medicina generale del SSN deve avvenire attraverso una graduatoria unica per titoli, predisposta annualmente a livello regionale.
In quale dei punti che seguono è enunciato un corretto principio che deve essere considerato dagli accordi collettivi di cui all'art. 8 D.Lgs. 502/1992, ai quali devono conformarsi le convenzioni con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta?   Il medico è tenuto a comunicare all'azienda ASL l'avvio dell'attività in libera professione, indicandone sede ed orario di svolgimento, al fine di consentire gli opportuni controlli.
In quale dei seguenti casi è consentita la rivelazione del "segreto professionale" a cui sono tenuti, tra gli altri, gli operatori sanitari?   Se imposta dalla legge (es. referti, denunce e certificazioni obbligatorie).