Elenco in ordine alfabetico delle domande di Sostegno occupazione e servizi per l'impiego
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- I bandi di concorso possono prevedere speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire ai soggetti disabili di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, è obbligatorio
- I bandi di concorso possono prevedere speciali modalità di svolgimento delle prove di esame per consentire ai soggetti disabili di concorrere in effettive condizioni di parità con gli altri? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, co. 1). Sì, è obbligatorio
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito (comma 1, decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21), ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 2). Il Centro per l'impiego
- I beneficiari delle prestazioni a sostegno del reddito di cui al co. 1, D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, ancora privi di occupazione, per stipulare il patto di servizio contattano (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 2): Il Centro per l'impiego
- I Centri per l'impiego e i Comuni, relativamente al reddito di cittadinanza, segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari (D.L. n. 4/2019, art. 6, co. 6): Per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia nei consumi e nei comportamenti dai quali si possa dedurre una eventuale non veridicità dei requisiti economici, reddituali e patrimoniali dichiarati e la non eleggibilità al beneficio
- I Centri per l'impiego e i Comuni, relativamente al reddito di cittadinanza, segnalano alle piattaforme dedicate l'elenco dei beneficiari... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 6, comma 6). Per cui sia stata osservata una qualsiasi anomalia nei consumi e nei comportamenti dai quali si possa dedurre una eventuale non veridicità dei requisiti economici, reddituali e patrimoniali dichiarati e la non eleggibilità al beneficio
- I Centri per l'impiego sono coordinati... Dalle Regioni
- I Centri per l'impiego sono presenti in tutte le Regioni? Sì, in tutte
- I Centri per l'impiego sono strutture pubbliche? Sì
- I Centri per l'impiego svolgono anche attività amministrative, come l'iscrizione alle liste di mobilità e agli elenchi e graduatorie delle categorie protette? Sì
- I cittadini italiani, comunitari e stranieri regolarmente soggiornanti in Italia in cerca di occupazione possono dichiarare la loro immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego e sul portale... Dell'Anpal
- I contenuti dell'offerta formativa pubblica in apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale comprendono anche la formazione generale in materia di... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 16, comma 2). Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
- I corsi di formazione professionale tengono conto delle diverse capacità ed esigenze della persona handicappata che, di conseguenza, è inserita in classi comuni o in... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 17, comma 2). Corsi specifici o in corsi prelavorativi
- I datori di lavoro agricoli come devono effettuare la comunicazione per il lavoro accessorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Può essere effettuata con riferimento ad un arco temporale "fino a tre giorni" e non è necessario comunicare gli orari di inizio e fine dell'attività
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 della legge n. 68/1999 nella seguente misura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 3). Due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti
- I datori di lavoro pubblici possono assumere in un'unità produttiva un numero di lavoratori aventi diritto al collocamento obbligatorio superiore a quello prescritto, portando le eccedenze a compenso del minor numero di lavoratori assunti in altre unità produttive... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 8 ter). Della medesima regione
- I datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti a garantire la conservazione del posto di lavoro a quei soggetti che, non essendo disabili al momento dell'assunzione, abbiano acquisito per infortunio sul lavoro o malattia professionale eventuali disabilità? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 1, comma 7). Sì
- I diplomi di tecnico superiore conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, in cui è inclusa anche la seguente area tecnologica... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 26, comma 1). Mobilità sostenibile
- I diplomi di tecnico superiore conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, in cui è inclusa anche la seguente area tecnologica... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 26, comma 1). Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo
- I diplomi di tecnico superiore conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa degli istituti tecnici superiori, in cui è inclusa anche la seguente area tecnologica... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 26, comma 1). Nuove tecnologie della vita
- I disabili possono partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego, da qualsiasi amministrazione pubblica siano banditi? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 16, comma 1). Sì, a tutti
- I disabili psichici vengono avviati al lavoro su richiesta... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 4). Nominativa
- I disabili psichici vengono avviati al lavoro su richiesta... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 4). Nominativa
- I lavoratori assunti con contratto di apprendistato sono esclusi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 3). Dal computo dei limiti numerici previsti da leggi e contratti collettivi per l'applicazione di particolari normative e istituti
- I lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni in conseguenza di infortunio o malattia sono computati nella quota di riserva prevista dall'art. 3 della legge n. 68/1999, "Norme per il diritto al lavoro dei disabili"? No, se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60 per cento
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà, sia superiore al 50% dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa (D.Lgs. n. 150/2015, art. 22, co. 1): Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti per i quali la riduzione di orario connessa all'attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà, o intervento dei fondi di solidarietà (artt. 26 e 28 del decreto legislativo adottato in attuazione dell'art. 1, commi 1 e 2, della legge n. 183 del 2014), sia superiore al 50 per cento dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono essere convocati in orario compatibile con la prestazione lavorativa... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 22, comma 1). Dal Centro per l'impiego
- I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affida una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, sono computati ai fini della copertura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, comma 3). Della quota di riserva
- I lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affida una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, sono computati ai fini della copertura... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 4, co. 3). Della quota di riserva
- I lavoratori disabili iscritti nell'elenco di cui all'art. 8, comma 2 della legge 12 marzo 1999, n. 68, hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d'obbligo e fino al... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 7, comma 2). Cinquanta per cento dei posti messi a concorso
- I lavoratori disabili, licenziati per riduzione di personale o per giustificato motivo oggettivo, mantengono la posizione in graduatoria acquisita all'atto dell'inserimento nell'azienda? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 8, comma 5). Sì
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 19, comma 4). Sì
- I lavoratori privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, l'immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa ed alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate sono disoccupati. I lavoratori dipendenti possono effettuare la registrazione dal momento della ricezione della comunicazione di licenziamento, anche in pendenza del periodo di preavviso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 19, co. 4)? Sì
- I patronati convenzionati si possono occupare di... (art. 19, comma 1, decreto legislativo 150/2015). Acquisizione dei dati necessari e supporto al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità, da parte dei "soggetti disoccupati" e dei "lavoratori a rischio di disoccupazione"
- I percorsi di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale sono attuati sulla base dello schema di protocollo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 5). Costituente l'allegato A al Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7
- I percorsi formativi per l'apprendistato (art. 4, comma 1 del Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4), possono essere erogati da Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di soggetti... (Regolamento Regione Lazio 30 aprile 2015 n. 4, art. 7, comma 1). In diritto-dovere all'istruzione e alla formazione in conformità all'Intesa adottata in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano il 20 marzo 2008
- I percorsi formativi per l'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale possono essere erogati da... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 7). Istituzioni formative accreditate dalla Regione per la formazione di soggetti in diritto-dovere all'istruzione e alla formazione
- I percorsi formativi per l'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale possono essere erogati da... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 7). Istituti professionali aderenti ai regimi di sussidiarietà previsti dall'Intesa concernente l'adozione delle linee-guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di istruzione e formazione professionale
- I Progetti Formativi Individuali (Pfi) attivati nell'avviso Tirocini in Garanzia Giovani prevedono un impegno mensile fisso? Si, per ogni mese è previsto un impegno pari a 140 ore
- I requisiti aggiuntivi che ogni sistema di accreditamento in ambito servizi per il lavoro può prevedere, nell'ambito delle proprie specificità territoriali, riguardano la presenza nell'ambito territoriale di riferimento di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 7, comma 2). Ulteriori sedi operative con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4
- I servizi del Centro per l'impiego sono gratuiti? Sì, tutti
- I soggetti accreditati ai servizi per il lavoro devono dotarsi di un codice... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 4, comma 1). Etico
- I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera E). Essere conformi alla normativa vigente in materia di tutela della salute, dell'igiene e della sicurezza sui luoghi di lavoro
- I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera D). Essere conformi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
- I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera J). Avere la disponibilità di uno spazio dotato di postazioni informatiche, collegate alla rete internet, per la consultazione di banche dati tramite le quali l'utente possa cercare, anche in autonomia, le offerte di lavoro
- I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera K). Avere la disponibilità di uno spazio per colloqui individuali che garantisca la riservatezza e la privacy, ai sensi della normativa vigente, degli utenti durante i colloqui medesimi
- I soggetti accreditati all'apertura di Sportelli territoriali temporanei che richiedono l'abilitazione di Sportelli territoriali temporanei dovranno garantire che gli sportelli stessi rispettino il seguente requisito... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 1, comma 6, lettera F). Essere conformi alla normativa vigente in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità di cui al D.M. 236/1989 e s.m.i.
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di almeno... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera F). Due operatori per ogni sede operativa
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono assicurare, tra l'altro, la presenza di un responsabile anche con funzioni di... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera G). Operatore
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono avere, tra l'altro, la conformità delle sedi... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera C). Alle norme in materia di barriere architettoniche e accessibilità e visitabilità per le persone con disabilità
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono essere in regola, tra l'altro, con gli adempimenti ... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera G). Assicurativi, previdenziali e fiscali
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera B). Conformità delle sedi alle norme in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera D). Avere uno statuto che preveda tra le attività quella per cui si chiede l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, il seguente requisito... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera A). Conformità delle sedi alla disciplina urbanistica-edilizia vigente
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'esterno dei locali di una targa con l'indicazione dell'amministrazione... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera H). Che ha rilasciato l'accreditamento
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono possedere, tra l'altro, l'indicazione visibile all'interno dei locali del seguente elemento informativo... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 6, comma 1, lettera I). Gli estremi del provvedimento di accreditamento e i servizi per il lavoro erogabili
- I soggetti accreditati dalle Regioni e dalle Province autonome per i servizi per il lavoro, alla data di presentazione della domanda devono, tra l'altro, essere in regola con le disposizioni di legge riguardanti il collocamento... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 5, comma 1, lettera H). Al lavoro delle persone con disabilità
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Essere dotati di locali idonei
- I soggetti attivi nella stipula della convenzione tra uffici competenti, soggetti conferenti e destinatari, di cui all'art. 12-bis della legge 12 marzo 1999, n. 68, devono essere in possesso, tra gli altri, del seguente requisito... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 12-bis, comma 4). Essere in regola con gli adempimenti di cui al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni
- I soggetti in possesso di accreditamento regionale alla formazione e all'orientamento, con i requisiti previsti dal D.M. 11 gennaio 2018, n. 4 (artt. 4, 5 e 6) possono presentare domanda di accreditamento ai servizi per il lavoro qualora siano in possesso dei requisiti previsti dagli articoli. A tal fine, la procedura è... (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 11, comma 1). Semplificata (non occorre produrre la documentazione già fornita in sede di accreditamento per la formazione e l'orientamento)
- I soggetti ospitanti i tirocini sono... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 1). Le imprese, gli enti pubblici, le fondazioni, le associazioni e gli studi professionali
- I tirocinanti non possono... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 1). Sostituire i lavoratori subordinati nei periodi di picco delle attività
- I tirocinanti non possono... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 1). Ricoprire ruoli o posizioni proprie dell'organizzazione del soggetto ospitante
- I tirocini in Garanzia Giovani correlati a periodi di pratica professionale, nonché i tirocini previsti per l'accesso alle professioni ordinistiche possono essere finanziati nell'ambito dell'avviso? No
- I titoli conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa delle università. Tra questi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 20). Dottorato di ricerca
- I titoli conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa delle università. Tra questi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 20). Laurea magistrale
- I titoli conseguibili attraverso l'apprendistato di alta formazione sono quelli inclusi nell'offerta didattico/formativa delle università. Tra questi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 20). Laurea
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi agli enti indicati nella legge 12 marzo 1999, n. 68, che svolgano attività... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 4, lettera A). Rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili" eroga, tra l'altro, contributi agli enti indicati nella legge 12 marzo 1999, n. 68, che svolgano attività... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, co. 4, lettera A). Rivolta al sostegno e all'integrazione lavorativa dei disabili
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi, è stato istituito in tutte le Regioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, co. 1). Sì
- Il "Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", da destinare al finanziamento dei programmi regionali di inserimento lavorativo e dei relativi servizi, è stato istituito in tutte le Regioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 14, comma 1). Sì
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a... (art. 4, comma 15, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza è tenuto ad offrire nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni per un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non superiore a (art. 4, comma 15, D.L. n. 4/2019): Otto settimanali
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare di essere avviato ai corsi di formazione o riqualificazione professionale. Tra questi rientrano anche i progetti di scuola-lavoro? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, fatto salvo il possesso di alcuni requisiti, non può essere inferiore ad euro... 480 annui
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Attivazione del soggetto che cerca lavoro, in quanto mai occupato, espulso o beneficiario di ammortizzatori sociali, al fine di incentivarne la ricerca attiva di una nuova occupazione
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Riqualificazione di coloro che sono espulsi, per un loro efficace e tempestivo ricollocamento
- Il comma 48 dell'art. 4 della riforma Formero (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4) introduce al comma 31 dell'art. 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247, cinque nuovi commi relativi ai principi a cui il Governo deve attenersi nella definizione dei decreti attuativi. Tra questi... Formazione continua dei lavoratori
- Il contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale - in base all'art. 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, legge finanziaria 2007 - garantisce l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione e formazione? Sì
- Il d.l. 4/2019 definisce "congrua", in caso di rinnovo del reddito di cittadinanza, ferme restando le deroghe previste, la prima offerta di lavoro quando sia: ovunque collocata nel territorio italiano
- Il d.l. 4/2019 definisce "congrua", nei primi dodici mesi di fruizione del reddito di cittadinanza, ferme restando le deroghe previste, la terza offerta di lavoro quando sia: ovunque collocata nel territorio italiano
- Il d.lgs. 150/2015 elenca alcuni elementi che devono necessariamente figurare nel Patto di servizio personalizzato. Tra essi NON figura: un estratto del casellario giudiziale
- Il d.lgs. 150/2015 elenca alcuni elementi che devono necessariamente figurare nel Patto di servizio personalizzato. Tra essi NON figura: una cartella clinico-sanitaria con informazioni di base
- Il d.lgs. 150/2015 prevede un organo che eserciti il potere di indirizzo sull'ANPAL? Sì, il Ministero del Lavoro
- Il d.lgs. 150/2015 prevede un organo che eserciti il potere di vigilanza sull'ANPAL? Sì, il Ministero del Lavoro
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge... 10 dicembre 2014, n. 183
- Il D.Lgs. n. 150/2015 dispone il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale... 23 settembre 2015, n. 221
- Il D.Lgs. n. 150/2015, ha come oggetto: Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo con... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). L'ente di ricerca
- Il datore di lavoro che intende stipulare un contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e della alta formazione, compresi i dottorati di ricerca, i diplomi relativi ai percorsi degli istituti tecnici superiori (di cui all'art. 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008), per attività di ricerca, nonché per il praticantato per l'accesso alle professioni ordinistiche, sottoscrive un protocollo che stabilisce il numero dei crediti formativi riconoscibili a ciascuno studente per la formazione a carico del datore di lavoro in ragione del numero di... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Ore di formazione svolte in azienda
- Il datore di lavoro può chiedere ad un disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, co. 2). No
- Il datore di lavoro può chiedere ad un disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 10, comma 2). No
- Il datore di lavoro, contestualmente all'assunzione del beneficiario di reddito di cittadinanza, stipula un patto di formazione. Dove? (D.L. n. 4/2019, art. 8, co. 1). Presso il Centro per l'Impiego
- Il datore di lavoro, contestualmente all'assunzione del beneficiario di reddito di cittadinanza, stipula un patto di formazione. Dove? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 8, comma 1). Presso il Centro per l'Impiego
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha sostituito l'art. 2103 del codice civile. Quello nuovo, nel periodo iniziale, recita... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 3). Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti all'inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni riconducibili allo stesso livello e categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle attività prestate... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera C). Nell'esercizio della loro funzione dai componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e dai partecipanti a collegi e commissioni
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera A). Nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tali disposizioni si applicano qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante piattaforme anche digitali? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 1). Sì
- Il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ha stabilito che dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato, con qualche eccezione, anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro. Tale disposizione non trova applicazione, tra l'altro, con riferimento alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 2, comma 2, lettera B). È necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riporta la seguente definizione di "povertà"... La condizione del nucleo familiare la cui situazione economica non permette di disporre dell'insieme di beni e servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso (...)
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 la definizione di "familiare di cittadino dell'Unione" includendo, tra gli altri, il seguente soggetto... Il coniuge
- Il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 all'art. 1 riprende all'art. 2 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, la seguente definizione di "cittadino dell'Unione"... Qualsiasi persona avente la cittadinanza di uno Stato membro
- Il decreto legislativo 150/2015 richiede, ai fini della definizione di "offerta di lavoro congrua", che sia avanzata una proposta da: ANPAL
- Il decreto legislativo 150/2015, indicando i criteri per la definizione della congruità dell'offerta di lavoro, richiede, tra l'altro, che a tal fine la retribuzione sia: superiore di almeno il 20 per cento rispetto all'indennità percepita nell'ultimo mese precedente
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Agricolo
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi integrato e/o superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Dello spettacolo
- Il decreto legislativo 23 dicembre 1997, n. 469, poi superato da altre norme, ha conferito alle Regioni le funzioni ed i compiti relativi al collocamento in generale, compreso il collocamento... Ordinario
- Il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 prevede contrasti alla ludopatia? Sì, vietando l'uso della Carta del reddito di cittadinanza per giochi che prevedono vincite in denaro
- Il destinatario dell'Assegno di ricollocazione ha l'obbligo di partecipare al primo appuntamento e alle attività/incontri di verifica previsti nel Patto di Ricerca Intensiva? Sì
- Il finanziamento dell'assegno di ricollocazione in ambito di reddito di cittadinanza (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 6) è a valere sul... (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, co. 215). Fondo per le politiche attive del lavoro
- Il finanziamento dell'assegno di ricollocazione in ambito di reddito di cittadinanza (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 6) è a valere sul... (legge 27 dicembre 2013, n. 147, art. 1, comma 215). Fondo per le politiche attive del lavoro
- Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado handicappato ha diritto a scegliere, ove possibile... (legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33, comma 5). La sede di lavoro più vicina al proprio domicilio
- Il lavoratore avente diritto alla corresponsione della Naspi può richiedere la liquidazione anticipata, in unica soluzione, dell'importo complessivo del trattamento che gli spetta e che non gli è stato ancora erogato, a titolo di incentivo all'avvio, tra l'altro, di impresa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 1). Individuale
- Il lavoratore che durante il periodo in cui percepisce la Naspi intraprenda un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, dalla quale ricava un reddito che corrisponde a un'imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'art. 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarne deve informare... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 10, comma 1). L'Inps
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica entro quanti giorni dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa? (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, art. 8, comma 3). 30
- Il lavoratore che intende avvalersi della liquidazione in un'unica soluzione della Naspi deve presentare domanda di anticipazione in via telematica... All'Inps
- Il lavoratore sospeso dall'attività lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di... (legge 22 giugno 2012, n. 92, art. 4, comma 40). Riqualificazione
- Il medesimo soggetto può ricoprire, in relazione ad uno stesso tirocinio, il ruolo di soggetto promotore e di soggetto ospitante? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 8). No, salvo il caso dei tirocini promossi da un Centro per l'impiego della Regione Lazio per i quali la stessa Regione Lazio assume il ruolo di soggetto ospitante
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio (D.Lgs. n. 150/2015, art. 25, co. 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Coerenza con le esperienze e le competenze maturate
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali provvede alla definizione di offerta di lavoro congrua, su proposta dell'Anpal, sulla base - tra gli altri - del seguente principio... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 25, comma 1). Durata della disoccupazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 2): Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal (D.Lgs. n. 150/2015, art. 3, co. 2): Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Circolari e altri atti interpretativi di norme di legge o regolamento
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, esprime parere preventivo, tra l'altro, sui seguenti atti dell'Anpal... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 3, comma 2). Modalità operative e ammontare dell'assegno individuale di ricollocazione
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita (D.Lgs. n. 150/2015, art. 13, co. 3): Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il modello di scheda anagrafica e professionale dei lavoratori (art. 1-bis del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181) viene definita... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 13, comma 3). Dall'Anpal - Agenzia nazionale politiche attive lavoro
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La frequenza ordinaria di contatti con il responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? La definizione degli atti di ricerca attiva che devono essere compiuti e la tempistica degli stessi
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento (D.Lgs. n. 150/2015, art. 20, co. 2)? L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). L'individuazione di un responsabile delle attività
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). La definizione del profilo personale di occupabilità secondo le modalità tecniche predisposte dall'Anpal
- Il patto di servizio personalizzato deve contenere, tra gli altri, quale elemento? (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 20, comma 2). Le modalità con cui la ricerca attiva di lavoro è dimostrata al responsabile delle attività
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (D.L. n. 4/2019, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il Patto per l'inclusione sociale nel reddito di cittadinanza può assumere le caratteristiche del Progetto personalizzato (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4)? Sì, e ai fini del reddito di cittadinanza e ad ogni altro fine, il Progetto personalizzato ne assume la denominazione
- Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, dati identificativi del... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera B). Tutor accademico e del tutor/referente aziendale e dei rispettivi ruoli
- Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera H). Il numero di crediti formativi conseguibili in apprendistato
- Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera C). Il titolo da conseguire e l'orario di lavoro
- Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, l'articolazione dei periodi di formazione... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera F). Interna ed esterna secondo le esigenze formative e professionali dell'impresa
- Il piano formativo individuale nell'apprendistato di alta formazione stabilisce il contenuto e la durata della formazione dei percorsi e contiene, tra l'altro, quale elemento minimo, le competenze tecniche e professionali correlate agli apprendimenti ordinamentali che possono essere acquisiti... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 25, comma 2, lettera G). In impresa
- Il Piano formativo individuale per l'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale può essere modificato nel corso del rapporto di lavoro? (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). Sì, ferma restando la qualificazione da acquisire al termine del percorso
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, le eventuali misure... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). Di riallineamento, sostegno e recupero, anche nei casi di sospensione del giudizio
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). I dati identificativi dell'apprendista
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, i dati identificativi... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). Del tutor formativo
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). La qualifica o il diploma professionale da conseguire
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). L'orario di lavoro
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, il seguente elemento minimo... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). I risultati di apprendimento, in termini di competenze della formazione interna ed esterna, i criteri e le modalità della valutazione iniziale, intermedia e finale degli apprendimenti e, ove previsto, dei comportamenti
- Il Piano formativo individuale, che stabilisce il contenuto e la durata della formazione dell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, predisposto dall'istituzione formativa con il coinvolgimento del datore di lavoro, contiene, tra gli altri, la durata... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 6). Del periodo di formazione dell'apprendistato per la qualifica o per il diploma professionale
- Il possesso della cittadinanza italiana fa parte dei requisiti obbligatori per richiedere il reddito di cittadinanza (D.L. n. 4/2019, art. 2)? Sì
- Il possesso della cittadinanza italiana fa parte dei requisiti obbligatori per richiedere il reddito di cittadinanza? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 2). Sì
- Il Progetto formativo individuale è sottoscritto... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 9, comma 6). Dal tirocinante, dal soggetto ospitante e dal soggetto promotore
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). I posti di lavoro disponibili per i lavoratori di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, comma 6). Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 6). Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti
- Il prospetto informativo che i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti deve contenere, tra l'altro... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 9, co. 6). I posti di lavoro disponibili per i lavoratori di cui all'art. 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68
- Il reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della Nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) ad alcune condizioni? Sì
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal D.L. n. 4/2019, art. 1, come misura: Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è presentato dal decreto legge 4/2019, art. 1, come misura... Di politica attiva del lavoro
- Il reddito di cittadinanza è richiesto (D.L. n. 4/2019, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è richiesto... (decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, art. 4): Dopo il quinto giorno di ciascun mese
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del D.L. n. 4/2019 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a: 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni previste all'art. 2 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4 e, comunque, per un periodo continuativo non superiore a... 18 mesi
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili (D.L. n. 4/2019, art. 1)? No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza costituisce livello facoltativo delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). No, livello essenziale
- Il reddito di cittadinanza decorre, rispetto a quello della richiesta, dal mese... Successivo
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche (art. 5, comma 1, D.L. n. 4/2019)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può anche essere richiesto attraverso modalità telematiche? (art. 5, comma 1, decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla disuguaglianza? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto alla povertà? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale (D.L. n. 4/2019, art. 1)? Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere definito una misura di contrasto all'esclusione sociale? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 1). Sì
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in (art. 4 del D.L. n. 4/2019): Qualsiasi mese
- Il reddito di cittadinanza può essere richiesto in... (art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4). Qualsiasi mese
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione è istituito, presso... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). L'Anpal
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1): Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Modalità di corresponsione dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Ambito territoriale interessato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Categorie di lavoratori interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, la seguente informazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Importo e durata dell'incentivo
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, co. 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie di datori di lavoro... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 30, comma 1). Interessati
- Il Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione contiene tra le altre, in relazione a ciascuno schema incentivante, l'informazione delle categorie lavoro... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 30, comma 1). Di datori interessati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (D.L. n. 4/2019, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). Possono farlo tramite gli istituti di patronato? Soltanto in quelli convenzionati
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari? (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso il modulo F24 negli istituti bancari (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie (D.L. n. 4/2019, art. 4)? No
- Il richiedente e i componenti il nucleo riconosciuti beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Possono farlo attraverso la specifica modulistica presente nelle tabaccherie? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 4). No
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (D.L. n. 4/2019, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (D.L. n. 4/2019, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 3, lettera E). Al Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) deve prevedere, tra l'altro, il programma di ricerca intensiva della nuova occupazione e la relativa area, con eventuale percorso di riqualificazione professionale mirata a sbocchi occupazionali esistenti... Nell'area stessa
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9) prevede, tra l'altro, l'obbligo per il soggetto erogatore del servizio di comunicare il rifiuto ingiustificato, da parte della persona interessata, di svolgere una delle attività individuate dal tutor o di una offerta di lavoro congrua al fine dell'irrogazione delle sanzioni. A chi vanno, tra l'altro, indirizzate le comunicazioni? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 3, lettera E). Al Centro per l'impiego
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (D.L. n. 4/2019, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve prevedere, tra l'altro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9). L'affiancamento di un tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere il programma di ricerca intensiva... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Della nuova occupazione
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 5): Dal tutor
- Il servizio di assistenza alla ricollocazione deve, tra l'altro, prevedere l'assunzione dell'onere del soggetto di svolgere le attività individuate... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 5). Dal tutor
- Il servizio Eures informa sulle opportunità lavorative? Sì
- Il servizio Eures-Datori di lavoro è gratuito? Sì
- Il servizio Eures-Lavoratori cosa offre? Un'azione di sostegno a chi vuole intraprendere un'esperienza lavorativa nei Paesi dell'Unione europea
- Il soggetto accreditato all'apertura di Sportelli territoriali temporanei, in sede di richiesta di abilitazione, può selezionare per ogni sportello temporaneo... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art.1, comma 5). Tutti o alcuni servizi specialistici facoltativi oggetto del proprio accreditamento
- Il soggetto accreditato all'apertura di Sportelli territoriali temporanei, nell'ambito degli Sportelli temporanei non può erogare servizi... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art.1, comma 5). Non indicati nell'atto di accreditamento e di abilitazione a pena di revoca dell'abilitazione
- Il soggetto ospitante tirocini non deve avere procedure di CIG straordinaria o in deroga in corso per attività equivalenti a quelle del tirocinio, nella medesima unità operativa, salvo il caso in cui... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 4). Ci siano accordi con le organizzazioni sindacali che prevedano tale possibilità
- Il tirocinante deve dare motivata comunicazione scritta in caso di interruzione del tirocinio... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 3, comma 5). Al tutor del soggetto ospitante e al tutor del soggetto promotore
- Il tirocinio è un risultato occupazionale? No
- Il tirocinio configura un rapporto di lavoro? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 1, comma 2). No
- Il tirocinio deve essere svolto in coerenza con gli obiettivi formativi previsti nel...(Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 1). Progetto formativo individuale
- Il tirocinio può essere attivato nell'ipotesi in cui il tirocinante abbia svolto prestazioni di lavoro accessorio (artt. 48-50 decreto legislativo n. 81/2015 e art. 1 decreto legge n. 25/2017 convertito dalla legge n. 49/2017) presso il medesimo soggetto ospitante? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 7, comma 3). Sì, ma per non più di trenta giorni, anche non consecutivi, nei sei mesi precedenti l'attivazione
- Il tirocinio si realizza sulla base di un... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 1, comma 3). Progetto formativo individuale
- Il tutor del soggetto ospitante aggiorna la documentazione relativa al tirocinio (registri, etc.) per l'intera durata del tirocinio? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 13, comma 4, lettera C). Sì
- Il tutor formativo ed il tutor/referente aziendale nell'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale collaborano alla compilazione... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 10). Del dossier individuale dell'apprendista
- Il valore mensile del reddito di cittadinanza è pari ad un... Dodicesimo del valore su base annua
- In ambito Agenzie del lavoro, qual è la differenza tra autorizzazione nazionale e autorizzazione regionale? L'autorizzazione nazionale viene rilasciata da Anpal alle Agenzie che intendono svolgere attività di somministrazione di lavoro, intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale a livello nazionale. Quella regionale viene rilasciata dalla Regione competente, nel cui territorio ha sede l'Agenzia, al soggetto giuridico che intenda svolgere attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale, nell'ambito ristretto al territorio regionale
- In ambito Assegno di ricollocazione, i contratti di durata tra 3 e 6 mesi si riconoscono come "successo occupazionale" nelle regioni meno sviluppate. Quali sono attualmente queste regioni, ai sensi del Regolamento Ue n. 1303/2013? Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
- In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica a... I datori di lavoro domestico
- In ambito comunicazione obbligatorie (decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276, art. 17; legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, commi da 1180 a 1185; decreto interministeriale 30 ottobre 2007), l'obbligo di trasmissione telematica non si applica agli... Armatori
- In ambito di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, la formazione interna, realizzata sotto la responsabilità del datore di lavoro, è erogata, tra l'altro, a condizione che sia svolta in locali... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 14, comma 8). Conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
- In ambito di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, la formazione interna, realizzata sotto la responsabilità del datore di lavoro, è erogata, tra l'altro, a condizione che sia impartita da formatori... (Regolamento Regione Lazio 29 marzo 2017, n. 7, art. 14, comma 8). Esterni o interni all'impresa, con adeguate capacità e competenze
- In ambito di Assegno di ricollocazione, nei casi di mancato raggiungimento dell'esito occupazionale, il valore della quota fissa denominata Fee4Service è stabile? Sì, equivale a € 106,5 corrispondente ad una stima di tempo pari a tre ore di attività svolte (primo colloquio e stipula del programma di ricerca intensiva), indipendentemente dall'indice di profilazione del beneficiario
- In ambito di lavoro accessorio, ai sensi della legge 12/1979, i consulenti del lavoro e gli altri professionisti abilitati possono effettuare le comunicazioni per conto dell'impresa ferma restando, come richiesto dalla circolare n. 1/2016 dell'Ispettorato nazionale del lavoro... L'indicazione anche nell'oggetto della e-mail del codice fiscale e della ragione sociale dell'impresa utilizzatrice dei voucher
- In ambito di lavoro accessorio, i soggetti che, pur in possesso di partita Iva non sono imprenditori (pubblica amministrazione, ambasciate, partiti, associazioni sindacali, onlus, ecc.) devono effettuare la comunicazione alla Direzione territoriale del lavoro competente per territorio? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No, ma debbono comunque provvedere alla dichiarazione di inizio di attività nei confronti dell'Inps
- In ambito di lavoro accessorio, la comunicazione può essere effettuata da un consulente del lavoro o altro professionista abilitato per conto dell'impresa? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si
- In ambito di lavoro accessorio, la mancata comunicazione delle variazione viene sanzionata con la medesima sanzione prevista per la mancata comunicazione? (art. 49, comma 3, penultimo periodo, del decreto legislativo n. 81 del 2015). Ogni variazione e/o modifica che comporta una violazione dell'obbligo di comunicare entro 60 minuti dall'inizio della prestazione il nome, il luogo e il tempo di impiego del lavoratore si risolve in una mancata comunicazione e dà luogo, pertanto, all'applicazione della relativa sanzione
- In ambito di lavoro accessorio, le comunicazioni possono riguardare cumulativamente anche una pluralità di lavoratori? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì, purché riferite allo stesso committente e purché i dati riferiti a ciascun lavoratore siano dettagliatamente ed analiticamente esposti
- In ambito di lavoro accessorio, ogni comunicazione deve riguardare un singolo lavoratore al massimo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). No
- In ambito di lavoro accessorio, qual è la sede competente dell'Ispettorato dove inviare la comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). È quella individuata in base al luogo di svolgimento della prestazione
- In ambito di lavoro accessorio, se viene effettuata una comunicazione presso una sede diversa, il committente potrà comunque comprovare l'adempimento dell'obbligo? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Sì
- In ambito di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro si riserva di effettuare in qualsiasi momento controlli sia documentali sia in loco anche con il supporto di società regionali in... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 4, comma 1). House providing
- In ambito di tirocini, in caso di assenza prolungata del tutor, il soggetto ospitante è tenuto a individuare... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 13, comma 3). Un sostituto dotato di requisiti analoghi a quelli del tutor sostituito
- In ambito di tirocinio, il compito di designare un tutor del soggetto ospitante, è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 2). Soggetto ospitante
- In ambito di tirocinio, il compito di garantire, nella fase di avvio del tirocinio, un'adeguata informazione e formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi degli artt. 36 e 37 del decreto legislativo n. 81/2008, è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 2). Soggetto ospitante
- In ambito di tirocinio, il compito di provvedere al rilascio dell'Attestazione finale è di competenza del... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 12, comma 1). Soggetto promotore
- In ambito lavoro accessorio, nelle ipotesi in cui non siano state effettuate né la dichiarazione di inizio di attività da parte del committente nei confronti dell'Inps né la comunicazione alla sede territoriale competente dell'Ispettorato nazionale del lavoro si procede esclusivamente con il provvedimento di maxi sanzione per lavoro "nero" oppure occorre contestare anche la mancata comunicazione? (Comunicazione Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 2 novembre 2016). Si procede esclusivamente con la contestazione della maxi sanzione per lavoro nero
- In apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell'alta formazione, la formazione esterna all'azienda è svolta... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 45, comma 2). Nell'istituzione formativa a cui lo studente è iscritto
- In assenza di regolamentazione regionale l'attivazione dell'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e il certificato di specializzazione tecnica superiore è rimessa... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 3). Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ne disciplina l'esercizio con propri decreti
- In base al d.l. 4/2019, ai fini della fruizione del reddito di cittadinanza sono esclusi dagli obblighi connessi alla stipula del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale: i beneficiari del reddito di cittadinanza titolari di pensione diretta
- In base al d.l. 4/2019, così come convertito dalla l. 26/2019, quale delle seguenti è una condizione per l'erogazione del beneficio costituito dal reddito di cittadinanza? L'adesione a un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale
- In base al d.l. 4/2019, così come convertito dalla l. 26/2019, sono esclusi dagli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza: i beneficiari della Pensione di cittadinanza
- In base al d.l. 4/2019, così come convertito dalla l. 26/2019, sono esclusi dagli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza: i beneficiari del reddito di cittadinanza titolari di pensione diretta
- In base al d.l. 4/2019, così come convertito dalla l. 26/2019, sono esclusi dagli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza: i beneficiari del reddito di cittadinanza i età superiore a 65 anni
- In base al d.lgs. 150/2015, costituiscono livelli essenziali delle prestazioni le norme relative a tutti i seguenti, TRANNE: offerta di lavoro congrua
- In base al d.lgs. 150/2015, fanno parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro tutti i seguenti, TRANNE: il CENSIS
- In base al d.lgs. 150/2015, fanno parte della rete dei servizi per le politiche del lavoro tutti i seguenti, TRANNE: la Cassa depositi e prestiti
- In base al d.lgs. 150/2015, i lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito che sono chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità devono essere impiegati nel territorio: del Comune ove sono residenti
- In base al d.lgs. 150/2015, i servizi e le misure di politica attiva del lavoro sono svolti dalla Regioni e dalle Province autonome: direttamente, oppure, salvo alcune, mediante il coinvolgimento di determinati soggetti privati accreditati
- In base al d.lgs. 150/2015, il lavoratore può effettuare la registrazione volta alla dichiarazione dello stato di disoccupazione nel momento in cui riceve la comunicazione di licenziamento? Sì, può
- In base al d.lgs. 150/2015, il ruolo di coordinamento della rete dei servizi per le politiche del lavoro è esercitato: dall'ANPAL
- In base al d.lgs. 150/2015, il ruolo di indirizzo politico in materia di politiche attive per il lavoro è esercitato: dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
- In base al d.lgs. 150/2015, la prescritta dichiarazione che attribuisce a un soggetto lo stato di disoccupazione va effettuata: in forma telematica
- In base al d.lgs. 150/2015, la prescritta dichiarazione che attribuisce a un soggetto lo stato di disoccupazione va effettuata: al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro
- In base al d.lgs. 150/2015, lo stato di disoccupazione è sospeso: in caso di rapporto di lavoro subordinato di durata fino a sei mesi
- In base al d.lgs. 150/2015, l'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito è consentito: a tutte le Amministrazioni Pubbliche
- In base al d.lgs. 150/2015, l'utilizzo diretto dei lavoratori titolari di strumenti di sostegno al reddito concerne: lavoratori in costanza di rapporto di lavoro e lavoratori sottoposti a procedure di mobilità
- In base al d.lgs. 150/2015, quale dei seguenti NON affluisce al sistema informativo unitario dei servizi per il lavoro? Le misure di attivazione dei beneficiari di ammortizzatori sociali residenti nel territorio regionale
- In base al d.lgs. 150/2015, quale delle seguenti condizioni è necessaria, tra le altre, affinché un soggetto sia considerato disoccupato? Dichiarare la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l'impiego
- In base al d.lgs. 150/2015, quale delle seguenti condizioni è necessaria, tra le altre, affinché un soggetto sia considerato disoccupato? Essere privo di impiego
- In base al d.lgs. 165/2001, le assunzioni obbligatorie da parte delle amministrazioni pubbliche dei soggetti di cui alla legge 68/1999 (norme per il diritto al lavoro dei disabili), avvengono: per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- In base al decreto legislativo 150/2015, la definizione di "offerta di lavoro congrua" è fatta: dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali
- In base al decreto legislativo 150/2015, quale dei seguenti NON è un criterio che deve essere seguito ai fini della definizione dell'"offerta di lavoro congrua"? Condizioni personali del lavoratore
- In base al decreto ministeriale 4/2018, il centro per l'impiego, decorso inutilmente il termine previsto dall'art. 20 comma 1 del d.lgs. 150/2015, convoca il disoccupato entro: il novantesimo giorno di disoccupazione
- In base al decreto ministeriale 4/2018, il centro per l'impiego, decorso inutilmente il termine previsto dall'art. 20 comma 2 del d.lgs. 150/2015, convoca il disoccupato beneficiario di strumenti di sostegno al reddito entro: il novantesimo giorno di disoccupazione
- In base alla legge 12 marzo 1999, n. 68, indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori è considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, comma 2). Sì
- In base alla legge 12 marzo 1999, n. 68, indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori è considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere? (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 5, co. 2). Sì
- In base alla legge 68/1999, è consentito al datore di lavoro chiedere al disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni? No, non lo è
- In base alla legge 68/1999, ai fini dell'adempimento dell'obbligo di assunzione di quote di lavoratori disabili, i datori di lavoro che procedono a chiamata nominativa devono chiedere agli uffici competenti di effettuare la preselezione delle persone con disabilità? Ne hanno la facoltà
- In base alla legge 68/1999, i datori di lavoro sono tenuti ad avere alle loro dipendenze due lavoratori disabili: se occupano da 36 a 50 dipendenti
- In base alla legge 68/1999, i datori di lavoro, se occupano 37 dipendenti, quanti lavoratori disabili sono tenuti ad avere alle loro dipendenze? 2
- In base alla legge 68/1999, il disabile che per due volte consecutive, senza giustificato motivo, non risponde alla convocazione per un posto di lavoro corrispondente ai suoi requisiti professionali e alle disponibilità dichiarate: decade dal diritto all'indennità di disoccupazione ordinaria
- In base alla legge 68/1999, il numero di lavoratori disabili che i datori di lavoro sono tenuti ad avere alle loro dipendenze si calcola percentualmente: solo se i datori occupano più di 50 dipendenti
- In base alla legge 68/1999, le persone disabili che risultano disoccupate e aspirano a una occupazione conforme alle loro capacità lavorative, possono iscriversi in più di un elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato? No, solo uno
- In base alla legge 68/1999, le persone disabili che risultano disoccupate e aspirano a una occupazione conforme alle loro capacità lavorative, se sono iscritte nell'elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato nel cui ambito risiedono, possono iscriversi a un altro elenco? Sì, previa cancellazione dal primo
- In base alla legge 68/1999, le persone disabili che risultano disoccupate e aspirano a una occupazione conforme alle loro capacità lavorative, si iscrivono ordinariamente nell'apposito elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato: nel cui ambito territoriale si trova la loro residenza
- In base alla legge 68/1999, presso gli uffici del collocamento mirato dei disabili, l'elenco e la graduatoria sono riservati? No, sono pubblici
- In base alla legge 68/1999, se il lavoratore disabile ottiene una sospensione dal lavoro per aggravamento delle condizioni di salute, durante la sospensione il lavoratore: può essere impiegato in tirocinio formativo
- In base alla legge 68/1999, se si riscontra, con le modalità di legge, un aggravamento delle condizioni di salute del lavoratore disabile che sia incompatibile con la prosecuzione dell'attività lavorativa, il disabile ha diritto: alla sospensione non retribuita del rapporto di lavoro fino a che l'incompatibilità persista
- In base alla legge n. 68/1999, le modalità di funzionamento e gli organi amministrativi del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili sono determinati con: legge regionale
- In base all'art. 4 del D.L. n. 4/2019, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di: Tre offerte di lavoro congrue
- In base all'art. 4 del decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4, il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di... Tre offerte di lavoro congrue
- In base all'art. 6 del d.lgs. 150/2015, il Direttore è un organo di Anpal che rimane in carica: per tre anni
- In caso di condanna in via definitiva per i reati legati all'indebito ottenimento del reddito di cittadinanza, compreso l'articolo 640- bis del codice penale, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 3): Dieci anni dalla condanna
- In caso di condanna in via definitiva per i reati legati all'indebito ottenimento del reddito di cittadinanza, compreso l'articolo 640-bis del codice penale, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi... (decreto- legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 3). Dieci anni dalla condanna
- In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione a carico del datore di lavoro, di cui egli sia esclusivamente responsabile e che sia tale da impedire la realizzazione delle finalità di cui agli artt. 43, 44 e 45 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, il datore di lavoro è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta, con riferimento al livello di inquadramento contrattuale... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 47, comma 1). Superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato
- In caso di licenziamento per fine appalto, si può ospitare tirocinanti per lo svolgimento di attività equivalenti a quelle del/dei lavoratore/lavoratori licenziato/licenziati nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 5). No
- In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, si può ospitare tirocinanti per lo svolgimento di attività equivalenti a quelle del/dei lavoratore/lavoratori licenziato/licenziati nella medesima unità operativa e nei 12 mesi precedenti? (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 5, comma 5). No
- In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro da parte del destinatario dell'Assegno di ricollocazione, che non sia più percettore della Naspi, quali sono le conseguenze con riferimento allo stesso Assegno di ricollocazione? In caso di mancata accettazione di un'offerta congrua di lavoro, il destinatario esce dalla misura, cioè decade dall'assegno
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 7). La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
- In caso di mancata presentazione, in assenza di giustificato motivo, alle convocazioni di cui all'articolo 4, commi 5 e 11, da parte anche di un solo componente il nucleo familiare, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 7): La decurtazione di due mensilità alla seconda mancata presentazione
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 9): La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione (D.L. n. 4/2019, art. 7, co. 9): La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di due mensilità dopo un primo richiamo formale al rispetto degli impegni
- In caso di mancato rispetto degli impegni previsti nel Patto per l'inclusione sociale relativi alla frequenza dei corsi di istruzione o di formazione da parte di un componente minorenne ovvero impegni di prevenzione e cura volti alla tutela della salute, individuati da professionisti sanitari, si applica - tra l'altro - la seguente sanzione... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 7, comma 9). La decurtazione di sei mensilità al terzo richiamo formale
- In caso di risoluzione del rapporto di lavoro con il disabile assunto in base alla legge 68/1999, il datore di lavoro: è tenuto a darne comunicazione agli uffici competenti
- In caso di sospensione, il soggetto accreditato (in ambito servizi per il lavoro) può continuare a svolgere eventuali attività finanziate da amministrazioni pubbliche che presuppongono l'accreditamento? (D.M. 11 gennaio 2018, n. 4, art. 13, comma 5). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6): Al Centro per l'impiego che ha rilasciato al disoccupato l'assegno di ricollocazione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del D.Lgs. n. 150/2015), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare (D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, co. 6): Il patto di servizio
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione al Centro per l'impiego, che è di conseguenza tenuto ad aggiornare... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6). Il patto di servizio
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato (art. 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150), lo stesso è tenuto a darne immediata comunicazione... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 23, comma 6). Al Centro per l'impiego che ha rilasciato al disoccupato l'assegno di ricollocazione
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, comma 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, art. 9, comma 4). Siupl
- In caso di utilizzo dell'assegno di ricollocazione presso un soggetto accreditato, quale servizio fornisce immediata comunicazione al Centro per l'impiego con cui è stato stipulato il Patto per il lavoro o, nei casi di cui all'art. 4, co. 9, a quello nel cui territorio risiede il beneficiario? (D.L. n. 4/2019, art. 9, co. 4). Siupl
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro (D.L. n. 4/2019, art. 3).:815. Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione del nucleo familiare in corso di fruizione del reddito di cittadinanza, va presentata una Dsu aggiornata entro... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). Due mesi dalla variazione
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito da lavoro dipendente è desunto... Dalle comunicazioni obbligatorie, di cui all'articolo 9-bis del decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, il maggior reddito da lavoro concorre alla determinazione del beneficio economico nella misura... Dell'80 per cento
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata... (decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, art. 3). All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di variazione della condizione occupazionale nelle forme dell'avvio di un'attività d'impresa o di lavoro autonomo, svolta sia in forma individuale sia di partecipazione, da parte di uno o più componenti il nucleo familiare nel corso dell'erogazione del reddito di cittadinanza, la variazione dell'attività va comunicata (D.L. n. 4/2019, art. 3): All'Inps o al Centro per l'impiego
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 dell'art. 21 del D.Lgs. n. 150/2015 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede (D.Lgs. n. 150/2015, art. 21, co. 10): A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In caso di violazione degli obblighi di cui ai commi 7 e 8 dell'art. 21 del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150 (in assenza di giustificato motivo: mancata presentazione alle convocazioni ovvero agli appuntamenti; mancata partecipazione alle iniziative di orientamento; mancata accettazione di un'offerta di lavoro congrua, ecc.), il Centro per l'impiego adotta le relative sanzioni, inviando pronta comunicazione, per il tramite del sistema informativo, all'Anpal ed all'Inps. Quest'ultimo Istituto emette i provvedimenti conseguenti e provvede... (decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 150, art. 21, comma 10). A recuperare le somme indebite eventualmente erogate
- In che data è entrato a regime il sistema della comunicazioni obbligatorie? Il 10 marzo 2008
- In coerenza con quanto definito dalla legge n. 92/2012 e s.m.i. la mancata corresponsione dell'indennità comporta una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell'illecito commesso, in misura variabile da... (Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019, art. 15, comma 12). Un minimo di 1.000 ad un massimo di 6.000 euro
- In cosa consiste la Did online? È una dichiarazione di immediata disponibilità a trovare un'occupazione
- In cosa consiste l'Assegno di ricollocazione Naspi? È un buono o voucher da utilizzare per un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di occupazione che il beneficiario della Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) da almeno quattro mesi può spendere presso un Centro per l'impiego pubblico o un ente accreditato ai servizi per il lavoro
- In cosa consiste l'offerta di lavoro congrua? (decreto ministeriale 10 aprile 2018). L'offerta di lavoro accettabile dal disoccupato, in quanto effettuata nel rispetto di alcuni criteri (coerenza con le esperienze e competenze maturate; distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante l'uso di mezzi pubblici; durata dello stato di disoccupazione)
- In data 1° gennaio 2016 è stata istituita... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 4, comma 1). Anpal
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, in caso di revoca del provvedimento di abilitazione, il soggetto accreditato non può presentare una nuova domanda di abilitazione di sportelli territoriali temporanei... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 5). Nell'anno successivo dalla stessa
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, in caso di sospensione del provvedimento di abilitazione, il soggetto accreditato può continuare a svolgere eventuali attività finanziate dalla Regione? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 6). Sì, salvo che la stessa non ne disponga, in via cautelativa, l'interruzione
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La sospensione è disposta nel caso di avvio di un procedimento amministrativo di controllo per la rilevazione, sia in sede di controlli d'ufficio sia su segnalazione di organi di vigilanza esterni, di irregolarità... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 2, lettera C). Gravi
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro dispone con apposito atto la revoca o la sospensione dell'abilitazione. La sospensione è disposta nel caso di riscontro di eventuali difformità, mutamenti delle condizioni o della perdita dei requisiti che hanno determinato l'abilitazione degli sportelli territoriali temporanei. Al soggetto interessato è assegnato un termine perentorio per fornire eventuali chiarimenti o per sanare la situazione di irregolarità. Non inferiore... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 2, lettera D). ... a quindici giorni e non superiore a trenta
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, la Direzione regionale competente in materia di lavoro si riserva di effettuare in qualsiasi momento controlli sia documentali sia in loco per accertare il rispetto delle normative vigenti da parte dell'accreditato a pena di... (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 4, comma 1). Sospensione o revoca dell'abilitazione ed eventualmente dell'accreditamento
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, qualora venga meno per scadenza del termine o per revoca il provvedimento di accreditamento, il provvedimento di abilitazione, che a quell'accreditamento faceva riferimento, decade? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 6, comma 8). Sì
- In materia di Sportelli territoriali temporanei, salvo che nell'avviso/bando pubblico sia stabilita una durata differente, la durata dell'abilitazione può essere prorogata con uno specifico atto del direttore regionale competente in materia di lavoro, previa verifica del mantenimento dei requisiti? (deliberazione Giunta Regione Lazio 15 aprile 2014, n. 198, art. 5, comma 3). Sì
- In riferimento ai tirocini, il soggetto ospitante può attivare contemporaneamente un numero di tirocini in proporzione alle dimensioni dell'unità operativa secondo quote di contingentamento. I soggetti ospitanti possono attivare, in deroga ai limiti di cui al comma 1 dell'art. 8 della Deliberazione Giunta Regione Lazio n. 576 del 2 agosto 2019... Un tirocinio se, alla data di avvio di quest'ultimo, hanno assunto almeno il 20% dei tirocinanti attivati nel 24 mesi precedenti
- In riferimento all'apprendistato, possono essere assunti in tutti i settori di attività, i giovani che hanno compiuto... (decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, art. 43, comma 2). 15 anni di età
- In riferimento all'Assegno di ricollocazione, tra il primo appuntamento e la fine del percorso di assistenza intensiva può essere attivato un tirocinio? Sì
- In riferimento all'azione in materia di politiche attive, con particolare riguardo alla riduzione della durata media della disoccupazione, ai tempi di servizio, alla quota di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali sono fissati gli obiettivi... (D.Lgs. n. 150/2015, art. 2, comma 1, lettera A). Annuali
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13) questo è riconosciuto dall'Inps in base... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, co. 1-ter). All'ordine cronologico di presentazione delle domande
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13) questo è riconosciuto dall'Inps in base... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 1-ter). All'ordine cronologico di presentazione delle domande
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), la concessione del contributo è subordinata alla verifica, da parte degli uffici competenti, della permanenza del rapporto di lavoro o, qualora previsto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, comma 2). Dell'esperimento del periodo di prova con esito positivo
- In riferimento all'incentivo per ogni lavoratore con disabilità (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13), la concessione del contributo è subordinata alla verifica, da parte degli uffici competenti, della permanenza del rapporto di lavoro o, qualora previsto... (legge 12 marzo 1999, n. 68, art. 13, co. 2). Dell'esperimento del periodo di prova con esito positivo
- Individuare il soggetto che, a norma del d.l. 4/2019, art. 10, NON fa parte del Comitato scientifico che approva il progetto di ricerca per la valutazione del reddito di cittadinanza. Il Direttore dell'INAIL