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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale

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Che cos'è la certificazione prevista al Titolo VIII del D.Lgs. n. 276/2003?   Uno strumento idoneo a ridurre il contenzioso tra le parti (datore di lavoro - lavoratore), per assicurare un adeguato grado di certezza della fonte del rapporto di lavoro
Che cosa è l'assegno di ricollocazione?   Uno strumento che aiuta le persone a ricollocarsi nel mercato del lavoro
Che durata può avere il congedo straordinario di cui all'art. 42, comma 5, D.Lgs. 151/2001 per l'assistenza di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertata ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge medesima?   Una durata massima complessiva di due anni nell'arco dell'intera vita lavorativa
Chi sono i lavoratori a rischio di disoccupazione (ex art. 19 del Dlgs 150/2015)?   I lavoratori dipendenti che hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso
Chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato costituisce funzione di grande responsabilità. Essa presuppone, peraltro, piena e totale conoscenza non solo delle condizioni in cui si svolge tale emergenza, ma anche delle risorse umane cui viene chiesto tale eccezionale impegno. A norma di quanto dispone l'art. 43, D.Lgs. n. 81/2008, chi può assumere tale decisione?   Solo il datore di lavoro
Colui che per infermità o difetto fisico o mentale si trovi nella assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa ha diritto, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 222/1984:   Alla pensione ordinaria di inabilità
Com'è più comunemente noto il "lavoro ripartito", cioè la pratica secondo cui due lavoratori si ripartiscono un posto di lavoro e, accodandosi con il datore di lavoro, garantiscono insieme una determinata prestazione di lavoro?   Job sharing
Come ha evidenziato Costantino Mortati, uno dei più importanti costituzionalisti, nella Costituzione italiana, il lavoro posto a base della Repubblica, è:   Mezzo di affermazione della personalità del singolo
Come può essere definito il contratto di somministrazione, di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 81/2015?   Come la fornitura professionale di manodopera a tempo determinato o indeterminato
Come può essere definito il contratto di somministrazione, di cui all'art. 30 del D.Lgs. n. 81/2015?   Come il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia di somministrazione mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti
Come si chiama il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un'agenzia autorizzata, ai sensi del d.lgs. n. 276 del 2003, mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti, i quali, per tutta la durata della missione, svolgono la propria attività nell'interesse e sotto la direzione e il controllo dell'utilizzatore?   Contratto di somministrazione di lavoro
Come si chiama il trattamento pensionistico elaborato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo ed erogato, a domanda, in favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge entro il 31 dicembre 2021?   Opzione donna
Come sono chiamati gli scioperi tipici della lavorazioni a ciclo continuo, in cui l'alternanza tra reparti in sciopero e reparti attivi massimizza il danno per il datore di lavoro?   Scioperi articolati
Come vanno rivalutate le somme accantonate per il TFR secondo l'art. 2120 c.c.?   Le somme accantonate vanno rivalutate applicando un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo
Completare correttamente la seguente frase: "Ai sensi dell'art. 42 del d.lgs. 81/2015, nell'ambito del contratto di apprendistato, il lavoratore può essere inquadrato ... rispetto a quello spettante in applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro ai lavoratori addetti a mansioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al cui conseguimento è finalizzato il contratto".   fino a due livelli inferiori
Con riferimento al contratto di lavoro intermittente, prima dell'inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non superiore a trenta giorni, il datore di lavoro è tenuto a comunicarne la durata alla direzione territoriale del lavoro competente per territorio (D.Lgs. n. 81/2015)?   Si
Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto, la cui richiesta determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e che non è assoggettata a contribuzione previdenziale. La richiesta dell'indennità deve essere effettuata (D.Lgs. n. 23/2015, art. 2):   Entro 30 giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia o dall'invito del datore di lavoro a riprendere servizio, se anteriore alla predetta comunicazione
Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, dispone l'art. 2 del D.Lgs. n. 23/2015, che al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto; la richiesta:   Determina la risoluzione del rapporto di lavoro, e non è assoggettata a contribuzione previdenziale
Con riferimento al licenziamento discriminatorio, fermo restando il diritto al risarcimento del danno, dispone l'art. 2 del D.Lgs. n. 23/2015, che al lavoratore è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro, in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari:   A 15 mensilità dell'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR
Con riferimento al periodo di prova, cosa prevede l'art. 5 della L. n. 339/1958 per i lavoratori domestici che prestano opera manuale specializzata o generica (cuochi, giardinieri, balie, guardarobiere, bambinaie comuni, cameriere, domestiche tuttofare, custodi, portieri privati, personale di fatica, stallieri, lavandaie) ed altri lavoratori aventi simili mansioni?   Un periodo di prova, regolarmente retribuito
Con riferimento al periodo di prova, cosa prevede l'art. 5 della L. n. 339/1958 per i lavoratori domestici con mansioni impiegatizie (precettori, istitutori, governanti, bambinaie diplomate, maggiordomi, dame di compagnia) ed altri lavoratori aventi analoghe funzioni?   Un periodo di prova, regolarmente retribuito
Con riferimento alle sanzioni irrogabili nei confronti delle organizzazioni dei lavoratori che violano la disciplina sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, l'art. 4 della legge n. 146/1990 dispone che:   L'INPS trasmette trimestralmente alla Commissione di garanzia i dati conoscitivi sulla devoluzione dei contributi sindacali
Con riferimento all'orario normale di lavoro, che l'art. 3, comma 1, D.Lgs. n. 66/2003, fissa in 40 ore settimanali; l'art. 3, comma 2 dello stesso decreto prevede che i contratti collettivi possono stabilire, ai fini contrattuali:   Una durata minore e riferire l'orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo non superiore all'anno
Cosa accade qualora un contratto di lavoro a tempo determinato prosegua oltre i limiti massimi previsti dal D.Lgs. n. 81/2015?   Il contratto di lavoro si considera a tempo indeterminato
Cosa dispone l'art. 10 del D.Lgs. n. 66/2003, fermo restando quanto previsto dal c.c. in merito alle ferie annuali?   Il lavoratore ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   La misura dell'indennità mensile di disponibilità, divisibile in quote orarie, è determinata dai contratti collettivi e non è comunque inferiore all'importo fissato con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   Il rifiuto ingiustificato del lavoratore di rispondere alla chiamata può costituire motivo di licenziamento e comportare la restituzione della quota di indennità di disponibilità riferita al periodo successivo al rifiuto
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   L'indennità di disponibilità è assoggettata a contribuzione previdenziale per il suo effettivo ammontare, in deroga alla normativa in materia di minimale contributivo
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   Il lavoratore che in caso di malattia o di altro evento non informi il datore di lavoro, perde il diritto all'indennità per un periodo di quindici giorni, salvo diversa previsione del contratto individuale
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   In caso di malattia o di altro evento che renda temporaneamente impossibile rispondere alla chiamata, il lavoratore è tenuto a informarne tempestivamente il datore di lavoro, specificando la durata dell'impedimento, durante il quale non matura il diritto all'indennità di disponibilità
Cosa dispone l'art. 16 del D.Lgs. n. 81/2015 in merito all'indennità di disponibilità qualora prevista nel contratto di lavoro intermittente?   L'indennità di disponibilità è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o di contratto collettivo
Cosa dispone l'art. 2103, c.c. in ordine al mutamento delle mansioni?   Il mutamento di mansioni è accompagnato, ove necessario, dall'assolvimento dell'obbligo formativo, il cui mancato adempimento non determina comunque la nullità dell'atto di assegnazione delle nuove mansioni