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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo e pubblico impiego

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Dal punto di vista degli effetti si distinguono le autorizzazioni costitutive, permissive, ricognitive, dispensative. Consentono ad un soggetto di non adempiere ad un obbligo cui sarebbe tenuto per legge:   Le dispensative
Dalla data del collocamento in disponibilità del dipendente, a norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.:   restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro
Dalla data del collocamento in disponibilità del dipendente, a norma del disposto di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.:   il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di 24 mesi
Diritto soggettivo - Facoltà - Soggezione. Quali tra le precedenti costituiscono situazione giuridiche soggettive attive?   Diritto soggettivo - Facoltà
Dispone il co. 1, art. 12, D.P.R. n. 62/2013, che il dipendente in rapporto con il pubblico opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica opera nella maniera più completa e accurata possibile. Qualora non sia competente per posizione rivestita o per materia:   Indirizza l'interessato al funzionario o ufficio competente della medesima amministrazione
Dispone il co. 1, art. 12, D.P.R. n. 62/2013, che nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente:   Rispetta l'ordine cronologico, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione
Dispone il co. 1, art. 12, D.P.R. n. 62/2013, che nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente:   Rispetta gli appuntamenti con i cittadini e risponde senza ritardo ai loro reclami
Dispone il co. 1, art. 12, D.P.R. n. 62/2013, che nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche il dipendente:   Non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
Dispone il D.Lgs. 165/2001 che nella P.A. il lavoratore può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, nel caso di sostituzione di assente con diritto alla conservazione del posto:   Per la durata dell'assenza
Dispone il d.lgs. 165/2001 e s.m.i. che lo Statuto dei lavoratori si applichi alle pubbliche amministrazioni:   a prescindere dal numero di dipendenti
Dispone il D.Lgs. n. 165/2001 che la legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti. Cosa è la legge 20 maggio 1970, n. 300?   Lo Statuto dei lavoratori
Dispone l'art. 22 del CCNL del comparto Funzioni locali, in merito all'orario di lavoro, che il lavoratore ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero, per il recupero delle energie psicofisiche non inferiore a:   11 ore
Dispone l'art. 22 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., che il parere del Comitato dei garanti deve essere reso entro il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine:   si prescinde dal parere
Dispone l'art. 34 del D.Lgs. n. 165/2001 che il personale collocato in disponibilità è iscritto in appositi elenchi. Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali, da chi è formato e gestito l'elenco?   Dipartimento della funzione pubblica
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che i vincitori di concorsi pubblici devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni. La citata disposizione è derogabile dai contratti collettivi?   No, la citata disposizione costituisce norma non derogabile dai contratti collettivi
Dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001 che le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale rimangono vigenti per un termine di 3 anni dalla data di pubblicazione. Restano salvi eventuali periodi di vigenza inferiori previsti da leggi regionali?   Si
Dispone l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali che possono essere concessi ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia. Nel periodo di aspettativa al dipendente è dovuta la retribuzione?   No
Dispone l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali che possono essere concessi ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia. L'aspettativa è fruibile anche frazionatamente?   Si, per espressa previsione di cui al citato articolo
Dispone l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali che possono essere concessi ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia. Nel periodo di aspettativa decorre l'anzianità di servizio?   No, non decorre l'anzianità di servizio
Dispone l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali che possono essere concessi ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia. Qual è la durata complessiva dell'aspettativa?   Dodici mesi in un triennio
Dispone l'art. 39 del CCNL del comparto Funzioni locali, che al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio, periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia, senza retribuzione e senza decorrenza dell'anzianità, per una durata complessiva di dodici mesi in un triennio. Tale diritto è riconosciuto anche ai dipendenti a tempo determinato?   No
Dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali che il dipendente, rientrato in servizio, non può usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche richiesti per motivi diversi, se tra essi non intercorrano:   Almeno quattro mesi di servizio attivo
Dispone l'art. 42 del CCNL del comparto Funzioni locali che qualora durante il periodo di aspettativa vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, l'ente invita il dipendente a riprendere servizio. In tale ipotesi quale preavviso deve essere dato al dipendente?   Dieci giorni
Dispone l'art. 5, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) che nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio. La citata disposizione:   Non si applica all'adesione a partiti politici o a sindacati
Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, che i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e che tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo temporale. Nel caso di un contratto di durata superiore a sei mesi l'intervallo temporale è fissato:   In almeno venti giorni
Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, che i contratti a termine hanno la durata massima di trentasei mesi e che tra un contratto e quello successivo è previsto un intervallo temporale. Nel caso di un contratto di durata fino a sei mesi l'intervallo temporale è fissato:   In almeno dieci giorni
Dispone l'art. 50 del CCNL del comparto Funzioni locali, che il rapporto di lavoro a tempo determinato si risolve automaticamente, senza diritto al preavviso, alla scadenza del termine indicato nel contratto individuale. Un contratto a tempo determinato può risolversi anche prima di tale data?   Si, con il rientro in servizio del lavoratore sostituito, nel caso di contratto a tempo determinato stipulato per ragioni sostitutive
Dispone l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 (Disciplina delle mansioni) che l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza:   Non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
Dispone l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 (Disciplina delle mansioni) che per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto:   Con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
Dispone l'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. (Disciplina delle mansioni) che per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto:   con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
Dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. A quale organo il suddetto D.Lgs. attribuisce il compito di esercitare un'azione di vigilanza sull'applicazione del Codice di comportamento del personale?   Ai dirigenti responsabili di ciascuna struttura, alle strutture di controllo interno e agli uffici di disciplina
Dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà e imparzialità. Chi vigila sul Codice di comportamento del personale?   Tra l'altro, le strutture di controllo interno
Dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà e imparzialità. Chi vigila sul Codice di comportamento del personale?   Tra l'altro, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura
Dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà e imparzialità. Chi vigila sul Codice di comportamento del personale?   Tra l'altro, i dirigenti responsabili di ciascuna struttura
Dispone l'art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001 che il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, al fine di assicurare, tra l'altro, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà e imparzialità. Chi vigila sul Codice di comportamento del personale?   Tra l'altro, le strutture di controllo interno
Dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. che, l'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari, con immediatezza e comunque non oltre trenta giorni decorrenti dal ricevimento della segnalazione ovvero dal momento in cui abbia altrimenti avuto piena conoscenza dei fatti ritenuti di rilevanza disciplinare provvede alla contestazione scritta dell'addebito e convoca l'interessato. Quale preavviso minimo deve esser dato al dipendente per l'audizione in contraddittorio a sua difesa?   Venti giorni
Dispone l'art. 6, D.P.R. n. 62/2013, che il dipendente si deve astenere dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare:   Interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici
Dispone l'art. 63 del D.Lgs. n. 165/2001 in merito alle controversie relative ai rapporti di lavoro che restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo....   Le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, con riferimento agli effetti dell'atto la dottrina più moderna distingue:   Provvedimenti accrescitivi, provvedimenti ablatori, provvedimenti sanzionatori, provvedimenti di secondo grado
Diversi sono i criteri di classificazione dei provvedimenti amministrativi, dal punto di vista dei soggetti si distinguono:   Atti monostrutturati e pluristrutturati
Dove è pubblicato il Codice di comportamento dei dipendenti delle P.A.?   Sulla Gazzetta Ufficiale e consegnato al dipendente, che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
Dove si deve pubblicare e quando viene consegnato ai dipendenti della pubblica amministrazione il codice di comportamento?   Sul sito web della pubblica amministrazione e consegnato all'atto dell'assunzione
Durante il periodo di godimento del permesso retribuito (31, CCNL comparto Funzioni locali) al dipendente:   Spetta l'intera retribuzione
Durante il periodo di godimento del permesso retribuito (31, CCNL comparto Funzioni locali) al dipendente:   Spetta anche la retribuzione di posizione prevista per le posizioni organizzative
Durante il periodo di godimento del permesso retribuito (31, CCNL comparto Funzioni locali) al dipendente:   Spettano anche le indennità per specifiche responsabilità e l'indennità di funzione
Durante il periodo di godimento del permesso retribuito (art. 31, CCNL comparto Funzioni locali) al dipendente:   Spetta l'intera retribuzione